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Bluevelvet93 13-03-2015 11:50

I ruoli
 
Solo a me questa cosa del dover recitare un ruolo nella società crea un certo disagio? In questo caso non mi riferisco tanto a come mi debba comportare io nei confronti degli altri, ma come si debbano comportare gli altri nei miei confronti. Mi vengono in mente tutti quei begli insegnamenti fatti dai genitori che poi a loro volta nella loro gioventù non hanno seguito(anche perchè l' andarne contro fa parte del processo di crescita), quelle persone che lavorando con i bambini rispondono a una loro battuta allusiva con "eh, che ridere, mamma mia che infantile!" quando poi quella stessa persona in altri contesti dirà peste e corna, oppure una delle frasi fatte che più odio e alle quali reagirei con uno sputo nell' occhio è "che bravo ragazzo! Continua così!" riferita allo sfigato di turno che non combina una fava (mi ci sento incluso, eh). E insomma parlo di tutte queste cose qua che in certi casi potrebbero tranquillamente rientrare nel concetto di ipocrisia.

Kody 13-03-2015 12:09

Re: I ruoli
 
Non ho capito bene il perchè, visto che molti hanno ansia già a pensar a loro stessi, farsi venire più ansia pensando al ruolo degli altri.....cosa è che ti da fastidio? Due frasi che ognuno può dire indipendentemente dalla società?

Quella del bravo ragazzo prima di tutto non semprr si riferisce ad uno sfigato (ruolo che qui hai dato tu), ma purtroppo è spesso detta a quei ragazzi che non fanno nulla di male, non dicono mai opinioni forti, fanno quello che gli viene detto, ecc, ecc. Anche io sono abbastanza un bravo ragazzo, ma non puoi definirmi sfigato.

Bisogna sganciarsi dai ruoli, ma prima dobbiamo farlo noi verso noi stessi, poi noi verso gli altri e a quel punto non ci darà noia se qualcuno dice, ad esempio, che i bravi ragazzi sono degli sfigati o che gli estroversi sono stronzi.

Weltschmerz 13-03-2015 12:21

Re: I ruoli
 
Sicuro che non sia un ruolo in famiglia, invece che della società?

Bluevelvet93 13-03-2015 12:22

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472145)
Non ho capito bene il perchè, visto che molti hanno ansia già a pensar a loro stessi, farsi venire più ansia pensando al ruolo degli altri.....cosa è che ti da fastidio? Due frasi che ognuno può dire indipendentemente dalla società?

Bo, mi da fastidio e basta, che cosa ci sarebbe di strano? Poi comunque quello che fanno gli altri ha una ricaduta su di noi enorme. Fra l' altro la storia della società è falsissima visto che, le frasi fatte e i ruoli sono intrinseche ad essa. Se la sessualità fosse vissuta diversamente gli insegnanti non direbbero "mamma mia che infantile".
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472145)
Quella del bravo ragazzo prima di tutto non semprr si riferisce ad uno sfigato (ruolo che qui hai dato tu), ma purtroppo è spesso detta a quei ragazzi che non fanno nulla di male, non dicono mai opinioni forti, fanno quello che gli viene detto, ecc, ecc. Anche io sono abbastanza un bravo ragazzo, ma non puoi definirmi sfigato.

Infatti ho scritto "riferita allo sfigato di turno". Dove avrei scritto che essere un bravo ragazzo è sempre sinonimo di essere sfigato?
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472145)
Bisogna sganciarsi dai ruoli, ma prima dobbiamo farlo noi verso noi stessi, poi noi verso gli altri e a quel punto non ci darà noia se qualcuno dice, ad esempio, che i bravi ragazzi sono degli sfigati o che gli estroversi sono stronzi.

Ah, ok. Quindi se fossi il preside di una scuola e scoprissi un ragazzo che si è ubriacato in gita lo minacceresti di espellerlo oppure diresti "eh, vabbè, tutti facciamo cazzate ci può stare"? Secondo il tuo ragionamento dovresti rispondere con la seconda e sganciarti dal ruolo di preside. Ma siccome sei il preside devi appunto agire da preside. Seriamente, pensare di essere sè stessi e di non cambiare in base alla situazione è pura utopia.
Quote:

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1472148)
Sicuro che non sia un ruolo in famiglia, invece che della società?

Cioè?

Weltschmerz 13-03-2015 15:11

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472149)
Cioè?

Che la richiesta di rivestire un ruolo sia in famiglia piuttosto che nella società.

Bluevelvet93 13-03-2015 15:32

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1472227)
Che la richiesta di rivestire un ruolo sia in famiglia piuttosto che nella società.

Non mi sembra. L' esempio più palese mi sembra il lavoro ad esempio.

QuantumGravity 13-03-2015 15:57

Re: I ruoli
 
Secondo me è solo una lettura tra le tante possibili quella della teoria dei ruoli, legittima come qualsiasi altra, ma che proprio come qualsiasi altra, non esaurisce la spiegazione delle dinamiche in questione. In particolare mi sembra questa rinunciare totalmente a considerare quella che è l'esperienza individuale del singolo, quindi le sue intenzioni e il suo mondo interiore, in favore di una struttura drammaturgica che dall'alto definisce e assegna copioni, maschere e via dicendo affinché lo spettacolo funzioni. Siamo inseriti nei vari contesti, è innegabile, e soggetti alle rispettive regole, formali e non; ma c'è spazio per improvvisare, a mio avviso. Quindi la teoria, che si pone a un particolare livello di lettura della realtà, ha un effettivo riscontro in essa, però appunto ricordiamoci che la realtà la si può leggere a diversi livelli.

Bluevelvet93 13-03-2015 16:22

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1472246)
In particolare mi sembra questa rinunciare totalmente a considerare quella che è l'esperienza individuale del singolo

Non mi pare, semplicemente parlo di ruoli e non mi focalizzo su altro visto che appunto parlo di quello:nonso:

Weltschmerz 13-03-2015 16:27

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472237)
Non mi sembra. L' esempio più palese mi sembra il lavoro ad esempio.

Nel lavoro non mi sembra così ipocrita, vieni pagato per farlo e te lo dicono che devi rendere.
In famiglia e tra gli amici credo che sia molto più doloroso.

Bluevelvet93 13-03-2015 16:29

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1472257)
Nel lavoro non mi sembra così ipocrita, vieni pagato per farlo e te lo dicono che devi rendere.

Sì, ma è sempre "ipocrita" al 100%.

Weltschmerz 13-03-2015 17:00

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472258)
Sì, ma è sempre "ipocrita" al 100%.

Se si prende in senso largo* praticamente tutte le interazioni umani sono ipocrite; visto che, anche volendo, non ci possiamo mai mostrare completamente di fronte ad una persona (lasceremmo sempre qualcosa fuori, perderemmo amici e/o lavoro e alla fine non è poi così necessario dopotutto).

Se mi riferissi invece ad una conscia intenzione di ingannare gli altri, nel lavoro lo escluderei, sul posto di lavoro ci sono regole da rispettare (abbigliamento, prestazione, ecc) non mi sembra né un inganno, né un favore.
Un po' come se a poker dessi degli ipocriti ai giocatori...non ha molto senso visto che non si approfittano della buona fede di nessuno e si dovrebbero sapere le regole del gioco.

(*Ho preso questa di definizione: "Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i propri sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore".)

Josef K. 13-03-2015 17:06

Re: I ruoli
 
Sì, tutto questo è penoso. Se articolassi il mio pensiero in un unico post verrebbe fuori un muro di testo indigeribile, per cui mi limito a linkare un breve racconto di Pirandello che esprime alla perfezione il mio punto di vista, oltre a costituire una lettura molto più godibile di quella che vi avrei chiamato a sopportare: :D



http://www.classicitaliani.it/pirand...lle/12_161.htm

Bluevelvet93 13-03-2015 17:09

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1472269)
Se si prende in senso largo* praticamente tutte le interazioni umani sono ipocrite; visto che, anche volendo, non ci possiamo mai mostrare completamente di fronte ad una persona (perderemmo amici e/o lavoro e non è poi così necessario dopotutto).

Se mi riferissi invece ad una conscia intenzione di ingannare gli altri, nel lavoro lo escluderei, sul posto di lavoro ci sono regole da rispettare (abbigliamento, prestazione, ecc) non mi sembra né un inganno, né un favore.
Un po' come se a poker dessi degli ipocriti ai giocatori...non ha molto senso visto che non si approfittano della buona fede di nessuno e si dovrebbero sapere le regole del gioco.

(*Ho preso questa di definizione: "Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i propri sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore".)

Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.

kasper-me 13-03-2015 17:11

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472139)
Solo a me questa cosa del dover recitare un ruolo nella società crea un certo disagio? In questo caso non mi riferisco tanto a come mi debba comportare io nei confronti degli altri, ma come si debbano comportare gli altri nei miei confronti. Mi vengono in mente tutti quei begli insegnamenti fatti dai genitori che poi a loro volta nella loro gioventù non hanno seguito(anche perchè l' andarne contro fa parte del processo di crescita), quelle persone che lavorando con i bambini rispondono a una loro battuta allusiva con "eh, che ridere, mamma mia che infantile!" quando poi quella stessa persona in altri contesti dirà peste e corna, oppure una delle frasi fatte che più odio e alle quali reagirei con uno sputo nell' occhio è "che bravo ragazzo! Continua così!" riferita allo sfigato di turno che non combina una fava (mi ci sento incluso, eh). E insomma parlo di tutte queste cose qua che in certi casi potrebbero tranquillamente rientrare nel concetto di ipocrisia.

Capisco quel che intendi.....di mio, forse mi creava molto più disagio in passato; ora volente o nolente....

.....ho imparato che o si "mette la maschera" del ruolo che la società ha deciso per la situazione/posizione in cui si é....
...oppure si paga lo scotto del non uniformarsi.....

Fatto salvo questo concetto, ognuno fa le sue scelte.....purtroppo in certi ambiti, come quello lavorativo, la scelta neanche c'è......é più o così o niente.....

ilPaul 13-03-2015 17:12

Re: I ruoli
 
Anch'io ho sempre avuto l'impressione che le persone che mi parlano recitino una parte con me. Pochissime eccezioni si salvano, soprattutto ragazzi e ragazze che da te non si aspettano niente e ti parlano veramente solo per passare un po' il tempo con un atteggiamento che potrei definire di positiva noncuranza.

Tutti gli altri mi appaiono semplicemente costretti, quasi affaticati, a dover essere in un certo modo. La cosa che mi ha sempre lasciato più perplesso è vedere le persone che conosco intavolare discussioni simili con altri. Me li fa vedere strani, non riesco più a capire quale è il sé stesso vero e quale no.

Io non sono un gran conversatore, ma non riesco a fare altrettanto. Sono a disagio il più delle volte a causa della timidezza ma poi passa. Ma frasi fatte e comportamenti simili non li sopporto,mi sembrano sempre forzate...

Bluevelvet93 13-03-2015 17:45

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da ilPaul (Messaggio 1472276)
Me li fa vedere strani, non riesco più a capire quale è il sé stesso vero e quale no.

Questo succede anche con me stesso:pensando:

Weltschmerz 13-03-2015 17:48

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472274)
Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.

Ovvio che a sentirsi presi per il culo ci si irrita :D

Kody 13-03-2015 19:51

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472149)
Bo, mi da fastidio e basta, che cosa ci sarebbe di strano? Poi comunque quello che fanno gli altri ha una ricaduta su di noi enorme. Fra l' altro la storia della società è falsissima visto che, le frasi fatte e i ruoli sono intrinseche ad essa. Se la sessualità fosse vissuta diversamente gli insegnanti non direbbero "mamma mia che infantile".

Non ho capito come hai collegato la sessualità con quella frase? Te l'hanno detta a scuola?

Io ho mia mamma e ho sentito un altro paio di mamme dire quell'esatta frase. Aldilà che io ci rimanevo male, in fondo ero fobico, quello che ho notato recentemente è che sono persone che "credono che ad una certà età si DOVREBBE essere in un certo modo". Ti torna? Credono che certe cose non le dovresti fare, che dovresti essere MATURO. Io sono cresciuto in questo modo e sai che cosa mi è successo? Non ho fatto il percorso 'normale' di crescita, evitavo di fare quello che facevano i miei compagni di classe [medie e superiori] perchè mia mamma li GIUDICAVA 'infantili'. Io adesso non so ancora socializzare come gli altri.

Quello che secondo me intendi con ruoli sono le etichette. Le etichette identificano facilmente gruppi di persone in base a come si vestono [metallari, fighetti, ecc] o a quello che fanno [bulli, bravi ragazzi, nerd, ecc]. Esistono certo, ma l'importanza che ne diamo dipende solo da noi stessi.

Quello che credo fermamente è che etichettare qualcuno in modo negativo [Ah guarda che infantile/Ah guarda che scemo/ecc] non dice qualcosa della persona giudicata, ma dice molto della persona che giudica. Cioè che trova certi comportamenti infantili e che quindi lei non farebbe MAI.

Poi ci sonole etichette o ruoli sul lavoro, ma quello è inevitabile. Ma sicuramente non è vero che siccome fai un certo lavoro DEVI comportarti di conseguenza. E' verissimo che un vigile del fuoco DEBBA agire in caso di incendio, ma questo mi pare il minimo, sennò sei un fesso ad aver scelto di fare il vigile del fuoco.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472149)
Ah, ok. Quindi se fossi il preside di una scuola e scoprissi un ragazzo che si è ubriacato in gita lo minacceresti di espellerlo oppure diresti "eh, vabbè, tutti facciamo cazzate ci può stare"? Secondo il tuo ragionamento dovresti rispondere con la seconda e sganciarti dal ruolo di preside. Ma siccome sei il preside devi appunto agire da preside. Seriamente, pensare di essere sè stessi e di non cambiare in base alla situazione è pura utopia.

No, non lo farei. Se non ci sono state conseguenze gravi, manco me ne preoccuperei. E tu adesso puoi dirmi che sono ipocrita o che non sono preside e quindi la mia opinione non conta.

Nel caso del preside, se fossi arrivato a conoscenza di un ragazzo ubriaco in gita [la vedo dura eh], al più convocherei i prof responsabili, appunto perchè erano loro responsabili. Ci deve pero' essere protesta diretta dei genitori sennò lascio fare.
Un caso più realistico è essere un prof in gita che ha la responsabilità sui ragazzi. E' chiaro che non potro' obbligari a fare certe cose con le minacce. Si può, posso minacciare di dirlo al preside, ai genitori, di minacciare espulsioni, ma questo modo di agire non fa per me. Li conquisti con la paura. Io VOGLIO invece che le persone si fidino di me perchè esprimo fiducia. Quindi se fossi un prof farei in modo che si fidino di me e mi vedano come una persona da cui imparare. Li lascerei fare entro certi limiti. "Non fate cazzete, tornate presto, aiutatevi fra di voi, non bevete troppo, ecc", per dirlo veramente in breve.
Se uno si ubriaca pace, io lascio fare perchè non mi pare ci sia un modello di comportamento che dice che i prof o presidi DEVONO minacciare espulsioni se qualcuno si ubriaca in gita.

Fra l'altro ho un sacco di amici che sono andati in gita e si sono ubriacati e hanno fatto un po' di casino [senza far male a nessuno] ma nessuno è stato espulso ma nemmeno ci sono state storie. Io invece non ci sono mai andato perchè i miei genitori mi dicevano 'non andare perchè si fanno le cazzate in gita'. Ed il risultato adesso è che ho molte meno esperienze di miei coetanei, oltre ad aver avuto una pesante fobia sociale.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472274)
Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.

Come dicevo prima, se mi dici che le interazioni SONO ipocrite, affermi solo che tu non faresti mai tali interazioni. E' positivio questo per la tua vita?
Non è meglio liberarsi dalle etichette, che implica lo smettere di appiopparle.

Io ho fatto il programmatore come lavoro. Credi che fossi diverso dal Kody del sabato sera? Adesso faccio altro, ma sono sempre io. E sinceramente fottesega se qualcuno mi viene a dire che ho una maschera o che 'le interazioni sono ipocrite al 100%', non per avercela con te Blue, ma proprio perchè non mi interessa più sapere quali etichette ho o come sono etichettati i miei comportamenti [ipocrita/infantile/ecc].

QuantumGravity 13-03-2015 20:06

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472255)
Non mi pare, semplicemente parlo di ruoli e non mi focalizzo su altro visto che appunto parlo di quello:nonso:

Appunto, focalizzandoti solo su quello, escludi tutto il resto e vedi i rapporti come ipocriti. Ripeto, considerazione legittima, veritiera, ma a mio avviso, incompleta.

Bluevelvet93 13-03-2015 20:19

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Non ho capito come hai collegato la sessualità con quella frase? Te l'hanno detta a scuola?

Perchè parti dal presupposto che la abbiano detta a me? L' ho sentite parecchie volte questa frase, e non mi ricordo manco se e quante volte fosse rivolta a me.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Io ho mia mamma e ho sentito un altro paio di mamme dire quell'esatta frase. Aldilà che io ci rimanevo male, in fondo ero fobico, quello che ho notato recentemente è che sono persone che "credono che ad una certà età si DOVREBBE essere in un certo modo". Ti torna? Credono che certe cose non le dovresti fare, che dovresti essere MATURO. Io sono cresciuto in questo modo e sai che cosa mi è successo? Non ho fatto il percorso 'normale' di crescita, evitavo di fare quello che facevano i miei compagni di classe [medie e superiori] perchè mia mamma li GIUDICAVA 'infantili'. Io adesso non so ancora socializzare come gli altri.

Appunto, questi moralismi per me dovrebbero scomparire, soprattutto se poi di fatto un adulto dice anche cose più pessime:sisi:
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Quello che secondo me intendi con ruoli sono le etichette. Le etichette identificano facilmente gruppi di persone in base a come si vestono [metallari, fighetti, ecc] o a quello che fanno [bulli, bravi ragazzi, nerd, ecc]. Esistono certo, ma l'importanza che ne diamo dipende solo da noi stessi.

No, parlavo proprio di ruoli. E il fatto che siamo noi a dargli importanza è un' utopia.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Quello che credo fermamente è che etichettare qualcuno in modo negativo [Ah guarda che infantile/Ah guarda che scemo/ecc] non dice qualcosa della persona giudicata, ma dice molto della persona che giudica. Cioè che trova certi comportamenti infantili e che quindi lei non farebbe MAI.

E invece lo fanno.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Poi ci sonole etichette o ruoli sul lavoro, ma quello è inevitabile. Ma sicuramente non è vero che siccome fai un certo lavoro DEVI comportarti di conseguenza. E' verissimo che un vigile del fuoco DEBBA agire in caso di incendio, ma questo mi pare il minimo, sennò sei un fesso ad aver scelto di fare il vigile del fuoco.

No, c' è anche un comportamento da tenere. Un commesso non può certo tenere il musone al cliente ed essere arrogante, un preside non potrà mica soprassiedere a certi comportamenti. Sempre in ambito della scuola mi vengono in mente i prof. che per una marina sembra che tu abbia ucciso qualcuno, quando sanno loro stessi che è una stronzata. E il fatto che ci si debba comportare di conseguenze lo so benissimo, ci mancherebbe altro, eppure in certi casi mi da fastidio.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
No, non lo farei. Se non ci sono state conseguenze gravi, manco me ne preoccuperei. E tu adesso puoi dirmi che sono ipocrita o che non sono preside e quindi la mia opinione non conta.

Ok, allora cambia esempio, poco conta se l' uno o l' altro.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Un caso più realistico è essere un prof in gita che ha la responsabilità sui ragazzi. E' chiaro che non potro' obbligari a fare certe cose con le minacce. Si può, posso minacciare di dirlo al preside, ai genitori, di minacciare espulsioni, ma questo modo di agire non fa per me. Li conquisti con la paura. Io VOGLIO invece che le persone si fidino di me perchè esprimo fiducia. Quindi se fossi un prof farei in modo che si fidino di me e mi vedano come una persona da cui imparare. Li lascerei fare entro certi limiti. "Non fate cazzete, tornate presto, aiutatevi fra di voi, non bevete troppo, ecc", per dirlo veramente in breve.
Se uno si ubriaca pace, io lascio fare perchè non mi pare ci sia un modello di comportamento che dice che i prof o presidi DEVONO minacciare espulsioni se qualcuno si ubriaca in gita.

Come è dura ubriacatsi nelle gite? Lo fanno tutti (pure io:mrgreen:). Comunque sinceramente se fossi preside ti avrebbero mandato via immediatamente.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Fra l'altro ho un sacco di amici che sono andati in gita e si sono ubriacati e hanno fatto un po' di casino [senza far male a nessuno] ma nessuno è stato espulso ma nemmeno ci sono state storie. Io invece non ci sono mai andato perchè i miei genitori mi dicevano 'non andare perchè si fanno le cazzate in gita'. Ed il risultato adesso è che ho molte meno esperienze di miei coetanei, oltre ad aver avuto una pesante fobia sociale.

Ma non era dura ubriacarsi?:pensando: Comunque avresti fatto bene a fare quelle cose parlando in generale. Ma se fossi stato un prof. ti avrei dovuto fare anche io un cazziatone.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Come dicevo prima, se mi dici che le interazioni SONO ipocrite, affermi solo che tu non faresti mai tali interazioni.

Assolutamente no, dove lo avrei scritto? Ho solo detto che alcuni ruoli per me dovrebbero scomparire e che altri fanno bene a rimanere anche se mi danno fastidio.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472366)
Io ho fatto il programmatore come lavoro. Credi che fossi diverso dal Kody del sabato sera? Adesso faccio altro, ma sono sempre io. E sinceramente fottesega se qualcuno mi viene a dire che ho una maschera o che 'le interazioni sono ipocrite al 100%', non per avercela con te Blue, ma proprio perchè non mi interessa più sapere quali etichette ho o come sono etichettati i miei comportamenti [ipocrita/infantile/ecc].

Se hai un' etichetta c' è un motivo. Se gli altri ti reputano uno sfigato non puoi dire "amen" visto che la loro opinione conta eccome.
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1472374)
Appunto, focalizzandoti solo su quello, escludi tutto il resto e vedi i rapporti come ipocriti. Ripeto, considerazione legittima, veritiera, ma a mio avviso, incompleta.

Ma io mica mi focalizzo solo su quello. Ci ho solo aperto un topic.

Kody 13-03-2015 22:26

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
No, parlavo proprio di ruoli. E il fatto che siamo noi a dargli importanza è un' utopia.

Ma che vuoi dire? Non riesco a capire dove vuoi andare a parare....Se uno ha un ruolo, definito dal suo lavoro, dove sta il problema?

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
E invece lo fanno.

Non tutti.

Ti faccio un esempio banale che feci qui già un annetto fa e le risposte erano eclatanti:

Per desensibilizzarsi dal giudizio altrui può essere utile fare diversi esercizi:
-Cantare per strada a voce alta;
-Urlare per strada, una cosa a caso ogni tanto.
-Entrare in un negozio e chiedere qualcosa che sicuramente NON hanno.

Le risposte della maggior parte degli utenti furono che quelle sono cose da stupidi e idioti. Che cosa hanno effettivamente detto? Che loro non lo farebbero perchè si sentirebbero stupidi e idioti. Chi invece riesce a fare quelle cose dimostra meno sensibilità al giudizio altrui e alla pressione sociale.

Questo pero' esula dai ruoli lavorativi di cui parli tu.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
No, c' è anche un comportamento da tenere. Un commesso non può certo tenere il musone al cliente ed essere arrogante, un preside non potrà mica soprassiedere a certi comportamenti. Sempre in ambito della scuola mi vengono in mente i prof. che per una marina sembra che tu abbia ucciso qualcuno, quando sanno loro stessi che è una stronzata. E il fatto che ci si debba comportare di conseguenze lo so benissimo, ci mancherebbe altro, eppure in certi casi mi da fastidio.

Non ci sono regole di comportamento, non in tutti i lavori. E' chiaro che i commessi sono invitati ad essere cortesi, ma quella del preside io veramente non la capisco. Dove lo hai sperimentato quel comportamento del preside? Hai avuto un preside così? Ne hai conosciuti tanti altri? Hai letto che i presidi DEVONO comportarsi in un certo modo?
Certo sono tenuti a prendere provvedimenti per casi gravi. Se trovano alunni a fumare in bagno, che pretendi? Che lascino fare o che prendano provvedimenti?

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
Come è dura ubriacatsi nelle gite? Lo fanno tutti (pure io:mrgreen:). Comunque sinceramente se fossi preside ti avrebbero mandato via immediatamente.

Scusa, dicevo che è dura che il preside lo venga a sapere. E' davvero difficile. Ma non vedo perchè se tu fossi preside DOVRESTI mandarmi via. Puoi farlo, ma non DEVI perchè c'è un codice, un regolamento rigido da seguire se si è presidi.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
Ma non era dura ubriacarsi?:pensando: Comunque avresti fatto bene a fare quelle cose parlando in generale. Ma se fossi stato un prof. ti avrei dovuto fare anche io un cazziatone.

Perchè avresti DOVUTO?

Parli molto per DEVO. Come ho già detto altre volte:

il pensiero DEVO abbraccia obbiettivi di altre persone;
il pensiero VOGLIO abbraccia i tuoi obbiettivi.

Questo non vuol dire che si possa sempre fare quello che si vuole,ma nel caso scolastico non ci sono DOVERI stretti come ipotizzi tu, direi proprio di no.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1472377)
Se hai un' etichetta c' è un motivo. Se gli altri ti reputano uno sfigato non puoi dire "amen" visto che la loro opinione conta eccome.

Se tu ti senti sfigato si. Se non ti senti sfigato, ti importa una mazza. A me su questo forum mi hanno dato del finto-fobico, hanno detto che sono stupido, se dovessi preoccuparmi di quello che pensano di me, sarei iper depresso. In real life a volte ancora mi danno del bravo ragazzo, o di quello che non vede figa manco a pagare, ma non mi interessa. Sviluppando un minimo di autostima e ponendosi obbiettivi di vita, si inizia a dare meno peso a criticoni/ruoli/etichette.

Franz86 13-03-2015 22:44

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1472497)
"le donne sono inferiori perché più emotive e meno dotate fisicamente" chi mi aiuta a liberarmi di questa stramaledetta vocina che periodicamente si ripresenta? È possibile modificare tratti del carattere piegati fin dalla nascita a una logica tradizionalista?
Questa cosa mi fa stare male e quando qualcuno sostiene cose del genere mi sento una merda e voglio morire.

E comunque c'è il mio tread "i ruoli di genere hanno influenzato sulla vostra sociofobia?".

Non credo tu te ne possa liberare perché la vocina non ha tutti i torti, e negarlo è solo una forzatura. Il problema piuttosto sarebbe capire il perché una parte di te non possa proprio accettarlo.

Che l' uomo sia tendenzialmente superiore fisicamente lo dimostra una qualsiasi disciplina sportiva: i due sessi competono separamente perché il divario c'è, quando le potenzialità corporee vengono sfruttate pienamente.
Che poi una donna sportiva possa essere anche molto superiore ad un uomo sedentario è un altro discorso.

Il discorso della solidità emotiva è invece più legato a retaggi culturali che si stanno perdendo, che poi traggono in fondo la loro ragion d' essere anch' essi principalmente dal discorso fisico.

Ma il punto è che finché non avrai sciolto il nodo che causa in te questo confitto ( che, come ti avevo scritto in passato, è un problema molto più personale che generale ) credo che difficilmente riuscirai a rapportarti in modo sereno alla questione ... eppure questo è un mondo in cui i "ruoli" convenzionali sono in decostruzione, dal momento che le condizioni esterne li richiedono sempre meno.

_Diana_ 14-03-2015 01:31

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1472546)
Per quanto le tue parole provengano da intenzioni positive, non possono aiutarmi, questo è un peso che ci si porta da piccoli e non te ne liberi, ti è stato impresso nel dna,nella mente più primitiva, per cui rivendicare le differenze andrà a toccare i tasti più dolenti senza produrre nulla di utile, almeno in questi casi.

Capisco...

Quote:

Non a caso la nostra generazione è composta per la maggior parte da donne nevrotiche che, nascondendo o esaltando determinate caratteristiche biologiche, cercano di sottrarsi a questo.

Esaltare la femminilità è improduttivo per la nevrosi stessa, nasconderla con la palestra o altro, la va ad incentivare.

La maggior parte sceglie la prima strada, è più conveniente. A chi è più sensibile rimane la seconda.
A me sembra che siano in molte ad accettare quel tipo di "femminilità" in maniera positiva (anche esibizionista a volte), dici che sotto nascondano un disagio che io non comprendo/riconosco forse?

Comunque provo solo... odio... odio... odio... verso me stessa :miodio: e non va bene.

kasper-me 14-03-2015 01:51

Re: I ruoli
 
@caratteriale

....forse semplicemente, per quanto possa essere radicata inconsciamente in te, ma sopratutto in una gran parte di società pseudo-paleolitica, questo pensiero....che tende a rimarcarlo in maniera assurdamente stupida...

....puoi pensare a cambiare i concetti.....da superiore/inferiore, a semplicemente differenti ;)

....sono d'accordo con te che molte dinamiche sociali vanno in direzioni contrarie a quel che verrebbe naturale per motivi puramente funzionali.....e che porta un sacco di visioni ben poco nitide...

...ma non é che se una donna deve prendere caratteristiche nel passato dedicate alla componente maschile per realizzarsi in alcuni ambiti, questo ne denoti inferiorità; anzi entro i limiti in cui nn rinnega se stessa lo vedo prova di intelligenza.....

......nel senso che una persona "completa" la vedo come una persona che abbraccia ogni parte di se, e che entro certi limiti sa mostrare/sfoggiare le caratteristiche di cui sente il bisogno....ma sapendo e realizzando che magari sta mostrando solo una parte di lei....che dietro rimane un mondo di persona cmnq :)

Black_ 14-03-2015 03:59

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1472497)
"le donne sono inferiori perché più emotive e meno dotate fisicamente" chi mi aiuta a liberarmi di questa stramaledetta vocina che periodicamente si ripresenta? È possibile modificare tratti del carattere piegati fin dalla nascita a una logica tradizionalista?
Questa cosa mi fa stare male e quando qualcuno sostiene cose del genere mi sento una merda e voglio morire.

E comunque c'è il mio tread "i ruoli di genere hanno influenzato sulla vostra sociofobia?".

Ti potrei anche dire come fare ma il punto di vista è di per se sbagliato. Riguardati.

Ansiaboy 14-03-2015 10:46

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1472497)
"le donne sono inferiori perché più emotive e meno dotate fisicamente" chi mi aiuta a liberarmi di questa stramaledetta vocina che periodicamente si ripresenta? È possibile modificare tratti del carattere piegati fin dalla nascita a una logica tradizionalista?
Questa cosa mi fa stare male e quando qualcuno sostiene cose del genere mi sento una merda e voglio morire.

E comunque c'è il mio tread "i ruoli di genere hanno influenzato sulla vostra sociofobia?".

pensa che esser più emotive e esser meno dotate fisicamente non significa inferiorità.... ma nemmeno superiorità. (parto dal presupposto che nessuno è inferiore a nessuno)
pensa che una donna se si prostituisce può diventar ricca, un uomo no

se i maschi son meno emotivi e più dotati fisicamente è proprio per conquistare le femmine (selezione sessuale, darwin c'ha scritto un libro)
le femmine evidentemente non hanno bisogno di esser dotate fisicamente e la mente analitica dei maschi quindi non glie ne frega nulla

Bluevelvet93 14-03-2015 12:29

Re: I ruoli
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1472497)
E comunque c'è il mio tread "i ruoli di genere hanno influenzato sulla vostra sociofobia?".

Io parlo di ruoli in generale però.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Ma che vuoi dire? Non riesco a capire dove vuoi andare a parare....Se uno ha un ruolo, definito dal suo lavoro, dove sta il problema?

Che mi da fastidio?
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Non tutti.

Ti faccio un esempio banale che feci qui già un annetto fa e le risposte erano eclatanti:

Per desensibilizzarsi dal giudizio altrui può essere utile fare diversi esercizi:
-Cantare per strada a voce alta;
-Urlare per strada, una cosa a caso ogni tanto.
-Entrare in un negozio e chiedere qualcosa che sicuramente NON hanno.

Le risposte della maggior parte degli utenti furono che quelle sono cose da stupidi e idioti. Che cosa hanno effettivamente detto? Che loro non lo farebbero perchè si sentirebbero stupidi e idioti. Chi invece riesce a fare quelle cose dimostra meno sensibilità al giudizio altrui e alla pressione sociale.

Questo pero' esula dai ruoli lavorativi di cui parli tu.

Sì, ok, ma qua non mi pare che si parli di ruoli veri e propri quanto di forzare sè stessi per singoli aspetti. Infatti ho detto che questa storia dei ruoli mi crea fastidio solo in certi casi.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Non ci sono regole di comportamento, non in tutti i lavori. E' chiaro che i commessi sono invitati ad essere cortesi, ma quella del preside io veramente non la capisco. Dove lo hai sperimentato quel comportamento del preside? Hai avuto un preside così? Ne hai conosciuti tanti altri? Hai letto che i presidi DEVONO comportarsi in un certo modo?
Certo sono tenuti a prendere provvedimenti per casi gravi. Se trovano alunni a fumare in bagno, che pretendi? Che lascino fare o che prendano provvedimenti?

Perdonami, ma un preside che fa il cazziatone per gente che si ubriaca in gita mi sembra il minimo. E come già detto non pretendo niente, mi dà semplicemente fastidio.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Scusa, dicevo che è dura che il preside lo venga a sapere. E' davvero difficile. Ma non vedo perchè se tu fossi preside DOVRESTI mandarmi via. Puoi farlo, ma non DEVI perchè c'è un codice, un regolamento rigido da seguire se si è presidi.

Io mi riferivo al licenziare il preside perchè non sa appunto fare il suo lavoro.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Perchè avresti DOVUTO?

Parli molto per DEVO. Come ho già detto altre volte:

il pensiero DEVO abbraccia obbiettivi di altre persone;
il pensiero VOGLIO abbraccia i tuoi obbiettivi.

Questo non vuol dire che si possa sempre fare quello che si vuole,ma nel caso scolastico non ci sono DOVERI stretti come ipotizzi tu, direi proprio di no.

Come dici tu a lavoro non è che puoi fare quello che vuoi tu. Un preside che dice a un ragazzo "ubriacati, ma con moderazione" mi sembra una cosa assurda.
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1472506)
Se tu ti senti sfigato si. Se non ti senti sfigato, ti importa una mazza. A me su questo forum mi hanno dato del finto-fobico, hanno detto che sono stupido, se dovessi preoccuparmi di quello che pensano di me, sarei iper depresso. In real life a volte ancora mi danno del bravo ragazzo, o di quello che non vede figa manco a pagare, ma non mi interessa. Sviluppando un minimo di autostima e ponendosi obbiettivi di vita, si inizia a dare meno peso a criticoni/ruoli/etichette.

Falsissimo, come detto primail giudizio altrui ha sempre il suo peso, pensare di esserne esenti è utopia. Che poi se tutti ti reputano uno sfigato suppongo anche che avrai una vita relazionale e sentimentale orrenda, sia con amici che con donne. Come puoi dire che non ti frega di questo? Che poi non dicevi che "bravo ragazzo" non è sinonimo di sfigato? Ora mi dici che dà fastidio pure a te:nonso:


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