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Selenio 14-02-2015 22:44

lavoro all' estero
 
Spero non esistano gia' discussioni con questo tema ma non ne ho trovati.
Sareste disposti a mollare tutto per trasferirvi in un altro paese per lavoro? Che genere di lavori vi interesserebbero e quali non sareste disposti a fare? Sareste disposti a impararvi la lingua del luogo (ove non basti l' inglese) pur di vivere li?

Io vivo gia' all'estero in Austria ma sto pensando di cambiare lavoro al piu' presto se trovo li dove vivo ok se no sto pensando anche di andare in altri paesi ancora. Il mio problema generiche in lavori diversi e non sono specializzato in niente. Posso puntare diciamo sulla lingua ma non sono a livelli da traduttore ecco e per alcuni lavori e' richiesta esperienza. Sono interessato a lavori dove puoi sfruttare le lingue, non sono troppo stressanti e ti permettono di sfruttare cio' che impari in tutti i paesi. Stavo pensando al settore del turismo in particolare negli alberghi. Il problema e' che non ho esperienza e anche in Italia non sempre e' facile trovare chi ti fa fare esperienza (se ti va bene sono conoscenti o magari ti mettono a lavorare a gratis con la scusa che non hai esperienza).

ora mi sto guardando sto sito per quello che vale

http://www.viviallestero.com/


Insomma con il momento di difficolta' del nostro paese ci avete mai pensato a lavorare all' estero?

Sarei disposto in questo momento ad andarmene anche in Africa (e ci sono anche offerte di lavoro per italiani li tra l'altro) ma anche se ti prendono e' sempre un rischio e poi rischi di stare in un posto deserto dove non conosci nessuno e lavori dalla mattina alla sera.

Insomma se avete anche lavorato all'estero potete raccontare esperienze di lavoro e se volete mettere annunci di lavoro per l'estero (sempre se non viola il regolamento del forum. Nel caso evitate)

Atraius 14-02-2015 23:05

Re: lavoro all' estero
 
Ci penso continuamente ed è una cosa che mi piacerebbe fare. Mi piacerebbe conoscere anche la tua esperienza. Con cosa sei partito, come hai fatto ecc.

Selenio 14-02-2015 23:20

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Atraius (Messaggio 1455831)
Ci penso continuamente ed è una cosa che mi piacerebbe fare. Mi piacerebbe conoscere anche la tua esperienza. Con cosa sei partito, come hai fatto ecc.

ti rispondo in mp

alien boy 14-02-2015 23:26

Re: lavoro all' estero
 
credo che sia rimasta una delle ultime speranza per me di trovare lavoro, prima di decidere di fare l'elemosina :D
Ma poi sarà così? Anche all'estero ovviamente richiederanno delle esperienze consolidate o in alternativa un'età molto giovane. O forse ti danno qualche possibilità in più?
Poi c'è il problema della lingua, io conosco l'inglese a un livello intermedio, ma imparare un'altra lingua sarebbe uno stress, anche se forse sul luogo si fa prima.
Quasi quasi mi faccio un corso da pizzaiolo e vado a tentare la fortuna in un altro paese, possibilmente di lingua inglese. Anche se ho laurea e post laurea, ma c'est la vie.

cancellato15732 15-02-2015 00:51

Re: lavoro all' estero
 
Ci penso da un pó sia per la scarsità di lavoro in Italia sia perché é uno dei sogni che ho fin da bambina, quello di vivere e lavorare in USA :) campo: quello della musica :D ma ovviamente sarei disposta anche a fare altro per me l'importante é essere lì.

Weltschmerz 15-02-2015 01:04

Re: lavoro all' estero
 
Ci ho rinunciato.
Boh ora per me sarebbe già tanto lavorare senza perderci in salute :nonso:
Faccio un passo alla volta.

Ippocrates 15-02-2015 01:09

Re: lavoro all' estero
 
1 allegato(i)
Ragazzi non partite ,ci riprenderemo ...pensate che ci sono uomini come lui che ci traghetteranno fuori dalla crisi :D

cancellato15732 15-02-2015 01:11

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Ippocrates (Messaggio 1455896)
Ragazzi non partite ,ci riprenderemo ...pensate che ci sono uomini come lui che ci traghetteranno fuori dalla crisi :D

ok vado a fare le valigie!

Ippocrates 15-02-2015 01:14

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da JaneAllison (Messaggio 1455897)
ok vado a fare le valigie!

Brava Jane ,te lo dico da amico ..fatti li cazzi tua:D

cancellato15732 15-02-2015 01:17

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Ippocrates (Messaggio 1455898)
Brava Jane ,te lo dico da amico ..fatti li cazzi tua:D

sono già sulla buona strada! :D

Boston 15-02-2015 01:28

Re: lavoro all' estero
 
Io son stato fortunato ad aver trovato lavoro in una multinazionale italiana che mi permetterà di lavorare in una sede estera per un periodo piuttosto lungo (2-3 anni).

Parto fra qualche mese... sto studiando la lingua e iniziando i preparativi.
La possibilità di imparare un'altrà lingua rappresenta un'opportunità impagabile, un ottimo plus per il futuro lavorativo.

Non nascondo un po' di timore, ma andare con la sicurezza di un lavoro, di una casa pagata e di un potenziale contatto costante con l'Italia è tutta un'altra cosa. Senza contare che dopo questo periodo dovrei proprio tornare in Italia, cosa che comunque desidero, perchè qui c'è la mia famiglia ed è un paese che per certi versi amo.

Non avrei mai avuto il coraggio di mollare tutto qui e partire per cercare fortuna.

Selenio 15-02-2015 01:39

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Bostonian (Messaggio 1455904)
Io son stato fortunato ad aver trovato lavoro in una multinazionale italiana che mi permetterà di lavorare in una sede estera per un periodo piuttosto lungo (2-3 anni).

Parto fra qualche mese... sto studiando la lingua e iniziando i preparativi.
La possibilità di imparare un'altrà lingua rappresenta un'opportunità impagabile, un ottimo plus per il futuro lavorativo.

Non nascondo un po' di timore, ma andare con la sicurezza di un lavoro, di una casa pagata e di un potenziale contatto costante con l'Italia è tutta un'altra cosa. Senza contare che dopo questo periodo dovrei proprio tornare in Italia, cosa che comunque desidero, perchè qui c'è la mia famiglia ed è un paese che per certi versi amo.

Non avrei mai avuto il coraggio di mollare tutto qui e partire per cercare fortuna.

be ma avrai laurea o competenze specifiche immagino

liuk76 15-02-2015 02:11

Re: lavoro all' estero
 
Sono decisamente attaccato alla città in cui sono nato, cresciuto e vivo al punto da escludere l'idea di trasferirmi (per lavoro).

Sono così rigido al riguardo che mi dimetterei se mi obbligassero ad un trasferimento e valuterei le dimissioni se mi venissero richieste trasferte tali da costringermi a vivere fuori casa per più di qualche giorno l'anno.

Piuttosto preferirei un lavoro che mi fa guadagnare molto di meno (anche 800-1000 € al mese) ma che mi da la garanzia di tornarmene ogni sera a casa mia qui, di vedere (quando ne ho voglia) le persone amiche da una vita e di avere a portata di mano affetti, parenti, genitori e quant'altro.


Inoltre, c'è un altro fattore che mi frena ed è la mia vita sessual-sentimentale.
Per me viene prima del lavoro e una partner/compagna dovrebbe essere disposta a seguirmi fin da subito altrimenti la lascerei (così come lascerei se lei andasse all'estero a lavorare e non volessi seguirla) perché non mi darebbe più nulla una relazione con mesi di lontananza e costi alti per stare (poco) insieme.


Quindi, ipotizzando per un attimo che la mia partner del momento mi seguirebbe in tempo zero anche in capo al mondo, potrei pensare di trasferirmi TEMPORANEAMENTE all'estero per lavoro.
L'ideale sarebbe un telelavoro che posso fare anche dall'Italia e che richiede presenza all'estero meno di 6 mesi l'anno e non continuativi.
A quali condizioni? Beh, da permanent (se devo rischiare lo faccio qui) e con un income di almeno 50000 € lordi annui (sotto questa cifra troverei anche qui).
Inoltre andrei all'estero solo per svolgere un'attività altamente professionale e specializzata: R&D o mentoring nell'informatica, per una startup o una società grossa.
Tra i prerequisiti, un lavoro dove non sono richiesti ritmi, mentalità workaholic o aziendalismo spinto: rigorosamente 35 ore settimanali alla francese o anche meno.

Imparare la lingua del luogo? Se si parla una lingua germanica (tedesco, olandese, svedese, ecc.), slava (russo, sloveno, croato, polacco, ecc.) o finno-ugrica (suomi, ungherese) molto volentieri visto che mi piacciono.

Molto meno se si trattasse di lingue parlate in Africa (escluso arabo ed ebraico) o in Sud America.

Tra le nazioni che sceglierei, direi Svizzera (Lugano, Berna, Ginevra, Zurigo), Germania (Berlino), Slovenia (Lubiana), Francia (Parigi), Paesi Bassi (Amsterdam), Repubblica Ceca (Praga), Russia (Mosca, S. Pietroburgo), Svezia (Stoccolma), Finlandia (Helsinki), Regno Unito (Londra).

In Asia andrei a Shangai, Hong Kong o Tokio.
In America a New York.


Momento di difficoltà del Paese? In realtà per la formazione, competenza ed esperienza che ho, non ho mai avuto particolari problemi d'impiego qui.

I problemi qui, per il mio settore, sono altri e sono cronici: basse retribuzioni ed informatica molto da marchettari o da ragazzini che spippolano su siti web.


Non ho lavorato all'estero ma ho lavorato e lavoro nella mia azienda con americani, rumeni e gli americani sono totalmente workaholizzati: per loro lavorare 45-50 ore settimanali è la norma ed hanno una visione del vivere per lavorare. Brrrrrr

Selenio 15-02-2015 02:32

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1455916)
Sono decisamente attaccato alla città in cui sono nato, cresciuto e vivo al punto da escludere l'idea di trasferirmi (per lavoro).

Sono così rigido al riguardo che mi dimetterei se mi obbligassero ad un trasferimento e valuterei le dimissioni se mi venissero richieste trasferte tali da costringermi a vivere fuori casa per più di qualche giorno l'anno.

Piuttosto preferirei un lavoro che mi fa guadagnare molto di meno (anche 800-1000 € al mese) ma che mi da la garanzia di tornarmene ogni sera a casa mia qui, di vedere (quando ne ho voglia) le persone amiche da una vita e di avere a portata di mano affetti, parenti, genitori e quant'altro.


Inoltre, c'è un altro fattore che mi frena ed è la mia vita sessual-sentimentale.
Per me viene prima del lavoro e una partner/compagna dovrebbe essere disposta a seguirmi fin da subito altrimenti la lascerei (così come lascerei se lei andasse all'estero a lavorare e non volessi seguirla) perché non mi darebbe più nulla una relazione con mesi di lontananza e costi alti per stare (poco) insieme.


Quindi, ipotizzando per un attimo che la mia partner del momento mi seguirebbe in tempo zero anche in capo al mondo, potrei pensare di trasferirmi TEMPORANEAMENTE all'estero per lavoro.
L'ideale sarebbe un telelavoro che posso fare anche dall'Italia e che richiede presenza all'estero meno di 6 mesi l'anno e non continuativi.
A quali condizioni? Beh, da permanent (se devo rischiare lo faccio qui) e con un income di almeno 50000 € lordi annui (sotto questa cifra troverei anche qui).
Inoltre andrei all'estero solo per svolgere un'attività altamente professionale e specializzata: R&D o mentoring nell'informatica, per una startup o una società grossa.
Tra i prerequisiti, un lavoro dove non sono richiesti ritmi, mentalità workaholic o aziendalismo spinto: rigorosamente 35 ore settimanali alla francese o anche meno.

Imparare la lingua del luogo? Se si parla una lingua germanica (tedesco, olandese, svedese, ecc.), slava (russo, sloveno, croato, polacco, ecc.) o finno-ugrica (suomi, ungherese) molto volentieri visto che mi piacciono.

Molto meno se si trattasse di lingue parlate in Africa (escluso arabo ed ebraico) o in Sud America.

Tra le nazioni che sceglierei, direi Svizzera (Lugano, Berna, Ginevra, Zurigo), Germania (Berlino), Slovenia (Lubiana), Francia (Parigi), Paesi Bassi (Amsterdam), Repubblica Ceca (Praga), Russia (Mosca, S. Pietroburgo), Svezia (Stoccolma), Finlandia (Helsinki), Regno Unito (Londra).

In Asia andrei a Shangai, Hong Kong o Tokio.
In America a New York.


Momento di difficoltà del Paese? In realtà per la formazione, competenza ed esperienza che ho, non ho mai avuto particolari problemi d'impiego qui.

I problemi qui, per il mio settore, sono altri e sono cronici: basse retribuzioni ed informatica molto da marchettari o da ragazzini che spippolano su siti web.


Non ho lavorato all'estero ma ho lavorato e lavoro nella mia azienda con americani, rumeni e gli americani sono totalmente workaholizzati: per loro lavorare 45-50 ore settimanali è la norma ed hanno una visione del vivere per lavorare. Brrrrrr

eh mi piacerebbe anche a me avere un lavoro sicuro e stabile in italia e sufficientemente retribuito ma non essendo cosi (e non penso di essere l'unico di questi tempi) devo rivolgermi all'estero.

Si gli Americani sono drogati di lavoro; avranno ereditato l'etica del lavoro dai calvinisti con tutti quei puritani emigrati in America. Max Weber associava pure mentalita' protestante e mentalita' capitalista
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27eti...el_capitalismo

un altro motivo per odiare le religioni pare ahah

Drifter 15-02-2015 10:10

Re: lavoro all' estero
 
Andrei volentieri a lavorare all'estero per periodi brevi-medi, in un paese di lingua inglese (o dove almeno molte persone la conoscano); non mi trasferirei definitivamente perché sono un po' affezionato all'Italia e sto già per cambiare lavoro (sempre qui in Italia).

flydown 15-02-2015 10:16

Re: lavoro all' estero
 
anch'io, come Scrogge, invidio quelle persone che con molta tranquillità , sono disposti a lasciare la loro città e trasferirsi in altri paesi adattandosi alla cultura e la lingua del paese.
Anche perchè già faccio fatica ad adattarmi qua, figuriamoci da un'altra parte :miodio:
no, non ne sarei capace...anche se mi piacerebbe "avere la loro mentalità".


Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1455916)
Sono decisamente attaccato alla città in cui sono nato, cresciuto e vivo al punto da escludere l'idea di trasferirmi (per lavoro).

Sono così rigido al riguardo che mi dimetterei se mi obbligassero ad un trasferimento e valuterei le dimissioni se mi venissero richieste trasferte tali da costringermi a vivere fuori casa per più di qualche giorno l'anno.

Piuttosto preferirei un lavoro che mi fa guadagnare molto di meno (anche 800-1000 € al mese) ma che mi da la garanzia di tornarmene ogni sera a casa mia qui, di vedere (quando ne ho voglia) le persone amiche da una vita e di avere a portata di mano affetti, parenti, genitori e quant'altro.

questa parte del discorso l'avrei potuta scrivere io... :o

alien boy 15-02-2015 11:30

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da flydown (Messaggio 1455962)
no, non ne sarei capace...anche se mi piacerebbe "avere la loro mentalità".

no, non è 'mentalità' (almeno nel mio caso), è disperazione

Selenio 15-02-2015 14:04

Re: lavoro all' estero
 
A me piacerebbe un lavoro (ben pagato) che ti permettesse di viaggiare spesso in altri paesi pur continuando ad avere la casa in italia

zoe666 15-02-2015 14:44

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1456063)
A me piacerebbe un lavoro (ben pagato) che ti permettesse di viaggiare spesso in altri paesi pur continuando ad avere la casa in italia

:riverenza:

rosadiserra 15-02-2015 15:08

Re: lavoro all' estero
 
Io preferirei un bel jet.. Lavorare all'estero e tempo libero in Italia!! :D

liuk76 15-02-2015 15:19

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1455983)
No,sono troppo legato
al "nido famigliare"

Prendo spunto dal concetto per aggiungere un'altra cosa...
Un motivo ancora più forte che la rende l'ultima opzione è la zona di comfort del mio presente, che si traduce nel non dover sostenere spese d'abitazione, nell'avere spese bassissime per i beni di prima necessità e nell'avere un altrettanto bassissimo carico derivante da commissioni e gestione della casa e delle attività quotidiane.

Fino ad una convivenza con una donna o alla morte di entrambi i genitori (mi auguro il più tardi possibile), è un pro che rende scarsamente interessante qualsiasi offerta lavorativa estera ma, più semplicemente, fuori dalla zona di comfort.

Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1456063)
A me piacerebbe un lavoro (ben pagato) che ti permettesse di viaggiare spesso in altri paesi pur continuando ad avere la casa in italia

Ecco, potrebbe interessarmi un lavoro dove ogni tanto (ogni 3-6 mesi) per qualche giorno (esclusi weekend e festività) andassi all'estero per lavoro, con spese di vitto e d'alloggio a carico dell'azienda.

Quote:

Originariamente inviata da rds (Messaggio 1456088)
Io preferirei un bel jet.. Lavorare all'estero e tempo libero in Italia!! :D

Pienamente d'accordo, però con durate di viaggio nell'ordine dell'ora.
Già Milano-Roma in aereo, quando l'ho fatto per motivi di lavoro, porta via 50 minuti di viaggio (col checkin rapido e badaglio e mano) e quasi mezz'ora di taxi da Roma a Fiumicino...

Wolferstein 15-02-2015 15:36

Re: lavoro all' estero
 
No, mai, il fatto di trovarmi in un paese straniero la vedrei come un ulteriore difficoltà che mi affosserebbe del tutto, quindi non ci penso proprio.

linea77 15-02-2015 17:38

Re: lavoro all' estero
 
Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1455802)
Sareste disposti a mollare tutto per trasferirvi in un altro paese per lavoro? Che genere di lavori vi interesserebbero e quali non sareste disposti a fare? Sareste disposti a impararvi la lingua del luogo (ove non basti l' inglese) pur di vivere li?


si. Assolutamente si.
Al momento sarebbe un cambiamento molto desiderato nella mia vita visto che in italia a parte i miei genitori e una casa da riscattare non c'è niente che mi spetta...

l'ideale per me sarebbe fare un anno di erasmus in portogallo (per imparare la lingua che si parla in sudamerica) tenendo presente l'uso quotidiano dell'inglese e la certificazione di massimo livello (Cae ovviamente) e poi imparare il giapponese e il cinese mandarino con dei corsi o su youtube in maniera almeno, scritta e parlata cosi da poter riuscire a comunicare con tutte le persone al mondo :D

se dovessi scegliere dove andare a vivere risponderei sicuramente con machester(o galles)/praga che sono sicuramente i posti che mi attraggono di piu. Londra sarebbe un pò un problema ma mi piacerebbe passarci del tempo. Anche se non escludo ove possibile di poter viverci proprio in pianta stabile(evitando la vita dell'emigrato medio italiano)
Praga ha una richiesta di personale IT molto alta e con la vita che si fà li mi troverai very very good.

In ultimo visto che le certificazioni che sto prendendo/vorrei prendere qui in italia valgono solo in europa il prima possibile vorrei andare in america e spendere magari un annetto per far valere le mie qualifiche anche nell'altro continente, evitando la possibilità di dover ripartire da zero nel caso dovessi andarci a vivere in pianta stabile.

L'inglese lo dò quasi per scontato visto che mi aspetta una vita a usarlo, quindi nel bene o nel male dovrò impararlo. Per questo mi riservo appunto la possibilità di ampliare le mie conoscenze anche allo spagnolo e al giapponese/cinese, seppur in maniera base.

Come vita a me piacerebbe (al momento) ottenere 3/4 appartamenti in giro per il mondo che per me sarebbe perfetti.

- Roma (eur)
- Londra
- Los angels (venice beach/santa monica) / New york

lasciandomi la libertà di poter viaggiare nell'oriente dato il boom che è in corso e che aspetta quella parte del mondo (visto che il resto del mondo è gia ampliamente conosciuto e civilizzato). Seguendo l'onda insomma :D


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