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Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Ultimamente quando mi trovo da solo all'università, mi viene lo stimolo a scambiare due parole con i compagni di corso, tanto per vedere se sono capace di rompere il ghiaccio e senza troppe pretese :)
Non so se definirlo un vero esperimento, perché non è un qualcosa che mi impongo di fare, mi viene sempre più spontaneo man mano che procedo, però mi sta aiutando in vari modi. Intanto ho più fiducia in me stesso, nelle mie capacità relazionali per la precisione, e poi le giornate filano un po' più lisce se sono riuscito a scherzare con qualcuno. E soprattutto se posso dire che è stato merito mio. Un altro beneficio che ne ho ricavato, è stato il progressivo fregarmene della bellezza esteriore, tenete conto che partivo da una posizione in cui non mi potevo soffrire, e più mi sentivo fuori dal mondo più ci volevo restare. Invece così non sarò bellissimo e nemmeno la persona più curata, ma almeno ritrovo il piacere di scambiare due parole, e per far questo non è proprio necessario ritenersi al top. I miei argomenti di conversazione sono per lo più casuali: un aneddoto sulla lezione, un'informazione che in realtà non mi serve... o anche cose più improvvisate. Insomma non parlerei mai di cose legate vagamente all'ansia, a meno che non vengano fuori per caso. Tipo se sto parlando di un esame, può essere che l'altro esterni casualmente la paura di non riuscire a passarlo, e allora mi posso permettere un "sì, in effetti studiare a volte dà ansia pure a me". È bello perché è come gettare un ponte verso le altre persone... anche se ci sono dei filtri, perché non è bene andare in giro a esporre le proprie debolezze, comunque ci si sente meno soli, si capisce che paure simili le possono avere anche gli altri, e anche le persone più insospettabili. Poi in realtà potrei fare anche di meglio, e sforzarmi di parlare anche con qualche ragazza, non solo coi ragazzi che mi viene più facile :sisi: ma si fa quel che si può. La realtà è che una ragazza potrebbe scazzarsi e pensare che ci provi, mentre un ragazzo di solito non pensa che sia gay. Ma comunque è tutta esperienza. E quindi... boh. Avete pensieri? Obiezioni, testimonianze vostre? Dite cosa ne pensate, se credete che vi farebbe bene, o che vi farebbe male, o se avete già provato qualcosa di simile in passato. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Ah sì, ho dimenticato di dire una cosa importante.
Posso farlo perché io le zone universitarie le percepisco come un ambiente protetto, altrimenti non riuscirei mai a parlare con qualcuno per strada, ad esempio. Mi sembra sempre che tra studenti ci siano molte più possibilità di dialogo, anche solo per il fatto di stare nella stessa aula e di aspettare il professore nello stesso momento :pensando: |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Hai seguito qualche "percorso"?
Io non riesco minimamente a socializzare all'università |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Concordo, fa bene scambiare due chiacchiere a lezione, rende più leggere le giornate universitarie. Lo so bene perché io, al contrario, all'università non parlo mai con nessuno, e tante volte la sera me ne torno a casa rattristato da una lunga giornata di solitudine in mezzo a centinaia di persone.
Ma da quanto tempo tu frequenti l'università? |
Questo topic mi interessa perché io, che in tutta la vita prima non avevo mai avuto grossi problemi a socializzare se volevo, all'università sono riuscita a stringere un mezzo rapporto di conoscenza solo con una ragazza. Avevo iniziato l'uni con tutte le migliori intenzioni, per poi scoprirmi completamente INCAPACE. Non riesco ad andare oltre la chiacchiera occasionale, non c'è la persona con cui pranzare insieme, a cui mandare un sms e dire "Se arrivo in ritardo mi tieni il posto?" o cose così. Infatti ora non frequento più perchè lavoro, ma quando frequentavo mi sentivo incredibilmente sola.
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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In realtà non è un bisogno che sento in questo momento, ma male non farebbe :bene: Quote:
All'università mi viene più facile per una serie di circostanze, ad esempio perché durante l'attesa tra una lezione e l'altra, so che anche la persona che ho di fronte sta aspettando esattamente come me, e a meno che non abbia un libro aperto non le farò perdere tempo :) Poi all'università ci sono argomenti in comune che vengono facili, tipo esami, corsi e professori. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Io frequento assiduamente l'università da oltre un anno, e in tutto questo tempo nessuno mi ha rivolto la parola, ormai sono giunto alla conclusione che mi stiano scientemente ignorando. A questo punto non vedo alcuna motivazione perché debba essere io a rivolgere per primo la parola agli altri. Davvero, che cosa dovrei dire? "Hey #@§ò#z*, com'è che mi avete ignorato per tutto questo tempo?" |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Poi le figure di merda sono anche frequenti, ma di solito succedono se è anche colpa dell'altra persona che non riesce a venirmi incontro, e in questo caso mi dico pace amen.
Se invece capita con una ragazza no, lì deve essere solo colpa mia perché faccio schifo. ahaha :mannaggia: |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Io ho la fortuna/sfortuna di aver lasciato qualche esame indietro all'inizio, quindi ora seguo un corso in un aula, il corso dopo nell'altra... e ci sono sempre persone diverse. Praticamente ogni volta che ricominciano le lezioni, ricomincio anch'io da capo. Neanche a me nessuno ha mai rivolto la parola per primo, mai. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Facebook se usato bene è uno strumento utilissimo :bene:
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Io, invece, sto molto meglio da solo. In ambito universitario ho le mie tempistiche, la mia organizzazione, e non riuscirei mai a cambiarla per venire in contro ad altri. Durante le lezioni devo rimanere molto concentrato, e lo studio di gruppo non fa per me: anche lì ho le mie modalità di studio che mal si conciliano con quelle altrui e quindi, quelle pochissime volte che ho provato a studiare con altri, mi sono sempre trovato malissimo. Sinceramente, evito accuratamente ogni rapporto coi miei compagni di facoltà proprio per evitare che "da cosa nasca cosa" e mi ritrovi a condividere tutto il mio tempo "accademico" con altri. Sono fatto strano, me ne rendo conto, ma preferisco fare a modo mio.
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Io ci ho rinunciato, tutti quelli che ho conosciuto hanno dato tutti gli esami previsti, a me ne mancano un po', e ogni volta che vado a lezione mi dicono 'oh ma che ci fai qua?' come per dire 'ma frequenti ancora?' in modo scherzoso..oppure no, praticamente lo dicono sempre e mi sto stufando.
Ho deciso che continuerò a frequentare da marzo, dopo la sessione invernale. Ci sto troppo male, mi sento un pesce fuor d'acqua. Comunque complimenti, io non ne sarei mai capace, al secondo anno i vari gruppetti si sono già formati e ho ancora più timore di fare conoscenze. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Come diceva Schopenhauer, "la qualità più utile alla nostra felicità è quella di bastare a noi stessi". |
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E alla fine arrivo pure a dirmi che, se non sono gli altri a volersi avvicinare a me, perchè devo fare io lo sforzo? Sbagliatissimo probabilmente. |
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In che modo hai usato fb per fare amicizia? Scrivevi molto nei vari gruppi della tua facoltà? |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Io una volta scrivevo molto nei gruppi fb, ma comunque non è servito a nulla. Il che mi conferma nelle mie pippe mentali (probabilmente sono l'appestato del XXI secolo: lo sfigato).
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Più che a lezione conosci facilmente durante gli esami li per solidarietà parli con tutti poi alla fine vedi la stessa gente anche a lezione. Più che altro è facile conoscere gente da frequantare in università ma se vuoi conoscere gente da vedere anche fuori dall' uni la vedo dura.
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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In passato (20 anni e più fa) mi capitava.. abbastanza casualmente.. senza grosso impegno o fatica da parte mia.. di riuscire, nonostante i problemi, ad avercele delle interazioni (anche se superficiali e limitate) con qualcuno .. sul lavoro ad esempio.. cioè, la gente almeno mi vedeva, non ero del tutto invisibile come se non esistessi proprio.. ma ora......... :miodio: |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Cioè che qualunque cosa fai o scrivi non ricevi comunque considerazione. Dipende da cosa scrivi. Che scrivi cazzate o cose interessanti devi COMUNQUE incontrare i gusti del "pubblico". Altrimenti, anche se scrivi cose belle e valide, ti ignorano. Non basta partecipare: bisogna essere in grado di suscitare interesse..è sempre lo stesso problema, come nella vita reale, solo gli strumenti cambiano. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
Bravo Genesis.
Io ho notato che personalmente mi sono sempre sentito più a mio agio (o meno a disagio) all'università rispetto ad altri luoghi di socializzazione. Da una parte, e questo vale per tutti, all'università ci sono più appigli per iniziare a parlare; dall'altra credo che l'ambiente universitario mi mettesse addosso una certa adrenalina che mi dava l'energia per parlare. Forse perché si discuteva di studio, che è sempre stata la mia comfort zone per eccellenza (l'attività che mi riesce meglio dopo correre e dormire, ciò che tuttora vorrei fare invece di dover lavorare). Su quegli argomenti, su come affrontare un esame e quale libro comprare, non mi sentivo in difficoltà, e d'altra parte non vedevo altre possibili minacce all'orizzonte, quindi parlavo tranquillo. |
Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Re: Esperimento: socializzare coi colleghi di università
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Questa è una paura introiettata, ce l'avevo anche io, immagino dipenda dagli sfottò delle elementari/medie, "tizio va dietro a tiziaaaaaaa! :sarcastico: " e baggianate simili. Persone più sensibili o rese fragili da numerosi episodi di perculamento hanno introiettato questa paura, mentre altri ragazzi sono cresciuti elaborandola e abbandonandola. La verità è che alle ragazze tendenzialmente dispiace che i ragazzi non parlino con loro, o che ci parlino ma tenendo metaforicamente le mani alzate (ad esempio ribadendo implicitamente o esplicitamente che non ci stanno provando... che poi, come se ci fosse del male in questo :interrogativo: ). La dimostrazione ce l'ho avuta in diversi raduni dove le forumiste faticavano a trovare qualcuno con cui parlare. Consigli su come superare questa paura non te ne posso dare, ma se tieni a mente che è una tua paura irrazionale e immotivata, e che i discorsi che possono interessare ad un ragazzo potrebbero interessare anche ad una ragazza, il giorno che capiterà il contesto giusto magari ti verrà di lasciarti andare, senza doverti forzare a cercare la cosa. |
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