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"invidia" x l'amore altrui
non sono mai stato invidioso, tuttavia ieri passeggiando (ovviamente da solo) in un parco, nel vedere varie coppiette tenersi x mano, scambiarsi semplici gesti d'affetto, ho provato un pò d'invidia, nel "senso buono" del termine.
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Re: "invidia" x l'amore altrui
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io mi rovino le serate guardando i ragazzini di 15-16 anni, magari anche bruttini, gia con le loro fidanzatine piccole ma provocanti. Quando mi capita di vedere questi teenagers che si baciano appassionatamente per strada senza pudore e senza vergogna, cado in depressione e divento triste, non mi va più di scherzare e la mia serata va a farsi fottere...è una frustrazione troppo grande... |
lo so, caro sempre timido, è normale che tu sia invidioso....io, come sfigato, provo un'invidia anche meno buona, nel senso che è un'invidia venata di cattiveria, nn sono certo contento x loro quando vedo tutte quelle coppiette mano nella mano.resta solo da darsi da fare x trovare qualceh ragazza...
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Re: "invidia" x l'amore altrui
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Diventa invece brutta e da evitare quando si trasforma in astio malevolo e incattivisce la persona che la prova, senza peraltro fargli fare un singolo passo in più nella giusta direzione |
Ricordiamo che nelle dinamiche sociali l'etica ha una funzione utilitarista.
L'invidia è stata postulata come anti-etica dalla cultura popolare solo perchè genera conflitto sociale, non perchè è un sentimento privo di fondamento razionale, anzi, dal punto di vista razionale l'invidia è spesso logicamente fondata, e l'invidioso si avvicina più alla ragione dell'invidiato. Questa la considero una delle più grosse contraddizioni della psicologia umana, infatti sento spesso esseri umani dichiarare il loro disprezzo per gli invidiosi nel contesto X, poi però, nel contesto Y, si tradiscono manifestando loro invidia. Il postulato che "l'invidia è negativa" è una comoda petizione di principio per respingere le proteste, così si innesca il circolo vizioso in cui l'invidioso diventa sempre più aggressivo con l'invidiato, e l'invidiato, da questo fatto, accresce la sua credenza che l'invidia è una qualità negativa. |
quando parlo di invidia "nel senso buono del termine" voglio intendere che non provo astio nei confronti di chi è felice, ne tantomeno auspico del male x loro secondo il principo del "mal comune, mezzo gaudio".
non sono mai stato cattivo d'animo, per cui nel vedre le situazioni che ho descritto provo solo dispiacere x la mia situazione di "solitudine sentimentale". se chi mi sta di fronte è felice perchè ha la sua anima gemella vicino buon per lui o lei. |
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Però non sono d'accordo con la tua generalizzazione (a meno che non sia fuzzy) che chi manifesta fastidio osservando le coppiette stia investendo nel modo sbagliato sulla sua invidia. Il simbolo del se', pur producendo una rappresentazione unitaria della nostra identità, deve mediare tra diverse pulsioni, quindi non deve necessariamente prendere una posizione tra 1) scegliere di essere felice per le coppiette 2) scegliere di essere rancoroso con le coppiette Dipende dal contesto, da quello che le coppiette ispirano al soggetto, e dal modello di riferimento del soggetto. Se io osservo le coppiette da un livello sociologico individualista (in cui il protagonista è l'individuo e le sue emozioni), provo gioia per loro. Se invece osservo il comportamento delle coppiette dal meta-livello sociologico, in cui i comportamenti dei singoli generano lo stato fisico del sistema socio-dinamico, allora tenderò ad ammonire i comportamenti delle coppiette che, a mio giudizio analitico, rendono il corteggiamento un gioco sleale. Dipende dall'interesse che ho: se ho l'interesse di analizzare il meta-livello socio-dinamico accentuerò le proprietà negative del corteggiamento, se invece resto nel livello individualista manifesterò la mia felicità. Poi può accadere che io osservi la coppietta dal piano individuale, poi però, la coppietta, manifesta comportamenti che proiettano la mia attenzione al meta-livello socio-dinamico (come quelli che ti infastidiscono che hai descritto) e allora la mia reazione diventa la (2) e non più la (1). |
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Re: "invidia" x l'amore altrui
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Quindi, se l'osservatore le mette nel paesaggio, lo farà per non impegnare la sua mente nell'analisi sociologica. |
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questo è un altro problema dei sociofobici, la scarsa fiducia verso il prossimo, giustificata come corazza che ci protegge da eventuali sofferenze derivate dalla nostra fragilità nel gestire i rapporti interpersnali |
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Un pò d'invidia in questo senso capita anche a me di provarla.
Ma quello che mi capita più spesso è vedere per esempio una ragazza carina con un ragazzo che decisamente non è il massimo sotto l'aspetto fisico (non so se mi spiego) e per questo domandarmi "com'è che lui ha una ragazza e io no?", "come fa una così a stare con uno così?", considerando che mi ritengo tutto sommato un bel ragazzo (più che altro perchè me l'hanno detto, io sennò direi nella media...) e con un buon carattere... Queste situazioni mi danno molto fastidio, e non succede solo a me, come ho potuto constatare, ma hanno gli stessi pensieri anche alcuni miei amici. E non c'è nessuna cattiveria nei miei pensieri, è solo una constatazione di ciò che vedo. Si lo so che non conta solo l'aspetto fisico, però... A voi capita mai questa cosa? |
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e come non invidiare? ci sono alcuni giorni in cui se avessi quei "fortunati" sotto mano.....cosa gli farei.... !!!
altri in cui dico "un giorno anche io.." certo che se a poi questo si aggiungono domande di amici,conoscenti,parenti,impiegati in banca (pensate voi) sullo stesso tema: ma tu ce l'hai la fidanzata? :roll: poi sul fatto delle ragazze carine con i ragazzi non proprio "modelli"...bè se tutte le coppie fossero così nn mi lamenterei!!! Almeno ci sarebbe meno concorrenza (non che io sia brad pitt, chiariamoci!!! è perchè l'aspetto fisico incide su almeno il 50 %)... |
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l'atto di giudicare non è sempre un segno di presunzione, è anche un modo in cui si manifesta l'intelligenza dell'uomo, non è il giudizio in se' un male, il male è il non impegnarsi a verificare se il giudizio ha un fondamento logico
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E comunque quei sentimenti che ti ho elencato sono necessari tanto quanto l'amore, perchè permettono di distinguere quest'ultimo da tutto il resto. Se tutto fosse amore...cosa ci sarebbe di speciale in esso? I sentimenti negativi permettono di mettere alla prova sé stessi, di conoscersi, di mettere alla prova gli altri e i rapporti che abbiamo con loro, permettono di far saltare le ipocrisie e le falsità, di disambiguare le cose. Non pensare che la tua filosofia funzionerebbe su chiunque...funziona forse PER TE. Dici di non volermi imporre il tuo pensiero, però considerare queste idee assolute è comunque una forma di imposizione, o comunque un atteggiamento di chiusura, tipicamente fideistico e religioso...avrei detto fossi credente, da come parli. |
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Io dire di non essere il massimo (nel senso che se fossi donna e dovessi scegliere tra me e il massimo basandomi solo sull'aspetto fisico oggettivo forse mi tufferei sull'altro). Ci sono livelli diversi di "meno massimo", quindi dipende. Magari un fisico con qualche piccola imperfezione e una buona dose di carattere risulta migliore di una persona che ha il corpo di brad pitt e sul lato caratteriale piatto. Io comunque non invidio nessuno...sarà che le mie esperienze diversamente che altri le ho avute... diciamo che ho rosicato quando (a proposito di lettere d'amore citate) ho fatto i salti mortali per dire ad una ragazza che era bella, dolce ecc...ecc... e che volevo qualcosa in più e lei giustamente "e se non avessi il ragazzo caro il mio giova...". Ecco lì si che un po' rode: quando la testa dice una cosa, ma il cuore va esattamente nel verso contrario...e tu non te la senti nemmeno di incasinare più di quanto le cose... |
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rabbia, aggressività, invidia = guerra amore= pace |
Non capisco come fate ad invidiare chi stringe fra le braccia una raggazza che oggi come oggi altro non è che una creatura rappresentante soltanto l'egocentrismo e la discordia... :evil:
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Penso che l'invidia sia un sentimento umano che noi vediamo come negativo in quanto influenzato dalla morale cattolica che la pone tra i 7 peccati capitali.
In realtà l'invidia può secondo me essere vista come spinta in grado di farci desiderare ardentemente qualcosa e quindi come motivazione al miglioramento continuo. é normale desiderare in ogni modo ciò che non si ha ma che si vorrebbe avere ed è secondo me comprensibile che ogni individuo aspiri a qualcosa di più bello per la propria vita |
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E poi se ti informi un po' di filosofia scientifica, scopriresti che il cervello ha una struttura isomorfa a una macchina di Turing (cioè, a un calcolatore): puoi anche considerare il cervello come un calcolatore connesso a uno spirito (come faceva Godel), ma ciò non toglie che il cervello ha la struttura di un calcolatore elettronico, per quanto non ti piaccia le nostre emozioni sono basati su un hardware razionale. Con la logica posso produrre l'illogicità, con l'illogicità posso produrre solo sistemi in cui è possibile tutto e il contrario di tutto: dato che, come puoi osservare ogni giorno, non è possibile che una cosa sia vera e falsa allo stesso tempo, se ne deduce che la realtà non può essere illogica (prova a vedere cosa succede se, nel gruppo additivo, aggiungi il teorema "[i]1+1=5[i]", e dimmi se tutto il sistema non salta :-)). Quote:
Al limite posso seguirti nella tua fuga dialettica e dirti che non è così, io tento di essere il più coerente possibile, tu stai tentando di ricattarmi moralmente perchè [i]ti da' fastidio la mia volontà di essere coerente[i]. Già solo mi manifesta il livello di coscienza etica che hai, quando avrai godelizzato le pulsioni egocentriche te ne accorgerai, non ti preoccupare, quando questo avverrà spero che la cosa non ti turbi troppo, io di solito non provo rancore a lungo termine :-) Quote:
E' vero che il cervello è una struttura complessa, ma noi dobbiamo tendere ad essere più coerenti possibili, no a buttare nel cesso l'analisi. Se con l'analisi si può toppare al 20%, senza analisi la probabilità di toppare si avvicina pressappoco al 90% (e la probabilità di non toppare senza analisi dipende dall'intuito che... sorpresa... è un'analisi razionale fatta al livello inconscio :-D). Quote:
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Ciao Ciau.[/quote] :D :D |
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Se ( è bono ) allora ( rispondo ) Altrimenti Se (è brutto) allora ( morisse scannato ) |
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quindi risultano ininfluenti all'interno del programma :lol: |
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Le abilità sociali contano |
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mi succede molto spesso... ma più che invidia il mio sentimento è di delusione, senso di inferiorità, vergogna... al parco nn ne vedo molte coppiette, visto che al parco nn ci vado praticamente mai... le occasioni sono quelle di andare a fare shopping... tutto ragazzi innamorati mano nella mano... io sola come un cane, o al massimo accompagnata da mia madre... a volte mi chiedo cosa mi manca... o i miei difetti, un pò di ciccia qua e la, un nasino non proprio alla francese, però vedo tante ragazze che sn senza mezzi termini dei cessi eppure sn anche loro fidanzate... al conclusione è che il problema è nella mia testa.
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é vero, capita anche a me di invidiare le coppiette, ma guarda, ne ho conosciute così tante che stanno insieme solo perchè non hanno niente altro da fare. Le uniche persone che invidio veramnete sono coloro che hanno trovato realmente una persona speciale con cui trascorrere la vita insieme, ma fidatevi, ce ne sono ben poche di coppie così.
Certamente non invidio coloro che passano da una ragazza all'altra solo per fare numero.. Preferisco innamorarmi del giocatore che del gioco! :lol: |
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Più avanti ti darò le mie spiegazioni su quale sia l'utilità che io vedo e, soprattutto, la necessità. Quote:
Vuoi sapere perchè pensi che io consideri importante e necessario tenere sotto analisi quelle pulsioni emotive del nostro cervello, non ci hai riflettuto? Il motivo è semplice: si chiama etica. Se a me non piace la società, se non la considero giusta, se mi appare difettosa, io rilevo che l'insoddisfazione è causata dalla mancanza di ascolto, dall'impossibilità di comunicare qualunque problema, dalla mancanza di volontà degli esseri umani di progredire intellettualmente, dall'impossibilità di chiarire problemi che dovrebbero essere facili da chiarire e che invece, per la negligenza degli esseri umani, non posso chiarire (per esempio, spiegare alla gente come interpretare la mia ansia, ma più provo a spiegarlo più, a quanto pare, sembra che parli al vento), figuriamoci poi le ripercussioni sul piano politico. Analizzando il difetto poi, deduco che è causato dall'individualismo, cioà proprio dal vizio di mettere al primo posto quelle pulsioni emotive egocentriche, coltivando ideologie che sono illogiche (e quindi, abituano la mente a non applicare la logica nella comunicazione, e quindi rendendo la comunicazione inefficace: moltiplica questo atteggiamento per il numero di individui che compongono la società e capisci perchè sento tutta questa urgenza di educare a usare la logica). Inoltre io avverto questa necessità anche per i fatti della vita quotidiana, in famiglia la maggior parte degli equivoci e delle incomprensioni che devo sopportare sono causati dal non voler usare la logica dei miei familiari, sono a contatto con amici dei miei familiari che vengono plagiati da un capo carismatico del Rinnovamento, spesso assisto alla scena triste di due genitori che sono stati educati all'idea che la logica sia un optional e educano la loro figlia a non ragionare in modo logico, insomma, nella mia mente io percepisco tutto l'effetto a catena che il rifiuto della logica a favore dell'individualismo genera nella società, e quindi percepisco tutta la negatività dell'irrazionalismo, dell'individualismo, e l'unica realizzazione personale ce l'ho cercandomi e cercando di creare un ambiente in cui si usi l'intelligenza analitica senza contaminazioni ideologiche conservatrici. L'abbandono all'ebrezza del sentimento con me funziona solo se non percepisco, nella mia testa, possibili effetti negativi o diseducativi di quel sentimento. Sono stato abbastanza chiaro? |
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