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Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Uno dei miei passati problemi (un po' anche adesso) è la paura di essere giudicata. Ero convinta che tutti mi giudicassero (senza motivo) male, stupida, poco interessante, ecc... e che mi allontanassero. Ma poi una volta ho pensato, ma non è che sono io che penso male degli altri, che dò per scontato che gli altri sono giudicanti? Non sono io allora che per prima li giudico male? Non so se mi sono spiegata, comunque avete mai fatto questo tipo di riflessione, o comunque la vostra paura del giudizio è sempre motivata?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Tu sei la prima a non credere in te stessa, come puoi pretendere che gli altri credano in te? Cerca di farti forza e dare del tuo meglio ;) |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Ce da chiedersi perche si guarda solo al peggio e non al meglio di una persona:pensando:
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Io non penso di essere particolarmente giudicante verso gli altri. Sono troppo giudicante verso me stesso. Richiedo a me stesso standard più elevati rispetto a quelli che richiedo agli altri. Mi sminuisco in continuazione e giustifico sempre gli altri. Di fronte a un errore mio, dico "ecco, sono un incapace", di fronte all'errore altrui dico "ci sta, non l'ha fatto apposta".
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Non me ne importa molto del giudizio altrui, il problema nel mio caso è il giudizio di chi sta "sopra di me" nel lavoro o nelle relazioni sociali, che può evidentemente escludermi dalle stesse. Il punto quindi per me non è il giudizio in sé ma le possibili conseguenze materiali (e non psicologiche) che ne possono derivare.
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
@Blimunda non ci ho mai pensato :pensando: seguendo il tuo ragionamento tutto ha un filo logico, ci sono certe categorie di persone in cui mi sento più giudicata di altre, ad esempio, con gli anziani non mi capita perchè so che sono intelligenti e non guardano l'apparenza, che non guardano se hai una cosa fuori posto etc...
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Non ho una compagnia di amici proprio per questo. Paura del giudizio degli altri, preso in giro ogni tanto in modo leggero su tanti aspetti tanti anni fa ma che mi hanno fatto rimanere male e infatti evito per paura che accada di nuovo. Può sembrare un po' atteggiamento da bambini però è così purtroppo... Un giorno forse migliorerò? Bah.. Spero.
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Certo che se vuoi ottenere qualcosa da qualcuno, metterti insieme a qualcuno e cose del genere questo inizierà a valutarti meglio decidendo se ritenerti interessante o meno ed in questo caso ti giudicherà e come. In generale per strada alla persone non gliene frega più di tanto di chi sei o chi non sei, ovvio, ma nel momento in cui devi instaurare relazioni più significative vieni giudicato e come. Inoltre io posso dirti che non penso male affatto, ma poi spesso vengo etichettato male. Faccio un esempio semplicissimo, io non lavoro e ho una certa età, ora quando espongo semplicemente la situazione, dicendo "non lavoro", spessissimo mi viene comunicato tra le righe, ma nemmeno tanto tra le righe, che "non sono una persona a posto". In certe chat tempo fa, perché non le frequento più, certe donne abbandonavano la conversazione una volta venute a conoscenza della cosa, non la chiudevo di certo io la conversazione. Avranno espresso così il fatto che pensassero di avere a che fare con una persona che dal loro punto di vista aveva valore? :nonso: Questi giudizi e questi modi di agire per tenermi a distanza in certi sensi non sono miei, è inutile che mi si dica che li invento io, io li osservo in relazione a certe interazioni e reazioni, e ci sono davvero. Nei miei confronti diversi altri non hanno affatto così spesso una buona disposizione, perciò in generale in base alla mia esperienza non posso dire che siano "pensieri miei" campati in aria. Forse nel tuo caso è vero che sono idee tue, anche se bisognerebbe capire perché mai una persona dovrebbe giudicarsi male da sola, poi non so... |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Scusa XL ma tu perché non lavori? Perché hai mollato il lavoro che facevi? Ti sentivi giudicato dalle persone che avevi intorno? E come facevi ad esserne così sicuro?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Per quanto mi riguarda ho cominciato a giudicarmi male dopo anni di giudizi negativi da parte degli altri, oltre a questo ho cominciato a sentirmi sempre giudicato anche quando non avveniva. Negli ultimi anni ho cercato di "curare" queste sensazioni, sono ancora molto duro con me stesso ma sotto sotto so di avere un aspetto nella media, un buon cervello, carattere abbastanza socievole e simpatico ecc...
Per il resto tutti giudicano un minimo, diceva Wilde: "solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze", quello che possiamo fare é migliorare la nostra prima impressione se ne se sentiamo la necessità oppure concentrarci sul giudizio di chi ci conosce e dar più peso a quello. Anche io giudico gli altri, ma avendo subito tanti giudizi tendo sempre ad accettare/giustificare finchè lecito. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
gli altri ci vedono come noi ci presentiamo sono una specie di specchio riflesso
se noi abbiamo il muso lungo ci considerano tristi , se siamo sempre allegri simpatici e così via ... non credo affatto che passino il tempo a giudicarci , perlomeno non nella maggioranza |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
ti giudichi male e poi vedi nei giudizi degli altri la conferma alla visione che hai di te stessa...
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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e anche il contrario |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Sia noi che gli altri.
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Agli "altri" di noi normalmente non frega nulla. E quand' anche il tizio che ci passa di fronte per strada davvero ci noti e pensi "che strana faccia quello là", 5 secondi dopo sta già pensando a tutt' altro.
La paura del giudizio è retaggio di un' infanzia vissuta sotto l' influenza di figure giudicanti che hanno plasmato la mentalità di chi si sente sempre sotto esame: ma si tratta di percezioni distorte, la realtà con cui bisognerebbe imparare a rapportarsi è quella dell' indifferenza altrui, più o meno accentuata. Il problema è che la figura giudicante piano piano viene interiorizzata, e diventa parte dell' individuo... ma l' illusione del continuo giudizio altrui è solo una proiezione dello spietato giudizio personale, a sua volta residuo dell' impronta subita nell' età della formazione. Certo, poi ci sono casi e casi: è anche possibile che la persona abituata ad essere giudicata, nel resto della sua vita si vada poi a cercare altri contesti davvero giudicanti, perché quella ( malsana ) maniera di relazionarsi gli è comunque più familiare. Compendio di psicologia trovato nell' uovo di Pasqua. :mrgreen: |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
@franz poi ci sono le persone giudicanti davvero , sempre pronti a criticare gli altri e trinciare giudizi , ma sono una minoranza ...hai ragione tu agli altri in buona sostanza di noi non frega un tubo :D
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Io giudico molto , immagino lo facciano anche gli altri.
La differenza è che a loro non frega niente del mio giudizio , mentre a me importa molto che il loro sia positivo. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Questa è una condizione classica per noi. L'essere ipercritici verso noi stessi,bassa autostima,paura del costante giudizio esterno (prevalentemente percepito in negativo) unito a un giudicare gli altri in maniera più assolutoria perché in fin dei conti "sono meglio di me loro hanno il diritto di sbagliare ogni tanto". BALLE. Ci raccontiamo queste cose a causa di quello che ci è successo da piccoli ( nel mio caso un padre incontentabile) ma ce lo diciamo anche perché abbiamo paura del cambiamento. Il primo paso da fare è capire che nessuno può avere la pretesa di sapere cosa c'è nella testa degli altri e questo lo hai già colto :bene: ma non basta: serve quello scatto d'orgoglio che ci fa apprezzare come siamo,quell'umiltà nel perdonare i genitori (solo se lo meritano però!) e accettare che il passato è passato e apprezzare qualsiasi dimostrazione anche minima d'amore che ti danno e soprattutto capire che gli altri non stanno sempre a guardare noi. Comprendere che i problemi non sono un nostro monopolio e che anche loro avranno dei grattacapi ma vanno avanti. Parlare con qualcuno e scoprire che persone non sociofobiche avevano paura del giudizio esterno nei momenti più impensabili (come fare la fila al ristorante) mi ha aiutato molto. Ho capito che i nostri problemi sono anche altrove ma che io ne avevo in eccesso. Non se ne sono andati e non se ne andranno mai del tutto però impari a conviverci e non ti ci fai influenzare più di tanto. E la forza di volontà insieme alla curiosità sostituiscono le paure e l'ansia :mrgreen:
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Penso serva il sostituire il giudicare se stessi con il giudicare le proprie azioni.
Fin quando si agisce in coerenza con i propri principi, non si ha motivo di giudicarsi negativamente. Sottolineo, propri. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Nel mio caso sto notando che io, probabilmente avendo introiettato un giudizio genitoriale troppo sminuente, non mi sono mai accontentato di quello che sono e quello che faccio. Una cosa fatta da me o è il massimo, il top (e mai lo è stato, sono una persona con capacità normali, e comunque c'è sempre uno più bravo di te) oppure è 'na schifezza e tanto vale non farla. Questa logica del tutto o niente mi ha impedito di formare una sana autostima, perché non faccio nulla che mi vada bene e che possa fare da base per un'idea di me stesso più stabile e convinta. L'autostima si costruisce come un muro con tanti mattoncini, se ogni volta che prendi un mattoncino ti sembra difettoso e lo butti via il muro non lo costruirai mai. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
"tu giudichi, giudichi sempre, tutti e tutto" mi é stato detto qualche giorno fa. .pensiamo di vivere in funzione del giudizio altrui ma a quanto pare dall'esterno appare il contrario
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Per rompere questo circolo a me ha aiutato prendere consapevolezza delle mie qualità e dei mie valori, e "tenerle a mente" quando ero in una situazione in cui solitamente mi sentivo giudicata. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Noi,gli altri se ne fregano
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Prima o poi può essere che trovo un'attività che riesco a svolgere senza sentirmi troppo male e che può divenire fonte di reddito, ma adesso proprio non c'è e non la vedo. Ora io ammetto che questa cosa non mi riesce proprio, ma poi oltre a non poter fare affidamento su un'entrata economica decente (unica cosa che davvero mi manca) devo constatare che, soltanto in base a questo, io vengo giudicato male da moltissime persone attorno a me, che le relazioni con l'altro sesso subiscono comunque colpi... E così via... Vieni ritenuto una sorta di difetto sociale. Non mi si può dire che creo io questa situazione qua (intesa come "reazioni delle persone al semplice fatto che non lavoro") con la creazione di giudizi fittizi e che posso essere e vivere come mi pare e gli altri non batteranno ciglio... Mi si prende solo per i fondelli quando poi mi viene detto questo. Mi si può dire solo al più che la creo questa reazione non lavorando, ma in questo caso io faccio o non faccio qualcosa, non esprimo affatto giudizi, i giudizi relativi a quel che faccio o non faccio a quanto pare non li esprimo comunque io. Avessi il potere di indirizzare e modificare il giudizio altrui nei miei confronti direttamente l'avrei già usato abbondantemente questo potere e starei messo molto meglio adesso. Non è che sono matto io nel percepire tutto questo (questa non è un'idea delirante tipo quella dei paranoici che sostengono di esser perseguitati dagli Ufo o dai servizi segreti), esiste davvero ed è molto diffuso questo atteggiamento negativo nei confronti di chi non lavora (e non ha un'entrata economica paragonabile a quella di un lavoro) e bisogna anche conviverci con questo atteggiamento negativo sociale qua qualora ti trovassi in una situazione analoga alla mia. Ti dicono che parte da te l'atteggiamento negativo, ma poi com'è che quando sto da solo o non frequento certe persone e ambienti non parte proprio nulla? :nonso: Ci sono ovviamente anche altre persone nella mia stessa situazione e fortunatamente la maggior parte di queste non giudicano (queste persone frequento attualmente). Comunque c'è anche una minoranza che si autoflagella da sola, non solo non riesce ad inserirsi o adattarsi, ma si giudica pure male all'ennesima potenza così come la giudica chi si è inserito in certi modi assumendo questo punto di vista qua. Il fatto che sia diffuso un certo modo di etichettare in modo negativo dei tipi di persone all'interno di certi ambienti lo vedo, non mi si può dire che sono "paranoie" mie. Tieni presente che non sto dicendo "non dev'essere così" sto solo dicendo che c'è, è diffuso questo modo di etichettare o far fuori le persone all'interno di certi rapporti sociali, e che non parte di certo da me o dalle persone che vengono giudicate male in certi sensi. Questo è solo un aspetto della faccenda, ovviamente ce ne sono anche altri, ma in generale non è detto che sia vero che il giudizio negativo relativo a qualcosa parte da chi viene giudicato, spesso questo non possiede nemmeno uno "specchio" grazie al quale potersi guardare. Magari si avesse questo potere qua, basterebbe giudicarsi perfetti e come assolutamente preferibili e gli altri poi grazie soltanto a questa convinzione qua ci riterrebbero tali? Non ci sarebbe bisogno di scendere a compromessi con le loro preferenze relative al cosa dovremmo essere noi per risultare piacevoli e gradevoli a questi? |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Certo che ci giudicano ma secondo me non in maniera così distruttiva come pensiamo.
Non tutte le persone che incontriamo piacciamo ovvio, ma forse chissà che qualcuno non ci giudichi anche positivamente... prendiamone atto. Poi se abbiamo così paura del giudizio degli altri è perché ci percepiamo inferiori oppure siamo così soli da non avere appoggi e soddisfazioni esterne. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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il giudizio è tutto nostro, e la paura ci fa pensare che gli altri siano severi con noi come noi stessi lo siamo :interrogativo: ok, non si capisce niente, la frase è scritta in un italiano pessimo, ma se si rilegge più volte alla fine il senso lo si afferra ._. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
Io non tendo a giudicare male le persone, anzi, solitamente mi metto sempre un gradino più sotto a tutti, mi sminuisco spesso e mi considero di gran lunga inferiore agli altri. Ho un'autostima praticamente nulla e sono molto più critica verso me stessa di quanto non lo sia verso gli altri, per questo ho sempre paura di essere giudicata negativamente da chiunque.
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Spesso ragiono troppo su ciò che gli altri compiono riconducendo sempre tutto alla buona fede.. Per me invece non faccio sconti e punto dritto al giudizio (con verdetto negativo o cmq sminuito). |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
che gli altri giudicano(chi più, chi meno) mi pare lapissiano.
poi che bisogna fregarsene veramente del giudizio altrui e quindi dargli pochissimo peso anche.. fosse sempre facile fregarsene :testata: |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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In questo senso, siamo noi a vedere il giudizio negativo, perché guardiamo le persone con la paura, dunque vediamo gli indizi che presagiscono all'emarginazione da parte della società. Con questo non sto dicendo che l'albero non ti può cadere addosso o che la società non ti può emarginare, sto solo dicendo che siamo noi a decidere come impiegare le nostre risorse cerebrali, i nostri "occhi mentali", in base ai nostri obiettivi. Se il nostro obiettivo è "evitare l'emarginazione" è sicuro che vedremo tutti gli indizi che presagiscono all'emarginazione, all'esclusione, alla non accettazione. Forse dovremmo cambiare obiettivi, i nostri obiettivi devono essere altri, le cose positive che desideriamo per la nostra vita. |
Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
la verità è che pensiamo che tutti ci giudichino perchè siamo noi i primi a giudicare, o almeno io son così. So che è sbagliata la cosa, ma come per l'arrossire, non riesco a bloccare il pensiero.
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Re: Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Ad esempio i voti a scuola non me li davo di certo da solo né sentivo questa necessità eppure i voti c'erano... E nemmeno quando sono andato a fare un concorso pubblico per ottenere un inserimento giudicavo e valutavo da solo se mi spettava questo posto. A me sembra che vengono usati criteri esterni e vengo valutato e schiacciato in una graduatoria in base a questi, non è mica vero che mi vado a piazzare là dove preferisco in base a quel che mi passa per la testa!? Le persone intorno a me poi sostengono che sono io a fare queste cose da solo e che sono il primo a giudicare (male) me stesso piazzandomi a piacere in certe posizioni gerarchiche basse (economiche e sociali)... Ma alla luce di un'esame di realtà minimamente serio, le cose poi non stanno così. Se ce l'avessi il potere di piazzarmi dove mi pare restando ed essendo quel che mi pare, mi sarei già piazzato lì da un bel pezzo... Mi sarei dato un buono stipendio, mi sarei fatto apprezzare da certe donne che mi piacciono davvero così come sono (e avrei impedito che queste mi rifiutassero)... Sono io a decidere come vengo giudicato dalle altre persone? E allora perché diavolo dovrei scegliere di esser giudicato male e di essere scartato? :nonso: Ecco, mi dà fastidio chi afferma e sostiene queste cose relative all'autogiudizio che crea il giudizio esterno degli altri nei nostri confronti, perché sono affermazioni palesemente false. Tutta questa teoria è un'enorme presa per i fondelli perché cerca di attribuire un enorme potere al singolo individuo... Potere che all'atto pratico il singolo non ha affatto. |
Andro' controcorrente nel dire che il giudizio degli altri non solo e' inevitabile, ma anche naturale.
Il giudizio e' il meccanismo con cui la mente dell'uomo interpreta la realta' che ha di fronte. Tutto deve essere esaminato e catalogato in qualche modo. Non so, forse questa tendenza deriva dal fatto che usiamo un linguaggio limitato per comunicare agli altri una realta' che invece e' sfumata. La natura non ha "salti" (per questo adoro la "logica fuzzy"). Il punto e': accettiamo il fatto che gli altri ci giudicheranno sempre per un meccanismo naturale e scegliamo quindi di non dare troppo peso alla cosa. Ovvero freghiamocene! :) Gli altri ci giudicano, ma ai piu' quanto importa veramente di noi? Poco o nulla. Quindi perche' curarci del loro giudizio? Ho osservato che solo ignorando il giudizio altrui riesco a essere veramente me stesso. E quando ci riesco mi relaziono meglio con gli altri, che ironicamente mi apprezzano di piu'. :) |
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