![]() |
scegliersi il proprio futuro
Immaginate che i vostri genitori lavorino in proprio.
Immaginate di non voler proseguire l'attività (e di averlo messo in chiaro con loro) perchè non vi piace e, secondariamente, per mancanza di palle. Immaginate di lavorarci da anni per comodità, senza però essere diventato volontariamente indispensabile. Immaginate che tra le soluzioni contemplate per evadere da quel contesto ci sia anche quella di rimettersi sui libri. Ecco. Al di là della giustificabile antipatia per i figli di papà viziati e tutto il resto, cosa fareste? |
Dipende dall'età.
Comunque mi rimetterei sui libri |
Re: scegliersi il proprio futuro
Io il mio futuro l'ho scelto a 25 anni e mi rimettero a studiare in autunno!!
Io scelgo per il mio futuro! Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk |
scegliersi il proprio futuro
Rimettersi sui libri non è mai una scelta sbagliata, se hai l'opportunità sfruttala, te lo dico con tutto il cuore.
|
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
|
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
Per me, fare un lavoro che non piace, è qualcosa che non riesco ad accettare. E se lo fai controvoglia, prima o poi fallisci. Preferisco meno soldi e far ciò che mi piace. A costo di dover rinunciare a progetti di famiglia, casa ecc... |
scegliersi il proprio futuro
Quote:
Avere un posto di lavoro stabile che frutti molto denaro è una gran fortuna di questi tempi, ma ti assicuro che anche le ditte avviate possono benissimo fallire, o in generale potrebbe accadere qualsiasi cosa. Quel pezzo di carta serve eccome, per ogni evenienza, e chi ci sputa sopra mi fa tornare in mente la storia della volpe e l'uva. E aggiungo: creandosi un futuro adatto a noi stessi e affine ai nostri interessi ci si guadagna di salute, sempre e comunque. |
Beh se hai alle spalle un azienda solida di famiglia, ti puoi anche permettere di darti agli studi....il porto sicuro alle spalle ce l'hai.
Scegliere gli studi,esclusivamente in base agli interessi e passioni é una boiata. Bisogna dare importanza alla domanda del mercato....meglio studiare cose noiose per 5-6 anni ed avere un ottimo lavoro. Che studiare 5-6 anni cose divertenti ed avere un lavoro del cacchio oppure non averlo proprio |
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
Scegliere contro le proprie attitudini è un percorso involutivo. Smettetela di approcciare la vita con questo pragmatismo. È dannoso. Bisogna studiare ciò che piace e basta. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Dipende
|
Quote:
Il sistema semmai dovrebbe già informare i giovani maturandi quali sono le prospettive e le professioni che serviranno in futuro e quali invece i lavori oramai saturi....almeno sceglieranno con un minimo di consapevolezza senza leggere opuscoli pubblicitari!! |
Re: scegliersi il proprio futuro
Se si vuole crescere, scegliere la comodità è sempre sbagliato.
Poi per me bisogna vedere li fuori un po come funziona e quanto è difficile, stare con i genitori non ti fa nemmeno apprezzare quello che hai. Bisogna andare fuori, vedere comè a cavarsela da soli e poi magari scegliere. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
Poi si può sempre sperare di essere l'eccezione che conferma la regola. Chi si sente incredibilmente bravo, o molto fortunato, può provare. |
Rimettersi a studiare ma lavorando
|
Re: scegliersi il proprio futuro
Grazie per gli interventi, mi ci romperò un po' la testa nei prossimi secoli.
Agli studenti e ai laureati del forum. Come avete vissuto o state vivendo gli studi universitari? |
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
|
Quote:
Completamente immerso nell'ansia del rapporto con gli altri colleghi e con i professori. Agli esami , non ne parliamo, spesso li ho saltati piuttosto che affrontarli. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Certo che se per evitare una professione che non piace si va a scegliere un percorso di studi che non piace, non è che ci sia sto gran guadagno.
Non ha alcun senso. Tanto vale mettersi a fare la professione. Poi bisogna anche essere realistici, che spesso guardare solo a ciò che piace non consente di essere produttivi. Ma val anche l'opposto; specie in assenza di un forte senso del dovere e di abnegazione. Detto questo, il punto è capire perché non piace un determinato lavoro, e se si può fare qualcosa per farselo piacere. I gusti sono spesso espressione dei nostri disagi. Se si tratta di avere una grande passione per qualcosa e desiderare di esprimere in essa il proprio talento, imho ha senso impegnarcisi; ma se invece è solo un modo per evitare di affrontare le proprie problematiche, beh prima o poi torneranno. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Credo che prima di scegliere il percorso universitario da intraprendere bisogna prendere in considerazione l'offerta del mercato e le prospettive future .
Ovvero:se scelgo di studiare una cosa che mi piace, ma per cui c'è poca offerta di lavoro, devo mettere in conto che molto probabilmente, una volta finito, sarò disoccupato o mi ritroverò a fare un lavoro che nulla a che fare con ciò che ho studiato. D'altronde è anche difficile studiare una cosa che non piace, e soprattutto, nel mio caso per esempio, una cosa che per cui non si è portati.Io comunque il pezzo di carta ormai ho deciso di prenderlo, perché ritrovarmi senza nulla in mano sarebbe stato peggio, malgrado abbia passato le pene dell'inferno. Comunque anche qui sono generalizzazioni:c'è chi della propria passione ne ha fatto un lavoro, ma inutile dire che sono casi sporadici , in cui entrano in gioco molte varianti. Come è vero che ci sono molti laureati, anche in discipline scientifiche, in cui le prospettive di lavoro e guadagni non sono così rosee. Comunque, se hai la possibilità e soprattutto la volontà , credo che una laurea, un titolo, possa sempre tornare utile. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Aggiornamento.
Prendiamola larga. Allora la prima scrematura è fatta, ora sono rimaste cinque facoltà. Chiaramente tutte con una spendibilità prossima allo zero assoluto. Psicologia Scienze dell'educazione Scienze del servizio sociale Lettere moderne Lingue e culture per l'editoria Che dite?:ridacchiare: |
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
C'è qualcosa che potrebbe davvero piacerti, e su cui potresti immaginarti la costruzione di una tua carriera? Potresti provarci, mal che vada l'attività dei tuoi è sempre lì ad aspettarti :D |
Re: scegliersi il proprio futuro
Le uniche lauree spendibili sono le prime 2, ma nemmeno poi tanto...io mi sono rimesso sui libri a 24 anni, ma a quel tempo potevo permettermelo e facevo un lavoro in fabbrica in catena di produzione, quindi un lavoro di merda che più di merda nn si può...
|
Re: scegliersi il proprio futuro
Quote:
Io dopo la triennale decisi di abbandonare gli studi per dedicarmi all'attività di famiglia (e non solo), tempo qualche mese e i miei mi obbligarono a fare dietro front. Quindi ho continuato con la specialistica, maledicendo ogni giorno questa scelta. Ovviamente i miei vorrebbero che continuassi l'attività, se una volta finiti gli studi non dovessi (cosa probabilissima) trovare lavoro. Io non voglio però comunque portarla avanti, perché ho capito di odiarla profondamente. Tra l'altro nel nostro caso l'attività è piccolissima rispetto a tutto il resto del patrimonio, e la mole di lavoro è enorme e sproporzionata rispetto al lavoro da fare. Se non hai le palle e hai capito che non ti piace, allora molla tutto. Non è sempre detto che convenga. A suo tempo mia madre fu costretta dai miei nonni a continuare l'attività (era però un momento d'oro), e lo fa ancora oggi, al solo scopo di compiacerli. E' una grandissima lavoratrice, sicuramente indispensabile. Difetta però della mentalità imprenditoriale necessaria. Ci ha oggettivamente inflitto una vita di merda. |
Re: scegliersi il proprio futuro
Se puoi rimettiti a studiare.
|
Re: scegliersi il proprio futuro
Io non avrei nemmeno le palle di studiare.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:28. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.