![]() |
Appiattimento emozionale da tecnologia
Vi piace questa società e l'uso massiccio di smartphone, facebook e tutte le altre forme di comunicazione virtuali?
Io non sopporto più questa situazione..è troppo frustrante e ho voglia di scuoiarmi. Ora capisco i pazzi che ogni tanto saltano fuori tipo negli usa e fanno delle stragi. Le fonti di gratificazione della vita reale stanno per essere soppiantate dai like dei socialnetworks e dal numero di amici che uno ha nel virtuale. L'empatia e le emozioni dei rapporti umani si stanno inaridendo. Mi rattristisce molto tutto questo e dopo la tristezza provo tanta rabbia che sfogo in modi autodistruttivi. La gente mi sembra tutta addormentata, lobotomizzata!!! Abbiamo paura di esternare le nostre emozioni nella vita reale. Stiamo diventando insensibili a tutto e credo che questo abuso della comunicazione virtuale sta cambiando profondamente il nostro cervello e questi cambiamenti sono ereditari......ci stiamo trasformando in degli organismi cibernetici |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Non è vero che tutti si nascondono nel virtuale, tanti continuano ad avere anzitutto una vita reale.
Se uno dà tanta importanza al virtuale, bisogna vedere che alternative ha. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Si mi piace questa nuova tendenza,ha reso molto più semplici i rapporti tra le persone,se ho un minimo di vita sociale è solo grazie a internet e cellulari.
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
hai pienamente ragione...sai che facevo la medesima riflessione proprio ultimamente!! io penso che quest'era giovanile sia una delle peggiori.....
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
ecco proprio ora sono andato da mia sorella che era sul divano con il tablet e gliel'ho portato via per vedere come reagiva ahah dopo un po stava impazzendo e lo rivoleva indietro :) anche nelle famiglie si parla meno anche per questo motivo. mio padre anche lui è sempre dietro a sto cavolo di smartphone. ma come fate a non vedere che c'è qualche problema di fondo?? è una dipendenza vera e propria! come giocare alle machinette. alla ricerca disperata di dopamina
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Nel mio caso penso che il motivo per cui non ho tanti rapporti umani è che sono timido, probabilmente fobico, e vagamente evitante. Insomma il problema è il mio.
Chi non ha i miei problemi ha una vita tutto sommato equilibrata tra tecnologia e relazioni reali. La gente usa whatsapp però poi le relazioni sentimentali nascono lo stesso, le amicizie le fanno comunque, il sabato sera sono fuori per locali. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
"Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”
Albert Einstein Purtroppo credo che ci abbia visto giusto |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Mmmm non la vedo come te , la tecnologia per me è un grandissimo appiglio.
Parlo poco normalmente , quasi zero , la mia vita è piena di momenti morti e lo smartphone me la riempie. Non considero tablet , pc e sopratutto playstation che ritengo quasi fonti di felicità , seppur effimera. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Capita sempre più spesso che le persone abbiano i visi illuminati dalle luci dei loro cellulari quelle rare occasioni che esco, si sta a tavola o comunque mentre si sta parlando. Non se ne rendono conto, secondo me. Io cerco di dimenticarmi il cellulare quelle rare volte che esco in compagnia, altrimenti me ne sto a casa. Son rimasta perplessa quando ho visto che una mia conoscente ha comunicato una cosa importante via messaggi agli amici, invece di incontrarli di persona. Mi dicono che su faccialibro sappiano tutto di tutti, anche di quelle persone con cui non hanno più contatti diretti, spiando solo i loro profili. Boh, che merda...
:nonso: |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Quote:
A me ha portato solo benefici , non voglio neppure immaginare come sarebbe stata la mia già grama vita sentimentale pre-internet/cellulari. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
ma c'è da dire che fa strano vedere conoscenti seduti al bar che non si guardano nemmeno in faccia per stare su facebook.... |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Sicuramente mi darebbe fastidio se nella mia compagnia ci fosse qualcuno che invece di "stare con noi" si mette a chattare sul cellulare. Io non ci riuscirei mai, mi sentirei gli occhi degli altri addosso e comunque mi starei sul culo.
A me quello che dispiace, con tutte queste persone che sono prese dai loro smartphone, è che c'è meno probabilità che nascano relazioni. Per esempio sul treno secondo me una volta era più probabile che si intrattenessero discorsi con colui che ti si sedeva di fronte, invece adesso tutti si barricano dietro il cellulare o con le cuffie e si isolano dal mondo circostante. Poi anche a me non so se farebbe sempre piacere intrattenere discorsi con sconosciuti, però ora c'è molto più individualismo, mentre se ci venissimo tutti incontro forse la situazione migliorerebbe. P.S. Il mio è un punto di visto di persona taciturna e introversa che ha bisongo di relazioni umane, magari invece quelli più estroversi dopo aver socializzato tutto il giorno preferiscono farsi i fatti loro davanti al cellulare |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Ho avuto, in adolescenza, il mio periodo di dipendenza dove tendevo a rifugiarmi per molto tempo nella realtà virtuale per non dover scendere a compromessi con la realtà. Fortunatamente sono uscito progressivamente e spontaneamente da quel circolo vizioso, la cosa non ha mai avuto dimensioni veramente preoccupanti e comunque un qualche minimo beneficio in termini di rapporti umani alla lunga me lo ha lasciato.
Il mio rapporto con la tecnologia e Internet ora è decisamente più bilanciato, lo utilizzo anche per molte ore al giorno ma lo uso per documentarmi, per le mie passioni, per cercare di costruire rapporti umani ( e se possibile farli proseguire nel reale, anche se i miei momenti di down frequenti rendono questo difficile) e, ovviamente, anche per svago. Non è più una forma di fuga dalla realtà, quanto uno strumento per integrarla e migliorarla. Di questo sono decisamente soddisfatto e posso solo ringraziare esista uno strumento così potente. La mia vita sentimentale e relazionale sarebbe stata decisamente più povera e forse non sarei mai uscito dalle fasi più " nere" della mia vita se non avessi avuto tale strumento a disposizione. Se sono in compagnia di altre persone per me il limite massimo è guardare occasionalmente lo schermo del cellulare per vedere se ho ricevuto messaggi o che ( ed è già raro lo faccia). Non mi metto di certo a rispondere o fare i cavoli miei in presenza di altri, fatte salve questioni urgenti. Ma in quel caso avviso prima perchè appunto vivo il gesto come fare un torto ai presenti. Io e te ci siamo visti una volta di persona e penso tu possa confermare questo, il cellulare che avevo in tasca l'ho tirato fuori solo perchè un'altra persona mi ha chiesto informazioni sullo stesso :ridacchiare: Detto questo, sì, ho una fortissima insofferenza verso alcune situazioni che l'avvento dei social network e smartphone hanno determinato. Mi causa un enorme fastidio chi, in presenza di altre persone, si mette più e più volte a farsi i fatti suoi senza un motivo specifico. Non me ne frega un cazzo se c'è un momento di noia e magari Tizio trova più interessante chiudersi nella sua bolla piuttosto che cercare di comunicare coi presenti. La vivo come una mancanza di rispetto bella e buona se una persona non da importanza a chi è fisicamente presente, ma piuttoto pensa esclusivamente a godere delle situazioni piacevoli e poi fugge immediatamente altrove appena si " annoia". Mal sopporto questo modo di intendere i rapporti al limite dell'autistico, esclusivamente concentrati su di sè stessi e sul proprio piacere, subito pronti a interrompere al minimo segnale di difficoltà. Trovo che smartphone e social network abbiano veramente permesso di far uscire tutto l'egoismo e la mancanza di identità di certe persone ( che era già presente ma, appunto, necessitava solo di strumenti abbastanza potenti per esprimersi). Odio questo bisogno costante di fare foto, condividerle, la morbosità nel valutare il numero dei like, nell'escogitare il modo di prenderne il più possibile, il " no questa non la posso postare, rifacciamola/ cancellala", il pianificare ancora prima che una cosa sia finita il come e quando si dovrà condividere l'attività su qualche piattaforma. Odio quando le persone valutano un'altra persona senza neanche conoscerla in funzione del suo profilo su Facebook o simili, valutando quanti amici ha, l'indice di gnocca che una persona attira ( la tristezza dei discorsi maschili...), pensando che la sua vita DEVE essre presente interamente lì. Mi fa vomitare questa necessità delle persone di condividere in modo continuo qualsiasi cosa facciano per ricevere approvazione da altre persone e generare circoli del " like a vicenda". Tutti alle prese a dimostrare che la loro vita è piena, che fanno cose , conoscono gente [cit] mica che qualche stronzo che passa di lì per caso trovi che sono "sfigati". Mica che " oh zio, se la tizia figa vede la pagina pensa che sei uno sfigato e ti scarta subito". Tutto questo circolo che poi, a livello maschile, metà delle volte ( stiamo bassi) ha solo funzione di vedersi riconosciuto un certo status sociale per risultare interessante agli occhi di ragaze lobotomizzate. Ci si lamenta dei siti d'incontro ma almeno lì le cose sono messe in chiaro, qui è tutto un mettere in vendita la propria immagine per non venire tagliati fuori. Vomitare, davvero. Le persone ormai sembra compiano le attività più per il piacere che deriva poi dal condividerle e cliccare " mi piace" sotto le fottutissime foto che non per interesse reale nell'attività stessa. Un'insicurezza generale diffusa, la necessità di sentirsi tutti parte di qualcosa e non essere esclusi. Necessità che avrei pure io, però appena vedo di cosa dovrei andar a fare parte sono ben contento di rimanere nel mio angolino (e incazzarmi come una bestia perchè non riesco a comunicare coi miei coetanei). Ovviamente non è che io non condivida nulla, non mi metta a rispondere mai a un messaggio o simili. Ma sono veramente cose una tantum, non la norma, non qualcosa che sento di DOVER fare, non è sicuramente il mio primo pensiero. Non giudico assolutamente in funzione di quello. Poi vedi le persone che si mettono a fare l'analisi a mo' di scanner dei profili altrui nei tempi morti... La maggiore frustrazione deriva dal dover reprimere tutto questo sdegno, dal non poter dire nulla pena alzare polveroni, litigare e prendersi parloe. Io risolvo ignorando le persone che alla lunga si comportano in quel modo. Ma quando le persone da evitare diventano i 3/4 della popolazione le palle incominciano a girare. Vabbè, basta con lo sfogo, penso si sia capita fin troppo bene la mia posizione. Sono veramente scoraggiato e senza speranze sull'argomento. Se viene dato uno strumento a certe persone è come dare le armi nucleari ai terroristi. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
La colpa non è solo della tecnologia,siamo passati da una società organica,dal sentirsi parte tutti di una comunità,di una nazione o anche di un ideale(si pensi all'uomo nuovo fascista e sovietico) a l individualismo sfrenato che ha come conseguenza quello di renderci tutti degli atomi inutili che non fanno altro che consumare,io odio profondamente questa società "democratica" e ultraliberale,la odio con tutto me stesso.:moltoarrabbiato: Individualismo significa diritti e "libertà",forse è vero ma a che prezzo?E poi quale libertà?Sacrificherei volentieri la mia "libertà" per sentirmi ora parte di qualcosa di più grande,ma anche per avere un contratto decente a tempo indeterminato.Siamo tutti connessi ma siamo anche tutti più soli,siamo solo dei consumatori niente di più. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
Condivido pienamente quello che hai scritto. Forse solo alcune persone rimangono così schifate da questo meccanismo perverso. Magari per i classici discotecari fighetti farsi le foto durante la serata e caricarle direttamente su facebook è normale e non crea in loro disagio. |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
onestamente?... io stavo molto meglio quando non c'erano tutte queste diavolerie tecnologiche, da quando c'è internet e tutte le sue derivazioni come smartphone ecc mi sono isolato ancora di più...
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
Mi sorprende dover addirittura spiegare questi meccanismi, in un sito sulla fobia sociale. :miodio: |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Ma io tutte queste famiglie felici che dialogano e tutta questa gente che fa amicizia per strada prima di internet/cellulari sapete che proprio non me la ricordo?:nonso:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
Lasciando perdere i classici discorsi alla "i bei vecchi tempi : Prima la gggente si parlava per strada, eravamo tutti amici ora ste nuove generzioni son tutte rincoglionite con 'sti cellulari" che sento in continuazione e che onestamente mi paiono piuttosto infondati : direi che il problema è più che altro ben spresso dalle situazioni elencate da Rage e nei post qua sotto Quote:
Quote:
E come Ila82 penso anch'io che la colpa non è che sia da ricercarsi nello strumento di per sè, era una condizione già perfettamente preesitente. Social network e smartphone sono il mezzo che permette di farla emergere prepotentemente. Quote:
Prima c'era sostanzialmente lo stesso egoismo di fondo ma non la possibilità di legittimare il disinteresse per l'altro con un elemento esterno senza doversi esporre minimamente. Veramente troppe volte mi son sentito io quello completamente fuori posto e asociale perchè non ho questa necessità di anteporre l'importanza del mio profilo FB al dialogo con la persona che ho di fronte. Più volte mi son trovato con compagni di università o coetanei che passavano il loro tempo a commentare i profili FB di altri, a fare foto con il solo scopo dichiarato di metterle su FB per fare " immagine".... Mi scuso per i toni veramente duri del post sopra, ma sono molto insofferente sulla questione ormai. Sulla storia delle foto fatte compulsivamente poi ho proprio una sorta di rabbia repressa per tutte le volte che altri mi han fatto notare che ne faccio/condivido una quantità infima sui social network e quindi sono un asociale/ uno che non fa nulla di interessante/che sicuro non interessa a nessuno(a). Poi chiaro, se fai vedere che magari le foto le fai anche ma te le tieni salvate per piacere personale e non hai il bisogno di condividerle ogni 2 x 3 lo stronzo sei tu perchè il tutto si riduce a " ti vergogni perchè non vengono cagate/ e allora perchè non le posti ? (detto come se fosse un reato penalmente perseguibile)/ come puoi pretendere allora che qualcuno si interessi " :nonso: |
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
proprio in questi giorni stavo facendo un discorso del tipo "io a 90 anni sarò aggiornato nella tecnologia e nelle novità forse anche più delle generazioni che vivranno nel mio stesso tempo" ed è vero, assolutamente vero, ho una certa mentalità curiosa e di buon adattamento all'evoluzione delle creazioni e delle scoperte. Però posso permettermi di dire di essere anche già "vecchio"? Mi è capitato di vedere gruppi di ragazzi (nemmeno così piccoli, magari potevano già votare mettiamola in questi termini) chini sui loro smartphone tutti a 20cm di distanza e nessuno che parlava con l'altro...... "ma Varg tu non sei quello fobico che fa scena muta il più delle volte, che si sente a disagio e che si chiude nella timidezza" si ca**o e per questo sono doppiamente stupito di questi ragazzi che si comportano così. Io ho il mio bel Nokia 808, si può chiamare smartphone? può darsi però io l'ho preso per la fotocamera/videocamera, per la batteria, per quelle poche app che potrei utilizzare ogni tanto, per la qualità audio sia in riproduzione che in registrazione, ed è un cellulare fantastico più di quando possa desiderare perché è veramente equilibrato, ma anche se quasi mi fa il caffè (in ogni caso il caffè può pagarmelo grazie all'NFC e alle microtransazioni), però è in tasca o nel borsello, se sono fuori casa lo uso come i primi motorola della storia (telefonate d'emergenza), se sono dentro casa magari lo utilizzo più come smartphone ma avendo il pc a portata di mano mi limito a whatsapp (che "stranamente" prende polvere, sapete da soli la chat non funziona molto bene....), ascoltare musica o altre funzioni di questo tipo.
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Quote:
|
Re: Appiattimento emozionale da tecnologia
Se alcune persone passano tutto il loro tempo su FB e Whatsapp (anche quando sono in compagnia di persone dal vero o quando sono in un bel luogo che potrebbero ammirare) la colpa non è della tecnologia, ma dell'uso che ne fanno loro; direi che la tecnologia in generale (ovviamente non soltanto FB e cellulari) ha portato enormi ed evidenti vantaggi alla società.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:13. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.