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Non voglio fare quel lavoro!
Salve gente.
La mia vita è giunta a un punto ridicolo in cui ho una laurea non sfruttata (a parte brevissime esperienze finite male) e che tendenzialmente non vorrei sfruttare. Nel senso che il lavoro per cui sono stata formata non mi piace. Non mi sento qualificata, non ho voglia di migliorarmi. Implica un contatto con il pubblico che non voglio avere. Mi manda in palla. Potrei anche saper fare il lavoro, che comunque andrei in ansia per la paura del giudizio della gente. Ergo, non voglio fare questo lavoro. Che poi si trova anche abbastanza, cercando. Anche vicino. Ma io non voglio farlo! Non so come spiegare alla gente che mi passa gli annunci che io proprio non voglio. Problema è che non ho mai lavorato a parte in brevi periodi e che non mi prenderebbero per nient'altro, probabilmente. Quindi non so cosa fare. È spuntato anche un annuncio nella mia città ma nello stesso posto ci lavorano persone che conosco. A me non va di andare a fare le figure di m***a con loro, onestamente. Quindi preferisco cercare altrove... Insomma, non so cosa devo fare. Tenete presente che non guido e che non so fare praticamente nulla. Sono ingabbiata. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Anche io non guido e molto spesso mi sento ingabbiato. Questa mia fobia mi preclude molte possibilità.
Ma in questo caso mi sembra che la tua principale ansia derivi proprio dal lavoro in se, che sarebbe a contatto con il pubblico e ti metterebbe a disagio. Potrei chiederti più nello specifico di che tipo di lavoro si tratta? |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Anch'io ho passato anni a cercare di smarcarmi dal lavoro per cui mi ero formato e qualificato, di uscire dalla gabbia. Ti capisco benissimo.
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Il problema qui è che magari voi comprendete, ma la gente che ho intorno io no :( |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Nel frattempo hai sviluppato altri interessi? Qualcosa che potrebbe portarti ad un percorso alternativo?
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
Forse sei un po' critica con te stessa. È normale avere paura, non sentirsi pronti, fare figure di merda e chi eventualmente ti assumerà lo sa bene.
C'è anche la possibilità che la tua paura del contatto con la gente sparisca con l'abitudine, a me è successo. Non partire dandoti già per spacciata perché c'è la possibilità che tu stia sottovalutando le tue capacità e se ci metterai la buona volontà sicuramente troverai la tua strada. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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A volte mi metto in testa di fare una cosa, ma mi passa la voglia nel giro di un paio di giorni. Quote:
Effettivamente tendo molto a darmi per spacciata, mi rendo conto che per ogni cosa dico "non sono capace", "non lo so fare". Per esempio anche fare ripetizioni. Mai fatto perché non sono buona a spiegarmi o non ricordo nulla di ciò che ho studiato. E quello sarebbe un lavoretto molto stupido da fare. Vedo gente che fa ripetizioni anche di cose di cui non sa nulla. Tutto per i soldi. Io invece non riesco a muovermi. Che odio. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Mi sembri me prima di iniziare sul serio, dopo alcune esperienze disastrose, devi solo sbloccarti e non farti condizionare dal passato. So che non è facile ma non escludere a priori un'opportunità perché pensi di non farcela. In fondo non hai nientè da perdere se ci pensi. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Mi è successa la stessa cosa identica,quando mi sono laureata 11anni fa.Alla fine non ho mai fatto quello per cui ho studiato,non me ne frega niente e odio quando mi chiedono cos'ho studiato.La peggio cosa sono quelli che ti segnalano i lavori ,lo fanno a fin di bene ma è snervante,perchè non puoi spiegare.
Ripetizioni: io insegno a scuola tutto il giorno da anni,ma le ripetizioni a casa non le sopporto.Ho fatto due brevi e infobicanti esperienze poi ho chiuso baracca.Bisogna sapersi vendere. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Puoi fare qualsiasi cosa, l'importante è avere l'atteggiamento giusto. Anch'io ho scelto l'università a caso, ho finito per fare un lavoro per cui non mi sento portato, ma l'alternativa qual è? |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
io faccio una vita di merda, per scelte di studio sbagliate. Ho deciso di frequentare quella facoltà umanistica che sapevo non mi avrebbe portato da nessuna parte, anche perchè ho capito che non ho lo stimolo ne tanto interesse a portare avanti quella cosa lì. Quindi sono fottuta in parole povere.. sto facendo uno stage in tutt'altro settore ma è ovvio che non mi assumeranno.. sono fottuta, mi darò di nuovo alla ristorazione finito questo tirocinio qui, perchè altro è impossibile, non c'è piu speranza
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
Posso capirti, anch’io alle volte ho la sensazione di aver sbagliato strada…
Come è già stato detto, le prime esperienze sono state negative ma forse un altro tentativo potrebbe essere più fortunato (ambito migliore, colleghi diversi...). Anche se questa ipotesi è esclusa considera che la paura di non essere all’altezza spesso è infondata, tra università e lavoro c’è un abisso e quasi sempre capita di dover imparare tutto da zero. Cambiare strada è difficile, perché vuol dire ripartire da zero… un part-time nel tuo ambito potrebbe esse fattibile/più sopportabile? Nel frattempo potresti cercare altre soluzioni (corsi, etc...)... Hai un titolo, e questo conta. Sarebbe possibile sfruttarlo in altri ambiti? Probabilmente sì, tentare non nuoce. Le ripetizioni sono pesanti, però possono darti autostima. Se riesci a sopportare l’idea del contatto con i ragazzi, preparandoti prima la lezione non avresti problemi. Non sono esperto, ma con un po’ di pratica… e nel frattempo ti terrebbe occupata. Cambiare è difficile ma non impossibile, l’importante è non farsi prendere dal panico, e continuare a provare... |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
forse non hai proprio voglia di lavorare, forse ti piace farti mantenere dai tuoi. Ti sei mai posta queste domande?
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Da lì non ho più smesso.Io non ho scelto,loro chiamavano perchè avevano bisogno. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Il lavoro è anche fatica, sforzo, altrimenti non si chiamava lavoro. Non è da vedere in modo tutto così negativo, lavorando prima di tutto ci si tempra molto di più che stando a casa, a volte si possono fare anche delle amicizie, e poi guadagnando ci si possono togliere parecchie piccole soddisfazioni.
Poi per carità se uno non riesce, non riesce, pazienza, però prima bisogna provarci. I lavori poi si cambiano, finché non se ne trova uno che si sopporta. Vedi che chi ti parla è uno a cui non piace cambiare, provare, rischiare, mi piace la stabilità e la routine, ma prima di raggiungere questi traguardi bisogna passare per un po' di adattamento |
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Io non amo fare la mantenuta. Se non avessi questo carattere magari potrebbe anche piacermi fare la mantenuta. Ma invece ho continui sensi di colpa. Perché sto mandando a quel paese la mia vita, perché i miei hanno speso soldi per me, perché vorrei fare qualcosa che mi piace ma non so cosa mi piace e cosa so fare. Io vorrei fare qualcosa. Ma non ci riesco perché non mi sento in grado. Eccome se vorrei fare qualcosa! Bisogna avere anche il carattere adatto a fare il mantenuto, e io non ce l'ho. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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È odioso quando ti dicono così. E poi agli occhi di chi guarda il tuo curriculum per un lavoro diverso da quello per cui hai studiato sei "troppo qualificato" e ti scartano -.- |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Oppure non ti chiamerebbero per farlo Claire. Magari anche per Jupiter, ti vedi male in quel contesto ma può darsi che attorno a te ti vedano come una lavoratrice competente e chissà forse anche apprezzata, ovvio che va un po' fatto il callo alla realtà lavorativa. Voi pensate mai che a volte sia la nostra stessa depressione a buttarci fumo negli occhi sulla realtà che ci circonda? |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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A scuola sono obbligati a chiamarmi,c'e una graduatoria,non chiamano chi è bravo,non è un'azienda,non ci sono capi e clienti. Per Jupiter sicuramente è diverso e si svaluta,e si preoccupa troppo di non ricordare quanto studiato,ma lo studio serve più che altro per acquisire una forma mentis,poi il lavoro pratico è saper fare,che si acquisisce (i normaloidi) con la pratica.Però ci sta che un lavoro non faccia per lei. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Ma il problema quando ti svaluti è che metti la tua testa in una condizione di non funzionare bene e quindi non riesci a lavorare bene. Non credo che mi vedessero come una così competente, intorno, altrimenti avrei avvertito la soddisfazione di ritorno e non sarei nemmeno stata licenziata. Quote:
Ai miei ex datori comunque serviva una persona più dinamica e io non la sono. Anche io mi sono beccata cazziatoni, cose che quando facevo la stagista mai. Ma all'epoca ero giustificata. Quando si è trattato di fare un lavoro serio il mio essere imbranata e in ansia è diventato un problema e a ogni lamentela del capo io peggioravo perché sono una persona che se non ha a che fare con persone comprensive e stimolanti si chiude e addio. A volte penso che la verità è che non ho saputo lavorare sui miei problemi intanto che studiavo, sfruttando il percorso universitario al massimo delle sue potenzialità. Ho solo rimandato tutto a dopo, concentrandomi sugli esami e dicendo che tanto "non me lo avrebbero lasciato fare (i miei)" o che "mi avrebbe distratto dallo studio"... Così sono arrivata con solo un pezzo di carta in mano, tanta stanchezza, zero sicurezza in me stessa ecc ecc... Ho cominciato a sbagliare molti anni fa. Avrei anche dovuto fare un altro percorso. Ma avevo scelto l'università per ripiego e da lì ho solo combinato cazzate. Io non so come si rimedia a... 7 anni di cazziate. Cioè sono stanca. |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
L'argomento lavoro tende sempre a farmi incazzare :moltoarrabbiato: Chissà perchè..
E chi ha mai voluto fare ciò ho fatto!.. Mai una volta che mi fosse capitata una buona occasione.. Per ovvie ragioni, non mi sono mai trovato nelle condizioni di poter scegliere.. O questo o cazzo!.. Giusto per intenderci ;). E' la regola si è confermata.. Infatti da un mese ormai sono stato rimosso dal mio già merdoso incarico e proposto per una mansione ancor più merdosa sotto una banda di deficienti incompetenti che non danno tra l'altro nessun tipo di garanzie. E ovviamente sono stato "costretto" ad accettare. Lo psichiatra lo scorso anno mi consigliò di cambiare lavoro.. Eh già.. Alla mia età l'unica cosa che posso fare e mettere un paio di calze a rete, tacchi a spillo e andare sulla statale.. Chissà magari si trova a passare Lapo Elkann.. Io poi gli vorrei dire allo "scienziato", trovamelo te un lavoro decente!. Non tutti nascono con la camicia purtroppo.. Certo che quando sento persone lamentarsi dietro la scrivania mi verrebbe voglia di levargli la sedia da sotto al culo e buttarli nel sudiciume dove sono adesso.. Vorrei proprio vedere quanto resisterebbero.. Ma forse è sbagliato pensare cosi'.. Dopotutto non è mica colpa loro?.. Il mondo è di chi se lo piglia!... Vabbè torno nella merda... pardon, volevo dire a lavoro.. :) Adddiossss!!! |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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come se l'avessi scritto io. di buono c'è che ad un certo punto si muore e si va in ferie all'infinito... |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Secondo me la laurea è già un piccolo traguardo. Io l'università neanche l'ho presa in considerazione perché non avevo voglia di studiare e perché non avevo la minima idea di cosa fare, senza contare che non mi ci vedevo proprio a seguire le lezioni o a dare gli esami. Mi viene da star male solo a pensarci. Ogni volta sarebbe stato un trauma. Forse mi avrebbe fatto bene, forse no... Questo mio commento non vale niente, però vorrei dire a chi è iscritto qui ed è laureato che ha tutta la mia stima.
Io mi sono presa uno straccio di diploma e sono finita a fare la sguattera :perfetto: |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
Perdonatemi, ma io poi sta cosa di voler fare per forza ciò che piace mi sa tanto di scusa per non adattarsi..
A questi signori ( e signore) vorrei dire : E secondo voi io sarei fesso?? Come me l'abbraccio io la croce potete tranquillamente abbracciarvela anche voi, volendo.. Ste donne poi con l'ambizione di essere mantenute mi stanno sul cazzo peggio di quegli stronzi dei miei capi.. Cercate di capirmi.. ho da poco finito di lavorare.. Ciaoooooo!!!:D |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
Sono parzialmente d'accordo con chi afferma che a livello lavorativo sia indispensabile adattarsi...
Non ho mai avuto scelta almeno personalmente... Mio padre mi disse... "O ti trovi un lavoro o ti butto fuori di casa sanguisuga, sfigato che non sei altro!!!!!" Nella mia vita ho sempre lavorato e le mie crisi depressive abbondanti in giovane età non hanno mai giustificato un'eventuale disoccupazione... Ma neanche per un minuto... Sono stato tre mesi in tutto senza lavorare e, nonostante percepissi un sussidio, in quel periodo ho sempre dovuto scarpinare (oltretutto in pieno d'inverno) per tutte le agenzie interinali della mia città... E mi sono fatto andare bene tutto pur avendo grossi problemi manuali e di vere e proprie fobie...(ho fatto il tornitore, il facchino, lo spazzone etc..). Ho raggiunto il mio equilibrio, ed un discreto lavoro, grazie esclusivamente al fatto di non aver mai mollato ma... Ritengo che, al netto di tutto quanto sopra scritto, un paio di utenti che hanno commentato sopra debbano anche ricordarsi un secondo sul fatto di essere su un Forum di fobia sociale... Non aggiungo altro...:bene: |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
io tutto potrei fare tranne che tornare a servire i tavoli e farmi trattare di merda dai capi.. piuttosto giuro faccio una rapina ( modo di dire)
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
Non si tratta di voler fare per forza ciò che piace credo, ma piuttosto di cercare qualcosa che si riesca a fare senza star (troppo) male.
Vero che bisogna imparare ad adattarsi ma se un lavoro proprio non riesci a farlo non vedo cosa ci sia di male a cercare altre alternative. Comunque non cerchiamo di far passare tutti i disoccupati per fannulloni please (scusate la nota polemica) |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Re: Non voglio fare quel lavoro!
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Per ciò concerne la tua chiusa vorrei aggiungere.. Un fobico sicuramente trova maggiori difficoltà di inserimento rispetto ad altri, e su questo penso siamo tutti d'accordo.. Ma questo non significa che non può lavorare!.. Basta scegliersi il lavoro " su misura", e ce ne sono di lavori che potrebbero fare al caso suo..... Se non me la sento di parlare in pubblico in alternativa posso sempre propormi in un'impresa di pulizie.. Per lavare i cessi non bisogna mica parlare??... Giusto per fare un esempio.. Dopo pero' subentra un altro problema di gran lunga superiore alla FS ( che non vuol dire Ferrovie Dello Stato): conviene alzarsi la mattina alle 5:00 per 600/700 euro al mese?? La verità, come sempre, sta sempre nel mezzo.. :arrossire: |
Re: Non voglio fare quel lavoro!
io mi ritrovo a un passo dalla laurea (una laurea bella pesante) a capire che non voglio fare quel lavoro e anch'io non so che pesci prendere.Non so se riuscirò a giocarmela in mio favore, la vedo dura con la stanchezza e gli anni di ritardo che mi porto. Mi sento un fallimento per parenti amici e ragazzo.
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