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Masterplan92 30-10-2015 22:58

Depresso
 
La depressione è il dicembre Dell anima.
Il novembre del desiderio.
Non riuscire a lavarsi,strafogarsi di cibo in mancanza di tutto,non lavarsi,dormire tutto il giorno,il respiro pesante,la mente rimugina,non vuoi amici,le giornate più corte ti fanno male.
Almeno 5 anni con farmaci e terapie e sono qui.

Keith 30-10-2015 23:15

Re: Depresso
 
Ormai ho deciso che la combatterò con le unghie e con i denti, mi dispiace per lei ma non mi faccio sopraffare.

Ogni giorno me ne invento una, oggi ho fatto quasi 10 km di corsa veloce, pur essendo poco allenato e con il divieto dell'ortopedico.. avevo il cuore che batteva penso a 180 bpm, alla fine ero stremato, ma con l'umore molto più sollevato :)

GravePhoenix 30-10-2015 23:23

Re: Depresso
 
Mi sento così da molto tempo ormai e, anzi, si è acuito da quando la ragazza che mi piace non è più nella mia vita :(

Masterplan92 30-10-2015 23:24

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1620133)
Ormai ho deciso che la combatterò con le unghie e con i denti, mi dispiace per lei ma non mi faccio sopraffare.

Ogni giorno me ne invento una, oggi ho fatto quasi 10 km di corsa veloce, pur essendo poco allenato e con il divieto dell'ortopedico.. avevo il cuore che batteva penso a 180 bpm, alla fine ero stremato, ma con l'umore molto più sollevato :)

Mi sento vuoto spento senza desideri..senza ambizioni..vegeto..sono stanco..non sorrido da almeno due anni..

Keith 30-10-2015 23:37

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 1620142)
Mi sento vuoto spento senza desideri..senza ambizioni..vegeto..sono stanco..non sorrido da almeno due anni..

io non so la tua storia, i tuoi tentativi di cura, il tuo temperamento.. si, ci sono dei caratteri più soggetti alla depressione, ma ci si può lavorare.

E' talmente banale che quasi mi vergogno a dirlo, ma.. hai provato con lo sport?
Un fisico resistente, ben ossigenato e potente ha ottime ripercussioni sulla mente. Si, ok, non prendiamoci in giro, la depressione è esistenziale ma ho provato e oggi ho avuto la conferma che sforzare il fisico ha un ottimo effetto.
Stamattina ho sudato moltissimo! Erano mesi, forse anni che non sudavo così.. io non sudo mai, neanche a luglio con 42°C.. e dopo stavo molto molto bene, come non stavo bene da tempo. Prova, che ti costa.

Un' altra cosa superbanale ma che è sempre bene ricordare è: consulta un medico, quello di famiglia in primis e se non basta anche uno psichiatra, ma deve essere bravo, rivolgitici solo se è bravo.

Masterplan92 30-10-2015 23:41

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1620154)
io non so la tua storia, i tuoi tentativi di cura, il tuo temperamento.. si, ci sono dei caratteri più soggetti alla depressione, ma ci si può lavorare.

E' talmente banale che quasi mi vergogno a dirlo, ma.. hai provato con lo sport?
Un fisico resistente, ben ossigenato e potente ha ottime ripercussioni sulla mente. Si, ok, non prendiamoci in giro, la depressione è esistenziale ma ho provato e oggi ho avuto la conferma che sforzare il fisico ha un ottimo effetto.
Stamattina ho sudato moltissimo! Erano mesi, forse anni che non sudavo così.. io non sudo mai, neanche a luglio con 42°C.. e dopo stavo molto molto bene, come non stavo bene da tempo. Prova, che ti costa.

Un' altra cosa superbanale ma che è sempre bene ricordare è: consulta un medico, quello di famiglia in primis e se non basta anche uno psichiatra, ma deve essere bravo, rivolgitici solo se è bravo.

D estate sto un po meglio perché vado a correre e mi muovo ad esempio..con il buio e il freddo ripiombo in depressione..

Vacuum 30-10-2015 23:47

È depressione o apatia?

Joseph91 31-10-2015 00:04

Re: Depresso
 
Confermo quello che dice Syd, può sembrare banale ma correre e in generale fare esercizio fisico è un metodo infallibile contro la depressione. Non la combatti ma la allevi molto, ti aiuta a non pensare e nello sport si rilasciano potenti ormoni che danno quel senso benefico di soddisfazione mentale.

Io ho risolto in parte la depressione attraverso anti depressivi, sport e passioni sfrenate.
Non so se tu fai uso di pillole o vai da uno psichiatra o psicologo.
Aiutano molto.

cancellato16573 31-10-2015 00:22

Re: Depresso
 
Ciao Master,

è vero, lo sport fa bene. Ma anche solo camminare. Anche solo 10 minuti. Ma forse è presto per te. Non ti sollecito.

Ma ti dico un'altra cosa: se adesso ti senti al minimo, pensi che ti potresti contentare di vivere serenamente con quel minimo, senza grosse aspettative?

Cioè, se adesso da uno a dieci riesci a fare uno, pensi che sia possibile star bene nell'uno? Poi il due, il cinque , il sette, si vedrà. Potrebbe anche venire da sé...

cancellato16760 31-10-2015 00:39

Re: Depresso
 
Uno depresso forte può non avere la forza di fare sport,comunque confermo che fa bene,anche solo per le sostanze chimiche messe in circolo durante lo sforzo.
Se poi fai uno sport che impegna anche la mente ancora meglio. Io vado in bici e l'attenzione necessaria a non schiantarsi in discesa libera la mente.

pokorny 31-10-2015 09:55

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 1620142)
Mi sento vuoto spento senza desideri..senza ambizioni..vegeto..sono stanco..non sorrido da almeno due anni..

Pensa a me... te almeno la tua bella figura sul piano fisico la fai, hai i tuoi capelli, esiste sempre la possibilità che una ragazza la trovi. Io credo di non sorridere da molti più anni e ogni giorno che son vivo la trovo una sofferenza inutile.

Crystal 31-10-2015 10:33

Re: Depresso
 
La strada di Syd è quella giusta.
Poi quando la depressione è profonda e maggiore, devi trovare la molecola farmaceutica giusta per te, quella piccola spintarella che ti faccia fare le cose che fà Syd, altrimenti è molto difficile.
La mia risalita è stata aiutata principalmente da 4 fattori:

-La dismissione di un farmaco che agiva a livello ormonale che mi bloccava chimicamente e mi ancorava al fondo.

-L'utilizzo di un farmaco antidep adatto

-La psicoterapia fatta da un grande psicologo

-La voglia di non arrendersi e avere sempre la speranza di un domani migliore.

Questo per me è stato il mix vincente.

Keith 31-10-2015 12:38

Re: Depresso
 
Grazie Crystal, non penso di essere un buon esempio, mi alterno fra crolli e piccole risalite..cerco di non mollare. Alla fine ho tanti buoni propositi ma non li porto mai a termine..anche lo sport andrebbe fatto con regolarità sennò non serve..la scelta fra fare una corsetta col tempo nuvolo e tendente alla pioggia e il rimanere a casa al pc ricade quasi sempre sulla seconda opzione ed é una cosa malsana, con tutta la passione che ho per il computer,riconosco che é un comportamento che non va bene e non fa bene

NatoMorto 31-10-2015 12:56

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 1620127)
La depressione è il dicembre Dell anima.
Il novembre del desiderio.
Non riuscire a lavarsi,strafogarsi di cibo in mancanza di tutto,non lavarsi,dormire tutto il giorno,il respiro pesante,la mente rimugina,non vuoi amici,le giornate più corte ti fanno male.
Almeno 5 anni con farmaci e terapie e sono qui.

io dal 1992 (però ce l'ho dal '72)

Crystal 31-10-2015 14:58

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1620317)
la scelta fra fare una corsetta col tempo nuvolo e tendente alla pioggia e il rimanere a casa al pc ricade quasi sempre sulla seconda opzione ed é una cosa malsana, con tutta la passione che ho per il computer,riconosco che é un comportamento che non va bene e non fa bene

Quella è l'apatia, che è dura da lasciarsi alle spalle, per un motivo che ho pensato sia quello più veritiero.
Il meccanismo dei pensieri è molto complesso e non totalmente "visibile" per noi. Molti pensieri, o micropensieri ci sfuggono e non li leggiamo.
Quando ci troviamo di fronte ad una scelta come quella che hai citato tu succede spesso che scegliamo la via che ci pare più comoda, meno problematica e per la nostra mente e il nostro corpo.
Il problema qui è che le eventuali conseguenze positive di una scelta differente si hanno col tempo.
Altra difficoltà è che anche quando si fà la scelta più dolorosa, prendendo il tuo esempio andare a correre, prima di percepire durante o dopo qualche strascico positivo in fatto di pensieri e sensazioni ci vuole tempo.
Con me mi sfiduciava il fatto che la cosa non era automatica. Anche fare la scelta giusta non porta subito benefici, anzi si sente la fatica del fisico che unita alla depressione è un macigno e la volta dopo la nostra scelta sarà ancora più facile che ricada sullo starsene al pc.

Se il pc desse stimoli positivi anche al corpo potrebbe essere un buon mix di corpo-mente ma così non'è. La testa lavora, lavora e lavora e finisce inevitabilmente nei pensieri autodistruttivi e autocommiseranti.

La capacità e la fortuna stà nell'ottenere sensazioni positive dalla scelta più faticosa il prima possibile. Questa và ripetuta a breve per sfruttare il ricordo fissato nella memoria dell'esperienza con la sensazione positiva integrata, che può essere piccolissima o piccola: un canto di un uccellino, 3 secondi di tramonto che scaldano l'anima o le semplici endorfine che cercano spazio trà la morsa della depressione.

Wrong 31-10-2015 19:22

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1620133)
Ormai ho deciso che la combatterò con le unghie e con i denti, mi dispiace per lei ma non mi faccio sopraffare.

Ma se è la dolce compagna delle nostre giornate?

pokorny 31-10-2015 20:31

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1620489)
Ma se è la dolce compagna delle nostre giornate?

Io ne farei volentieri a meno di tal compagnia :D

Antonius Block 31-10-2015 22:17

Re: Depresso
 
fai diventare lo sport un'abitudine, sarà difficilissimo ma ne vale la pena, migliori il tuo fisico, le eendorfine entrano in circolo e ti fanno sentire meglio e la sera sei troppo stanco per stare a rimuginare
l'anno scorso avevo proprio toccato il fondo e se mi sono risollevato è solo grazie alla corsa e un'atteggiamento alla "Yes Man"
ora cascasse il mondo vado a correre 4 volte a settimana, anche se ci sono 30° all'ombra o piove a dirotto
all'inizio è stato massacrante, facevo 2-3km e finivo con il fiatone e l'impressione di avere un infarto, ora quando voglio riposarmi faccio 10km

Wrong 31-10-2015 22:22

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1620509)
Io ne farei volentieri a meno di tal compagnia :D

Quando una cosa non si può sconfiggere meglio farsela amica...

XL 01-11-2015 09:09

Re: Depresso
 
Io ne ho provati tanti di rimedi, ma non sono riuscito mai a divenire una persona che ha un umore tanto positivo, forse perché nella mia esistenza (e anche in quella di diverse persone che ho attorno) non riesco a rintracciare dei motivi che possano fondare davvero questa gran felicità e ottimismo.

Di rado trovo che certe cose mi soddisfino davvero (soprattutto in ambito relazionale).

Forse non ho a che fare nemmeno con un problema relativo al come vedo il mondo ma da cosa sento in relazione a quel che osservo. Certe cose io forse non le sento, anche tutto questo piacere di vivere che mi viene comunicato da altre persone che vivono in certi modi (che io non sopporterei proprio) non lo sento, sento molta fatica e sento poi poco piacere per compensare tutto questo (ho usato anche i farmaci e non hanno funzionato più di tanto), per questo riesco a farmi un'idea immaginaria di chi dice di essere più felice e tanto felice però queste sensazioni qua a me sembra che per me risultano inaccessibili (a parità di condizioni rispetto a queste persone qua) così come risulterebbe inaccessibile a un cieco vedere i colori (Un cieco si può fare un'idea per analogia di cos'è il blu, ma se nulla poi gli darà la vista non potrà provare queste cose qua né arrivare ad afferrare a livello di sensazione cosa si "sente" quando si osserva qualcosa).

Certo è che altre persone che si trovano in situazioni esistenziali simili alla mia non fanno i salti di gioia, perciò non so. Una certa percentuale (direi modestain base a quel che conosco) riesce ad uscirne, però mi sembra che questa percentuale riesca ad effettuare operazioni mentali che a me risultano pressappoco inaccessibili, perché io posso fare le stesse cose e non ottenere poi gli stessi effetti.
Dei modi di agire in certe persone producono poi certe forme di gioia (che queste provano davvero), in me producono sensazioni di coazione verso me stesso, irritazione, disturbo e poco piacere (anche alla lunga, l'idea che ci si abitui secondo me non è sempre corretta).

Se non altro in compenso riesco a capire meglio chi sta male, non è una gran consolazione ma almeno con questi temperamenti qua qualcosa in più riesco a condividerla.

muttley 01-11-2015 13:19

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1620676)
Dei modi di agire in certe persone producono poi certe forme di gioia (che queste provano davvero), in me producono sensazioni di coazione verso me stesso, irritazione, disturbo e poco piacere (anche alla lunga, l'idea che ci si abitui secondo me non è sempre corretta).

Almeno per questo spero non darai la colpa alla società come al solito.

PazzoGlabroKK 01-11-2015 13:23

Re: Depresso
 
muttley, se uno ha problemi sociali, come può non dare la colpa alla società??
Pensi che uno ci nasca disagiato?
Mah.

Unison 01-11-2015 13:45

Re: Depresso
 
Quest'anno ho provato a migliorare un po' sforzandomi di fare attività, di fare nuove amicizie. Per certi versi ho sprecato tempo, per altri no. E non voglio più sforzarmi per qualche tempo. La malinconia è parte intrinseca di me e non posso farci nulla.

muttley 01-11-2015 13:49

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1620767)
muttley, se uno ha problemi sociali, come può non dare la colpa alla società??
Pensi che uno ci nasca disagiato?
Mah.

Io non trovo interessante quello che fanno gli altri per colpa degli altri?

cancellato16177 01-11-2015 14:19

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1620784)
Io non trovo interessante quello che fanno gli altri per colpa degli altri?

Non è colpa ne degli altri ne nostra, è colpa delle diversità naturali che ci sono tra individui, dunque è colpa della natura, ed è in parte anche colpa della società perchè la società occidentale (oggi giorno anche quella orientale) è fatta su misura per determinati tipi di personalità mentre altri tipi ti personalità fanno ua fatica immane a farsi strada in un mondo che non è stato pensato e costruito per loro, la vita stessa il sopravvivere in natura, per alcuni tipi di personalità è più difficile, figurati se non lo è sopravvivere in una società che è stata pensata per personalità l'opposto della loro.

varykino 01-11-2015 14:57

Re: Depresso
 
quando sei depresso veramente manco il pc accendi e sopratutto non scrivi o parli sui forum , nn è una critica a te , dico solo quello che penso .

PazzoGlabroKK 01-11-2015 17:41

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1620784)
Io non trovo interessante quello che fanno gli altri per colpa degli altri?

No, per colpa della società, che li ha formati in un certo modo, rendendoli poco interessanti ai miei occhi. ;)

muttley 01-11-2015 17:53

Re: Depresso
 
Quali sono le colpe di questa società? Sono esistite in passato società migliori per un fobico/introverso? Come dovrebbe cambiare la società in meglio per colmare i disagi dell'introverso medio?

varykino 01-11-2015 17:58

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1620898)
Lol, allora i pc starebbero sempre spenti. :D

Eh lol fortunatamente ce ne so molti accesi , vuol dire che i veri depressi so pochi :D

muttley 01-11-2015 18:03

Re: Depresso
 
La mia domanda però è la seguente: è mai esistita una società maggiormente orientata al riconoscimento della diversità dell'odierna società occidentale? Riconosco i limiti e gli ampi margini di miglioramento restanti, ma è mai esistita un'epoca migliore sotto questo punto di vista? Non sono forse stati compiuti passi in avanti anche negli ultimissimi anni? Non è il caso di riconoscerli?

PazzoGlabroKK 01-11-2015 18:16

Re: Depresso
 
Gran parte dell'introversione è maggiormente causata da questa società e dai suoi valori, rispetto che da altre. Nelle società primitivo-comuniste esistevano tante piccole comunità (anziché società), dove si operava per il bene comune e bene o male tutti erano ben integrati all'interno di queste. Le società successive, quella schiavistica, quella feudale e quella capitalistica erano fortemente caratterizzate dal conflitto fra due classi. Noi ora viviamo nella società post-capitalista, dove prevale la prevaricazione individuale a dispetto degli altri e del bene comune, la società forma tanti piccoli individualisti spietati pronti a fare di tutto per accrescere il proprio prestigio, il proprio reddito ed il proprio potere. E' anche normale che qualcuno non si riconosca minimamente nei malati valori e rifiuti i meccanismi di questa società, finendo a trovarsi in conflitto con essa, cercando di combatterla in un primo momento, per finire poi a rinunciarci ed a limitarsi ad alienarsi da essa.
Per me, l'introversione è alienazione e questa è la società che ne provoca di più. Chi vorrebbe riuscire ad essere come gli altri, ma non riesce ad integrarsi, lo considero semplicemente un incapace, che viene posto alla base della piramide sociale, della quale io, alienato, sono estraneo.

Pablo's way 01-11-2015 18:22

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1620915)
S
Ma la maggior parte delle diversità non sono accettate ancora. Per me che sono diversa è difficile rapportarmi con le persone, devo sempre in un certo senso "educarli" io alla diversità, alla mia diversità nello specifico. Altrimenti il 95% dei miei comportamenti vengono giudicati sbagliati e interpretati male.

Mi ritrovo in questo disagio, effettivamente non è facile avere a che fare con persone che non hanno voglia o interesse a capire o accettare certe diversità.

Del resto è anche comprensibile, voglio dire non è facile capire certi nostri comportamenti, interpretare certi stati d'animo, è quindi giusto che stia a noi fare lo sforzo per farci capire, ma è talmente faticoso che il più delle volte finiamo per rinunciarci in partenza....

Devo anche dire che a differenza di quanto ingenuamente credevo in passato, non è nemmeno scontato trovare questa comprensione tra persone che vivono lo stesso disagio, le stesse difficoltà.

muttley 02-11-2015 02:33

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1620915)
Sicuramente meglio oggi che ieri. Molte diversità prima erano prese soltanto come demenze o malattie, quindi qualcosa è stato fatto.

Ma la maggior parte delle diversità non sono accettate ancora.

La mia obiezione è che non si possa costruire un percorso migliorativo senza tenere conto dei progressi fatti rispetto al passato. Di conseguenza un atteggiamento che metta in risalto unicamente le mancanze non risulta favorevole ai fini del miglioramento complessivo.

Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1620921)
Nelle società primitivo-comuniste esistevano tante piccole comunità (anziché società), dove si operava per il bene comune e bene o male tutti erano ben integrati all'interno di queste. Le società successive, quella schiavistica, quella feudale e quella capitalistica erano fortemente caratterizzate dal conflitto fra due classi. Noi ora viviamo nella società post-capitalista, dove prevale la prevaricazione individuale a dispetto degli altri e del bene comune, la società forma tanti piccoli individualisti spietati pronti a fare di tutto per accrescere il proprio prestigio, il proprio reddito ed il proprio potere. E' anche normale che qualcuno non si riconosca minimamente nei malati valori e rifiuti i meccanismi di questa società, finendo a trovarsi in conflitto con essa, cercando di combatterla in un primo momento, per finire poi a rinunciarci ed a limitarsi ad alienarsi da essa.

Pur considerandomi un fautore delle tendenze comunitarie e collettiviste, non ritengo la strutturazione sociale quale responsabile dei disagi individuali. Per me sono i deficit affettivi maturati nell'ambito famigliare a causare il senso di non accettazione delle persone. E tali deficit possono maturare indipendentemente dall'impostazione economica di una società, se essa non è completamente in grado di dare adeguato supporto a tutti i suoi membri.

XL 02-11-2015 09:41

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley
Pur considerandomi un fautore delle tendenze comunitarie e collettiviste, non ritengo la strutturazione sociale quale responsabile dei disagi individuali. Per me sono i deficit affettivi maturati nell'ambito famigliare a causare il senso di non accettazione delle persone. E tali deficit possono maturare indipendentemente dall'impostazione economica di una società, se essa non è completamente in grado di dare adeguato supporto a tutti i suoi membri.

Certo è che se persone come te continuano a far sentire inadeguate ancora di più le persone che già non versano in buone condizioni sociali con discorsi del tipo "è questo ciò che meritate e se la società circostante non dà di più è più che corretto che le cose stiano così" per me responsabili dell'acuirsi di certi disagi lo siete e come (e questi discorsi qua producono una forma di non accettazione sociale molto più marcata delle cosiddette malattie mentali, che spesso sono solo modi di pensare e di fare che si discostano dalla norma... Basaglia quando ha avviato una certa battaglia lo ha fatto anche perché pensava che questi disagi non sono estranei all'umanità o la società e che questa in qualche modo avrebbe dovuto provare ad integrarli piuttosto che buttarli fuori, via, o rinchiuderli da qualche parte).
"Se non state bene è perché non volete star bene" è la formula magica che usano le persone come te, ed io non la condivido affatto questa formula magica (morale) qua. E in quel "non volete" si nasconde tutto il rimprovero morale sociale col ditino alzato che è la prima forma di non accettazione (rappresenta un "ti accettiamo solo se"... Ma l'accettazione sociale dov'è se si pongono condizioni così marcate? :nonso:).
Tu pensala come ti pare, io comunque continuerò a pensarla come pare a me.

Antonius Block 02-11-2015 10:24

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1620921)
Gran parte dell'introversione è maggiormente causata da questa società e dai suoi valori, rispetto che da altre. Nelle società primitivo-comuniste esistevano tante piccole comunità (anziché società), dove si operava per il bene comune e bene o male tutti erano ben integrati all'interno di queste. Le società successive, quella schiavistica, quella feudale e quella capitalistica erano fortemente caratterizzate dal conflitto fra due classi. Noi ora viviamo nella società post-capitalista, dove prevale la prevaricazione individuale a dispetto degli altri e del bene comune, la società forma tanti piccoli individualisti spietati pronti a fare di tutto per accrescere il proprio prestigio, il proprio reddito ed il proprio potere. E' anche normale che qualcuno non si riconosca minimamente nei malati valori e rifiuti i meccanismi di questa società, finendo a trovarsi in conflitto con essa, cercando di combatterla in un primo momento, per finire poi a rinunciarci ed a limitarsi ad alienarsi da essa.
Per me, l'introversione è alienazione e questa è la società che ne provoca di più. Chi vorrebbe riuscire ad essere come gli altri, ma non riesce ad integrarsi, lo considero semplicemente un incapace, che viene posto alla base della piramide sociale, della quale io, alienato, sono estraneo.

nel tuo discorso ci sono degli aspetti che personalmente non condivido:
l'introversione propriamente detta è una caratteristica della personalità e non è né causata dalla società né di per sé fonte di malessere e non sempre implica l'essere impacciati con gli altri.
In questo forum spesso si chiamano introverse persone con una personalità estroversa che essendo troppo timide o fobiche che non riescono ad integrarsi come vorrebbero.

Emil 02-11-2015 10:30

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1620899)
Quali sono le colpe di questa società? Sono esistite in passato società migliori per un fobico/introverso? Come dovrebbe cambiare la società in meglio per colmare i disagi dell'introverso medio?

Di sicuro il modello dominante estrovertito non aiuta: la spiagliatezza comunicativa, la solarita', il saper fare public relation, il sano egoismo e la competitivita' vengono propinate a dosi massicce.
L'introverso medio se si adatta paga con i sensi di colpa perche' mortifica la sua natura docile. Se invece rifiuta tale modello si isola e patisce la solitudine e l'esclusione. Trovare una via di mezzo che integri alcuni aspetti e ne rifiuti altri e' possibile ma difficile.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1620910)
La mia domanda però è la seguente: è mai esistita una società maggiormente orientata al riconoscimento della diversità dell'odierna società occidentale? Riconosco i limiti e gli ampi margini di miglioramento restanti, ma è mai esistita un'epoca migliore sotto questo punto di vista? Non sono forse stati compiuti passi in avanti anche negli ultimissimi anni? Non è il caso di riconoscerli?

Mi pare che la diversita' sia tutt'altro che coltivata e apprezzata. I "diversi" piu' che altro vengono esclusi o emarginati in quanto rappresentano quella minoranza investita di caratteristiche negative (immigrati, poveri, "pazzi"...) che funziona come un fantasma, uno spettro rispetto alla comodita' e ai privilegi del conformismo.


Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1621208)
La mia obiezione è che non si possa costruire un percorso migliorativo senza tenere conto dei progressi fatti rispetto al passato. Di conseguenza un atteggiamento che metta in risalto unicamente le mancanze non risulta favorevole ai fini del miglioramento complessivo.



Pur considerandomi un fautore delle tendenze comunitarie e collettiviste, non ritengo la strutturazione sociale quale responsabile dei disagi individuali. Per me sono i deficit affettivi maturati nell'ambito famigliare a causare il senso di non accettazione delle persone. E tali deficit possono maturare indipendentemente dall'impostazione economica di una società, se essa non è completamente in grado di dare adeguato supporto a tutti i suoi membri.

La famiglia (nucleare) non si puo' considerare una cellula impermeabile rispetto alla cultura e alla storia (sociale). Dunque anche questa fara' la sua parte nel trasmettere ideologie e sistemi di valori (spesso contradditori) che vengono "forniti" e mantenuti immutati per lo piu' nonostante i cambiamenti apparenti. La famiglia come le altre istituzioni hanno il compito tecnico di creare cittadini ossia di (ri)creare la norma(lita'). Se la famiglia e' veicolo potenziale di alienazione e' perche' non e' in grado, con i propri limiti, di far fronte ad un contesto di alienazione piu' ampio in cui si muove e che finisce con il replicarlo (senza risolverlo).

Boriss 02-11-2015 11:11

Re: Depresso
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1621269)
Mi pare che la diversita' sia tutt'altro che coltivata e apprezzata. I "diversi" piu' che altro vengono esclusi o emarginati in quanto rappresentano quella minoranza investita di caratteristiche negative (immigrati, poveri, "pazzi"...) che funziona come un fantasma, uno spettro rispetto alla comodita' e ai privilegi del conformismo.

esatto... viviamo in una delle società più conformiste ed intolleranti rispetto ad altri modi di vivere mai esistiti

Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1621269)
La famiglia (nucleare) non si puo' considerare una cellula impermeabile rispetto alla cultura e alla storia (sociale). Dunque anche questa fara' la sua parte nel trasmettere ideologie e sistemi di valori (spesso contradditori) che vengono "forniti" e mantenuti immutati per lo piu' nonostante i cambiamenti apparenti. La famiglia come le altre istituzioni hanno il compito tecnico di creare cittadini ossia di (ri)creare la norma(lita'). Se la famiglia e' veicolo potenziale di alienazione e' perche' non e' in grado, con i propri limiti, di far fronte ad un contesto di alienazione piu' ampio in cui si muove e che finisce con il replicarlo (senza risolverlo).

definire la famiglia un'istituzione non ha nessun senso, la struttura madre-padre-figlio esiste a prescindere da qualsiasi contesto sociale.
Quello che tu definisci come "compito tecnico" (come se ci fosse una regia superiore a stabilirlo) in realtà consiste nel fatto che i genitori trasmettono ai figli in sistema di valori che gli ha permesso di ottenere un certo benessere e di essere accettati socialmente, quindi sperano che il figlio faccia altrettanto.
L'inadeguatezza della famiglia, se proprio vogliamo metterla in questi termini, è dovuta al fatto che il sistema di valori cambia continuamente, quindi può succedere che vengano trasmessi valori non compatibili in determinate situazioni. Questo secondo me è un falso problema; per quanto possa influire o no la famiglia ognuno impara la vita a proprie spese.
Il problema in realtà non è la famiglia di per sé ma è la cultura borghese che definisce uno stile di vita ben preciso al di fuori del quale si viene esclusi

Emil 02-11-2015 11:53

Re: Depresso
 
Nelle societa' primitive (alcune tuttora sopravvissute alla furia coloniale) consideravano il figlio un membro della comunita' che tutti dovevano "accudire". In alcuni di questi gruppi tribali addirittura il termine 'madre' viene utilizzato in riferimento a tutte le donne del villaggio.
La famiglia nucleare a cui tu ti riferisci non e' nient'altro che un prodotto storico proprio della borghesia che ha ristretto alla cerchia dei familiari piu' stretti il compito di educazione. Ed e' chiaro che due sole persone hanno risorse ben limitate (le depressioni post-partum delle giovani madri sono un esempio drammatico del problema).

Comunque i sistemi di valori trasmessi e introiettati si trasformano inconsciamente in un debito (anche per mezzo dell'affetto) nei confronti delle figure di riferimento adulte. Piu' o meno e' cosi' che ci si conforma alle norme pre-stabilite. Per metterle in discussione criticamente serve anche un'attrezzatura culturale adeguata altrimenti la vita che impari a suon di calci in bocca ti imbruttisce (o ai piu' disgusta e deprime) e basta.


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