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Essere amati nonostante i propri problemi
L'altro giorno mio padre mi ha portato l'esempio di due suoi pazienti miei coetanei che hanno problemi di attachi di panico e depressione..sentendo i loro nomi mi sono ricordato di averli conosciuti..ebbene non hanno mai avuto problemi sentimentali come molti di noi..io..non so..secondo me c'è qualcosa di scritto nel DNA..c'è chi piace e chi anche dopo 2000 fatiche troverà difficile piacere a qualcuno..
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Sulla base di cosa dici che non hanno mai avuto problemi sentimentali? :pensando:
Perchè possono anche essere persone che piacciono e che non hanno difficoltà a trovare qualcuno con cui stare, magari sai che tizio sta con caia e pensi che allora per loro è tutto a posto tutto rose e cuoricini e invece chi lo sa come stanno veramente. :nonso: |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Se avessero avuto una depressione reattiva ad attacchi di panico e non avessero mai avuto paura (prima dell'evento traumatico) di socializzare, è facile, che risolti entrambi i problemi, o anche magari solo la depressione, trovino la ragazza.
La fobia sociale è un carico aggiunto sui vari problemi, che lascia parecchi strascichi a differenza di AdP e Dep. |
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E poi finiamola di usare sta caxxo di parola per indicare il semplice scambio di benefit che avviene tra due persone di sesso opposto. |
La verità è che se sei malato e per giunta poveraccio e di aspetto nella media sei fottuto.
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Perché tuo padre ti parla dei suoi pazienti con relativi problemi?
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Ma raccontare in giro le vicende private e le malattie dei propri pazienti non è reato? Tra l'altro a persone che li conoscono...
Comunque potrebbe anche essere che tuo padre abbia mentito (o ingigantito) sulla loro reale situazione al fine di darti più fiducia. |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
In generale la gente evita del tutto i problemi.. meno problemi hai e più possibilità di ricevere qualcosa dagli altri ci sono.
Ma uscendo dal generale ed andando più nello specifico è vero quel che dici : c'è chi per qualche motivo piace agli altri e viene amato nonostante e a prescindere da tutto (problemi, qualità umane, carattere, difetti, mancanze.. ) .. e chi non piace mai e non riceve mai nulla da nessuno (se non palate di merda che magari non ti meriti assolutamente). |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
va beh ho capito che dovevo starmene zitto..
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Quello che volevo dire è solo che dall'esterno e da una conoscenza superficiale non possiamo sapere come una persona affronta e vive certe cose. Mi riferisco solo al paragone che hai fatto tra loro e te.
Ti chiedo scusa se ho parlato a sproposito, non volevo creare problemi. PS: secondo me si può essere amati nonostante i propri problemi, solo ci vuole fortuna a trovare la persona giusta e non è facile. |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Qualcosa nel DNA c'è, altrimenti non si spiega come mai ci sono ragazzi normalissimi e neanche belli che hanno avuto centinaia di partners.. vedasi l'esempio del 31enne untore di hiv, ha contagiato oltre 30 donne, e siccome il virus non si prende sempre, sarà stato con un numero molto maggiore di donne. Poi magari uno di pari o superiore aspetto non ne ha avuta neanche una o pochissime. |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Capiamoci, se si ha un carattere difficile e altrettanto difficile incontrare chi ti prende in toto.
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Magari la persona tromba ma soffre come un cane bastonato per cercare di mantenere la relazione. :pensando: |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Secondo me la tua è una credenza tramite la quale assumi dei comportamenti tali da creare i presupposti per il rifiuto.
Qui si parla molto di categorie tra uomini e donne. Ma chiediamoci innanzitutto quale tipo di persona vorremmo accanto a noi. È chiaro che non tutti avremo le stesse preferenze. Dunque dovremmo stupirci se qualcuno non ci trova gradevoli? Non direi. Ma che tipo di persona vorremmo accanto? La domanda, rivolta specificamente a te, che risposta avrebbe? Non confondiamo la paura di essere noi stessi con noi stessi. Non è un gioco di parole. Se io ora ti dico basta essere te stesso e hai vinto, quel te stesso di cui parlo non è il tipo impacciato, impaurito incapace di esprimersi: quello non sei tu! Quella è la tua paura di non saperti esprimere adeguatamente. In altre parole, è la manifestazione del timore di esprimere te stesso. Quindi quando ti dico " se vuoi trovare la persona che fa per te basta essere te stesso" non significa che devi comportarti esternando paure e timori, perché quello NON SEI TU. Piuttosto, ti sto dicendo un'altra cosa: smettila di avere timore, paura, di provare schifo per quel che sei e comportati come la tua natura ti suggerisce. Riconosci la paura che alberga dentro di te, quella paura che ti blocca e impara a gestirla. Solo così emergerà il tuo vero essere. |
Magari sono proprio le loro relazioni sentimentali/sessuali la causa della loro depressione/ansia.
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Depressione e panico sono ben diversi dalla Fobia Sociale. Un sociofobico/evitante può deprimersi o avere un attacco di panico, ma il disturbo principale resta. In altre parole, chi ha soltanto uno o entrambi quei problemi, una volta risolti è "normale".
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Quando ti ho chiesto perché tuo padre ti parlasse dei suoi pazienti mi ha un pò urtata che un professionista 'spifferasse' i problemi dei suoi pazienti(anche se non gravi) con tanto di nomi e cognomi a suo figlio.
Io ho un problema di fiducia.. Non mi fido mai di nessuno.. Sapere che questa cosa di tuo padre mi ha fatto ritornare alla questione " vado dallo psicologo? Mmmh.. E se poi parla in giro di me?! Forse è meglio che me ne sto a casa. " Ho anche l'esempio della psicologa del mio ragazzo che per fargli capire dei concetti usa le situazioni/problematiche dei suoi pazienti però non fa nomi. Ma non lo trovo giusto comunque.. Volevo solo chiarire sta cosa ;) |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Per me il sociofobico/a grave ed evitante deve trovare e farsi andare bene un/una bonaccione/a a cui va bene tutto se vuole una relazione duratura.
Se la si vuole,appunto. Ho un'amica che sta dai 15anni con lo stesso ragazzo e ne hanno 33,secondo me loro sono una coppia che non ha problemi sentimentali (li conosco bene),ma molti qui potrebbero pensare che non stanno bene,non vorrebbero stare al loro posto perchè hanno avuto un partner solo. Per me una parte della natura di timido va accettata altrimenti non si starà bene mai,inutile aspirare a stravolgersi per divenire estrofigobulli con una donna al giorno perchè per i fobici si sa che le probabilità sono poche.Meglio credere che ce ne sia una con cui stare bene,che non è scontato ed è tanto,e farsi passare questa voglia insana di piacere a tante,che comunque non porta a niente di concreto,solo a un'esaltazione temporanea.I Latin lover sono tristi. |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Il titolo del topic è "essere amati",non "piacere a tante". Poi sì,secondo me ci vuole un bonaccione per un fobico,le persone pretenziose si stufano |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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oppure vogliamo credere alla storiella a lieto fine del fobico che non è mai piaciuto a nessuna o a pochissime e poi alla fine trova la brava ragazza buona di cuore che si innamora di lui? Forse ci saranno dei rari casi, ma non è sempre così..anzi. Se non si piace, non si piace, punto. è così, ho deciso che è così e basta :mrgreen: |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Re: Essere amati nonostante i propri problemi
Sono in linea con quello che dice Claire, anche se non so se davvero in tanti qui la pensino diversamente.
Io sinceramente se trovassi una ragazza a cui piaccio e con cui sto bene sarei la persona più beata del mondo, se le cose funzionassero ci potrei stare insieme a lungo, e non me ne importerebbe nulla se venissi schifato dal resto della popolazione femminile o se non ho mai avuto altre esperienze. Potrei tranquillissimamente accettare l'idea di avere una sola partner per tutta la vita, a patto che si stia bene insieme, non è una gara. Le relazioni servono per stare bene, e durano finché si sta bene. Se sto con Tizia non mi interessa di piacere a Caia. Il problema sta un po' più a monte nel momento in cui ci si rende conto che, se su 100 ragazze/i interessi a 0, la probabilità di trovare quell'/la 1 con cui stare (e con cui TU stia bene, perché non è il mercato del pesce) è un po' ridotta rispetto al caso di uno che su 100 piace a 70. |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Legittimo,però il topic era sull'essere amati e si è spostato su chi raccatta più figa |
Re: Essere amati nonostante i propri problemi
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Paradossalmente ha più probabilità di essere amato il truzzone-assassino-untore proprio in virtù del fatto che ad una percentuale (anche se bassa, ma neanche eccessivamente bassa) di donne piace.. ha cmq delle probabilità di far nascere una storia. Non è che uno perché è un bravissimo ragazzo, con valori, che si dedicherebbe alla sua partner con amore, allora in automatico piace. Per piacere servono PRIMA altri requisiti, e serve soprattutto incontrare le persone, e per incontrarle bisogna piacergli.. e provarci.. e non essere fobici :miodio: |
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