FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   La genialità (https://fobiasociale.com/la-genialita-54052/)

Strange Man 24-04-2016 11:40

La genialità
 
A cosa serve, se non riconosciuta?
Probabilmente solo a vivere male.
Raramente il genio di qualcuno viene compreso.
Raramente il genio quindi risulta utile, vantaggioso.
Nel resto dei casi, oltre che inutile, è dannoso.
Dannoso per il benessere personale, dannoso per la conduzione della vita.
Perché un genio non potrà mai ignorare la propria genialità, non potrà mai cancellare ciò che vede e sa.
Non potrà mai avere una vita tranquilla, perché incapace di ignorare la ricerca di risposte alle proprie domande, perché incapace di spegnere il cervello.
La genialità, se non riconosciuta, non è una qualità, ma un difetto.

Che dite, ho scritto un mucchio di assurdità? Se sì, perché?

Winston_Smith 24-04-2016 11:56

Re: La genialità
 
O forse si potrebbe avere qualcos'altro da dichiarare...


cancellato15035 24-04-2016 11:56

D'accordo con te, Strange Man. In più porta anche diversità, dunque maggiore difficoltà a comunicare con gli altri.

Genesis_R 24-04-2016 12:12

Re: La genialità
 
Per me dipende da qual è il talento. Io ne ho alcuni che non sempre danno tornaconti sociali immediati, eppure sento di dire che migliorano decisamente la qualità della mia vita, se non altro per me stesso :nonso:

muttley 24-04-2016 12:24

Re: La genialità
 
Cos'è il genio?(cit.)


Non sono d'accordo col topic starter.

pokorny 24-04-2016 13:39

Re: La genialità
 
Non sono molto d'accordo; se si va a vedere, geni incompresi, realmente incompresi ce ne sono stati molto pochi. Un tipico esempio è Bach, la cui grandezza si dice dovette aspettare parecchio per essere riconosciuta mentre alla sua epoca era già ben noto ma presso i circoli ristretti dei veri intenditori di musica. Certamente c'è una sorta di continuità tra il genio assoluto totalmente dimenticato durante la vita e il genio riconosciuto in vita (es. Einstein) ma diciamo che in media il valore emerge comunque anche prima della dipartita del genio di turno.

Non ci vedo grandi svantaggi ad avere capacità fuori del comune, o comunque i vantaggi superano di un ordine di grandezza gli inconvenienti. Parlo del genio "medio", gli Evariste Galois sono stati relativamente rari e come tali fanno poco testo.

cancellato15851 24-04-2016 14:28

Re: La genialità
 
Secondo me il vero problema è che desideriamo riconosciuto ciò che noi consideriamo "il nostro genio". Dovremmo fare le cose che ci stimolano o che amiamo senza aspettarci ne applausi ne fischi.

cancellato13248 24-04-2016 14:36

Re: La genialità
 
Si . Molti geni hanno dei punti di vista che spaccano brutalmente i vecchi modi quindi possono risultare sgradevoli, spiacevoli, assurdi agli occhi altrui o comunque portare un po di scomodita. Se poi non e riconosciuto o se viene ridicolizzato possono fare sentire la persona sola , sgradevole , non molto bene di testa. Mi si ricorda qui la storia del re folle
http://www.efficacemente.com/2013/01/inseguire-sogni/
Dipende anche dal talento. Ci sono dei talenti che sono facilmente misurabili come possono essere quelli in campo scientifico ( fino ad un certo punto) ma ci sono altri molto meno misurabili.
Diciamo che essere un po rompiscatoli e inevitabile se si vuole venire riconosciuti

giuseppe. 24-04-2016 14:48

Re: La genialità
 
Il genio, soprattutto se artistico, viene spesso etichettato come tale dopo la morte dell'artista. Molti pittori famosi in vita erano persone comuni (addirittura sotto la media) ed ad oggi i loro quadri valgono milioni.

Strange Man 24-04-2016 15:25

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1717752)
Cos'è il genio?(cit.)

https://www.youtube.com/watch?v=JPX8z5H1-aU

Non sono d'accordo col topic starter.

Ti andrebbe di spiegare il tuo punto di vista?

Strange Man 24-04-2016 15:37

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1717780)
Non sono molto d'accordo; se si va a vedere, geni incompresi, realmente incompresi ce ne sono stati molto pochi. Un tipico esempio è Bach, la cui grandezza si dice dovette aspettare parecchio per essere riconosciuta mentre alla sua epoca era già ben noto ma presso i circoli ristretti dei veri intenditori di musica. Certamente c'è una sorta di continuità tra il genio assoluto totalmente dimenticato durante la vita e il genio riconosciuto in vita (es. Einstein) ma diciamo che in media il valore emerge comunque anche prima della dipartita del genio di turno.

Non ci vedo grandi svantaggi ad avere capacità fuori del comune, o comunque i vantaggi superano di un ordine di grandezza gli inconvenienti. Parlo del genio "medio", gli Evariste Galois sono stati relativamente rari e come tali fanno poco testo.

Un genio incompreso, proprio perché incompreso non viene riconosciuto, e quindi rimane nell'oscurità.
Potenzialmente potrebbero essere migliaia i geni incompresi, ma proprio perché incompresi, non sono conosciuti.
Perciò non si può dire che di geni realmente incompresi ce ne sono stati pochi.
Ad esempio, io potrei essere un grandissimo musicista, ma se nessuno fosse in grado di comprendere la mia arte, io rimarrei per sempre un musicista qualunque.
Il genio di Bach, presto o tardi, invece, è stato riconosciuto, perciò non può essere considerato un genio incompreso.

Strange Man 24-04-2016 15:51

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Moon (Messaggio 1717806)
Secondo me il vero problema è che desideriamo riconosciuto ciò che noi consideriamo "il nostro genio". Dovremmo fare le cose che ci stimolano o che amiamo senza aspettarci ne applausi ne fischi.

Il genio, la propria genialità la riconosce già, se si impegna per fare qualcosa, è per cercare di far comprendere la propria genialità anche agli altri.
Ma anche un genio, se si rende conto di star perdendo solo tempo, perde lo stimolo nel continuare a condividere la propria genialità.

cancellato15851 24-04-2016 15:59

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1717871)
Il genio la propria genialità la riconosce già, se si impegna per fare qualcosa, è per cercare di far comprendere la propria genialità anche agli altri.
Ma anche un genio, se si rende conto di star perdendo solo tempo, perde lo stimolo nel continuare a condividere la propria genialità.

Appunto. Il problema è desiderare che anche gli altri comprendano la genialità del presunto genio, che magari poi tanto genio non è. .-. Penso che un modo per uscire da questo circolo vizioso fatto di frustrazione sia spendere le proprie forze ed energie in qualcosa che amiamo e ci fa stare bene, nonostante eventuali giudizi negativi sul nostro lavoro.

Strange Man 24-04-2016 15:59

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Sample (Messaggio 1717810)
Si . Molti geni hanno dei punti di vista che spaccano brutalmente i vecchi modi quindi possono risultare sgradevoli, spiacevoli, assurdi agli occhi altrui o comunque portare un po di scomodita. Se poi non e riconosciuto o se viene ridicolizzato possono fare sentire la persona sola , sgradevole , non molto bene di testa. Mi si ricorda qui la storia del re folle
http://www.efficacemente.com/2013/01/inseguire-sogni/
Dipende anche dal talento. Ci sono dei talenti che sono facilmente misurabili come possono essere quelli in campo scientifico ( fino ad un certo punto) ma ci sono altri molto meno misurabili.
Diciamo che essere un po rompiscatoli e inevitabile se si vuole venire riconosciuti

Ecco, quella storia rappresenta bene il concetto.
Una persona geniale, se non riconosciuta, vive male, e viene indotta all'adattamento.
Ma anche nell'adattamento, la persona continuerà a vivere male, perché incapace di reprimere completamente il proprio genio.
Perciò, un genio non riconosciuto, vive male in ogni caso, purtroppo è così.

Strange Man 24-04-2016 16:03

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da giuseppe. (Messaggio 1717817)
Il genio, soprattutto se artistico, viene spesso etichettato come tale dopo la morte dell'artista. Molti pittori famosi in vita erano persone comuni (addirittura sotto la media) ed ad oggi i loro quadri valgono milioni.

Van Gogh ne è l'emblema.
Nel suo caso, la genialità è stata un grave difetto per lui, che ha vissuto tutta un vita di stenti, per poi finire con il diventare pazzo.
Il riconoscimento postumo, seppur attribuisce valore, è totalmente inutile.

Strange Man 24-04-2016 16:10

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Moon (Messaggio 1717875)
Appunto. Il problema è desiderare che anche gli altri comprendano la genialità del presunto genio, che magari poi tanto genio non è. .-. Penso che un modo per uscire da questo circolo vizioso fatto di frustrazione sia spendere le proprie forze ed energie in qualcosa che amiamo e ci fa stare bene, nonostante eventuali giudizi negativi sul nostro lavoro.

Ma un vero genio, non sarà mai in grado di reprimere la propria genialità, non sarà mai in grado si smettere di cercare di condividere la propria genialità, proprio perché è quello che ama fare.
Un musicista geniale, per stare bene deve fare musica. Ma se nessuno riconosce il suo genio, il musicista venderà poco, sarà costretto a fare altro, e non potrà dedicarsi più alla cosa che gli consentirebbe una vita serena.
Perciò vivrà male, ed è una fine inevitabile per tutti i geni incompresi.

alien boy 24-04-2016 18:10

Re: La genialità
 
ciò che fa il genio deve essere comprensibile

alien boy 24-04-2016 18:38

Re: La genialità
 
cioè non intendo dire che non ci siano o non ci siano stati geni incompresi ma questo insuccesso è dovuto al fatto che non hanno avuto la possibilità o la capacità di mostrare le loro qualità superiori (in un dato campo), non hanno trovato l'utenza, diciamo così, adatta a recepirle nel momento in cui utilizzavano la loro genialità o abilità. Ma se invece ha una certa possibilità di 'pubblicizzarsi' il genio, specie al giorno d'oggi, verrà prima o poi riconosciuto.

Noriko 24-04-2016 19:24

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1717879)
Van Gogh ne è l'emblema.
Nel suo caso, la genialità è stata un grave difetto per lui, che ha vissuto tutta un vita di stenti, per poi finire con il diventare pazzo.
Il riconoscimento postumo, seppur attribuisce valore, è totalmente inutile.

Van Gogh era un genio ma non era per lui un difetto anzi, riusciva ad esprimere se stesso e la sua sofferenza dipingendo, quello che l'ha fatto impazzire era la sua malattia mentale, che nello stesso tempo gli ha permesso di essere un grande pittore.

Winston_Smith 24-04-2016 19:46

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1717752)
Non sono d'accordo col topic starter.

Da quanto scrivi qui non sembrerebbe:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1411813)
Non hai capito Winston, il senso di ciò che affermo è: può un artista con contratto multimiliardario, vincolato a regole contrattuali ben precise (a meno che qualcuno voglia illudersi che tali contratti prevedano la totale libertà artistica, anche quella di non fare album per vent'anni o fare dischi di musica concreta), produrre musica veramente ispirata e personale senza rompere regole contrattuali? Liberi di pensare che sia così, beati voi che siete cosi candide :D

E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.

Boriss 24-04-2016 20:02

Re: La genialità
 
dipende dal tipo di genialità...

cancellato16760 24-04-2016 20:24

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1717722)
A cosa serve, se non riconosciuta?
Probabilmente solo a vivere male.
Raramente il genio di qualcuno viene compreso.
Raramente il genio quindi risulta utile, vantaggioso.
Nel resto dei casi, oltre che inutile, è dannoso.
Dannoso per il benessere personale, dannoso per la conduzione della vita.
Perché un genio non potrà mai ignorare la propria genialità, non potrà mai cancellare ciò che vede e sa.
Non potrà mai avere una vita tranquilla, perché incapace di ignorare la ricerca di risposte alle proprie domande, perché incapace di spegnere il cervello.
La genialità, se non riconosciuta, non è una qualità, ma un difetto.

Che dite, ho scritto un mucchio di assurdità? Se sì, perché?

Non sono assurdità, ma hai dimenticato un'opzione: la genialità non ben specificata che gli altri ci riconoscono, che noi pure "sentiamo" , ma che per qualche motivo non giunge ad espressione. Una sorta di genialità in potenza.
Anche questa da qualità si trasforma in difetto.

Strange Man 24-04-2016 21:01

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1717987)
E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.

Esatto, e lo stesso vale per gran parte delle altre arti.
Se parliamo di musica poi, non c'è proprio alcuna possibilità, l'adattamento è necessario.
Ma un vero genio vivrà male anche nell'adattamento, poiché incapace di abbracciare totalmente un simile snaturamento, incapace di reprimere i suoi impulsi geniali.
Incapace di accettare questa sua "svendita" intellettuale.

Genio incompreso e mal di vivere sono legati a doppio filo.

Strange Man 24-04-2016 21:04

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1717943)
cioè non intendo dire che non ci siano o non ci siano stati geni incompresi ma questo insuccesso è dovuto al fatto che non hanno avuto la possibilità o la capacità di mostrare le loro qualità superiori (in un dato campo), non hanno trovato l'utenza, diciamo così, adatta a recepirle nel momento in cui utilizzavano la loro genialità o abilità. Ma se invece ha una certa possibilità di 'pubblicizzarsi' il genio, specie al giorno d'oggi, verrà prima o poi riconosciuto.

D'accordo con la prima parte.
Sulla seconda parte è vero, in alcuni, ristretti, campi è così, ma in altri no.
Anche con la pubblicità, spesso e volentieri il genio è costretto all'adattamento, parziale o anche totale, perciò non avrà occasione di esibire la propria reale genialità in toto.

Strange Man 24-04-2016 21:15

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1717975)
Van Gogh era un genio ma non era per lui un difetto anzi, riusciva ad esprimere se stesso e la sua sofferenza dipingendo, quello che l'ha fatto impazzire era la sua malattia mentale, che nello stesso tempo gli ha permesso di essere un grande pittore.

Un difetto nella qualità della vita.
Van Gogh non è mai stato riconosciuto come un grande pittore in vita, ed ha sempre vissuto di stenti.
La sua malattia mentale non è mai stata identificata, e non è per nulla scontato che la sua genialità sia stata diretta conseguenza di essa.

Strange Man 24-04-2016 21:19

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1718011)
Non sono assurdità, ma hai dimenticato un'opzione: la genialità non ben specificata che gli altri ci riconoscono, che noi pure "sentiamo" , ma che per qualche motivo non giunge ad espressione. Una sorta di genialità in potenza.
Anche questa da qualità si trasforma in difetto.

Questa potenzialmente può essere la genialità peggiore di tutte, oppure la migliore.
Può essere la peggiore, poiché il rendersi conto di avere qualcosa di potenzialmente geniale, che non si riesce ad esprimere, può essere fonte di grave sofferenza.
Può essere la migliore, poiché è quella per la quale è più facile rassegnarsi (essendo solo astratta e non concreta, può essere più facilmente ignorabile).

cancellato16760 24-04-2016 21:32

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1718034)
Questa potenzialmente può essere la genialità peggiore di tutte, oppure la migliore.
Può essere la peggiore, poiché il rendersi conto di avere qualcosa di potenzialmente geniale, che non si riesce ad esprimere, può essere fonte di grave sofferenza.
Può essere la migliore, poiché è quella per la quale è più facile rassegnarsi (essendo solo astratta e non concreta, può essere più facilmente ignorabile).

Diciamo che colui che riconosce la propria genialità e gli da un'espressione, sa che se non viene capita è colpa degli altri. Uno esprime se stesso,se poi gli altri non capiscono ci soffre, ma intanto si è espresso per ciò che è(come diceva Noriko di Van Gogh).
Sentire delle potenzialità e vederle riconosciute da altri, ma non essere o non esser stati in grado di instradarle in qualcosa da una sorta di senso di colpa verso se stessi. Non si è ciò che si potrebbe o si dovrebbe o si doveva essere.

Noriko 24-04-2016 21:42

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1718031)
Un difetto nella qualità della vita.
Van Gogh non è mai stato riconosciuto come un grande pittore in vita, ed ha sempre vissuto di stenti.
La sua malattia mentale non è mai stata identificata, e non è per nulla scontato che la sua genialità sia stata diretta conseguenza di essa.

Se non avesse sofferto così tanto, chissà se avremmo avuto il piacere purtroppo, di apprezzare la sua arte. L'arte non gli ha permesso di vivere dignitosamente ma ha dato voce al suo dolore, è stato un genio incompreso certamente, ma gli importava? Lui era un genio e non sapeva forse di esserlo, la sua espressione artistica veniva dall'anima da un bisogno interno.. una specie di dono. Cosa vuol dire genio incompreso? Non avere la possibilità di guadagnare, non avere successo e fama? Oppure significa dare espressione di se', essere capiti e appagati.

untipostrano 25-04-2016 00:12

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1717861)
Un genio incompreso, proprio perché incompreso non viene riconosciuto, e quindi rimane nell'oscurità.
Potenzialmente potrebbero essere migliaia i geni incompresi, ma proprio perché incompresi, non sono conosciuti.
Perciò non si può dire che di geni realmente incompresi ce ne sono stati pochi.
Ad esempio, io potrei essere un grandissimo musicista, ma se nessuno fosse in grado di comprendere la mia arte, io rimarrei per sempre un musicista qualunque.
Il genio di Bach, presto o tardi, invece, è stato riconosciuto, perciò non può essere considerato un genio incompreso.

vabbè chi può dirlo...anche tu magari potresti essere riconosciuto chessò fra 70 anni...ma saresti o morto o cmq troppo vecchio per godertela la tu fama :D si cmq condivido il concetto che tra non avere talenti ed averli senza che nessuno te li riconosca tutto sommato non passa differenza alcuna!!!

cancellato16573 25-04-2016 00:44

Re: La genialità
 
Io credo che la genialità sia un termine che va usato con avarizia.

A me qualche volta capita di essere geniale, ma non sono un genio.
Il genio è grande originalità , capacità inventiva e intuitiva.
Bach, di cui si è detto, non ebbe proprio il modo geniale. Fu un monumentale studioso; aveva conoscenze musicali sterminate. Era molto metodico. Ebbe 19 figli , una vita regolare e non aveva niente del genio strano, come lo intendiamo noi. La sua genialità viene dal dominio assoluto che aveva della musica, che gli permetteva di esprimere una profondità sconosciuta ai suoi tempi.

Piuttosto Michelangelo era un genio in toto: passionale, tormentato, artisticamente prepotente, sbalorditivo. Fu scultore, pittore, architetto e poeta. Qualsiasi materia gli capitasse per le mani, diventeva innovativo.
Quanto ai comuni noi, io penso che ciascuno ha il proprio genio, cioè un modo unico di fare le cose. Solo che lo esprimiamo su cose minori e non su opere permanenti, perché non abbiamo i mezzi.
Bisogna studiare con molta fatica per acquisire i mezzi.

E' come per lo sport: anche se hai la stoffa, puoi diventare un campione, solo se ti spacchi il culo con infiniti allenamenti.

Strange Man 25-04-2016 10:04

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1718040)
Diciamo che colui che riconosce la propria genialità e gli da un'espressione, sa che se non viene capita è colpa degli altri. Uno esprime se stesso,se poi gli altri non capiscono ci soffre, ma intanto si è espresso per ciò che è(come diceva Noriko di Van Gogh).
Sentire delle potenzialità e vederle riconosciute da altri, ma non essere o non esser stati in grado di instradarle in qualcosa da una sorta di senso di colpa verso se stessi. Non si è ciò che si potrebbe o si dovrebbe o si doveva essere.

È vero, sono d'accordo.

Strange Man 25-04-2016 10:09

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1718048)
Se non avesse sofferto così tanto, chissà se avremmo avuto il piacere purtroppo, di apprezzare la sua arte. L'arte non gli ha permesso di vivere dignitosamente ma ha dato voce al suo dolore, è stato un genio incompreso certamente, ma gli importava? Lui era un genio e non sapeva forse di esserlo, la sua espressione artistica veniva dall'anima da un bisogno interno.. una specie di dono. Cosa vuol dire genio incompreso? Non avere la possibilità di guadagnare, non avere successo e fama? Oppure significa dare espressione di se', essere capiti e appagati.

La seconda.
Lui, anche se in vita non è stato riconosciuto, lo è stato dopo la morte, perciò non è più un genio incompreso (anche se, sicuramente, gli sarebbe stato più utile venire riconosciuto in vita).
Può essere che lui non ne soffriva, ma dubito che un qualunque genio incompreso, non soffra del non venire riconosciuto (sempre che si renda conto della propria genialità).

Strange Man 25-04-2016 10:14

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1718139)
La stessa condizone,ma a parti invertite,è quella dello stupido,
non potrà mai avere una vita normale alla pari degli altri,il suo limite sarà sempre presente a ricordargli quello che non potrà fare,dire o essere.

E' una condanna anch'essa,forse sia lo stupido (ad esempio io) che il genia/brillante (forse ti ci riconosci?) patiscono gradi diversi di incomunicabilità e soffrono,però il genio avrà sempre una chance di sfruttare il suo dono.

Anche questo è vero.
Ma un vero stupido però, generalmente non si rende conto della propria stupidità, e non ne soffre.
Se una persona si reputa stupida, generalmente, non lo è.
Un genio, essendo intelligente, si rende conto della propria genialità, ma il non poterla comunicare causa sofferenza.

Strange Man 25-04-2016 10:18

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 1718158)
vabbè chi può dirlo...anche tu magari potresti essere riconosciuto chessò fra 70 anni...ma saresti o morto o cmq troppo vecchio per godertela la tu fama :D si cmq condivido il concetto che tra non avere talenti ed averli senza che nessuno te li riconosca tutto sommato non passa differenza alcuna!!!

Ecco, infatti.
Il riconoscimento postumo attribuisce sicuramente valore al genio, ma al genio stesso non serve a nulla.

Strange Man 25-04-2016 10:31

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1718165)
Io credo che la genialità sia un termine che va usato con avarizia.

A me qualche volta capita di essere geniale, ma non sono un genio.
Il genio è grande originalità , capacità inventiva e intuitiva.
Bach, di cui si è detto, non ebbe proprio il modo geniale. Fu un monumentale studioso; aveva conoscenze musicali sterminate. Era molto metodico. Ebbe 19 figli , una vita regolare e non aveva niente del genio strano, come lo intendiamo noi. La sua genialità viene dal dominio assoluto che aveva della musica, che gli permetteva di esprimere una profondità sconosciuta ai suoi tempi.

Piuttosto Michelangelo era un genio in toto: passionale, tormentato, artisticamente prepotente, sbalorditivo. Fu scultore, pittore, architetto e poeta. Qualsiasi materia gli capitasse per le mani, diventeva innovativo.
Quanto ai comuni noi, io penso che ciascuno ha il proprio genio, cioè un modo unico di fare le cose. Solo che lo esprimiamo su cose minori e non su opere permanenti, perché non abbiamo i mezzi.
Bisogna studiare con molta fatica per acquisire i mezzi.

E' come per lo sport: anche se hai la stoffa, puoi diventare un campione, solo se ti spacchi il culo con infiniti allenamenti.

Molto bello il tuo punto di vista.

Noriko 25-04-2016 13:31

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da SimpleBreakfast;
Il genio è proprio la gloria che cerca? L'essere riconosciuto? Se van gogh fosse stato riconosciuto, sarebbe rimasto comunque lui? Personalmente credo di si.

E' la domanda che mi faccio anch'io forse la risposta può essere.. "capiti" e "comunicare" con gli altri. Credo che se l'arte è sublimazione di ciò che siamo, i "geni" vengono capiti meglio e apprezzati maggiormente rispetto a noi "normali", cioè più l'arte crea bellezza e suscita emozioni, più si sentono appagati e capiti.

muttley 25-04-2016 13:41

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da Strange Man (Messaggio 1717853)
Ti andrebbe di spiegare il tuo punto di vista?

Ho la sensazione che tu stia proiettando il tuo malessere su un'astratta entità collettiva, assolutizzando il tuo modo di sentirtia condizione ontologica, invece di circoscriverlo unicamente alla tua sensibilità.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1717987)
E visto che per essere riconosciuti, almeno oggigiorno, occorre entrare nel circuito della distribuzione di massa, in un modo o nell'altro, ne conseguirebbe che un genio musicale non potrebbe comporre musica ispirata e indipendente (quindi "geniale") se non a prezzo di non veder riconosciuto il suo genio.

Per nulla: io non ho parlato di genio, ma di libertà artistica. Si può essere geniali anche sottostando alle regole del marketing, si può essere geniali anch come artisti di regime o pseudo-tali (tipo Mayakovsky), così come non è detto che chi è libero artisticamente debba per forza essere un genio. Certo è che, per quelli che sono i miei gusti, è più facile che genio (o meglio, ispirazione) e libertà artistica coincidano.

Winston_Smith 25-04-2016 13:49

Re: La genialità
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1718319)
Per nulla: io non ho parlato di genio, ma di libertà artistica. Si può essere geniali anche sottostando alle regole del marketing

Non vedo come delle regole predefinite possano conciliarsi con l'espressione del genio (che per definizione quelle regole le riplasma in maniera del tutto originale).

Weltschmerz 25-04-2016 13:51

Re: La genialità
 
Tirare in ballo il genio mi sembra un modo per sottrarsi alla pressione.

muttley 25-04-2016 13:55

Re: La genialità
 
Un esempio di genio potrebbe essere David Crane, l'autore del videogioco Pitfall...sono sicuro che non è stato l'unico, ma la mia conoscenza del mondo videoludico risale agli albori dello stesso.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:13.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.