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_Diana_ 30-04-2015 10:57

Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Come si fa? Risposte brevi, no perditempo, grazie

:interrogativo:

Oblomov 30-04-2015 11:38

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
per me basta dover fare qualcosa che mi occupi la mente... in questo modo le emozioni negative che magari mi porto da casa normalmente passano. a meno che non stia proprio male, ma allora è un altro discorso

Weltschmerz 30-04-2015 11:58

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Dipende da te, dal tipo di emozioni e dal lavoro (se è più mentale o fisico).
Come ignori le emozioni di solito?

claire 30-04-2015 12:02

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Forse dipende dal tipo di lavoro.Nel mio è abbastanza impossibile evitare coinvolgimenti.
Se per emozioni intendi ansie inadeguatezze ecc,allora boh.Bisognerebbe non essere sociofobici...

Myway 30-04-2015 12:31

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505361)
Come si fa? Risposte brevi, no perditempo, grazie

:interrogativo:

Concentrandosi il più possiible sul lavoro che si sta facendo....ci saranno cmq le emozioni ma almeno si eviterebbe di alimentarle al massimo....

rosadiserra 30-04-2015 15:10

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
È un problema molto diffuso in realtà, si tende a dare alla dimensione lavorativa una grande importanza a livello di feedback.

Secondo me mettere in conto che non è obbligatorio "fare amicizia" può essere utile.
Ovviamente ci sono settori che richiedono maggiore interazione con gl'altri, tuttavia interagire non significa relazionarsi.

Pablo's way 30-04-2015 18:07

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Se ti riferisci all'ansia, al senso di frustrazione che spesso si prova per non riuscire ad imporre dei limiti agli altri, alle difficoltà ad eseguire alcune mansioni che ci espongono alle nostre paure / fobie, beh non è che ci sia una soluzione purtroppo.

Quello che si può ottenere in termini di miglioramento è riuscire a gestire meglio queste emozioni, ci vuole tempo ed una graduale esposizione alle difficoltà (cosa non sempre possibile a lavoro).

Dopo 8 anni di lavoro sono senza dubbio migliorato, l'abitudine allo stress e il fatto di mettermi giocoforza continuamente alla prova hanno sortito degli effetti, riesco a viviere un po' meglio la cosa, ma eliminare del tutto le paure, l'ansia è impossibile, ogni giorno me ne creo una nuova....

T.A.R.D.I.S. 30-04-2015 18:15

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505361)
Come si fa? Risposte brevi, no perditempo, grazie

:interrogativo:

Io non ci riesco, non mi è possibile.
Con molta calma sto imparando a gestirle!
Non ci si può snaturare troppo, bisogna imparare a dare il giusto peso alle cose.
:ciao:

camilla86 30-04-2015 21:40

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Solo quando nell'arco della giornata lavoro a ritmo serrato riesco a lasciare indietro ansia e insicurezza. Se devo fare una cosa cerco di agire subito e d'istinto...altrimenti le mie emozioni prenderebbero il sopravvento.

Sickle 30-04-2015 21:49

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
devi limitarti ad eseguire gli ordini. come una macchina.

Da'at 30-04-2015 21:53

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505361)
Come si fa? Risposte brevi, no perditempo, grazie

:interrogativo:

Solo distintissimi, non rispondo ad anonimi ed SMS :ridacchiare:




No scherzi a parte, devi diventare padrona delle tue emozioni, decidere che sono tue e scegliere le emozioni giuste.

"Le vostre zone erronee" spiega come mai scegliamo le emozioni sbagliate, quali sono i vantaggi che ne ricaviamo o che crediamo di ricavarne, quindi da questo punto di vista è un must.

Emil 30-04-2015 22:00

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Temo che non sia possibile. Le emozioni te le porti dietro anche quando si pretende di ragionare soltanto con la testa. Il fatto è che tutta l'esistenza scorre sopra un fiume magmatico (inconscio direi) che ci fa ribollire dentro senza sapere bene da dove e in che modo.

Personalmente non ho risolto il problema perché durante la giornata a prescindere dal tipo di lavoro (fisico o mentale) mi sono abituato ad avere appresso questo sottofondo parallelo più o mene oscuro, a volte fastidioso a volte piacevole, che mi accompagna.

alien boy 30-04-2015 23:00

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Io rimango a casa con le emozioni

Milo 01-05-2015 00:04

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Non credo sia possibile.bisognerebbe trovare un lavoro on line che si può fare da casa col pc.

reknub 01-05-2015 00:13

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Io ho il problema contrario
Il lavoro mi crea ansia... Mi sento incapace... Per cui a casa cerco di aggiornarmi per recuperare gap... Il che non mi permette di staccare


Essendo io dep... La cosa é un grosso problema

Atlas 01-05-2015 00:13

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
fingi il tuo stato d'animo, indossa una maschera e tienitela stretta. Interpreta una parte fino al momento in cui torni a casa.

reknub 01-05-2015 00:14

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1505845)
Solo distintissimi, non rispondo ad anonimi ed SMS :ridacchiare:




No scherzi a parte, devi diventare padrona delle tue emozioni, decidere che sono tue e scegliere le emozioni giuste.

"Le vostre zone erronee" spiega come mai scegliamo le emozioni sbagliate, quali sono i vantaggi che ne ricaviamo o che crediamo di ricavarne, quindi da questo punto di vista è un must.

Leggi diventa un genio creativo

Loner 01-05-2015 00:34

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505361)
Come si fa? Risposte brevi, no perditempo, grazie

:interrogativo:

Molto difficile, ovviamente dipende dal tipo di lavoro.... E non saprei dare veri consigli.. Poi dipende anche dal carattere della persona.

In generale si potrebbe cercare di trasformare le emozioni (specialmente quelle negative) in qualcosa di meno vistoso per gli altri oppure 'respingerle' piano piano considerando i rapporti lavorativi solo in termini 'razionalistici', e ciò equivarrebbe a evitare la maggior parte delle considerazioni soggettive e porre dei limiti di dignità oltre i quali 'intervenire'...

Il problema poi diventa che reprimendo le emozioni (lasciandole 'a casa',...) può succedere che ci si trova ad un certo punto con una grande potenzialità emotiva prodotto della 'repressione' che magari può sfociare per esempio in improvvisi sfoghi emotivi ...

Equilibrium 01-05-2015 05:58

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Per persone un tantino piu sensibili non è facile rimanere distaccati, va a finire che per rimanere un tantino formali e pacati nelle piu svariate situazioni che possono capitare si accumuli dello stress.

Per la cura ti sei risposta da sola:

Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505727)
ho notato che a me il lavoro mentale fa peggio, alimenta ancora di più ossessioni e ansie, mentre quello fisico me le annulla.

Dopo il lavoro, indossi la tuta e ti vai a fare na bella corsetta dove ti sfoghi per benino grondando sudore da tutti i pori oppure ti sfoghi zappando un po di terra, bho su questo ti puoi"divertire" come vuoi:D

utopia? 01-05-2015 11:10

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Sono l'unico a credere che il solo pretendere cose del genere dai propri dipendenti sia l'ennesima prova di quanto gl'imprenditori non vogliano al loro servizio persone ma robottini pseudo-schiavizzati?

sadsilversoul 01-05-2015 11:27

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Io ci son sempre riuscita ma non è una bella cosa. E' solo sintomo di chiusura estrema. Perché poi tra l'altro quando arrivi a casa le emozioni ti travolgono come uno tsunami e stai malissimo. Oppure se ne stanno in apparenza silenti e ti mangiano dentro. Magari riuscissi a sentire le emozioni sul lavoro, o in generale fuori casa, vorrebbe dire che mi sto liberando.

reknub 01-05-2015 11:38

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1506055)
Sono l'unico a credere che il solo pretendere cose del genere dai propri dipendenti sia l'ennesima prova di quanto gl'imprenditori non vogliano al loro servizio persone ma robottini pseudo-schiavizzati?

no

reknub 01-05-2015 12:11

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 1506087)
Farei volentieri a cambio con il tuo carattere...
Io comunque ho imparato a lasciare fuori dal lavoro i miei problemi, non ci sono però riuscito interamente, acc... :testata:

io no, facevo scaricabarile delle frustrazioni altrui e vedevo ingigantita ogni difficolta' dalle pressione che avevo

alla fine ho "mollato" dopo ennesima presa per il chapet del capo

Emil 01-05-2015 12:17

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1506055)
Sono l'unico a credere che il solo pretendere cose del genere dai propri dipendenti sia l'ennesima prova di quanto gl'imprenditori non vogliano al loro servizio persone ma robottini pseudo-schiavizzati?

Ma infatti è quello che si pretende. E' chiaro che facendo un discorso umano il lavoratore, come uomo, ha delle esigenze e dei problemi di ordine personale (malattie, impegni extralavorativi, infortuni, umore oscillante...ecc.) che irrimediabilmente, a differenza delle macchine, vanno ad interferire con i ritmi di produzione. Ritmi che tra l'altro raggiungono livelli che definire disumani è un pallido eufemismo.

Oltre al fatto che devi pure ringraziare per essere sfruttato perché diventato un privilegio di pochi fortunati, lavorare significa sputare sangue (quando va di lusso 8 ore al giorno) perché chi ti fa il contratto pretende, visto il privilegio che ti offre, prestazioni abnormi e che ti assorbono letteralmente ogni energia vitale al prezzo della propria (sempre al limite) sopravvivenza. Alcuni sono realmente grati di tutto ciò perché non fanno altro che compiere il proprio dovere.

Poi di corsa a casa giusto per mangiare, guardare la tv, dormire e riprendere le energie appena sufficienti per farsi rubare l'anima anche il giorno dopo.

Weltschmerz 02-05-2015 11:17

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1505727)
Ho come l'impressione di non essere adatta a far lavorare la testa.

Chiunque in uno stato d'ansia non riesce a lavorare con la testa, è un po' come chiedere a qualcuno di risolvere un problema di matematica mentre gli va a fuoco la casa.

Devi trovare un tuo metodo e raffinarlo, ce ne sono un bel po' per emozioni di varia intensità: per esempio la psicoterapeuta mi ha suggerito (quando arrivano molte emozioni negative) di immaginarmi un contenitore dove mettere tutti i pensieri sgradevoli, altri si trovano bene a meditare lasciando scorrere i pensieri o anche instaurando un dialogo interno consolatorio.

C'è da tenere presente che sono metodi da usare per l'emergenza del momento, il resto del tempo dovrebbe essere dedicato a capire da dove vengono queste emozioni disturbanti, anche perché reprimerle le fa tornare dopo più potenti di prima.

Noriko 02-05-2015 15:08

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1505853)
Temo che non sia possibile. Le emozioni te le porti dietro anche quando si pretende di ragionare soltanto con la testa. Il fatto è che tutta l'esistenza scorre sopra un fiume magmatico (inconscio direi) che ci fa ribollire dentro senza sapere bene da dove e in che modo.

Personalmente non ho risolto il problema perché durante la giornata a prescindere dal tipo di lavoro (fisico o mentale) mi sono abituato ad avere appresso questo sottofondo parallelo più o mene oscuro, a volte fastidioso a volte piacevole, che mi accompagna.

Quoto al massimo!

E' quello che penso e quello che succede ... una melodia di sottofondo che più o meno lavora insieme a me.

rosadiserra 02-05-2015 15:18

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da sadsilversoul (Messaggio 1506063)
Io ci son sempre riuscita ma non è una bella cosa. E' solo sintomo di chiusura estrema.

Lo penso anch'io, io tendo a compartimentare i diversi aspetti della mia vita e non è un bene in realtà. Naturalmente, come al solito, faccio fatica a gestire solo la rabbia e la mia linguaccia biforcuta in ambito lavorativo, infatti mi impasticco!! :mrgreen:
Non so se si possa imparare a lasciare a casa le insicurezze, il bisogno di approvazione, l'ansia, etc. forse si può imparare a riconoscere queste problematiche e gli effetti nefasti che hanno sulla percezione della dimensione lavorativa e cercare di conviverci.

Il problema è una mentalità quasi universalmente accettata, secondo la quale il lavoro non è solo un mezzo, uno dei tanti aspetti, piacevole o meno, della vita, un servizio che offriamo, la risoluzione di problemi altrui ma uno status vero e proprio in cui ci si identifica, a volte totalmente purtroppo.
C'è quasi un crogiolarsi nel parlare dei propri problemi sul lavoro, avere problemi lavorativi implica avere un lavoro, mentre risulta imbarazzante ammettere di essere disoccupati.

Centauro 07-02-2017 22:36

Ansiolitici e auricolari con musica a palla.

Pablo's way 07-02-2017 22:44

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da Pablo's way (Messaggio 1505704)
.....ma eliminare del tutto le paure, l'ansia è impossibile, ogni giorno me ne creo una nuova....

30/04/2015 :testata:

Keith 07-02-2017 22:52

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
non è molto facile, certo bisogna provarci, ma non so se più di tanto si riesce.
posso riuscire a controllare l'ansia, a contenere un po' la rabbia, ma spesso capita che dico cose che non dovrei dire, cose fuori dal coro e tutti i normaloni/uniformati ti guardano come se fossi un marziano

Weltschmerz 07-02-2017 22:54

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Secondo me è impossibile è come cercare di lasciare una gamba a casa.

It's Me 08-02-2017 00:24

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Diciamo che non sempre ci riesco, ma cerco sempre di mostrare la parte più "bella" (simpatica, ridente, gioiosa) per non far capire che sono particolarmente giù di corda (e nello scorso mese è capitato spesso, non per colpa del lavoro). Non è facile, ma mi sforzo.
Fino al 2008, le mie preoccupazioni riguardavano tutte il lavoro ed era impossibile non pensarci: lavoravo male, i miei datori di lavoro se ne accorgevano e quante volte sono finito con le lacrime... :miodio:

Zinc 09-02-2017 21:44

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Ho paura che sia una cosa molto difficile tagliare fuori completamente le emozioni… almeno per quel che mi riguarda… non ho avuto molte esperienze lavorative, ma ricordo come durante il mio primo stage il disagio che mi provocava il luogo di lavoro richiamasse con forza tutte le problematiche private, enfatizzandole… mi martellavano in testa, e mi distraevano, causandomi altri problemi… un circolo vizioso… poi ho finito per concentrami sul da farsi, e a gestirle in qualche modo… come una presenza costante, che si riaffacciava nei momenti di calma… finivo per dirmi: va bene, i problemi ci sono, ma adesso devi pensare a “sopravvivere” a questa giornata… difficile dire se un approccio del genere possa funzionare… io stesso sono incasinato al riguardo… un po’ come tenere i problemi al guinzaglio, averli sempre a portata di mano invece che lasciarli liberi e ritrovarseli addosso la sera… ovviamente come è già stato detto la cosa migliore sarebbe risolvere tutto alla radice… però a pensarci continuamente mi sembrava proprio di complicarmi ancora di più la vita…

varykino 09-02-2017 21:47

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
lo fai perchè lo devi fa .

la routine aiuta molto cmq , i primi giorni anche se sono un incubo ora so che se lasci passare il momento critico iniziale diventa tutto insignificante e quindi privo di ansie.

Zinc 09-02-2017 21:59

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Probabilmente la routine è davvero la soluzione migliore, a patto di riuscire a raggiungerla… sicuramente vale lo sforzo inziale… forse sono banalità ma poi dipende anche dal lavoro, e da quanto uno riesca a “farselo piacere”… quando i problemi personali si sovrappongono a quelli lavorativi può essere facile far confusione, almeno a me era capitato…

Inosservato 09-02-2017 22:49

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
non credo sia facile, e comunque non c'è nulla di male se magari traspare al lavoro un momento un pò così, siamo umani

varykino 10-02-2017 00:56

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1869755)
Per passare, passa... so' cazzi quando ricapita, andrebbe risolto (o tentare almeno).

eh ricapita , e ricapiterà sempre .... tocca ingoiare tanta merda , io ormai ho capito solo quello , tocca essere consapevoli nonostante faccia tutto schifo, se uno è consapevole nn va in crisi totale. il giorno che vai in crisi totale molli tutto e lasci la società , e io un po metto in preventivo anche quello :D diciamo che è come pensare al suicidio come tranquillizzante e non pensarci veramente.

alla fine siamo pur sempre liberi di fare quello che vogliamo , te becchi le conseguenze ovvio però sei pur sempre libero di mollare tutto e nn è male come cosa , è già tanto il fatto che potenzialmente sei libero , t'aiuta a fare lo schiavo meglio :D

varykino 10-02-2017 01:05

Re: Lavoro: lasciare le emozioni a casa
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1869875)
Sì, già fatto, so' recidiva con la fedina mentale sporca. :ridacchiare:
A volte la paura di tornare a rivivere quei periodi, a me dà una spinta sofferta quanto positiva, necessaria per resistere.

una cosa poi è certa , parlo di me , di sicuro nn posso essere me stesso sul lavoro :sisi: , e mi tocca fingere e dire le cose che gli altri s aspettano che gli dici , il che va anche bene per un po , ma penso che dopo un po uno sbrocca , metto in conto pure quello :sisi:

poi vedi che nn funziona solo col lavoro sta cosa allora è la fine , isolamento rulez :D


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