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Evitamento
Mi trovo continuamente a dover combattere contro la mia mente, che mi fa considerare ansiogene anche situazioni che per tutti sono all'ordine del giorno. Sono anni che continuo ad evitare situazioni che provocherebbero in me un'ansia smisurata, ma per farlo mi trovo costretto a dover formulare menzogne talmente elaborate da arrivare quasi a crederci persino io.
Ogni giorno è vissuto da me come un ostacolo, una sfida nella quale, appena l'evitamento va a buon fine, io posso tirare finalmente un sospiro di sollievo. Andare avanti così è terribile, a volte tirarmi indietro in alcune situazioni mi fa sentire tremendamente in colpa, nonostante le mie menzogne facciano apparire le motivazioni solide e prive di moventi relativi all'ansia. Ma del resto non posso farci nulla, il mio cervello considera angosciante ciò che per gli altri è motivo di divertimento. |
Re: Evitamento
Ti capisco benissimo..io sono anni che vivo così. Certo, non ho potuto sempre evitare, c'è stato anche qualche periodo "in", ma gocce in mezzo a un oceano.... Quando ero più giovane ero ossessionato dall'idea di trovare una soluzione definitiva, adesso non più..mi accorgo che non è ammissibile continuare così, ma considerato che tutto il resto comunque va a scatafascio, sto lasciando andare tutto..tanto gli psicofarmaci alla lunga fanno più male che bene(a me dopo un po' procuravano intontimento), le psicoterapie fatte bene costano l'impossibile..praticamente sono fottuto. Una cosa però l'ho imparata e, considerato che qualche leggerissimo miglioramento comunque l'ho ottenuto, questi derivano dalla rassegnazione, dal menefreghismo più assoluto, di me e del resto..confermo che è una vita terribile, perché fregarsene non corrisponde a mollare totalmente..bisogna comunque avere sempre la forza di provarci e tentare, ma allo stesso tempo assumere una sensazione interna di menefreghismo/rassegnazione...è quasi diabolico, lo riconosco, ma penso sia così..
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Re: Evitamento
Straquoto.
Però almeno posso farci qualcosa una volta alla settimana su appuntamento :D |
Re: Evitamento
Io ho saltato il matrimonio del mio migliore amico e mi sento ancora una merda (perdonate il francesismo) ed è una cosa abbastanza recente quindi di un me stesso migliore rispetto a 2/3 anni fa. La differenza è che non ho inventato scuse , ci ho provato all'inizio con quella dei soldi (parzialmente vera) ma poi ho preferito essere franco e lui è stato comprensivo.
Comunque la cosa che si può fare è espandere la propria zona di comfort, per esempio frequentando spesso gli stessi posti essi sono diventati dei luoghi sicuri nella mia mente. Come per i vari posti di lavoro. |
Re: Evitamento
Anch'io evito tutto, tra persone luoghi e situazioni sto ''bene'' solo in casa per conto mio a farmi gli affaracci miei. Poi sinceramente sono arrivato ad un punto che non è solo l'ansia in se a farmi evitare le cose, ma anche la stupidità e la cattiveria delle persone, è come se la fuori non ci fosse nulla per me.
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Re: Evitamento
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La cosa più imbarazzante è provare sofferenza e malessere fisico per cose normali.
Che se uno mi vedesse da fuori mai se lo immaginerebbe. Mi sento ridicola perché non capisco come mai funziono così. Mi sento migliorata nell'uscire di casa da sola, camminare in mezzo agli altri etc., ma i rapporti con gli altri rimangono pieni di problemi... E poi appunto finché decido io come e quando vedere qualcuno... Ma quando capita di vedere qualcuno con cui non voglio stare o sono costretta all'interazione... Sento come se tutta la mia vita fosse condizionata da questa cosa. Poi entro gli equilibri di ogni singolo rapporto ci sono dei problemi o delle questioni. |
Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
Mi ritrovo molto in quello che ho letto, anche io faccio fatica a fare cose che le persone normali non hanno problemi a fare, principalmente il mio problema è legato al mio pensiero, mi vengono in testa un sacco di paranoie e potenziali problemi nel fare qualche cosa che per me è ansiogena che poi va a finire che sistematicamente evito di fare quella cosa o la rinvio; il problema è poi che io non mi sforzo neanche di pensare a che scusa inventare per non fare qualcosa, la mia mente "partorisce" in continuazione scuse che io non riesco a controllare, in generale i problemi che sorgono nella mia testa sono legati alla paura di sbagliare qualcosa o di fare qualche figuraccia, con la conseguenza poi di ricevere critiche dagli altri o rimproveri e sentirmi umiliato o deriso, e così alla fine evito. L’unico modo per contrastare questo circolo vizioso è cercare di rendersi conto che sono solo paranoie e auto-sabotaggi che la nostra mente ci pone e cercare di non dargli retta anche se mi rendo conto che non è sempre facile...
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Su cosa lavorate esattamente? Io ho iniziato da poco Ma tu con che motivazione vai in terapia? Pensi che “vorresti cambiare”? O “stare meglio”? O “non sentirti più così”? La mia terapeuta crede che di fronte a determinate situazioni interviene una me stessa che non è quella presente ma quella passata carica di rabbia e di frustrazione e di cose che non ha potuto esprimere etc., e però io la vivo più come una questione di percezione di me, il fatto di vedere che con la maggior parte delle persone non riesco/non mi sento in diritto di esprimere i miei bisogni, cioè divento remissiva. Poi quello che mi atterrisce non è tanto il non riuscire ad esprimermi o a comportarmi in un certo modo, quanto le sensazioni che provo. Non riesco a vedere come potrei vivere diversamente finché rimango questa persona. |
Re: Evitamento
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Ovviamente, è una cosa che va fatta con cautela e con persone che sappiano e possano capire. |
Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Ciò non significa che non esistano. Forse il timore di aprirti è più forte del desiderio di farlo, per cui, di conseguenza... Finisci tu la frase. Quote:
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Re: Evitamento
Penso di avere questo tipo di disturbo..la mia vita è una battaglia tra il bisogno di ricevere affetto, approvazione , calore umano e amore e la paura di incontrare persone. Stare il più lontano possibile dalle persone evitandole e non salutandola... ovviamente questo comportamento è controproducente e mi crea molta confusione...
Quanto mi piacerebbe andare a trovare qualcuno anche lontano ma con la voglia di parlarci e vederlo.. Mi capita di evitare tutte le situazioni sociali..quando mi ritrovo in un gruppo in realtà mi sento sempre un estraneo e si percepisce... Il mix di evitamento e bisogno di appartenenza determina per me avere a che fare con persone che non reputo amici..ma solo di facciata...per non rimanere totalmente solo.. Sto cercando con difficoltà di invertire questa tendenza... Questo comportamento non mi appartiene e sto lavorando anche con uno psicoterapeuta... Mi piacerebbe sapere se le cose sono migliorate... Ti auguro veramente il meglio perché so cosa vuol dire... |
Re: Evitamento
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Io sto bene solo a casa, solo a casa mia sono tranquilla e solo chiusa in casa mia voglio stare. |
Re: Evitamento
io pure evito tutto come la peste , il fatto è che uno continua a evitare perchè se una volta che nn eviti ti senti meglio per non aver evitato e ti godi la cosa allora ok , ma se la volta che nn eviti ti penti di non aver evitato direi che è la fine lol.
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Re: Evitamento
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E questo è successo in tanti altri episodi. E così si arriva a non avere più nessun invito. Pazienza c'è di peggio. Però non bisogna isolarsi ed evitare troppo.. pare facile, non lo è, ma almeno provare. |
Re: Evitamento
Ogni volta che non ho evitato è andata malissimo e mi maledico ancora per quelle volte, anche se sono passati anni.
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Re: Evitamento
Il passato è passato, meglio lasciarselo alle spalle
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Re: Evitamento
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E io nonostante questo continuo a sbagliare sempre, il mio posto è casa mia e lí e solo lí devo stare. |
Re: Evitamento
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In altre parole, limito in partenza l'impegno. Se invece va avanti, ok. |
Re: Evitamento
Evitamento.... Lo conosciamo tutti qui. È un caro vecchio amico.
Ti consente di tirare un sospiro di sollievo, perché non sei costretto ad affrontare le tue paure nel breve periodo. Ma fermatevi a guardare l'evoluzione delle vostre paure nel tempo... L'evitamento non solo non ti permette di sfidare le tue paure, anzi le rende più forti: più tempo passiamo ad evitare quella situazione, più diventerà un tabù, un impresa impossibile. "un momento!", starete pensando, "io affronto ogni giorno delle situazioni ansiogene, ma il non evitarle non fa abbassare il livello d'ansia!". È capitato a molti di noi, anche a me. Per superare le proprie paure a volta non basta "buttarcisi a capofitto". Occorre modificare quelle convinzioni irrazionali che da anni ci hanno convinto che siamo noiosi, stupidi, poco attraenti etc. Questa è la chiave, non è semplice, ma ad oggi non ho trovato una soluzione migliore di questa... |
Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Spero di non esserci piú per quando miei genitori saranno vecchi e avranno bisogno perchè tanto non sarei in grado di aiutarli. Brutta cosa i figli merdosi. |
Re: Evitamento
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L'ansia ti prende a due livelli: 1) livello cognitivo: un flusso di pensieri automatici e negativi che ti fanno vivere con disagio la situazione sociale. Es. "sembro uno stupido", "non sono all'altezza di quelle persone", "sono troppo noioso per parlare con quella tipa". 2) livello somatico: i pensieri trasformandosi in emozioni iniziano a produrre effetti sul corpo: la respirazione diventa faticosa, inizi a sentire calore al viso, le mani iniziano a tremare etc. Superando la paura significa eliminare il punto 1 e di conseguenza il punto 2. Se nonostante l'eliminazione dei due punti la situazione non sarà gradita, sarà sicuramente per motivi diversi dall'ansia In quel caso ci si può dedicare ad altre situazioni sociali considerati piacevoli, non vedo dove sia il problema... |
Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
C'È qualcuno che pensa di aver fatto l'università solo per evitare tante situazioni scomode?
Nel senso che l'università potesse essere un buon diversivo per non trovarmi in altre parti quindi evitare. Mettere la testa sui libri è la migliore via per evitare persone.. |
Re: Evitamento
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Siamo tutti fottuti questa è la verità, e ognuno si racconta la sua dolce fiaba, che la vita è bella e vale la pena di essere vissuta ma è appunto solo una fiaba... |
Re: Evitamento
ogni volta che non hai evitato però,hai vissuto qualcosa,hai imparato qualcosa,ti sei fortificato in qualcosa,ti sei consapevolizzato di piu...
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Forse il trucco sta proprio in questo: trovare il modo di trascorrere più giornate o momenti di questo tipo...così che tu possa quasi credere che la vita sia meritevole.......come dire cercare di far avvicinare il più possibile l'illusione alla realtà quasi che si confondano tra di loro... |
Re: Evitamento
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Re: Evitamento
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Re: Evitamento
Ora che ci penso, l'evitamento non è solo nel sottrarsi a un contatto che si verifica al momento (tipo essere a una festa e voler scappare, o stare nell'angolo, o sentirsi un pesce fuor d'acqua), ma è nell'anticipare la fuga ben prima che si verifichi il contatto. Cioè fuggire alla sola idea di andare alla festa.
Un bel casino... |
Re: Evitamento
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Una vittoria di Pirro però.
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