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Aliquis 21-12-2016 13:48

Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Come ho detto altre volte, ho un' attività pubblica che gestisco con qualche difficoltà.
Passerò queste feste a cambiare sede.
Chi è al pubblico è sottopopsto ai capricci del pubblico.
Già in passato ho ricevuto su questo forum consigli su come reagire nel caso di clienti indiscreti che ti fanno domande sulla vita privata. Consigli preziosi.
Ho imparato anche a reagire di fronte a clienti che vogliono coinvolgerti in discorsi politici; ne ho parlato in una recente discussione sul referendum.
Chi ha un' attività pubblica infatti non può schierarsi. Deve essere neutrale.
Purtroppo sono sempre più frequenti i clienti che pretendono di estorcere la tua opinione. Ho imparato a fronteggiarli.

Ma ci sono sempre situazioni inedite in peggioramento.

Adesso, mi preoccupa il montante razzismo.

Descrivo quello che mi è capitato; per chi ha tratti fobici non è facile infatti reagire sempre in modo ottimale.

Entra da me una signora anziana che entrando si lamenta subito di un "vu cumpra" che ha incontrato fuori dalla porta e di cui io non mi ero nemmeno accorto da dentro. Mentre sceglie dei semplici bigliettini, continua a lamentarsi degli immigrati che "ormai sono dappertutto". Dopo aver pagato esclama: "E poi succede pure quello che è successo a Berlino". Ovviamente, io, se avessi dato via libera a quello che pensavo avrei detto: "Non c'entra niente. Non sono certo questi disgraziati a fare le stragi". Invece ho solo detto con tono di fastidio "E si, una cosa brutta per Natale". E lei : "E non vedo pure soluzione!" Io, non ho potuto fare a meno di ammiccare facendo però smorfie insofferenti e mi sono messo a risistemare i biglietti. Di mio avrei detto: "La soluzione l'ha indicata Papa Francesco" ma io fedele alla linea di non esprimermi in pubblico volevo stare zitto. Ma la signora ha continuato a insistere guardandomi. E io ho detto: "Non lo so, è una cosa che non compete a me". E lei è uscita stizzita dicendo "Ci compete perchè noi siamo le vittime".
Ecco, sono sinceramente preoccupato, perchè le persone sono sempre più cariche di odio e allo stesso tempo sempre più invasive. Sembra che non accettino più nemmeno la neutralità e questo io lo vedo come un pericolo.

Accanto alla nuova sede dove sarò tra poco verrà fatto forse un centro di accoglienza. Io vedo bene la cosa. Ma ho paura della gente razzista.

Secondo voi, se ve la sentite di consigliarmi, come deve reagire un negoziante di fronte a discorsi di questo genere?

zoe666 21-12-2016 13:58

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
purtroppo si può fare poco, io lavoro ( ancora per poco ) in un call center inbound, e davvero ne sento spesso di frasi razziste.
Qui in emilia poi tristemente molti dicono cose assurde anche sui meridionali:mrgreen:. O a volte inseriscono insulti un pò per tutti in un unica frase, del tipo ( sentita l'altro giorno ): "guardi, c'era questa persona che non parlava italiano, aveva un accento strano, ma non dico meridionale, era proprio un extracomunitario!"

Qui per politica aziendale bisogna essere sempre gentili anche se si viene insultati, figurati se offendono stranieri. Devi star zitta e "sorridere telefonicamente", che ai fornitori di energia importa nulla se a comprare son degli ignoranti e/o razzisti ( un buon 40% delle chiamate che ho ricevuto in questi mesi rientravano in queste categorie ).
Quindi, se ti interessa vendere, poco si può fare, se non magari tergiversare e cambiare argomenti.

cancellato2824 21-12-2016 14:10

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
basta dire il meno possibile
si lamenta di un "vu cumpra", non ha tutti i torti, perche' un po' invadenti e fastidiosi lo sono (e non lo dico da razzista e anche altri mendicanti/venditori possono esserlo)
"ormai sono dappertutto" questa e' una verita'

quindi fin qui io avrei solo annuito

"E poi succede pure quello che è successo a Berlino" (ecco spiegata l'intolleranza della signora: la paura. una paura e divisione che viene fomentata dall'alto. e pure gli attentati. molto in alto. ma la signora ingenuamente non lo sa, vede solo che un tempo tutta questa violenza non c'era e a commetterla non raramente sono stranieri)

anche a questa frase io avrei semplicemente alzato le spalle o detto un banale "speriamo di no" oppure se proprio volevi " guardi, sarebbe un discorso lungo, ma son sul lavoro e non posso esprimermi" o "sarebbe un discorso troppo lungo da affrontare ora"

claire 21-12-2016 15:23

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Avrei le tue stesse difficoltà.

Per fortuna lavoro con persone non razziste:i bambini

paccello 21-12-2016 15:43

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Gp6991 (Messaggio 1848028)
Capitano anche a me e mio padre situazioni simili sul lavoro. Spesso le persone con cui abbiamo a che fare sono molto ignoranti, con le quali fare ragionamenti sensati è un'utopia. Quindi ci limitiamo ad annuire, spesso non chiedono neanche un'opinione personale; gli basta esprimere i loro pareri.

Anche perché, tra ignoranza e fermezza assoluta di idee, dev'essere niente facile. Brutto però, perché è maggioranza silenziosa (...
non sempre silenziosa).

Inosservato 21-12-2016 15:51

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da ila82 (Messaggio 1848007)
basta dire il meno possibile
si lamenta di un "vu cumpra", non ha tutti i torti, perche' un po' invadenti e fastidiosi lo sono (e non lo dico da razzista e anche altri mendicanti/venditori possono esserlo)
"ormai sono dappertutto" questa e' una verita'

quindi fin qui io avrei solo annuito

"E poi succede pure quello che è successo a Berlino" (ecco spiegata l'intolleranza della signora: la paura. una paura e divisione che viene fomentata dall'alto. e pure gli attentati. molto in alto. ma la signora ingenuamente non lo sa, vede solo che un tempo tutta questa violenza non c'era e a commetterla non raramente sono stranieri)

anche a questa frase io avrei semplicemente alzato le spalle o detto un banale "speriamo di no" oppure se proprio volevi " guardi, sarebbe un discorso lungo, ma son sul lavoro e non posso esprimermi" o "sarebbe un discorso troppo lungo da affrontare ora"

vabbè è OT ma il discorso della paura creata dalla tv o da salvini eccetera può valere per chi vive in isole felici o ha la fortuna di non vivere il problema in prima persona.

io sono di Milano, ho abitato per anni in una zona non certo facile, e lì pure senza attentati isis, pure senza salvini e senza Le Pen, la paura legata all'immigrazione selvaggia c'era, giustificata da quello che succedeva tutti i giorni, nella realtà, nelle esperienze vissute.
chiaro che la vecchietta è più facilmente impaurita e suggestionabile ed ovviamente per cultura maggiormente incline a scivolare nel razzismo, ma è troppo facile liquidare un problema che tocca la vita delle persone come una semplice questione di cultura o tolleranza in senso lato.

comunque anche io faccio un lavoro a contatto con il pubblico, e mi capita di sentire cose che non condivido (politiche o altro, ad esempio contro la chiesa o religione o omofobia eccetera, le classiche sparate da bar)
anche io non reagisco mai (sia che dicano cose che condivido, sia che sostengano assurdità), non entro in dispute e non prendo posizione, come è giusto fare nel momento in cui si sta svolgendo una funzione che riguarda altro

alien boy 21-12-2016 16:21

Le potevi rispondere: 'più che altro vendono roba non di qualità, gli spacciatori italiani sono di un altro livello, lo dico per esperienza personale'.

Che palle 'sta gente che vuole condividere le proprie intolleranze generalizzanti contro i 'barbari'. E poi molti sono pure in continua contraddizione con le parole di chi sarebbe la loro guida religiosa.

Però capisco che sul lavoro bisogna sopportare, ma qualche soddisfazione di liberare un po' la propria opinione uno quando può togliersela?

cancellato16573 21-12-2016 17:18

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Caro Aliquis,

Anche al di fuori dal settore pubblico, le lagnanze e le critiche danno fastidio. Chi si lagna per qualcosa, più spesso per qualcuno, non cambia la cosa che non gli piace e in compenso affligge l'interlocutore, che in realtà diventa il bersaglio del criticone. Ha bisogno di prendersela con qualcuno e questo è il poveretto che sta ad ascoltarlo.

Tutto ciò premesso , esiste un mezzo d'elezione per congelare queste persone; basta dire: "c'è qualcosa in concreto che crede che io possa fare?"

A questa domanda rispondono semplicemente "no..." e la piantano.

barclay 22-12-2016 14:07

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aliquis (Messaggio 1847997)
Secondo voi, se ve la sentite di consigliarmi, come deve reagire un negoziante di fronte a discorsi di questo genere?

L'unica soluzione mi sembra assecondare la propria fobia e rispondere con monosillabi e/o grugniti, ma non sono sicuro che un negoziante possa permetterselo :nonso:

Atlas 22-12-2016 15:42

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
io credo che dicano per dire, capita che facciano questi discorsi a ME per poi dirmi "e, ma mica tutti!"

e stà gente abbarbicata OVUNQUE a pedinare i vecchi per gli spicci ne ho fin sopra alle palle, che siano neri o bianchi non mi fa nè freddo nè caldo. Non è la povertà che porta ad essere molesti; argentini, filippini, rumeni, albanesi, slavi, ho visto un sacco di gente a terra e mai hanno provato a mettersi in un canto con il cappello in mano.
E mi fa arrabbiare tantissimo l'idea che pensarlo ti trasformi in un razzista.

Pensieroso 22-12-2016 19:03

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Io non sono del tuo mestiere.

In quei casi o starei zitto o direi la mia, non capisco perchè ricerchi un modo per reagire con il pubblico; o forse non ho capito la domanda. :pensando:

Cosa cambia quello che dici ad un cliente, sempre se resti educato, alla fine?

Sotto inteso il tralascio delle informazione sulla merce o servizio che commerci.

Aliquis 22-12-2016 19:10

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Pensieroso,
fa parte del mio carattere rimuginare sempre su tutto.

Adelaide, il problema è che non si possono paragonare i vu cumpra con chi ha fatto la strage di Berlino. Queste stragi, a mio modo di vedere, difficilmente possono avvenire senza la complicità delle autorità stesse. In ogni caso, la guerra in Siria non ci sarebbe se l' Occidente non sostenesse sottobanco l'Isis. E di conseguenza nememno le stragi nello stesso Occidente.

Se ci sono gli scippatori, sia italiani che stranieri, dipende dalla crescente disuguaglianza. E' il sistema che la crea. Ma questo non lo si vuole ammettere; si preferisce scagliarsi contro i poveri.

alien boy 22-12-2016 20:12

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
anche a me danno fastidio i venditori insistenti, ma non è che sono delinquenti (una parte potrà avere un certo tipo di storia, nella maggior parte dei casi no), sono rompiscatole, spesso arroganti, si trovano in una condizione particolare che, a prescindere dalle origini (che non nego possano influenzare), porta ad agire in un certo modo. Gli italiani che si trovano nelle stesse condizioni non si comportano molto diversamente, forse fanno meno paura.

alien boy 22-12-2016 21:10

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1848728)
Sinceramente non mi è mai capitato di beccarne uno italiano. Dico di quelli che ti seguono fino alla macchina, che ti afferrano il braccio, che ti si piazzano davanti. Magari dipende da regione a regione.

Può essere che dipenda dalla regione :pensando:
Comunque che seguono fino alla macchina o che afferrino il braccio mi sembra che non me ne siano capitati (solo una volta la prima cosa, ma era italiano), ricordo però uno (straniero) che si fermò per diversi minuti a tentare di convincermi a comprare qualcosa e non riuscivo a liberarmi.
Diciamo che di veramente assillanti ne ho trovati pochi sulla totalità di quelli incontrati (limitando il discorso agli stranieri), anche nella città da te prima citata (dove erano in un certo senso integrati), perciò sulla base della mia esperienza posso dire che sono scoccianti sì, ma solo a volte 'soffocanti' e quasi mai danno motivo di preoccupazione per eventuali aggressioni o insulti.
Qualcuno ha il vizio di alzare la voce se non ti fermi.

alien boy 22-12-2016 22:30

Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1848744)
Una volta, sempre a Pisa, dopo l'ennesimo rifiuto uno arrivò ad augurare la morte a mia madre. E io mi ero limitata a dire che non mi interessava e che non avrei comprato nulla.

Hai trovato uno fuori di testa.
Comunque a volte conviene andare avanti senza considerarli, altre volte invece non gradiscono l'essere ignorati (dipende dai soggetti e da come sono abituati nel posto dove stanno). In teoria dovrebbe bastare dire di no in modo tranquillo e senza mostrare tentennamenti, ma il soggetto con la giornata storta che già di suo non è tranquillo si rischia comunque di incontrarlo.

_Diana_ 22-12-2016 22:40

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1848003)
Qui in emilia poi tristemente molti dicono cose assurde anche sui meridionali:mrgreen:.

Non per fare Carmen Sandiego, ma a tali esemplari risponderei che l'Emilia sta sotto il Po... :P

anacleto 22-12-2016 22:48

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
.

Milo 22-12-2016 23:05

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Vabbè dagli sempre ragione,io la penso come la vecchietta ma quando mi capita il cliente "clandestini lover"gli dico poverini,non è colpa loro e robe buoniste di quel tipo,alla fine che vuoi fare metterti a litigare coi clienti?in fondo sono loro che ci danno da mangiare:)

Aliquis 23-12-2016 09:20

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1848628)
E che colpa ne ha la povera vecchietta?

Ha la colpa di dare ragione al sistema che crea questa situazione.
E di dare spago alla possibilità di ricreare i campi di sterminio.:(

Aliquis 23-12-2016 09:22

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1848728)
Sinceramente non mi è mai capitato di beccarne uno italiano. Dico di quelli che ti seguono fino alla macchina, che ti afferrano il braccio, che ti si piazzano davanti. Magari dipende da regione a regione.

Io, se ho ricevuto danni, li ho sempre ricevuti da altri italiani.

Gli stranieri sono i clienti più gentili che ho. E anche quelli che pagano meglio.

alien boy 23-12-2016 09:28

Ma poi gli stranieri (quelli di cui la gente parla) non fanno mica tutti i venditori per strada... Un po' di realismo non guasterebbe

Aliquis 23-12-2016 09:29

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Effettivamente, io devo dargli ragione, qualunque cosa dicano.

E' che non riesco sempre a controllarmi.

Purtroppo dargli ragione significa farmi sentire "colpevole" come quelli che accettarono i campi di sterminio. E quindi poi ci rimugino sopra con sensi di colpa.

Ma se non gli do ragione rimugino lo stesso per essermi danneggiato io.

Tra l'altro sono in difficoltà e in fase di trasloco.

Dove avrò il nuovo fondo vogliono fare un centro di accoglienza.
Cosa faccio se qualcuno avesse la sciagurata idea di raccogliere le firme contro la cosa e venisse a chiedere la mia? E' un incubo....:o

paccello 23-12-2016 09:35

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Beh però se si parla di comportamenti pericolosi da parte di quelli che una volta si definivano "vu' cumprà" credo siano abbastanza eccezioni (non per buonismo, ma per esperienza). Ce ne sono di insistenti, come i pakistani delle rose, ma...
Qualche maledizione borbottata mi era capitata 1/2 volte respingendo zingare... Un momento, sarà per quello che ho problemi irrisolti? Forse ora mi trasformo in Katherine J Junior 2 ("Sono stati gli zingari!") :ridacchiare:

Markos 23-12-2016 09:47

Beh sai quando, in riferimento ai fatti di Berlino, appuri che....
1) L'attentatore era un richiedente asilo tutelato e benvoluto proveniente da un paese dove di guerre non ce ne sono (Tunisia)...
2) È stato in carcere...
3) È stato raggiunto da diversi procedimenti di espulsioni in nazioni diverse ma gironzolava allegramente in territorio ellenico con tutte le possibilità di questo mondo...
Capisci che, vista la tutela e le difese ad oltranza delle quali queste persone godono, diventa complicato non diffidare prescindendo dal fatto che hai ragione quando affermi che è colpa del sistema (questi favoritismi evidenti che porteranno al caos sociale in breve tempo sono voluti) ...Relativamente al fatto che gli stranieri pagano meglio sono pure d'accordo e andrà sempre peggio visto che la povertà italiana e la grettezza conseguente è, ignorata e banalizzata dai radical chic e da chi sta ancora bene, in perenne aumento...

Markos 23-12-2016 09:58

Poi per i Vu Cumpra in quanto tali in effetti si può parlare di "ignoranza"....Io ho sempre dato a loro qualcosa potendomelo permettere e non ho mai avuto alcun tipo di problema nei loro riguardi (a parte per quelli che mi chiedono il pizzo ripetutamente al parcheggio dell'ospedale...Quelli li odio)...Il problema è di delinquenza comune (furti, scippi, rapine) dove, dati alla mano del Sole 24 ore, la tendenza dello "straniero" specie irregolare è infinitamente più alta...Il tutto crea un clima di forte sospetto...

zoe666 23-12-2016 10:35

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1848927)
Ma poi gli stranieri (quelli di cui la gente parla) non fanno mica tutti i venditori per strada... Un po' di realismo non guasterebbe

ma infatti.
Io vivo in un palazzo in cui a parte poche famiglie son tutti stranieri, principalmente arabi, mai avuto un problema.
In autobus ieri accanto a me una signora parlava in russo/ucraino al telefono, quelle dietro di me in francese ( una coppia di africane ).
Qui a bologna, mai avuto un problema con persone non italiane, identificarli tutti come scippatori o gente che da fastidio è un pò da ignoranti/razzisti.

barclay 23-12-2016 10:52

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Certi stranieri mi fanno paura essenzialmente perché stimolano il mio d. evitante: uno sconosciuto che mi rivolge la parola mi dà ansia, qualunque sia la sua nazionalità :scared:

tersite 23-12-2016 11:00

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aliquis (Messaggio 1847997)
Secondo voi, se ve la sentite di consigliarmi, come deve reagire un negoziante di fronte a discorsi di questo genere?

Non deve reagire per niente ed essere neutrale e al più assecondare i clienti :)
sono stato negoziante per anni e lo dico a ragion veduta , va detto che la mia era una posizione particolare perchè coi clienti discutevo eccome! Senz amai dare a vedere veramente le mie idee che sono di destra diciamo così... Mentre io esercitavo in una zona popolare decisamente 'rossa' , però solo pochissimi avevano intuito e anzi si è verificato il caso che loro influenzassero me e io influenzassi loro , davanti al chiosco si formava un capannello e si discuteva animatamente mi impedivano un po' il lavoro ma era bello :mrgreen:
nono ho mai detto come votavo, ma in effetti a quiei tempi ero 'schierato' col centro-sx cioè ero dalla stessa loro parte, anche se ideologicamente mi considero un 'destro'
beh tutta questa pappardella per dire : no coi clienti mai discutere di 'politica' e tanto-meno di razzismo , dare sempre loro ragione, annuire colla testa ..mi raccomando aliquis che si perdono i clienti sennò :sisi:

tersite 23-12-2016 11:06

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aliquis (Messaggio 1848929)

Dove avrò il nuovo fondo vogliono fare un centro di accoglienza.
Cosa faccio se qualcuno avesse la sciagurata idea di raccogliere le firme contro la cosa e venisse a chiedere la mia? E' un incubo....:o

rifiuta di firmare dicendo che un negoziante deve essere neutrale, cmq la decisione è la tua in questo caso , a me vennero con la bandiera rossa (un poster) da mettere sul portalocandine per il 1° Maggio e io non accettai , caso unico nel quartiere , adducendo il fatto che era di 'parte' e io dovevo essere neutrale ...non ho perso clienti per questo , ma sono stato criticato

Balto 23-12-2016 12:30

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aliquis (Messaggio 1848925)
Io, se ho ricevuto danni, li ho sempre ricevuti da altri italiani.

Gli stranieri sono i clienti più gentili che ho. E anche quelli che pagano meglio.

Te molto probabilmente ti riferirai agli stranieri provenienti da paesi che stanno bene. Per forza quelli provenienti da paesi dove si sta male, che magari arrivano qua e non hanno neanche i soldi per pagarsi l'affitto, cercano in tutti i modi per guadagnare qualcosa, e certe volte l'insistenza paga.

Che poi siano gli stranieri che fanno i scippi, per chi l'ha nominati, è anche normale considerando quel che ho detto. Non tutti sono capaci a vendere per strada, perciò magari arrivano qua nella speranza di trovare qualche lavoro, perché per chi non sa, nei paesi poveri c'è l pensiero che qui si faccia una montagna di soldi, magari fosse vero :ridacchiare:, perciò arrivano a fare quel che fanno per la vergogna di tornare al loro paese e far sapere agli familiari che hanno fallito ecc. E a differenza degli italiani, che seppur magari stanno male, alla fine se ne stanno a casa dei genitori, al calduccio, magari con una tazza d tè in mano, a lamentarsi quanto stanno male (non tutti eh). Diciamo che se si dovessero pesare le due cose c'è una bella differenza.

Comunque tutto questo non li giustifica lo stesso, però spiega magari perché gli stranieri sono più inclini a fare quel che fanno.


Comunque quando dici che gli stranieri pagano meglio è verissimo, ormai secoli fa, ho lavorato per un breve periodo come cameriere, e le uniche mance che sono arrivate, alcune anche belle corpose :o, erano provenienti dagli stranieri, turisti ma anche quelli che abitano qua nella mia zona. Ovviamente dai paesi dove si sta bene.

lauretum 23-12-2016 13:39

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Anche questa è politica, se sai gestire provocazioni politiche, perché queste no?

Aliquis 23-12-2016 13:53

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1848958)
Non deve reagire per niente ed essere neutrale e al più assecondare i clienti :)
sono stato negoziante per anni e lo dico a ragion veduta , va detto che la mia era una posizione particolare perchè coi clienti discutevo eccome! Senz amai dare a vedere veramente le mie idee che sono di destra diciamo così... Mentre io esercitavo in una zona popolare decisamente 'rossa' , però solo pochissimi avevano intuito e anzi si è verificato il caso che loro influenzassero me e io influenzassi loro , davanti al chiosco si formava un capannello e si discuteva animatamente mi impedivano un po' il lavoro ma era bello :mrgreen:
nono ho mai detto come votavo, ma in effetti a quiei tempi ero 'schierato' col centro-sx cioè ero dalla stessa loro parte, anche se ideologicamente mi considero un 'destro'
beh tutta questa pappardella per dire : no coi clienti mai discutere di 'politica' e tanto-meno di razzismo , dare sempre loro ragione, annuire colla testa ..mi raccomando aliquis che si perdono i clienti sennò :sisi:

In questo caso ho sempre annuito ma ho anche detto "Non sono competente"

Sbagliato?:interrogativo:

Labocania 23-12-2016 14:27

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
E' normale che una vecchietta si senta minacciata dalla massiccia presenza di stranieri, visto che di crimini ai loro danni ne commettono alla grande; non è razzismo questo è la normale preoccupazione di un soggetto che sarebbe inerme di fronte a un qualsiasi atto di sopraffazione, e che percepisce chiaramente il disinteresse delle amministrazioni rispetto alla sua sicurezza.

Impara a non qualificare frettolosamente le persone che hai di fronte e vedrai che virai meglio la quotidianità del tuo lavoro.

lauretum 23-12-2016 15:33

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 1849041)
E' normale che una vecchietta si senta minacciata dalla massiccia presenza di stranieri, visto che di crimini ai loro danni ne commettono alla grande; non è razzismo questo è la normale preoccupazione di un soggetto che sarebbe inerme di fronte a un qualsiasi atto di sopraffazione, e che percepisce chiaramente il disinteresse delle amministrazioni rispetto alla sua sicurezza.

Impara a non qualificare frettolosamente le persone che hai di fronte e vedrai che virai meglio la quotidianità del tuo lavoro.

Forse ne commettono di più gli italiani

Poi gli anziani, non per colpa loro, sono più suscettibili agli slogan dementi della lega

lauretum 23-12-2016 15:35

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Eh si che loro meglio dei giovani, conoscono da vicino i fenomeni migratori degli italiani

Memoria corta...

cancellato16573 23-12-2016 15:58

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Aliquis, non c'entra il razzismo! Non bisogna sentirsi sollecitati da una critica, occorre non tentare di darsi una risposta.
Ci saranno altri giudizi che ti daranno fastidio. Il punto è che quelli che criticano e giudicano danno sempre fastidio, quale che sia il loro bersaglio.

tersite 23-12-2016 19:41

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aliquis (Messaggio 1849019)
In questo caso ho sempre annuito ma ho anche detto "Non sono competente"

Sbagliato?:interrogativo:

sì direi sbagliato , 'non sono competente' sembra poco empatico , meglio cercare di spiegare la propria posizione se si è in disaccordo , a me mi vedevano un po' coem super partes e non ho mai perso clienti per questo, li ho persi invece per quello che credevano uno 'sgarbo' personale tipo giornalini prenotati che non trovavano più (e ti credo se vieni dopo 3 gg io li ho resi indietro ...) sempre inerenti cmq al mio ruolo come giornalaio , MAI persi un cliente per causa delle mie idee politiche

Aliquis 23-12-2016 19:49

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1849217)
sì direi sbagliato , 'non sono competente' sembra poco empatico , meglio cercare di spiegare la propria posizione se si è in disaccordo , a me mi vedevano un po' coem super partes e non ho mai perso clienti per questo, li ho persi invece per quello che credevano uno 'sgarbo' personale tipo giornalini prenotati che non trovavano più (e ti credo se vieni dopo 3 gg io li ho resi indietro ...) sempre inerenti cmq al mio ruolo come giornalaio , MAI persi un cliente per causa delle mie idee politiche

Di solito, in 26 anni al pubblico, mi sono sempre sentito sicuro, di aver agito bene. E' ultimamente che ho perso colpi. Probabilmente i problemi mi hanno logorato e non ho più la giovane età di quando iniziai. Anch'io ho perso clienti per aver dato libri in ritardo. Succede a tutti nel mio settore. Prima mi capitava meno anche questo; ma ora le condizioni oggettive si sono fatte più difficili.

Questa discussione mi è stata comunque utile. Ho impararto, o meglio reimparato.
Solo, vorrei ricominciare. Un nuovo inizio. Questo mondo è contro i nuovi inizi; si mette di traverso. Anche il logoramento che mi ha procurato rientra in ciò. Ma io voglio farlo. Quando si dice la volontà.....in un altro thread ho detto che non esiste. Ma tutto è realtivo. Ovviamente non dipende tutto da me. Ma per quello che dipende da me, errori a parte, io voglio farlo.

tersite 23-12-2016 19:59

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
Credo che si impari a stare al pubblico aliquis , io quando ho iniziato non avevo esperienza e credevo che i problemi fossero la relazione con al gente (ero e sono un timido)
e invece mi sbagliavo i problemi sono stati sempre con la gestione del lavoro e cioè quello che non si vede al pubblico , i rapporti coi clienti sono stati meravigliosi a dire poco , prob merito anche di loro :)
le persone vanno capite bisogna andare incontro alle loro esigenze ed essere gentili, sembra una sciocchezza ma molti commercianti da noi non sono affatto così, ci sono state persone che hanno pianto quando sono andato via e mi hanno rimpianto per anni , non sto esagerando affatto... magari qualcuno avrà tirato pure un sospiro di sollievo :D

Aliquis 23-12-2016 20:20

Re: Chi lavora al pubblico.....e il razzismo.
 
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Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1849233)
Credo che si impari a stare al pubblico aliquis , io quando ho iniziato non avevo esperienza e credevo che i problemi fossero la relazione con al gente (ero e sono un timido)
e invece mi sbagliavo i problemi sono stati sempre con la gestione del lavoro e cioè quello che non si vede al pubblico , i rapporti coi clienti sono stati meravigliosi a dire poco , prob merito anche di loro :)
le persone vanno capite bisogna andare incontro alle loro esigenze ed essere gentili, sembra una sciocchezza ma molti commercianti da noi non sono affatto così, ci sono state persone che hanno pianto quando sono andato via e mi hanno rimpianto per anni , non sto esagerando affatto... magari qualcuno avrà tirato pure un sospiro di sollievo :D

Si, è così anche per me. Mai avuto problemi con i clienti a parte pochi casi e il mio rumiginuamnto dovuto agli stress recenti. Sono sempre stato considerato estremamnete gentile. I ragazzi mi avevano affibbiato il soprannome di "Flash" perchè li servivo in modo veloce e silenzioso. Ma sempre con atteggiamento riverente nei loro confronti. Mi hanno sempre rispettato.
Si, i problemi mi sono nati da un' altra direzione.


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