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chrissolo 04-11-2015 20:20

A cosa è servito ?
 
A cosa mi è servito nascere ?

A cosa mi è servito crescere, leggere libri, imparare poesie, studiare, apprendere, faticare, sudare, impegnarmi ?

A cosa mi è servito guardare film e telefilm, leggere fumetti, ascoltare musica, guardare quadri, disegnare, creare, inventare ?

A cosa mi è servito sognare, sperare, illudermi, desiderare, immaginare, aspettare che arrivassero i tempi migliori (che non sono mai arrivati) ?

A cosa mi è servito lavorare e faticare ?

A cosa mi è servito sopravvivere alla morte di mio padre, tirare avanti, resistere, non crollare (nonostante tutto mi crollasse spietatamente addosso), mandare giù tutto, non lasciarmi completamente andare, continuare a sperare, continuare ad aspettare i tempi migliori (che non sono mai arrivati) ?

A cosa mi è servito resistere alla malattia di mia madre e cercare di non farmi annientare da essa ?

A cosa mi è servito darmi da fare, essere responsabile, comportarmi bene, seguire le regole, rispettare tutto e tutti, non invadere gli spazi altrui, restarmene sempre buono al mio posto, fare al meglio ciò (il poco) che ero in grado di fare, avere un'etica, essere tollerante, essere comprensivo, avere empatia, tener sempre conto di tutto e tutti ?

A cosa mi è servito avere - e coltivare - passioni e interessi ?

A cosa mi è servito impegnarmi socialmente e politicamente, partecipare alle manifestazioni, esternare la mia rabbia e la mia disapprovazione, protestare attivamente per ciò che ritenevo ingiusto, lottare per ciò in cui credevo ?

A cosa mi è servito lavorare su me stesso, sforzarmi, prendere farmaci, aver cura di me, sforzarmi sempre di migliorare, non smettere mai di imparare, tenere la mente aperta, accettare la diversità degli altri, fare sforzi immani per andare incontro agli altri nonostante tutte le mie insicurezze e difficoltà ?

A cosa mi è servito essere sempre onesto, trasparente, sincero, leale, affidabile ?

A cosa mi è servito affezionarmi, amare (non ricambiato), offrire tutto il poco che avevo, donare me stesso, desiderare ardentemente e con ogni briciola di me una persona, sperare che arrivasse il momento, aspettarlo con pazienza (ma non è arrivato il momento, non è arrivato assolutamente niente, nemmeno un istante) ?

A cosa mi è servito sopravvivere all'altro lutto in famiglia ?

A cosa mi è servito resistere resistere resistere resistere resistere resistere resistere resistere ?

A cosa mi è servito esistere ?

A niente.
Tutto ciò che ho fatto e sofferto non mi è servito assolutamente a niente.

Non son mai stato così male.
E le cose non son mai andate così male.
E peggiorano peggiorano peggiorano incessantemente.. senza migliorare (nemmeno di un poco) mai.

Dopo 43 anni mi trovo ancora senza nessuno, più solo e isolato e disperato che in qualsiasi altro momento della mia "vita" di merda.. tutta la mia esistenza di merda è stata vuota, ma io ho 43 anni adesso, passati tutti così - da solo e in situazioni e contesti sempre pesantissimi e difficili - e il vuoto assoluto in cui annaspo, anche se non è molto diverso da quello del passato, per quella che è la mia condizione attuale - e la mia età - si è fatto davvero angosciosamente insostenibile.

Di sforzi io ne ho fatti, anche perché io non voglio morire, io voglio ardentemente vivere: ma non ottengo niente, mi sforzo senza che le mie azioni e le energie da me spese conducano mai a nulla; forse è troppo tardi, forse mi mancano e mi son mancate troppe cose per poter anche esser solo considerato dagli altri.. io non le so le ragioni e i perché, io vedo solo l'effetto.. e mi ritrovo a fare i conti solo la completa assenza di risultati ad ogni mio sforzo.

Questa condizione non è più sostenibile da tantissimi anni, non è vita, questa, è uno stato inumano di isolamento e privazione assoluti che ti annientano dentro; vivere non è ritrovarti costretto (per assenza di alternative e possibilità, anche economiche) a startene rinchiuso al buio e in silenzio per tutti i giorni della tua "vita", diventare sempre più vecchio e disperato e basta.. vivere non è ritrovarti in ogni istante, SEMPRE, isolato, escluso ..

Io non voglio morire.. ma non trovo più niente di possibile per me (oltre a quello che ho già, senza successo, riprovato a fare tante volte).. e non riesco più ad andare avanti così.. sto impazzendo, sto veramente impazzendo, non si può vivere tutta un'esistenza senza nessuno e niente attorno, sto impazzendo, sto impazzendo di dolore, sono da sempre privo di tutto ciò che è umano e umanamente necessario.. ho 43 anni.. cristo .. sto impazzendo..

barclay 04-11-2015 20:53

Non voglio farti star peggio con le solite frasette, quindi dirò solo che ti capisco :consolare:

Noriko 04-11-2015 21:22

Re: A cosa è servito ?
 
Non c'è una risposta a questo dolore personale così come non c'è per ognuno di noi.
...

pokorny 04-11-2015 21:51

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1622924)
Non voglio farti star peggio con le solite frasette, quindi dirò solo che ti capisco :consolare:

mi associo... forse non fino a questo punto ma a causa di una discreta parte del mio vissuto posso capire anche io.

reknub 04-11-2015 22:31

Re: A cosa è servito ?
 
Neanche una cosa da salvare?

Che lavoro fai?

Blur 04-11-2015 22:41

Re: A cosa è servito ?
 
se come dici, crescere, leggere libri, imparare poesie, studiare, apprendere, faticare, sudare, impegnarmi , guardare film e telefilm, leggere fumetti, ascoltare musica, guardare quadri, disegnare, creare, inventare, sognare, sperare, illudermi, desiderare, immaginare, aspettare che arrivassero i tempi migliori è servito a poco

a cosa ti sarebbe servito non essere mai nato o non vivere più?

tanto vale vivere quell'unica vita che abbiamo tenendo presente che tra 100 anni non ci sarei più tu, ne io, ne gli altri miliardi di persone. Sarebbe meglio a volte (parlo anche per me) fregarsene un po' di piu dei problemi, tanto tra 100 anni nessuno si ricorderà di noi e dei nostri problemi

e 100 anni (in teoria anche di meno) passano velocemente, indietro non torna nessuno

pokorny 04-11-2015 23:13

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1622987)
se come dici, crescere, leggere libri, imparare poesie, studiare, apprendere, faticare, sudare, impegnarmi , guardare film e telefilm, leggere fumetti, ascoltare musica, guardare quadri, disegnare, creare, inventare, sognare, sperare, illudermi, desiderare, immaginare, aspettare che arrivassero i tempi migliori è servito a poco

a cosa ti sarebbe servito non essere mai nato o non vivere più?

tanto vale vivere quell'unica vita che abbiamo tenendo presente che tra 100 anni non ci sarei più tu, ne io, ne gli altri miliardi di persone. Sarebbe meglio a volte (parlo anche per me) fregarsene un po' di piu dei problemi, tanto tra 100 anni nessuno si ricorderà di noi e dei nostri problemi

e 100 anni (in teoria anche di meno) passano velocemente, indietro non torna nessuno

E' vero, ma in ciascuno di noi esiste un'insopprimibile voglia di autorealizzazione; possiamo non sapere in cosa, perché, percome... ma c'è. Non credo esista qualcuno senza aspirazioni. Magari poi se si realizzassero tutte ne sorgerebbero altre, tutto quello che si vuole, però intanto ciascuno ne ha.

Myway 04-11-2015 23:58

Re: A cosa è servito ?
 
Per quel che vale molta molta molta solidarietà anche d ame....

Boriss 05-11-2015 10:56

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1622902)
A cosa mi è servito esistere ?

A niente.
Tutto ciò che ho fatto e sofferto non mi è servito assolutamente a niente.

Ragionare in termini di "senso della vita" non ha senso

Hazel Grace 05-11-2015 11:11

Re: A cosa è servito ?
 
Non devi cercare uno scopo in qualsiasi cosa. Semplicemente fai tutto questo perché sei vivo, non ti puoi chiudere in un buco come un vegetale. Devi FARE, perché non puoi fare nient'altro di diverso.

Antonius Block 05-11-2015 12:09

Re: A cosa è servito ?
 
A parte qualche differenza sono le stesse domande che mi faccio e a cui non so dare risposta, almeno per ora cerco di ignorarle

Ansiaboy 05-11-2015 12:24

le cose si dovrebbero far(almeno per me) per il proprio piacere in sé che per raggiungere qualche scopo.. sempre se non si è certi che si raggiunga lo scopo

varykino 05-11-2015 12:32

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1623003)
E' vero, ma in ciascuno di noi esiste un'insopprimibile voglia di autorealizzazione; possiamo non sapere in cosa, perché, percome... ma c'è. Non credo esista qualcuno senza aspirazioni. Magari poi se si realizzassero tutte ne sorgerebbero altre, tutto quello che si vuole, però intanto ciascuno ne ha.

la storia delle aspirazioni è un modo per dare un senso alla vita , alla fine sei quasi forzato ad avere aspirazioni anche se nn ce l hai perchè infondono la speranza nell'uomo e danno l'illusione di utilità ... poi moralmente sono effettivamente utili perchè appunto affronti la vita con un occhio diverso , offuscando un po la realtà in favore della speranza della voglia di vivere e dato che abbiamo una scadenza penso che più uno riesce a infondersi sta speranza e utilità apparente più vive meglio , per certi è automatica la cosa .... per altri no.
bisogna ingannarsi da soli :D na parola .... , forse le religioni l'hanno inventate per sto motivo boh vabbè.

Blue Sky 05-11-2015 12:35

Re: A cosa è servito ?
 
Solidarietà da parte mia. Ho tanta voglia di scendere dalla giostra.

varykino 05-11-2015 12:36

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1623163)
le cose si dovrebbero far(almeno per me) per il proprio piacere in sé che per raggiungere qualche scopo.. sempre se non si è certi che si raggiunga lo scopo

XD eh il fatto è che la maggior parte del tempo uno è costretto a fare robe non per il suo piacere ..... per es : qua c è il tizio dell sda che se potesse darebbe fuoco al suo camioncino :sisi: , lo vedi che passa co sta faccia da suicidio XD purtroppo è cosi .

Blur 05-11-2015 12:43

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1623003)
E' vero, ma in ciascuno di noi esiste un'insopprimibile voglia di autorealizzazione; possiamo non sapere in cosa, perché, percome... ma c'è. Non credo esista qualcuno senza aspirazioni. Magari poi se si realizzassero tutte ne sorgerebbero altre, tutto quello che si vuole, però intanto ciascuno ne ha.

io da quando ho "capito" che la vita è breve e si arriva presto a 30 40 50 60 70 anni e che fra 20 30 40 50 anni non ci sarò più ho iniziato ad accettarmi molto di più. Penso "inutile che mi faccia tutti questi problemi tanto tra qualche anno non ci sarò più, questa è l'unica possibilità che ho poi il mondo continuerà senza di me per altri milioni di anni, tanto vale cercare di accettare quello che si è. Chissa i miei nonni e i miei bisnonni che ansie e che problemi avevano, e cosa è rimasto di tutto quello? niente"

Poi ovviamente le mie paure, le mie ansie quotidiane e i miei problemi (purtroppo) ce li ho pure io. Però la vivo un pochino meglio. Quando avevo 20 anni pensavo di essere immortale o che comunque la vita fosse lunghissima e questo da una parte non mi faceva capire la giusta importanza del tempo e della vita

Keith 05-11-2015 13:17

Re: A cosa è servito ?
 
Anche per questo la gente fa i figli, per dare un senso alla vita. Ma questo a molti di noi è precluso in quanto oggi le donne non tutte li vogliono, e quelle che li vogliono scelgono un altro tipo di partner. Certo poi se capita un figlio tipo me è più una delusione che altro. Ognuno di noi dovrà trovare altre ragioni di vita. E poi ci vuole fortuna, se c'è quella è tutto. L'etica, il rispetto, tutti i comportamenti positivi non premiano, soprattutto in questo periodo storico, ma in genere non premiano mai.

silenzio 05-11-2015 13:18

Re: A cosa è servito ?
 
Io sono d'accordo con chi dice che la vita non si vive per raggiungere qualcosa, anche perchè la vita è il viaggio stesso che si fa, non c'è una meta ultima, c'è una costante autoconoscenza, la continua scoperta, la continua sperimentazione, anche il fatto stesso di accontentarsi di ciò che si ha, anche se è poco, è un ottimo punto da cui partire.
Purtroppo nessuno si accorge mai di quello che ha, tutti guardano troppo oltre, anche a cose al di fuori della propria portata.
Il fatto stesso che tu sia riuscito ad arrivare a questo punto e sopravvivere a tutte le difficoltà, tutta la sofferenza e le privazioni è questa stessa cosa una grande conquista, perchè significa che sei più forte di quanto credevi di essere.
Il fatto stesso di rendere onore alla vita in quanto tale, a prescindere da quello che si è ottenuto, già questo ti dà un grande onore e una grande dignità, dovresti andare orgoglioso anche solo per questo, invece di continuare a soffrire nel pensiero di non essere riuscito a diventare chissà chi o ad aver fatto chissà cosa.
Ci sono persone che non reggono nemmeno le più piccole difficoltà, che si arrendono davanti a pochi, semplici ostacoli, si sconfortano per nulla. Quanto sei più bravo di loro? Secondo me sei molto più più avanti di loro.

Devi solo renderti conto del tuo valore, essere soddisfatto di quello che sei diventato DENTRO, prima ancora che fuori, prima ancora di quello che la società vorrebbe da te.
Hai seguito le regole, ti sei comportato bene, non hai danneggiato nessuno, ti sei sempre offerto agli altri senza chiedere nulla, sei sempre stato un punto di riferimento per chi cerca esempi di rettitudine morale, per chi cerca il classico faro attraverso cui approdare al porto sicuro della bontà e della correttezza, esempio da ammirare e soprattutto imitare. Ti sembra poco questo? Quanti altri ci sono riusciti? Quanti, soprattutto al giorno d'oggi anche solo ci provano?
Hai combattuto un mondaccio che fa di tutto per corrompere gli animi e distruggere la giustizia e i princìpi morali, e l'hai sconfitto, lo sconfiggi ogni giorno, ogni volta che rinunci a compiere atti riprovevoli, ogni volta che rinunci a fare del male a qualcuno che non se lo merita, ogni volta che non rispondi alle provocazioni per non aggravare la situazione.
Sei una roccia solida, un nemico invincibile contro cui il male non ha potuto far nulla, sei un esempio, un preziosissimo esempio, ancora più prezioso in questa società così libertina e immorale.
Se non ci fossero ancora persone come te in giro come farebbero, specialmente le nuove generazioni, così spietatamente abbandonate a sè stesse, ad avere riferimenti su cosa sono la vera moralità e la bontà d'animo, nonchè tutti i princìpi rispettando i quali ci preserviamo dal cadere nell'Abisso?

Ma probabilmente tutto questo non ti consola, continui a pensare a quanto stai male, a quello che non hai avuto, alla tua angoscia, ai tuoi lutti, ecc, ecc.

Sappi che tutti attraversano momenti come questi, in cui ci sembra di essere soli al mondo e vittime di tutta la malvagità della vita, non credere che quello che stai patendo sia inutile o assurdo, è il semplice effetto della volontà di restare nel bene, la classica guerra contro tutto quello che tu senti dentro di te come sbagliato e a cui ti opponi ogni giorno.

Certo, lo capisco, a te non importa mica di essere un santo, anzi, molto probabilmente ammiri quelli a cui non importa nulla della rettitudine morale, quelli che non hanno scrupoli di alcun tipo, quelli che sembrano star bene solo perchè non si pongono dubbi di alcun genere, a te sembra che vivano spensieratamente e magari vorresti essere come loro.
Però non ci riesci proprio, vero?
E lo sai perchè? Perchè tu un'anima ce l'hai, e la stai rendendo fiera di te e della tua forza nonostante tutti gli attacchi che questo mondo perverso e senza speranza ti scaglia contro. E stai rendendo onore e dignità a chi quell'anima te l'ha data.

Ma non voglio che tu senta tutto questo come la solita retorica sterile e inutile, l'importanza di tutto questo la capirai solo quando sarà il momento, quando potrai vedere la tua vita e le tue scelte nella sua globalità, quando potrai vedere molto più in là di quanto, soprattutto adesso, ti è possibile distinguere.

Anche io ho più di quarant'anni, il prossimo febbraio saranno i tuoi stessi anni, e anche io nella vita non ho mai avuto nessuno al mio fianco, a parte i miei genitori, di cui mio padre adesso non c'è più già da 16 anni, anche lui morto soffrendo fisicamente e moralmente a causa di un cancro che l'ha divorato fino allo sfinimento. Mi è rimasta solo mia madre e anche lei non è che sprizzi salute da tutti i pori, anzi, sta sempre peggio.
In più mi trovo in un posto in cui non volevo andare, già da più di vent'anni, per realizzare il sogno di mio padre, che ha potuto "goderselo" solo 5 anni dopo una vita di lavoro e sacrifici e ingiustizie. Ora che non c'è più sono qui in un luogo che non mi piace più da un pezzo, in mezzo a persone che spesso disprezzo, a fare un lavoro che odio e senza nessuno con cui condividere la vita, da sempre, senza aver mai baciato, nè fatto l'amore nè alcun tipo di rapporto sessuale/sentimentale, e nemmeno platonico. La mia vita l'ho vissuta solo nella mia mente, nei miei sogni ad occhi aperti, una vita che non esiste.
Ho rinunciato a vivere per paura, o per non deludere gli altri, o meglio, l'ipocrisia e i pregiudizi degli altri, ma anche per non far soffrire mia madre.
Vivo solo dei miei ricordi, del fantasma delle mie speranze e dei miei sogni che non si sono mai realizzati, mi appoggio alla consapevolezza di quelle poche cose che sono riuscito a fare, continuando a vivere nell'attesa della buona occasione, che forse nemmeno riuscirò a vedere e sfruttare.

Ma continuo ad andare avanti, a mantenere saldi i miei princìpi, a comportarmi bene fin dov'è possibile, a capire, a imparare, a mantenere fede ai miei ideali, alimentandoli e facendo sacrifici per questo, perchè chi non fa sacrifici per qualcosa significa che non gliene frega nulla di quel qualcosa, o di quel qualcuno. L'amore si dimostra soprattutto attraverso il sacrificio e la costanza, nonostante tutte le difficoltà e le traversìe, perchè si crede in quel qualcosa o in quel qualcuno, l'amore vero, quello disinteressato, quello che non chiede alcunchè in cambio, quello che si dà solo per la soddisfazione di aver fatto del bene.

Non pensare più a quello che non hai avuto, continua a vivere senza aspettarti nulla, senza pretendere da te di essere chissà chi, sarai molto più sereno e comincerai ad accorgerti finalmente di quello che hai e che sei davvero, e questo alla fine sarà sufficiente per te.

barclay 05-11-2015 13:37

Re: A cosa è servito ?
 
A meno che uno non viva chiuso in casa senza alcun contatto con l'esterno, è difficile ignorare certe cose :(

silenzio 05-11-2015 15:18

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1623182)
L'etica, il rispetto, tutti i comportamenti positivi non premiano, soprattutto in questo periodo storico, ma in genere non premiano mai.

Infatti è questo che fa la differenza tra chi si comporta bene per esibizionismo e chi invece lo fa perchè quella è la propria natura. Chi fa del bene, del vero bene non si aspetta giudizi positivi, non si aspetta soldi, non si aspetta nemmeno gratitudine, non sia aspetta nulla, lo fa solo ed esclusivamente perchè sente che quella è la cosa giusta e per la soddisfazione di averla fatta.

Quando ci si comporta correttamente arriva sempre qualche imbecille a criticare il proprio operato, a fare il figo con discorsi cinici che poi smercia per "realisti", per pragmatismo. Fa delle facili critiche per compiacere il proprio ego e l'ipocrisia della gente, ma raramente si chiede davvero se fosse davvero necessario demolire quella che in fondo sa essere la cosa giusta.

Poi non mi sto riferendo a te, sia chiaro, parlavo in generale.

Alex2 05-11-2015 16:56

Re: A cosa è servito ?
 
Ti comprendo bene, dalla mia esperienza di vita di quasi 40 enne puoi cercare di migliorarti e riuscirci anche ma per certe cose se sei rimasto troppo indietro serve anche tanta fortuna, la vita non è giusta:(

chrissolo 05-11-2015 18:38

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1622983)
Neanche una cosa da salvare?

Che lavoro fai?

Neanche una cosa da salvare.
Solo un infinito, insopportabile vuoto assoluto, dato dall'assenza di tutto.

Son disoccupato da diversi anni, ormai.

chrissolo 05-11-2015 18:41

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 1623160)
A parte qualche differenza sono le stesse domande che mi faccio e a cui non so dare risposta, almeno per ora cerco di ignorarle

Sì.. ma un conto è farsele a 20 anni, allora sì che le puoi ignorare: tutt'altro conto è farsele - ininterrottamente - PER 40 anni. Sempre ritrovandosi costretti a darsi la stessa risposta. "A niente".

chrissolo 05-11-2015 18:44

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1622987)
tanto vale vivere quell'unica vita che abbiamo tenendo presente che tra 100 anni non ci sarei più tu, ne io, ne gli altri miliardi di persone. Sarebbe meglio a volte (parlo anche per me) fregarsene un po' di piu dei problemi, tanto tra 100 anni nessuno si ricorderà di noi e dei nostri problemi

Il problema non è tanto fregarsene dei problemi: il punto è come reggerla TUTTA un'esistenza di questo tipo.. isolato, senza mai nessuno, mai un contatto umano di nessun tipo, uno scambio, rinchiuso dentro una stanza ? COME LA REGGI TUTTA UN'ESISTENZA COSI, anche solo di 40 anni ???????

Tu ci riusciresti ? No. Tu non sai manco che significa.

chrissolo 05-11-2015 18:46

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1623172)
Poi ovviamente le mie paure, le mie ansie quotidiane e i miei problemi (purtroppo) ce li ho pure io. Però la vivo un pochino meglio. Quando avevo 20 anni pensavo di essere immortale o che comunque la vita fosse lunghissima e questo da una parte non mi faceva capire la giusta importanza del tempo e della vita

Sì.. ma tu non hai passato 40 e più anni della tua esistenza da solo sempre, senza contatti umani, senza una donna, senza niente di umano e piacevole, ma proprio niente (a parte lutti e disgrazie).. per cui non puoi capire manco lontanamente ciò di cui sto parlando.

chrissolo 05-11-2015 18:49

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Boriss (Messaggio 1623148)
Ragionare in termini di "senso della vita" non ha senso

E chi ragiona in termini di "senso della vita" ?

Qui è il senso dell'esistere, ciò di cui parlo.. non certo della vita (che non ne ha, ovviamente).

Il senso di esistere e resistere e basta, all'infinito.. a un'esistenza inumana, priva di tutto ciò che è umanamente necessario.. anche quelle cose che vengono date per scontate e che - praticamente - tutti ottengono in qualche forma e in qualche modo.

Sickle 05-11-2015 19:38

Re: A cosa è servito ?
 
non è servito a un cazzo...

silenzio 05-11-2015 19:39

Re: A cosa è servito ?
 
Questa domanda però a questo punto mi sorge spontanea: che cos'è che ti impedisce esattamente di uscire da quella maledetta stanza?
E' un blocco di tipo psicologico o proprio fisico?

Van_Gogh 05-11-2015 19:57

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1622902)

1)A cosa mi è servito impegnarmi socialmente e politicamente, partecipare alle manifestazioni, esternare la mia rabbia e la mia disapprovazione, protestare attivamente per ciò che ritenevo ingiusto, lottare per ciò in cui credevo ?

2)A cosa mi è servito essere sempre onesto, trasparente, sincero, leale, affidabile ?

3)A cosa mi è servito affezionarmi, amare (non ricambiato), offrire tutto il poco che avevo, donare me stesso, desiderare ardentemente e con ogni briciola di me una persona, sperare che arrivasse il momento, aspettarlo con pazienza (ma non è arrivato il momento, non è arrivato assolutamente niente, nemmeno un istante) ?

4)A cosa mi è servito sopravvivere all'altro lutto in famiglia ?

5)Dopo 43 anni mi trovo ancora senza nessuno, più solo e isolato e disperato che in qualsiasi altro momento della mia "vita" di merda.. tutta la mia esistenza di merda è stata vuota, ma io ho 43 anni adesso, passati tutti così - da solo e in situazioni e contesti sempre pesantissimi e difficili - e il vuoto assoluto in cui annaspo, anche se non è molto diverso da quello del passato, per quella che è la mia condizione attuale - e la mia età - si è fatto davvero angosciosamente insostenibile.

6)Questa condizione non è più sostenibile da tantissimi anni, non è vita, questa, è uno stato inumano di isolamento e privazione assoluti che ti annientano dentro;.. e non riesco più ad andare avanti così.. sto impazzendo, sto veramente impazzendo, non si può vivere tutta un'esistenza senza nessuno e niente attorno, sto impazzendo, sto impazzendo di dolore, sono da sempre privo di tutto ciò che è umano e umanamente necessario.. ho 43 anni.. cristo .. sto impazzendo..

1)Il mondo in cui viviamo è uno schifo,io mi sono rassegnato già da tempo.Lascia perdere quello che dicono a parole,tutti si fanno i propri interessi e basta.
2)Spesso comportandosi cosi la si prende sempre e solo nel didietro:moltoarrabbiato:
3)Ho 1 anno piu' di te e stessa situazione.Ognuno ha quello che si merita dicono,mah!!!Le esperienze negative mi hanno letteralmente rovinato.
4)Pure io ho perso mia madre in tragiche circostanze quando avevo 19 anni.Gli anni dopo sono stati pure peggio:male:
5)Unico consiglio:cerca qualcuno qui dentro nella tua zona con problemi simili,non vedo altre soluzioni.
6)Le stesse cose me le dico pure io quasi tutti i giorni anche se non sono piu' isolato.

reknub 05-11-2015 20:43

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1623404)
Neanche una cosa da salvare.
Solo un infinito, insopportabile vuoto assoluto, dato dall'assenza di tutto.

Son disoccupato da diversi anni, ormai.

Benvenuto:mrgreen: il cpi dice disoccupato dal 2008, in realtà solo perchè non mi sono iscritto già nel 2004 (dal 2004 al 2008 praticamente non uscivo di casa nè parlavo, quindi non sono neanche andato ad iscrivermi lì)

che lavoro facevi allora?

Ansiaboy 05-11-2015 21:51

Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1623518)
Benvenuto:mrgreen: il cpi dice disoccupato dal 2008, in realtà solo perchè non mi sono iscritto già nel 2004 (dal 2004 al 2008 praticamente non uscivo di casa nè parlavo, quindi non sono neanche andato ad iscrivermi lì)

che lavoro facevi allora?

ma non facevi un tirocinio nel frattempo?

BlueMoon 05-11-2015 22:47

Re: A cosa è servito ?
 
Lasciami dire come la penso io... Siamo tutti bravi a parlare, ma non pretendo di avere ragione.
La risposta al tuo problema te la sei dato tu stesso, ed è molto semplice: hai scritto "a cosa mi è servito amare?" e non penso sia riferito solo alle persone, ma anche alle cose che hai amato, le tue esperienze di vita, i tuoi interessi in tutti i campi che ora sono svaniti perchè "non è servito a niente".
Tu hai amato ed apprezzato la vita... Ma adesso hai un grande, immenso bisogno di ESSERE amato e compreso, un bisogno che ti fa inevitabilmente sentire "solo", come hai detto tu stesso, fino a "impazzire"...
Il che è la cosa più vera che tu potessi dire, fa parte della natura umana cercare qualcuno che ci completi, che ci compensi.
Tant'è vero che hai una gran voglia di vivere, subito... Ma non da solo e non dopo 43 anni di vita.
Come se non bastasse, tenendoti tutto dentro ed esprimendoti solo in un forum, dove non sai chi ci sta al di là dello schermo a risponderti, questi pensieri opprimenti si ingigantiscono, fino a farti scoppiare la testa.
Può anche darsi che non è questo il problema: ma credi davvero che insieme a qualcuno con cui anche solo poter parlare ed essere ascoltato, il peso dell'inutilità e non-senso della vita si farebbe sentire comunque così forte?

Devi assolutamente cercare quel qualcosa che ti dia la spinta per tornare a vivere e a cercare le risposte che darai tu stesso alla tua vita...

reknub 05-11-2015 23:27

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1623568)
ma non facevi un tirocinio nel frattempo?

Avete i post catalogati per Nick?:mrgreen:
Comunque si... Ma lo stato di disoccupazione é andato avanti per reddito basso

chrissolo 06-11-2015 01:29

Re: A cosa è servito ?
 
Quote:

Originariamente inviata da BlueMoon (Messaggio 1623602)
Lasciami dire come la penso io... Siamo tutti bravi a parlare, ma non pretendo di avere ragione.

Devi assolutamente cercare quel qualcosa che ti dia la spinta per tornare a vivere e a cercare le risposte che darai tu stesso alla tua vita...

E' che a 20 anni e senza il peso di una vita totalmente vuota e priva di contatti umani e relazioni sulle spalle le cose ti sembrano comunque radicalmente diverse; non è una critica, ma non credo si possa capirlo appieno, il senso di ciò che ho tentato un po' confusamente di scrivere, se non l'hai vissuto o lo stai vivendo.

chrissolo 06-11-2015 01:32

Re: A cosa è servito ?
 
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Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1623518)
che lavoro facevi allora?

ho fatto lavori di tutti i tipi e abbastanza diversi: negli anni prima della crisi anche se avevi problemi grossi come i miei e non cercavi lavoro.. il lavoro ti trovava lui, te lo potevi anche inventare... (forse contava e aiutava molto pure il fatto che avessi 20 anni e non 40 e più)

chrissolo 06-11-2015 01:36

Re: A cosa è servito ?
 
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Originariamente inviata da BlueMoon (Messaggio 1623602)
ma credi davvero che insieme a qualcuno con cui anche solo poter parlare ed essere ascoltato, il peso dell'inutilità e non-senso della vita si farebbe sentire comunque così forte?

Comunque, come ho risposto ad un altra persona qualche post fa, non è il senso della vita qui che mettevo in discussione (che non c'è) quanto piuttosto il "senso" dell'esistere quando ciò significa solo soffrire ed esser privi di ogni umana cosa che lo rende sopportabile. Esistere, intendo.

Penso che siano i rapporti umani e le relazioni, il contatto con l'altro, l'unica cosa che in qualche modo possa dare un minimo senso all'esistere; non in assoluto ovviamente, ma senza impazzisci e ogni altra cosa diventa priva di significato.

Svers0 06-11-2015 02:30

Re: A cosa è servito ?
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1623167)
la storia delle aspirazioni è un modo per dare un senso alla vita , alla fine sei quasi forzato ad avere aspirazioni anche se nn ce l hai perchè infondono la speranza nell'uomo e danno l'illusione di utilità ... poi moralmente sono effettivamente utili perchè appunto affronti la vita con un occhio diverso , offuscando un po la realtà in favore della speranza della voglia di vivere e dato che abbiamo una scadenza penso che più uno riesce a infondersi sta speranza e utilità apparente più vive meglio , per certi è automatica la cosa .... per altri no.
bisogna ingannarsi da soli :D na parola .... , forse le religioni l'hanno inventate per sto motivo boh vabbè.

Qualcuno direbbe che sei te quello "delusional" :sisi:

Solo perchè si muore non si può dire che è tutto inutile e illusorio, insomma si diventa nichilisti e poi appurato che niente ha senso e la vita stessa è destinata a finire tanto vale fare come Diogene di Sinope ed aspettare che finisca diventando fatalisti quanto i religiosi se non di più.

Noriko 06-11-2015 09:39

Re: A cosa è servito ?
 
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Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1623703)

Penso che siano i rapporti umani e le relazioni, il contatto con l'altro, l'unica cosa che in qualche modo possa dare un minimo senso all'esistere; non in assoluto ovviamente, ma senza impazzisci e ogni altra cosa diventa priva di significato.

Ne sono convinta anch'io.

Blur 06-11-2015 11:57

Re: A cosa è servito ?
 
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Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1623414)
Sì.. ma tu non hai passato 40 e più anni della tua esistenza da solo sempre, senza contatti umani, senza una donna, senza niente di umano e piacevole, ma proprio niente (a parte lutti e disgrazie).. per cui non puoi capire manco lontanamente ciò di cui sto parlando.

scusa se è sembrato che io abbia sminuito i tuoi problemi, non era mio intento.

cancellato15851 06-11-2015 15:39

Re: A cosa è servito ?
 
@chrissolo: perchè non provi a vederti con qualcuno del forum? Dalle tue parti ci sono parecchi utenti, con alcuni ho anche chattato in passato, sono persone gentili e simpatiche :) So che può sembrare una cosa impossibile, ma anche una semplice uscita per passeggiare e parlare può essere molto utile per iniziare ad abbattere il muro della solitudine...


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