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The burning monk
Più di 50 anni fa un monaco vietnamita di nome Thích Quảng Đức compì un gesto eclatante:
Si sedette in una piazza attorniato da centinaia di monaci e monache, si mise a meditare per raggiungere uno stato di concentrazione meditativa sufficiente a sopportare il dolore atroce che lo aspettava e si fece dare fuoco da un suo seguace. Il gesto fu fatto per reclamare l'uguaglianza religiosa nel vietnam dell'epoca, ebbe grosse conseguenze in termini di impatto mediatico e fu uno dei motivi dell'indebolimento del regime sud-vietnamita. È uno dei tanti esempi di martirio in epoca moderna, e penso sia a suo modo un esempio da seguire, arrivare ad immolare la vita per una causa come l'uguaglianza fra diverse religioni, dovremmo prendere esempio da personalità come queste. Il suicidio visto in quest'ottica non va condannato, va solo ammirato, solo una personalità estremamente forte può arrivare ad infliggersi un supplizio del genere in nome di qualcosa che poi non potrà nemmeno vedere realizzato. Combattere in ogni modo per i propri ideali, per la propria libertà, per l'uguagliaza. http://2.bp.blogspot.com/-ul72G5EX-P...25281%2529.jpg |
Re: The burning monk
questi sì che sono grandi Uomini da cui prendere esempio, in confronto alla sua nessuna vita è degna di essere vissuta
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Re: The burning monk
nn è servito a niente .... l'universo è lo stesso in espansione e prima o poi finirà :D
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Re: The burning monk
Si e quindi?
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Re: The burning monk
Volevo andare a "scaricare la tensione" ma dopo aver letto di 'sto tizio sono troppo triste e demotivato per farlo. Insomma, neanche un pornazzo in santa pace, e che cavolo! :pensando:
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Re: The burning monk
se non ricordo male il vietnam allora era una specie di colonia francese, e i francesi cercarono di imporre il cattolicesimo a scapito del buddhismo
per quanto riguarda il suicidio del monaco credo che noi occidentali abbiamo una cultura ed una mentalità troppo distante da quella orientale per poter capire un tale gesto, che saremmo portati ad interpretare, erroneamente, come un raptus di follia e fanatismo |
Re: The burning monk
Il suo gesto può essere stato ammirevole, ma inutile.
Se non è cambiato nulla dopo, e se lui ne era consapevole, ha solo commesso un suicidio, come tanti ne capitano. Piuttosto avrebbe dovuto rimanere in vita per cercare di cambiare qualcosa, visto il suo grande coraggio. EDIT: Mi correggo, avevo letto male. Il suo gesto in realtà è servito a fermare la soppressione del Buddhismo. In questo caso, il suo gesto non è stato inutile anzi, è stato fondamentale, perciò merita soltanto ammirazione. |
Re: The burning monk
La macchina col cofano aperto mi fa pensare che abbiano preso la benzina da lì, dove caspio li avevano i serbatoi? :pensando:
Comunque se il suo gesto ha contribuito ad indebolire il potere sudvietnamita non vedo perché debba ritenersi inutile, comunque ricordo pure di un nazionalista cecoslovacco che fece una cosa simile in funzione antisovietica però questo che medita mentre brucia è qualcosa di incredibile. Personalmente però preferisco il sacrificio dei tre ingegneri sovietici per chiudere le valvole del reattore a Cernobyl ed evitare una tragedia molto superiore scongiurando un'altra esplosione, si sono calati nell'acqua radioattiva e si son presi una dose di radiazioni letale ma sono riusciti nel loro compito. Avevo letto anche di un esploratore inglese che si era ferito e praticamente rallentava il suo gruppo rischiando di far arrivare in ritardo i compagni alla base e quindi farli morire di fame e freddo e che uscì dalla tenda mentre c'era una tempesta andando incontro a morte certa. Questi fatti sono tecnicamente suicidi però di certo non si ha il coraggio di criticarli perché salvano la vita di altre persone e quindi fanno un favore alla società sacrificando la propria vita però non è certo il caso del monaco che invece è giusto un suicidio per protesta. |
Re: The burning monk
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Comunque All'inizio parli dei fatti inerenti alla primavera di Praga ? :pensando: |
Re: The burning monk
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Re: The burning monk
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https://it.wikipedia.org/wiki/Jan_Palach |
Re: The burning monk
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Mentre questo ha finalmente portato sulla retta via almeno una persona Mannaggia, dovrei studiarli meglio i miei topic :pensando: |
Re: The burning monk
merito anche dello scatto...
cmq nessuna morte dedicata ad una causa pacifica è inutile. Frantuma l'idea soggettiva che abbiamo dell'universo e ci ricorda che l'umanità è una cosa sola. |
Re: The burning monk
Questa morte per quella che si ritiene una giusta causa merita rispetto, come tante altre. Tal gesto può rivelarsi inutile, ma è proprio il non-agire che ci condanna in un mondo che non potrà essere migliore. Diverse famiglie tedesche hanno tentato di nascondere degli ebrei dai nazisti, sono stati scoperti e uccisi: il tentativo è stato inutile, non ha salvato nessuno, ma è il tentativo ad aver acceso la speranza, ad aver piantato un piccolo seme per un cambiamento, aver sacrificato la propria esistenza per aiutare gli altri. Quante persone sono morte e continuano a morire per denunciare il potere? Quel potere che hanno visto in prima persona e che stavano o che hanno denunciato, a costo della propria vita, quei sacrifici che magari gran parte delle persone nemmeno conosce o che misconosce sfottendo senza saperlo certi martiri. Certo, bisogna discernere da gesti realmente motivati da un'interesse altruista da quelli che sono solo un modo per dare dignità al proprio suicidio (per depressione o altro), in quest'ultimo caso non è un atto sincero e porta solo alla perdita di una povera vita, nient'altro. Dovessi trovarmi nella situazione di morire per una causa in cui credo, lo farei in maniera indiretta, cercherei di portare alla luce qualcosa di talmente scomodo per il sistema da finire ucciso, ma mi assicurerei di lasciare un'immagine positiva della mia persona, impedendo a quello stesso sistema di infangarmi da morto, sperando di piantare un seme per il futuro.
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Re: The burning monk
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Probabilmente però genericamente lo farei per difendere i diritti di persone oppresse. Quote:
Il resto quoto, bella riflessione :bene: |
Re: The burning monk
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Re: The burning monk
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Re: The burning monk
Il comico genovese negli studi di Corriere Tv a tutto campo. «Cedo il marchio dei 5 Stelle. E se la Raggi non vince a Roma mi do fuoco».
Io chiuderei questo topic visto l'alto tasso di emulazione che sta suscitando. :thumbdown: |
Re: The burning monk
Ritengo che questo genere di protesta serva a poco e, paradossalmente, possa venire emulato con drastiche conseguenze. Jan Palach ne è l'esempio più rappresentativo.
Piuttosto ritengo più saggio pianificare una serie di azioni e idee per risolvere il problema attivamente, anziché martirizzarsi nella speranza che qualcun altro lo risolva per noi. |
Re: The burning monk
Up per ricordarne l'anniversario.
Senza quei due balordi di Deep e Tether però non è la stessa cosa. :piangere: |
Re: The burning monk
Lo scrivo ora perché per qualche motivo mi ero sempre autocensurato e non mi va di scrivere in modo serio quindi andiamo dritti al punto:
l'immolazione del monaco non è servita a nulla anzi ha inasprito le persecuzioni nei confronti dei buddhisti, al punto che la stessa CIA (che probabilmente l'aveva messo su) fece fuori Diem dopo la violenta repressione delle proteste, dato che era diventato ingestibile. Cio' che è servito a liberare il popolo vietnamita, buddhisti inclusi, non è stato il sacrificio di un monaco, ma quello di 20 milioni di vietnamiti nell'arco di 20 anni di guerra. |
Re: The burning monk
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Non osare sminuire il monaco, è considerato un eroe in certi ambienti. :laugh: |
Re: The burning monk
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Re: The burning monk
Voglio un suicidio del genere. :sarcastico:
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Re: The burning monk
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Re: The burning monk
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Re: The burning monk
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Chissà se la meditazione aiuta a sopportare il dolore (sulla falsariga degli stoici) o se invece riesce a non farlo percepire proprio. Ho letto che grazie all'ipnosi si riescono a raggiungere stati simili a quelli che si ottengono con l'anestesia locale. Se questi monaci riescono a fare quel che produce la suggestione non devono sopportare nulla perché non sentono quel che sente un'altra persona. Non so se siano leggende metropolitane ma ho letto anche che alcuni monaci riescono a controllare il calore corporeo anche quando l'ambiente è molto freddo. https://www.focus.it/scienza/salute/...tazione-si-puo Queste cose qua sono le uniche cose che mi interesserebbe riuscire a sviluppare, sarebbe bello avere un anestetico volontario ossia la capacità di disattivare i circuiti che producono la percezione del dolore. E' una cosa ben diversa questa secondo me dalla sopportazione del dolore, sopportare il dolore implica avere comunque una forma di conflitto interno, non sentirlo invece, potendo scegliere di riempire intenzionalmente la coscienza con altro, è una cosa ben diversa. |
Re: The burning monk
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