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Come si diventa "cattivi"
Mi sto chiedendo, in questi giorni, cosa può portare una persona a diventare, oltreché priva di empatia, aggressiva, sadica, prepotente...
Qualche idea? Evitate per favore spiegazioni del tipo "gli uomini sono naturalmente stronzi", che è una cretinata, o "i genitori, la scuola, la società", che, anche se parte della verità, non tiene conto della (pur relativa) autonomia decisionale delle persone. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Ad esempio calci in culo dalla vita.
Io fino a qualche anno fa fermavo la macchina per ogni ranocchio per strada, prendevo i vermi e li levavo dal marciapiede perché non li pestassero e così via. Certamente non ero un santo, ho sempre avuto i miei lati cattivi e un po' stronzi. Ma a furia di calci nel sedere questi ultimi sono diventati tutti gli aspetti della mia semi-depressione, l'empatia è andata a farsi benedire. E' ovvio che non aggredirò mai nessun animale o farò del male ad animali o esseri umani, ma adesso a ogni situazione di difficoltà che vedo, tiro dritto. Vedo benissimo cosa mi ha fatto diventare così: sono oltre 30 anni che nella mia vita sento sempre e solo "no", no a tutto, da tutti. E allora vaffanculo... |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Non lo so...
So solo che di recente più di uma persona mi ha dato modo di intendere che mi reputano una persona cattiva, ma proprio in senso negativo. Ciò mi addolora molto, perché ho tante brutte qualità, ma questa sento proprio di non averla... Ora che ci ripenso, ai tempi della scuola pure i miei compagni avevano bene o male questa considerazione di me. I più gioivano e godevano quando venivo punito o umiliato...il bene trionfava, ovvio...come insegna qualsiasi fiaba Disney, i brutti cattivoni venivano sconfitti ed i buoni potevano festeggiare la loro quieta felicità. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Mio pensiero.
Ognuno di noi ha un carattere di base. Penso dipenda tutto da quello. E quello che ci succede intorno ci cambia, a seconda di come siamo. Non è detto che due fratelli che vivono nella stessa famiglia, stessa scuola, stesse frequentazioni, etc, crescano allo stesso modo. Per il carattere che ho io ad esempio, e col mio vissuto ho "scelto di tutelarmi" con l'evitanza, magari un'altra persona di indole più aggressiva avrebbe sviluppato un'altro tipo di problema. :nonso: E così è la cattiveria, il rancore e via dicendo. O lo sei, o non lo sei, non si diventa aggressivi, lo si è già, poi magari si peggiora. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Uno mica ci nasce aggressivo...
O meglio, tutti nasciamo aggressivi, ma in teoria i genitori dovrebbero insegnarci a controllarla, come si dovrebbe controllare qualunque altro istinto animale, considerato eccessivo, in quanto cittadini civitalizzati. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Non è che i genitori gli fanno il lavaggio del cervello, il carattere che abbiamo di base, quello è e quello rimane. Poi considera anche che tanti genitori non sono capaci di educare i figli, o sono assenti, oppressivi, etc. I genitori non sono persone perfette. La rabbia, è la conseguenza di un carattere di base più "forte" e aggressivo. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Infatti sono i genitori la causa determinante principale.
Rientra nell'ambito socio-culturale-educativo... La rabbia, per i più, è conseguenza di un incazzamento temporaneo, poi dipende dall'indole della persona, la portata dell'arrabbiatura. L'indole è cmq determinata in gran parte dal tipo e dai modelli di educazione. Lascio fuori da queste considerazione chi ha qualche disturbo mentale particolare, che potrebbe arrabbiarsi per la qualunque. Per esempio, se tuo padre sbotta per ogni minima cazzata è facile che tu finisca per apprendere quel comportamento e farlo tuo; è anche vero che tu possa subirlo e basta, finendo per diventare una persona remissiva. P.S. e poi diciamocelo, ci sarà un motivo se ogni donna dopo una certa età diventa come la madre. :nonso: :mrgreen: |
Re: Come si diventa "cattivi"
Il libro di Fromm "Anatomia della distruttività umana" è delucidatorio in merito alla presenza costante, in noi, di distruttività (appunto).
Personalmente presumo questa attecchisca meglio e con maggiori probabilità di "esprimersi" dove l'individuo si sente sprecato, privato, sottomesso o incompreso. La risposta a questo si traduce semplicemente in quella che è chiamata cattiveria o sadismo, indirizzata verso i propri simili (che simili non vengono visti). |
Re: Come si diventa "cattivi"
Concordo con pokorny.... aggiungi i calci in culo dalla vita magari ad una minima dose di cattiveria innata ma "inespressa" :/ ... e la "fiamma" si accende!
E' solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa (cit.) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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La cattiveria forse deriva da un egocentrismo esasperato che nel chiedere e volere passa senza scrupoli sulle sofferenze e l'umiliazione dell'altro. Sul sadismo non saprei rispondere con certezza: da un lato potrebbe essere una voglia di dominare sull'altro per sentirsi forti, capaci di influenza, privilegiati dal proprio potere; dall'altro tanta rabbia repressa, rancore e forse paura. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Io credo di essere "cattiva" con le persone che mi ricordano la me di un tempo, che poi, in parte, è rimasta: bisognosa, fragile, ingenua...
Con loro ho un atteggiamento ambivalente: da un lato sono incredibilmente protettiva, dall'altro sono io che le massacro. Io infatti sono molto dura con me stessa, per forgiarmi, per risvegliarmi (per traumatizzarmi ancora di più). E dunque devo esserlo anche con loro: devono imparare a resistere alle crudeltà della vita, devono fare ciò che io non ho fatto all'epoca. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Si dice anche che sia il primo rapporto "d'amore" che viviamo e che se questo è sballato, lo saranno anche tutte le relazioni future. La rabbia va bene, il rancore no. Sono due cose diverse. Può anche diventare l'opposto della madre, non c'è una legge che conferma la tua tesi. :nonso: Secondo me l'indole di una persona è innata, non c'entra nulla con quello che succede, se così non fosse i bambini sarebbero tutti uguali. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Per me quelle che hai citato, in un modo o nell'altro*, valgono, ma dipende da persona a persona.
Io ho conosciuto un masochista per il quale lo scopo di farsi frustare era l'identificare nel dolore fisico quello psicologico e, con il termine del dolore fisico, far "cessare" anche quello mentale. Porta assuefazione come metodo, ma con lui funzionava. (La mia non è un'apologia del sadomasochismo, ma solo un esempio.) *La realtà ammetto che non sia solo "dura", da prevenirsi con metodi drastici. |
Re: Come si diventa "cattivi"
Non ti hanno mai detto "sembri tu' madre!"? :ridacchiare:
Era una battuta questa, dai. :mrgreen: Ma tu quali bambini prendi in considerazione? Perché nei primissimi mesi credo siano proprio creature completamente da plasmare...già a 3-5 anni di età sono abbastanza formati riguardo agli aspetti basici ed il più l'hanno assorbito. Cioè, dei bebè al massimo si dice se frignano o no. :/ (che bello essere ancora bebè a distanza di così tanti anni :arrossire:) Poi alla nascita non saremo tutti perfettamente identici, psicologicamente parlando, penso e spero sia così, ma chissà cosa succede nei primissimi anni di vita...forse preferirei non avere certezze scientifiche, perchè potrei rimanerci troppo deluso...son discorsi complicati... |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Si nasce invisibili magari non accettati e di conseguenza ci si convince che non siamo degni di questa vita e che non fa per noi , ci odiamo e odiamo gli altri, perché non ci hanno accolti e ci hanno rifiutati, diventiamo insensibili o troppo sensibili e la società ci emargina, ci ammaliamo di anoressia (simbolo secondo me del rifiuto delle persone importanti), arriviamo a privarci dei bisogni essenziali come il nutrimento, diventiamo cattivi principalmente con noi stessi per punirci di essere nati.
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Re: Come si diventa "cattivi"
No.
Loro diventano "me stessa" ai miei occhi, "aiutando" loro cauterizzo vecchie ferite. (Continuano a putrefare.) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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(Non ci vedrei nulla di male nell'apologia del sadomasochismo, finchè viene applicata a persone consezienti, comunque.) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Quindi no. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Da qualche parte ci sono persone speciali, sono rare ma ci sono. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Concordo, io ad esempio da bambino da quanto mi hanno detto non piangevo mai, ero fin troppo calmo :D Comuqnue per schiarci un po' le idee ecco un'articolo che parla di questo, del temperamento, carattere e la personalità. http://vivalamamma.tgcom24.it/2012/0...i-e-ereditario Estrapolo il pezzo che credo sia più interessante riguardo a 'sto fatto Il temperamento racchiude in sé gli aspetti innati, trasmessi geneticamente, non mediati dalla cultura ed espressione diretta di precise caratteristiche cerebrali. Per esempio, si è grandi musicisti per temperamento. Alcune caratteristiche del temperamento sono presenti alla nascita, infatti, chiunque può notare certe differenze tra i neonati: per esempio, c’è quello che piange sempre e quello che sta tranquillo; quello che segue con lo sguardo gli stimoli esterni e quello che distoglie continuamente lo sguardo dagli oggetti che lo circondano. Il carattere viene dalla parola greca che significa impronta, segno distintivo. Il carattere dipende fortemente dall’ambiente, che esercita la sua influenza durante l’infanzia e l’adolescenza ed è quindi legato alla storia di ognuno e al patrimonio culturale acquisito durante lo sviluppo. La personalità, infine, deriva dal latino persona, cioè “maschera dell’attore”. E’ l’immagine che diamo e che abbiamo di noi stessi, il volto con cui ci mostriamo, e che esprime o cela quanto avviene nel profondo. La personalità è il risultato del combinarsi di temperamento e carattere. Quello che notiamo dunque fin da subito nei nostri bambini sono degli aspetti temperamentali che determineranno solo in minima parte quello che poi riconosciamo come il loro carattere. Dunque, alla base del modo di essere di ogni bambino è possibile rintracciare dei fattori genetici ed innati con i quali egli è venuto al mondo ma, cosa ancora più importante ai fini della struttura della sua personalità, sono la combinazione di altri fattori di tipo ambientale, emotivo, affettivo, educativo e relazionale, legati alle sue esperienze di vita, che ne hanno caratterizzato in modo conclusivo il suo sviluppo. In questo intreccio di fattori, tendenzialmente, alcuni aspetti del temperamento di ogni bambino rimangono immutati nel tempo, mentre il suo carattere e la sua personalità possono essere maggiormente soggetti alle numerose influenze da parte delle sue più importanti figure di riferimento. |
Re: Come si diventa "cattivi"
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(scusa, sono uno che fa tante domande :mrgreen:) |
Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
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Re: Come si diventa "cattivi"
Nessun problema, è un piacere.
Lo faccio in un primo momento per "aiutare" la persona in questione (in maniera morbosa, forse), ma riconosco che il motivo di fondo è che vorrei insegnare alla me di un tempo quello che so ora per aiutarla a comprendere e dunque a non rimanere traumatizzata da quello che dovrà esperire. Aiuto me stessa perché rivedo in quelle persone me stessa. E' complesso e io mi spiego intrecciandomi nei concetti :arrossire: :sarcastico: |
Re: Come si diventa "cattivi"
@Lilhium
beh se è così, sembra che la te stessa di prima non la odi, o almeno non la odi soltanto. |
Io so solo che le persone piú "cattive" che conosco hanno in comune l'importanza esagerata che danno a se stesse.
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Re: Come si diventa "cattivi"
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