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Labocania 16-09-2015 15:43

"Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Sarebbe meno ansiogeno per noi portare avanti i nostri tentativi di accesso al mondo del lavoro se non dovessimo riempire i nostri cv e lettere di presentazione di social e soft skills, capacità di problem solving e di team working, attitudine alla gestione dello stress e al mutitasking etc.? Non sarebbe meno annichilente la prospettiva di affrontare un colloquio di lavoro forti della consapevolezza di possedere delle qualità come il rispetto del prossimo, l'assenza dell'istinto di prevaricazione, l'attitudine alla cortesia e alla disponibilità etc. che potranno essere tenute in debita considerazione dagli esaminatori?
La realtà è così poco invitante invece: lavorare in team significa disponibilità ad entrare a far parte di una squadra composta da individui che prendono ordini senza discutere; la cortesia va bene se viene spesa nell'ossequio manifesto al superiore di turno; l'istinto di prevaricazione viene surrettiziamente esaltato nelle verbose allocuzioni dei manager e dei motivatori aziendali; le benedette soft skills non hanno valore in sé ma solo in quanto confacenti alle istanze dell'efficienza e della produttività.

chrissolo 16-09-2015 15:48

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 1592726)
Sarebbe meno ansiogeno per noi portare avanti i nostri tentativi di accesso al mondo del lavoro se non dovessimo riempire i nostri cv e lettere di presentazione di social e soft skills, capacità di problem solving e di team working, attitudine alla gestione dello stress e al mutitasking etc.? Non sarebbe meno annichilente la prospettiva di affrontare un colloquio di lavoro forti della consapevolezza di possedere delle qualità come il rispetto del prossimo, l'assenza dell'istinto di prevaricazione, l'attitudine alla cortesia e alla disponibilità etc. che potranno essere tenute in debita considerazione dagli esaminatori? La realtà è così poco invitante invece: lavorare in tema significa disponibilità ad entrare a far parte di una squadra composta da individui che prendono ordini senza discutere; la cortesia va bene se viene spesa nell'ossequio manifesto al superiore di turno; l'istinto di prevaricazione viene surrettiziamente esaltato nelle verbose allocuzioni dei manager e dei motivatori aziendali; le benedette soft skills non hanno valore in sé ma solo in quanto confacenti alle istanze dell'efficienza e della produttività.

Gentilezza e bontà d'animo vengono apprezzati solo in astratto, nella forma. In sé non sono mai rilevanti né determinanti.. anzi, sono dannosi, perché ti limitano e ti rendono - rispetto al resto delle persone che competono con te, sia in ambito lavorativo che sociale - assai più inefficace.

Sul lavoro vogliono squali pronti a divorare la madre se necessario (ma estremamente gentili quando rispondono al telefono o quando il cliente ti manda affanculo e ti maltratta).

E nei rapporti sociali è anche peggio.
Con le donne poi.... a esser gentili e rispettosi vieni solo trattato da merda , senza gentilezza e rispetto alcuni.

chrissolo 16-09-2015 16:02

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Sì, insomma.. social skills e saper lavorare in team tradotto in parole povere povere è : "saper relazionarsi formalmente agli altri in maniera educata accettando di buon grado il proprio ruolo e senza rompere le scatole".

Labocania 16-09-2015 16:16

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 1592749)
Sì, insomma.. social skills e saper lavorare in team tradotto in parole povere povere è : "saper relazionarsi formalmente agli altri in maniera educata accettando di buon grado il proprio ruolo e senza rompere le scatole".

Sì e bisogna anche essere pronti a ben figurare nell'opinione di chi sta più in alto magari facendo sfigurare i pari grado.

La cosa divertente è che la raccomandazione dei selezionatori è quella di scrivere curriculum e soprattutto lettere di presentazione originali e personali :male:.

Blur 16-09-2015 16:31

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
spesso (o a volte) al giorno d'oggi purtroppo se si è gentili e rispettosi si passa per persone senza carattere

Blur 16-09-2015 18:07

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1592845)
Ero un ragazzino che ancora faceva le scuole quando il mio primo colloquio di lavoro si è scontrato contro queste realtà, silenzioso, timido, nervoso ed incapace di comprende quello che stavo per fare, mi porgono un foglio di carta come contratto da apprendista per tre mesi, mentre lo firmo sono difronte a cinque impiegati che mi osservano, quello che sembra il capo inizia a criticare il mio aspetto dicendo che ho i capelli troppo lunghi e che dovrò tagliarmeli, che questo è necessario per l'azienda, si fanno anche due risate dicendo che sembro una ragazzina, immagino credessero di farmi un favore enorme a darmi un lavoro che potessero prendersi il diritto di sminuirmi.

Mentre guardo il contratto vedo solo un pezzo di carta offerto da persone vuote, faccio una bella firma accurata e lo consegno guardandoli negli occhi il capo, quella è stata la prima e ultima volta che quella azienda mi ha visto e sentito, possano andare affanculo tutti quanti, meglio senza niente che piegati difronte alle infamie di un lavoro.

hai fatto benissimo, che testa di ca... a dirti quelle cose. Ma era un capo (dipendente) o un capo titolare? nel primo caso avrei mandato una mail al capo del capo o contattato comunque qualcuno dell'azienda per riferire quanto successo

Noriko 17-09-2015 13:52

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Il mondo è dei vincenti, gli altri che non si adeguano saranno sempre emarginati.
E' la legge del più forte è stato sempre così da quando è nata l'umanità. :(

Chi siamo noi per stravolgere questa legge "naturale".

Noriko 17-09-2015 14:15

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1593527)
Non sono d'accordo, penso che sia proprio in noi stessi il potere di cambiare le regole in gioco.
C'è un esercito di giovani nel nostro paese che non ha occupazione, molti si rifiutano di accettare un lavoro senza dignità, si campa sul lascito delle generazioni precedenti che hanno goduto di un era che ha permesso ai giovani di ritrovarsi la possibilità di scegliere, chi non muore di fame ci pensa un attimo ad accettare un lavoro umiliante sottopagato, questo porta ad una sempre più crescente disperazione che obbligherà il mondo a considerare nuove realtà, quando i loro prodotti saranno scadenti e\o nessuno avrà la possibilità di acquistarli allora si penserà a questi aspetti profondi della natura umana, il rispetto verso chi contribuisce insieme a te alla creazione di qualcosa, una realtà che vivono le piccole società dove il capo non è una figura fantozziana e dove il lavoratore non è il piccolo schiavo che quando torna a casa deve pensare solo a pagare le bollette.

Spero sia così, ma vedo anche gente "agiata" che vive meglio di noi.

_Diana_ 17-09-2015 14:20

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1592795)
spesso (o a volte) al giorno d'oggi purtroppo se si è gentili e rispettosi si passa per persone senza carattere

Purtroppo? Secondo me, questo è un problema di quelli che non lo sono...

Quote:

Non esiste un'azienda, che sia pubblica o privata, a cui importi qulcosa di quello che hai dentro. Vali solo se sei produttivo (tradotto: se ti fai il mazzo e lavori 16 ore al giorno e stai zitto o se li fai guadagnare). Sei considerato alla stregua di un numero. Dal momento che non fai più gioco ti buttano fuori, spesso anche senza referenze.
Già. Nelle piccole aziende dove si crea un rapporto più umano, qualcosa si salva.

A volte però, pensare di essere un numero mi conforta, non so bene quale sia il motivo. :pensando:

chrissolo 17-09-2015 14:22

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1593533)
Spero sia così, ma vedo anche gente "agiata" che vive meglio di noi.

Anche perché noi - praticamente - non viviamo davvero.. :(

Della vita abbiamo solo i problemi, le difficoltà, la sofferenza, le delusioni, i dolori.. e ci manca del tutto il bello, il positivo, i piaceri, le cose buone.. tutto ciò che la rende degna d'essere affrontata e "vissuta".. :miodio:

PazzoGlabroKK 17-09-2015 18:21

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1593537)
Purtroppo? Secondo me, questo è un problema di quelli che non lo sono...


Già. Nelle piccole aziende dove si crea un rapporto più umano, qualcosa si salva.

A volte però, pensare di essere un numero mi conforta, non so bene quale sia il motivo. :pensando:

Magari non ti senti messa alla prova o da un lato ti conforta l'essere come gli altri, alla pari degli altri, nascondersi fra gli altri, sebbene questo voglia dire mettere da parte la propria unicità in quanto individuo?

PazzoGlabroKK 17-09-2015 18:27

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
È soggettivo.

PazzoGlabroKK 17-09-2015 18:37

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
È quello che ho detto. :nonso:

_Diana_ 17-09-2015 18:53

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1593785)
Magari non ti senti messa alla prova o da un lato ti conforta l'essere come gli altri, alla pari degli altri, nascondersi fra gli altri, sebbene questo voglia dire mettere da parte la propria unicità in quanto individuo?

Può essere, sì.

Credo che siano state le mie paure a parlare.

Quote:

No, non è soggetivo.
Se sei un numero allora uno vale uno, sei rimpiazzabile.
Da domani non mi fai più gioco e ti caccio.
Poi certo, se a uno piace così allora sarà soggettivo.
Mi sa che è il mio caso. :ridacchiare:

Sarà che mi sento sacrificabile anche a livello umano.

alien boy 17-09-2015 19:37

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Qualche volta ho trovato tra i requisiti anche 'empatia'. Immagino empatia nel senso di immedesimarsi nel capo che deve comportarsi come gli pare nei confronti dei suoi sottoposti. Empatia unilaterale.

Labocania 17-09-2015 22:23

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1593816)
Qualche volta ho trovato tra i requisiti anche 'empatia'. Immagino empatia nel senso di immedesimarsi nel capo che deve comportarsi come gli pare nei confronti dei suoi sottoposti. Empatia unilaterale.

Io invece, sbirciando nel prestampato di un'impiegata di un agenzia interinale con cui stavo sostenendo un colloquio, ho potuto osservare che introversione e timidezza rientravano nell'elenco dei difetti dell'esaminato :moltoarrabbiato:.
Perché la timidezza deve essere per forza un difetto agli occhi di un datore di lavoro e non un tratto caratteriale che in sé non rappresenta un difetto? L'estroversone sciolto e disinvolto che gratifica l'impiegata interinale con battute idiote da uomo sicuro non potrebbe essere un elemento che genera conflitti nell'ambiente lavorativo perché troppo arrogante e pieno di sé? O la ragazza solare? Potrebbe essere una che utilizza il computer dell'ufficio per controllare twitter, facebook e aggiornare l'album di instagram. Perché solo i timidi devono scavalcare l'ostacolo del pregiudizio dell'esaminatore?

alien boy 17-09-2015 23:09

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 1593911)
Io invece, sbirciando nel prestampato di un'impiegata di un agenzia interinale con cui stavo sostenendo un colloquio, ho potuto osservare che introversione e timidezza rientravano nell'elenco dei difetti dell'esaminato :moltoarrabbiato:.
Perché la timidezza deve essere per forza un difetto agli occhi di un datore di lavoro e non un tratto caratteriale che in sé non rappresenta un difetto? L'estroversone sciolto e disinvolto che gratifica l'impiegata interinale con battute idiote da uomo sicuro non potrebbe essere un elemento che genera conflitti nell'ambiente lavorativo perché troppo arrogante e pieno di sé? O la ragazza solare? Potrebbe essere una che utilizza il computer dell'ufficio per controllare twitter, facebook e aggiornare l'album di instagram. Perché solo i timidi devono scavalcare l'ostacolo del pregiudizio dell'esaminatore?

Non so, forse quei tipi che dici danno un'idea di dinamicità e capacità di fare indipendentemente dai loro possibili tratti negativi. L'estroverso rompiscatole quando serve o se richiamato dal capo può tornare a fare il suo lavoro senza farsi bloccare da certi limiti, così come la tipa solare saprà trattare in modo simpatico con i clienti anche se perde tempo. Il timido se si trova in una situazione difficile con i colleghi o avrà molta paura del giudizio sul suo lavoro, tenderà a farsi pressare da queste problematiche in modo difficilmente risolvibile.

muttley 17-09-2015 23:18

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Concordo con alien boy: lasciando perdere l'introversione (che comunque potrebbe risultare limitante in quei mestieri dove contano la parlantina e il "sapersi vendere"), la timidezza è un tratto della personalità che va ben oltre il semplice parlare poco: è qualcosa che solca il profondo della sicurezza di sé, del senso di competenza dell'individuo, sia nel suo rapporto con gli altri, sia nella sua capacità di padroneggiare compiti e mansioni richiesti (che ormai si sa, non prescindono quasi mai dal relazionarsi col prossimo).
Vi fidereste a farvi operare a cuore aperto da un chirurgo insicuro nelle sue abilità e preparazione nonché nel saper dialogare e intendersi coi colleghi? L'introversione potrebbe non essere limitante in questi casi, ma la timidezza si. Un ambito in cui invece non vedrei la timidezza come un problema, sono quei lavori manuali da svolgersi in solitaria.

PazzoGlabroKK 17-09-2015 23:50

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Grey's Anatomy è il male.

alien boy 18-09-2015 00:00

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Uhm, però non direi che i timidi posso limitarsi a fare pochi lavori o solo lavori particolari o quelli comunemente definiti 'umili'. Ci sono, ad esempio, professori, ricercatori, informatici, specialisti in diversi settori, ecc. che sono timidi e fanno bene il loro lavoro. Il problema è quando magari si deve ricoprire un ruolo 'forte' in un gruppo.
Comunque alla fine uno più è competente e più si sente sicuro e quindi più sa cosa fare e come, anche se è timido.

Da'at 18-09-2015 08:04

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Ma voi vi assumereste? Dovendo produrre utili e profitti, e dovendo pagare uno stipendio?
Perché io ne assumerei ben pochi qui dentro.

PazzoGlabroKK 18-09-2015 08:27

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594108)
Ma voi vi assumereste? Dovendo produrre utili e profitti, e dovendo pagare uno stipendio?
Perché io ne assumerei ben pochi qui dentro.

Grazie per l'info.
Ci hai svoltato la giornata.

Da'at 18-09-2015 09:13

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Rage (Messaggio 1594120)
in lavori che vanno dal semplice operaio sulla catena di montaggio al programmatore che sta tutto il giorno davanti al pc, dove l'interazione sociale è ridotta al minino, si.

se potessi, io li assumerei.

a volte chi è timido è un vantaggio per l'azienda, perché non perde tempo a chiaccherare come fanno sempre tutti gli altri.

se non parlano non si distraggono, se non si distraggono producono di più.

sono del tutto d'accordo a metà con te :)

un operaio non lo assumerei depresso (e qua di depressione latente ne vedo a ettolitri). Un operaio dev'essere una persona con pochi grilli per la testa, umile e resiliente. La mancanza di resilienza è ciò che rende un utente tipico di fs inappetibile per il mondo del lavoro.

Sono tornato su FS non appena sentito al tg di tale Andrea del vercellese suicidatosi a 26 anni dopo aver ricevuto dosi massiccie di bullismo.
Speravo di leggere qualcosa in più a riguardo, invece sono finito in questo thread.
Pare ricevesse bullismo pure al lavoro.

Sul discorso programmatore invece posso anche concordare, tuttavia sono necessari degli skills non indifferenti. E comunque un minimo di resilienza è necessaria anche lì. Foss'anche per potersi rapportare efficacemente con il reparto HR e non farsi sfruttare oltre il limite di sopportazione.

Morale della favola: sicuramente un FS dovrebbe cercare di migliorare la propria resilienza per arrivare almeno al minimo sindacale. Fatto questo, maggiore è lo skill in un'attività specifica che non gli richiede grosse interazioni sociali, minore è la resilienza che gli viene chiesta.


Morale della favola x2: ci ritrovo in questo thread il solito modus cogitandi secondo cui non siamo noi a doverci migliorare per essere più funzionali (a vantaggio in primis di noistessi), ma è il mondo ad essere brutto e cattivo e non a misura di fobico. Troppo competitivo, troppo aspro, troppo pieno di gente.
Il thread comincia con la locuzione "sarebbe meno ansiogeno", ma è veramente ansiogeno (generatore d'ansia) tutto ciò, oppure siamo noi che ci agitiamo a mille per ogni minima corbelleria? Forse siamo noi ad essere ansiogeni nei confronti di noistessi. Ma anche senza il forse.
Forse sarebbe il caso di scegliere un percorso per diventare meno ansiosi.

Winston_Smith 18-09-2015 09:25

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594126)
sono del tutto d'accordo a metà con te :)

un operaio non lo assumerei depresso (e qua di depressione latente ne vedo a ettolitri). Un operaio dev'essere una persona con pochi grilli per la testa, umile e resiliente.

Possibilmente già messo a 90° e grato al Jobs Act.

Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594126)
Morale della favola x2: ci ritrovo in questo thread il solito modus cogitandi secondo cui non siamo noi a doverci migliorare per essere più funzionali (a vantaggio in primis di noistessi), ma è il mondo ad essere brutto e cattivo e non a misura di fobico. Troppo competitivo, troppo aspro, troppo pieno di gente

E questo lo dici dopo aver parlato del suicidio di Andrea. In pratica sei qui per confermare il modus cogitandi fobico.
Come se lo stress sul lavoro, il mobbing, i suicidi e gli omicidi per cause lavorative e per mancanza di lavoro ce li fossimo inventati oggi su FobiaSociale.com. No no, il mondo non è competitivo, guai a scalfire il mito della terra delle opportunità.

Labocania 18-09-2015 09:53

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594126)
Morale della favola x2: ci ritrovo in questo thread il solito modus cogitandi secondo cui non siamo noi a doverci migliorare per essere più funzionali (a vantaggio in primis di noistessi), ma è il mondo ad essere brutto e cattivo e non a misura di fobico. Troppo competitivo, troppo aspro, troppo pieno di gente.
Il thread comincia con la locuzione "sarebbe meno ansiogeno", ma è veramente ansiogeno (generatore d'ansia) tutto ciò, oppure siamo noi che ci agitiamo a mille per ogni minima corbelleria? Forse siamo noi ad essere ansiogeni nei confronti di noistessi. Ma anche senza il forse.
Forse sarebbe il caso di scegliere un percorso per diventare meno ansiosi.

Certamente sarebbe meglio seguire un percorso che renda il fobico sempre meno incline all'ansia e per entrare nel circuito lavorativo è necessario adattarsi al suo modo di essere spietato e competitivo; tutto ciò però non significa che l'universo lavorativo è giusto che sia così in generale.
Un esaminatore può poi avere riserve se il candidato timido si propone per l'impiego di vendita di aspirapolvere o rappresentante di detersivi, per altre posizioni le sue valutazioni devono basarsi su dati più concreti di uno sciocco pregiudizio.

alien boy 18-09-2015 09:59

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594108)
Ma voi vi assumereste? Dovendo produrre utili e profitti, e dovendo pagare uno stipendio?
Perché io ne assumerei ben pochi qui dentro.

Beh ci potrebbe essere anche il caso di chi non vuole farsi assumere da e non solo di chi non vuole assumere chi :mrgreen:

Comunque per rispondere alla domanda: dipende.
In passato ho svolto un lavoro a progetto interessante relativo a ciò che avevo studiato all'università e l'ho svolto bene. Nonostante una timidezza non indifferente e difficoltà relazionali. E' vero che non ho avuto la possibilità di continuare una volta finito il contratto ma era una situazione particolare, in pratica la possibilità di farmi restare non dipendeva tanto da colui che supervisionava e valutava il mio lavoro.
Per un'attività come quella, ritenendo di aver fatto bene ciò che dovevo fare e di essere in grado di continuare a farlo, sì, mi assumerei.

Winston_Smith 18-09-2015 10:02

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1593963)
Concordo con alien boy: lasciando perdere l'introversione (che comunque potrebbe risultare limitante in quei mestieri dove contano la parlantina e il "sapersi vendere"), la timidezza è un tratto della personalità che va ben oltre il semplice parlare poco: è qualcosa che solca il profondo della sicurezza di sé, del senso di competenza dell'individuo, sia nel suo rapporto con gli altri, sia nella sua capacità di padroneggiare compiti e mansioni richiesti (che ormai si sa, non prescindono quasi mai dal relazionarsi col prossimo).
Vi fidereste a farvi operare a cuore aperto da un chirurgo insicuro nelle sue abilità e preparazione nonché nel saper dialogare e intendersi coi colleghi? L'introversione potrebbe non essere limitante in questi casi, ma la timidezza si. Un ambito in cui invece non vedrei la timidezza come un problema, sono quei lavori manuali da svolgersi in solitaria.

Veramente mi pare che si stia parlando di fobia sociale, quindi l'insicurezza su capacità e preparazione (che non sono abilità sociali) non è necessariamente collegata ad essa.
Quanto alla comunicazione con i colleghi, finché resta nel campo ben delimitato da definizioni oggettive della scienza medica, potrebbero non esserci problemi. Il bisturi al chirurgo glielo puoi passare indipendentemente dal tono di voce con cui te lo chiede.

Da'at 18-09-2015 10:35

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 1594141)
Certamente sarebbe meglio seguire un percorso che renda il fobico sempre meno incline all'ansia e per entrare nel circuito lavorativo è necessario adattarsi al suo modo di essere spietato e competitivo; tutto ciò però non significa che l'universo lavorativo è giusto che sia così in generale.
Un esaminatore può poi avere riserve se il candidato timido si propone per l'impiego di vendita di aspirapolvere o rappresentante di detersivi, per altre posizioni le sue valutazioni devono basarsi su dati più concreti di uno sciocco pregiudizio.

E' che la timidezza (non l'introversione) è una caratteristica negativa, può diventare incidentalmente positiva in quelle situazioni dove un azzardo sociale possa comportare conseguenze esiziali. Se paralleliziamo etologicamente, l'animale diffidente e pauroso (è la caratteristica più simile alla timidezza che mi viene in mente, non penso si possa parlare di timidezza nel mondo animale) ha più chanches di sopravvivenza in un mondo ostile, mentre quello curioso ed esploratore ha miglior fitness in un mondo ricco di opportunità. Mi vien da pensare al fatto che i piccioni di città sono tipicamente più intraprendenti e coraggiosi di quelli di provincia.

Dicevo che la timidezza è tendenzialmente una caratteristica negativa in quanto un non timido può fare il timido, mentre un timido non può fare il non timido. Si tratta di una relazione d'ordine.

Il tutto nasce da un frainteso alimentato sovente in questo forum, dove si identifica la timidezza con l'introversione e si definisce l'estroversione come il suo opposto.
Quando invece l'opposto della timidezza è l'incapacità di non invadere gli spazi altrui, l'esuberanza incontrollata, l'incapacità di gestire la solitudine, la dipendenza sociale.
Caratteristica antipodicamente negativa.

Ciò detto, finché non discutiamo nell'ambito di caratteristiche patologiche, la timidezza è semplicemente un difetto come tanti altri (ad esempio l'incontenibile esuberanza di cui sopra), e come tutte le caratteristiche negative ha un impatto più o meno marcato a seconda del contesto.

Per il momento abbiamo identificato due professioni (programmatore e ricercatore) dove la timidezza non patologica ha un impatto trascurabile rispetto ad altri difetti. Si può proseguire su questa strada per identificare altre professioni a prova di timido, possibilmente che non richiedano skills elevate.

Vargtar90 18-09-2015 10:48

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
certe volte sembra siano le prime cose che scartano in una persona (a me è capitato sia per lavoro che per possibili rapporti relazionali d'amicizia e d'amore) :pensando: , sembra che preferiscano il dinamismo e l'estroversione anche per chi fa la guardia notturna (ora non ricordo bene, ma ho questo flash di un annuncio di lavoro per portiere notturno con almeno il diploma e buone capacità sociali con le persone)

PazzoGlabroKK 18-09-2015 11:16

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Ma è permesso sfottere in sto modo l'utenza?

Qua siamo passati dalle istigazioni al suicidio al inutili fobici, non vi affiderei manco un bicchiere di plastica.

Ma, poi, perchè dovrebbero assumere te, di grazia, singor Marco Russo? Un essere che passa le giornate su un forum, dal quale si estranea egli stesso per primo, a dare consigli random a gente, che, consigli, A LUI, non ne chiede manco per sogno.

Winston_Smith 18-09-2015 11:22

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Ah, questa me l'ero persa.

Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594108)
Ma voi vi assumereste? Dovendo produrre utili e profitti, e dovendo pagare uno stipendio?
Perché io ne assumerei ben pochi qui dentro.

http://www.gossipmania.it/wp-content...tore-cielo.jpg

Blur 18-09-2015 11:32

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1594175)
Io invece credo che siano rari i lavori che diano problemi ad una persona fobica, escludendo l'assistenza ai clienti che normalmente fa impazzire anche le persone senza problemi sociali, sono convinto che dipenda principalmente dal datore di lavoro, i colleghi, l'ambiente lavorativo che ci viene presentato a determinare il vero impatto con se stessi.
I problemi con il mondo esterno non misurano l'intelligenza di una persona, la propria determinazione, esperienza personale, tutto quello che permette la creazione di opere geniali, produzioni che cambiano il mondo, l'illuminazione di un genio.

Il lavoro dovrebbe essere la vera cura per una persona fobica, ma come da argomento del topic diventa più volentieri il malanno per colpa di un atteggiamento incurante verso l'essere umano, quante incredibili realtà potrebbero esistere per molte persone con problemi sociali se solo durante un colloquio gli fosse stata data una possibilità? Questo discorso non può essere bianco o nero.

Al colloquio di lavoro il fobico sarà quasi sempre a disagio indipendentemente dalla persona che ha dall'altra parte. Qui dentro molti hanno il terrore del colloquio di lavoro, molti di essi non ne hanno mai avuto nessuno, quindi tale disagio non è dovuto a esperienze negative del passato.

Dalle tue parole sembra che il mondo del lavoro nel suo complesso sia un girone infernale dove vince solo il più forte o dove nessuno cerca di comprendere una persone fobica.
Non penso che l'ambiente di lavoro debba essere confuso con un centro psicologico di aiuto. Se una persona è un genio, ha avuto ottimi voti a scuola, ha fatto numerosi corsi di aggiornamento, stage ecc e cerca un lavoro adatto alla sua indole stai tranquillo che quella persona non verrà scartata a priori solo perchè risulta timido.

E non è nemmeno detto che comunque il fobico risulti inadatto solo ai lavori in cui è compresa l'assistenza ai clienti.
Pure per fare il programmatore, che in generale può risultare un lavoro adatto al fobico, se non hai una certa sicurezza ti troverai in grosse difficoltà, al di la della comprensione del capo.
Se ti dicono devi fare questo entro sta sera, ma tu pur essendo un bravo programmatore vai nel pallone perche hai paura di non farcela oppure perchè hai paura di chiedere informazioni ai colleghi di sicuro non vai da nessuna parte.
Io fossi imprenditore una persona del genere non la assumerei, a parità di skills preferirei puntare su un'altra persona

I problemi del mondo del lavoro di oggi sono altri che vanno al di la di questo: raccomandazioni, retribuzioni misere, sfruttamento ecc

Da'at 18-09-2015 11:42

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1594194)
Ma è permesso sfottere in sto modo l'utenza?

Qua siamo passati dalle istigazioni al suicidio al inutili fobici, non vi affiderei manco un bicchiere di plastica.

Ma, poi, perchè dovrebbero assumere te, di grazia, singor Marco Russo? Un essere che passa le giornate su un forum, dal quale si estranea egli stesso per primo, a dare consigli random a gente, che, consigli, A LUI, non ne chiede manco per sogno.

È proprio di questo che sto parlando. Io faccio delle mie considerazioni di natura personale, e pertanto opinabilissime (ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, mica tutti devono essere d'accordo con me) e tu la vivi come un attacco personale.

Io non ti assumerei. Mi spiace che tu la viva come un attacco personale, non lo è.

Più in generale, un datore di lavoro si attende un certo equilibrio da una persona, più lo skill è raro più il datore di lavoro sarà incline al compromesso. Ma con tanti aspiranti operai che ci sono in giro, io dovrei assumerne uno che al primo disaccordo con me si sente attaccato?

zoe666 18-09-2015 11:46

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Rage (Messaggio 1594138)
idem come te, il discorso funziona ma solo in parte.

resilienza:
1 Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi.
2 In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà

io so che chi resta tra l'incudine ed il martello esce forgiato di buon acciaio.

quelli che definisci bulli 9 volte su dieci sono solo delle teste, calde troppo sicuri di se, che finiscono SEMPRE per fare qualche vaccata e danneggiare loro e l'azienda.
e vengono licenziati.
senza contare che se devo scegliere di licenziare un timido depresso, ma che lavora sodo e non mi ha mai dato problemi o un estroverso che passa le mezze giornate davanti alla macchinetta del caffé... la scelta mi pare scontata.

per quel ragazzo mi spiace, ma invece di pensare ai bulli e agli approfittatori che ci sono sempre, io mi domando: possibile che nessuno l'abbia difeso?
perché anche i "normali" per sentirsi superiori, attaccano l'elemento più debole del gruppo, uniformandosi alla minoranza dei bulli.
quel ragazzo poteva anche licenziarsi, come poteva anche dare di matto e spaccargli le ginocchia con una mazza da baseball.
se ti suicidi è per disperazione e anche se non ragioni, ci vuole coraggio.
se trovi il coraggio per ammazzarti lo puoi trovare anche per reagire.
ma soprattutto se vedi una persona in difficoltà, la aiuti!
è colpa sua? è colpa del bullo? o è colpa della società in generale che si volta sempre dall'altra parte, fa finta di niente e poi cade dalle nuvole?



scegliere? se è il cervello a farti lo sgambetto non puoi scegliere, puoi solo adattarti a conviverci.

i tuoi punti deboli devono diventare punti di forza.
ad esempio, timido, chiuso, sfigato, depresso e senza vita sociale = ottimo lavoratore poco incline alle distrazioni, il lavoro è la mia vita, l'azienda è la mia famiglia. assunto.
ogni moneta ha sempre 2 facce.
sei timido? basta non dirlo. durante un colloqui di lavoro stai zitto e fissi l'intervistatore, non segnano timido, segnano taciturno, ottimo ascoltatore molto attento.
però quelle 2 o 3 parole che alla fine sei costretto a dire, le devi dire bene.
come hai detto tu, un minimo, è necessario.

http://gifatron.com/wp-content/galle...of-thrones.gif

PazzoGlabroKK 18-09-2015 12:10

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594226)
È proprio di questo che sto parlando. Io faccio delle mie considerazioni di natura personale, e pertanto opinabilissime (ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, mica tutti devono essere d'accordo con me) e tu la vivi come un attacco personale.

Io non ti assumerei. Mi spiace che tu la viva come un attacco personale, non lo è.

Più in generale, un datore di lavoro si attende un certo equilibrio da una persona, più lo skill è raro più il datore di lavoro sarà incline al compromesso. Ma con tanti aspiranti operai che ci sono in giro, io dovrei assumerne uno che al primo disaccordo con me si sente attaccato?

Sta' tranquillo che io alla porta di uno come te non busserò mai.

Blur 18-09-2015 12:24

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1594235)
Io sono stato scartato da il mio primo e unico colloquio di lavoro (maggiorenne) perché ero incapace di esprimere un parola, sudori freddi, tremori, vomito, un colloquio che non è durato nemmeno cinque minuti, però se in quel momento fossi stato accettato mi sarei presentato i giorni seguenti lavorando bene e concentrandomi unicamente sulle mie mansioni, avrei espresso la mia geniale determinazione nel impegnarmi in qualcosa in cui credevo dando il cento percento di me stesso.

Il mondo del lavoro è un luogo infernale perché non si danno occasioni alle persone che hanno tanto da dare, non mi riferisco ad un genio che ha fatto l'università cinque anni di fila e ha un pezzo di carta da dimostrare, ma un genio che parte dalla fusione del cuore e della mente.

se ti riferisci al colloquio che avevi descritto l'altro giorno, in cui il capo ti aveva addirittura schernito , di certo hai tutte le ragioni per definire quelle persone letteralmente maleducate, "roba da strisciargli la macchina" (si fa per dire)

Tralasciamo questo aspetto. Se non sbaglio tu avevi però detto che comunque ti avrebbero assunto. Quindi in realtà non ti avevano scartato per la "fobia" (o quello che è)

In ogni caso, tu al primo colloquio ci sei andato "incapace di esprimere un parola, sudori freddi, tremori, vomito" , questa tua situazione però era indipendente suppongo dal come le persone si sono approcciate a te. Non puoi farne una colpa al mondo del lavoro. Il colloquio di lavoro è fatto apposta per cercare una persona da assumere, quindi in teoria le tue capacità e la tua persona in qualche modo le dovresti dimostrare al colloquio di lavoro prima di tutto, e non solo dopo l'assunzione. Altrimenti il colloquio di lavoro non avrebbe senso

~~~ 18-09-2015 13:46

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
bo, io ne ho le palle piene delle persone scolpite a colpi di cazzo dalla vita.

Blur 18-09-2015 13:59

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1594369)
Se io fossi il datore di lavoro e ti dovessi assumere per pulire i piatti nel mio locale, porca troia non ti scarto a priori perché sei una persona molto timida, ansiosa e durante il colloquio sei verde in faccia, ti do una cazzo di possibilità, ti faccio muovere.

muovere in che senso? l'avresti assunto e fatto lavorare per testarlo? a scatola chiusa? perchè un imprenditore dovrebbe perdere anche solo qualche mese per aver scelto a scatola chiusa?
quindi il colloquio a cosa dovrebbe servire in quel caso? l'imprenditore avrebbe dovuto assumere per qualche mese (di prova o no) chiunque praticamente visto che tu hai detto di aver fatto scena muta?

Da'at 18-09-2015 14:08

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da PazzoGlabroKK (Messaggio 1594254)
Sta' tranquillo che io alla porta di uno come te non busserò mai.

Ma in realtà mi dispiace, avrei preferito una risposta tipo "scusa se mi sono adirato per un nonnulla, in effetti ho problemi a gestire la mia rabbia, ci lavorerò, grazie per avermelo fatto notare, spero che questo mi renderà più facile trovare lavoro in futuro. Ciao! :)"
Nel senso, io mica ci godo che tu o altri fatichiate a trovare un lavoro, anzi a me piacerebbe, ma se non ci si mette nell'ottica che dall'altra parte ci sta un omino che deve far tornare i conti, e non può permettersi troppi errori, è chiaro che sceglierà secondo un'euristica che privilegierà persone "standard"


Questo introduce la risposta definitiva che mi appresto a dare a Labocania, e che è :


Quanto tu auspichi esiste già. Si chiama "categorie protette". Abbiamo la fortuna di vivere in uno stato sociale, sfruttiamola.

Labocania 18-09-2015 14:29

Re: "Non sono solare ma sono gentile e rispettoso".
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1594395)
Questo introduce la risposta definitiva che mi appresto a dare a Labocania, e che è :


Quanto tu auspichi esiste già. Si chiama "categorie protette". Abbiamo la fortuna di vivere in uno stato sociale, sfruttiamola.

Questa non è una buona risposta.

Va bene i fobici devono decidersi a cambiarsi, snaturarsi per apparire efficienti e minimamente appetibili e ottenere la considerazione dei datori di lavoro ma questi ultimi vanno bene così? Il brodo di cultura nel quale sguazzano è il migliore dei brodi possibili?


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