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E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Ho scoperto l'acqua calda?
:interrogativo: |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Se intendi la paura "dei propri lutti" ,dei propri possibili fallimenti...
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Del proprio giudizio, cioè del giudizio altrui (passato) interiorizzato, poi eventualmente proiettato sugli altri.
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
E se fossero gli altri a essere critici, pronti a giudicare alla minima occasione per non accettarci :interrogativo:
Oppure siamo noi ad essere giudicanti severi verso gli altri per giustificare o non ammettere la nostra inadeguatezza? :pensando: |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
La vedo molto come.....quanto peso do al giudizio altrui, che in una certa misura pone dubbi ed influisce sul giudizio che ho di me.....
....frase un po' contorta lo ammetto, spero si capisca :) |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
No.
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Ci penso ogni volta che leggo pensieri in cui siamo severi con noi stessi, posseduti da pensieri distorti, svalutanti e chissà cos'altro...
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Non serve secondo me una scala di valutazione. Nella seconda parte da te scritta sono al momento d'accordo. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Tanto è più grande lo scarto tra quello che siamo è quello che dovremmo essere tanto è più grande il senso di inadeguatezza.
Ma l'inadeguatezza assoluta ovviamente non esiste poiché chiunque sulla terra è inadeguato, o carente se si vuole, in qualche cosa... |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Se interpreto bene il tema posto da Diana, è una cosa su cui mi sto interrogando anch'io.
Vorrei capire se il mio problema è il giudizio degli altri, oppure se, più a fondo, il problema è la bassa autostima e il giudizio iper-critico che ho su me stesso. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
@ XL
Non può essere tutta colpa della società detta in maniera generalizzata. Così come non può dipendere unicamente da noi stessi. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Per fare un esempio banale, io se mi distraggo e brucio la frittata ci sto male, mi arrabbio con me stesso e resto deluso.
In parte questo è normale, ma vorrei capire se esagero. In tal caso potrei avere un problema di bassa autostima. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Gli altri potranno anche essere critici , ne ho incontrati e sicuramente mi fanno stare male ma io sono il top ...ripeto non verso gli altri però Le critiche le vivo male cmq :testata: |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Io penso che sia il nostro pensiero auto-critico il vero problema esempio se una persona facesse una gaff(se così si scrive) io non ci farei neanche caso e probabilmente neanche gli altri mentre se la gaff la facessi io sentirei il mondo crollarmi addosso
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Perché pensi che la gente riderà di te? oppure perché sei deluso da te stesso per aver fatto la gaffe? :) E questo è proprio quello che non riesco a capire di me. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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comunque, meglio, lavarsi sempre con l'acqua fredda è una tal scocciatura :D |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
L'autostima è la chiave, il motore, l'innesco...
Gli altri sono uno specchio deformato dai tuoi demoni interni:o |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
No non credo sia di più l'uno che l'altro. Anche perché spesso nell'auto-giudicarci cerchiamo di metterci nei loro panni :testata: E io questa cosa l'ho mollata se no impazzivo, mi curo solo del mio giudizio, ma quello autentico però, e me ne strafotto di quello circostante, a parte forse, quello dei miei cari.
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Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Quando si giudica [se stessi o altri] si esprime qualcosa di se stessi, non dell'altra persona. In questi due thread ci sono state offese più o meno pesanti [una anche tua Diana e non lo dico per offenderti, ma per farti riflettere che anche tu hai giudicato un'altra persona, pero' poi hai aperto questo thread, segno che ci stai riflettendo su questa cosa]. http://www.fobiasociale.com/e-politi...953/pagina-16/ http://www.fobiasociale.com/ma-che-sei-gay-47943/ Faccio un esempio banale: Se io penso che premere il pulsante quote sia da stupidi e do dello stupido alla persona X che ha premuto il tasto quote, non dico solo qualcosa su di lui [a cui magari non frega nulla], ma dico anche qualcosa su di me: ovvero che non premerei mai il tasto quote perchè lo ritengo da stupidi. Se fossi una ragazza e dessi della troia e tutte quelle che si vestono in un certo modo, sto dicendo che io non mi metterei mai quella roba. Se dessi del coglione rompiballe ad uno che mi chiede una info per strada, probabilmente sono io per primo che non andrei a chiedere info, perchè lo vedrei come "coglione rompiballe". Quindi il proprio giudizio alimenta la paura del giudizio altrui e, in più, potrebbe LIMITARE la propria mentalità. Sono daccordo con te Diana e con il titolo del thrread: E' più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui. Non tanto la paura del proprio giudizio, quanto il fatto che siamo i primi a giudicarci e, a volte, a giudicare. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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Ciao. |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
:pensando: I giudizzi ( miei o degli altri) sono dei prerequisiti per avere del altro. In sostanza io temo sempre di non avere quello che voglio . Comunque ultimamente mi sto accorgendo che questi prerequisiti diventano spesso piu importanti di quel altro che dentro di me desidero. Sono cosi superficiale:testata:
Comuque tra me e me ci regoliamo molto piu facilmente :mrgreen: |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
Secondo me ha un senso il post iniziale di @_Diana_ . Quando qualcuno giudica negativamente un nostro comportamento o caratteristica, o quando ipotizziamo che qualcuno giudichi negativamente un nostro comportamento o caratteristica, di fatto si insinua in noi anche l'ipotesi "questo mio comportamento è sbagliato". Questa è un'idea, una nostra idea, nel momento in cui la ipotizziamo, di fatto, la crediamo vera.
Magari un attimo prima, quando non avevamo quell'ipotesi in testa, non credevamo che quel nostro comportamento o caratteristica fosse sbagliato, ma nel momento in cui sentiamo il giudizio altrui almeno per un istante ci crediamo pure noi: "questo mio comportamento/caratteristica è sbagliato/a". I giudizi altrui non solo creano in noi un pensiero del tipo "quel tizio sta pensando X riguardo a me", ma creano in noi anche proprio il pensiero "X", cioè ci empatizziamo in modo diretto con quello che pensa l'altra persona di noi, ci immedesimiamo forzatamente nello sguardo altrui, ci guardiamo attraverso gli occhi degli altri, dunque di fatto almeno per un attimo ci giudichiamo negativamente pure noi. Quel nostro pensiero negativo che noi facciamo su di noi potrebbe essere anche qualcosa del tipo "io sono cattivo, io non sono adeguato", il che potrebbe benissimo essere anche un pensiero che fa un bambino di 6 anni quando ipotizza di stare facendo qualcosa di sbagliato (timidezza). Perché alcuni bambini ipotizzano con più probabilità di fare qualcosa di sbagliato? Secondo me per due ragioni: (A) alcune persone sono generalmente predisposte a focalizzarsi sul negativo, (B) alcuni bambini vengono criticati molto, dunque in automatico si aspettano di essere criticati in situazioni nuove o con persone nuove, è una previsione che il loro cervello fa in base alla sua esperienza |
Re: E se fosse più la paura del proprio giudizio rispetto a quello altrui?
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ad esempio gli ansiolitici combattano l'ansia (anche se solo momentaneamente) facendo leva sulla parte fisica... |
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