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 'mo che vivo a fare? 
		
		
		Mi blocco, non parlo. Mi prendono in giro ma per evitare casini non rispondo ed è peggio. Ma il problema è che andavamo d'accordo prima, poi io non avevo più niente da dire... e avevo paura appunto che dopo il primo approccio amichevole, sarebbero arrivati questi momenti in cui non avrei detto nulla.. sono arrivati e adesso mi odiano. 
	'mo, che vivo a fare? E' una vita che le mie relazioni nascono e crepano così. Al liceo, all'università e ora al lavoro. Ho fatto il test estroversione/introversione, e sono risultata ambiversa. Bo. Perché sembro sgarbata? Bo. Non picchio nessuno, non sputtano.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 l'"odio" se vogliamo chiamarlo così, non è mai irreversibile  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		Mi dispiace fare star male le persone con cui mi "relaziono" perché sono fatta così... è difficile da spiegare ma non lo faccio apposta. Certe volte non ho davvero nulla da dire o meglio "da replicare a quello che mi dicono -e magari ho pure iniziato io la conversazione"... e a fare amicizia sono una frana. E' brutto fare la parte dell' "appestata". 
	Poi inizio la giornata di lavoro col musone.. e yeee tutto andrà meravigliosamente non bene.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		Se il problema è sul lavoro, fin quando lavorate bene, svolgendo i vostri compiti e le vostre mansioni, e fin quando quelle accessorie relazioni sociali non incidono sul vostro rapporto con i superiori, se quelli non son direttamente immischiati nel contesto quotidiano dell'ufficio, perchè preoccuparsi dei colleghi? 
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 .. tra qualche ora dovrei iniziare il turno... :(  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		Ma in che senso ti prendono di mira? 
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Nel primo caso, basterebbe far loro intendere che non hai motivo di aver a che fare con loro perchè sei in un contesto lavorativo e non sociale. Nel secondo caso, basterebbe far loro intendere che il tuo rapporto con loro è esclusivamente dovuto alla mansione svolta che vi costringe a collaborare e nulla di più. In entrambi i casi, non capisco come il tuo problema possa crear loro problemi. Non hai colpe da affibbiati per ciò. E', anzi, assai controproducente.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 io non so mai come reagire in queste situazioni e sto zitta. E' molto umiliante tutto ciò...  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Se tu sei fatta così, amen. Ma perché devi essere per forza tu a modellarti a loro immagine e non loro? Basta andare incontro alla gente, pensa per te e stop. Sono colleghi, non capi, e anche lì... Non far vedere che dai importanza alle loro considerazioni, e non provare ad usare nemmeno la diplomazia, tanto non pesno capirebbero.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Devo stare zitta? Quando ieri cercavo di provare a parlare mi rispondevano scazzate... ..però mi dispiace per tutta la situazione..  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Hanno forse bisogno di interpellare anche te? Hai forse necessità di prender parte alle loro discussioni? Non sentirti obbligata, se vuoi/hai motivo/hai bisogno di prender parte, fallo pure, altrimenti, non farlo. La scelta è tua, non loro. Sembra comunque che quel "prenderti di mira" sia passato quasi in secondo piano, con l'avanzare della discussione.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		Ciao Avelyn, se ti può essere di conforto io ai miei colleghi non li considero minimamente dal punto di vista sociale o personale,( tranne 2 o 3 con cui sono in confidenza, ma sono persone diverse dalla massa) parliamo quasi solo esclusivamente di lavoro. Questo perché stando a contatto con loro per 8 ore al giorno mi stava creando dei seri problemi di testa,  gente che trae energia dalle disgrazie altrui, che sparla di continuo su altri colleghi quando i primi falliti sono loro, credimi, una cosa devastante!  Poi ovvio che bisogna comportarsi come fanno loro, buon viso...sempre....altrimenti se ti fai nemici sul lavoro è finita... 
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Anche io ho problemi di questo tipo: Faccio fatica a parlare con qualcuno e chi è accanto a me non fa altro che chiederselo e prendermi in giro per ciò. Non mollano mai la presa... 
	Ti consiglio di stringere i denti e nel contempo di fare buon viso a cattivo gioco.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		@avelyn 
	la prima cosa che si deve imparare è non dipendere dagli altri, non pensare a cosa può pensare una persona di noi, altrimenti non si vive più. ... la gente è invidiosa e attacca e parla male per nascondere i propri difetti, sposta l'attenzione su altri...... non bisogna farsi fregare, abbiamo una forza immensa dentro di noi, usiamola bene e nessuno potrà entrare dentro la nnostra mente senza il nostro permesso.....ssiamo noi padroni di noi stessi  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 quando faccio così mi viene l'ansia e sul lavoro faccio macelli. A mente libera sono più rilassata e lavoro meglio.  | 
		
 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		considera comunque che gli ambienti lavorativi non sono gli ambienti più idonei per un certo tipo di socializzazione, tra l'altro considera che a nessuno di loro importa veramente di te, vanno a lavoro ognuno cerca di fasi il suo per poi tornare a casa, dimostrato anche dalla collega che faceva il gesto del "che me ne frega a me" 
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 Re: 'mo che vivo a fare? 
		
		
		@Sato alla fine non si è amici, ma colleghi. Poi certo, ci sono i casi di persone che hanno maturato un'amicizia tra colleghi... 
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