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Giuda 26-06-2016 15:23

Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
messaggio eliminato, sorry

BlackDragon 26-06-2016 15:48

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Perchè esistono persone cattive che trovano conforto nell'umiliare e accanirsi contro il prossimo. I professori sono solo persone, ci sono professori alla GTO che nemmeno te li aspetti (quello è un anime, questa è la realtà.. eppure esistono professori che si impicciano e cercano di aiutarti il più possibile) e ci sono professori malvagi come quella che è capitata a te.

E' normale odiare le persone cattive. ;)


ps. Se posso darti un consiglio, il tipo di messaggio che hai scritto starebbe bene in un diario. Qui sul forum c'è uno spazio per crearne uno aperto agli utenti iscritti :bene:

Crystal 26-06-2016 16:00

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Gente del genere dovrebbe essere subito licenziata e radiata dall'albo degli insegnanti. Cosa hanno a che vedere con il verbo "insegnare" queste persone?
Oltre a non insegnare, distruggono vite... Sono paragonabili esattamente a quegli insegnanti che vengono scoperti a palpeggiare gli alunni, o a provarci con le ragazzine. Dovrebbero avere lo stesso trattamento.

alleny82 26-06-2016 16:35

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
È successo anche a me qualcosa di molto simile. Si può dire che questo sia bullismo da parte di delinquenti seduti in cattedra.
Odiava il mio cognome e mi accusava di essere un teppista come certi miei parenti.. mentre io ero timida e non avevo il fiato per parlare, per difendermi! Che schifo di gente.. Approfittare delle menti fragili dei bambini per dare sfogo alle proprie frustrazioni malate!!! Ti capisco bene

ESPROC 26-06-2016 19:18

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Alle medie ho avuto un problema simile con la prof di francese :D
Mi faceva veramente cagare quella materia lì, ci obbligava a imparare delle robe a memoria ma io non riuscivo a trovare voglia e motivazione per farlo e quindi mi beccavo nota, richiamo ai genitori ed ovviamente urla, ogni mese :sarcastico:

Anche con quella di inglese non andava poi tanto meglio ma almeno non ci obbligava a imparare delle robe a memoria per poi dimenticarle 5 minuti dopo averle ripetute :pensando:

Dalle superiori in poi andavo d'accordo con tutti i prof e invece quasi tutti i miei compagni di classe mi stavano sul beep :sarcastico:

Wrong 26-06-2016 21:37

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Giuda (Messaggio 1746949)
Perché i professori sono così? Perché non gliene frega niente di fare del male a qualcuno? Perché non riescono a capire che ogni persona ha il suo limite, un limite che non si possono permettere di superare? Perché?

:(

Ma quanti ce ne sono di prof così?

FLeo 12-11-2016 14:57

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Alle superiori ho avuto una insegnante che si divertiva a umiliarmi sia davanti alla classe sia alle mie spalle, non dimenticherò mai quel giorno in cui ha ha gridato davanti a tutta la classe che ero come un mafioso (perché non aprivo bocca) e dovevano emarginarmi oppure quando ha detto sottovoce ad un'altra insegnante della nuova classe che avevo seri problemi. Ogni volta che ripenso a questi episodi mi viene da piangere...

Lùthien. 12-11-2016 15:06

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Che gente becera e schifosa che c'è al mondo.

muttley 12-11-2016 15:14

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Giuda (Messaggio 1746949)
quella stupida lingua

Parti già male ragazza mia, la settimana prossima voglio parlare coi tuoi genitori. Inizia a scrivere sul diario (cit.)

muttley 12-11-2016 15:17

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Ehi tu, coso... (Messaggio 1825880)
però mi sembra che molti miei complessi mi vengano più da idiozie che mi venivano inculcate a scuola da professori dementi che non da problemi con i miei genitori. :testata:

Quante ore passavi a settimana coi professori dementi e quante coi genitori?
Un giorno mi fecero parlare con una mamma in apprensione perché il figlio 15enne stava avendo un tracollo emotivo e la madre accusava il professore "pazzo" (a suo dire) di latino, al che io le chiesi quante ore a settimana ci aveva a che fare e quante ore invece passava con lei (già dalla voce si capiva che nemmeno lei era tanto sana).

FLeo 12-11-2016 15:28

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
C'è da dire che per distruggere una persona non serve un'orazione di ore, bastano poche parole ben assestate per lasciarci un segno profondo.

muttley 12-11-2016 15:40

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
E' come durante i terremoti: ci sono case che reggono all'urto dei sussulti tellurici, e altre che franano all'istante. Perchè? Non sempre perché per alcune le scosse sono state più forti, ma perché erano state edificate con criteri non a norma, erano vecchie, pericolanti ecc.
La stessa cosa avviene per le persone: certi caratteri sono fragili perché sono stati "edificati" da persone non competenti, confuse, fragili esse stesse, tutte responsabilità quasi sempre involontarie e non intenzionali, ma comunque responsabilità.
Se una rampogna di cinque minuti crea questi down emotivi a una persona fragile, io mi farei più domande su chi ha formato questo carattere fragile che non sul maestro crudele che rovina un'intera vita in pochi secondi...

Keith 12-11-2016 15:52

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825895)
E' come durante i terremoti: ci sono case che reggono all'urto dei sussulti tellurici, e altre che franano all'istante. Perchè? Non sempre perché per alcune le scosse sono state più forti, ma perché erano state edificate con criteri non a norma, erano vecchie, pericolanti ecc.
La stessa cosa avviene per le persone: certi caratteri sono fragili perché sono stati "edificati" da persone non competenti, confuse, fragili esse stesse, tutte responsabilità quasi sempre involontarie e non intenzionali, ma comunque responsabilità.
Se una rampogna di cinque minuti crea questi down emotivi a una persona fragile, io mi farei più domande su chi ha formato questo carattere fragile che non sul maestro crudele che rovina un'intera vita in pochi secondi...

Va bè ma se uno già è fragile che facciamo, lo finiamo di rompere? Se è così è così, genetica o educazione che sia, è fragile, e allora non credo che serva spronarlo a farlo diventare duro/a.

sparatemi 12-11-2016 15:53

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
ti capisco, ai tempi della scuola un insegnante mi prese di mira pretendendo da me l'impossibile sia come comportamento, orari e andamento scolastico salvo poi perdonare tutti gli altri, a me invece no, dava solo addosso e sempre e solo tolleranza zero, mi costrinse ad abbandonare la scuola e poi ebbe anche il coraggio di andare a dire a tutti in giro che avevo abbandonato per depressione

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825895)
E' come durante i terremoti: ci sono case che reggono all'urto dei sussulti tellurici, e altre che franano all'istante. Perchè? Non sempre perché per alcune le scosse sono state più forti, ma perché erano state edificate con criteri non a norma, erano vecchie, pericolanti ecc.
La stessa cosa avviene per le persone: certi caratteri sono fragili perché sono stati "edificati" da persone non competenti, confuse, fragili esse stesse, tutte responsabilità quasi sempre involontarie e non intenzionali, ma comunque responsabilità.
Se una rampogna di cinque minuti crea questi down emotivi a una persona fragile, io mi farei più domande su chi ha formato questo carattere fragile che non sul maestro crudele che rovina un'intera vita in pochi secondi...

no..non hai proprio capito.. qua si parla di 2 pesi e 2 misure, ho avuto insegnanti duri con tutti e non sono mai stati un problema emotivamente parlando perchè capisci che c'è uguaglianza e in un certo senso si cresce più velocemente, discorso diverso per una persona che sei obbligato a vedere per almeno 1 anno che tratta te come una merda ed altri come fossero i loro figli

Wrong 12-11-2016 16:08

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1825896)
Va bè ma se uno già è fragile che facciamo, lo finiamo di rompere? Se è così è così, genetica o educazione che sia, è fragile, e allora non credo che serva spronarlo a farlo diventare duro/a.

Muttley proponi la soluzione spartana?

Jacksparrow 12-11-2016 16:21

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
La vita è dura e durante la scuola ci si accorge che non solo tra i compagni c'è lo stronzo di turno ma pure tra i professori eccome !
Dalle mie esperienze non ho trovato prof stronzi con uno in particolare ma con tutta la classe, ma si tratta di personaggi che non dovrebbero nemmeno insegnare, perché spesso non conoscevano la materia o non erano assolutamente in grado di farlo !!
Purtroppo se nella classe c'è un alunno ipersensibile non hai la protezione dei genitori e devi cavartela da solo, la scuola è una lezione di vita non indifferente perché devi studiare, fare esami, confrontarti con i compagni di classe e fronteggiare i professori . L'insegnante dovrebbe essere quello che capisce l'alunno più emotivo e sensibile e cercare di trattarlo con umanità, perché non tutti hanno il coraggio di reagire al prof o magari di farsi una sana risata di fronte al rimprovero. Uno non può cambiare il carattere così in fretta, e gli scontri con il prof stronzo sono da mettere in conto poi ognuno lo percepisce alla sua maniera e ne soffre in maniera soggettiva.Ricordo che avevo giurato vendetta contro un insegnante di ginnastica con i modi da dittatore, finite le scuole...poi gli anni passano e lo stronzo si seppellisce nella sua stessa merda. Date tempo al tempo il cadavere scenderà sul fiume e saremo sulla riva ad aspettare.

Crystal 12-11-2016 16:34

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
I ragazzini bulli quando crescono cosa credete che guariscano?
O beccano qualcuno che gli dà una batosta che se la ricordano fino a quando campano (è una cosa che amerei fare alla follia :bene:), oppure crescono di altezza ma non di cervello e appena annusano la debolezza altrui, tirano fuori la loro patologia di un cervello malato...che siano bambini, ragazzini, colleghi più deboli...animali...va bene qualunque cosa............

onisco 12-11-2016 16:36

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825895)
Se una rampogna di cinque minuti crea questi down emotivi a una persona fragile, io mi farei più domande su chi ha formato questo carattere fragile che non sul maestro crudele che rovina un'intera vita in pochi secondi...

Io mi farei più domande su cosa pensa di ottenere quel maestro.

muttley 12-11-2016 16:43

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1825896)
Va bè ma se uno già è fragile che facciamo, lo finiamo di rompere? Se è così è così, genetica o educazione che sia, è fragile, e allora non credo che serva spronarlo a farlo diventare duro/a.

Di sicuro non dobbiamo nemmeno spronarlo a restare debole. Più che altro non ho gradito il tono generalizzante della topic starter, che sembra presupporre una malvagità intrinseca alla categoria del personale docente. Del resto in questo paese la considerazione verso gli insegnanti é simile a quella che si ha verso i politici: entrambi sono capri espiatori in quanto al servizio di un sistema pubblico che funziona poco e male. Ma il fatto che sia pubblico, significa che é di tutti, e tutti in un modo o nell'altro contribuiscono a farlo funzionare male. Per qualche strano motivo però, politici e insegnanti (e forse anche i medici), sono le categorie su cui si é soliti puntare più spesso il dito.

Quote:

Originariamente inviata da sparatemi (Messaggio 1825897)
discorso diverso per una persona che sei obbligato a vedere per almeno 1 anno che tratta te come una merda ed altri come fossero i loro figli

In tal caso però evitiamo di generalizzare: andiamo ad analizzare il singolo caso e condanniamo il singolo responsabile e non l'intera categoria.
Tuttavia ho notato che in molti, estroversi o introversi, quando parlano dei propri trascorsi scolastici, tirano in ballo l'insegnante che ce l'aveva con loro per chissà quale ragione. Anch'io ai tempi notai un paio di insegnanti coi quali non trovavo, ad uno diedi addirittura la colpa per avermi fatto odiare la matematica...col senno di poi, l'autoanalisi e tutte le ristrutturazioni cognitive del caso, mi sono reso conto che a farmi odiare la matematica sono stati altri fattori, assai più complessi e stratificati del semplice rimprovero di un insegnante. Ricordiamoci che queste sono figure abituati ad avere a che fare, in alcuni casi, con più di cento ragazzi al giorno, e quello che noi siamo abituati a considerare come un attacco mirato e ad hoc alla nostra sensibilità, é spesso il frutto di un mestiere che non ti consente di valutare il carattere delle persone nei singoli dettagli, ed é soggetto a tempistiche frettolose. L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare, anche se la situazione disciplinare nella scuola pubblica italiana é talmente disastrosa da costringerlo ad interventi di natura repressiva...in un mondo ideale i ragazzi dovrebbero partecipare e ascoltare quanto più possibile, senza interventi censori da parte del professore. Credete che sia ancora possibile? Un mio collega che ha adottato una strategia morbidissima con gli alunni, é stato pressoché seppellito dall'indisciplina, a tal punto che ha dovuto rinunciare alla professione. Il suo idealismo e la sua naiveté hanno ricevuto un colpo durissimo.

Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1825902)
Muttley proponi la soluzione spartana?

La tua quale sarebbe? Per quanto mi riguarda iniziamo con due soluzioni base: promuovere le classi speciali, e istituire la programmazione sulla materia invece che sulla classe.

Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 1825913)
La vita è dura e durante la scuola ci si accorge che non solo tra i compagni c'è lo stronzo di turno ma pure tra i professori eccome !

Evitando magari di dividere il mondo in buoni assoluti e cattivi assoluti. Di solito chi lo fa, si autoelegge sempre nella prima categoria :D

sparatemi 12-11-2016 17:05

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825930)

In tal caso però evitiamo di generalizzare: andiamo ad analizzare il singolo caso e condanniamo il singolo responsabile e non l'intera categoria.
Tuttavia ho notato che in molti, estroversi o introversi, quando parlano dei propri trascorsi scolastici, tirano in ballo l'insegnante che ce l'aveva con loro per chissà quale ragione. Anch'io ai tempi notai un paio di insegnanti coi quali non trovavo, ad uno diedi addirittura la colpa per avermi fatto odiare la matematica...col senno di poi, l'autoanalisi e tutte le ristrutturazioni cognitive del caso, mi sono reso conto che a farmi odiare la matematica sono stati altri fattori, assai più complessi e stratificati del semplice rimprovero di un insegnante. Ricordiamoci che queste sono figure abituati ad avere a che fare, in alcuni casi, con più di cento ragazzi al giorno, e quello che noi siamo abituati a considerare come un attacco mirato e ad hoc alla nostra sensibilità, é spesso il frutto di un mestiere che non ti consente di valutare il carattere delle persone nei singoli dettagli, ed é soggetto a tempistiche frettolose. L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare, anche se la situazione disciplinare nella scuola pubblica italiana é talmente disastrosa da costringerlo ad interventi di natura repressiva...in un mondo ideale i ragazzi dovrebbero partecipare e ascoltare quanto più possibile, senza interventi censori da parte del professore. Credete che sia ancora possibile? Un mio collega che ha adottato una strategia morbidissima con gli alunni, é stato pressoché seppellito dall'indisciplina, a tal punto che ha dovuto rinunciare alla professione. Il suo idealismo e la sua naiveté hanno ricevuto un colpo durissimo.

guarda io non scorderò mai quel giorno in cui l'insegnante di cui ho scritto sopra, con l'anarchia totale che regnava in classe decise di riprendermi pubblicamente perchè usavo il cellulare sotto banco. Avevo torto? indubbiamente, ma con gente che urlava, bestemmiava e lanciava roba dalla finestra io ero proprio l'ultimo da riprendere. Io credo che molti insegnanti non siano all'altezza dell'educare e degli sbruffoni che le frequentano e da qua ci sono 2 possibilità, o si diventa duri con tutti a prescindere (severo ma giusto) oppure per paura di ritorsioni non si riprendono le teste calde ma solo i più deboli così da mettersi a posto la coscenza

muttley 12-11-2016 17:11

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
E' quello che succede già: c'é la tendenza ad essere duri con tutti, ma é facile che la persona fragile tenda ad interpretare il richiamo come una misura espressamente persecutoria ai suoi danni. E' un po' come quando viene la finanza a fare i conti in tasca all'ignaro proprietario di esercizio commerciale: saltano fuori le lamentele del caso, e il fatto che tutti rubano e il fatto che "perché i cinesi no?"...il fatto che vi sia altra gente che sbaglia non cancella il mio errore.

sparatemi 12-11-2016 17:19

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
esattamente, ormai credo che il liceo in particolare sia la cosa pù stressante di tutta la vita, è diventato come il militare dove o sopravvivi o sprofondi

onisco 12-11-2016 17:29

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825930)
L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare, anche se la situazione disciplinare nella scuola pubblica italiana é talmente disastrosa da costringerlo ad interventi di natura repressiva...in un mondo ideale i ragazzi dovrebbero partecipare e ascoltare quanto più possibile, senza interventi censori da parte del professore. Credete che sia ancora possibile?

Non so a me viene da pensare che intendere il ruolo dell'insegnante in quel modo, come uno che spiega, poteva funzionare appunto in una scuola apertamente repressiva e autoritaria. Quindi non può che portare con sé questi metodi quando prevedibilmente fallisce. Forse dovete lottare per cambiare il vostro ruolo in una direzione più umana e relazionale, invece che rimpiangere (anche qui, idealisticamente) e riprodurre il passato. Anche se immagino sia molto difficile.

Da'at 12-11-2016 17:57

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Mi spiace Muttley ma condivido solo parzialmente la tua analisi.

L'accusa verso il mondo dell'insegnamento è dovuto in quanto lo stesso non essendo strutturato non è in possesso dei necessari anticorpi per lo meno per prevenire situazioni esiziali come quella descritta dall'OP.

Anche io attribuisco alcune responsabilità dei miei disagi a professori avuti, ma sebbene abbia relativizzato la loro responsabilità solo nella slatentizzazione dei miei problemi altrimenti ben celati, ci troviamo con un sistema educativo e scolastico che non solo non è in grado di individuare e correggere problemi educativi afferenti alle mancate prese di responsabilità genitoriali, ma anzi di aggravarli.

Mentre sono d'accordo sul sostenere che la res publica in quanto tale andrebbe sentita non più come una delega di responsabilità a cui rivolgersi come capro espiatorio in caso di bisogno, ma come risorsa compartecipativa in cui, a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue possibilità, gli adulti collaborino con gli insegnanti al fine di trovare strategie educative e didattiche funzionali al meglio per la maggior parte degli alunni.

Alla base di tutto il problema c'è imho un mondo del lavoro che si è accelerato senza porre il dovuto accento sulle risorse di tempo necessarie per poter crescere un figlio con responsabilità. E' impensabile che si possa educare un figlio correttamente vedendolo solo a cena e nei weekend. Ma onestamente, quale dei genitori, di questi tempi, si può permettere di scegliere un part time o una vita da casalingo/a per poter dedicare le giuste attenzione ai propri figli?
Considerando anche che il lavoro ti costringe a spostarti e perdere quindi il supporto dei nonni, e che l'età media dei genitori (e quindi dei nonni) si è alzata tanto da rendere questi ultimi spesso non adatti alla cura dei nipoti in caso di indisponibilità genitoriale.
Io ne conosco una, ma ha un part-time da 900 euro/mese. Grazie al ciufolo che può dedicare attenzioni al figlio, così.

Bluevelvet93 12-11-2016 18:02

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825930)
L'insegnante non é uno psicologo

Ma spesso si improvvisa tale :sisi:

sparatemi 12-11-2016 18:03

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
900 al mese part time? e che lavoro fa?

Da'at 12-11-2016 18:23

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da sparatemi (Messaggio 1825981)
900 al mese part time? e che lavoro fa?

Fa la furba (è brava nel suo lavoro, ma ha sfruttato un escamotage aziendale per prendersi il livello da quadro e poi lavorare in un ruolo di competenze e responsabilità inferiori).

Trix 12-11-2016 18:24

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Non ho letto per ora le altre risposte.

Comunque mi dispiace molto. La scuola italiana dovrebbe considerare e aiutare tutti: i più bravi (dal punto di vista scolastico), i meno bravi, i più estroversi, i più riservati ...
E invece no, purtroppo alcuni professori non sanno fare davvero il loro lavoro.
Mi dispiace dirlo, non voglio assolutamente offendere gli insegnanti in generale, ma ho notato anche nel mio percorso scolastico come certi professori se ne fottano altamente di alcuni loro studenti o ne prendano di mira altri (alcuni magari quasi come capro espiatorio, anche a prescindere da ciò che fanno o meno!) e altre cose del genere.
Le ho viste e, a volte, le ho anche vissute.
L'insegnante non è uno psicologo, ma questo non significa che non debba tener conto e non debba valorizzare le differenze individuali di ciascun studente.
Fare l'insegnante non significa semplicemente trasmettere conoscenze e stop. Ma molto professori non lo sanno, pensano che il loro lavoro sia "solo" questo (per non parlare di quelli che manco fanno questo; ovviamente non voglio generalizzare, esistono parecchi professori competenti, rispettosi e attenti ai loro studenti e non solo ai programmi da svolgere).


NON QUOTATE, GRAZIE!!!

sparatemi 12-11-2016 19:17

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1825995)
Fa la furba (è brava nel suo lavoro, ma ha sfruttato un escamotage aziendale per prendersi il livello da quadro e poi lavorare in un ruolo di competenze e responsabilità inferiori).

furba si...

Quote:

Originariamente inviata da Trix (Messaggio 1825996)
Non ho letto per ora le altre risposte.

Comunque mi dispiace molto. La scuola italiana dovrebbe considerare e aiutare tutti: i più bravi (dal punto di vista scolastico), i meno bravi, i più estroversi, i più riservati ...
E invece no, purtroppo alcuni professori non sanno fare davvero il loro lavoro.
Mi dispiace dirlo, non voglio assolutamente offendere gli insegnanti in generale, ma ho notato anche nel mio percorso scolastico come certi professori se ne fottano altamente di alcuni loro studenti o ne prendano di mira altri (alcuni magari quasi come capro espiatorio, anche a prescindere da ciò che fanno o meno!) e altre cose del genere.
Le ho viste e, a volte, le ho anche vissute.
L'insegnante non è uno psicologo, ma questo non significa che non debba tener conto e non debba valorizzare le differenze individuali di ciascun studente.
Fare l'insegnante non significa semplicemente trasmettere conoscenze e stop. Ma molto professori non lo sanno, pensano che il loro lavoro sia "solo" questo (per non parlare di quelli che manco fanno questo; ovviamente non voglio generalizzare, esistono parecchi professori competenti, rispettosi e attenti ai loro studenti e non solo ai programmi da svolgere).


NON QUOTATE, GRAZIE!!!

io credo che se fossimo nati chissà...in svizzera... sti problemi non ci sarebbero, semplicemente perchè noi abbiamo problemi e ok, però il fatto che ci siano elementi di disturbo nella classe, spacconi e bulli vari porta ad amplificare i nostri disagi, basterebbe semplicemente applicare i regolamenti scolastici ed avere più severità nei confronti di quelli che a scuola ci vanno per cazzeggiare

Wrong 12-11-2016 19:24

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825930)
La tua quale sarebbe? Per quanto mi riguarda iniziamo con due soluzioni base: promuovere le classi speciali, e istituire la programmazione sulla materia invece che sulla classe.

La mia soluzione sarebbe di non mettere coglioni a fare gli insegnanti.
In una ditta privata il datore di lavoro vuole dipendenti che fanno il proprio lavoro bene, nella scuola (e nel pubblico in genere) spesso non è così.

sparatemi 12-11-2016 19:39

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
basterebbe poco per mettere in riga teste calde ed insegnanti, verifiche tutte elettroniche come per le patenti che fanno oggi dove non hai il minimo spazio di fare il furbo e stipendio degli insegnanti in base al rendimento delle proprie classi, se il rendimento è basso per troppo tempo si viene automaticamente licenziati.


fidatevi che così si risolverebbero moooolti problemi scolastici

Trix 12-11-2016 19:50

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da MeStessa93 (Messaggio 1826035)
Certa gente ha sbagliato mestiere, e purtroppo chi ne fa le spese sono le persone più sensibili e incapaci di reagire.

Piuttosto, mi sorprende anche l'indifferenza della classe.

Purtroppo a me non sorprende più di tanto.
Non tutte le classi sono unite. Anzi. Spesso si voltano le spalle anche ai presunti amici. In classe, nonostante le apparenze, si tende a pensare per sé e basta (con eccezioni chiaramente).
Se poi la vittima non è molto popolare, a maggior ragione chissenefrega.
Inoltre, a prescindere dal discorso dell'individualismo, spesso si teme anche la reazione del professore o di altri professori (qualora ci si volesse lamentare del fatto).

NON QUOTATE GRAZIE!

sparatemi 12-11-2016 20:01

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Trix (Messaggio 1826046)
Purtroppo a me non sorprende più di tanto.
Non tutte le classi sono unite. Anzi. Spesso si voltano le spalle anche ai presunti amici. In classe, nonostante le apparenze, si tende a pensare per sé e basta (con eccezioni chiaramente).
Se poi la vittima non è molto popolare, a maggior ragione chissenefrega.
Inoltre, a prescindere dal discorso dell'individualismo, spesso si teme anche la reazione del professore o di altri professori (qualora ci si volesse lamentare del fatto).

NON QUOTATE GRAZIE!

e pensa che la scuola è l'ambiente più protetto che ci sia, dai 20 anni in su vedrai che chiari di luna che ti arrivano

FLeo 12-11-2016 20:12

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825947)
E' quello che succede già: c'é la tendenza ad essere duri con tutti, ma é facile che la persona fragile tenda ad interpretare il richiamo come una misura espressamente persecutoria ai suoi danni. E' un po' come quando viene la finanza a fare i conti in tasca all'ignaro proprietario di esercizio commerciale: saltano fuori le lamentele del caso, e il fatto che tutti rubano e il fatto che "perché i cinesi no?"...il fatto che vi sia altra gente che sbaglia non cancella il mio errore.

Il problema non sta nell'essere troppo duri con tutti, anzi un professore carogna spesso è di stimolo per una maggiore coesione del gruppo classe a vantaggio anche dei più fragili e sensibili.
Invece il più delle volte trovi gente che, mutandis mutandis, pretende di curare i sani e di respingere i malati, che si intrattiene in discussioni interminabili con quei due o tre gli stanno simpatici e liquida frettolosamente tutti gli altri che vorrebbero dei chiarimenti sulla lezione.
Questo nel migliore dei casi: gli altri, come si può leggere negli altri post, spesso sarebbero da denuncia penale.

Vanessa12 12-11-2016 20:35

Anch'io ho avuto un'insegnante così, il fatto è che gente come quella non è professionale nel proprio lavoro, insomma sei qui per fare conversazione e umiliare gli altri o per insegnare? lei mi ha fatto odiare la sua materia (geometriche) ogni volta che c'era mi saliva l'ansia, le piaceva umiliarmi e far capire a tutti quanto io ero timida e sola😣

Ogni volta che andavo a farle vedere il disegno geometrico mi diceva che andava bene anche se non lo aveva neanche guardato e poi quando mi dava il voto, saltavano fuori tutti gli errori, c'era il gruppo con la quale lei scherzava, rideva...faceva la pettegola,parlava dietro a gli altri della stessa classe, a quell gruppetto con cui aveva fatto amicizia se non facevano un compito o facevano qualche errore, se la prendeva con calma. Invece il gruppo che lei odiava, il minimo errore ed era la fine, scoppiava dalla rabbia, urlava...

Una ragazza non aveva fatto il compito perché era in ospedale e li avevano fatto una operazione è quindi li ha urlato contro perché non gli è ne fregava niente se era in ospedale, doveva darli il lavoro finito anche se lei non l'aveva neanche cominciato perché era stata troppo tempo in ospedale...povera😯

Vale Web 12-11-2016 20:53

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Ehi Giude...sai perchè quella professoressa era così? Perchè era e probabilmente è una infelice cronica. Conosco delle persone che amano prendersela (si fa per dire) con le persone che trovano deboli, per loro è gusto, perchè così possono dominare la situazione. Se tu vedessi la persona, e non il ruolo che ricopre, probabilmente ti farebbe solo pena, altro che odio. Devi odiare delle persone importanti, una che si comporta così, oltre ad essere nociva per la società, è inutile a se stessa e agli altri, solo tu puoi darle il potere di umiliarti. Come fare? Non so quanti anni tu abbia, se sei alle superiori o alle medie, perchè cambia molto, ma se sei piccolina (tra i 12 e i 16 diciamo) e hai un rapporto decente con i tuoi genitori, parla con loro dicendo esattamente come ti fa sentire quella persona. Se sminuiscono, pazienza, ma se capiscono che così tu sei limitata nell'esprimere te stessa, ci andranno a parlare, e magari parleranno anche con la dirigente scolastica. Certa gente dovrebbe essere buttata fuori a calci nel culo dalla scuola. Ribellati e non subire! Se non vuoi farlo, il primo compito di italiano che vi danno sul bullismo, sull'integrazione o menate del genere, scrivi meglio possibile la tua storia, con tanto di particolari, farai sentire così una merda vera e prorpia sia l'insegnante che i tuoi compagni. Ps, cambia scuola se puoi, la gente ignorante e cattiva la troverai ovunque, ma esistono anche persone per bene. Baci, non abbatterti.

Zenfone2 12-11-2016 21:39

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1825947)
E' quello che succede già: c'é la tendenza ad essere duri con tutti, ma é facile che la persona fragile tenda ad interpretare il richiamo come una misura espressamente persecutoria ai suoi danni. E' un po' come quando viene la finanza a fare i conti in tasca all'ignaro proprietario di esercizio commerciale: saltano fuori le lamentele del caso, e il fatto che tutti rubano e il fatto che "perché i cinesi no?"...il fatto che vi sia altra gente che sbaglia non cancella il mio errore.

Si ma un conto è quando un professore richiama tutti quelli che sgarrano, un conto è quando richiama solo il povero stronzo che non sa difendersi. Poi "L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare" non si può sentire. Un insegnante senza empatia andrebbe espulso dalla scuola.

Bluevelvet93 12-11-2016 21:54

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Zenfone2 (Messaggio 1826193)
Si ma un conto è quando un professore richiama tutti quelli che sgarrano, un conto è quando richiama solo il povero stronzo che non sa difendersi. Poi "L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare" non si può sentire. Un insegnante senza empatia andrebbe espulso dalla scuola.

Dipende cosa si intende per "fare lo psicologo o l'educatore". I prof. che si credono psicologi per esempio sono un cancro, ci sono quelli che fanno diagnosi di ADHD pur non avendo le minime competenze e cannando ovviamente nel 90% di casi. Se invece ti riferivi alla sola empatia allora ok:bene:

Zenfone2 12-11-2016 21:56

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1826214)
Dipende cosa si intende per "fare lo psicologo o l'educatore". I prof. che si credono psicologi per esempio sono un cancro, ci sono quelli che fanno diagnosi di ADHD pur non avendo le minime competenze e cannando ovviamente nel 90% di casi. Se invece ti riferivi alla sola empatia allora ok:bene:

Si mi riferisco solo all'empatia, avrei dovuto quotare solo "il suo compito é primariamente quello di spiegare"

muttley 13-11-2016 00:59

Re: Mi umiliava e poi mi incolpava di essere triste
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1825980)
Ma spesso si improvvisa tale :sisi:

E non credere che non lo faccia ma ad una certa età sono poco ricettivi, la loro soglia di attenzione non supera i pochi decimi di secondo...per fortuna ci sono i genitori a cui si possono fare certe tirate sperando che ascoltino :D

Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1826023)
La mia soluzione sarebbe di non mettere coglioni a fare gli insegnanti.
In una ditta privata il datore di lavoro vuole dipendenti che fanno il proprio lavoro bene, nella scuola (e nel pubblico in genere) spesso non è così.

E dillo che anche te sei legaiola, dipendenti pubblici tutti fannulloni, dipendenti privati tutti hard-worker.
Ma ti assicuro che anche nel settore privato ci sono i coglioni...forse intendevi dire i lavativi. E poi come si misura l'efficienza di un professore? Se per efficienza si intende spiegare e mantenere la disciplina, sono proprio quelli che hanno il pugno di ferro allora i migliori, quelli che però a te stanno antipatici.
L'ho già scritto: un collega che voleva fare in stile attimo fuggente, ha rinunciato alla professione...ho visto coi miei occhi cos'erano le sue lezioni: anarchia totale. Pretendere che a quell'età si autoresponsabilizzino, significa credere agli unicorni. E' per questo che il pugno di ferro non passa mai di moda.

Quote:

Originariamente inviata da Zenfone2 (Messaggio 1826193)
Poi "L'insegnante non é uno psicologo o un educatore, il suo compito é primariamente quello di spiegare" non si può sentire. Un insegnante senza empatia andrebbe espulso dalla scuola.

Credo ti abbia già risposto bluevelvet: l'empatia é una cosa, i consulti psicologici un'altra. L'insegnante ha il dovere di spiegare e quello dovrebbe fare, con empatia certo, ma per il resto esistono altre figure professionali (educatore, assistenti sociali).


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