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come ti comporteresti ?
se fossi padre/madre di un ragazzo/a come te? avete mai provato a pensarci?
Io credo avrei usato il calcio nel culo terapeutico..credo i miei siano stati troppo buoni..e credo di aver creato non pochi pensieri in passato. |
Re: come ti comporteresti ?
Di sicuro molto molto diversamete da come si son comportati i miei....
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Re: come ti comporteresti ?
L'avrei portato il prima possibile da uno psicoterapeuta..la fs è una patologia e come tale va curata..più passano gli anni più è difficile uscirne, secondo me.
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Re: come ti comporteresti ?
Darei la disponibilità alla psicologa di fare delle sedute insieme al figlio.
Cercherei di non giudicare e al tempo stesso di occuparmi dei miei trigger. E abbracci, all'inizio stabilendo certe regole, non è facile riprendere una relazione. |
Re: come ti comporteresti ?
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Forse è stato un bene proteggermi..magari avrebbero fatto meglio a trasmettermi meno ansie, quello si, ma io sono uno che se lo mandi in guerra per svegliarsi, io in guerra sono uno dei primi a soccombere. Dallo psicologo mi ci hanno mandato, anche più volte, ma non è detto che si risolvono sempre le cose. Quando l'ansia è legata a singoli episodi o riconducibile a un trauma preciso forse si, ma quando ce l'hai dentro praticamente da sempre non è facile uscirne |
Re: come ti comporteresti ?
Molto difficile, non mi sentirei di forzare i suoi ritmi perché so quanto può generare disagio. Lo manderei in terapia solo se me lo chiedesse espressamente, di decidere per lui riguardo un percorso per il quale io per prima nutro perplessità non ci penso proprio, per il resto cercherei di instaurare un dialogo fin da quando inizia a muovere i primi passi, di modo che pure da più grande per lui non sia sentita come una forzatura aprirsi con me. Cercherei di accontentarlo, di aiutarlo a realizzare i suoi piccoli sogni, di farlo sentire ogni giorno importante, mai secondo a nessuno. Cercherei di lavorare sulla sua autostima in modo che fuori di casa il confronto con gli altri gli sia più lieve. Mai forzarlo, mai esporlo coattamente a situazioni ansiogene. Deve venire tutto da lui.
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Re: come ti comporteresti ?
Mi farei un bell'esame di coscienza.
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Re: come ti comporteresti ?
Lo aiuterei a scrivere la presentazione su fobiasociale.com, gli chiederei subito l'amicizia e a ogni suo post metterei il ringrazia. Ai raduni non so se ce lo porterei :pensando:
Ah, da grande vorrei che diventasse Super Moderatore :arrossire: |
Re: come ti comporteresti ?
a me farebbe incazzare...proprio come me stesso..:testata:
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Re: come ti comporteresti ?
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Da piccolo desideravo solamente starmene solo, per conto mio, lontano dalle esperienze di socializzazione a cui mi costringevano i miei, e che vivevo come traumatiche; mentre oggi, che piccolo non lo sono più, desidererei della compagnia, ma non so dove né come trovarla. Bel risultato. Non so come mi comporterei se avessi mai figli "come me". Ma tanto il problema non si pone, visto che non voglio aver figli. Non sono in grado di badare a me stesso, figuriamoci badare a dei marmocchî... |
Re: come ti comporteresti ?
Lo lascerei decidere :)
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Re: come ti comporteresti ?
Le nostre decisioni manifeste raramente corrispondono alle decisioni razionali che prenderemmo in circostanze "normali" o comunque che in cuor nostro vorremmo portare ad attuazione. :pensando:
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Re: come ti comporteresti ?
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Re: come ti comporteresti ?
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Hanno sbagliato sí ma è anche vero che sono una figlia difficile ed è difficile avere a che fare con me perciò li capisco e non li condanno. Fossi genitore di me stessa credo farei gli stessi loro errori se non di peggiori, perchè alla fine il genitore sbaglia sempre. |
Re: come ti comporteresti ?
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alla fine ho dovuto decidere io quando era ora di farsi male..lei era troppo comprensiva.. |
Re: come ti comporteresti ?
Credo che nemmeno per sbaglio metterei al mondo una creatura. Gli trasmetterei in gran parte problemi (non solo di natura psichica). Un rischio che non posso assolutamente correre
Nella improbabile ipotesi non saprei proprio "che fare"... quello del genitore è un ruolo troppo complicato per me |
Re: come ti comporteresti ?
I miei sono morti troppo presto, non ho mai capito se fossero soddisfatti o meno di me, dei voti scolastici certamente no ma almeno da parte di mio padre non ci fù mai eccessivo risentimento per questo.
Però boh, molto spesso penso a cosa mi direbbe se mi vedesse ora nella situazione di merda in cui sono, un consiglio, una parolaccia... Non riesco proprio ad immaginarmi quale sarebbe potuto essere il suo comportamento |
Re: come ti comporteresti ?
Seriamente: non lo so.
Facetamente (esiste?): se ho avuto un figlio vuol dire che le cose sono andate come ha previsto Louis CK quindi gli farei vedere questo video :sisi: |
Re: come ti comporteresti ?
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A volte i genitori devono farsi da parte perché non sono in grado di aiutare i figli. Altra opzione di comportamento è quella di chiedere aiuto a persone esterne o dare una bella tirata d'orecchie al figlio per spronarlo. Ognuno dice la sua in base all'esperienza avuta. Naturalmente la mia è una risposta alla domanda d'inizio, a come mi sarei comportata come madre di una figlia che mi somigliava. |
Re: come ti comporteresti ?
Oltre a quanto già detto da altri, se mio figlio fosse simile a me vorrebbe dire che la sua natura è quella e non cercherei di cambiarla. Gli vorrei bene così com'è, come hanno fatto i miei. Piuttosto cercherei di fornirgli strumenti che possano essergli utili per rendere solida la sua personalità e per seguire il suo percorso. Ci terrei soprattutto che nonostante le sue difficoltà rispetto ad altri fosse in grado di sapersi adattare efficacemente ad ogni situazione e persona.
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Re: come ti comporteresti ?
Calci in culo dalla mattina alla sera o comunque interverrei con forza
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Re: come ti comporteresti ?
Il calcio in culo terapeutico non sempre serve, ci sono diversi fobici con genitori che li spingono ad avere rapporti sociali e che li fanno vivere comunque in un ambiente sano ma che alla fine si ritrovano figli con vari complessi o problemi; io stesso sono nato in un'ottima famiglia, sicuramente un po' possessiva (sono figlio e nipote unico) ma la maggior parte delle colpe della mia situazione vengono da me. Francamente come genitore non saprei come comportarmi per evitare di avere un figlio "problematico", spesso per quanto uno faccia del suo meglio non c'è niente per evitarlo. Comunque è un problema che non si pone, perché non intendo averne neanche morto.
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Re: come ti comporteresti ?
per calcio in culo non intendo abbandonare una persona in mezzo alla strada..riferendomi alla mia storia è più dire .. ok sei abile e maggiorenne, non c'è motivo perchè tu non possa trovarti un lavoro e darti una sveglia,qui non ci starai per sempre. Soprattutto se come genitore ti ho fornito le basi..o l'educazione corretta. Poi chiaro che se ci sono patologie gravi di mezzo bisogna ragionare diversamente. Ad un certo punto lo ho fatto per mia scelta..ed è stata una tortura psicologica..ma quando ti riprendi scopri che alcune cose non sono così spaventose o insormontabili. Alcuni difetti restano,il carattere quando è formato è formato..continuo ad evitare certe situazioni..sono sempre poco socievole..resto sempre strano per molti..ma almeno sono autonomo.
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Re: come ti comporteresti ?
Hanno fatto quello che potevano fare e che io avrei fatto: a certe cose non c'è rimedio.
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Re: come ti comporteresti ?
Bella domanda. Per dirne una... Probabilmente mi prenderei la responsabilità di cose dette e fatte per magari discuterne, cercando un confronto. I miei invece o non ricordano o negano che siano successi episodi che io ho impressi nella memoria. Quindi cercherei di riflettere e ponderare le scelte, evitando la rozzezza morale, il cinismo, l' indelicatezza e amenità varie.
Ci si può/deve chiedere se si è in grado di crescere dei figli o se non sia il caso di passare la vita di coppia insieme senza fare danni. Non ha senso ma è ciò che più rimprovererei a chi mi ha messa al mondo; era meglio se non fossi nata proprio. |
Re: come ti comporteresti ?
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Considerato che parte dei miei problemi deriva sicuramente da come sono cresciuta condizionata dai miei.
Io credo che cercherei di spingere l'ipotetico figlio a fare le cose che ha paura di fare, e creerei comunicazione. Perché così potrebbe fidarsi a spiegarmi le cose che lo tormentano e saprei aiutarlo e indirizzarlo verso ciò che ha bisogno e che vuole fare... |
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