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Timidezza o introversione?
Timidezza e introversione vengono erroneamente usate spesso come sinonimi (di qualcosa di negativo). In realtà:
Al timido piace la vita sociale ma si sente inadeguato e si sottovaluta e per questo parla poco e si sente a disagio. L’introverso preferisce stare con pochi amici selezionati, non evita le occasioni sociali, se si presentano, ma non le ricerca attivamente, ha bisogno di rifugiarsi nella solitudine per ricaricarsi. Ho sempre pensato di essere una persona timida, e in passato lo ero. Volevo essere una persona come gli altri, estroversa, con tanti amici, solare, “normale”. Mi sono resa conto che da un po’ sono solo introversa. Non vedo perché mi devo sentire sbagliata solo perché non mi piace andare in discoteca, ho spesso la testa fra le nuvole, preferisco discorsi profondi a quelli frivoli e un bosco a un centro commerciale, a volte ho bisogno di stare sola a leggere un libro, ascoltare musica o pensare. Ho solo un concetto diverso di divertimento. Regola n 1: stare bene con se stessi e fottersene del giudizio altrui. La cosa più sbagliata e lasciare che gli altri decidano per te cosa va bene e cosa no. Sono sempre stata una persona piuttosto anticonformista e indipendente nel modo di pensare: avevo idee mie sulla religione, la politica, la filosofia e il senso della vita, ma poi mi lasciavo influenzare dagli altri su come avrei dovuto essere. Non mi piacevo perché non riuscivo proprio a essere il modello prestabilito. Mi rendo conto di avere dei difetti (tutti abbiamo difetti, anche quelli che escono tutte le sere:D) ma non sono certo da buttare via. Sembra banale ma: se non piaci a te stesso come farai a piacere agli altri? Chi decide che solo essere estroversi va bene? Come puoi essere sicuro di te se ti consideri inferiore, se non accetti che certi lati del tuo carattere sono ciò che ti rendono necessariamente te stesso. Come quella storia che non si può giudicare un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi. Questo non vuol dire che uno non deve cercare di migliorarsi, ma non può sperare di diventare ciò che non è e non potrà mai essere. Siete sicuri di non essere solo degli introversi? Scusate se mi sono dilungata troppo :mannaggia: |
Re: Timidezza o introversione?
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Poi da introversi si può essere relativamente in pace con se stessi, ma le conseguenze negative ci sono eccome. Ovvio che il problema, almeno per quanto mi riguarda, non è solo l'introversione, magari fosse solo quello.. |
Re: Timidezza o introversione?
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E' vero che preferisco stare con pochi amici selezionati (meglio pochi ma buoni sicuramente), non ricerco attivamente occasioni sociali...però a differenza del solo introverso, quando queste occasioni si presentano io mi sento a disagio, mi sento sbagliato, ho sempre una voce dentro che mi dice che sarebbe meglio lasciar perdere, ho l'ansia, devo sempre combatterla per fare le cose, soprattutto quando mi trovo in situazioni nuove o nelle quali non mi sento "all'altezza". Vorrei poter dire che una cosa mi va di farla oppure no senza essere condizionato dal senso di inadeguatezza. Quindi, purtroppo per me, sono timido, introverso e soffro anche di ansia sociale; forse non ho una grave fobia sociale, ma di sicuro non sto bene. :( Quote:
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Re: Timidezza o introversione?
Condivido tutto quello che dici.
Da ragazzina mi sentivo sbagliata ed ero dispiaciuta perchè non ero come tutte le mie amichette di scuola, ero timida, impacciata, un po' strana, sfigatella. Poi mi sono resa conto, crescendo e vivendo alcune situazioni che sognavo e mi sembravano chissà che, che in quei contesti non stavo bene, che le avevo solo idealizzate, e che non ero poi così strana ma solo diversa da altri ed è giusto così, ho un altro carattere, altri interessi, altre priorità. E una volta che capisci questo e raggiungi un certo equilibrio stai decisamente meglio. Sono introversa, ed essere introversi non è un disturbo, è solo un tipo di carattere. :) |
Re: Timidezza o introversione?
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Stessa cosa per le relazioni. Tanti estroversoni devono saltare da una relazione all'altra perchè non sanno stare soli, e a me fanno molta tristezza. Nel lavoro il discorso è più complesso, il fatto che te ne stai più sulle tue, è un problema per gli altri magari, ma non per te. Ovvio che per pensarla così bisogna fregarsene del giudizio altrui. E ovvio che sto parlando solo di introversione e non di problemi psicologici. |
Re: Timidezza o introversione?
Ma se l'introverso evita a priori di esporsi a tante esperienze e relazioni sociali possiamo dire che è inesperto e insicuro come un timido.
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Re: Timidezza o introversione?
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A parità di altre condizioni, l'introversione è una caratteristica sfavorevole nell'iniziare relazioni. Per il lavoro.. si il problema di starsene sulle proprie è un problema per gli altri non per noi, ma sono gli altri quelli che ci danno il lavoro, e se non ci ritengono adatti.. Istintivamente mi viene da associare introversione e problemi psicologici anche se una correlazione sicura non c'è.. è pur vero che è più probabile che alcune patologie come fobia sociale, ansia e depressione sono più diffuse fra gli intro. anche se prendiamo questo forum come campione, credo che quasi tutti siamo introversi. Quote:
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Re: Timidezza o introversione?
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Nei momenti di bisogno sanno sempre su chi contare, noi.. noi ci sentiamo "fichi" nella nostra indipendenza però siamo soli.. |
Re: Timidezza o introversione?
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Ok, magari un carattere chiuso può sfociare in problemi di tipo psicologico più facilmente rispetto ad uno aperto, solare o estroverso, ma se un fobico è sempre (?) introverso, un introverso non è sempre fobico. :) Quote:
Sempre detto: meglio soli che male accompagnati, e poi non è necessariamente vero che si è soli, magari invece di 50 amici ne abbiamo 1-2 è un discorso di qualità e non di quantità. Poi ovvio che dipende da caso a caso. |
Re: Timidezza o introversione?
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Per i lavoro ti faccio un esempio: c'è un posto disponibile e 10 candidati, di cui 9 estro e 1 intro (più o meno la distribuzione fra estro e intro che si ha nel mondo reale) , tutti con pari requisiti ed età per un posto in ufficio o fabbrica, quindi non animatore, venditore etc. Si dà il via ai colloqui, al 99% il posto andrà ad uno dei 9 estroversi, magari quello più equilibrato, non esuberante o arrogante. "magari invece di 50 amici ne abbiamo 1-2" se uno è mediamente/fortemente introverso non è mica scontato che li abbia quegli 1-2 amici.. |
Re: Timidezza o introversione?
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•Certo che non è scontato l'avere almeno un amico, il mio era solo un possibile esempio di persona introversa, ma non fobica/problematica. |
Re: Timidezza o introversione?
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Non sei d'accordo che solo la semplice introversione, per non parlare della fobia, sia un'ostacolo al trovare lavoro? Quello che voglio dire è che c'è chi è introverso ed evitante però quelle poche volte che si rapporta col prossimo lo fa in modo normale, esprimendosi bene e con sicurezza e c'è chi invece, non dico me, ogni riferimento è puramente casuale :ridacchiare: magari è anche leggermente meno evitante però è più insicuro |
Re: Timidezza o introversione?
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In caso di colloquio formale e selezione credo che avrei problemi anche io (ma io sono pure fobica/evitante, non solo introversa). :pensando: La fobia sociale è un ostacolo e l'ho sempre detto e stradetto, io ho problemi sul lavoro più che su ogni altra cosa, ma la sola introversione, ti fa sembrare serio e posato, quindi non vedo la cosa così problematica. |
Re: Timidezza o introversione?
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Ma infatti non siamo solo introversi, altrimenti non eravamo qui. |
Re: Timidezza o introversione?
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Re: Timidezza o introversione?
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introversione e fobie/disturbi non sono poi così diversi, entrambi portano problemi, molto maggiori nel secondo caso ovviamente. |
Re: Timidezza o introversione?
Questo forum penso sia pieno di persone che di base sono estroverse ma che la fobia blocca questa estroversione e li costringe ad assomigliare a persone introverse quando magari sognano serate a sballarsi in discopub :mrgreen:
Penso ci siano anche introversi fobici sul forum ma sono sicuramente una minoranza e come nel mondo reale si fanno sentire di meno. |
Re: Timidezza o introversione?
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Re: Timidezza o introversione?
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Re: Timidezza o introversione?
in parole povere, a differenza dell'introverso, un timido si troverebbe in una condizione di "vorrei ma non posso"?
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Re: Timidezza o introversione?
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sicuramente rispetto al resto della società in questo forum la percentuale di introversi sarà maggiore ma anche qui secondo me sono la minoranza (ad esempio 20-80 fuori, 30-70 nel forum) Quote:
per capirlo basterebbe chiedersi come sarebbe la propria vita senza *problema che ci si sente di avere* un vero introverso avrebbe pochissimi contatti con le persone anche in questa situazione |
Re: Timidezza o introversione?
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Re: Timidezza o introversione?
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se non avessi impedimenti di alcun tipo (ansia, timidezza, imbarazzo, incapacità di sostenere determinate situazioni ecc... metti ciò che fa al caso tuo) che tipo di vita avresti? |
Re: Timidezza o introversione?
Intendo dire che il modello estroverso affascina perché corrisponde ad una certa "leggerezza" esistenziale che l'introverso solitamente non trova se non di rado.
Il disprezzo, per quanto mi riguarda, era rivolto alla superficialità e alla rozzezza di certi modi del vivere sociale. Tutto questo è sotteso dalla totale o parziale non accettazione della propria condizione che ovviamente si ripercuote e si ritorce su chi la vive rendendo l'esistenza penosa a causa di questa presunta inadeguatezza a vivere. La timidezza per esempio è, nel caso dell'introversione, un suo sviluppo negativo, "patologico" se vuoi perché implica la vergogna di sé ( in generale o rispetto ad una situazione in particolare ) causata da un'immagine interna negativa. La fobia sociale, estremizzando il concetto, pure. Comunque rispondere alla domanda "che tipo di vita avresti avuto?" non ha molto senso. Tale eventualità non esiste e non è esistita e quindi rimane solo immaginazione. Meglio cercare di lavorare al meglio con quello che si ha. |
Re: Timidezza o introversione?
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Non odiavo l'estroverso in quanto tale, ma mi ricordo che lo disprezzavo per la sua superficialità e per la superficialità dei suoi "svaghi". Da introverso avevo un mondo interiore molto più ricco e raffinato degli altri, e ho iniziato a chiudermi e a diventare fobico(o evitante o quel che è) quando mi sono accorto che tale mondo interiore era incompreso o addirittura deriso.:sarcastico: Sono introverso e non invidio l'estroverso, sto male a non avere altre persone come me con cui condividere la vita(soprattutto una vita di coppia). Il problema dell'introverso e che fa sicuramente difficoltà ad inserirsi nel contesto lavorativo e sociale in genere. Vedendo la sua personalità considerata inutile e anche derisa può facilmente iniziare ad avere un senso di inadeguatezza e di inferiorità per quanto riguarda la vita pratica. In me per esempio coesiste una grande stima per ciò che sono di fatto e una grande disistima per ciò che concerne la vita lavorativa. Se l'estroverso non trova un suo posto nella società mal che vada qualcosa combina perchè ha un carattere "richiesto". Ma l'introverso che non si avvia da giovane ad una carriera adatta a lui può incontrare grossi problemi. E' giusto che ad un pesce non deve essere chiesto di arrampicarsi sull'albero, ma la società e addirittura le persone a noi più vicine non lo comprendono e a volte ci chiedono cose che sono per noi contronatura, a me questa cosa a fatto andare fuori di testa.:testata: Riguardo all'estroverso timido non ne ho mai conosciuto uno. E credo non esista un introverso che non abbia una certa dose di timidezza(magari non proprio invalidante). |
Re: Timidezza o introversione?
Io sono introversa perchè non mi piace parlare di me stessa anche se alle volte lo faccio è solo perchè un po' di voglia di farmi conoscere ce l'ho ..ma di base sono introversa perchè molte volte ho l'esigenza di stare da sola e altre volte mi piacerebbe avere compagnia ma poi mi accorgo di essere sola:miodio:
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Re: Timidezza o introversione?
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Introverso lo sto diventando negli ultimi anni, probabilmente. O almeno è l'unica spiegazione che mi so dare. Certo gli evitamenti non sono dovuti alla sola ansia di stare con gli altri, la paura del giudizio e tutte le tematiche tipiche del forum. Anche in questo caso la struttura su cui poggia la mia reclusione e il mio isolamento, ormai anche concreto, fisico (lo stare in casa) è piuttosto complicata. Ci sono ossessioni e schemi mentali che complicano un quadro già di per sè non favorevole. Il problema è che evito ormai non solo le occasioni sociali di potenziale svago (conscio che "tanto alla fine non sono indispensabili, anzi")...ma evito anche di mettermi in gioco nel "dovere". Quindi nel lavoro, casomai avessi qualche speranza (e forse non ne ho...ma preferisco non mettermi in gioco lo stesso). :miodio: La mia sensazione è di vivere sempre come camminando su un filo sospeso nel vuoto. Esercizi di equilibrio estremi, ma nessun passo in avanti, solo sospensione, in precario, sofferto equilibrio (ogni tanto però rischio seriamente di cadere!). |
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Re: Timidezza o introversione?
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Se invece mando solo curriculum è chiaro che non mi chiameranno mai, ne avranno 8milioni migliori del mio. :nonso: |
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