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la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
circa 10 anni fa quando finii la scuola mi misi in testa di voler frequentare l'università, in quel periodo aspettavo la visita medica per il militare, mio padre era contento di questo, era convinto "lui" che sarebbe stato facile per me, io gli dicevo "vedi che sono grosso, non mi prendono a me"
e lui "ma devi considerare anche l'altezza" io che sono 1,70... comunque tornando all'oggetto del topic, gli dico vorrei provare con l'università, e lui va bene, andiamo a parlare con tuo cugino (figlio di mio zio suo fratello, laureato in ingegneria) e lui mi spiega un po di robe sull'università gli esami le materie ecc ecc mio padre era contento perché sia nel caso del militare sia nel caso dell'università, si sarebbe alleggerito dell'onere di aiutarmi a trovare un posto da qualche altra parte... e poi avrebbe potuto rinfacciare al fratello che anche suo figlio studiava per diventare ingegnere... quel giorno io gli dissi chiaramente: vedi che è una prova, io non so se ci riesco, è complicato... e lui mi rispose: tranquillo hai tante strade davanti, e se non ci riuscirai, non ti farò fare il porco in giro come faccio io (dalle mie parti è un modo di dire per indicare un operaio manovale che lavora alla giornata) a costo di licenziarmi e mettermi in proprio insieme a te... in quel momento era il miglior padre del mondo e mi fidavo di lui ciecamente passarono un paio d'anni e mi accorsi che non faceva per me, avevo dato poche materie, ero sempre stanco morto, abito a 30 km dall'università, e non avendo i soldi per un appartamento dovevo viaggiare, tutti i giorni mi alzavo alle 5 di mattina, seguivo le lezioni, restavo li a studiare un paio di ore (visto i risultati non bene e non abbastanza) per poi prendere i mezzi e tornare a casa per le 8 di sera... allora dico a mio padre che non avevo intenzione di continuare, visto che non ero abbastanza in gamba per una facoltà complicata come quella, e avevo perso l'interesse verso lo studio in generale allora lui si rimangiò tutto, si arrabbiò e mi disse che lo avevo sempre preso per il culo... l'unica cosa che fece, fu quella di chiamare un suo vecchio collega di infanzia, e prendermi a lavorare insieme a lui, durò solo una estate, del resto io ero troppo grosso, lento e impacciato dopo questo tentativo mio padre non si è più minimamente preoccupato, se ne è lavato le mani, ho avuto altre piccole esperienze lavorative, tutte trovate grazie a me (o meglio al culo) o all'interessamento di qualche parente (una volta sola) l'unica cosa che lui sapeva dirmi era vatti a trovare un lavoro... dopo l'università la mia depressione e i miei problemi sociali sono aumentati, assieme al mio peso... per uno come me a questo punto trovare un lavoro è diventato sempre più difficile, io fallimento ce l'ho scritto in faccia... recentemente una mia parente laureata in infermieristica ci sta aiutando in casa per certe situazioni, e io poco a poco stando con lei ho imparato qualche fesseria, come sistemare una flebo, fare bendaggi, misurare la pressione e fare iniezioni... lei mi dice che se sono interessato potrebbe darmi una mano, io le ho detto non lo so... ad un certo punto mio padre si è interessato all'argomento e diverse volte le ha raccomandato di "mettermi sotto" allora io gli ho detto che è complicato, che dovrei investire almeno altri 5 anni dietro un progetto che non so se andrà bene, che sono 10 anni che non tocco un libro e lui per tutta risposta mi ha detto allora sei tu che vuoi stare seduto a non fare niente, altrimenti te ne vai a zappare in questo momento mio padre è la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso la cosa peggiore è che per un po ci ho creduto anche io... per un po ho creduto che avrei potuto dare una svolta alla mia vita riprovandoci, mi immaginavo laureato, immaginavo me stesso mentre aiutavo le persone, mi immaginavo finalmente realizzato almeno dal punto di vista professionale, mi rendeva felice questa immagine, fino a quando non ho fatto i conti con la realtà... e io ci soffro come un cane per questa cosa, ma evidentemente a mio padre l'unica cosa che gli interessa è trovare il modo di trovarmi o quanto meno tentare di trovarmi una sistemazione, evidentemente un onere troppo grande per lui, il fatto che sarebbe troppo per la mia già bassa autostima andare in contro ad un altro fallimento (l'ennesimo) non gli passa manco per il cazzo |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Parliamo di te. Tu cosa vuoi fare? Dove vuoi arrivare? Quali sono i tuoi obbiettivi per il futuro?
Io ti capisco perchè anchr io l'uni l'ho provata, ma la fobia era troppa e ho dovuto smettere visto che non riuscivo proprio a dare esami. Mio padre è sempre stato a rinfacciarmi le cose e a dire che sarò per sempre un fallito. Adesso, superata la forte fobia, ho deciso di investire su me stesso, sulla mia crescita personale e questo mi sta portando ad aprire una società con degli amici. Mio padre sempre a trovare motivi per cui fallirò. Il fatto è, tu cosa vuoi fare? Se tutto quello che propone lui, gli dici che "è complicato".....cosa vuoi fare tu? Quale lavoro hai intenzione di fare? Che tipo di vita ti piacerevbe fare? Se ogni volta rispondi "è complicato", questa diventa una scusa per stare fermi. Scusa che mi dicevo anche io, perchè sennò avrei dovuto mettermi sotto e fare le cose. Un giorno mi son caduti gli specchi su cui mi arrampicavo e ho visto chiaramente che era la fobia a farmi trovare le scuse per stare in zona comfort. Tu cosa vuoi dalla tua vita? |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Se il problema è che tuo padre non ti propone nulla, io penso che allora tu abbia bisogno di qualcuno che ti dica cosa fare. O sbaglio? Io la vedrei molto meglio se tu fossi la persona che decide cosa fare della tua vita. Io non ci vedo questo gran problema, perchè avendo avuto già i miei a dirmi quello che dovevo fare secondo loro nella mia vita, ho poi capito che non è respinsabilità loro. Sono io che devo trovare la mia strada. Quote:
Tutto sembra troppo difficile, obbiettivi come cerco un lavoro, studio 5 anni all'uni, vengono visti come troppo difficili (complicati) e se inziati non vengono comunque portati a termine perchè non è un vero desiderio. Spesso si dice "Non fa per me/Non mi serve quello che sto facendo(magari perchè imposto da un genitore o comunque non si hanno le energie perchè non ci si crede) e si finisce per lamentarsi del mondo esterno. Le domande a cui dovresti sicuramente rispondere sono: Che cosa voglio dalla mia vita? Che tipo di vita voglio vivere? Quali sono i miei obbiettivi? |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
il fatto dei miei obbiettivi è una questione a parte, potrei aprire altri 10 topic in merito
il punto è questo non puoi dirmi: tranquillo anche se non riesci ci sono io puoi contare su di me, e poi quando succede rimangiarti tutto e adesso quando gli viene in mente di farmi rifare l'università mi dice che sono io a voler restare seduto a non fare niente quando quel poco di lavoro che ho fatto è stato solo grazie a me e non grazie a lui quindi ricapitolando se dico che non mi sento capace ad affrontare la cosa (ammetto che potrebbero essere le mie disfunzioni a farmelo dire, tuttavia io conosco i miei limiti) per lui è colpa mia se ci provo e poi fallisco, per lui è sempre colpa mia |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
comunque ci tengo a dire che il disprezzo è temporaneo, è la rabbia del momento... ovviamente non significa che io lo perdoni, non solo per questo fatto tutto sommato marginale ma per tanto altro...
non è mai stato fiero di me in niente, del resto un po lo capisco non deve essere semplice vivere con un figlio di cui ti vergogni... |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Evidentemente ti ha detto quelle cose"non ti farei fare la mia fine ecc" perché credeva in te, ed in cuor suo era sicuro che tu ti laureassi, vedeva quelle qualità in te.Ma le cose sono andate male e lui ne è rimasto deluso, hai deluso le sue aspettative.
E lui dopo qualche tentativo, si è stancato ed ha smesso di aiutarti.Non so quanti anni hai, ma la vita è tua e la devi gestire tu, non puoi sempre chiedere aiuto ai tuoi genitori/parenti. Devi contare su di te in primis. Mi dispiace molto e ti auguro di risolvere tutto :) |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
il nocciolo della questione (limitatamente al lavoro) a mio avviso e questo, lui non ha le risorse per aiutarmi (o per aiutare se stesso) tanto meno per un figlio che tutto sommato non ha mai apprezzato
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Può darsi che tuo padre ti abbia visto come un mezzo per riscattarsi ("non ti farò fare il porco in giro come faccio io") e una volta che non hai soddisfatto questa aspettativa si sia arrabbiato per respingere la paura di non potercela fare.
Purtroppo nello stato in cui è non può essere una fonte di conforto, ha problemi che gli impediscono di vederti davvero. |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Devi vederla anche da suo punto di vista, ha provato a darti il suo appoggio esplicitamente e hai fallito, ora cerca di dartelo indirettamente. Cosí almeno é come la vedo io.
É tuo padre e vuole solo il meglio per te, anche se ció vuole dire essere molto duro. |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Comunque alla fine dei conti il vero problema è che ti disprezzi, no? :nonso:
Secondo me vale la pena lavorarci su con una psicoterapia. |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Sako cerca di migliorare le cose che non ti piacciono di te.
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Non può dirti che ti aiuta e poi non lo fa? Ok, ma questo come aiuta? In nessun modo perchè lui lo ha detto. E io credo che non sia totalmente ingiusto, perchè se ho capito bene, lui ti ha aiutato in diverse occasioni, ma tu (e ti capisco bada bene) te ne sei uscito con "è complicato". Io qui ci senti zampino di FS che interviene per bloccare l'azione, dicendo che è complicata. Una sorta di mettere le mani avanti, come dire "Guarda se poi fallisco, te lo avevo detto che era complicato, non darmi la colpa". I lavori che hai fatto li hai trovati tu? Benissimo, allora usali per aumentare la tua autostima invece di usarli per avere approvazione di tuo padre. Dì a te stesso che sei riuscito a fare qualcosa, a portare a casa dei soldi nonostante i tuoi problemi, cazzo è tanta roba. Poi che cosa hai fatto di preciso? Non pomparti più di quel che hai fatto: nel senso che se sono cose che alle persone normali(senza ansie) riescono facilmente, probabile che tuo padre non le veda grandi imprese quanto te. anche per questo dovresti più usare le tue esperienze per rivalutare te stesso, non per cercare approvazione di altri. Per quanto riguarda la colpa, sei come in casa mia. La questione la si risolve aumentando la propria autostima e smettendo di cercare approvazione dai genitori. In fondo, l'hai scritto anche tu: qualsiasi cosa facciamo è colpa nostra. Io poi ho smesso di usare la parola colpa per queste cose. Uso responsabilità. "Di chi era responsabilità fare .....", non di chi era colpa. Dall'altro lato, devi appunto assumerti le tue respinsabilità: se fallisci l'uni di chi è responsabilità? Penso tua, no? Sarà tua responsabilità farla nel migliore dei modi. Ma se parti che non è un tuo vero obbiettivo, la farai così alla cazzo e senza voglia e fallirai. Quindi si torna lì: tu cosa vuoi fare? |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Io ho avuto un padre nevrotico che ha scaricato tutta la sua merda sul sottoscritto.
Ormai con lui ho chiuso definitivamente i rapporti e se dovessi rincontrarlo probabilmente lo massacrerei di pugni. Alcuni genitori non sono nati e tagliati per questo ruolo, meglio che non combinino danni. Ma purtroppo vaglielo a spiegare. |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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non puoi incolpare tuo padre per questo soprattutto se hai superato abbondantemente i 20-25 anni e dovresti cominciare a camminare con le tue gambe. io sono in una situazione simile alla tua, ma so che non posso incolpare mio padre per questo.... è fondamentale avere le idee chiare, prendere liberamente le proprie decisioni e darsi da fare per metterle in pratica, altrimenti è solo cazzeggio |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Perchè fino a prova contraria io ho fatto dei tentativi anche se sono andati male, lui ad oggi nessuno... |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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E chi non lo è? siamo tutti, in un modo o nell'altro, caratterialmente distorti, egocentrici, vanitosi.... sono sicuro che anch'io spesso risulto insopportabile.... e se mettessi al mondo una bestiolina, che fino ai 15 anni è indifesa, so che questa subirebbe le mie storture.... è inevitabile |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
misterlcs la differenza è il "quanto" si influenza gli altri con le proprie storture caratteriali
diciamo basta a questi psuedo-ragionamenti del tutto bianco o nero |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Ti senti ferito e tradito da una sorta di "promessa non mantenuta"?
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Anche mio padre faceva così con mio fratello. Lo metteva in competizione con nostro cugino della stessa età... ma solo sulle cose in cui nostro cugino era meglio. Se in una cosa sei meglio te di certo non ti viene a dire "bravo". Se hai delle difficoltà ti affossa.
Che logica. Ha smesso di rompergli i coglioni solo quando ha trovato un lavoro stabile (col suo aiuto, mi pare). Che poi questo tipo di genitore è odioso. Più che fare le cose sperando di aiutarti le fa come se volesse togliersi un peso (neanche fosse veramente suo compito trovare un futuro ai figli) o assicurarsi che la prole abbia una certa immagine. Tipo per i miei non è importante solo che tu sia una brava persona. Ma soprattutto che tu SEMBRI una brava persona agli occhi della società. Che situazioni di merda. |
Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Mi sto sempre di più convincendo che la famiglia tradizionale sia una perversione, una cosa malata, contronatura. Un’istituzione diabolica basata sulla paura, che serve solo ad alimentare le millemila ossessioni che ci tengono schiavi di un modo di stare al mondo folle, sbagliato ed inutile. :nonso:
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
Ci tengo a dire che dopo un giorno, la rabbia verso di lui è scemata... sono fatto così tanta rabbia ma per poco
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Re: la persona che disprezzo più al mondo dopo me stesso
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