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La mia pagina nera
E' una mia conquista cognitiva. Mi spiego: mi sono lamentato a lungo per certe offese che ho subito, soffrendo molto.
Allora ho deciso di aprire un file e di elencare i torti che ho fatto agli altri, nel corso degli anni, e alle pene che posso aver causato. Ce ne sono un bel po', ma non li avevo considerati, o almeno non tutti insieme. Morale: perché continuo a ricordare il male che ho subito e dimentico quello che ho fatto? Scrivere la mia Pagina nera , è stata per me un'esperienza penosa, ma ma ho smesso di sentirmi rancoroso. Mi è pesato leggere il male che ho fatto io, ma così mi sento un uomo più giusto. Pensate di avere la vostra Pagina nera, che vi può sciogliere dei nodi e permettervi di scrivere in pace la vostra Pagina bianca nei tempi a venire? |
Re: La mia pagina nera
Già che ci sei fai anche la pagina bianca.
Se anche avessi un'enciclopedia nera non la farei, troppo sbattimento. |
Re: La mia pagina nera
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Siamo tutti come navi da battaglia: incassiamo dei colpi, ma spariamo anche noi. Non per forza contro la stessa nave che ci colpisce, ma contro altre. |
Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
Nel periodo in cui stavo cercando di riorganizzarmi nella fase post-depressione, periodo in cui tra l'altro sono approdato quassù, ho fatto un qualcosa di simile.
Mentalmente ho pensato ad alcune persone che mi pareva di aver ferito od offeso senza motivo adeguato, per mie mancanze o comportamenti errati, in passato. Una specie di lista alla My name is Earl. In qualche caso (pochi, bastano le dita di una mano monca) poi ho provato a ricontattarle, anche a distanza di parecchi anni, per lasciare un piccolo messaggio di scuse e spiegazioni. Non ho ottenuto grandi risultati o riscontri devo dire, però mi ha dato la sensazione di aver " chiuso" alcune situazioni lasciate in sospeso. Di aver fatto quello che andava fatto, la cosa giusta. A volte non c'è nemmeno bisogno di razionalizzare e fare solo cose con una reale utilità pratica credo, ma solo trovare un modo per prendere consapevolezza anche dei propri errori ed elaborarli. :pensando: |
Re: La mia pagina nera
Anch'io, Sleeper, ho fatto come te: tendere la mano per chiudere in modo tombale un conflitto residuale, magari blando e larvato. Sapendo che non intendo riprendere la storia, ma solo pacificare quella passata.
L'esito è incerto, però: con alcuni non funziona. Vabbé. Ma la vita può offrire un'altra occasione, magari non cercata deliberatamente. In fondo neanche l'altro ha voglia di portarsi dietro la sua parte di conflitto. |
Re: La mia pagina nera
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Se riusciamo ad azzerare, che c'importa più dei fatti accaduti? Mi viene di parafrasare una canzone famosa, Rimmel, di F.De Gregori: "e qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure" Ecco, secondo me, tra le pagine chiare e le pagine scure, non rimane nulla. |
Re: La mia pagina nera
ho anch'io una pagina nera... ma non è nulla a confronto con quello che ho dovuto subire io...
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Re: La mia pagina nera
Non so cosa tu abbia scritto sulla tua pagina nera.
Ma hai provato a immaginare quanta sofferenza puoi aver prodotto? |
Re: La mia pagina nera
Ahimè io non posso scrivere una pagina nera, perché non ho fatto nulla di male. Continuo a portare rancore, e molto probabilmente questa sensazione non andrà mai via. Proprio questa mattina ero intenzionato a scrivere una discussione inerente al tema del rancore...magari la faccio.
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Con mia grande felicità alcune cose le ho potute rimediare con le stesse persone, altre purtroppo no, come ad esempio con mio fratello e tutti quelli e quelle che ho perso di vista e da cui quindi non potrò più avere modo di farmi perdonare (ammesso che questa aspirazione fosse bilaterale). |
Re: La mia pagina nera
Boh, non mi viene in mente niente, non ho mai rotto il cazzo a nessuno
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Re: La mia pagina nera
Non sono un Santo..
Ho fatto dei torti, è vero, ma ho anche pagato. Forse ne ho fatti molto più di quanto io ricordi, visto che sto ancora pagando. Può darsi siano gli interessi maturati negli anni.. L'esattore di fare sconti proprio non ne vuol sapere.. Ricordo anche d'aver chiesto scusa in più di una circostanza... Cosa che non è mai avvenuta quando l'autore del torto non ero io .. Sarei curioso di sapere se anche per loro è stato applicato lo stesso tasso di interesse.. Considerando il criterio col quale vengono applicate le leggi in Italia mi viene difficile pensarlo.. |
Re: La mia pagina nera
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Lo scopo del mio ragionamento non è quello di arrivare a un bilancio o di aggiustare situazioni che magari sono ormai molto compromesse, e nemmeno ricomporre con il "nemico" che oramai è andato a vivere in Australia e neanche ci pensa più. La pace è una cosa che parte dal cuore: se non riesci ad aggiustarlo, non riesci a far nulla. Lo scopo è quello di comprendere il fatto che riceviamo del male e ne facciamo anche e quindi che il male subito ci faccia meno male. Se uno ci macchia una nostra pagina bianca e pensiamo che anche noi abbiamo sporcato qualche pagina di altri, allora non possiamo certamente sommare le due cose a trovare una soluzione unica, ma solo capire che chi ci fa male non è un mostro (come ci sembra...) ma semplicemente un uomo. A Brindisi si dice questo proverbio: "ci la vecchia si ricurdava li sua, no' dicìa alla giovine ce face" Cioè: se la vecchia si ricordasse le sue, non rimprovererebbe la giovane.:male: Il rancore è una malattia del ricordo. Ed è anche un rompicapo; bene, ricordiamo anche le nostre malefatte. Almeno smetteremo di sentirci vittime.:piangere: |
Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
Capisco , Solitario. Ingratitudine. Se cerco un perché, non me lo spiego e sto male e rimugino.
Se mi ricordo quante volte sono stato io ingrato, non trovo ancora una ragione, ma capisco un fatto: quando la faccio agli altri, non ne tengo conto; quando la fanno a me, grido all'ingiustizia. Se il male che ho fatto può servire a risparmiarmi i miei rancori, allora tanto vale farne buon uso, per risparmiarmi altro male . |
Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
Mah per vivere senza far torto o male a nessuno, bisogna essere infallibili o senza peccato.
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
Ne ho fatte tante, ho trattato male tante persone quando ero in una fase di depressione, me ne sono pentita, ho chiesto scusa e a volte non è servito. Mi dispiace molto di agire sempre in preda ai miei sentimenti del momento, son capace di rovinare tutto quanto, di far terra bruciata, solo perchè sto male. A volte è proprio dura pensare che chiedere scusa non basta e non si può tornare indietro, fa proprio male. A volte se penso al passato vorrei tornare indietro e rifare certe cose in uno stato mentale migliore, imparare a godermi le cose, imparare a vedere le cose in un'altra maniera. Invece niente si può più fare, bisogna vivere con il rimorso e a pensare e se.. la vita così
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Re: La mia pagina nera
E' un bel post, Hazel.
Per non dolerti troppo, puoi anche pensare che con tanti altri sei stata paziente: non è che con tutti hai battagliato. Detto questo, la mia idea è che questa tua ammissione ti può aiutare quando ti capita di subire un maltrattamento, per non prendertela tanto ed essere più propensa a perdonare, anche quando una cosa proprio non ti va giù. |
Re: La mia pagina nera
Post eliminato
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Re: La mia pagina nera
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A volte ti accorgi di un errore solo dagli effetti, che magari non vedi. |
Re: La mia pagina nera
Ho illuso e fatto star male la ragazza più importante della mia vita.
L'ho fatta piangere e gli ho fatto perdere un sacco di tempo. Ora sono anni che aspetto un suo ritorno,consapevole che un suo ritorno mai ci sarà. Ma aspetterò comunque fino alla fine,questa è e sarà la mia punizione per tutto il dolore che ho causato. |
Re: La mia pagina nera
Ma se qualcuno che per te è importante ti fa del male, ti arrabbi? Gridi all' ingiustizia e ti senti tradito?
Qui ci stiamo confessando, non tanto per fare atto di penitenza( che pure non guasta ), ma per essere più indulgenti, nel caso siamo noi vittime di un torto. Per avere dei buoni argomenti per superare. |
Re: La mia pagina nera
Io credo che un po' tutti pensiamo di essere più giusti, di quanto effettivamente non siamo.
E che spesso siamo vittimisti. |
Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
Mi è capitato più volte di pensarci, ma non sono mai riuscito a trovare nulla di rilevante, se escludiamo qualche aggressione fisica comunque per reazione ad altre aggressioni fisiche rivoltemi.
Per quanto abbia sofferto, e soffro, ho sempre cercato di separare la mia sofferenza dal comportamento nelle relazioni con gli altri, per cui non ho mai trattato male nessuno, che io ricordi, anche perché di relazioni con gli altri ne ho avute ben poche, ma non sono state spiacevoli, quindi non c'era motivo per fare del male. Nelle occasioni in cui avrei voluto fare del male, non l'ho fatto per via della fobia sociale della quale appunto soffro. Ultimamente però ne avverto il desiderio, di trasformarmi e di trattare male chiunque per sfogare la mia sofferenza, passare da un estremo all'altro senza vie di mezzo, ma non ho ancora effettuato il cambiamento perché non so se effettivamente mi farebbe stare meglio. |
Re: La mia pagina nera
Altra riflessione: fino a questo topic, credevo di essere più innocente di quello che effettivamente sono stato.
Il motivo è semplice: perché escludevo il male da me fatto, ritenendo di avere ragione. Può darsi, ma sempre male è... |
Re: La mia pagina nera
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Re: La mia pagina nera
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Semplicemente, come ho spiegato (magari leggili i post prima di ironizzare basandoti su poco o nulla), anche quando avrei voluto fare del male spontaneamente, non l'ho fatto per via della fobia sociale che fin da bambino mi accompagna. Io ci soffro davvero di fobia sociale, se tu no allora potrei anche comprendere che tu non comprenda. Se poi vale anche il male fatto per reazione/legittima difesa, allora sì, ho fatto del male, anche se personalmente non me lo faccio pesare come tale, in quanto giustificato. In ogni caso, mi sono concesso il beneficio del dubbio scrivendo: "Che io ricordi", perché non posso ricordare tutto della mia vita. Per cui, ripeto: grazie del complimento, anche se non lo merito (sì, ci sto passando sopra volutamente all'ironia, lo specifico perché altrimenti a quanto pare sono poco chiaro). |
Re: La mia pagina nera
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Attenzione però a leggere solo ciò che è scritto, non si può mai sapere cosa si cela nel non scritto. |
Re: La mia pagina nera
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