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università in solitaria
Si dice che all’università sia pressoché impossibile non riuscire a stringere uno straccio di amicizia con qualcuno. Vuoi o non vuoi, ti ritrovi sempre a legare con qualcuno. Eppure, questo a me non è successo. Sono ormai passati due semestri di corsi, e io mi ritrovo ad affrontare l’università in solitaria, quasi fossi su una zattera nel bel mezzo del Pacifico. Non è bello aggirarsi per corridoi, aule e mense perennemente da soli, senza mai aprir bocca con nessuno.
Chiariamo che la mia situazione è particolare già in partenza. Ho 22 anni, e questa è la seconda volta che affronto il primo anno universitario. L’anno scorso ho infatti cambiato sia università sia corso di studi. Non sto qui a parlare dei motivi di questa scelta. L’importante è che adesso mi trovo bene nella mia nuova università, e sono molto soddisfatto del mio nuovo corso di studi. Andrebbe tutto a meraviglia se non fosse che, come già detto, non ho legato con nessuno. Eppure nella mia vecchia università non avevo avuto questo problema. Ero riuscito a legare con diverse persone, in tempi abbastanza brevi. Ma forse perché all’epoca la stragrande maggioranza dei ragazzi che mi circondavano erano miei coetanei, e soprattutto perchè poi ero in compagnia di un amico del liceo. Facevo la spalla, come si suol dire. Essendo io un tipo introverso, ho una paura matta di attaccare bottone. Ho quindi aspettato che fossero gli altri ad attaccare bottone, ma non è successo. In questi mesi sono stati rarissimi i casi in cui qualcuno mi ha dato a parlare, ma poi la cosa è finita lì. Ho cercato pure di essere abbastanza attivo su un gruppo fb creato dai miei colleghi, facendo domande e rispondendo alle domande altrui, ma la cosa non ha mai avuto seguito. La cosa bella poi è che ho individuato un paio di ragazzi che abitano dalle mie parti. Nonostante ci siamo incrociati spesso sui mezzi pubblici, e nonostante spesso a lezione mi sia seduto nei loro paraggi, non mi hanno mai rivolto la parola. Neanche uno straccio di richiesta di amicizia su fb. Nulla. Mi viene da pensare che per qualche motivo devo aver fatto una brutta impressione, e quindi mi stanno deliberatamente ignorando. |
Re: università in solitaria
Siamo in 2.
io ormai sono giunto alla fine dell'ultimo anno di triennale e non ho nessuna amicizia, o conoscenza, con i miei compagni di corso. Di semestri ne son passati 6, provarci ci ho provato anche a fronte di ben poca vicininanza di interessi e carattere, pace. Quel poco di vita sociale che ho me la sono costruita altrove. |
Re: università in solitaria
Siamo in 3 allora. È uno schifo.
Io purtroppo non mi sono iscritta subito dopo aver finito le superiori, ma ho aspettato 2 anni. Ho frequentato tutto il primo anno senza mai saltare una lezione, ho partecipato alle uscite e ai laboratori previsti, ho dato qualche esame, eppure sono sempre stata da sola. Esclusa ed ignorata totalmente da tutti. Quote:
Il secondo anno ho preferito non frequentarlo. "Così avrò più tempo per studiare e dare gli esami che mi mancano" mi ero detta, invece non ne ho più dati. Ormai sono ferma da un anno. Molto probabilmente mollo. Non so se è per il fatto che non sono riuscita a legare con nessuno, però ho perso la motivazione e l'entusiasmo per continuare, nonostante non mi sia pentita della scelta della facoltà. |
Re: università in solitaria
Nemmeno io ho mai legato con qualcuno all'università.
Se proprio ci tieni cerca di sederti sempre vicino alle stesse persone e scambiare qualche parola ogni tanto, ma non so quanto possa servire dopo un anno intero. |
Re: università in solitaria
Non ho legato con nessuno e sinceramente non mi interessa farlo.
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Re: università in solitaria
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Re: università in solitaria
La somiglianza di alcune vostre storie con la mia è impressionante. Come forse ho già detto altrove, anche io ho cambiato facoltà dopo due anni. Durante la prima esperienza, benchè con tempi più lunghi degli altri, ero riuscito a stringere qualche amicizia, ero inserito in un gruppetto, essendo iscritto a chimica c'erano anche dei laboratori che mi hanno aiutato a rapportarmi con gli altri. Poi ho cambiato, e nella nuova facoltà, complice anche (ma non soprattutto) la mancanza totale di attività di gruppo, non ho legato con nessuno, a parte qualche scambio di battute isolato. Adesso sono alla fine del secondo anno, a livello di profitto sono soddisfatto (per questo non credo che il fare amicizia influisca necessariamente sul rendimento) e sinceramente non sento il bisogno di conoscere persone all'università. Anzi, forse qualche opportunità ce l'ho avuta, ma sono sempre fuggito perchè credo di stare meglio da solo. Data la mia esperienza, quello che mi sento di dire è di non demordere, non mollare e tentare di trovare una propria dimensione come "universitario solitario", perchè in fin dei conti non è proprio obbligatorio conoscere persone in un contesto universitario. Anzi, magari uno ha anche meno distrazioni. È più una opportunità, che uno può sfruttare o no. Basta non isolarsi in ogni contesto (ovvero: va bene non avere amici all'uni a patto fuori dall'uni si abbia un giro di amicizie...sennò è finita).
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Re: università in solitaria
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(re)iscritto all'università è il benedetto pezzo di carta, che seppur non garantisce nulla, è sempre meglio averlo che non averlo. Comunque vada, io voglio arrivare alla laurea, anche a costo di arrivarci in solitaria. Certo, non mi dispiacerebbe arrivarci in compagnia di qualcuno. Perciò, penso che l'anno prossimo seguirò comunque i corsi. Del resto, se ho imparato qualcosa dalla precedente esperienza universitaria, è che l'università è un mondo estremamente dinamico, al contrario della scuola che è invece un mondo assai statico. Tra ripetenti e fuoricorso, gente che abbandona e gente che ritorna, il panorama cambia continuamente. E più si va a avanti, più il numero di persone che seguono le lezioni si assottiglia, il che non mi dispiace, perché ad una affollatissima aula del primo anno preferisco un'aula semideserta del terzo anno. |
Re: università in solitaria
Io alla triennale per fortuna ho trovato un gruppo di ragazzi con cui ho legato molto. Con alcuni di loro mi sento ancora adesso. Alla magistrale è degenerato tutto...non sono riuscito ad inserirmi in nessun gruppo e me la sto vivendo anche io in solitaria. Ma sinceramente non mi importa molto, tanto era solo 1 anno di lezioni ed ora che siamo a giugno è praticamente finito
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Re: università in solitaria
Ho lo stesso problema. Sinceramente non so come si fa, anche perché essere pendolare rende il tutto più difficile.
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Re: università in solitaria
anch'io aimè faccio parte della schiera solitari all'uni e questa cosa mi pesa davvero molto....il primo anno e mezzo avevo un gruppetto di gente fidata con la quale andavo molto d'accordo poi sfortuna ha voluto che proprio tutti coloro della mia comitiva fra chi si è trasferito e ha mollato se ne sono andati tutti e m'hanno fatto ritrovare completamente da solo, mi è venuta una rabbia che non ti dico (cioè ripeto discriminatamente proprio tutti quelli con cui avevo fatto amicizia dovevano andarsene) ...:testata: gli altri gruppetti erano già consolidati e riuscire ad inserirsi quando non ci si era mai filati prima era impossibile..... il fatto è che l'uni purtroppo non è come il liceo dove si è costretti ad interagire inevitabilmente sempre con qualcuno....l'ambiente è dispersivo, le aule enormi.... purtroppo accade che qualcuno rimane escluso...:(
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Re: università in solitaria
Sei introverso o timido? E' molto diverso.
Non è che siccome siete colleghi e abitate vicino dovete per forza rivolgervi la parola. Forse loro hanno il loro giro di amicizie che renderebbe non necessaria la scelta di fare tua conoscenza in una situazione forzata come quella di "siamo colleghi e abitiamo vicini, allora conosciamoci", o forse sono timidi anche loro. Come ti sei conosciuto coi vecchi colleghi? Se non hai ancora fatto conoscenze probabilmente è solo il caso, magari ti si devono presentare le occasioni, insomma, se è successo nella vecchia università e qua no vuol dire che non dipende da te (non più di troppo, cioè, non da scendere nel patologico). |
Re: università in solitaria
Io alcune volte sono persino scappato dall"università per quanto mi sentissi solo. Nonostante sia riuscito ad instaurare un qualche contatto con altri studenti, spesso seguivamo corsi diversi e non ci incrociavamo. Oppure io studiavo in biblioteca per concentrarmi mentre loro studiavano a casa o nelle aule più incasinate.
Fatto sta che passavo il mio tempo completamente solo. :( La cosa che mi faceva soffrire più di tutti era mangiare da solo. In mensa da solo nemmeno ci mettevo piede. Mangiavo un panino velocemente con la speranza di non essere visto da nessuno. Ho un pessimo ricordo della mia vita universitaria. Grazie a Dio e' finita :D |
Re: università in solitaria
Io penso di essere stata terribilmente fortunata all'università.
Ne ho frequentate due. Nella prima una iper estroversa mi prese non so per quale motivo sotto la sua ala protettiva, mi fece conoscere le altre del corso ( che tra di loro avevano legato tipo i primi giorni, io ero stata sempre in disparte e non conoscevo nessuno ) e insieme ad un'altra ragazza formammo un trio praticamente inseparabile finchè non cambiai facoltà. Ma ricordo quei tre anni come tra i più belli della mia vita, incredibilmente. Alla seconda università non ho avuto rapporti così profondi come nella prima, però anche qui, dopo i primi mesi in cui mi sedevo da sola, seguivo da sola, fumavo da sola, mi si avvicinò una ragazza, si sedette affianco a me, mi disse :" ti vedo sempre qui da sola, posso sedermi vicino a te?" e da allora si sedette sempre affianco a me :o Penso siano state solo due grandi botte di culo, ammetto. |
Re: università in solitaria
Ecco, speravo che anche a me capitasse qualche botta di culo del genere, ma nulla. Indifferenza totale.
Che poi, ho un amico, anche lui introverso, che l'altro giorno si lamentava con me di tutte le persone che all'università gli davano continuamente a parlare :o Comunque, per rispondere ad ananke, più che timido penso di essere introverso. Non mi dispiace avere dei momenti di solitudine, il problema sorge quando mi ritrovo a passare intere giornate tra aule e corridoi senza mai aprir bocca con nessuno. Non sto cercando chissà quale rapporto di profonda amicizia, mi basterebbe avere qualcuno con cui ogni tanto scambiare qualche chiacchiera durante le pause. |
Re: università in solitaria
Incredibile come fino a poco tempo fa, prima di iscrivermi a questo forum, io mi sentissi completamente "fuori dal mondo" a causa della mia situazione all'università. Vedere tutti gli altri fare amicizia con estrema facilità e andare avanti senza particolari problemi mi ha portato più volte a chiedermi cosa ci fosse di così sbagliato in me, e perché "loro si e io no". :testata:
Vedo comunque che non è una cosa così rara non riuscire ad inserirsi, e neanche avere momenti di "crisi" durante il proprio percorso... Quote:
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Magari ritroverò la motivazione per riprendere a studiare. Concordo in pieno con l'ultima parte, comunque. Assolutamente meglio essere in pochi! Quote:
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Re: università in solitaria
Anche io ho avuto moltissima difficoltà a legare con qualcuno all'università, infatti solamente dopo tre anni sono riuscito a legare molto solo con una collega però è stata veramente dura all'inizio.
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Re: università in solitaria
Praticamente non ho legato con nessuno nemmeno io. Mi sono trovato solo sin dal primo anno. Si, alcune conoscenze le ho fatte, stranamente conoscenze soprattutto femminili, ma il rapporto non è mai decollato rimanendo sempre sui binari di una certa formalità. La mancanza di un gruppo, l'esser pendolare e alcune mie abitudini come seguire alle ultime file dove c'è meno gente e casino non hanno di certo aiutato. L'universitá per me è ben lungi dall'essere quel luogo di aggregazione sociale di cui molti parlano.
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Re: università in solitaria
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Re: università in solitaria
la vera apocalisse è la vita universitaria da soli in una facoltà dove sono richieste attività di gruppo, magari con progetti e tante altre cazzatine
lì o si lascia la poltrona o qualcuno mi passi il canne mozze |
Re: università in solitaria
Dopo quasi quattro mesi, aggiorniamo un po' questo topic.
Oggi ho concluso la lunga stagione estiva degli esami. Buoni risultati dal punto di vista del rendimento, e soprattutto, discreti risultati dal punto di vista sociale :) Durante questi ultimi mesi ho studiato sempre da solo, ma durante gli esami ho avuto modo di socializzare. Ho socializzato molto di più durante quelle tre mezze giornate che sono stato all'università in estate per sostenere esami, piuttosto che durante quei tre mesi interi seguendo corsi, in primavera. Ho come l'impressione che si socializzi più facilmente in sede d'esame, che a lezione. Diversi persone mi hanno rivolto spontaneamente la parola (cosa che, come già detto, capitava rarissimamente durante i corsi), e io stesso mi sono fatto coraggio e ho parlato ad altri. Chissà, forse sarà stato l'effetto del mal comune mezzo gaudio :mrgreen: A fine mese riprenderanno i corsi. Devo dire che comincerò il nuovo anno accademico con un pizzico d'ottismo, e con il cuore un po' più leggero. Credo che quest'anno riuscirò almeno a salutare qualcuno in aula, il primo giorno di lezione. |
Re: università in solitaria
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Re: università in solitaria
Ah sì, infatti penso che queste amicizie abbozzate adesso, in futuro diventeranno tutt'al più rapporti "professionali". Dubito diventeranno qualcosa di più. Del resto, sono pendolare.
Ma va be, mi sta bene così. Mi basta riuscire a spiaccicare qualche parola, ogni tanto, perchè le giornate intere all'università passate in totale silenzio e solitudine sono uno stillicidio. |
Re: università in solitaria
Che bello leggere dei progressi! Sono d'accordo sul fatto che in sede d'esame si riesca a socializzare di più, è capitata esattamente la stessa identica cosa anche a me... poi invece in aula era tutto più o meno come prima, va beh. Io però ormai ho definitivamente lasciato.
Buona fortuna per il nuovo anno. :mrgreen: |
Re: università in solitaria
Guarda, io dove vivo praticamente non ho quasi nessun amico, e quei pochi che ho li vedo ogni 2-3 giorni
All'università invece il primo giorno mi sono seduto vicino ad un tipo e mi sono presentato, da lì ci siamo conosciuti ed in seguito ho conosciuto vari amici anche grazie a lui, fatto sta che praticamente dopo poco avevo più amici all'uni che a casa. Fatti coraggio, spero questo video possa aiutarti |
Re: università in solitaria
Io da sociofobica posso dirti che non ho fatto amicizie in Università. Ho frequentato una facoltà scientifica quindi i corsi erano un po' gli stessi per tutti quindi il modo di conoscersi e fare amicizia esisteva eccome. Il fatto è che il problema è mio e non è l'ambiente o le persone diverse che possono migliorarmi la situazione. Quello che posso dirti è che il vero vantaggio, soprattutto per chi è vittima di bullismo, è che in uni ti lasciano in pace e nessuno ti guarda strano o prende in giro. E comunque se succedesse potresti dare l'esame da non frequentante.
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Re: università in solitaria
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Del resto, già da tempo si sono creati e consolidati i gruppetti, quindi immagino che a nessuno importi di allacciare un contatto con un lupo solitario, quale io ormai sono. Avrei dovuto farmi coraggio e attaccare bottone già al primo giorno, approfittando del (per me) vantaggio dello spaesamento generale. Ma non lo feci, perchè pensai con tante persone e tanto tempo davanti, prima o poi qualcuno vorrà o dovrà pur fare la mia conoscenza. Ma niente, oh, totale indifferenza. E meno male che si parla dell'università come uno dei luoghi dove è più facile socializzare. A quanto pare è destino che il giorno della mia tesi, a fare il "tifo" per me ci saranno solo i miei genitori, e quei due amici extrauniversitari che ho. A questo punto spero solo che arrivi il prima possibile, quel giorno. |
Re: università in solitaria
Io ho avuto la fortuna di stringere qualche buon rapporto con alcuni colleghi ... purtroppo passati i 3 anni, tra chi si è laureato, chi si è ritirato, chi trasferito, ci siamo persi e mi ritrovo anch' io a girovagare da solo (quando vado ovviamente, non sempre)
Ho "conosciuto" (nel senso che c'ho interagito poco) anche io dei colleghi nuovi della mia città ad alcuni esami, ma non è scattato (ma non so se non potrà succedere) quel feeling scattato con i colleghi immatricolati nel mio stesso anno... certo ero un pò lo zimbello del gruppo ma stavo cmq bene mentalmente perchè sono riuscito ad aprirmi come non accadeva da molto tempo (e questo anche grazie a loro). Ogni tanto ci si sente ancora... ma essendo distanti è difficile vedersi |
Re: università in solitaria
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Se fai ad esempio un giro sulle pagine universitarie "spotted" tutti socializzano con tutti, presumo che nella realtà non dovrebbe essere diverso :/ |
Re: università in solitaria
Presente caro mio, e a quanto pare siamo in tanti sulla stessa barca. In 5 anni universitari, ho stretto qualche legame solo nel primo anno, con quelle persone che ormai ora non so dove siano. Col tempo, diventando fuori corso, ho cominciato a frequentare lezioni con persone 1 o 2 anni più piccole, che avevano cerchie di amicizie consolidate e non mi sono mai fatto avanti. 4 anni e mezzo di totale isolamento potremmo dire, quindi sono l'ultimo che possa darti consigli.
L'unica cosa che posso dirti è di provare a non sederti troppo isolato, e magari provare a chiedere qualche informazione a qualcuno, anche con una scusa, specialmente se a lezione siete in pochi, in un'aula ristretta, a volte capita. |
Per me creare rapporti al università sta tutto nel primo step, dal momento che conosci uno che conosce altre persone te le presenta poi a loro volte quelli ti presentano altri, tutto ovviamente con del tempo. Io ora conosco una trentina di persone al uni e tutto è partito da uno.
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Re: università in solitaria
Non faccio l'università ma ci scommetto che non avrei stretto amicizie. Ci vuole culo a trovare qualcuno affine a me, alle superiori per esempio non ce n'era nemmeno uno.
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