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cancellato16573 15-08-2016 00:24

Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Un torto subito e giù a rimuginare.
Un torto si colloca sempre in una storia: non è un evento solitario.

Il mio errore, in questi casi, è nel ripercorrere incessantemente TUTTA la storia, fin dall'inizio, senza mai risolvere nulla. Un loop.

Ma ho capito che bisogna invece partire dalla fine: qual è l'ultimo evento? In che stato sono ora con l'altro? E' lo stato presente che va compreso, quello in cui possiamo cercare le risposte utili.
La cronistoria non serve a nulla. Comunque siano andate le cose, siamo arrivati a questo punto oggi.
Non è detto che faremo pace, ma "questo punto " va capito. Se lo comprendiamo, saremo capaci di scegliere lo stato emotivo più adatto alla situazione odierna. Il rancore sarà inutile.😃

alice89 15-08-2016 10:43

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Il problema è soprattutto per chi si sente incompreso sempre e comunque.
Non vedrà mai le ragioni dell'altra persona ma si sentirà sempre vittima degli eventi senza razionalizzare mai.

cancellato16573 15-08-2016 19:54

Si, del rancore siamo ostaggi.

Quello che io sostengo non è il "facciamo i buoni", ma un'osservazione attenta e fredda che riguarda l'ultimo episodio. Di solito il torto non interrompe di colpo tutto. Qualche fatto minore si verifica ancora. Anche se esso non è positivo, indica lo stato del rapporto. Anche se questo è malato, è qui che possiamo capire la malattia, cioè cosa OGGI non va.

Se non comprendiamo l'oggi, inevitabilmente saremo risucchiati dalla spirale di ieri. Cosa vana, perché cerchiamo nel passato la soluzione che sta solo nel presente.

"Oggi in che termini sta la situazione? Qual è stato l'ultimo evento che l'ha preceduta? Cosa è meglio fare d'ora in avanti?"

Così è chiaro. Quindi possiamo agire e non restare paralizzati.

cancellato16573 15-08-2016 20:00

Attenzione: quel che dico non comporta necessariamente ristabilire le relazioni.
Significa solo capire che rapporto c'è tra una certa persona e il nostro stato emotivo. E' questo che dobbiamo curare, prima di pensare di curare eventualmente un rapporto malato.

dentromeashita 15-08-2016 20:22

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
concordo,tempo perso che si accumula...

CHAD 15-08-2016 22:52

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Secondo me si supera il rancore con l indifferenza

Milo 15-08-2016 22:56

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Per non provare rancore basta smettere di frequentare chi te lo provoca.

XL 16-08-2016 00:09

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1771131)
Un torto subito e giù a rimuginare.
Un torto si colloca sempre in una storia: non è un evento solitario.

Il mio errore, in questi casi, è nel ripercorrere incessantemente TUTTA la storia, fin dall'inizio, senza mai risolvere nulla. Un loop.

Ma ho capito che bisogna invece partire dalla fine: qual è l'ultimo evento? In che stato sono ora con l'altro? E' lo stato presente che va compreso, quello in cui possiamo cercare le risposte utili.
La cronistoria non serve a nulla. Comunque siano andate le cose, siamo arrivati a questo punto oggi.
Non è detto che faremo pace, ma "questo punto " va capito. Se lo comprendiamo, saremo capaci di scegliere lo stato emotivo più adatto alla situazione odierna. Il rancore sarà inutile.��

Io una decina di anni fa spesso ripercorrevo tutto il mio triste passato mentalmente, ma questo accadeva soprattutto perché il presente era veramente bloccato e là diventavo davvero rancoroso e non verso una persona in particolare, avessi potuto tagliare la testa al mondo (come recita la poesia) l'avrei fatto. Ne ho sfasciate di cose a casa per questa rabbia qua, roba quasi da indemoniati.
Fortunatamente queste crisi sono sotto controllo da anni, ma oggi cerco anche di condurre un tipo di esistenza per non riattivarle.

Effettivamente io sono stato meglio perché il presente è migliorato. Va bene ho agito e fatto determinate cose, ma niente di esoterico, ho fatto cose che non mi costavano grossa fatica e che riuscivo a gestire, altrimenti sarei rientrato nello stesso ed identico loop. Credo di aver avuto anche un po' di fortuna, penso che non ce l'avrei fatta da solo a star meglio.

Nell'insieme sempre messo male sto, però non sto così male come stavo allora. Non ho risolto la mia vita e la mia esistenza, ho sempre tendenze suicide, anche quando sono su un balcone che si trova ad un'altezza considerevole penso diverse volte al fatto che potrei saltar giù, però non sto più così male come stavo allora, anche questo devo ammetterlo.

Forme di distrazione nel presente, che avviano qualcosa nel qui e ora, riescono a bloccare il rimuginio, almeno in una certa misura. Questa è la mia esperienza. Era l'insoddisfazione presente che attivava il rimuginio e il rimuginio attivava il rancore, la catena andava spezzata a monte nel mio caso, il rancore era più un effetto di questo meccanismo qua che una scelta emotiva.

cancellato13248 16-08-2016 00:27

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1771131)
Un torto subito e giù a rimuginare.
Un torto si colloca sempre in una storia: non è un evento solitario.

Il mio errore, in questi casi, è nel ripercorrere incessantemente TUTTA la storia, fin dall'inizio, senza mai risolvere nulla. Un loop.

Ma ho capito che bisogna invece partire dalla fine: qual è l'ultimo evento? In che stato sono ora con l'altro? E' lo stato presente che va compreso, quello in cui possiamo cercare le risposte utili.
La cronistoria non serve a nulla. Comunque siano andate le cose, siamo arrivati a questo punto oggi.
Non è detto che faremo pace, ma "questo punto " va capito. Se lo comprendiamo, saremo capaci di scegliere lo stato emotivo più adatto alla situazione odierna. Il rancore sarà inutile.😃

Serve a capire che la gente ci mette poco o niente a dimenticare quello che fa e tenta subito di lavarsi le mani .

cancellato16573 16-08-2016 12:31

Quote:

Originariamente inviata da marco1 (Messaggio 1771625)
Secondo me si supera il rancore con l indifferenza

E' vero se nel cuore c'è indifferenza. Ma in questo caso, è chiaro che non ci sentiamo offesi.

cancellato16573 16-08-2016 12:35

Quote:

Originariamente inviata da Sample (Messaggio 1771683)
Serve a capire che la gente ci mette poco o niente a dimenticare quello che fa e tenta subito di lavarsi le mani .

Mettiamo che sia così : ma tu cosa ne fai del tuo dolore? Cosa fai per superario?

Wrong 16-08-2016 14:18

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Però se il torto lo fanno a un tuo caro come la vivi la cosa? Finché lo fanno a noi è un conto, se lo fanno a un'altra persona, a un innocente riesci a gestire la rabbia e il dolore? Io no.

cancellato16573 16-08-2016 15:03

Wrong,

Un torto fatto a te o a un tuo caro, non cambia: è necessario partire dallo stato attuale e dal fatto più prossimo che lo ha preceduto. La vita da vivere è più importante di quella vissuta (Tolstoj).
La comprensione degli eventi ultimi, riguarda un campione piccolo, più facile da capire. Non solo, mette in evidenza ragioni e sfumature che invece sfuggono quando si scava tutto il passato.

Se ci limitiamo a guardare il presente e il passato più prossimo, ridurremo il carico emotivo, che c' impedisce la necessaria distaccata riflessione.

cancellato13248 16-08-2016 15:24

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1771844)
Mettiamo che sia così : ma tu cosa ne fai del tuo dolore? Cosa fai per superario?

Il mio scritto e stato in un momento di nervosita , io credo che la scelta piu intelligente e piu fair e perdonare e non rinominarlo piu .

cancellato16573 16-08-2016 15:30

Wrong,
Se oggi stai bene e io t'incontro e ti chiedo:"come va?", sorridendo mi risponderai :"bene!"
Non ti metti a ripercorrere che la settimana scorsa eri in depressione, che a luglio hai avuto grane al lavoro, ecc.
Perché? Perché il tuo metro di giudizio si basa sull'immediato.

Possiamo cercare di essere immediati anche nel caso di rancore?

TãoSozinho 16-08-2016 18:00

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 1771631)
Per non provare rancore basta smettere di frequentare chi te lo provoca.

Non è vero, anzi. Si amplifica. Esperienza personale.

cancellato16573 16-08-2016 18:15

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
E' vero. L'evitamento rende più drammatica la percezione della situazione. In più rende molto temibile l'idea di un incontro.

argeo.94 16-08-2016 20:02

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Senz'altro il concetto quadra...tuttavia, per uno che, come me ad esempio, rimugina in continuazione xd, più che riflettere in maniera meno colpevolizzata e più razionale su ciò che ti succede, penso sia utile imparare ad essere un po' menefreghisti. Insomma il punto è: succede un avvenimento, è accaduto, basta! Vorrei più che altro essere impermeabile a ciò che mi afflige, non imparare a giudicarlo meglio. Anche se forse sbaglio, boh :pensando:

Winston_Smith 16-08-2016 20:33

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1771960)
Wrong,
Se oggi stai bene e io t'incontro e ti chiedo:"come va?", sorridendo mi risponderai :"bene!"
Non ti metti a ripercorrere che la settimana scorsa eri in depressione, che a luglio hai avuto grane al lavoro, ecc.
Perché? Perché il tuo metro di giudizio si basa sull'immediato.

No, perché tranne casi particolari la gente non vuole essere ammorbata con il racconto delle tue sfighe e quando ti chiede "come va?" non si aspetta che tu le parli dei tuoi problemi: quindi si risponde "bene" e via. Purtroppo è una convenzione sociale come tante altre.

Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1771960)
Possiamo cercare di essere immediati anche nel caso di rancore?

E se qualcuno si meritasse il nostro rancore? Se il nostro senso di giustizia ci dicesse che l'azione compiuta dalla persona in questione è altamente spregevole e merita tutto il nostro disprezzo?

cancellato16573 16-08-2016 21:03

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da argeo.94 (Messaggio 1772174)
...penso sia utile imparare ad essere un po' menefreghisti. Insomma il punto è: succede un avvenimento, è accaduto, basta! Vorrei più che altro essere impermeabile a ciò che mi afflige,

Sono molto d'accordo, ma come si fa? Io vedo un'unica soluzione: non sentirsi colpiti. Perché , se ti senti colpito, provi l'impulso di reagire. Ma siccome la stragrande maggioranza delle volte non hai il nemico a portata di mano da colpire, ecco che lo "colpisci" con i pensieri. Il rancore è una reazione interiore, in cui "l'arma" è il passato.

Ma se rinfacci idealmente TUTTO il passato al tuo nemico, il colpo ricevuto ti sembrerà sempre troppo duro, per potertene fregare.

Da bambino dicevi:
"non mi hai fatto niente, faccia di serpente!"
Ecco, tolto il serpente, bisogna tornare qui.

Wrong 16-08-2016 21:04

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1772184)

E se qualcuno si meritasse il nostro rancore? Se il nostro senso di giustizia ci dicesse che l'azione compiuta dalla persona in questione è altamente spregevole e merita tutto il nostro disprezzo?

Lo penso anch'io :( Ripeto non è per qualcosa fatto a me ma a una creatura piccola e indifesa per cui non ci sarà nessuna condanna o castigo: il rancore non porta a niente e allora mi rimane il dolore inconsolabile.

cancellato16573 17-08-2016 00:38

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1772184)
No, perché tranne casi particolari la gente non vuole essere ammorbata con il racconto delle tue sfighe e quando ti chiede "come va?" non si aspetta che tu le parli dei tuoi problemi: quindi si risponde "bene" e via. Purtroppo è una convenzione sociale come tante altre.

Non credo che ci sia tanto artificioso costrutto , se dici "bene" e sei contento nel momento in cui lo dici. Non è tanto per evitare la sfiga, ma quando sei contento, desideri parlare di cose piacevoli. Poi può darsi che, finito l'incontro, torni a pensare alla sfiga. Succede. Ma contento lo sei stato per davvero.

cancellato16573 17-08-2016 00:57

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1772184)
E se qualcuno si meritasse il nostro rancore? Se il nostro senso di giustizia ci dicesse che l'azione compiuta dalla persona in questione è altamente spregevole e merita tutto il nostro disprezzo?

Questo è l'esito di un giudizio sfavorevole all'altro. Come per i giudizi dei tribunali, bisogna vedere chi paga la pena. E provare rancore è una bella pena...
Ma c'è di più (o di peggio): se il tuo nemico a sua volta ti detesta e viene a sapere che provi rancore per lui, gli dai in mano un enorme potere su di te: quello di indispettirti con un gesto minimo: gli basta un sorrisetto o non rispondere a un tuo messaggio per distruggerti.
In questo caso, gli basta pochissimo per riaprire la tua ferita. Con l'aggravante che magari non ha risposto al messaggio, solo perché non lo ha visto.

cancellato16573 17-08-2016 01:08

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Nel TIR, il tribunale ideale del rancore , è il pubblico ministero, ossia l'accusatore che se ne va in galera, mentre l'accusato se ne torna libero a fare la sua vita.

XL 17-08-2016 01:58

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1772276)
Nel TIR, il tribunale ideale del rancore , è il pubblico ministero, ossia l'accusatore che se ne va in galera, mentre l'accusato se ne torna libero a fare la sua vita.

Dipende, se hai a disposizione gli strumenti per fargliela pagare per bene a chi ti ha fatto un torto, il rancore svanirebbe comunque secondo me.
Il vero problema è che nella stragrande maggioranza dei casi questo non si può fare per svariati motivi e bisogna adattarsi a questa forma di impotenza, però secondo me funzionerebbe.

Se tu hai un qualche potere di rovinargliela questa vita all'altro (almeno quanto questo l'ha rovinata a te), l'altro non potrà tornare affatto liberamente a fare la sua vita tranquillamente se tu questo potere lo usi.

Il vero problema perciò consiste nel fatto che questo potere non ce l'hai, ma se ce l'avessi e lo usassi il rancore sparirebbe lo stesso e in modo molto più efficace secondo me.

Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1772274)
Questo è l'esito di un giudizio sfavorevole all'altro. Come per i giudizi dei tribunali, bisogna vedere chi paga la pena. E provare rancore è una bella pena...
Ma c'è di più (o di peggio): se il tuo nemico a sua volta ti detesta e viene a sapere che provi rancore per lui, gli dai in mano un enorme potere su di te: quello di indispettirti con un gesto minimo: gli basta un sorrisetto o non rispondere a un tuo messaggio per distruggerti.
In questo caso, gli basta pochissimo per riaprire la tua ferita. Con l'aggravante che magari non ha risposto al messaggio, solo perché non lo ha visto.

Sì ma se il tuo nemico finisce in galera o sulla forca non potrà più spedire alcun messaggio col cellulare, nel secondo caso non potrà neanche sorridere per riaprire ferite, sarà sotto qualche metro di terra bello infetto come un sacco di merda. Io sono un po' cattivello, verso certe persone non riesco ad avere un atteggiamento buono, ecco, non voglio consumare la mia vita con questa roba qua, però se avessi avuto certi strumenti io avrei fatto parecchio male a certe persone (che non si sono pentite minimamente di avermi colpito... esattamente nella misura in cui queste hanno fatto male a me), e non me ne sarei pentito affatto. Non sono affatto superiore a queste cose. Sono una brava persona con le brave persone, ma non con tutti.

Tenderei a smorzare il rancore per non farmi divorare dal sentimento di impotenza, ma non tenderei per questo a perdonare e dimenticare. Diverse persone non le ho affatto perdonate, anche se non rimugino più devo dire che non sono arrivato a far questo. Quel rancore è soltanto evoluto ed è divenuto più freddo e cinico e non mi fa più male, ma non è affatto sparito. Non sarà un sorriso o un messaggio comunque a riattivarlo, ma un'occasione per colpire, questa sì che lo riattiverebbe.

~~~ 17-08-2016 02:50

Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1772111)
E' vero. L'evitamento rende più drammatica la percezione della situazione. In più rende molto temibile l'idea di un incontro.

Ma al di là del rancore, e se uno teme anche perché non sa come difendersi?
Perché teme un conflitto o il ripetersi sempre della stessa situazione senza riuscire a spostare le cose di una virgola?

cancellato16573 17-08-2016 11:58

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1772283)
Ma al di là del rancore, e se uno teme anche perché non sa come difendersi?
Perché teme un conflitto o il ripetersi sempre della stessa situazione senza riuscire a spostare le cose di una virgola?

Io credo che bisogna essere miopi: cioè non guardare troppo lontano nel passato e neanche troppo in avanti nel futuro. Come i miopi, è meglio mettere a fuoco le cose più vicine.

Magari a tratti riusciremmo anche a perdonare chi ci ha fatto torto, ma affiora subito il timore :"cosa succederà se c'incontriamo?". Di conseguenza ci sembra opportuno non abbassare la guardia e così ricominciamo tutto da capo. Questa è una preoccupazione che ci allarma. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma se ADESSO ci sentiamo sereni e pensiamo di restare così, ci rendiamo subito conto di non sentirci più preoccupati.
Sono le scelte che possiamo fare oggi a determinare il futuro.
Se oggi siamo inquieti e sospettosi, il futuro può solo farci paura.

cancellato16573 17-08-2016 12:17

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
XL,

la vendetta è come l'acqua salata: più ne bevi, più ardi dalla sete. Anche a poter colpire il nemico, si resta vendicativi con lui e col mondo.
Dalla storia apprendiamo che gli uomini di potere che hanno potuto vendicarsi dei loro nemici, non si sono mai saziati.

L'unico modo di non cadere preda dei tormenti della vendetta, è di deporla.

~~~ 17-08-2016 14:57

È interessante che tu abbia parlato di distacco, ci sto pensando anch'io da alcune settimane, volevo anche parlarne in terapia.

Però questo distacco non so come applicarlo al quotidiano.
È una strategia che non saprei come praticare volontariamente, solitamente è una difesa che (mi) si attiva in automatico, per autodifesa, in alcune circostanze, quindi non saprei come esercitarla.

Cioè vorrei applicare il distacco al riuscire a comunicare i miei bisogni, al riuscire a dire no, al riuscire a porre dei limiti all'altro.
Ho questa idea in testa ma non so come fare.
Se internamente fossi convinta che ciò che desidero io e che ciò di cui ho bisogno io non vale nulla però sarebbe tutto inutile.
Quindi si ritorna di nuovo all'autostima? Per carità...

cancellato16573 17-08-2016 20:37

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Fai bene a cercare un modo più distaccato (o spassionato). Non ci riesci in un giorno, ma ti sei posta l'obiettivo.

Come si fa? Bisogna vedere le nostre reazioni e cercare il più possibile a differirle nel tempo: come si dice "contare fino a 10".
Perché 10? Perché le nostre reazioni più impulsive, quelle che peggio interagiscono con l'altro, si concentrano nei primi 10 secondi.
Non si tratta di pura repressione della rabbia, ma di prendersi tempo per valutare la risposta più adatta. Anche nessuna replica...

Certo, non possiamo chiedere a noi stessi una continua prova di resistenza. Allora , come si fa? Riducendo la nostra irritabilità, cercando di non sentirsi toccati. Se una cosa non mi tocca, perché dovrei ribattere?
Ma bisogna anche non ricordare la stoccata ricevuta. Sennò siamo allo stesso punto.

cancellato16573 18-08-2016 12:04

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Guardiamo ancora il TEMPO.
Perché, quando siamo rancorosi avvertiamo i fatti accaduti , come se fossero appena accaduti, mentre invece sono successi magari anni prima?
Perché la nostra voglia di reagire è rimasta intatta.
Che vuol dire che siamo ancora ipersensibili al solo ricordo.

XL 18-08-2016 13:23

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1772378)
Dalla storia apprendiamo che gli uomini di potere che hanno potuto vendicarsi dei loro nemici, non si sono mai saziati.

L'unico modo di non cadere preda dei tormenti della vendetta, è di deporla.

Ti assicuro che io mi sazio, certe cose poi le chiudo definitivamente quando un mio debitore restituisce quel che mi ha tolto. Io penso che tra l'estremo del perdono (dato a persone che in fin dei conti non sono affatto pentite e perciò non ha senso in casi del genere per me) e il diventare ossessionati dalla vendetta al punto di non vivere più, ci sono molte vie di mezzo.
Una persona mi ha fatto del male e poi viene da me a chiedere un favore? Pan per focaccia, adesso che ho il potere di colpire... colpisco... Ma a freddo. Se il potere non ce l'ho proprio per fare queste cose, non si pone più il problema, ma la questione resta aperta e non è chiusa per me, il debito rimane. Sono animato anche io da un senso di giustizia forse, non so. La giustizia in fin dei conti cos'è se non una restituzione a freddo del maltolto?
Effettivamente in casi del genere il rancore caldo che fa rimuginare a vuoto per me è passato, c'è quello freddo che però resta lì in attesa di soddisfazione e sono ben consapevole che può rimaner tale per sempre, non lo nego.
Io non dimentico né perdono se non in pochissimi casi, non cerco attivamente la vendetta o investo chissà quali risorse in questa perché danneggerei la mia esistenza così, però casomai venisse a crearsi la situazione in cui arrivassi ad avere questo potere, lo userò quasi sicuramente. In ogni caso cercherei di essere equo non risponderei in misura maggiore al danno subito.

~~~ 18-08-2016 13:29

Secondo me bisogna imparare a mettere un limite all'altro subito.
Non perché gli altri sbagliano e sono cattivi, ma perché se a me quella roba lì non va giù devo imparare a dirlo, a comunicarlo, a porre un freno all'altro, senza necessariamente aggredire ma comunque fermando la cosa in qualche maniera.
Per me non ha senso dire di non prendersela per il torto in sé stesso o per la nota stonata se uno sta male per il fatto di rendersi conto di non saper mettere dei confini e dei limiti al comportamento altrui.
Cioè a me fa proprio male l'incapacità di arginare gli altri e i loro comportamenti, di essere in balìa dell'altro, per questo mi spaventano le persone indelicate e imprevedibili, perché non sono capace a porre questi confini. . . Se non con la fuga.

cancellato16573 18-08-2016 14:28

Re: Rancore e rimuginazione? Non fate il mio errore!
 
Si è vero, quel che dici aggiunge rabbia :"perché non ho impedito all'altro di arrivare a questo estremo?"

Certo, è meglio imparare ad essere più assertivi, cioè dire con chiarezza e fermezza, ma con rispetto, quello che non ci va.


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