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Libertà di non amare
La libertà, per essere tale, ha bisogno di regole e strumenti opportuni.
Il preservativo, la pillola e altri mezzi, ad esempio, ci permettono di scegliere come gestire la sessualità. Ma per l'amore come si fa? Ci sono forse delle compresse, qualche pulsante da pigiare, una o due valvole da girare?. Eppure mi piacerebbe tanto avere la possibilità di non amare. Invece ci casco sempre. Provo affetto per gli amici (nel mio caso forse dovrei dire "conoscenti"), per i parenti rompiballe. Alle volte mi innamoro pure, mannaggia. E ogni santa volta mi ritrovo a star male per queste situazioni. Sono stufa, il masochismo non rientra nelle mie corde. E quindi?. Esistono degli stratagemmi per mantenere le distanze?. Conoscete qualche trucco per evitare coinvolgimenti? Quali?. Come posso sviluppare un sano e necessario egoismo?. Devo trovare un modo per anestetizzare i sentimenti, non c'è altra via. Si accettano consigli, insulti, link. Resto in ascolto, grazie. |
Re: Libertà di non amare
magari a forza di batoste diventerai schizoide boh :D , nn lo so .
goditi pure quei momenti brutti , nn so che dirti fanno parte della vita , anche per gli altri è cosi immagino . |
Re: Libertà di non amare
Fammi sapere se trovi una soluzione, ché vorrei anch'io sopprimere le mie emozioni :testata:
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Senza sentimenti saremmo degli automi e perderemmo ciò che davvero ci rende umani.
continua ad amare chi davvero se lo merita e cerca d'imparare ad investire sulle persone che davvero lo meritano. |
Re: Libertà di non amare
Più che non amare forse bisognerebbe amare chi ci ama o far innamorare chi amiamo
Facile a dirlo lo so, però forse il problema alla base è l'insicurezza In questo caso la soluzione sarebbe quella di diventare più sicuri di se stessi (e anche questo è facile solo a dirlo) |
Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
Il sentimento purtroppo è parte integrante della natura umana! La sua soppressione credo che sarà sempre temporanea e mai definitiva, alla fine anche gli stronzi amano :sisi:
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Re: Libertà di non amare
Per me è pericoloso spegnere o anestetizzare quei ricettori che se stimolati da noi (o da altri...) ci portano ad amare, a desiderare e ad ambire gli altri.
Della mente umana è essenziale ogni sua singola cellula, ogni suo senso. E' fatta per equilibrarsi da sé, di solito. Come una costruzione di stuzzicadenti nella quale ogni suo piccolo bastoncino è essenziale per la sussistenza della struttura completa, metterci le “mani” dentro potrebbe portare ad un inaridimento. Il luogo che ci ha visto crescere, il circostante che ci ha accompagnato, ha portato molti di noi a non essere proprio centrati ma, davvero, arrivare a desiderare di non amare più non è la strada per stare meglio. Un simile ingabbiamento del'Io e castrazione dei sensi ti farebbe più male che le batoste che hai ricevuto. Piuttosto apprendi da queste esperienze sgradevoli per dirigerti, poi, verso persone che meglio presumi possano incastrarsi a te. Insomma... non cascarci. |
Re: Libertà di non amare
comunque io ho il problema esattamente opposto
non riesco ad innamorarmi perchè fidandomi poco delle persone ho paura di soffrire se penso a questa cosa mi sento vuoto e freddo, non mi sono praticamente mai innamorato profondamente. E l'amore "dovrebbe" essere quasi la base della vita di un uomo. Il pensiero di non aver mai provato quella sensazione che "tutti" hanno provato almeno una volta nella loro vita è un pensiero spiacevole. Col senno del poi avrei desiderato provare almeno un amore non corrisposto. |
Re: Libertà di non amare
Non so. Da anni ho smesso di pensare alla possibilità concreta di innamorarmi, e alla lunga non mi è capitato più. Se sento che una ragazza mi piace inizio ad evitarla o a non approfondire. E' un metodo infallibile.
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Re: Libertà di non amare
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[Se sei uomo (fobico, insicuro, fragile, sofferente), poi, il risultato è garantito: perché nessuno (manco per caso) farà mai niente per te, per cui non corri - da questo punto di vista - nessun rischio.] Il problema non è anestetizzare i sentimenti: il problema è che in quanto esseri umani ed esseri viventi abbiamo degli intrinsechi BISOGNI, anche emotivi.. e anche se vivi (come me) sepolto nel letto, scansato e dimenticato da tutti, quei BISOGNI che hai in quanto essere umano non li anestetizzi né li sopprimi in nessun modo. E' questo il vero dramma d'esistere. |
Re: Libertà di non amare
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E' qualcosa che ti distrugge dentro, che ti prosciuga.. ti stermina, annienta te e tutto quello che hai, compresa la speranza. E' una delle condizioni umane peggiori che si possano provare. |
Re: Libertà di non amare
la capacità di amare o no ce l'hai dentro e secondo me non puoi fare nulla per evitare coinvolgimenti se sei una persona affettuosa. Io invece devo faticare molto per trovare amore pure verso i miei stessi familiari, e se la gente ha dei problemi faccio fatica a empatizzare e commuovermi. Di solito cerco di avvicinarmi e capire, faccio quello che posso. Secondo me è bellissimo come sei e spero che possa rimanere così, anzi ti invidio. Perchè provare emozioni è stupendo, anche soffrire per "amore" secondo me è meraviglioso e struggente, ti fa sentire vivo. L'assenza di sentimenti, affetti ed emozioni è sinonimo di depressione, sofferenza mentale, quindi vai avanti così!!
Comunque se proprio vuoi eliminare, magari sarebbe un modo pensare più a se stessi e alle proprie esigenze, fare solo quello che interessa a te |
Re: Libertà di non amare
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E' un grosso, invidiabile privilegio, quello di poter scegliere. |
Re: Libertà di non amare
Ho sempre tanta paura di affezionarmi, e a volte vorrei anch'io riuscire ad "anestetizzare" i sentimenti, ma non è possibile. Si può provare a soffocarli sul nascere, allontanandosi subito da chi ci provoca certe emozioni prima che diventino troppo grandi, tagliando i ponti ed evitandoli il più possibile. Ma scappare sempre, alla lunga, fa ancora più male.
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Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
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E' che son gli altri che "ti privano": mica basta amare e volere per soddisfare il proprio bisogno d'amore. E' davvero molto fortunato chi ha il potere di scelta, anche quella di privarsi di qualcosa. Perché basta che uno smetta di privarsene. Si ha una scelta. Ma la realtà è che niente dipende da noi. Io non mi son privato di niente: sono privato di tutto. |
Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
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Le ho consigliato di no, e glielo ripeto. Comprendo il tuo dolore, Chrissolo. Niente dipende da noi. Tuttavia sono per la perpetua ricerca e nel volerla continuare anche quando si è privi di tutto. Si tratta di un moto di sopravvivenza del quale non intendo fare a meno finché non schiatto. Si tratta di una spinta al non arrendersi che proviene dalle viscere e che non si è ancora piegata, in me. Bisognerebbe preservarla, per quanto concesso dal destino. |
Re: Libertà di non amare
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Perché tu, nella tua vita, sei stato amato.. e non capisci che vuol dire non esserlo mai.. non puoi capire ... non sai manco cosa vuol dire vivere del tutto e perennemente senza nessuno, senza niente di buono o bello.. mai. Sei riesci ad essere positivo e a crederci è perché la tua dose d'amore l'hai avuta.. e ciò fa si che non ti sia impossibile credere di poterla avere ancora: ma sei (siete) un privilegiato.. mica per tutti va così. C'è gente che conosce solo il rifiuto e l'abbandono.. a partire dalla famiglia in cui nasce fino alla morte. Per cui esprimi i tuoi pensieri e le tue idee.. come faccio io.. li rispetto... ma PER FAVORE basta il buonismo del "COMPRENDO IL TUO DOLORE".. per carità. Nessuno comprende il mio dolore, se non chi è nelle stesse condizioni e lo vive. |
Re: Libertà di non amare
Mi sa di relazione invischiata piuttosto che amore.
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Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
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Se quello che la gente dice a parole fosse vero e sincero vivremmo in un paradiso, in cui tutti si rispettano, vogliono bene ed aiutano. Nel reale poi ti ritrovi a crepare da solo, nell'indifferenza di tutti.. per cui non mi sento rincuorato affatto quando qualcuno, che tra l'altro non sa niente di me, che non mi conosce affatto, nemmeno virtualmente, dice addirittura di comprendermi. Io non direi mai a qualcuno che capisco il suo dolore: se mi interessasse realmente di quel qualcuno, e quel qualcuno me lo permettesse (che non è una cosa scontata manco questa) io cercherei semplicemente di esserci per quel qualcuno: ma concretamente .. non a parole.. le parole - DA SOLE - non supportate da nient'altro - non servono a molto quando sei disperato e stai male e la tua esistenza si è ridotta a un assoluto e completo NIENTE. E' una cosa mia, che vale per me: se qualcun altro riesce a trovare le parole generiche, "universalistiche" ed astratte di uno sconosciuto su un forum rassicuranti e benefiche.. buon per lui. |
Re: Libertà di non amare
Che poi la libertà è il più assurdo e astratto dei concetti: perché in quanto entità facenti parte di questo assurdo universo vincolato alle ferree leggi della fisica, non siamo realmente liberi di fare un bel niente.
Da quando nasciamo (non per nostra scelta) a quando crepiamo non siamo mai liberi in senso assoluto.. Prescindendo dalle questioni umane.. siamo vincolati a talmente tante forze su cui non abbiamo alcun tipo di controllo: a partire dalla forza di gravità.. che ci trattiene legati a terra anche se magari noi vorremmo volare. Non siamo più liberi di un elettrone.. confinato (in assenza di altre influenze) al suo moto attorno al nucleo di un atomo.. alla fine. |
Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
ahia, edit
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Re: Libertà di non amare
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Io ho concesso TUTTO di me. E non ho ricevuto niente. Abbandono. Rifiuto. Totale e disarmante indifferenza. Per cui non intendevo offenderti, è che non ci credo più a chi scrive tante belle parole.. che vogliono "abbracciare" chiunque e qualsiasi cosa. Si può avere reali cura e attenzioni solo per poche persone, i sentimenti "universali" rivolti in maniera generica ed astratta ed estesi a tutti non esistono, son solo esercizio dell'ego. Scrivere o dire cose non ha nessun tipo di "costo", nessuno fa NESSUNA fatica a dire qualunque cosa.. da "ti voglio bene." a "salviamo il mondo assieme!". Quando, però, che tieni a qualcuno lo si dovrebbe (in qualche forma concreta) dimostrare.. e che diventa dunque necessario metterci anche qualcosa di reale in gioco... beh.. è tutto un'altro paio di maniche. Lì sì che comincia ad esserci un prezzo e un costo "reali", non solo la fatica "relativa" di digitare più o meno a caso dei tasti. Lì c'è fatica reale .. c'è sofferenza e sudore... che dovrebbe preludere a cose belle, pure. Ma è lì, nel corridoio che unisce l'astratto e il concreto, dove il sentimento dovrebbe prendere carne e sangue e corpo, che non trovi più nessuno.. e che hai la prova che le parole scritte o dette per la maggior parte delle persone (non voglio generalizzare, anche se la mia esperienza in merito è TOTALMENTE negativa) non significavano proprio niente. Quando chiedi di toccare con mano l'altrui mano ... e scopri che l'altrui mano non c'è. |
Re: Libertà di non amare
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Non credo però che, nonostante tutto, provare ad essere positivi e voler credere di poter stare meglio sia "da privilegiati". Dopo tanta sofferenza è ovvio che si creino delle barriere per proteggersi... ma con il tempo queste barriere contribuiscono alla nostra distruzione. Quote:
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Re: Libertà di non amare
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Il problema è che nella mia vita - in 43 anni di vita, mica 20 - questi "fatti dopo" non sono mai arrivati.. Nonostante più di una volta io alle parole "buone" delle persone ci abbia creduto e più di una volta io sia tornato, per questa ragione, a sperare. |
Re: Libertà di non amare
Vi ringrazio tanto per avermi risposto :) .
Evito di quotarvi solo per questioni di praticità, dovrei selezionare troppi interventi :P . Lauretum mi chiedeva perché sto male per certe situazioni. La risposta è semplice o forse non lo è affatto. Spesso ho l'impressione di trovarmi in una stanza di fronte ad una finestra chiusa. Posso osservare tutto quello che succede all'esterno, vedo famiglie felici, amici che fanno una passeggiata, coppie serene. Alle volte sento il desiderio di fare parte anch'io di questo mondo e così provo ad aprire l'anta. Piano piano. L'aria è fresca, tutto sembra bellissimo. Mi sporgo dal davanzale, parlo con i passanti, sorrido un po' e mi dico che posso farcela. Tutto questo fino a quando qualcuno non mi tira una sassata in piena fronte. E allora ritorno nel mio angolino, maledicendo la mia stoltaggine. Ecco perché sto male. Ho provato, provato tante volte ad inserirmi nella mia famiglia, a cercare farmi volere bene. Eppure non ha mai funzionato. Gli amici te li raccomando, oggi ci sono e domani no. A distanza di più di dieci anni, ad ogni compleanno, ricevo un messaggino d'auguri da parte di un mio vecchio amico. Si fa vivo solo in queste occasioni, per il resto è sparito. Perché? E fa male ogni volta rispondere con una battuta scema, mentre l'unica cosa che vorrei scrivergli è "dove cavolo sei stato in tutti questi anni? Perché ti sei dimenticato di me?". L'amore. Ah, l'amore. Cos'è? E' forse un sentimento a senso unico?. In Xchénnpossolandia funziona così, gli abitanti si innamorano e poi? E poi niente. Questi poveretti non possono essere ricambiati. Mai. E' scritto nella pietra. Una volta mia nonna ha detto "X tu morirai sola come un cane". Aveva ragione, è il destino di noi Xchénnpossolandine. E mi chiedo il senso di tutto questo. Basta, ho bisogno di qualcosa per bloccare quella dannata finestra. Devo sigillarla, non c'è alcun arricchimento. Non c'è proprio. La solitudine non mi fa paura, ci conosciamo da sempre e ormai ci diamo del tu. Le persone, invece, sono così.. così.. pericolose (non è il termine esatto, accidenti.. però non mi viene in mente altro). Soprattutto quando provi dell'affetto per loro. |
Re: Libertà di non amare
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Se ti ho scritto quello, era perché era voluto e... Quote:
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Re: Libertà di non amare
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O meglio, ce n'è uno solo: ti chiudi in casa e stop, nessuna interazione sociale, e per nessuna intendo anche niente lavoro, niente parenti, amici, conoscenti, niente internet, niente. Ma è possibile vivere così? Forse. Ma non credere che poi staresti meglio. Anche a me scoccia innamorarmi, affezionarmi a qualcuno, mi fa sentire "debole", fragile, non cerco mai nessuno eppure la gente in un modo o nell'altro la conosco, e tac! mi affeziono, anche uno scambio di chattate su questo forum fanno sì che io mi affezioni, o anche leggere spesso qualcuno con cui non ho mai parlato, fa in modo che quando quel qualcuno sparisca per un po' io ne senta la mancanza, è così, non possiamo farci molto. Quando sono single, vivo meglio, sto tranquilla, mi faccio gli affari miei, se voglio uscire esco, se non voglio me ne sto a casa, nessuno mi fa cambiare umore da un momento all'altro, nessuno mi sposta qualcosa, mi fa diventare euforica e poi triste. E mi da fastidio che qualcuno abbia questo potere su di me, tanto. Sei un'evitante e il muro che hai innalzato davanti a te, serve a proteggerti, a tutelarti, è assolutamente normale, cioè normale, rientra nel tuo problema volevo dire. Ma il tuo problema non è solo l'amore, anche nell'affezionarti ad un parente soffri? E' l'affetto in generale a metterti in crisi (così mi pare di capire da quel che hai scritto)? Il ricevere attenzioni particolari? Perchè, che succede? E quando ti innamori, che succede? Quali sono le tue paure? Sempre se ti va di parlarne, ovvio. :) |
Re: Libertà di non amare
Ti riporto la mia esperienza,è ormai qualche anno che non provo più sentimenti per nessuno e mi godo la mia solitudine nella quale stò abbastanza bene,tutto bello?no.
Il problema è che anche se mi trovo bene in questa condizione mi son tornati l'ansia e gli attacchi di panico e non penso sia un caso,purtroppo noi esseri umani per andare avanti abbiamo bisogni di obbiettivi e l'obbiettivo principale nella vita credo sia amare ed essere amati,purtroppo esistono persone come noi per cui questo obbiettivo sembra irraggiungibile,che fare? Non lo so io non ho la risposta,sia provarci che non provarci sembra portare ad un'unico triste risultato:la sofferenza. |
Re: Libertà di non amare
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Gli errori si commettono continuamente, ci può stare la persona stronza che ti fa del male, ma non sono tutti così, magari la persona che ti fa del male non lo fa nemmeno di proposito, magari ha le sue problematiche come tu hai le tue, o magari vi siete solo capiti male, ci pensi mai? Io vedo raramente cattiveria, vedo immaturità, vedo stupidità, vedo egocentrismo, ma nessuno è perfetto. Quote:
Se sì, ricevi rifiuti? Quote:
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Re: Libertà di non amare
Amare e un bisogno e non penso ci si puo disfare . Forse ti capisco. Io anallizzandomi sono arrivata a pensare che forse considero le persone ( me compresa ) come oggetti e questo e forse e il mio errore . PEr valutare meglio una persona o per dare amore e neccessario vedere anche il rapporto che si riesce a creare con loro. Io spesso mi afeziono a persone che non conosco, che mi trattano con indiferenza ecc e se qualche volta mi capito di essere a contatto con loro non riesco a fare la mia parte ( o non come vorrei). Forse l'amore neccessita anche del rapporto. Forse nel valore di una persona si deve includere anche quello che concretamente io creo con l'altro. Forse cosi si ama i rapporti piu che le persone in se per se .
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Re: Libertà di non amare
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Re: Libertà di non amare
[QUOTE=chrissolo;1587521]
La tua felicita o benessere e tua responsabilita. Posso credere alla tua storia , alla tua sfortuna ma cosi rendi le cose piu dificili a te stesso. Essere vittima non porta nessun tipo di felicita . Ce solo sofferenza . La tua priorita qua e il tuo benessere. |
Re: Libertà di non amare
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Tuttavia dovrei cominciare a valutare l'ipotesi, non sei la sola ad avermi fatto presente questa possibilità :P . Comunque.. Touché. La mia è una famiglia poco unita, pettegola. A tratti cattivella (per non dire altro). L'affetto rende vulnerabili ed i miei consanguinei sanno sfruttare questa debolezza. L'affetto però non mi mette in crisi. Certo, alle volte non so bene come ricambiarlo. Ho poche esperienze in tal senso ed ho paura di esagerare. Ogni tanto mi faccio prende un pochino dall'imbarazzo. E poi succede qualcosa. Sempre. Le persone prendono strade diverse. Ed io resto lì a guardarle mentre si allontanano. Colpa mia? Colpa loro? No, nessuna colpa. Semplicemente così è la vita. :nonso: Quando mi innamoro sono guai. Non è una questione di paure quanto di certezze. Io non posso interessare in tal senso. Non lo dico per svalutarmi, mi baso sulle esperienze passate e su ciò che sono diventata. Insomma, prendo soltanto atto della realtà. Quote:
Mi hanno rifiutata tutti, sempre. Evidentemente non sono poi questo granché :P . Gli errori ci stanno e - come dici tu - in molti casi non c'è nemmeno il desiderio di fare del male di proposito. Tuttavia il risultato è lo stesso. E' un po' come quando mi hanno rotto i legamenti del ginocchio. Di sicuro non l'hanno fatto di proposito eppure la lesione è lì in tutto il suo splendore :D . Quote:
Ho fatto di tutto per mantenere i rapporti con lui e con gli altri amici del gruppo. Mi sono trasformata nella Filini della situazione, ho organizzato cene, ho rincorso questa gente in ogni modo. Poi ho smesso, mi sono messa da parte sperando di vedere un interesse da parte loro. E niente, sono spariti. Il telefono non ha più squillato ed io non voglio assolutamente imporre la mia presenza agli altri. Ora, questo lo ragazzo lo sento solo a Natale e per i reciproci compleanni (ricordo la sua data di nascita a memoria, è grave?). Per il resto non esistiamo. Quote:
Ecco il problema. Io non posso piacere a un ipotetico Tizio. Sono fuori mercato, non vado bene. Non vado mai bene. Un giorno, forse, riuscirò persino ad innamorarmi della solitudine.. ma per il momento mi tocca convivere con questa situazione del cavolo. Quote:
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Re: Libertà di non amare
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