FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Storie Personali (https://fobiasociale.com/storie-personali/)
-   -   ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano (https://fobiasociale.com/ti-sei-mai-detto-non-sono-quello-che-gli-altri-pensano-52993/)

paurapersone87 21-02-2016 19:38

ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
io continuamente e non ce la faccio più

NatoMorto 21-02-2016 19:40

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da paurapersone87 (Messaggio 1685822)
io continuamente e non ce la faccio più

oltre a dirmelo ne sono certo

Sickle 21-02-2016 19:56

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
non lo so più nemmeno io come sono...

cancellato16760 21-02-2016 19:58

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da paurapersone87 (Messaggio 1685822)
io continuamente e non ce la faccio più

Puoi anche metterla nell'altro senso: gli altri non pensano ciò che siamo, finchè non ci mostriamo per ciò che siamo.

Blue Sky 21-02-2016 20:02

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Avoja...

Roy 21-02-2016 20:28

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Nessuno è quello che gli altri pensano.
Diventarlo, rispettare l'idea altrui su sè stessi, è un impoverimento spesso manifesto ma per natura inattuabile.

Hazel Grace 21-02-2016 20:36

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
un sacco di volte, quando sono sola con me stessa sono un'altra persona, molto più decisa e sicura di me

gftime 21-02-2016 20:37

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
si che me lo sono detto..ma se vado avanti così non penso di avere mai un'occasione per dimostrarlo :timidezza: (ammesso che sia vero)

Hor 21-02-2016 20:57

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Sì che me lo sono detto, ma mi sta bene così, anzi, benissimo.
Perché dovrei ambire a una perfetta coincidenza tra ciò che sono e ciò che gli altri pensano io sia? È la non sovrapponibilità tra i due àmbiti a creare lo spazio privato interiore e che fa di me ciò che sono. Altrimenti, ci fosse una perfetta coincidenza tra i due, saremmo non più che piccole formiche dove il piccolo ingranaggio risponde pienamente all'esigenza del meccanismo globale di cui è parte. E non sarebbe bello, no.

XL 21-02-2016 21:11

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
:pensando:...
Io no, per la verità penso e ripenso al fatto che non sono quel che gli altri desidererebbero che io fossi, essere quel che gli altri pensano che io sia risulta anche vero.
I miei genitori mi avrebbero voluto molto diverso, la maggior parte delle persone attorno a me mi avrebbero preferito molto diverso, stringi stringi alla fine il problema è questo per me.

Se gli altri pensano che sono una persona che ha certe preferenze e vive in certi modi, in fin dei conti descrivono tutto correttamente, il problema è che secondo il loro punto di vista queste preferenze non dovrebbero esserci, io non dovrei esistere così come esisto, e non dovrei sopravvivere nemmeno così come sopravvivo.

Non è che non conoscono chi sono, mi conoscono in buona misura anche bene come mi conosco io, ma disprezzano quel che conoscono e vorrebbero che io introiettassi per intero questo loro desiderio, ma non ci sono mai davvero riuscito.

Vorrei essere in pace con le persone intorno a me, ma per me risultare all'altezza delle aspettative di certe persone rappresenta uno sforzo continuo. Mi si dirà "E non lo fare questo sforzo se ti pesa tanto!"... Eh, il problema però è che quando non lo faccio questo sforzo, dagli altri non ottengo nulla. Desidererei essere apprezzato da certe persone senza dover fare certe cose o costringermi ad essere, però credo proprio che questo risulti impossibile.

Adesso, alla mia età, sono persuaso che da questa trappola qua io non ne esco più (da vivo). Sono un corpo estraneo all'interno della buona società e non riesco ad andare a tempo col resto dell'orchestra. Riesco a comprendere bene perché molte persone mi considerino "cattivo", ma "buono" io non riesco ad esserlo come vogliono tutte queste persone, e questo conflitto resta sempre aperto in assenza di una vera soluzione.

Equilibrium 21-02-2016 22:28

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Io invece mi chiesi, ma perche penso che gli altri pensano? Ma perché mi devo esaurire inutilmente? Ma non e meglio che penso a fare i cazzi miei?

liuk76 21-02-2016 22:52

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Spesso in questo forum, riferendomi alle accuse che mi vengono rivolte, un po' meno nella vita reale.

wakemeup 21-02-2016 23:04

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Lo ripeto ogni sacrosanta volta...gli altri non si immaginerebbero mai,neanche lontanamente ciò che sono davvero; le mie sofferenze, le paure che ho dentro, e soprattutto il mio stile di vita così malato e triste.

cancellato17065 21-02-2016 23:47

Vitangelo Moscarda approva questa discussione.

Etairos 22-02-2016 00:11

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Sono d'accordo con Semifobico e M.me Adelaide.

Sinceramente però mi chiedo cosa pensino gli altri di me e non so darmi una risposta certa a riguardo, anche perché, per quanto io so più o meno qualcosa di me e di come mi comporto, so i miei pensieri e molte volte le motivazioni di tali mie azioni, non so bene come queste possano essere percepite dagli altri, se veramente ci sia un minimo di comprensione o no.
E' pur vero che pur volendo, molte parti di me non posso riferirle agli altri, anche perché probabilmente si potrebbero "spaventare e scappare da me".

In realtà a me questa cosa, soprattutto ultimamente, mi incuriosisce a tal punto che sarei intenzionato a chiederlo a persone che conosce abbastanza bene (anche se in realtà non così tanto ._.) per avere dei riscontri a riguardo. Credo che sentire da altri cosa pensano di noi possa essere un inizio per lavorare e migliorare noi stessi.
Mi rivolgo a chi mi leggerà(?), secondo voi può vale la pena sentire gli altri per sapere cosa pensano effettivamente di noi, cioè farci dire quali "vizi, virtù e caratteristiche" ritengono che siano nostre proprie?

cancellato16760 22-02-2016 00:19

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da Etairos (Messaggio 1686033)
Sono d'accordo con Semifobico e M.me Adelaide.

Sinceramente però mi chiedo cosa pensino gli altri di me e non so darmi una risposta certa a riguardo, anche perché, per quanto io so più o meno qualcosa di me e di come mi comporto, so i miei pensieri e molte volte le motivazioni di tali mie azioni, non so bene come queste possano essere percepite dagli altri, se veramente ci sia un minimo di comprensione o no.
E' pur vero che pur volendo, molte parti di me non posso riferirle agli altri, anche perché probabilmente si potrebbero "spaventare e scappare da me".

In realtà a me questa cosa, soprattutto ultimamente, mi incuriosisce a tal punto che sarei intenzionato a chiederlo a persone che conosce abbastanza bene (anche se in realtà non così tanto ._.) per avere dei riscontri a riguardo. Credo che sentire da altri cosa pensano di noi possa essere un inizio per lavorare e migliorare noi stessi.
Mi rivolgo a chi mi leggerà(?), secondo voi può vale la pena sentire gli altri per sapere cosa pensano effettivamente di noi, cioè farci dire quali "vizi, virtù e caratteristiche" ritengono che siano nostre proprie?

Io sono sicuro che incasinato e contorto come sono gli altri non possono capire un tubo neanche se si mettono di sano impegno.

A volte sapere ciò che pensano gli altri è utile. A me ha fatto capire quanto io sia paranoico e quanto il mio pensiero sia lontano dalla realtà che mi circonda.
Inoltre ho scoperto che il mio giudizio su me stesso è sempre molto iù pesante di quello degli altri.

Jointman 22-02-2016 00:22

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
è un metaproblema perchè di fatto nel 99% dei casi non sappiamo proprio cosa gli altri pensino, ma proiettiamo nostre autocritiche e paure pensando e convincendoci che siano loro giudizi, e poi inconsciamente si fa di tutto per meritarsi la (auto)critica che ci siamo immaginati. Un cane che si morde la coda! Purtroppo è abbastanza normale per un fobico, rendersi conto del meccanismo spesso non vuol dire riuscire ad uscirne...

feaanor 22-02-2016 00:34

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1685922)
Bravissimo. E' quello che penso pure io. Non è sempre così, a volte ci proviamo anche a mostrarci per quello che siamo, ma secondo me la maggior parte delle volte vorremmo che gli altri indovinassero quello che siamo senza che siamo noi a mostrarglielo, poi però ci lamentiamo se quei vuoti li colmano male.

Io ho notato che, dal momento in cui sono riuscito a "fregarmene" (inteso in senso buono ovviamente) di quello che gli altri pensano, ho trovato molto più facile mostrarmi per quello che sono, e quindi impedire che colmassero male i vuoti. E' una cosa che mi ha aiutato moltissimo.

Quote:

Originariamente inviata da Etairos (Messaggio 1686033)
Mi rivolgo a chi mi leggerà(?), secondo voi può vale la pena sentire gli altri per sapere cosa pensano effettivamente di noi, cioè farci dire quali "vizi, virtù e caratteristiche" ritengono che siano nostre proprie?

Ci ho provato ma non mi è andata bene, ho ricevuto pareri un po' scontati e che mi sono suonati falsi. Allora ho cercato di intuire quello che gli altri pensano dalle loro azioni nei miei confronti, e qualcosa ho capito (ma ovviamente non è facile, anzi).

alien boy 22-02-2016 00:40

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
non so quello che gli altri pensano e comunque credo che il giudizio vari a seconda della persona, del tipo d legame, del contesto in cui mi ha conosciuto, del modo in cui mi sono comportato con quella persona, ecc.
A me interessa il giudizio di poche persone, del giudizio del resto delle persone mi interessa relativamente. Può essere però che persone a cui si tiene giudichino secondo criteri diversi tra di loro o rispetto ai miei criteri. Per questo motivo si crea una confusione psichica che mi porta ad avere atteggiamenti incoerenti o a non sapere come agire.

Fantaghirò 22-02-2016 03:09

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da Sickle (Messaggio 1685833)
non lo so più nemmeno io come sono...

L'unica cosa che so è che sono totalmente diversa da come mi vedono le persone. Mento agli altri e lascio credere di essere ciò che loro pensano che io sia.. dentro di me c'è un mondo..che non riesco a far uscire.. da dieci anni ormai..

Noriko 22-02-2016 14:35

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
In genere no.. di solito mi mostro come sono, anche se certe volte nascondo certi pensieri e emozioni perché ritengo sia giusto così.

Jupiter 22-02-2016 19:13

Me lo dico praticamente sempre.

Crystal 22-02-2016 20:29

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Si me lo dico, e funziona solamente quando dietro c'è un pò di autostima costruita precedentemente.
Altrimenti devo fare altro per non permettere ai pensieri negativi e autoavvilenti di succhiarmi lentamente.

Se ho l'autostima intatta o quasi, funziona perfettamente: Mi ha detto che non non valgo nulla, sono una merda? Se c'è l'autostima intatta, posso pescare da lei e rispondere ad esempio, "è invidiosa/o e rafforzare questa tesi con ottime argomentazione che mi portano a crederlo veramente ed a distruggere il pensiero negativo dell'altro su di me.
Diversamente non troveremo mai un'esauriente o convincente ipotesi di contrasto al pensiero negativo altrui attribuitoci.

Myway 22-02-2016 21:42

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Noi non siamo nè quello che pensano gli altri nè quello che pensiamo noi di essere.....a volte servono anni per scoprire chi siamo realmente , a volte tutta una vita, a volte non basta manco quella....

Josef K. 23-02-2016 00:30

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Sì. Finché parliamo di rapporti d'amicizia o familiari riesco ormai ad essere me stesso quasi del tutto; insomma, non parlerei ai miei amici del mio essere qui sul forum, ma per il resto quanto sostengo in questo spazio lo affermo anche al di fuori e sono la stessa, identica persona in entrambi i contesti. Quando invece mi lego affettivamente, entra in gioco quel complesso di insicurezze che mi fa trascurare i miei bisogni in nome di quelli altrui e a tenere un comportamento "perfetto", quando magari dentro di me sono a pezzi. Ma è comunque colpa mia, perché tendo a scegliere persone così prese dai propri problemi da non considerare che possa averne anche io, o da rendersi conto del sacrificio che faccio per spendermi anche a loro favore, e puntualmente il rapporto si risolve in un inseguimento in cui lentamente mi dissanguo, sempre più consapevole che quel che sono non sia stato realmente compreso perché mancava a monte l'interesse a condividere qualcosa, piuttosto che a ricevere soltanto.

feaanor 23-02-2016 00:37

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1686434)
Quello è il problema. Trovare persone che ti siano abbastanza amiche da essere sincere non è cosa da poco. Capirlo dalle azioni non è ugualmente facile, perché di nuovo si va nel campo delle interpretazioni, per cui rischiamo di pensare che pensino altro.

Io cerco di procedere sperimentalmente, quindi se vedo che due o più persone, che magari tra loro non si conoscono, hanno lo stesso comportamento nei miei confronti, mi scatta il campanello d'allarme.

Oppure un consiglio pratico: ho ripescato le pagelle delle elementari e delle medie e mi sono riletto i giudizi delle maestre. Ho riconosciuto un paio di tratti della mia personalità!

Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1686434)
Fregarsene di quel che pensano persone che per noi contano poco per me è doveroso, e mi riesce abbastanza. Quando sono le persone a cui teniamo però mica è facile... Certo non aver paura del giudizio altrui aiuta a comportarsi più naturalmente, quello è sicuro. E paradossalmente piacciano pure di più...

L'ideale sarebbe iniziare a conoscere una persona il cui giudizio, in quanto all'inizio sconosciuta, non ci importa più di tanto; avremo così modo di esporci facilmente e sentirci accettati per quel che siamo e piano piano far "contare" quella persona nella nostra vita. Insomma esporci gradualmente al giudizio dell'altro, ma so che non è facile, le incomprensioni e gli offuscamenti dovuti a quello che noi vorremmo (e che poi non è) sono dietro l'angolo.

XL 23-02-2016 01:44

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide
Può essere utile se di fronte hai persone sincere. Può aiutarti a capire cosa trasmetti, laddove magari vorresti trasmettere altro.

I problemi che generalmente vengono a crearsi secondo me non dipendono dal fatto che non si trasmette bene chi si è, può arrivare benissimo al ricevente tutto di noi, i problemi dipendono da questo: il ricevente come accoglie queste informazioni sul nostro conto? Come le giudica?

Io potrei sentirmi bene nel far sesso con degli animali, un'altra persona invece potrebbe ritenere questa parafilia roba da pervertiti. Ma non è mica vero che l'astio dell'altro dipende dal fatto che non si è comunicato bene qualcosa di sé in casi del genere, anzi si creano questi attriti proprio perché si mostra apertamente chi si è.

Non so davvero cosa convenga fare in generale, mi sembra che sia una boiata sia mostrare parti di sé, preferenze, idee in modo non problematico ed ingenuo, rendendo disponibili queste informazioni a tutti (quando si sa bene che questa cosa qua potrebbe produrre reazioni piuttosto violente in svariati contesti) che vivere facendo finta di essere "un altro" cercando di nascondersi sempre nel tentativo di prevenire le reazioni più negative e distruttive (Bene vixit qui bene latuit / Bene visse chi ben si nascose :mrgreen:)

Forse bisogna trovare un buon compromesso. Io comunque non l'ho ancora trovato.

Heartlessx 23-02-2016 02:19

Sempre. Ho il timore che gli altri mi vedano stupida, antipatica e con poco da offrire, ed è la cosa che più mi fa detestare la mia fs.

Barile 23-02-2016 02:47

Penso che nessuno mi abbia mai capito davvero

cancellato15324 23-02-2016 08:01

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Sarebbe strano il contrario. :nonso:
La percezione che gli altri hanno di noi, si basa sul carattere e il modo di vedere altrui. Su di me, ci sono diverse idee ad esempio, non tutte coerenti con la realtà dei fatti, ma sono un insieme tra il mio modo di rapportarmi in diverse situazioni e la percezione personale di ognuno.
Chiaro che dipenda anche dal rapporto che si ha, una conoscenza superficiale sarà incompleta rispetto ad un'amicizia piú stretta o ad un altro tipo di rapporto (famiglia, fidanzato/a, colleghi di lavoro, etc).

Equilibrium 23-02-2016 08:17

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Sono del parere che piu si conoscono persone, piu si fanno esperienze, piu si frequentano ambienti nuovi tanto piu ci si rende imperturbabili a cio che puo pensare la gente di noi, ma anche a cio che noi pensiamo di noi stessi.

Si diventa piu consapevoli.
Quando leggo e sento "fregatene che la gente dice e pensa un sacco di minchiate"....

Ecco, queste si che sono perle di saggezza:bene:

XL 23-02-2016 09:52

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1686509)
Forse perché non mi interessa avere a che fare con persone che mi giudicano negativamente per le mie idee e i miei valori.
Cmq nessuno ha detto che l'astio deriva dal fatto che gli altri ci credono diversi da quello che siamo, il discorso non è quello. O almeno non solo quello. Pensa, io manco l'avevo considerato l'astio altrui nei miei ragionamenti :ridacchiare:

Io ho pensato a questa cosa qua, spero di riuscire a spiegarmi.
Se scrivi un libro e lo scrivi davvero così come lo volevi scrivere proprio in base alla tua cultura, te stessa, quel che conosci e tutto il resto e questo libro non piacesse davvero a nessun altro nonostante sia stato promosso e pubblicizzato come tanti altri libri, magari stai male per la mancata condivisione di qualcosa che ti appartiene e non a causa del fatto che non hai espesso o trasmesso quel che avevi intenzione di trasmettere scrivendo questo libro.
Puoi fregartene davvero della mancata condivisione quando la fetta che condivide è abbastanza ampia e non troppo risicata, in caso contrario iniziano i problemi, e si tratta di problemi che non hanno vere e proprie soluzioni, bisogna poi trovar compromessi e limitare o modificare l'espressione di sé affinché il libro risulti vendibile e condivisibile, ma questa operazione non rappresenta più un'operazione di semplice "traduzione" dei contenuti, rappresenta un'operazione di adattamento dei contenuti del libro all'ambiente affinché risultino condivisibili.
Si scrive un libro sia per esprimersi che per condividerlo (in genere si cerca la soddisfazione di entrambi gli obiettivi, poi se lo si vuol far per professione, va be' si cerca anche di guadagnar qualcosa), ora però le due cose potrebbero andare facilmente in conflitto in svariati casi. Se si raggiunge perfettamente il primo obiettivo potrebbe fallire il secondo e viceversa.
Fuor di metafora il contenuto del libro ancora non scritto rappresenta quel che si ha intenzione di esprimere, mentre tutti i mezzi capaci di esprimere questo contenuto sono il libro. Se ci fosse in gioco solo l'obiettivo di esprimersi, non verrebbero mai a crearsi conflitti di questo tipo, ma in generale non è così.

Warlordmaniac 23-02-2016 10:11

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da paurapersone87 (Messaggio 1685822)
io continuamente e non ce la faccio più

Sì, io sospetto di non essere timido e di non essere veterobigotto. Un giorno spiegherò il perché.

iturbe89 23-02-2016 10:13

Concordo con myway... cmq ormai cerco di essere "me stesso" in qualunque contesto. Non ha senso tentare di nascondere ciò che cmq verrebbe a galla nel giro di poco. Meglio essere "sciolti" fin da subito. Più si ricerca la perfezione e più si risulta imperfetti

XL 23-02-2016 10:52

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da iturbe89 (Messaggio 1686538)
Concordo con myway... cmq ormai cerco di essere "me stesso" in qualunque contesto. Non ha senso tentare di nascondere ciò che cmq verrebbe a galla nel giro di poco. Meglio essere "sciolti" fin da subito. Più si ricerca la perfezione e più si risulta imperfetti

Ma può essere che anche il tuo forzarti ad esser sciolto poi rappresenti una ricerca di perfezione, infatti hai scritto 'cerco di essere "me stesso"', se "cerchi" di esser qualcosa allora lo stesso anche questa potrebbe non essere la tua posizione più naturale e spontanea in quel contesto. Ci hai pensato?
"Sii spontaneo" hehehe... Il bello è che questa cosa spesso viene richiesta.

Jen525 26-02-2016 05:25

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Molte, moltissime volte. A volte penso anche che sia colpa mia, per il fatto che tendenzialmente metto una maschera davanti agli altri, cerco di non far vedere quello che non vorrei vedessero, odio sentirmi debole e allo scoperto ma dall'altro lato credo che sia colpa degli altri. Colpa degli altri perché una volta che istauro delle relazioni d'amicizia dovrebbero comprenderti un po' di più, bene o male poi cerco di essere me stessa ma la maggior parte del tempo sembra che gli altri ti ci mettano l'etichetta addosso e non guardino oltre.:testata:

Jen525 26-02-2016 05:34

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1686547)
Ma può essere che anche il tuo forzarti ad esser sciolto poi rappresenti una ricerca di perfezione, infatti hai scritto 'cerco di essere "me stesso"', se "cerchi" di esser qualcosa allora lo stesso anche questa potrebbe non essere la tua posizione più naturale e spontanea in quel contesto. Ci hai pensato?
"Sii spontaneo" hehehe... Il bello è che questa cosa spesso viene richiesta.

Ho risposto nel primo post senza leggere i commenti ed ho visto che ci sno state altre persone che hanno utilizzato la mia terminolgia: "cerco di essere me stesso". Beh, secondo me nessuno è completamente se stesso davanti all'altro, altrimenti ognuno di noi farebbe cose assurde come sganciare puzzette in pubblico:ridacchiare: per fare un esempio.. quindi è normale usare il termine cercare d'essere se stessi x me.

XL 26-02-2016 09:55

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
Quote:

Originariamente inviata da Jen525
Beh, secondo me nessuno è completamente se stesso davanti all'altro, altrimenti ognuno di noi farebbe cose assurde come sganciare puzzette in pubblico

Ma anche questo rappresenta comunque chi sei adesso... O no? :pensando:
Se un'altra persona le sganciasse davvero puzzette in pubblico sarebbe più sé stessa di te che decidi di non sganciarle per certi motivi? :nonso:
Io potrei immaginare di aggredire qualcuno e poi trattenermi, ma anche questa cosa qua rappresenta in fin dei conti un atteggiamento che definisce chi sono e mi fa distinguere da una persona che non si trattiene in certi contesti e non regola questi modi di fare in relazione a certi parametri.
O fare tutto quel che si immagina di fare e che passa per la testa in ogni contesto rappresenta un aderire a quel che si è?

Questo "esser se stessi" io non ho mai compreso davvero cosa possa significare, so solo che si agisce in certi modi per dei motivi, al più si può cercare corsi d'azione e modi di fare che nell'insieme ci facciano star meglio, ma lo stesso questo processo qua mi sa che non svela una qualche essenza nascosta, al più svela le nostre preferenze attuali.
Per questo io penso che sempre e comunque si è chi si è e non sono mai stato tanto in disaccordo con chi sostiene che "si diviene quel che si è", anche davanti agli altri e anche quando si mente (in quanto mentitori) si è quel che si è, la differenza può consistere in certe circostanze solo nello star meglio o peggio.
Dicendo delle bugie può essere che si innescano una serie di conseguenze sgradevoli ed in seguito valutando i pro e i contro si decide di non mentire, ma nel momento in cui si mentiva a mentire sempre noi eravamo e sempre noi eravamo a non conoscere le conseguenze, non altri.

Facciamo un esempio. Se io oggi non so guidare l'auto e questa cosa produce nella mia esistenza una serie di disagi, alla fine è vero che adesso non sono capace di farlo, ma se casomai un giorno imparassi a guidare e stessi meglio proprio per questo non credo che questa cosa debba rappresentare un'adesione ad un me stesso più vero (supponendo che questa competenza ci fosse già stata a monte e non la si fosse costruita strada facendo) o che ieri questa competenza era già presente da qualche parte dentro di me, ieri ero diverso ma comunque ero me stesso anche se non sapevo guidare e per questo provavo una serie di disagi, oggi, che sono cambiato e sto meglio perché ho imparato a farlo, sono sempre e comunque me stesso.

Da bambino quando avevo paura del buio ero io, adesso che non ho più paura del buio non sono diventato "più me stesso" di ieri.

gftime 26-02-2016 12:51

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
circa una decina di volte al giorno

Demiurgo 26-02-2016 17:45

Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
 
"ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano"

Si

Quando mi trovo di fronte ad una ragazza
Quando mi trovo ad un colloquio di lavoro
Quando mi trovo in compagnia...
ecc ecc...


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:04.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.