Originariamente inviata da Myway (Messaggio 1689290)

innamoramento virtuale nel senso di forte intersse e voglia di approfondire....yesss i do

Originariamente inviata da iturbe89 (Messaggio 1689337)

Si.. a 18 anni su una chattina del web...lei 19 anni (che poi dopo anni scoprì che era un ragazzo :miodio:) era talmente incuriosità che arrivammo a scambiarci i numeri dopo diversi giorni di chat (sembrava letteralmente persa di me, colpita dai miei modi "insoliti"/ diversi). Dopo mesi di messaggi, visto che incombeva il mio 18° compleanno senza nessun festeggiamento se non ricordo male troncai improvvisamente tutto spegnendo il cell per diverse settimane :testata: (le avevo detto che facevo 18 anni in quel mese). Poi dopo anni mi ricordai di sta "storia" e ne avevo nostalgia. Dopo aver trovato il numero, visto che siamo nell era whatsapp, scopro che la ragazza in realtà era un ragazzo che sicuramente voleva solo divertirsi :miodio:

Da allora ci vado con i piedi di piombo, specialmente in chat che hanno come unico scopo incontri/nuove amicizie

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1689359)

mi spiace tanto per la tua brutta esperienza :(
il web purtroppo è ingannevole , io non credo che volesse divertirsi più probabile invece che fosse gay ...

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1689420)

@stellina c'è la opzione 3 "sia qui che altrove" ;)

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689452)

Mi chiedo (e non è una domanda retorica, è una cosa che realmente non ho capito) se prendersi una cotta virtuale sia una cosa normale o disfuzionale. Se non sia solo una sostituzione di ciò che non si riesce ad avere nelle interazioni dal vivo (per evitare quella dicotomia tra mondo virtuale e mondo reale) oppure è solo un modo per "ampliare" il campo di conoscenze.
Oppure che non sia un modo per proteggersi dalle relazioni, nel senso che prendersi una cotta virtuale è più "sicuro" perché di fatto non si è obbligati a concretizzare come dal vivo, o cmq si possono dilatare i tempi all'infinito, dando da una parte l'illusione di vivere un qualcosa, dall'altro la sicurezza che non ci si è davvero esposti.

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1689475)

mi trovo in disaccordo MyWay , ma può darsi che dipenda dalla mia 'immaturità emotiva' ma io ho provato sentimenti veri e non proiezioni e credo che anche dall'altra parte sia stato così...
poi una parte di ragione ce l'ha pure adelaide, nel senso che può essere anche un modo per schermarsi per viaggiare in sandbox appunto, una volta spento il Pc dicevo io , finisce tutto se vuoi ...eppure non era così :timidezza:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1689481)

c'è una parte proiettiva evidente... poi ho premesso che sono immaturo emotivamente , però è stato bello ecco :)

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689488)

Io invece sono d'accordo con tersite. Magari per come sei fatto tu non hai mai provato innamoramento per una conoscenza solo virtuale, e io pure credo che non ne sarei mai capace essendo, come dice The Sleeper per sé, poco facile a cotte e innamoramenti.
Ma ci si può pure innamorare anche solo con una tipologia di interazione solo virtuale. Vero che manca un certo tipo di conoscenza, la mimica, l'odore di una persona, la sensazione che dà il toccarla, però c'è cmq la possibilità di conoscersi a fondo. Non tutti poi si presentano in chat nascondendo i propri lati oscuri, soprattutto nelle frequentazioni più lunghe. Tocca vedere di cosa parla tersite, se di contatti brevi oppure di frequentazioni virtuali durate mesi e mesi. Nel secondo caso si può dire che si sia giunti ad una conoscenza abbastanza profonda anche senza essersi visti, sebbene non completa.

Poi tutto sommato non è che dal vivo ci si innamori sempre della persona, ma anche lì spesso si parla di proiezione: ci si innamora dell'immagine che si ha dell'altro, soprattutto per frequentazioni di breve durata. E anche dal vivo si può fingere tanto, se ad esempio non si hanno conoscenze in comune e ci si vede sempre da soli.


Credo infatti che uno dei problemi delle relazioni virtuali sia quello di non vedere la persona nel proprio habitat ma sempre e solo nell'interazione con noi. La cosa si ripete anche in caso di relazione a distanza seppur dal vivo. E' facile tenere una maschera, recitare un personaggio, se siamo solo io e te, mentre è molto più difficile se siamo inseriti in un contesto in cui già ci conoscono.

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689507)

Ma il fatto di essersi sbagliati sulla persona, di averla idealizzata, non modifica la natura e l'autenticità del sentimento, questo dico.
Il fatto che l'altro abbia nascosto degli aspetti o indossato una maschera non significa che quello che provo non sia davvero amore. Significa solo che il sentimento è rivolto a una persona che in realtà non esiste. Ma il sentimento c'è, esiste, e fa soffrire e fa star bene come se quella persona fosse realmente così come noi pensiamo.
Non è la realtà dell'altra persona che identifica il nostro sentimento verso di lei, ma è quel che proviamo noi.

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689515)

Dove sta scritto che si parla di relazioni che aiutano a crescere? Si parla di innamoramento, che può anche far regredire come persona, non necessariamente migliorare.
Innamorarsi di un vip è diverso, perché lì si sa che non è la persona reale quella che vediamo, ma è un personaggio. Diverso è quando si interagisce con una persona e pensiamo che lei sia realmente così.
Sì, si possono avere 50 cazzeggi virtuali a settimana, ma appunto son cazzeggi. Ma se io mi impegno in un rapporto, se io ci credo e provo un determinato sentimento per quella persona allora secondo me è giusto parlare di innamoramento.
Qui si sta solo parlando del tipo di sentimento, non se questo sentimento sia utile o non ferisca. Ovvio che secondo me si debba sempre passare al piano reale se c'è un sentimento, per concretizzarlo. Ma se non ci si riesce (per vari motivi) non significa che quel sentimento non ci sia.

Non mischiare i due piani (sentimento e utilità), cerca di capire solo quel che una persona può provare, giusto o sbagliato che sia.

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689520)

E due:

Non stiamo discutendo sull'utilità o la pericolosità di innamorarsi via chat, ma della realtà di questo sentimento.

La differenza sta nel fatto che nella chat c'è interazione con quella persona. Dimmi poco. Col vip c'è interazione? Lui ti parla, ti scrive? Se gli dici qualcosa lui ti ascolta e ti dice il suo parere?

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689520)

Non stiamo discutendo sull'utilità o la pericolosità di innamorarsi via chat, ma della realtà di questo sentimento.

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689529)

Pure secondo me. Però qui diceva che non è vero:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1689520)

E due:

Non stiamo discutendo sull'utilità o la pericolosità di innamorarsi via chat, ma della realtà di questo sentimento.

La differenza sta nel fatto che nella chat c'è interazione con quella persona. Dimmi poco. Col vip c'è interazione? Lui ti parla, ti scrive? Se gli dici qualcosa lui ti ascolta e ti dice il suo parere?