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Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Come vi sentite
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Certo.
Sin da quando ho memoria... Ciò che la gente pensa di noi non è un problema nostro. :bacio: |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
si avoglia..
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Diverso non ricordo... strano si
Non mi sento "normale", complessivamente. E la "normale" conseguenza è appunto la solitudine. Non ho il coraggio di cercare interazioni, non so interagire... questo forse è il punto |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
So di cosa parli, ma non mi riesce di parlarne nemmeno qui. :pensando:
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Ovvio che sì. Non ricordo se me ne sono accorto prima io o mi è stato fatto capire, questa rimozione mentale è da indagare :D
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Sì, da sempre, ma non necessariamente in negativo.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Eccomi. Creatura aliena in contesti comuni tanto da spaventare.
In passato ho vissuto la cosa malissimo, in solitudine naturalmente. Che cosa dire infatti a qualcun altro riguardo la propria diversità? Sono stato chiamato pazzo, suonato, quando andava bene "particolare". Comunque, ora, mi reputo normale. A volte riesco pure ad esser fiero della mia stranezza. Credo che siano gli altri ad essere, più che altro, bloccati in questa camicia di forza che chiamano normalità. |
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Mi è stato proprio apertamente detto in varie salse, sia positive che negative, da i più disparati tipi di persone : dall'insegnante all'amico, dalla fidanzata al bulletto della classe. I motivi per farlo non manca(va)no. Posso farne un lungo elenco volendo. Come mi sento ? Ora mi sento vivo. Nel bene e nel male vivo. C'è voluto il suo tempo ad arrivarci, ma non importa. Pure quando sto una merda, la solitudine pesa e capita di pensare a quale sia il binario col treno migliore sotto cui buttarsi comunque mi sento me stesso, di avere "valore". E si fottano le aspettative sociali, i rapporti standard, il fare le cose solo in asssenza di rischi etc etc, se serve. Pace, se son diverso avrò anche bisogni diversi. Non devo sempre rendere conto ad uba sorta di autorità per ciò che sono. Voglio solo circondarmi di persone con cui sto bene e nel frattempo stare bene io stesso. Le esperienze per riuscirci provo a farle appena ne ho le forze ed i rischi che c'è da correre me li assumo. L'altalena di periodi positivi e periodi depressivi si fa sentire, ma va bene così. Molto meglio rispetto al sentirsi apatici e tagliati fuori dalle emozioni, dalla vita, che ho sperimentato anni fa. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
per fortuna
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Solo ultima della serie.Di recente il mio capo ha chiesto a un mio collega se secondo lui sono normale.:testata::miodio:Ma li dentro di normale non c'e' nessuno,sono tutti fuori di testa.
P.s.:il mio capo è mezzo pazzo,lo dicono tutti:mrgreen: |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Mi sento diverso, e mi piace. Non sono solo perchè sono diverso ma perchè ho allontanato tutti negli anni.
L'etichettatura diventa un problema dal momento in cui si mostra troppo la propria diversità; sarò forse un po' ipocrita ma ho imparato a fingere, voglio dire mi comporto diversamente in base a chi ho di fronte, quindi l'interlocutore non capisce come sono veramente, siccome la gente è una m***a non puoi mostrare i tuoi problemi, altrimenti ti disintegra, è più pratico atteggiarsi a normaloni (per quanto possibile) e fare i depressi con chi si conosce meglio, o su fobiasociale.com :D |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Più di una volta, ma sono io la prima a non considerarmi normale e quindi non mi stupisco.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Sprizzo diversità da tutti i pori ... un tipo di diversità in aumento anno dopo anno, che da estremamente fastidio e suscita negli altri antipatia a pelle, istintiva, automatica verso di me.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
AVOJJA :mrgreen: , diverso, strano, sfigato, asociale, recluso, problematico, mostro, potenziale serial killer, handicappato, muto, mentalmente instabile... Il problema è che le etichette diventano appiccicose e ci si comporta in conformità con esse per timore di non riconoscersi. Inoltre "diverso" è una parola gentile per non offendere, in realtà si vuole intendere inferiore. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Certo ma lo sono.
Sono diversa e si vede, faccio il possibile per dimostrare normalità anche faticando ma ho un disagio e si percepisce. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
L'etichetta strano.. quando ci penso troppo qualsiasi cosa faccio mi fa pensare che potrei essere strano confermando quel che immagino che gli altri pensino, cosa che poi non sempre è vera e se lo fosse il fatto che gli dia importanza mi fa comportare in riga con quel che penso che gli altri pensino di me.
Questo non ha importanza finché resta un mio pensiero, ma quando sento gruppi di persone che parlano male di qualcuno per hobby e poi conferiscono inevitabilmente con altri, creando una sorta di propaganda denigratoria a quel punto è inquietante pensare dove finisce quel che volevi esprimere, ad esempio il semplice starsene per conto proprio, non parlare di come oggi fa freddo o caldo, fingere sorrisi ecc.. fottute regole sociali che non imparo mai |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Mai sentito normale.
Fin da quando ricordo, l'etichetta della diversità m'è stata appiccicata addosso, a cominciare dalla famiglia, ambiente giudicante quanto mai. Etichetta ovviamente intesa in senso negativo: "Tu non sei normale". Col tempo, cogli anni, crescendo, un po' alla volta ho scoperto e conosciuto le mie varie diversità, quelle piccole e quelle grandi, ricavandone di volta in volta fascinazione, sorpresa, sgomento, fierezza, rabbia; e imparando un po' alla volta quanto sia difficile condurre una vita da diversi in un Mondo che esige omologazione e intruppamento. Vivere le diversità (sempre da declinare al plurale) è difficile, perché comporta solitudine, solitudine anche quando si è in mezzo alla folla, anche quando sembra di esser circondati da persone "comprensive"... e il mix di diversità e solitudine, spesso estreme, conducono a contemplare anche scelte radicali: c'è chi, più sopra, ha accennato ai binarî del treno da selezionare. La tentazione c'è, è sempre forte, ed è sempre una lotta contro la stessa. E così la vita prosegue in un sottile equilibrio, in una ricerca costante di un equilibrio forse impossibile tra le proprie diversità e il giudizio del Mondo. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Naturalmente. Ho mancato l'occasione di raggiungere una posizione apprezzabile nell'opinione del prossimo, non ho nessuna realizzazione concreta che certifichi una mia normalità.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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....stessa brodaglia ....comunque purtroppo ahimè.. ecc.ecc. ...stessa moneta con cui vengo pagato....la mia oramai compagna solitudine....alla tua età provavo le stesse cose e gli stessi sbatti per camuffarmi come gli altri...poi mi son rotto le palle...mi son lasciato andare alla mia essenza...le dinamiche si sono ripetute troppe volte in troppe situazioni diverse...sono un diverso,e un solo in mezzo agli altri...di base...poi trovo delle accomunanti e a volte riesco a sentirmi insieme realmente a qualcun'altro...ma non è la prassi...motivo per cui non temo la solitudine,è casa mia,temo i legami invece...ma non è male,...a parte quando provi sentimenti forti ed è inutile perche la diversità impedisce i naturali incastri...si,sia diverso che strano...e ancora qui oggi sono qui a riflettere su come indirizzare questa natura...dev'esserci una strada,un posto dignitoso al mondo,una collocazione,...in cui anche l'anormalità abbia un suo senso e peso d'esistere....ti stufi sempre del contrasto,è due volte faticoso portare questa natura. armatura,o camuffamenti,...o cercare di starmene buono...quando sono con gli altri,con pochi mi libero,....finche resisto poi devo ritornarmene nella solitudine... ...per gente come me,...vengono attaccate etichette come pacchi,...ho imparato a non credere a niente di cio che mi dicono,...cercavo e cerco tutt'ora di farne dei punti di forza...anche se non è facile,...rischi,di avere sempre di avere il dito puntato... Non posso darmi in pasto alla gente,ne mettermi in gioco,non posso farmi etichettare,e se lo fanno,sono due verità distinte,la normalità,quindi la massa,..e io una minoranza,in teoria avrebbe ragione la massa. |
Credo di capire quello che intendi e no non sono mai stata etichettata come diversa. Da piccola e anche da grande sono eccessavamente passiva , senza molta individualita . non sono del tutto normale ma non sono una che stona o che rompe larmonia.
Io penso che dovresti ritenerti fortunata dell energia che hai e che emani ( anche se percepito a volte in maniera negativa). Almeno hai te stessa. Questo non lo puoi nascondere in nessun modo quindi tanto vale cercare di rimanere fedele a te stessi almeno per le cose realmente importanti. |
Non mi e' mai successo di essere stata etichettata diversa ma lo sento da come si comportano con me che non sono una di loro, anche se faccio quella normale. Non sono mai stata completamente integrata in nessun gruppo. Semmai accettavano la mia presenza
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Da quando ho memoria pensandoci bene sono sempre stato quello diverso e quello strano. Ci sono stati momenti in cui ho saputo integrarmi bene altri in cui io mi sono escluso o mi hanno escluso. Addirittura ora che mi viene in mente, per un periodo breve mi avevano dato un nomignolo offensivo come il pazzo cosa che se mi sentissi dire oggi non importa come vada a finire ma un destro glielo tirerei. Comunque ormai chissenefrega è tutto passato, sono solo e non dico di star bene ma ve bene così.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Diverso non sirei, probabilmente strano, di sicuro "particolare".
Ma è pure piuttosto vero. Sotto molti aspetti non sono affatto "conformato" ai comportamenti dipici dei miei pari età. Per certi aspetti mi va benissimo così, per altri, invece, vorrei essere più "normale". |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
certamente. da quando vado alle elementari e cioè da sempre mi hanno etichettato come ''Diverso'' ''Strano'' ''Non Normale''. ho sempre avuto sin dalla prima elementare comportamenti diversi, in primis la timidezza che mi sono trascinato un sacco di tempo.(oltre che non studiavo mai e socializzavo poco con gli altri). poi dalle medie in poi la ''pazzia'' si è intensificata raggiungendo in brevissimo tempo le vette di ora....
d'altronde è vero, io sono strano, non normale, pazzo e molto.... poi vabbè la gente ti etichetta anche per qualcosa di fisico. sei grasso ti criticano, sei basso ti criticano, sei brutto ti criticano ecc ecc figuriamoci per le cose ''interiori''. per concludere, certo che vorrei essere normale come tutti gli altri la fuori, ma purtroppo non fa parte della mia natura, non lo ha mai fatto parte, e mai ne farà. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Si; ma non vorrei mai essere normale, vorrei un mondo di strani e miei simili e non uno a cui dovermi adattare. .lunga vita ai diversi, coraggiosi di esserlo.
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Per quanto mi riguarda, se sono di buon umore, mi sento abbastanza normale, integrato
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
hai voglia ...beh a volte avevano pure ragione
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Me ne hanno dette di tutti i colori, muto, handicappato, etc, rovinandomi la vita, dopo i 30 le cose sono migliorate ma la normalità non è alla mia portata
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Fin da bambino dicevano che non ero "normale" perché ero silenzioso e non sembravo molto interessato ad interagire coi miei coetanei.
Ora non me lo dicono quasi mai apertamente..ma sono io che mi sento "diverso" per la mia forte introversione, la mia totale inesperienza con l'altro sesso e la mia mancanza di "entusiasmo"/voglia di vivere. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
forse detto no, ma non ricordo. Dalle espressioni, da altre parole usate, potrei dire che alcuni non riescono a capirmi, a classificarmi, altri semplicemente mi considerano un fesso. Probabile che alcuni mettano in dubbio l'orientamento sessuale, ed è possible che pensino che non sia conforme agli standard in voga per il genere maschile. Insomma ognuno può trovare le sue ragioni per definirmi come gli pare.
Comunque il problema dei diversi è che sono diversi tra loro. |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
Sicuramente,ma mai quanto lo faccio io
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
fate molto male a ridere!
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Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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da bambino no, non mi differenziavo molto dagli altri, ma già nella preadolescenza c'erano differenze, magari più percepite da me che da chi frequentavo, credo che verso i 18/20 invece nonostante il fatto che comunque legavo (entro certi limiti) con tutti e non avevo "nemici" il mio essere evitante sicuramente avrà fatto pensare più di qualcuno :pensando: venendo alla tua ultima domanda mi sento tutto sommato normale con una specie di doppia vita, quella pubblica ok, quella privata da classico fobico evitante (per me è ok, ma gli altri la troverebbero strana), per me è importante che queste due vite non si incontrino, in questo modo non mi sento di avere particolari problematiche :pensando: |
Re: Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
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