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Lavoro a contatto con il pubblico
Una persona che soffre di fobia sociale e/o timidezza come se la cava in un lavoro a contatto con il pubblico (bar, ristorante, pub, palestra, ...)?
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Incubo
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Incubo.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Aggiungo: i lavori a contatto col pubblico non sono tutti uguali. Sono più automatici e abitudinari di quanto si creda. Spesso sono il paradiso dei convenevoli. Buongiorno, arrivederci, sono 4,35. Dal punto di vista relazionale sono il paradiso di chi non sa che cosa dire. Le problematiche possono essere legate maggiormente:
- All'ansia da prestazione (oddio devo fare un caffè, e se mi viene di merda?) - All'imprevisto (trovarsi una massa di clientela inaspettata, tanto per dirne una) - All'errore (il caffè è venuto davvero una merda). Parametri che possono fare paura in qualsiasi tipo di lavoro. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Lavoro al pubblico da 26 anni.
Nessun problema perchè il lavoro in sè mi piace e l'ho sempre fatto bene. Ho automatizzato il rapporto con la clientela. Magari, non riesco a parlare d'altro all' infuori del lavoro. Ho deluso chi ha tentato ad approcciarmi sul lavoro. Un problema però c'è. Quando penso di aver sbagliato, a torto o a ragione, ci rimugino sopra. Questo problema si è verificato nei primi anni, poi per tre lustri è quasi svanito per ripresentarsi negli ultimi anni perchè, essendo finito in difficoltà, la mia ansia è tornata a presentarsi anche sul lavoro. Purtroppo il circolo vizioso dell'ansia mi ha fatto peggiorare i problemi. Sto tutt'ora lottando contro di essa, se non altro adesso ne sono più consapevole. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
In passato ho lavorato a contatto con le persone, ero la commessa quindi parlavano tutti con me. Nascondevo l'ansia e ci riuscivo bene.L'ho fatto per alcuni anni. Comunque ho notato che il sorriso ti salva: se sorridi i clienti si sentono più a loro agio, meno nervosi e più propensi ad essere gentili e non lamentarsi :bene:
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Non è un problema per me perchè non c'è da relazionarsi chissà che cosa, basta sorridere e essere cordiali. Fare un po i falsi certe volte perchè vogliono essere trattati bene e trovarsi bene quando mangiano o prendono il caffè. Quello che mi scassa le palle è proprio relazionarmi con i colleghi, perchè li veramente ti ci devi mettere. Il pubblico è molto semplice non vuole chissà che cosa, basta un sorriso e pure un fobico o un timido riesce. Io non avevo problemi al bar, ciao, come vuole il caffè, brutto tempo oggi, buona giornata, sorrisoni
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Il vero problema per me è stato sempre il principale... atteggiamenti fascisti o tendenti al ri morchio pur essendo sposato.. ricatti... Mah, che gente.
Con le colleghe invece mi sono sentita complice, mi ci trovavo in sintonia. È tutto molto casuale |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Fonte: io. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
bisogna entrare in modalità " nn me ne frega un cazz qualsiasi cosa succede sorridi e vai avanti tanto domani ti ritocca di nuovo"
nel senso che tanto quando uno lavora nn è se stesso, è un essere al servizio dell umanità , una specie di schiavo a servizio che viene pagato , appena stacchi torni te stesso . io per lo meno riesco ad andare avanti cosi per ora .... faccio l'attore per quel periodo di tempo e poi torno me stesso , se fossi me stesso anche li dovrei prendere una tanica di benzina e dar fuoco a tutto :D .... meglio di no :D . |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
botta in faccia ogni volta...
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
incubo.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Ah incubo l'hanno detto già in tre,:pensando: allora io dico nightmare!
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
io ho un lavoro che mi costringe ad aver rapporti con una clientela, essendo un lavoro che però ha picchi stagionali... in alcuni periodi c'è un passaggio fra i due momenti, ed è delicato dal punto di vista dello stato emotivo!
in qualche modo credo che questo tipo di lavoro sia anche la mia salvezza... se no sarei davvero alienato!!:miodio: mi ha aiutato in parte, arrossisco molto meno di quando ero piu giovane, e in certi momenti mi dà sicurezza. (anche se a dire il vero c'è sempre qualche cliente che con i suoi modi non aiuta!!) |
Per me a un fobico un lavoro a contatto con il pubblico farebbe solo bene. Imparerebbe a vivere meglio.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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bisogna che però regga soprattutto i primi tempi, quelli dell'adattamento!! sono fondamentali!! |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Sono un po' sorpreso dalle risposte a questo thread, è proprio vero che siamo tutti diversi.
In tanti parlate come se il problema fosse solo esporvi alle persone, ma sembrate confidenti di saper fare le vostre mansioni. Per me il principale problema è invece l'ansia prestazionale. Se sei a contatto col pubblico devi fare delle cose in modo esatto e veloce, devi ascoltare, capire, e fare, rapidamente. E' una cosa che io non ho. Non sono affatto stupido, ma sono lento, ho bisogno di pensare prima di fare le cose. Il mio peggiore incubo sarebbe lavorare con mansioni di cassa. Ho la fobia del maneggiare denaro, persino quando devo pagare al supermercato sono in ansia. E' strano che questo non sia stato detto da nessuno. Addirittura il bar! dover fare il caffè, porgere la tazzina, versare l'acqua tonica nel bicchiere, e poi far pagare, un incubo, un incubo. Per me un lavoro simile sarebbe la fine. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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la cosa più brutta secondo me è la mattina prendere e andare volontariamente a lavoro lol , poi quando ci stai fa niente , ma proprio l atto di andarci è atroce per me lol , a me viene da pensare robe tipo " e se ora scendo e corro a caso in mezzo a un campo nn è meglio? lol invece no devo andare volontariamente la lol " |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Ma lavorando costantemente a contatto con le gente col tempo la fobia non dovrebbe diminuire sensibilmente?
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Migliora il contatto superficiale, quello si.
Se magari i primi tempi hai vergogna a dire le cose davanti a più di una persona, andando avanti va meglio. In questo devo dire a me ha aiutato. Però come dice varykino questa superficialità dei rapporti non ti aiuta certo a creare dei legami, anzi. La vita diventa fatta di convenevoli oltre i quali non si va. Col cliente ti relazioni in automatico senza bisogno di collegare il cervello al tempo stesso la cosa ti toglie un sacco di energie e quando rientri vuoi solo stare solo e liberare la mente dal prossimo. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Nessun particolare problema mi pare. A me e' capitato di parlare sciolto anche davanti un centinaio di persone. Certo non come Mussolini a Piazza Venezia.
Alla fine quando e' un lavoro devi dire e fare quello che la gente si aspetta. Entri negli automatismi e negli schemi preconfezionati. Dagli quello che vogliono e fine. Semmai la questione della customer satisfatction e' piu' complessa; sorridere, essere cordiali, ispirare fiducia e simpatia, battutina giusta ecc... E dubito che un timido possa fare il rappresentante che conquista nuovi clienti. Una televendita pero' potrei reggerla se mi studio un personaggio. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Poi leggo anche gente che parla a un pubblico di cento persone. E niente,mi sento fuori posto anche qui |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Penso che se fosse indispensabile portare uno stipendio a casa tutti si adatterebbero a tutto.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Non c'è da sentirsi fuori posto :nonso: Ognuno ha le sue storie e fra l'altro si conoscono in maniera parziale. Chiunque qui si sentirebbe fuori posto nei tuoi confronti sulla base di questo paragone delle attività che si svolgono. Non ha senso fermarsi alla superficialità di una frase e fare il paragone su quella. Se proprio devi farlo fallo con coloro di cui conosci la storia non con della gente su un forum di cui hai solo una vetrina superficiale. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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no cmq tranqui che so finito dal medico 2 volte con l ansiolitici all inizio , ora nn ne ho più bisogno ma cmq ogni cosa è a se , tu parli per es ai ragazzini (credo) nn so da quanti anni , quindi boh nn conoscendo la tua storia volendo uno puo dire wtf , questa fa la maestra e ha la fobia? |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Sono io da sola che mi sottraggo rifiutando supplenze e non entrando in ruolo, ma nessuno mi viene a controllare |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
non è il fatto di essere sicuri o no , io ragiono in modo diverso , io sono consapevole che nessuno è capace a fare niente , quindi io sono solo un altro che nn è capace di fare niente . io la vedo cosi , per quello quella cosa nn mi tange , all inizio invece era come dicevi tu , poi mi so accorto proprio che sono tutti ritardati, e io come loro vado avanti lol.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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