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bardamu 18-04-2008 21:34

Lacrime!
 
Qual'è il vostro rapporto col pianto? Piangete spesso? Avete mai pianto di gioia? Vedete il pianto come una cosa positiva?

Nella mia vita ho sempre pianto pochissimo e quasi sempre per esasperazione, perchè soffrivo. Come scrissi da qualche parte ho vissuto in uno stato di "oblio" fino a circa 18-19 anni e il ricordo più intenso che ho riguardo al pianto è di non essere riuscito a versare nemmeno una lacrima durante il funerale di mia madre e di essermi sentito a lungo in colpa per questo. Solo più tardi ho capito che la mia non era mancanza di dolore ma incapacità di esprimerlo.
Ultimamente, a seguito di diversi passi in avanti che sto facendo, ho cominciato a piangere spesso. E' come se qualcosa dentro di me si fosse sbloccato...pianti di dolore, di commozione, di sfogo, pacificatori e consolatori.

calimelo 18-04-2008 21:39

Oh un post di lunghezza media, finalmente posso risponderti, prima che arrivi fuzzy ed inizi il solito duetto :lol:

Piangere fa bene, aiuta a sfogarsi.
Io anni fa ci riuscivo bene, poi da un po' di anni ho il blocco totale, anche se ultimamente noto un certo miglioramento, finalmente qualcosina sta tornando... non i fiumi come una volta... ma qualcosa di sufficiente a fare da valvola di sfogo

http://www.ouchitalia.net/images/lacrima.jpg

Pride4 18-04-2008 21:49

Re: Lacrime!
 
Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Qual'è il vostro rapporto col pianto?

Molto buono,il pianto può essere una cosa di una dolcezza infinita,persino superiore alle coccole di due persone che si amano.

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Piangete spesso?

Dipende dai periodi...qualche volta per più giorni di fila.

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Avete mai pianto di gioia?

Forse un paio di volte solamente

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Vedete il pianto come una cosa positiva?

È un mezzo potente per stare meglio e per connettersi alla propria anima più profonda (almeno per me).

muttley 18-04-2008 21:51

Fino ad una certa età ho avuto la lacrime in tasca, come si suol dire.

paccello 18-04-2008 23:27

Nell'ultimo annetto mi è capitato varie volte di piangere o per due di picche presi, o per lo sconforto dovuto ai riscontri nulli con l'altro sesso. Prima, piangevo decisamente più di rado.

ReineDeFleur 19-04-2008 02:21

Mi capita spessissimo di piangere per rabbia.
E' automatico proprio.
Una parte della rabbia, viene sfogata così.
In generale:
Sono convinta che il pianto sia una cosa importante, sfoga e tenerselo è un male.

y 19-04-2008 02:40

io è tantissimi anni che non piango più. non a dirotto intendo.
capita che in qualche momento di forte crisi, depressione o cose così, mi si bagnano gli occhi un po'.
al massimo mi si annacqua la visuale, ma non scende niente.

hermit_nightman 19-04-2008 11:14

Piangevo ogni tanto,quando non ero in questo stato....
poi dopo che è morta mia madre,mi sono autoimposto che non dovevo piu' farlo,che dovevo essere forte,che le cose non sarebbero piu' cambiate comunque....
cazzate,ora non piango mai,ma non riesco nemmeno piu' a ridere veramente,le emozioni sono fuori controllo,quasi sempre....
ho sbagliato,non capendo che piangere sarebbe stato un modo giusto per riacquistare equilibrio interiore...
ora anche sforzandomi non riesco proprio...

animaSola 19-04-2008 13:15

Quote:

Qual'è il vostro rapporto col pianto?
è parte di ognuno di noi..,perciò il rapporto che ho con esso ..è pari al rapporto che ho con me stessa...

Quote:

Piangete spesso?
Sono abbastanza emotiva perciò mi emoziono per un non nulla.Ma il pianto,x come lo intendo,mi esplode dentro raramente...e quando esso prende forma si dissolve nel silenzio che ricamo con immensa dedizione.

Quote:

Avete mai pianto di gioia?
Nn rimembro di aver mai pianto per gioia.Commossa magari si.

Quote:

Vedete il pianto come una cosa positiva?
La vedo semplicemente come una caratteristica umana...

Mau 19-04-2008 14:51

il pianto ha sempre fatto parte della mia vita...mi ricordo che fin da piccolo ad ogni delusione o fine di qualcosa di bello piangevo fiumi e fiumi di lacrime...ad esempio quando finivano le vacanze, quando mi piaceva una ragazza (e sapevo che sarebbe andata a finire male), insomma per ogni cosa che mi rpovocava tristezza piangevo...nella fase adolescenziale- ancora di più, il pianto era davvero una costante, perchè mi sentivo solo, senza amici, senza amore, ecc...era sempre accompagnato da canzoni tristi, che ascoltavo appositamente per darmi il via, in un eccesso di tafazzismo e autolesionismo...e cosìpiangevo x tanto tanto tempo...potevo tranquillamente sceglierei di piangere, bastava che mi sentissi un pò giù, mettere qualche canzone struggente, e versare litri di lacirme...il culmine lo raggiunsi nel capodanno del 2006, che passai a casa da solo, ascoltando il greatest hits di >Claudio "agonia" Baglioni, che riuscirebbe a deprimere anche Tonino Guerra: una serata in cui piansi come non mai, convinto, come in effetti era, di aver toccato il fondo. Da li in poi la vita si è parzialmente risolvveta, ho trovato amici, ho milgiorato il mio carattere, ho avuto anche una ragazza, seppur x qualche giorno e basta...tuttavia i momenti di crsi capitano ancora,e piango ancora...sono cmq contento di piangere, perchè è davvero una valvola di sfogo, dopo ti senti x forza di cose svuotato e alleggerito, sei più tranquillo...

solo85 19-04-2008 15:05

Re: Lacrime!
 
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Originariamente inviata da bardamu
Avete mai pianto di gioia?

Una sola volta, la settimana scorsa.

Redman 19-04-2008 15:35

Mi piaceva piangere quando andavo in motorino...adoravo la sensazione delle lacrime "fresche"sul viso. Con la macchina mi sono attrezzato comprando una cabrio. 8)

genau 19-04-2008 15:38

da piccola piangevo sempre per mio padre perchè beveva troppo, poi quando è morto i primi tempi non piangevo ma poi per la mia situazione personale che non andava come avrei voluto, sono scoppiata totalmente...e piangevo anche per strada, in autobus, ovunque...

cancellato2369 19-04-2008 16:07

Re: Lacrime!
 
Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Qual'è il vostro rapporto col pianto? Piangete spesso? Avete mai pianto di gioia? Vedete il pianto come una cosa positiva?

Nella mia vita ho sempre pianto pochissimo e quasi sempre per esasperazione, perchè soffrivo. Come scrissi da qualche parte ho vissuto in uno stato di "oblio" fino a circa 18-19 anni e il ricordo più intenso che ho riguardo al pianto è di non essere riuscito a versare nemmeno una lacrima durante il funerale di mia madre e di essermi sentito a lungo in colpa per questo. Solo più tardi ho capito che la mia non era mancanza di dolore ma incapacità di esprimerlo.
Ultimamente, a seguito di diversi passi in avanti che sto facendo, ho cominciato a piangere spesso. E' come se qualcosa dentro di me si fosse sbloccato...pianti di dolore, di commozione, di sfogo, pacificatori e consolatori.

quando sono solo è capitato (in momenti difficili davvero, in cui quasi avrei preferito volentieri saltar giù dal balcone se non fosse stato per altri fattori importanti della mia vita); davanti ad altri fatico davver oinvece.
Mi viene da autocensurare le mie stesse lacrime--> magari non piango fuori, ma sento strappare dentro (ed è molto peggio perchè ti senti proprio debole e infiacchito dentro).
Pianti veri e propri diciamo sono stati al massimo 2.
Qualche volta gli occhi lucidi...

alone85 19-04-2008 16:16

io ho pianto per la prima volta lunedì scorso dopo tanti anni, ero distrutto dalla continuità ormai senza tregua della mia situazione , non ne potevo più e ho sospeso le medicine

Sentenza 19-04-2008 17:47

Re: Lacrime!
 
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Originariamente inviata da bardamu
Qual'è il vostro rapporto col pianto?
.

Sono molto emotivo per essere un ragazzo, ma purtroppo 8sì, la vedo così..) non riesco a piangere.. a volte mi si inumidiscono gli occhi, mi si rompe un pò la voce, ma di lacrime vere e proprie non ne scendono

A parte quando taglio le cipolle o qualcuno mi pesta un piede :lol:


Quote:

Originariamente inviata da bardamu

Piangete spesso? .

No

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Avete mai pianto di gioia?

No però mi commuovo molto (vd. prima)

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Vedete il pianto come una cosa positiva?
.

assolutamente sì.

Innergal 20-04-2008 00:14

Re: Lacrime!
 
Quote:

Originariamente inviata da bardamu
il ricordo più intenso che ho riguardo al pianto è di non essere riuscito a versare nemmeno una lacrima durante il funerale di mia madre e di essermi sentito a lungo in colpa per questo. Solo più tardi ho capito che la mia non era mancanza di dolore ma incapacità di esprimerlo.

Anche io non ho pianto al funerale di mio padre e nemmeno in seguito, in compenso mi isolai e divenni ancora più taciturna.

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Qual'è il vostro rapporto col pianto?

Ho sempre considerato il pianto come una debolezza, tuttavia rimane una caratteristica umana, di cui si ravvisa l’utilità (vedi ultima risposta).
Mi imbarazza farmi vedere affranta, perciò ricaccio dentro le lacrime, per poi lasciarle scorrere appena mi trovo da sola tra le quattro familiari mura.
E mi imbarazza perfino vedere, se capita, altre persone in lacrime, tanto da distogliere gli occhi ed allontanarmene.
Comunque, a volte mi soffermavo sulla sensazione di calore che le lacrime, traboccando dagli occhi, effondono; effimero effetto di consolazione. :P

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Piangete spesso?

Piangere a dirotto mi accade molto di rado negli ultimi cinque anni. Per un dispiacere di media intensità (o, viceversa, per uno stato di commozione – non cerebrale! :lol: ) mi si inumidiscono gli occhi o, per dirla come Y, “mi si annacqua la visuale”. Saranno quattro mesi che non piango disperatamente, per fortuna mi passò dopo diversi minuti, e sempre, in privata sede..
Generalmente, ho pianto poco nella mia vita e, man mano, sto diradando sempre di più i periodi di pianto.

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Avete mai pianto di gioia?

Direi di no, non ho avuto esperienze tali da motivare lacrime di gioia. Posso solo dire che ho esperito sentimento di gioia quantitativamente più attraverso la fruizione di oggetti di svago (in solitudine) che nell’interazione con le persone (sebbene, assieme a coloro a cui tengo, la gioia condivisa assuma un valore qualitativamente superiore! :) Ed è anche quella che intensifica i ricordi… 8) )

Penso che la gioia sia implicita nella commozione che provo nell’ascolto di certa musica o durante la visione di un certo film (cosa davvero infrequente, perché, a film finito, tutt’al più mi capita di rimuginare sui protagonisti e sull’intreccio di eventi che li coinvolge, tanto da immaginare dei finali paralleli! :D )

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Vedete il pianto come una cosa positiva?

Lo vedo utile in quanto valvola di sfogo: serve ad esternare il dolore suscitato dalla sofferenza emotiva…
…a sua volta innescato, nel mio caso, soprattutto dalle ingiustizie subìte; altre cause scatenanti non mi obbligano al pianto, forse perché sto cercando di rendermi impermeabile, fortificandomi, a situazioni di rifiuto, tradimenti, pressioni esterne e così via… :roll:

Su un piano fisiologico, sembra che negli uomini ci sia un nesso tra l’insorgenza di infarti e la predisposizione a non versare lacrime.

http://www.repubblica.it/2007/11/sez...ore/umore.html

Apatico86 22-04-2008 17:56

Non mi ricordo neanche quando è stata l' ultima volta.Sarà forse + di 10 anni fa e cmq è stato x capricci.Non l' ho fatto quando è morta mia nonna,ne quando morì un compagno delle elementari di leucemia,col quale passai molto tempo prima che morisse.Per loro,come per chiunque,non provavo niente.Durante un estate delle superiori provai a piangere xkè soffrivo molto x la mancanza di una ragazza ma non ci riuscii.Le storie di finzione (film,ecc.),al contrario della realtà,invece riescono anche a commuovermi.

Milo 23-04-2008 00:05

Io fino hai 20 anni piangevo per ogni stupidata poi stranamente da allora non ho più pianto al massimo mi è venuto un nodo alla gola e nulla più(probabilmente ho finito le lacrime :? ),cmq mi piacerebbe ricominciare a piangere perchè è liberatorio.

Vedere le persone che piangono di gioia mi ha sempre emozionato,mi piacerebbe una volta che qualcuno piangesse di gioia x merito mio.

clizia 23-04-2008 14:47

Devo purtroppo ammettere di avere la lacrima facile, anche se non è così poi scontato comprendere quale sia il contesto o la situazione che scatena in me la reazione del piangere.
Piango spesso da sola, a volte nelle ore notturne, quando sto ravvoltolata sotto le coperte a ripensare in completa solitudine a ciò che mi è accaduto durante la giornata, ma non solo…sono anche in grado di rievocare nella mente antichi dispiaceri, e ne so ancora soffrire, nonostante siano ormai lontani nel tempo.
Purtroppo mi capita di piangere anche in contesti poco consoni a tale sfogo, ovvero fuori casa con persone sconosciute,…è che proprio non ce la faccio a trattenermi, perchè sono fortemente emotiva e basta poco per far sciogliere tutte quelle tensioni racchiuse e così a lungo imprigionate dentro di me; a volte è come se non aspettassero altro che l’occasione buona per poter esplodere in una sorta di pianto liberatorio, corrispondente esteriore di un mio implodere giornaliero.
In genere – per quanto riguarda solo i contesti esterni – mi accorgo che sono portata al pianto in quelle situazioni in cui si riaffaccia prepotente il mio “io bambino”. Ad es. se una persona si rivolge in maniera aggressiva a me, con ‘intento di attaccarmi, è come se incosciamente si innescasse in me uno strano meccanismo mentale, per cui regredisco alla bambina “semprerimproverata” che ero, e tendo quindi a vivere e interpretare come rimproveri le parole dell’altro.
Se vengo ripresa o attaccata, rivivo in me quell’antico senso di inadeguatezza, così mi capita spesso di piangere in pubblico, anche se so che mostrarlo apertamente è segno di fragilità.
Sono comunque un po’ complicata, nel senso che magari non piango affatto o non mi scompongo per situazioni in cui generalmente la maggior parte delle persone è portata a soffrire…
per alcune cose – forse per estrema difesa – sono quasi distaccata e così, ad esempio, mi capita raramente di piangere per questioni sentimentali, per un tradimento subito da un’amica, per la morte di un caro ecc.
Verso alcuni aspetti della vita mi sembra di aver sviluppato una sorta di freddezza e di indifferenza. Dopo tanti vissuti difficili a volte resta nell’animo un tale senso di disillusione che non si è nemmeno più in grado di piangere o provare dolore.

clizia 23-04-2008 15:13

Quote:

Originariamente inviata da -Lilly-
Quote:

Originariamente inviata da clizia
Sono comunque un po’ complicata, nel senso che magari non piango affatto o non mi scompongo per situazioni in cui generalmente la maggior parte delle persone è portata a soffrire…
per alcune cose – forse per estrema difesa – sono quasi distaccata e così, ad esempio, mi capita raramente di piangere per questioni sentimentali, per un tradimento subito da un’amica, per la morte di un caro ecc.

Cara Clizia..capita lo stesso anche a me..
mi considero sensibile..eppure in determinata circostanze non verso una lacrima..vedi visite in ospedale e funerali di persone a cui ero affezionatissima (ad esempio è successo ciò con mia nonna..di notte la sogno ancora..e in solitudine ho pianto x lei..ma in pubblico, vicino agli altri parenti..nel contesto che sarebbe stato adattissimo x esternare il mio dolore..niente..)

Cara Lily,
forse, in queste situazioni dove si è quasi OBBLIGATi ad esternare il proprio dolore (perchè rientrerebbe nei codici comportamentali normalmente accettati!), non riusciamo a piangere perchè abbiamo una sorta di pudore verso quei sentimenti che reputiamo più intimi e profondi....questo pudore ci fa capire che non riusciamo a esternare o condividere socialmente uno stato d'animo che sentiamo solo nostro e che non vogliamo giudicato o di cui non sentiamo l'esigenza di rendere collettivo...
Anche io per la morte dei miei nonni non ho mai pianto e - per parlare invece del sentimento della gioia - nemmeno ho mai fatto scenate di chissà quale esaltazione festosa quando è nato il mio nipotino lo scorso anno. Mia sorella mi ha sempre accusata di essere stata (e d'essere tuttora!) troppo distaccata, perchè per lei non manifesto-avo abbastanza il mio entusiasmo, quando invece, il mio, è un semplice pudore dei sentimenti, un bisogno di proteggerli dalla pubblica piazza e da quella logica che ti dice che sia giusto esprimerli in un'unica e sola determinata maniera...

vetro 23-04-2008 15:22

Quote:

Mia sorella mi ha sempre accusata di essere stata (e d'essere tuttora!) troppo distaccata, perchè per lei non manifesto-avo abbastanza il mio entusiasmo, quando invece, il mio, è un semplice pudore dei sentimenti, un bisogno di proteggerli dalla pubblica piazza e da quella logica che ti dice che sia giusto esprimerli in un'unica e sola determinata maniera...
Ognuno reagisce a modo suo agli eventi della vita pero' mi sono reso conto che distaccandomi troppo a livello emotivo nelle situazioni sociali,vuoi per imbarazzo o timidezza,ho represso le mie empozioni.Bisogna imparare ad esternare le proprie emozioni altrimenti si diventa insensibili anche alle cose belle.

Shino 23-04-2008 15:36

Alle medie piangevo un giorno si e uno no... in classe... dopo un po' i miei compagni di classe non ci facevano neanche più caso... e rimanevo a piangere nell'indifferenza.... a volte me ne stavo anche ore con la testa bassa... forse per nascondermi....

ultimamente mi è capitato di piangere l'estate scorsa... ma di solito negli ultimi anni al massimo mi esce qualche lacrimuccia...

Serotonino78 23-04-2008 16:27

Re: Lacrime!
 
Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Qual'è il vostro rapporto col pianto? Piangete spesso? Avete mai pianto di gioia? Vedete il pianto come una cosa positiva?

il mio rapporto col pianto è buono, nel senso che non ho nessuna vergona a piangere, anzi lo reputo segno di sensibilità e nobiltà d'animo, poi ci sono casi e casi, (c'è gente che piange per delle cose materiali e non si cura degli affetti dei familiari, tipo i miei) sono molto emotivo e posso piangere per commozione o per momenti di fragilità..di gioia mai ancora, ma se provo a immaginare in futuro di assistere al parto della mia ipotetica futura moglie e assistere alla nascita di mio figlio già mi viene da piangere solo a pensarci, penso che quello sia il più bel pianto di gioia della vita di un uomo, un momento irripetibile, unico

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Nella mia vita ho sempre pianto pochissimo e quasi sempre per esasperazione, perchè soffrivo. Come scrissi da qualche parte ho vissuto in uno stato di "oblio" fino a circa 18-19 anni e il ricordo più intenso che ho riguardo al pianto è di non essere riuscito a versare nemmeno una lacrima durante il funerale di mia madre e di essermi sentito a lungo in colpa per questo. Solo più tardi ho capito che la mia non era mancanza di dolore ma incapacità di esprimerlo.

si anche io prima piangevo pochissimo e tenevo tutto dentro, trattenevo le emozioni e le sfogavo con la violenza su me stesso e su oggetti tipo una vecchia fiat 127 riposta in garage fuori uso che ho letteralmente distrutto a calci ridotta quasi fosse stata investita da un tir!!! rifiutavo l'idea del pianto, lo vedevo un segno di debolezza e magari forse come te ero incapace ad esprimerlo

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Ultimamente, a seguito di diversi passi in avanti che sto facendo, ho cominciato a piangere spesso. E' come se qualcosa dentro di me si fosse sbloccato...pianti di dolore, di commozione, di sfogo, pacificatori e consolatori.

si anche io, adesso mi capita molto spesso, anche leggendo certi post qui nel forum che mi coinvolgono emotivamente mi capita di piangere, addirittura anche fuori mi è capitato ultimamente, in una serata in cui ero stressato per le mie paranoie e mi trovavo in mezzo a persone, improvvisamente dopo aver bevuto 4 o 5 bottiglie di birra una dopo l'altra sono scoppiato in un pianto liberatorio silenzioso tipo fiume in piena, uno sfogo per il sovraccarico di stress e dopo mi sono sentito rilassato...il pianto fa bene anche se poi ti lascia dentro una sensazione di fragilità e vulnerabilità agli occhi di chi ci guarda anche se possiamo suscitare magari l'effetto opposto, cioè magari si accorgono della nostra sensibilità e ci prendono in simpatia sempre se noi spieghiamo il motivo del pianto

y 20-05-2008 03:00

...poi un giorno ti succede qualcosa di diverso e s'ingrana un meccanismo nuovo.
oggi non riesco più a smettere...
riesco al massimo a fare una pausa di qualche ora..
ma poi ricomincio.
quanti anni erano che non mi capitava...
pensa te..

Shino 20-05-2008 08:41

Quote:

Originariamente inviata da y
...poi un giorno ti succede qualcosa di diverso e s'ingrana un meccanismo nuovo.
oggi non riesco più a smettere...
riesco al massimo a fare una pausa di qualche ora..
ma poi ricomincio.
quanti anni erano che non mi capitava...
pensa te..

spero che le tue siano lacrime di gioia...

Blacksoul 20-05-2008 10:36

Io sono molto sensibile e mi commuovo spesso, purtroppo però oltre alla lacrimuccia non riesco ad andare.
Avrei tanta voglia di farmi un sano pianto risanatore...

Muriel 20-05-2008 13:14

Sono emotiva fino all'inverosimile, di solito tendo a reprimere quello che provo ma se scoppio in presenza di qualcuno non provo vergogna ma frustrazione, dal momento che preferisco non mostrare mai il mio malessere. Con gli altri non voglio aprirmi, non voglio che mi consolino, non voglio che sappiano che sto soffrendo, i miei problemi me li risolvo da sola, tutto questo anche perchè ho troppa fiducia in me stessa e non credo che gli altri, intendo amici e familiari, siano capaci di capirmi e aiutarmi. Sono presuntuosa sotto questo punto di vista. Quindi, se ho voglia di piangere a dirotto, mi chiudo in una stanza o vado in un luogo deserto, mi sfogo e torno alla vita col sorriso sulle labbra.

Una citazione che rispecchia molto il mio modo di affrontare la sofferenza, tratta da Old Boy:
"Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo".

animaSola 20-05-2008 13:42

Quote:

Originariamente inviata da Muriel
Sono emotiva fino all'inverosimile, di solito tendo a reprimere quello che provo ma se scoppio in presenza di qualcuno non provo vergogna ma frustrazione, dal momento che preferisco non mostrare mai il mio malessere. Con gli altri non voglio aprirmi, non voglio che mi consolino, non voglio che sappiano che sto soffrendo, i miei problemi me li risolvo da sola, tutto questo anche perchè ho troppa fiducia in me stessa e non credo che gli altri, intendo amici e familiari, siano capaci di capirmi e aiutarmi. Sono presuntuosa sotto questo punto di vista. Quindi, se ho voglia di piangere a dirotto, mi chiudo in una stanza o vado in un luogo deserto, mi sfogo e torno alla vita col sorriso sulle labbra.

Una citazione che rispecchia molto il mio modo di affrontare la sofferenza, tratta da Old Boy:
"Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo".

Mi ci rispecchio in pieno in questa descrizione....
Anche se, se la mente non mi inganna,non ho pianto di dolore mai di fronte a nessuno.... :roll:

fuxxia82 20-05-2008 13:46

da piccola non piangevo praticamente mai anche quando mi sentivo i lacrimoni lì lì per cadere.
ora è tutto diverso: piango con facilità sia per un telefilm, sia per motivi più "alti"...
spesso dopo un pianto triste mi sento meglio e quindi evito di trattenere le mie emozioni.
prima di prendere i medicinali piangevo molto molto più spesso: forse era troppo! :roll:
i miei pianti preferiti sono ovviamente quelli di felicità: certe volte piango anche durante i concerti quando mi viene la pelle d'oca per l'emozione.

y 20-05-2008 18:37

Quote:

Originariamente inviata da Shino
spero che le tue siano lacrime di gioia...

grazie shino.

la distinzione gioia/dolore è insufficiente.
non è ne l'una ne l'altra e tutte e due assieme.
è un sogno meraviglioso di una bellezza lancinante che ho colto solo quando risvegliandomi l'ho fatto svanire e l'ho perduto per sempre.

ma funziona così. o mi uccide o mi fa crescere. è una cosa con cui dovrò fare i conti da solo. come altre volte è stato in passato.

vikingo 20-05-2008 21:26

anchio da introverso quale sono non piango quasi mai e se lo faccio rigorosamente da solo.


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