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cancellato16760 19-04-2016 16:27

Parlare a se stessi in seconda persona
 
Non sapevo che sezione scegliere,perciò ecco qui visto che credo sia roba da stressati(qualunque sia il vostro disturbo).
Io spesso parlo a me stesso in seconda persona,soprattutto quando devo mettere a tacere pensieri che non voglio.
Non mi dico devo smetterla,mi dico "Semifobico smettila!" , "Semifobico basta!".:miodio:
Non so se è normale,forse capita a tutti,e io lo faccio da un bel po' di tempo,ma oggi riflettevo su quale significato abbia.
Forse considero i pensieri che voglio zittire veramente come non miei e quindi li distinguo dai miei imputandoli a qualcuno che è altro da me,anche se gli do il mio nome.
A voi capita? Che ne pensate? Possiamo catalogare con certezza questi pensieri tra quelli che veramente non vogliamo? (si lo so è contorto,ma abbiate pazienza).
Qualcuno che fa questo ne ha parlato forse con il suo terapeuta, cosa ne pensa?

Hazel Grace 19-04-2016 16:35

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
non mi è mai capitato ma non penso ci sia nulla di male, non è che pensi di avere due personalità, è solo che non riconosci certe tue emozioni e le vuoi sopprimere. Invece è sbagliato, tu devi ascoltare queste tue emozioni e darle un significato, in un certo senso devi ascoltare per capire in che direzione andare. Tutto quello che ci dice il cervello ha ragione

cancellato16760 19-04-2016 16:50

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1715615)
Tutto quello che ci dice il cervello ha ragione

No,scusami,ma che vuol dire.
Se il cervello ti svaluta,se hai pensieri ossessivi che ti perseguitano,se hai sensi di colpa che ti fanno fare cose che non vuoi,o ti impediscono di fare ciò che vuoi...
E quante volte si possono avere sentimenti e pensieri contrastanti sulla stessa cosa...

Winston_Smith 19-04-2016 16:54

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Penso che sia dovuto al fatto che non mi stimo abbastanza da riconoscere a me stesso sufficiente autorevolezza da consigliarmi da solo.
E quindi mi sento nella mente una voce che mi sprona a mo' di Virgilio con Dante.

Abuela 19-04-2016 16:58

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
sì, quando penso troppo e cose fastidiose mi dico: Abuela ma allora è vero che sei un scassacazzo! Ma taci un po'!

oppure quando non mi decido a fare una cosa mi dico: no, tu adesso ci vai e non rompi!

(che quando gli altri mi trattano così mi girano di brutto, ma io posso:mrgreen:)

cancellato16760 19-04-2016 16:58

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1715631)
Penso che sia dovuto al fatto che non mi stimo abbastanza da riconoscere a me stesso sufficiente autorevolezza da consigliarmi da solo.
E quindi mi sento nella mente una voce che mi sprona a mo' di Virgilio con Dante.

Ma se ti trovassi nella situazione di zittire il pensiero che non ti stimi abbastanza... la situazione sarebbe capovolta, Saresti tu Virgilio.

Weltschmerz 19-04-2016 17:07

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715611)
A voi capita?

Capitato, a volte mi è sembrato un modo per "separarmi" dai pensieri/emozioni disturbanti, altre ricalcava rimproveri passati.

Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715611)
Qualcuno che fa questo ne ha parlato forse con il suo terapeuta, cosa ne pensa?

Ho parlato della "parte critica", ma probabilmente è un altro discorso.

Hazel Grace 19-04-2016 17:08

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715629)
No,scusami,ma che vuol dire.
Se il cervello ti svaluta,se hai pensieri ossessivi che ti perseguitano,se hai sensi di colpa che ti fanno fare cose che non vuoi,o ti impediscono di fare ciò che vuoi...
E quante volte si possono avere sentimenti e pensieri contrastanti sulla stessa cosa...

Se hai sensi di colpa è un segno che devi cambiare qualcosa, i pensieri ossessivi hanno tutti un significato. Devi vedere dove ti portano questi pensieri e se sono così negativi come pensi, magari ascoltando di più te stesso migliorerai la tua vita

Winston_Smith 19-04-2016 17:13

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715634)
Ma se ti trovassi nella situazione di zittire il pensiero che non ti stimi abbastanza... la situazione sarebbe capovolta, Saresti tu Virgilio.

Non è facile dimostrare al top poster di FS.com che si sta sbagliando, anche quando si giudica male da solo :sisi:

cancellato16760 19-04-2016 17:13

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1715638)
Se hai sensi di colpa è un segno che devi cambiare qualcosa, i pensieri ossessivi hanno tutti un significato. Devi vedere dove ti portano questi pensieri e se sono così negativi come pensi, magari ascoltando di più te stesso migliorerai la tua vita

A be è già diverso dal dire che il cervello ha sempre ragione,bisogna lasciarli entrare e dargli un valore...
Ma il fatto stesso che li imputo ad un altro me che non sono io(secondo me) mi da un indicazione del loro valore(disturbante).

xnoob 19-04-2016 17:51

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Mi è capitato qualche volta. Secondo me è una cosa un po' da schizzati

Myway 19-04-2016 17:52

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Si mi è capitato....

cancellato15035 19-04-2016 18:07

Il cervello umano ha anche la capacità di auto-osservarsi. Esistono pensieri auto-osservanti. Quei pensieri possono fare deduzioni, trarre conclusioni e dunque anche prendere decisioni come quella di parlare a sè stessi. Chiamarsi per nome aiuta a parlare a sè stessi in modo persuasivo. Trovo tutto ciò intelligente.

NatoMorto 19-04-2016 18:26

Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715611)
Non sapevo che sezione scegliere,perciò ecco qui visto che credo sia roba da stressati(qualunque sia il vostro disturbo).
Io spesso parlo a me stesso in seconda persona,soprattutto quando devo mettere a tacere pensieri che non voglio.
Non mi dico devo smetterla,mi dico "Semifobico smettila!" , "Semifobico basta!".:miodio:
Non so se è normale,forse capita a tutti,e io lo faccio da un bel po' di tempo,ma oggi riflettevo su quale significato abbia.
Forse considero i pensieri che voglio zittire veramente come non miei e quindi li distinguo dai miei imputandoli a qualcuno che è altro da me,anche se gli do il mio nome.
A voi capita? Che ne pensate? Possiamo catalogare con certezza questi pensieri tra quelli che veramente non vogliamo? (si lo so è contorto,ma abbiate pazienza).
Qualcuno che fa questo ne ha parlato forse con il suo terapeuta, cosa ne pensa?

Tranquillo...in me NIENTE é normale

Hazel Grace 19-04-2016 18:28

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715641)
A be è già diverso dal dire che il cervello ha sempre ragione,bisogna lasciarli entrare e dargli un valore...
Ma il fatto stesso che li imputo ad un altro me che non sono io(secondo me) mi da un indicazione del loro valore(disturbante).

Appunto, è proprio quello che ho detto. Che bisogna interpretare le nostre sensazioni e dargli un valore, proprio quello che ti dicono in terapia. E' lì che ti sbagli, ad imputare quei pensieri ad un altro te: sai benissimo che tu sei tu, nella tua testa, piuttosto è quello che fai e quello che fai vedere fuori che potrebbe essere un altro te, un te che devi cercare di far combaciare con quello dentro di te (scusa il gioco di parole). Non credo che tu abbia una personalità dissociata,altrimenti non potresti analizzare la cosa con oggettività. Piuttosto c'è un conflitto in te stesso che devi risolvere, devi far pace con i vari aspetti della tua esistenza. Pensa, perchè fai una determinata cosa? cerca la motivazione, lo scopo di quello che fai.

Rincewind88 19-04-2016 18:39

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
in seconda poche volte. Di solito invece in prima plurale. Forse è ancora peggio :D

cancellato16760 19-04-2016 19:23

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1715670)
Pensa, perchè fai una determinata cosa? cerca la motivazione, lo scopo di quello che fai.

E' quello che provo a fare, e qualcosa la sto risolvendo. Ma non è facile dopo anni e anni di conflitti stratificati. Di "decisioni" prese mai in modo lucido.
Dopo aver fallito nel tentativo A, si è presa la decisione B,ma per paura di un'eventuale decisione C. Ora sono fuggito da B che era sbagliata(in quanto di ripiego),e mi ritrovo di fronte a C,ma non lucidamente,in quanto non l'ho presa,ma sono fuggito da B...:testata:
Scusate sono già OT...e ovviamente non potete capirci un piffero, ma ritrovare il vero se stessi dopo anni e anni di disordine è un bel casino.

Per tornare al discorso dell'altro me, appena oggi ho razionalizzato il fatto che lo considero "un'intruso", fin'ora mi sembrava una parte altrettanto legittima del vero me. A me per ora questo sembra un risultato, blandizza di molto il conflitto...

cancellato16760 19-04-2016 19:24

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da xnoob (Messaggio 1715655)
Mi è capitato qualche volta. Secondo me è una cosa un po' da schizzati

So di esserlo!:bene:

cancellato16573 03-05-2016 17:24

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Ciao Semifobico.

Per me è un fatto positivo, il "tu" a te stesso: è indice di consiglio, che è una virtù. In sostanza, mi pare che attivi un giudice superiore che impone qualcosa a una parte di te che t'ha stufato.

Parlarsi come fai tu, comporta un certo distacco da una situazione emotiva, o problematica che a un certo punto di possono bloccare.

Anch'io delle volte mi dico ad alta voce: "lassa stare sta' cosa... chi cazzo te lo fa fare?":pensando:

cancellato16760 03-05-2016 17:32

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1722795)
Ciao Semifobico.

Per me è un fatto positivo, il "tu" a te stesso: è indice di consiglio, che è una virtù. In sostanza, mi pare che attivi un giudice superiore che impone qualcosa a una parte di te che t'ha stufato.

Parlarsi come fai tu, comporta un certo distacco da una situazione emotiva, o problematica che a un certo punto di possono bloccare.

Anch'io delle volte mi dico ad alta voce: "lassa stare sta' cosa... chi cazzo te lo fa fare?":pensando:

Si esatto, pensieri ossessivi che mi hanno stufato. E già il fatto di darmi del tu vuol dire che li considero in un certo senso a me estranei.
Poi il tu suona tipo consiglio dall'esterno, forse è un po' più convincente.

cancellato16760 03-05-2016 19:39

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Lo faccio quando mi capitano alcuni giri di pensieri che mi angosciano, o pensieri distimici e scoraggianti. O pensieri che tendono a farmi restare attaccato al passato (sono ossessionato da un recente passato),temendo che quel passato sia anche il mio futuro.
Oppure quando iniziano a salirmi pensieri d'odio e rabbia per la mia situazione o contro altre persone.
Mi parlo per calmarmi e fermare il ciclo dei pensieri.

Non c'è da preoccuparsi, credo sia bene e credo anche che in questo modo distinguo istintivamente me da pensieri che mi condizionano.

XL 03-05-2016 19:43

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715611)
Non sapevo che sezione scegliere,perciò ecco qui visto che credo sia roba da stressati(qualunque sia il vostro disturbo).
Io spesso parlo a me stesso in seconda persona,soprattutto quando devo mettere a tacere pensieri che non voglio.
Non mi dico devo smetterla,mi dico "Semifobico smettila!" , "Semifobico basta!".:miodio:
Non so se è normale,forse capita a tutti,e io lo faccio da un bel po' di tempo,ma oggi riflettevo su quale significato abbia.
Forse considero i pensieri che voglio zittire veramente come non miei e quindi li distinguo dai miei imputandoli a qualcuno che è altro da me,anche se gli do il mio nome.
A voi capita? Che ne pensate? Possiamo catalogare con certezza questi pensieri tra quelli che veramente non vogliamo? (si lo so è contorto,ma abbiate pazienza).
Qualcuno che fa questo ne ha parlato forse con il suo terapeuta, cosa ne pensa?

Penso sia normale, per me è normale che ci siano queste dispute interne, però sento mie tutte le voci. Forse perché già penso a monte che la mia volontà non è qualcosa che risulta unitario, è la "somma" di svariate motivazioni. E' il mio parlamento interno che si riunisce per deliberare :mrgreen:. Spesso, devo ammetterlo, molte questioni restano indecise, ma alla fine che dovrei fare, far finta di esser persuaso e deciso là dove l'unanimità risulta qualcosa di risicato?

Inosservato 03-05-2016 20:39

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
ma ne parli davanti agli altri?

a volte mi capita di parlare a me stesso, più che altro sotto forma di esclamazione (a livello di incoraggiamento oppure di rimprovero) ma mai davanti agli altri :pensando:

cancellato16760 03-05-2016 20:45

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1722892)
ma ne parli davanti agli altri?

a volte mi capita di parlare a me stesso, più che altro sotto forma di esclamazione (a livello di incoraggiamento oppure di rimprovero) ma mai davanti agli altri :pensando:

Non che io me ne renda conto.:pensando:

chrissolo 04-05-2016 02:27

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Io ormai son messo talmente male che credo di parlare a me stesso in nona persona.

Boston 04-05-2016 06:51

Si, qualche rimprovero in seconda singolare me lo son fatto, ma utilizzo di più la prima plurale. "Adesso facciamo questo, poi andiamo là ...", insomma é come se me la raccontassi per tenermi compagnia.

Ah, ovviamente, tutto ciò solo ed esclusivamente quando nessuno può sentirmi.

limitless 04-05-2016 12:09

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Capita qualche volta mentre sono da solo

MissAnsiA 25-07-2016 00:50

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Buonasera ragazzi! Quindi quando io,per farmi coraggio mi dico "Ale stai tranquilla" oppure "lascia vivere queste emozioni"
Mi parlo in terza persona

Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk

panzerdivision 25-07-2016 00:59

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
anche a me capita

cancellato2824 25-07-2016 09:51

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Oddio lo faccio (nella mente, non a voce alta): "dai ila" "forza ila" "ila ma pensi che..." ecc (a volte mi capita fin di farmi il dialogo a due voci, breve comunque, solo uno scambio di battute).
Il bello e' che proprio col nome ila che neanche e' il mio vero nome.
Sara' per quello che difficilmente mi sento sola sola, ci ho gia' sta roba.
Personalmente (per quanto mi riguarda) tendo a considerarlo non un bel segno.

Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1715611)
Non mi dico devo smetterla,mi dico "Semifobico smettila!" , "Semifobico basta!".:miodio:

Forse pero' (spero) e' piu' che altro un modo per incoraggiarsi/motivarsi e darsi ordini che si reputano utili in mancanza che lo faccia qualcun'altro (una specie di vocina interna interiorizzata che e' quella dei genitori/ societa', il cosa direbbero loro o un amico) .
Poi in italiano non esiste l'imperativo in prima persona (pensare/dirsi cose come "sa', prendo quel mobile e lo sposto" o "cos'e' che devo fare gia'?" e' gia' reputato piu' normale), per cui allo scopo bisognerebbe usare forme insolite/scorrette come: "e ora la smettero', oh!" "basta a me!" "dai io!".

cancellato2824 25-07-2016 10:06

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da MissAnsiA (Messaggio 1759952)
Buonasera ragazzi! Quindi quando io,per farmi coraggio mi dico "Ale stai tranquilla" oppure "lascia vivere queste emozioni"
Mi parlo in terza persona

Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk

eh si'
in seconda persona

varykino 25-07-2016 10:12

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
no a me capita di parlare a una persona che nn esiste :sisi:

tipo " ma ti rendi conto che cazz è successo?"

oppure " guarda te se è possibile che sto qua debba fare sto casino bestia"

oppure " figurati se mo vado la , ma manco dopo morto"

ovviamente solo quando sto solo :D cioè sempre lol , d'altronde uno deve tenersi compagnia in qualche modo :D , lol o forse sono diventato pazzo , pazienza.

An.dream 25-07-2016 10:30

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Mi sembrano pensieri che fanno un po' tutti, anche quelli "senza problemi". Li ho sentiti anche dagli altri davanti ad altre persone, soprattutto quando si trattava di autoincoraggiamenti.

dentromeashita 25-07-2016 10:34

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
non lo so,ma lo faccio al contrario di te,del tipo ashita,rifletti prima di parlare,ashita,datti una mossa,ahita,pensa,ashita ragiona,dai ashita è ora di alzarsi,dai ashita smuoviti,gli do un senso motivazionale,uno sprono su me stesso in seconda persona verso me stesso e la mia pigrizia.
no non ne ho mai parlato con la psica..
sinceramente non ho mai dato peso alla cosa,ora che che lo fai notare..

(lo penso,o bisbiglio a bassa voce,mai davanti agli altri parlo)

Gnar 25-07-2016 10:49

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
In generale mi sembra normale, parlare da soli in prima, seconda, terza persona - forse quando cominci a usare la quarta, quinta e soprattutto la sesta c'è qualcosa che non va... :D

Io penso di farlo abbastanza spesso, sia in modo ironico che non:

Prima: "Sono troppo vecchio per queste stronzate" (un classico)
Seconda: "Dai su! Forza! Alzati!!!"
Terza: "E fu così che il nostro eroe la prese in quel posto..."
Quarta: "Oh avanti! Ci svegliamo?!?"
Quinta: "Se solo non foste così irritanti..."

Sickle 25-07-2016 12:53

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
io parlo sempre a me stesso in seconda persona... forse perchè sono l'unico con cui parlare... :sisi:

Antonius Block 25-07-2016 13:01

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quando parlo con me stesso mischio prima e seconda persona.
Se qualcuno potesse entrare nella mia testa e ascoltare i miei pensieri si troverebbe davanti ad una situazione simile a quella di Smeagol del Signore degli Anelli.

BlackDragon 25-07-2016 13:12

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Sono bravissimo a parlare da solo ma solitamente mi limito alla prima persona, anche se spesso immagino conversazioni con altre persone, metodo che credo mi abbia aiutato a sviluppare una certa dote dialettica che prima non avevo.

cancellato16760 25-07-2016 20:27

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da dentromeashita (Messaggio 1760059)
non lo so,ma lo faccio al contrario di te,del tipo ashita,rifletti prima di parlare,ashita,datti una mossa,ahita,pensa,ashita ragiona,dai ashita è ora di alzarsi,dai ashita smuoviti,gli do un senso motivazionale,uno sprono su me stesso in seconda persona verso me stesso e la mia pigrizia.
no non ne ho mai parlato con la psica..
sinceramente non ho mai dato peso alla cosa,ora che che lo fai notare..

(lo penso,o bisbiglio a bassa voce,mai davanti agli altri parlo)

Io per l'incoraggiamento uso la prima persona. Mi dico "Io riesco","io posso", "vado avanti","ho fiducia"...la seconda persona la uso per fermare i pensieri che ritengo disturbanti.

dentromeashita 25-07-2016 20:48

Re: Parlare a se stessi in seconda persona
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1760371)
Io per l'incoraggiamento uso la prima persona. Mi dico "Io riesco","io posso", "vado avanti","ho fiducia"...la seconda persona la uso per fermare i pensieri che ritengo disturbanti.

si l ho capito,anche il io sono io posso sone teorie e strategie da non mettere in secondo piano,moitivazionali,attenzione all'ego,da parte mia


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