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filosofo 19-02-2017 01:34

avete una vocazione?
 
Voi ce l'avete una sorta di vocazione? Non in termini religiosi.

Una vocazione professionale, una passione prevalente (su cui magari si potrebbe anche trovare il modo di guadagnare) una causa importante attorno alla quale costruire attività professionale o extraprofessionale?
Un chiodo fisso, uno scopo, una meta a cui puntare.

Una delle cose che più mi spaventano di me è che non sento di averla. Ho avuto passioni passeggere, roba di pochi mesi. Ho fantasie ricorrenti ma ormai inattendibili, non ci ho fatto nulla di particolarmente concreto intorno.

Ho cominciato a lavorarare in un certo settore (e con alti, bassi, e bassissimi continuo a esserci a bordo), saranno ormai 8 anni con qualche pausa, e sinceramente mi sento di dire che me ne frega meno di zero di questo settore. Il problema è che pure degli altri non è che me ne freghi moltissimo, nulla per cui valga la pena fare davvero dei salti mortali. Per alcuni settori sono obiettivamente inadeguato.

E' una cosa tremenda! Perché poi ovviamente anche se ho ambizioni, non mi sento motivato a fare quell'extra, quel di più, che a inizio carriera avevo fatto e che mi aveva premiato, ma che si era esaurito anche molto presto, per la cronaca, perché volevo di più, cose di maggior prestigio, ecc. Una sete insaziabile, che continuo a non saziare. Il tempo scorre, ingiallisco, invecchio.

invisible1110 19-02-2017 01:46

La musica. Amo la musica. Suono il pianoforte da molti anni, ma la musica la adoro tutta, dalla classica, al jazz, al rock, rap, pop.. riesco sempre a trovare qualche canzone/brano che mi faccia venire la pelle d'oca. Spesso ripeto e mi ripeto: per fortuna che esiste la musica. Credo che sia stata la mia salvezza per certi versi in passato. Volendo potrei studiare per guadagnarci sopra qualcosa.. Ma le possibilità sono poche, ma in ogni caso...ritengo la musica una cosa talmente alta, affascinante, fondamentale che comunque non so se sarei in grado di praticarla a livello lavorativo. Credo che "macchierei" la sua natura, mescolandola allo stress e a molte aspettative, e non voglio che sia così.

Strange Man 19-02-2017 01:47

Re: avete una vocazione?
 
La musica!
Sono portato alla musica da sempre, suono la tastiera da circa 6-7 anni, anche se solo nell'ultimo anno ho iniziato a farci qualcosa di serio usandola in combinazione con il PC per produrre musica elettronica.
L'ho fatto diventare lo scopo della mia vita, e la speranza di poter riuscire in questo campo è l'unica cosa che mi spinge a pensare: "Voglio vivere ancora".

Strange Man 19-02-2017 01:57

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da invisible1110 (Messaggio 1874168)
La musica. Amo la musica. Suono il pianoforte da molti anni, ma la musica la adoro tutta, dalla classica, al jazz, al rock, rap, pop.. riesco sempre a trovare qualche canzone/brano che mi faccia venire la pelle d'oca. Spesso ripeto e mi ripeto: per fortuna che esiste la musica. Credo che sia stata la mia salvezza per certi versi in passato. Volendo potrei studiare per guadagnarci sopra qualcosa.. Ma le possibilità sono poche, ma in ogni caso...ritengo la musica una cosa talmente alta, affascinante, fondamentale che comunque non so se sarei in grado di praticarla a livello lavorativo. Credo che "macchierei" la sua natura, mescolandola allo stress e a molte aspettative, e non voglio che sia così.

Che bello, non sono solo :)

filosofo 19-02-2017 02:05

Re: avete una vocazione?
 
Ma che bello.. la musica.
La mia fantasia ricorrente è appunto quella di diventare dj e producer ma la cosa sta sempre meno in piedi. ormai.. 12 anni fa avevo fatto qualche pezzo di elettronica ma non era di livello professionale. E anziché tentare di migliorare smisi. L'idea di fare il dj acclamato (ma di nicchia) mi insegue nelle sere ad elevato tasso alcoolico ancora adesso :D. Venni ostacolato negli anni in cui sarebbe stato opportuno cominciare a seminare (e sarebbero cambiate molte altre cose di conseguenza) ma poi anche quando ho avuto possibilità economiche e zero cagacazzi a ostacolarmi, non ho ripreso. Forse perchè credevo nell'idea e non in me.

Lo scorso anno avevo comprato una tastiera muta che usavo con l'ultima versione demo di Fruity Loops su pc, avendo così accesso a centinaia di synth, ma imparare a suonare seriamente è una di quelle cose che richiede tempo, e io ho sempre una fretta del diavolo, come se dovessi morire domani... cmq poi son sfanculato all'estero e l'ho buttata.

Comunque la musica è un toccasana dell'anima.

E a farci soldi sopra non ci vedo proprio nulla di male.

Krieg 19-02-2017 02:18

Re: avete una vocazione?
 
Uhm no, che è secondo me quello che mi pregiudica di più una vita soddisfacente secondo me.
Se hai un fine ultimo la tua bussola grossomodo punterà sempre a quello, io invece sono uno sbandato senza senso e senza scopo.

no-body 19-02-2017 02:50

Re: avete una vocazione?
 
Si penso di avere la mia vocazione. Tanto che iniziata 30 anni fa e' diventata il mio attuale lavoro.
In seguito l ' ho progressivamente spenta perche' a questo mondo la passione non basta. Serve carattere, voglia di scombinare le carte, di rischiare, di andare lontano ecc... Ad un certo punto mi sono spento nella mediocrita' frenato da gente piccola e meschina come me. Soprattutto ostacolato da me stesso, pago di poco forse, soffocato da altri problemi e stanchezza generale, l' eta'. Insomma ormai me la smeno con quello che ho, sono in pausa, ho nell' immediato altri guai da pensare.

Stella89 19-02-2017 02:57

Re: avete una vocazione?
 
No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.

I segnali che ho sono in genere questi:

- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).

- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.

- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.

- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.

- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.

Suttree 19-02-2017 10:29

Re: avete una vocazione?
 
Non ho vocazioni né fantasie.

Sanyo90 19-02-2017 11:21

Re: avete una vocazione?
 
Anche per me è la musica.
Purtroppo però, a causa della fobia sociale, mi sono sempre ritenuto non all'altezza, non abbastanza bravo.
Nonostante mi sia stato detto di avere talento da gente che ne sa qualcosa di musica, ho sempre avuto paura di mettermi in gioco per il timore dell'altrui giudizio.
Ogni sbaglio era una conferma della mia mediocrità come musicista, ed ogni complimento fattomi tendevo a sminuirlo, ''mi dicono che son bravo solo per farmi contento''...
Adesso capisco che sarebbe stato meglio se avessi seguito questa mia vocazione.
Ho 26 anni, non penso sia troppo tardi per fare qualcosa in tal senso, ma di fatto non faccio niente... mi piacerebbe imparare a suonare nuovi strumenti, ma mi faccio mille problemi per delle cazzate che adesso non scriverò.
Comunque sia, un saluto ai fobici musicisti :ciao:

redone 19-02-2017 11:38

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1874183)
Uhm no, che è secondo me quello che mi pregiudica di più una vita soddisfacente secondo me.
Se hai un fine ultimo la tua bussola grossomodo punterà sempre a quello, io invece sono uno sbandato senza senso e senza scopo.

Avere qualcosa come la musica o la pittura o qualsiasi altra cosa alla fine ti porta ad associarsi a qualcuno,pure io non ho nessuna passione a parte starmene per conto mio!

Silent Bob 19-02-2017 11:43

Re: avete una vocazione?
 
A 15/16 anni volevo diventare un regista.
A 20/21 decisi che il campo della critica cinematografica fosse più consono a me.
A 24/25 anni mi misi in testa di diventare uno storico del cinema.
Non ero all'altezza di nessuno di questi progetti, troppo grandi, irraggiungibili.
E soprattutto ero fobico e mentalmente instabile.

Fallito tutto, dunque, diciamo che ho una vocazione per il fallimento.

claire 19-02-2017 12:07

Re: avete una vocazione?
 
Zero.Ma ho una forte predisposizione a dormire e negli ultimi tempi si è fatta strada quella di mangiare

zoe666 19-02-2017 12:20

Re: avete una vocazione?
 
Ne ho almeno un paio, ma la pigrizia è più forte di tutto:interrogativo:

cancellato17797 19-02-2017 12:24

Re: avete una vocazione?
 
Sì, ce l'ho, decisamente ce l'ho. La sento del tutto mia ed è ingombrante, le lascio occupare tantissimi spazi nel mio tempo libero e questa passione/vocazione contraccambia dando una sorta di significato alla mia vita, al mio futuro.
È difficile realizzarla, non so se ci riuscirò. Ci sto provando, ci voglio provare; so di mettercela tutta, ma a volte mi manca quel coraggio, quell'audacia che mi permetterebbe di arrivare più su.
La vocazione non può alimentarsi della sola passione; serve il coraggio di osare, che a me manca.

Dr.Scotti 19-02-2017 12:28

Sì,vorrei diventare un fermacarte.

redone 19-02-2017 12:47

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1874254)
Ne ho almeno un paio, ma la pigrizia è più forte di tutto:interrogativo:

Si!

Pablo's way 19-02-2017 13:06

Re: avete una vocazione?
 
Ho riflettutto spesso su questo aspetto, farei però una distinzione tra vocazione e passione, la vocazione secondo me implica il riuscire a dedicare la propria vita a quella particolare attività, chi ha la vocazione è dedicato anima e corpo al proprio obiettivo, a prescindere poi dai risultati che raggiunge, però lo vive e ne fa la propria ragione di vita.

La passione invece è qualcosa in potenza, più sfumato, che c'è ma non è detto che si realizzi, né che si riesca a dedicargli la maggior parte delle nostre giornate, e a volte nemmeno il tempo necessario.

Io credo di non avere nemmeno questa, in vita mia non mi sono mai cimentato seriamente in qualcosa per il puro piacere di farlo, ho iniziato e abbandonato, a volte ho solo sfiorato, ma mai approfondito con passione qualcosa.

Non so esattamente cosa ci sia dietro, forse un profondo senso di inadeguatezza che mi ha sempre caratterizzato, forse la mancanza di veri stimoli ed opportunità, l'incoraggiamento di qualcuno, o forse solo la vicinanza di persone che erano come io sono adesso.

Ricordo con precisione il fatto che già da adolescente mi ero costruito\immaginato un percorso di vita, fondato sulle mie paure e la percezione (giusta o sbagliata) dei miei limiti.
Pensavo: "Io ho questi problemi, io ho queste difficoltà e quindi devo costruirmi un percorso sicuro, un lavoro adatto a me, una vita adatta alle mie difficoltà".
Lo stesso percorso professionale che ho scelto è frutto di questa logica, sapevo (o pensavo di sapere) cosa potevo ottenere, cosa potevo sopportare e ho scelto il percorso migliore per raggiungere quel tipo di impiego, quella professione che ritenevo più adatta a me, non quello che mi piaceva e mi appassionava.

Tutto doveva essere calcolato, nessun rischio, nessun passo più lungo della gamba, così è stato fin qui. Chiaro che in un percorso del genere non c'è spazio per le passioni, sono esse stesse un pericolo.

Oggi ne pago le conseguenze, anche se non posso dire con certezza che diversamente sarei stato meglio.

cancellato18296 19-02-2017 13:12

Più di una in realtà.

La mia vocazione malata è quella di voler salvare il mondo. So bene che è un qualcosa di irrealizzabile.

Così forse si è sviluppata la mia "vocazione" professionale, che in certo senso sono riuscita a raggiungere e sto sviluppando, quindi il cerchio si è chiuso.

Annie 19-02-2017 14:33

Re: avete una vocazione?
 
Quella di non essere riuscita a trovare una mia vocazione è in gran parte causa della mia depressione e del mio trascinarmi perenne. Ero una studentessa brillante con grandi aspettative , ma poi ho scelto la facoltà sbagliata per cui non sono portata e mi sono rovinata per portarla a termine.
Probabilmente non avevo proprio capito ciò che dovevo fare. O perlomeno,ciò che non dovevo fare.
A questo punto devo finire visto che sono vicina al traguardo, ma non ho più uno scopo preciso , non ho più motivazioni. Non vedo nulla del mio futuro.
Quelle che ho scoperto essere cose che mi piacciono o interessano (cinema, musica,libri ,fotografia) sono cose belle ma che difficilmente si possono concretizzare in un lavoro.E comunque anche volendo ora è troppo tardi.
Avevo perfino provato a iniziare a scrivere un libro , ma con questa università di mezzo non riesco a portare avanti nulla.

The_Sleeper 19-02-2017 15:47

Re: avete una vocazione?
 
Come molti altri, ho pensato potesse essere la Musica.
Inizialmente mi ci sono dedicato anima e corpo, dopo averne preso consapevolezza.
Peccato mi sia presto scontrato con la sensazione di non esser assolutamente portato o possedere alcun talento in tal ambito, complice forse anche l'aver iniziato relativamente tardi (18 anni circa).
Riuscivo a dare qualche impressione positiva ed essere ad un buon livello - relativamente al tempo da cui praticavo - solo perchè dove gli altri si sbattevano qualche ora io passavo intere giornate.
Soprattutto, io ho sempre vissuto ( e vivo tutt'ora) la Musica come una faccenda strettamente personale, intima. Una forma espressiva che risponde ad un mio personale bisogno; non ha mai avuto nessuna particolare importanza per me farne un mestiere, o comunque non mi è mai particolarmente interessato averci a che fare nell'ottica di poter campare con essa.
Fatto sta che mi sono sempre trovato circondato da persone che invece vedevano il fare Cd, Live o che altro come fine ultimo della loro attività. E che esercitavano pressione perchè si " lavorasse" in tal senso, per avere un riconoscimento. Il risultato.
A me non è mai importato realmente nulla di tutto ciò, sono sempre stato molto più soddisfatto quando si riusciva a improvvisare qualcosa che mi suonasse bene. Serate dal vivo, incidere brani etc sono sempre stati un " di più" di cui non sentivo stretta necessità.
Inevitabile il finire, col tempo, ad estraniarmi dall'ambiente e appendere gli strumenti al chiodo.

Qualcuno recentemente mi ha detto che dovrei prendere in seria considerazione l'idea di scrivere, dopo aver curato un po' più la forma e strutturato qualche idea.
Non so, anche in questo non mi sento particolarmente dotato di talento, carica espressiva o stile apprezzabile.
La capacità di orchestrare qualcosa come un romanzo, o comunque uno scritto unitario e di senso compiuto, mi pare poi proprio fuori portata.
Io principalmente scrivo vomitando pensieri sulla pagina bianca, poi provo a dar loro una forma compiuta e un minimo di senso logico.
Un mio lavoro sarebbe solo una specie di elaborato ( manco tanto) flusso di coscienza, sicuramente dispersivo ed inconcludente - come il proprietario, d'altronde.

In ambito professionale lasciamo perdere.
Un tempo pensavo di poter essere portato per la Scienza ed i fatti parevano confermarlo. Probabilmente la testa l'avrei anche, il problema è reggere l'ambiente accademico, le procedure ed il clima freddo che vi si collega.
Essermici scontrato direttamente, pure in un ambiente protetto, mi ha fatto capire che, no, non fa proprio per me.
Per quanto riguarda la situazione universitaria-accademica quoto Annie. Ne ho scritto in altri topic.

Ormai ho pienamente rinunciato al credere di poter trovare una forma di soddisfazione, ancor meno realizzazione, in tal ambito.
Mi manca completamente la motivazione, che non sia pura inerzia e sterile senso del dovere, per provare anche a chiudere quanto ho iniziato. Figurarsi.
Se c'è una qualche possibilità di aver una vocazione ho capito debba essere, per me, nei rapporti con le persone.
Nel creare legami e in quel senso d'esser connessi che ciò determina, il lato professionale deve potere agganciarsi a questo. Altrimenti è un disastro.
Comunque le domande :" ma io per che cazzo vivo a fare ? Qual è il mio scopo che mi spinge a sopportare tutta questa merda ? ", risuonano costanti.
Mi sento decisamente senza meta, disperso. Se c'è una forma di appiglio è quella data dal pensiero di poter fare del bene e mettere il mio minuscolo contributo al servizio del cambiare il mondo verso la direzione che vorrei avesse; ma è un pensiero sicuramente alimentato in parte dal senso di inutilità della mia personale esistenza. Per cui tanto vale farla divenire uno strumento utile per realizzare i sogni di persone che a me paiono meritevoli. Diversamente, c'è la sensazione che non passi troppa differenza tra stare sopra o sotto un treno - se non che la seconda scelta è poco praticabile con leggerezza e ripensamenti.

ironia della sorte, poco fa è passata al TG l'intervista ad un tizio che sosteneva che l'adolescenza debba essere quel periodo della vita in cui si sperimenta per trovare il proprio posto nel Mondo, la propria vocazione.
Grazie a stocazzo, ti credo che a malapena riesco a dimostrare la maggiore età allora. Io ancora ci sono dentro fino ai capelli.

alleny82 19-02-2017 18:42

Re: avete una vocazione?
 
Si.

Stella89 19-02-2017 20:38

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stella89 (Messaggio 1874189)
No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.

I segnali che ho sono in genere questi:

- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).

- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.

- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.

- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.

- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.


Qual'è la mia vocazione? Si dice che tutti hanno un talento. Se sulla base di quello che ho scritto qualcuno ha un'illuminazione al mio posto, sono ben lieta di ascoltarlo. Mi rifiuto di credere che i miei siano tutti sintomi di un qualcosa che non va.

Hor 19-02-2017 20:43

Re: avete una vocazione?
 
Diverse vocazioni, ma per un motivo o per l'altro, dovuti a me o al Mondo esterno, non sono riuscito a sviluppare quasi nulla... :-|

filosofo 19-02-2017 21:00

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stella89 (Messaggio 1874466)
Qual'è la mia vocazione? Si dice che tutti hanno un talento. Se sulla base di quello che ho scritto qualcuno ha un'illuminazione al mio posto, sono ben lieta di ascoltarlo. Mi rifiuto di credere che i miei siano tutti sintomi di un qualcosa che non va.

La tua intelligenza linguistica e quella visiva sono molto sviluppate.
Però hai uno stile di coping di evitamento (lo riconosco perché ce l'ho anch'io). Anziché coltivare sistematicamente questi tuoi talenti, fai dei tentativi "mentali", talvolta ci provi anche nella realtà, ma prima di lasciare segni concreti e continuativi, fuggi. E' come se ci fosse una grande piscina davanti a te, sei sul trampolino, prendi posizione per tuttarti, ma non ti tuffi.

E' possibile che nella tua infanzia abbia subito un atteggiamento critico o che, all'opposto, non abbia ricevuto un adeguato interesse per ciò che facevi (quest'ultimo ad esempio è il mio caso).

Il problema è che col passare del tempo, più evitiamo, più tendiamo a sentirci "fallimentari". La percezione di avere una voce dentro di noi a cui non diamo sufficiente attenzione permane, e rimaniamo indietro rispetto a chi quella voce la ascolta, e, anziché bloccarsi, la coltiva senza "filtri".

Iscriviti a uno di questi concorsi letterari, non dar retta a quello "schema" che ti porta ad evitare, a lasciare la pagina bianca, a credere che non hai idee. Sono solo pensieri disfunzionali, che è ora di combattere. Hai tutto quello che ti serve, e darti questa possibilità è un gesto d'affetto molto grande nei tuoi confronti. :)

Smeraldina 19-02-2017 21:04

Re: avete una vocazione?
 
La cucina,ho tanti giornali e libri di cucina,mi piace leggere e provare sempre nuove ricette sia dolci che salate.
E poi mi riescono ogni tanto che invito le amiche a mangiare a casa mia si leccano i baffi.

Zeno8 19-02-2017 21:19

Non so perché, ma credo di voler studiare legge per poi diventare un grande giudice. È solo una bozza che ho in testa da un po' di tempo, ma quando ci fantastico su mi riempo di buoni sentimenti; mi fa stare meglio. Entro quest'anno proverò ad iscrivermi all'università, spero solo di non arrendermi alle numerose difficoltà che dovrò superare.

SoloUnaDonna 19-02-2017 21:26

Re: avete una vocazione?
 
Non credo di avere una vocazione.. son sempre stata brava in molte cose, ma mi son sempre scocciata subito di tutto e non ho mai approfondito nulla.. probabilmente perché non ho mai trovato niente che realmente mi appassionasse o semplicemente l'ozio ha prevalso su tutto :nonso:

Blue Sky 19-02-2017 22:31

Re: avete una vocazione?
 
L'unica cosa che mi viene naturale e mi fa stare bene è saltare, correre, giocare.
E' ciò che mi fa sentire me stesso.
Mi rendo conto che non è una vocazione come quelle a cui vi riferite voi :mrgreen:

Non credo di avere una particolare vocazione. Anzi, penso che negli ultimi anni della mia vita io abbia fatto un percorso importante per alleggerirmi dal pensiero di avere una strada da cercare.
Non voglio impormi nulla. Voglio sapermi accettare anche senza "definirmi". Sono un ragazzo normale e semplice, devo fare ciò che mi fa piacere, quando ne ho voglia. Devo esprimere le mie qualità quando queste emergono naturalmente.

Keith 19-02-2017 23:41

Re: avete una vocazione?
 
No, purtroppo non ho vocazione in nulla. Non ho talenti speciali e ogni cosa dopo un po' mi stufa.
Potrei al limite essere portato per la guida di veicoli, ma a meno di non fare il pilota, l'autista o il tassista non vedo proprio a cosa possa servire.

Boston 20-02-2017 00:20

Re: avete una vocazione?
 
Non ho una vera vocazione professionale e l'ho capito abbastanza presto... fortunatamente son sempre stato molto razionale e lucido nelle scelte, per cui mi sono preso una laurea che mi interessava e mi avrebbe dato un lavoro, pur non appassionandomi particolarmente. E così è stato.

Il vero obiettivo è, quindi, riuscire a dedicare il tempo extra-lavorativo alle passioni. E quelle non mi mancano: viaggi e visite culturali, cucina, lingue straniere. In particolare, negli ultimi anni ho sentito crescere in modo esponenziale la passione per le forme d'arte, come archittettura, pittura, teatro. Vorrei, inoltre approfondire la conoscenza del cinema e della letteratura.
Adoro la musica e mi piacerebbe conoscerla più a fondo, nelle sue diverse forme e sfaccettature, partecipando più frequentemente a concerti.
Inoltre, vorrei imparare a suonare uno strumento, pur con la consapevolezza che, iniziando da adulti, è sicuramente più complicato, però...mai dire mai.
Ce ne sono pure diversi che mi interessano: chitarra, pianoforte o tastiere, sassofono, cornamusa. Cosa suggerite ad un quasi 30enne come suo primo strumento? :D
Infine, vorrei voltivare anche l'interesse per la fotografia, trasformandolo in una capacità più professionale.

Insomma... nessuna vocazione, ma una valanga di interessi. Le uniche preoccupazioni sono, da un lato, il fatto di non aver sufficiente tempo extra-lavorativo e, dall'altro, la difficoltà nel trovare qualcuno con cui condividere esperienze e passioni... certo, non sempre è necessario, ma a far sempre tutto da soli dopo un po' ci si stanca.

The_Sleeper 20-02-2017 01:03

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Bostonian (Messaggio 1874575)
.
Inoltre, vorrei imparare a suonare uno strumento, pur con la consapevolezza che, iniziando da adulti, è sicuramente più complicato, però...mai dire mai.
Ce ne sono pure diversi che mi interessano: chitarra, pianoforte o tastiere, sassofono, cornamusa. Cosa suggerite ad un quasi 30enne come suo primo strumento? :D

Dipende dove vuoi arrivare; se non hai particolari pretese o manie di perfezionismo, con un po' di tempo (almeno qualche mese) e pazienza le tue soddisfazioni te le prendi, pian piano. Indipendentemente dal fatto che tu abbia particolari doti o meno.
Tra quelli che hai indicato : chitarra.
Costi più ridotti, più veloce da imparare da suonare a livello amatoriale, le partiture, spiegazioni, tutorial e roba varia per studiare la trovi ovunque in Rete, versatile, (...) nel Nord Europa forse non ti chiedono la canzone del Sole (...)

In generale e se non hai problemi di budget, quello che ti ispira maggiormente, comunque. Che altrimenti ti passa facilmente la voglia, se non ti prende davvero. Già l'inizio può essere frustrante di suo.

Etairos 20-02-2017 01:51

Re: avete una vocazione?
 
La mia vocazione è sempre (o quasi) stata aiutare gli altri senza altri fini, se non per il fatto che fare stare bene gli altri, anche solo con piccoli gesti, mi faceva (e mi fa tutt'ora) stare meglio con me stesso.
Il problema grosso è se non capisco se tutto ciò derivi da un pensiero disfunzionale legato all'azzeramento della mia personalità e della mia essenza in qualità di essere umano.

Da studioso e amante dello studio (e infatti senza un libro in mano non ci so stare, per quanto sia davvero poco intelligente e abbia tempi di velocità di lettura incredibilmente alti), ho sempre creduto che uno scopo della mia vita potesse essere quello di trasmettere agli altri ciò che avevo appreso, per dargli la possibilità di comprendere meglio il mondo e ciò che li circonda (Aka insegnare). Ho d'altra parte capito che sono mancante di una parte di vita ed esperienze essenziali per poter davvero sperare anche solo di ottenere qualche risultato soddisfacente e questa cosa, ora che mi appresto al quid(?), mi porta non pochi dubbi e riflessioni.

In ambito lavorativo quindi sarei nettamente puntato sul settore sociale/scolastico, ma ogni giorno che passa ne osservo davvero i limiti, se non che questa mia vocazione se prima la vedevo come base unica o quasi ed essenza della mia vita (sempre probabilmente per estraniarmi da me stesso probabilmente ._.) adesso non mi basta più; ormai cerco il senso in qualcos'altro (che so essere ugualmente disfunzionale a primo acchito) e che per di più non credo di poter raggiungere per determinati miei limiti.

Misanthrope_ 20-02-2017 03:58

Re: avete una vocazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stella89 (Messaggio 1874189)
No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.

I segnali che ho sono in genere questi:

- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).

- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.

- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.

- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.

- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.

Sei me in un corpo femminile :mrgreen:

Io credo di avere un po' di talento nella scrittura. Una mia ex che studiava letteratura fece vedere alcuni miei scritti ad una sua prof; mi disse che le piacquero molto e che avrei fatto bene ad iniziare gli studi in questo ambito. Purtroppo in quel periodo non mi fu possibile studiare. Adesso che sto meglio mi piacerebbe iniziare, ma ho superato i trenta e sarebbe un po' dura...

XL 22-02-2017 09:32

Re: avete una vocazione?
 
Un'idea per chi non ha trovato alcuna vocazione... :D


FrizioNando 06-05-2017 22:52

Re: avete una vocazione?
 
Anche per me la musica è sempre stata la mia vocazione. Sono appassionato di musica rock, folk, classica e un po' di ogni genere.
Ho da piccolo imparato anche a suonare uno strumento, mi piaceva suonare per me stesso e per i miei genitori e miei nonni.
Suono ancor oggi ma così, solo per piacere personale, faccio abbastanza pena a suonare ... intorno ai 20 anni, è crollata l'idea di fare il musicista nella vita.

ilmisantropo 06-05-2017 22:55

Re: avete una vocazione?
 
palestra e motori.. e donne :mrgreen:

mi piacerebbe gareggiare (specialmente con auto, kart ecc.) ed è la mia prima vocazione.

Hazel Grace 06-05-2017 23:04

Re: avete una vocazione?
 
analizzare, pensare, immaginare

Equilibrium 07-05-2017 00:53

Re: avete una vocazione?
 
Era di diventare pilota.
Mi piace guidare e sono portato, ma è andata ormai, mi accontento di guidare il mio catorcio.

Ora di fattibile penso di essere più portato per la gestione, l'organizzazzione e direzione:sarcastico:

claire 07-05-2017 10:10

Re: avete una vocazione?
 
Attirare sfighe.


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