Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Salve a Tutti , mi son presentato anni fa qui su questo forum quando davvero ero sociofobico ed avevo paura di tutte le relazioni , scuola , famiglia , amici , per un periodo mi sono recluso in casa per diversi mesi , inventandomi scuse qua e la più o meno credibili per non uscire di casa , fin quando non decisi di affrontare queste paure , un pò sbloccato dal fatto di aver trovato lavoro quindi essendo costretto ad avere contatti con la gente , un pò avevo finito tutte le scuse per non uscire , incominciai ad uscire di casa con una certa frequenza , con i mie amici storici che non si son mai fatti problemi ad avermi in comitiva , all'inizio è risultato un pò difficile , ero molto silenzioso , non sorridevo mai , e non mi mettevo mai in discussione , poi col passare degli anni è come se è venuta fuori la mia personalità tutti mi rispettavano , nessuno mi giudicava , quindi mi risultava molto facile interagire con tutti e fare cazzate che tutti i normali giovani fanno , frequentare discoteche ecc. , sembrava tutto molto bello , alle volte risultavo essere anche il leader della situazione , decidevo io dove andare , quando andare , e quando tornare .. insomma un periodo normale e molto tranquillo della mia vita dove mi son divertito molto , tutto questo fino a circa 6 mesi fa quando in comitiva è sopraggiunto un tizio , una conoscenza di un'amico di comitiva , all'inizio mi stava anche simpatico fin quando non si è notato che questo qui si nutre praticamente giudicando il prossimo qualsiasi cosa faccia , critica tutti ma in particolar modo me , vuoi perchè ha capito che sono il più vulnerabile a queste cose , vuoi perchè forse all'inizio gli ho dato troppa confidenza , sembra avermi preso di mira , da all'ora è diventato un'inferno , da uscire tutti i giorni esco solo sabato e domenica , sperando che questo tizio non ci sia e la cosa più stupefacente che se lui non c'è io ritorno ad essere la persona che ero prima simpatica estroversa .. normale insomma .. se invece lui c'è divento un pò com'ero qualche anno fa come bloccato , interagisco meno e mi metto sulla difensiva , divento pallido , e ansioso che lui come una molla è sempre pronto a giudicare e a deridere il prossimo ... naturalmente nessuno sa di questa mia situazione all'esterno sembrerò forse solo un pò più taciturno del solito , ma internamente tutto questo mi distrugge ,
scusate per la lunghezza del post ma questo voleva essere anche uno sfogo , essere usciti da questa fobia e poi ritornarci per colpa di una persona è davvero frustrante ..

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Queste sono persone distruttive, che si allargano appena possono, che criticano e mettono in ridicolo, che vantano le loro "gesta" negative. Sono millantatori. Fanno tutto questo per emergere, ma direi soprattutto per non affondare, nel mare della scarsa stima di sé. Sotto le piume di questi pavoni, c'è un pollo, che vive nel terrore di essere scoperto.
Avrai notato infatti, che quando qualcuno gli rifila una battuta, è impotente.

Ti direi due cose:
Non credere alla sua grandezza o forza. Non credere neanche a tutto quello che va dicendo. Bugie.
Tu che considerazione hai di questa persona? Puoi comportarti con lui, in base alla considerazione che ne hai. Meglio se agisci con la massima freddezza.
Queste persone sentono il bisogno di essere adorate, ma se a te non fa né caldo, né freddo, comincia a temerti: perché tu lo metti di fronte alla sua pochezza, che lui al fondo sa e teme.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

non potevi esprimere meglio il tipo di persona presa il discussione
pensa un pò che :
molte volte colui che gli rifila una battuta o più che una battuta tendo a controbatterlo o alzare la voce se comincia ad essere prepotente sono proprio io e lui si zittisce o cerca di scaricare la sua colpa su chi gli sta accanto .. non credo nella sua grandezza o forza perchè è davvero un povero disgraziato che neanche la vita gli ha regalato mai gioie a parte quella di criticare e raccontare avvenimenti da lui trasformati in ridicolo su gente a caso , sicuramente ho sbagliato all'inizio a dargli troppa confidenza , ma adesso è tutto diverso lo tratto molto diversamente il problema rimane uno solo , non so perchè quando so che devo passare del tempo con lui divento rigido ho sempre paura che possa mettermi al centro dell'attenzione con le sue cazzate , che purtroppo fanno ridere , si per chi le ascolta per la prima volta ok , ma io sento la sua malignità il suo bisogno con quelle sue storielle di restare a galla se no lui sprofonderebbe ed io emergerei come ho sempre fatto prima che arrivasse lui , quando queste avvenimenti accaduti trasformate in minishow da lui li racconta per più volte incomincio ad innervosirmi e vivo male la serata mi toglie l'appetito mi toglie la parola mi toglie la libertà che tanto ho lottato per avere ,, lui non mi fa paura come persona me lo mangio .. purtroppo è quando incomincia a criticarti e a deriderti li non sò più reagire anche perchè se reagisci sarebbe peggio faresti il suo gioco , cerco di ridacchiarci anch'io su ma la verità è che ci sto di merda , spero che prima o poi la finisca , o che com'è arrivato cosi se ne vada ..

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

esatto , si parla di giudizio negativo non mi son spiegato bene , alla fine è quello che ci fa paura ..
edit: e a dirla tutta "mi rispettavano" è sbagliato perchè mi rispettano tutt'ora , a parte questa feccia di persona di cui vi ho parlato

Anziché evitarlo, dovresti prenderlo da parte e parlargli a quattr'occhi. Chiedigli il motivo di queste prese in giro e imponigli di smetterla.

Guarda io ti capisco benissimo,perché mi capitò proprio la stessa cosa anni fa. Alla fin fine io ed un altro lo odiavamo a tal punto che ce ne siamo andati dalla comitiva. E lo stronzo invece è rimasto,rovinando tutto. Io ci stavo davvero bene prima del suo arrivo,dopo fu un inferno.
Non contare troppo sul fatto che se ne vada. Se ci pensi,se è venuto lì è perché altrove evidentemente non lo vogliono,e se si sente accettato,di li non si schioderà. Eventi eccezionali a parte.
Guarda mi dispiace,purtroppo ho notato che ogni tanto ad un amico viene sempre la brutta idea di portare "qualcuno dall'esterno ",e questo qualcuno è quasi sempre uno che rompe gli equilibri,oltre che i coglioni.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

dai 100 euro a uno grosso per pestarlo :sisi: , no scherzo , ma per come son diventato ora forse io farei cosi :sisi:

seriamente direi di evitarlo il piu possibile.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Purtroppo non'è tanto lui in sè che è così, è il gruppo che gli dà appoggio che rende la cosa pesante. Mi spiego meglio...
Se usciste solo tu e lui e lui ti prendesse di mira come al solito tu riusciresti sicuramente a reagire e magari pure a zittirlo. Però non accadrà mai...quando sarete solo tu e lui non ha bisogno di schiacciare quel tasto...non c'è nessuna classifica da fare...lui ha bisogno di giudicare quello più vulnerabile per il semplice fatto che deve nascondere qualche debolezza che ha, ed in quel caso si assicura che sia tu l'ultimo della classifica dei deboli, non lui. Il fatto di prenderti in giro lo palesa agli altri e anche a lui stesso, così si sente perfettamente a suo agio.
Quello che dovrebbero fare gli altri amici e non dargli corda, non ridere ne tantomeno sorridere quando usa quel modo di fare, prima o poi o se ne gira al largo da solo frustrato dalla sua debolezza e non accettato dagli altri, oppure capisce che in quel gruppo non c'è presa x le sue minchiate.

Però un gruppo con amici del genere sono rari per decine di motivi.

Quoto Crystal, se foste tu e lui probabilmente farebbe l'amicone,non userebbe quel modo. Esperienza

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

certi caratteri andrebbero combattuti con la stessa arma... se si ha la forza mentale per reggere
io all'inizio avevo immaginato che la tua fosse solo soggezione, ma mi sa che sto tipo è stronzo di suo:miodio: ...
io ho imparato a pormi con questi tizi dando loro ragione:
sei arrogante con me? ... hai ragione. bravo, sei il numero uno
racconta storie fantastiche giusto per prendere in giro? ... rido:sarcastico: e gli dico in faccia, ma come ti vengono, sei un troppo forte!
anche al limite della presa in giro, e vedo che certi si rendono conto e magari smettono... altri invece no continuano...ma va bè gli lecchi il sedere, e sono felici si gonfiano del proprio ego. ma la ruota gira e un giorno attento amico, magari arriverà uno ancora piu' stronzo :perfetto:

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Ciao Wolf, ho vissuto una situazione simile con un collega qualche tempo fa. La cosa che mi stupiva era la sua capacità di demolirmi con una singola battuta proprio quando mi sentivo meglio, salvo poi ritornare ad essere simpatico poco dopo.

Non so quanto questo consiglio ti possa essere d'aiuto, ma sei stato in grado di superare la tua fobia e di reintegrarti socialmente, quindi dalla tua devi avere una elasticità mentale sufficiente ad attuare questa strategia: studia il tuo "nemico". Studialo con attenzione, prendi nota di ogni sua battuta e strategia.
Prima o poi troverai la quadra, comprenderai il suo meccanismo di sfottò, e arriverà il momento in cui saprai rendergli la pariglia.
Ricorda che stai ancora imparando il linguaggio sociale, non si smette mai di imparare (specie se lo si è appreso in tarda età). Il tizio tanto antipatico gioca semplicemente a "testare" i confini. Un giorno capirai che fa parte di una "lezione di vita" e ringrazierai di aver avuto a che fare con un tizio simile in un ambiente privo di conseguenze dirette irrimediabili, anziché in un ambiente di lavoro oppure in legami di parentela acquisita.

Le risorse per affrontare questa sfida sono dentro di te, cerca di scoprirle! Ti mando un abbraccio e un grosso in bocca al lupo :bene:

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Quoto Crystal e Marco.Russo
Il tizio rientra nella categoria di quelli che definisco
malati mentali sociali, le mele marce che rovinano
il gruppo; esistono in ogni ambito, lavorativo, familiare, amicale.
Bisogna valutare se in un eventuale scontro
risolutivo avresti piu' da perderci che da guadagnarci.
Se fosse un tipo particolarmente diabolico e furbo anche mettendo
il gruppo di fronte al tuo palese malessere non e' detto
lui non abbia gia' acquisito su di te un vantaggio sufficiente a
ributtarti nell'angolo.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Gli altri del gruppo cosa dicono a riguardo?

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

ragazzi davvero GRAZIE avete un pò tutti capito in che situazione mi trovo
ed essere capiti in queste circostanze è la cosa che ti da iù forza per andare avanti e combattere :
-per nobody (ispirato al film mr. nobody vero?) :
potrei anche abbatterlo sia fisicamente che con parole o fatti molto gravi che riguardano la sua vita (fatti raccontati da lui quand'eravamo soli e aveva bisogno di una spalla su cui piangere che purtroppo nell'errore gli ho dato) ma li ci andrei giù pesante e potrei passare dalla parte del torto con la mia comitiva
- per Marco.Russo:
esatto una battuta basta per abbattermi , purtroppo io rimugino su quel che dice
anche se all'apparenza non sarà neanche nulla di grave , io percepisco tutta la sua voglia di emergere dalla merda , in quel che dice ci sono delle note maligne , si un giorno ringrazierò di averlo conosciuto proprio in un ambito poco rischioso anche perchè non darò cosi tanta confidenza all'inizio
ti ringrazio ancora alla fine troverò il modo per metterlo a tacere e se non lo fa mi giocherò la carta di metterlo contro tutti gli altri ..
per Crystal:
esatto quando capita che siamo soli io per lui sono il migliore
per quanto riguarda il resto del gruppo quando racconta qualche aneddoto ridicolo e stragonfiato da lui su di me tutti ridacchiavano , anche io ,, poi quando è incominciato ad essere ripetitivo e stufante qualcuno ride ma molti altri gli dicono che hai stufato , ma per lui basta che c'è anche un solo spettatore si diverte , se c'è qualche amico che ancora non sa le sue storielle allora lui è felice di fare il suo show davanti a quella persona che non sà , del tipo : vuoi sapere cos'ha combinato tizio quel giorno e mette in atto il suo teatro ..
questa è la cosa che mi fa più incazzare , che è palesemente frutto di sue insicurezze .. come ha detto superpippo "il pollo che vive sotto le ali del pavone" è stato già scoperto da molto tempo e adesso cerca di aggrapparsi ad ogni cosa pur di non esser macellato

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

sanno tutti che è un debole , paranoico , e ripetitivo
se riesce a stare a galla è solo perchè parlandoci chiaro un paio gli danno corda
e gli altri se lo tengono per il quieto vivere e la difficoltà a scaricarlo

voi direste e allora qual'è il problema:
io ho questo debole .. le critiche negative e le scenette su di me mi danno fastidio mi fanno ritornare a tempi passati che non voglio ripercorrere , sono come dei traumi o dei tasti che se li tocchi fanno male sicuramente voi capite di cosa sto parlando

Certo che capiamo😔 E prenderlo un po' a malo modo? Se non hai paura di lui si intende..non dico picchiarlo ma rigirartici male una volta, con sguardo cattivo e incazzoso. Perché se ridi lui pensa di poter continuare,se nessuno mette limiti lui va avanti. Da quel che ho capito in fondo è un po' un cogl.....per cui secondo me si spaventa. Molti di questi se "mostri i denti" si cagano addosso. Capisco possa risultare difficile..però a volte a mali estremi..!

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

potrei farlo , ma cadrei nella sua trappola e direbbe perchè te la prendi è per ridere un pò e sghignazzerebbe , in ambiti amichevoli dove tutti si è amici , non è facile tirar fuori i denti , non è come se si avvicina un sconosciuto e comincia a punzecchiarti , li certo che te lo mangi

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Caro Wolf,

non mi dici niente che già non sappia.Questo servo padrone e buffone, è un vile. Non un vigliacco. Il vigliacco è un pavido, mentre il vile è un pavido che si serve degli altri per colpire, perché frontalmente non lo sa fare. E' ovvio che parla male di te, in tua assenza. Ti deride, si, ma perché maschera con lo "scherzo" dei colpi che non avrebbe mai il coraggio di farti apertamente. Per quanto strano ti possa sembrare, il servo non é in grado di affrontare te, mentre tu sei in grado di affrontare lui e, e se lo fai, diventa un agnellino.

Affrontare a pugni? Noooo! Basta che quando ti fa una battuta che ti scazza, quando vuoi tu, alzi la voce, fai il serio e gli dici: "scusa, ma che intendi dire?" ; "ripeti, ché non ho capito?".
Questo tipo di frase fa venire allo scoperto i meschini, i quali sono spaventati all'idea. Il loro mondo è tutto negli equivoci e nelle ombre, perciò figurati quanto possono gradire il parlar chiaro.
Il servo non avrà mai il coraggio di ripetere.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Poi nessuno ti vieta di deridere lui.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Corretto al 100%. Non fare niente di azzardato.
Lavora invece sulla tua assertività, sulla capacità di esprimere le tue opinioni in maniera calma e pacata, cerca di capire quelle regole sociali che attualmente ti sfuggono.
Cerca di estraniarti dall'impatto emotivo.

Ricorda sempre che le parole non sono la realtà. Le parole non cambiano la realtà.
Ripetitelo sempre in testa. Non lasciare che l'autostima cada a picco.
Sarai costretto ad ingoiare rospi ancora un po', ma pensa sempre a come avresti potuto rispondere brillantemente. Pensa a come risponderebbe lui dinnanzi a una battuta analoga da un suo clone.
Mano a mano le risposte brillanti ti verranno sempre prima, finché un giorno capiterà che gli farai una battuta tu. E vedrai gli altri sghigharsela. :)

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

hai ragione , in tutto
dovrei solo trovare il momento e l'argomento giusto per affrontarlo , purtroppo ripeto i suoi sfotò sono fatti scherzosi ingigantiti da lui e ripetuti molte volte ,, screditandoti nel modo in cui racconta la cosa , non sono ingiurie o un qualcosa che puoi controbattere , per quanto sia una nullità , potrebbe fare il comico per come racconta le cose .. peccato che la comicità sa farla solo screditando altra gente

questo è il mio punto debole io non so criticare o deridere la gente
so far ridere anch 'io con qualche battuta , so fare discorsi seri e coinvolgenti dove tutti mi ascoltano , ma se mi chiedi di deridere e screditare una persona , mi ci vuole una vita per attaccare i suoi punti deboli , non è paura , non so neanch'io cosa sia , dimmi di controbattere un suo punto di vista lo faccio ben volentieri , ma dimmi di cercare di fare il suo gioco non ci riesco .. non so se ho reso l'idea

come ho scritto a superpippo non è facile .. ma devo provarci con cautela ma devo farlo ..

Ricorda sempre che le parole non sono la realtà. Le parole non cambiano la realtà.
Ripetitelo sempre in testa. Non lasciare che l'autostima cada a picco.

questo è l'altro concetto che mi aiuterebbe
la soluzione a tutto sarebbero queste 2 cose ma come ben sapete non è sempre facile seguire soluzioni apparentemente facili

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Non guarirà mai...nemmeno a parlagliene a quattr'occhi. Non lo fà più apposta è un escamotage automatico per tenerlo a galla. E' uno schema di falliti e persone dimmerda, ma è un metodo.
Provo una pena immensa per questo tipo di persone. Coloro che soffrono e rischiano di affogare, e per non soccombere si aggrappano agli altri tirandoli verso il basso mi fanno veramente pena.

In questo contesto ci vorrebbe proprio "il cane da pastore" della mia firma, ma ripeto, sono rari.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

bella la frase in firma ,, ma più che lupo io lo definirei una iena
ma quanto vorrei essere quel cane da pastore per stanarlo ,, che voglia di farlo affogare in quella merda da cui si tiene a malapena a galla :testata:

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Allora è arrivato il momento di mandarlo affanculo. Se hai un buon rapporto con gli altri del gruppo potresti provare a dire loro chiaramente che sto qua t'ha rotto il cazzo, visto che sta antipatico un po' a tutti.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Grazie:)
E' presa da un film con Bradley Cooper, American Sniper...ed è il concetto che cerca di fare passare lui che è un militare (cecchino) impegnato in Afghanistan, ai propri figli.
E' un concetto però che ho sempre amato, e ricercato...
Il mondo non'è fatto solo di deboli e di meno deboli che se ne approfittano...c'è anche un terzo raggruppamento, seppur minore che difende i deboli e allontana i lupi...E' come se avessero il cuore dei deboli e la forza dei lupi.
In qualunque situazione piccola o grande che sia, con un "cane da pastore" la vita scorrerebbe meglio.

Re: Ne ero uscito fin quando non ritornò il demone
 

Questo me l'ero perso. Se ha pochi sostenitori ti puoi permettere di alzare la voce. Sempre con assertività, ma se supera il limite puoi mostrare un po' di sacrosanta irritazione e dirgli come minimo "ma la pianti???". Immagina se facesse lo stesso comportamento con altri della compagnia che normalmente non sfotte, loro cone reagirebbero?

Ricorda che meno persone ridono alle sue battute e più ridono alle tue, meno forza ha su di te e più potere puoi usare.