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Lacrime!
Qual'è il vostro rapporto col pianto? Piangete spesso? Avete mai pianto di gioia? Vedete il pianto come una cosa positiva?
Nella mia vita ho sempre pianto pochissimo e quasi sempre per esasperazione, perchè soffrivo. Come scrissi da qualche parte ho vissuto in uno stato di "oblio" fino a circa 18-19 anni e il ricordo più intenso che ho riguardo al pianto è di non essere riuscito a versare nemmeno una lacrima durante il funerale di mia madre e di essermi sentito a lungo in colpa per questo. Solo più tardi ho capito che la mia non era mancanza di dolore ma incapacità di esprimerlo. Ultimamente, a seguito di diversi passi in avanti che sto facendo, ho cominciato a piangere spesso. E' come se qualcosa dentro di me si fosse sbloccato...pianti di dolore, di commozione, di sfogo, pacificatori e consolatori. |
Oh un post di lunghezza media, finalmente posso risponderti, prima che arrivi fuzzy ed inizi il solito duetto :lol:
Piangere fa bene, aiuta a sfogarsi. Io anni fa ci riuscivo bene, poi da un po' di anni ho il blocco totale, anche se ultimamente noto un certo miglioramento, finalmente qualcosina sta tornando... non i fiumi come una volta... ma qualcosa di sufficiente a fare da valvola di sfogo http://www.ouchitalia.net/images/lacrima.jpg |
Re: Lacrime!
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Fino ad una certa età ho avuto la lacrime in tasca, come si suol dire.
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Nell'ultimo annetto mi è capitato varie volte di piangere o per due di picche presi, o per lo sconforto dovuto ai riscontri nulli con l'altro sesso. Prima, piangevo decisamente più di rado.
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Mi capita spessissimo di piangere per rabbia.
E' automatico proprio. Una parte della rabbia, viene sfogata così. In generale: Sono convinta che il pianto sia una cosa importante, sfoga e tenerselo è un male. |
io è tantissimi anni che non piango più. non a dirotto intendo.
capita che in qualche momento di forte crisi, depressione o cose così, mi si bagnano gli occhi un po'. al massimo mi si annacqua la visuale, ma non scende niente. |
Piangevo ogni tanto,quando non ero in questo stato....
poi dopo che è morta mia madre,mi sono autoimposto che non dovevo piu' farlo,che dovevo essere forte,che le cose non sarebbero piu' cambiate comunque.... cazzate,ora non piango mai,ma non riesco nemmeno piu' a ridere veramente,le emozioni sono fuori controllo,quasi sempre.... ho sbagliato,non capendo che piangere sarebbe stato un modo giusto per riacquistare equilibrio interiore... ora anche sforzandomi non riesco proprio... |
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il pianto ha sempre fatto parte della mia vita...mi ricordo che fin da piccolo ad ogni delusione o fine di qualcosa di bello piangevo fiumi e fiumi di lacrime...ad esempio quando finivano le vacanze, quando mi piaceva una ragazza (e sapevo che sarebbe andata a finire male), insomma per ogni cosa che mi rpovocava tristezza piangevo...nella fase adolescenziale- ancora di più, il pianto era davvero una costante, perchè mi sentivo solo, senza amici, senza amore, ecc...era sempre accompagnato da canzoni tristi, che ascoltavo appositamente per darmi il via, in un eccesso di tafazzismo e autolesionismo...e cosìpiangevo x tanto tanto tempo...potevo tranquillamente sceglierei di piangere, bastava che mi sentissi un pò giù, mettere qualche canzone struggente, e versare litri di lacirme...il culmine lo raggiunsi nel capodanno del 2006, che passai a casa da solo, ascoltando il greatest hits di >Claudio "agonia" Baglioni, che riuscirebbe a deprimere anche Tonino Guerra: una serata in cui piansi come non mai, convinto, come in effetti era, di aver toccato il fondo. Da li in poi la vita si è parzialmente risolvveta, ho trovato amici, ho milgiorato il mio carattere, ho avuto anche una ragazza, seppur x qualche giorno e basta...tuttavia i momenti di crsi capitano ancora,e piango ancora...sono cmq contento di piangere, perchè è davvero una valvola di sfogo, dopo ti senti x forza di cose svuotato e alleggerito, sei più tranquillo...
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Re: Lacrime!
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Mi piaceva piangere quando andavo in motorino...adoravo la sensazione delle lacrime "fresche"sul viso. Con la macchina mi sono attrezzato comprando una cabrio. 8)
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da piccola piangevo sempre per mio padre perchè beveva troppo, poi quando è morto i primi tempi non piangevo ma poi per la mia situazione personale che non andava come avrei voluto, sono scoppiata totalmente...e piangevo anche per strada, in autobus, ovunque...
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Re: Lacrime!
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Mi viene da autocensurare le mie stesse lacrime--> magari non piango fuori, ma sento strappare dentro (ed è molto peggio perchè ti senti proprio debole e infiacchito dentro). Pianti veri e propri diciamo sono stati al massimo 2. Qualche volta gli occhi lucidi... |
io ho pianto per la prima volta lunedì scorso dopo tanti anni, ero distrutto dalla continuità ormai senza tregua della mia situazione , non ne potevo più e ho sospeso le medicine
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Re: Lacrime!
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A parte quando taglio le cipolle o qualcuno mi pesta un piede :lol: Quote:
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Re: Lacrime!
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Mi imbarazza farmi vedere affranta, perciò ricaccio dentro le lacrime, per poi lasciarle scorrere appena mi trovo da sola tra le quattro familiari mura. E mi imbarazza perfino vedere, se capita, altre persone in lacrime, tanto da distogliere gli occhi ed allontanarmene. Comunque, a volte mi soffermavo sulla sensazione di calore che le lacrime, traboccando dagli occhi, effondono; effimero effetto di consolazione. :P Quote:
Generalmente, ho pianto poco nella mia vita e, man mano, sto diradando sempre di più i periodi di pianto. Quote:
Penso che la gioia sia implicita nella commozione che provo nell’ascolto di certa musica o durante la visione di un certo film (cosa davvero infrequente, perché, a film finito, tutt’al più mi capita di rimuginare sui protagonisti e sull’intreccio di eventi che li coinvolge, tanto da immaginare dei finali paralleli! :D ) Quote:
…a sua volta innescato, nel mio caso, soprattutto dalle ingiustizie subìte; altre cause scatenanti non mi obbligano al pianto, forse perché sto cercando di rendermi impermeabile, fortificandomi, a situazioni di rifiuto, tradimenti, pressioni esterne e così via… :roll: Su un piano fisiologico, sembra che negli uomini ci sia un nesso tra l’insorgenza di infarti e la predisposizione a non versare lacrime. http://www.repubblica.it/2007/11/sez...ore/umore.html |
Non mi ricordo neanche quando è stata l' ultima volta.Sarà forse + di 10 anni fa e cmq è stato x capricci.Non l' ho fatto quando è morta mia nonna,ne quando morì un compagno delle elementari di leucemia,col quale passai molto tempo prima che morisse.Per loro,come per chiunque,non provavo niente.Durante un estate delle superiori provai a piangere xkè soffrivo molto x la mancanza di una ragazza ma non ci riuscii.Le storie di finzione (film,ecc.),al contrario della realtà,invece riescono anche a commuovermi.
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Io fino hai 20 anni piangevo per ogni stupidata poi stranamente da allora non ho più pianto al massimo mi è venuto un nodo alla gola e nulla più(probabilmente ho finito le lacrime :? ),cmq mi piacerebbe ricominciare a piangere perchè è liberatorio.
Vedere le persone che piangono di gioia mi ha sempre emozionato,mi piacerebbe una volta che qualcuno piangesse di gioia x merito mio. |
Devo purtroppo ammettere di avere la lacrima facile, anche se non è così poi scontato comprendere quale sia il contesto o la situazione che scatena in me la reazione del piangere.
Piango spesso da sola, a volte nelle ore notturne, quando sto ravvoltolata sotto le coperte a ripensare in completa solitudine a ciò che mi è accaduto durante la giornata, ma non solo…sono anche in grado di rievocare nella mente antichi dispiaceri, e ne so ancora soffrire, nonostante siano ormai lontani nel tempo. Purtroppo mi capita di piangere anche in contesti poco consoni a tale sfogo, ovvero fuori casa con persone sconosciute,…è che proprio non ce la faccio a trattenermi, perchè sono fortemente emotiva e basta poco per far sciogliere tutte quelle tensioni racchiuse e così a lungo imprigionate dentro di me; a volte è come se non aspettassero altro che l’occasione buona per poter esplodere in una sorta di pianto liberatorio, corrispondente esteriore di un mio implodere giornaliero. In genere – per quanto riguarda solo i contesti esterni – mi accorgo che sono portata al pianto in quelle situazioni in cui si riaffaccia prepotente il mio “io bambino”. Ad es. se una persona si rivolge in maniera aggressiva a me, con ‘intento di attaccarmi, è come se incosciamente si innescasse in me uno strano meccanismo mentale, per cui regredisco alla bambina “semprerimproverata” che ero, e tendo quindi a vivere e interpretare come rimproveri le parole dell’altro. Se vengo ripresa o attaccata, rivivo in me quell’antico senso di inadeguatezza, così mi capita spesso di piangere in pubblico, anche se so che mostrarlo apertamente è segno di fragilità. Sono comunque un po’ complicata, nel senso che magari non piango affatto o non mi scompongo per situazioni in cui generalmente la maggior parte delle persone è portata a soffrire… per alcune cose – forse per estrema difesa – sono quasi distaccata e così, ad esempio, mi capita raramente di piangere per questioni sentimentali, per un tradimento subito da un’amica, per la morte di un caro ecc. Verso alcuni aspetti della vita mi sembra di aver sviluppato una sorta di freddezza e di indifferenza. Dopo tanti vissuti difficili a volte resta nell’animo un tale senso di disillusione che non si è nemmeno più in grado di piangere o provare dolore. |
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forse, in queste situazioni dove si è quasi OBBLIGATi ad esternare il proprio dolore (perchè rientrerebbe nei codici comportamentali normalmente accettati!), non riusciamo a piangere perchè abbiamo una sorta di pudore verso quei sentimenti che reputiamo più intimi e profondi....questo pudore ci fa capire che non riusciamo a esternare o condividere socialmente uno stato d'animo che sentiamo solo nostro e che non vogliamo giudicato o di cui non sentiamo l'esigenza di rendere collettivo... Anche io per la morte dei miei nonni non ho mai pianto e - per parlare invece del sentimento della gioia - nemmeno ho mai fatto scenate di chissà quale esaltazione festosa quando è nato il mio nipotino lo scorso anno. Mia sorella mi ha sempre accusata di essere stata (e d'essere tuttora!) troppo distaccata, perchè per lei non manifesto-avo abbastanza il mio entusiasmo, quando invece, il mio, è un semplice pudore dei sentimenti, un bisogno di proteggerli dalla pubblica piazza e da quella logica che ti dice che sia giusto esprimerli in un'unica e sola determinata maniera... |
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Alle medie piangevo un giorno si e uno no... in classe... dopo un po' i miei compagni di classe non ci facevano neanche più caso... e rimanevo a piangere nell'indifferenza.... a volte me ne stavo anche ore con la testa bassa... forse per nascondermi....
ultimamente mi è capitato di piangere l'estate scorsa... ma di solito negli ultimi anni al massimo mi esce qualche lacrimuccia... |
Re: Lacrime!
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...poi un giorno ti succede qualcosa di diverso e s'ingrana un meccanismo nuovo.
oggi non riesco più a smettere... riesco al massimo a fare una pausa di qualche ora.. ma poi ricomincio. quanti anni erano che non mi capitava... pensa te.. |
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Io sono molto sensibile e mi commuovo spesso, purtroppo però oltre alla lacrimuccia non riesco ad andare.
Avrei tanta voglia di farmi un sano pianto risanatore... |
Sono emotiva fino all'inverosimile, di solito tendo a reprimere quello che provo ma se scoppio in presenza di qualcuno non provo vergogna ma frustrazione, dal momento che preferisco non mostrare mai il mio malessere. Con gli altri non voglio aprirmi, non voglio che mi consolino, non voglio che sappiano che sto soffrendo, i miei problemi me li risolvo da sola, tutto questo anche perchè ho troppa fiducia in me stessa e non credo che gli altri, intendo amici e familiari, siano capaci di capirmi e aiutarmi. Sono presuntuosa sotto questo punto di vista. Quindi, se ho voglia di piangere a dirotto, mi chiudo in una stanza o vado in un luogo deserto, mi sfogo e torno alla vita col sorriso sulle labbra.
Una citazione che rispecchia molto il mio modo di affrontare la sofferenza, tratta da Old Boy: "Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo". |
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Anche se, se la mente non mi inganna,non ho pianto di dolore mai di fronte a nessuno.... :roll: |
da piccola non piangevo praticamente mai anche quando mi sentivo i lacrimoni lì lì per cadere.
ora è tutto diverso: piango con facilità sia per un telefilm, sia per motivi più "alti"... spesso dopo un pianto triste mi sento meglio e quindi evito di trattenere le mie emozioni. prima di prendere i medicinali piangevo molto molto più spesso: forse era troppo! :roll: i miei pianti preferiti sono ovviamente quelli di felicità: certe volte piango anche durante i concerti quando mi viene la pelle d'oca per l'emozione. |
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la distinzione gioia/dolore è insufficiente. non è ne l'una ne l'altra e tutte e due assieme. è un sogno meraviglioso di una bellezza lancinante che ho colto solo quando risvegliandomi l'ho fatto svanire e l'ho perduto per sempre. ma funziona così. o mi uccide o mi fa crescere. è una cosa con cui dovrò fare i conti da solo. come altre volte è stato in passato. |
anchio da introverso quale sono non piango quasi mai e se lo faccio rigorosamente da solo.
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