FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   vogliamo veramente essere normali? (https://fobiasociale.com/vogliamo-veramente-essere-normali-47597/)

Keith 05-02-2015 21:55

vogliamo veramente essere normali?
 
La domanda è quella del titolo del 3d.
Molti di noi..io ormai ho quasi rinunciato.. si sforzano, sperano di essere normali, ma siamo sicuri che è quello che vogliamo?

I "normali" hanno una vita frenetica, lavorano, poi nel week-end vanno al cinema con il gruppo di amici, la domenica per negozi, fanno cose che fanno tutti.. devono obbedire alle leggi sociali del branco.. io una vita così non la voglio, voglio fare quello che mi pare, quando mi pare.

Quando sento i colleghi descrivere le loro vite normali, stereotipate, non provo invidia, ma solo disagio.

Dai normali vorrei solo imparare il modo giusto di relazionarsi, di parlare, saper controllare l'emotività, ma per il resto non vorrei cambiare la mia vita con la loro.
Cosa ne pensate?

pokorny 05-02-2015 21:58

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1450877)
[...] Dai normali correi solo imparare il modo giusto di relazionarsi, di parlare, saper controllare l'emotività, ma per il resto non vorrei cambiare la mia vita con la loro. Cosa ne pensate?

Esattamente questo che hai detto eccetto la parte che ho messo in evidenza.

feaanor 05-02-2015 22:36

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quoto tutto.
Anch'io sono soddisfatto di come è organizzata la mia giornata e di come passo il mio tempo libero, che poi questo sia dovuto ad abitudine o a mancanza di alternative nello scegliere tra vita sociale e vita asociale, non lo so. So però che se volessi cambiare, dovrei modificare così radicalmente ogni mio comportamento che ne ricaverei un esaurimento nervoso.

Keith 05-02-2015 23:02

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Vi quoto tutti!
Non è orgoglio fobico/asociale, è un qualcosa che non so spiegare :nonso: .. per quanto la mia vita sia problematica, ora come ora non potrei mai vivere "da normale", rischierei un esaurimento nervoso ancora peggiore dell'attuale

helirya 05-02-2015 23:03

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Dai normali vorrei solo imparare il modo giusto di relazionarsi, di parlare, saper controllare l'emotività, ma per il resto non vorrei cambiare la mia vita con la loro.
Mi trovi d'accordo, nemmeno io lo vorrei,non riuscirei mai ad essere come loro. Anche se, sotto a un certo punto di vista, mi piacerebbe.
Passo tutte le mie giornate in casa, da sola, per me è impensabile pensare di uscire così spesso... ma so che è tutta questione di "abitudine". (Qualche anno fa uscivo sì e no tutti i giorni per potermi sentire uguale agli altri, accettata. Non mi pesava tanto l'uscire così frequentemente quanto il dovermi adattare per essere come loro,io non sono così, è inutile fingere.)
Ora come ora quindi non vorrei nemmeno diventare "normale" (magari giusto imparare a stare tra la gente senza avere attacchi d'ansia e imparare a fare amicizia, quello sì), ma se dovessi rinascere non ci penserei due volte, meglio che essere come sono ora.

Inosservato 05-02-2015 23:07

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
vorrei condividere solo alcuni e selezionati aspetti della vita con la "massa"
per il resto eccellere o difettare in altre cose fa parte della vita e della propria individualità, e va bene così :pensando:

Labirinto 05-02-2015 23:15

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Essendo molto distante dalla norma, pur non essendo sociofobico, risulto abbastanza asociale. In realtà, non è che non voglio socializzare, è che mi sento cosí distante dai miei coetanei, dalle attività umane, dal sistema economico... In altre parole, non sono nel posto giusto... chissà che ci faccio qui :piangere:

camilla86 05-02-2015 23:30

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Io sì, vorrei essere 'normale' o quantomeno avvicinarmici il più possibile. Spesso mi sento così distante dalle vite piene e soddisfacenti delle persone diverse da me. Certo, a volte sono io stessa a ricercare un po' di solitudine, ma la vita è una e ci sono tante cose che non possiamo lasciarci sfuggire.

cancellato15306 05-02-2015 23:36

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Beh parlare con la gente può essere arricchente più che altro. Io da un paio d'anni sono molto più socievole però c'è anche il rovescio della medaglia: conosci tanta gente e apprezzi tante realtà, però poi ne esci abbastanza finito psicologicamente.

Angus 05-02-2015 23:36

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Io non vorrei essere normale, ma conciliare la mia anormalità con la normalità altrui, superando i nodi di rabbia, intolleranza e complessi che mi costringono alla marginalità.
Insomma: essere in grado di dire "io non sono normale" senza provare ostilità e vergogna.

cancellato15306 05-02-2015 23:43

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1450950)
Io non vorrei essere normale, ma conciliare la mia anormalità con la normalità altrui, superando i nodi di rabbia, intolleranza e complessi che mi costringono alla marginalità.
Insomma: essere in grado di dire "io non sono normale" senza provare ostilità e vergogna.

Il fatto è: cosa significa realmente non essere "normale"?

Blur 05-02-2015 23:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
tra una vita da fobico represso e magari anche depresso e una vita da quello che voi definite normalone IO voto senz'altro per quest'ultima

Ma poi non capisco questo pensare che i "normaloni" siano costretti tutti a seguire il branco...ma non potete pensare che per loro è normale (appunto) vivere in quel modo e che a loro piace? devono essere per forza loro i caproni che vivono in maniera quasi obbligata e voi gli unici che invece siete liberi e puri?

secondo voi tutti i normaloni sono fatti tutti con lo stesso stampino e sono tutti uguali? io vedo tante persone ognuno con la loro vita, con i loro hobby, con le loro amicizie. Tra tutti quelli che voi definite normali e che magari frequentano i centri commerciali ci sono quelli che lavorano tutto il giorno e durante il weekend escono poco, ci sono quelli che escono spesso, ci sono quelli che hanno una grande compagnia, ci sono quelli che hanno solo un amico del cuore, ci sono quelli che escono con cugini, ci sono quelli che vanno a ballare, ci sono quelli che preferiscono il cinema, ci sono quelli piu timidi, ci sono quelli piu estroversi, ci sono quelli che escono soprattutto con il partner, ci sono operai, ci sono impiegati, ci sono commessi, ci sono camerieri. Insomma c'è vita con differenti sfaccettature. Leggere alcuni commenti mi da l'impressione che qualcuno abbia un parere distorto sulle entità umane differenti da lui

alien boy 05-02-2015 23:58

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
io sono normale, sono gli altri che sono anormali :D

Blue Sky 06-02-2015 00:44

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Posso capire la domanda, ma la mia risposta è assolutamente sì: voglio essere normale.

Ma la verità a mio parere è quello che ha detto Blur, non esiste un club dei "normali", tutti coalizzati tra di loro e uguali nelle loro vite, come se fossero intercambiabili.
Nel fine settimana c'è quello che va al cinema, c'è quello che va al supermercato e c'è quello che va a guidare l'aereoplano. La sera c'è quello che legge, c'è quello che guarda il talk show politico e c'è quello che si ubriaca.
E se anche vogliamo dire che la società moderna ci "omologa", essa omologa noi fobici nè più nè meno degli altri. Il mio essere timido non mi rende certo immune dall'omologazione culturale, o superiore o più sensibile degli altri. Io sono cresciuto nella stessa identica società in cui sono cresciuti gli estroversoni, l'unica cosa che mi caratterizza rispetto a loro è che io ho un problema che loro non hanno.

Quindi per me la questione non è tanto che voglio essere "come i normali", è che voglio essere "non sociofobico". Sono io che ho un problema e sono io che devo fare un passo per risolverlo, ma non è un passo verso qualcosa di diverso da me (siano gli altri o la società), è un passo verso un me stesso migliore. E' eliminare un problema dalla mia vita, nient'altro.

Angus 06-02-2015 01:15

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1450955)
Il fatto è: cosa significa realmente non essere "normale"?

Non capisco cosa vuoi dirmi.
Essere anormale significa, per definizione, non rientrare, almeno per qualche aspetto, in alcuno dei modelli normativi proposti dalla propria cultura.

Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1450979)
Posso capire la domanda, ma la mia risposta è assolutamente sì: voglio essere normale.

Ma la verità a mio parere è quello che ha detto Blur, non esiste un club dei "normali", tutti coalizzati tra di loro e uguali nelle loro vite, come se fossero intercambiabili.
Nel fine settimana c'è quello che va al cinema, c'è quello che va al supermercato e c'è quello che va a guidare l'aereoplano. La sera c'è quello che legge, c'è quello che guarda il talk show politico e c'è quello che si ubriaca.

Scusa, ma il discorso non regge. Se i normali sono tutti diversi e "liberi", non sono normali. Essere normali comporta necessariamente avere caratteristiche comuni (corrispondenti, se non a tratti positivi, a tratti negativi: non essere anormali), il che a seconda del modello normativo del caso comporta in misura più o meno significativa la negazione di parte della propria individualità.
Affermare l'esistenza della "normalità" non significa ritenere che coloro che vi rientrano siano automi prodotti in serie. Non può però neanche significare che essi non rinuncino a qualcosa. Se così non fosse, sarebbe una categoria priva di contenuto: se ognuno può essere, da individuo autonomo rispetto al gruppo, ciò che vuole essere, la norma non c'è.

Quote:

Quindi per me la questione non è tanto che voglio essere "come i normali", è che voglio essere "non sociofobico". Sono io che ho un problema e sono io che devo fare un passo per risolverlo, ma non è un passo verso qualcosa di diverso da me (siano gli altri o la società), è un passo verso un me stesso migliore. E' eliminare un problema dalla mia vita, nient'altro.
Dunque vorresti essere libero (meglio: più libero), non normale.

IO&EVELYN 06-02-2015 01:26

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
nel mio profondo certo che vorrei essere Normale come gli altri, la fuori. metterei la firma ora per poter rinascere una e solo una volta da persona normale, e anche senza desiderare cose impossibili.

però, dentro di me quel impossibile che tanto voglio e che non avrò mai, mi ''piace''. anche se mi ha e mi rovina la vita. perche per me ci sono 2 blocchi: la vita reale, questa qui che tutti viviamo, e quello che vorrei, (la semprecitata AMY). e visto che di gente che nel mondo vuole quello che voglio io non c'è n'è (sono ''unico'') e di gente che come desiderio piu forte vuole una cosa che non ci sarà mai si contano sulle dita di UNA mano, beh questo mi fa sentire appunto unico e diverso da quelli che stanno la fuori.

ok ok, non provateci nemmeno a capire.

kasper-me 06-02-2015 01:50

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
@Syd_77
....ci hai preso, nel senso che essere "normale" così, é suicidio dell'anima...almeno per me....

....nel tempo ho imparato una cosa, che si può sforzarsi di imparare ad interagire con gli altri in modo che a loro sia lineare e comprensibile, un pochino socialmente mimetizzati....

questo non vuol dire essere come loro.....xché semplicemente non passerò mai una domenica in un centro commerciale, xché quando mi chiedono che squadra tieni, gli risponderò sempre che non seguo il calcio......etc etc.

Intendo solo che voglio essere me, piú capace di interagire socialmente .....ma se questo vuol dire l'omologazione al pattume più pattume.....

.....mi riservo il diritto di circondarmi di persone simili a me e non morti viventi da stereotipo.

Kody 06-02-2015 02:37

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
attenzione: coloro che fanno ciò che vogliono quando vogliono di solito sono persone felici della loro vita appunto perchè l'hanno scelta di propria spontanea volontà. Alcuni diventano imprenditori/artisti/persone che hanno fatto del loro hobby un lavoro, spesso arrivando ad un discreto successo.

Se si vuole fare ciò che si desidera bisogna essere leader di se stessi. Bisogna capire cosa si vuole dalla vita, cosa si vuole fare, bisogna essere slegati da ansie, paure, giudizi, ecc.

la maggior parte delle persone non riesce ad arrivare a questo livello di pensiero, si ferma prima, perché i rischi sono tanti, mentre lavorare 8 ore e avere lo stipendio garantito senza grosse responsabilità è un'ottima alternativa. ma sopratutto è la società che prepara le persone ad essere inserite nel meccanismo e ad essere ingranaggi invece che creatori di qualcosa.

Negli ultimi tempi si sta sviluppando in me l'idea che la persona fobica tenda a odiare gli stereotipi e certe regole, ma ne risulti incatenata. Vedi i classici 'per fare quello DEVO essere estro" "per andare nel posto X DEVO essere così e comportarmi cosà"....

Per quanto mi riguarda, col tempo ho sviluppato l'idea che le cose le faccio quando ho voglia, non quando qualcuno ha detto che si DEVE fare. voglio uscire di giovedì invece che di sabato? Lo faccio, certo con gli amici che non lavoravano di giovedì. Voglio andare in disco? Vado in disco, non importa se non sono estro o che altro. Voglio fare un regalo ad una ragazza anche se non è un giorno particolare? Lo faccio. Voglio cercarmi un lavoro che non mi tenga 8 ore per 5 giorni lontano da ciò che voglio fare io? mi muovo in quella direzione.

Non credo sia da persona matura questa sottile offesa sulla vita delle persone normali, che è fatta di lavoro e di svago nel finesettimana. È una loro scelta. se il resto della settimana lavorano, quando crediamo che si possano svagare? Che poi non c'è solo gente che va in disco o al cinema. Ci sono quelli che si fanno un viaggio di due giorni, chi va a cene particolari, ecc.

E attenzione, quando si sta a contatto con le persone non si possono evitare del tutto cose come cene con colleghi, cenette con amici, uscire con la ragazza, ecc. Ci sono tutta una serie di situazioni, matrimoni, comunioni, ecc che anche controvoglia, vanno fatte. Altrimenti si passa da perfetti parassiti.

Attualmente non conosco alcuna persona fobica che pur rimanendo fobica sia felice della sua vita e sia felice di non essere normale, per quanto ne parli male. Per me pero' era peggio da fobico che da normale. Quando sono arrivato ad avere una vita normale, ho pero' desiderato e voluto di più.

Blue Sky 06-02-2015 02:48

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1450993)
Scusa, ma il discorso non regge. Se i normali sono tutti diversi e "liberi", non sono normali. Essere normali comporta necessariamente avere caratteristiche comuni (corrispondenti, se non a tratti positivi, a tratti negativi: non essere anormali), il che a seconda del modello normativo del caso comporta in misura più o meno significativa la negazione di parte della propria individualità.
Affermare l'esistenza della "normalità" non significa ritenere che coloro che vi rientrano siano automi prodotti in serie. Non può però neanche significare che essi non rinuncino a qualcosa. Se così non fosse, sarebbe una categoria priva di contenuto: se ognuno può essere, da individuo autonomo rispetto al gruppo, ciò che vuole essere, la norma non c'è.

Sì, posso concordare che tutte le persone normali per definizione rispettano un modello normativo, e parzialmente negano la propria individualità.
Diciamo allora più semplicemente che sotto questo aspetto non vedo una contrapposizione tra me in quanto sociofobico e loro.
Non so come dire, anche io voglio un lavoro, anche io ambisco ad avere una relazione sentimentale e a sposarmi, anche io necessito di rapporti di amicizia, anche io ho bisogno dei parenti, anche io amo divertirmi, anche io amo chiacchierare e ridere con altri... solo che tutte queste cose non riesco a farle perchè sono affetto da una fobia.
Se i "normali" sono coloro che rispettano la "norma", allora il loro opposto non è il sociofobico: è il rivoluzionario, il martire, il contestatore, l'oppositore. Quelle sì che sono persone che possono dire a buon titolo "io sono diverso dalle persone normali perché non accetto la loro cultura e i loro modi di essere". Naturalmente le categorie possono coincidere: quella persona può essere anche sociofobica (e infatti vedo nel forum molti utenti che legittimamente non si riconoscono nei valori della società contemporanea), ma si tratta di una coincidenza non necessaria, la fobia sociale in sè è solo un disturbo psicologico, non un'opzione valoriale.

Insomma tutto il mio discorso (che tra l'altro non vuole porsi in contraddizione col tuo :mrgreen:) può ridursi a dire che non mi convince l'idea del sociofobico come culturalmente diverso dagli altri in quanto tale. Se lo è, lo è per le sue convinzioni, che gli rimarrebbero anche se non avesse la fobia.

DeadMan87 06-02-2015 03:04

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Ultimamente io ho dei forti dubbi sul concetto di normalità. Sarò io a capitare solo vicino a gente poco normale, ma non vedo nessuno di veramente "normale".

Sicuramente tante persone mi sembrano più a loro agio di altri in molti contesti sociali e quotidiani. Ma hanno tutti il loro carico di casini, illusioni, difetti, vizi, egoismi, blocchi mentali, pregiudizi e nessuno di loro si fa mancare pare mentali letteralmente A PALATE. E nessuno di loro mi sembra realmente felice di nulla, tant'è che devono continuamente caricare qualcun'altro per stare meglio, il capo carica i sottoposti, il marito ce l'ha sempre con la moglie, quell'altro che l'ha sempre con qualcuno di diverso ogni giorno, quello che deve sempre dimostrare qualcosa, quell'altro che se ne esce sempre fuori con progetti che non realizza mai, e via così.

Se per normalità si intende trovare un punto di equilibrio relativo, cioè arrivare a poter dire "sto un minimo sereno raggiunte queste condizioni" ok posso capirlo e in effetti è una cosa a cui aspiro anche io.

Ma per il resto il termine normale secondo me indica un qualcosa che semplicemente non trova un corrispettivo reale in nessuno.

Blue Sky 06-02-2015 03:13

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1451026)
Ultimamente io ho dei forti dubbi sul concetto di normalità. Sarò io a capitare solo vicino a gente poco normale, ma non vedo nessuno di veramente "normale".

Sicuramente tante persone mi sembrano più a loro agio di altri in molti contesti sociali e quotidiani. Ma hanno tutti il loro carico di casini, illusioni, difetti, vizi, egoismi, blocchi mentali, pregiudizi e nessuno di loro si fa mancare pare mentali letteralmente A PALATE. E nessuno di loro mi sembra realmente felice di nulla, tant'è che devono continuamente caricare qualcun'altro per stare meglio, il capo carica i sottoposti, il marito ce l'ha sempre con la moglie, quell'altro che l'ha sempre con qualcuno di diverso ogni giorno, quello che deve sempre dimostrare qualcosa, quell'altro che se ne esce sempre fuori con progetti che non realizza mai, e via così.

Se per normalità si intende trovare un punto di equilibrio relativo, cioè arrivare a poter dire "sto un minimo sereno raggiunte queste condizioni" ok posso capirlo e in effetti è una cosa a cui aspiro anche io.

Ma per il resto il termine normale secondo me indica un qualcosa che semplicemente non trova un corrispettivo reale in nessuno.

Sono d'accordo. Infatti non c'è solo la fobia sociale tra i problemi psicologici che una persona può avere. E non si può certo dire che una persona estroversa sia in quanto tale "sana" o equilibrata.
Ecco, forse a differenza tua io qualche persona che definirei "normale" la trovo. Persone nelle quali, nemmeno con un pò di fantasia, riesco a intravedere una problematica psicologica. Però riconosco sinceramente di non essere un grande osservatore, e che spesso la mia lente di osservazione è falsata dal mio essere infelice, cosa che mi porta a sottovalutare le problematiche diverse dalla mia.

DeadMan87 06-02-2015 03:22

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1451028)
Sono d'accordo. Infatti non c'è solo la fobia sociale tra i problemi psicologici che una persona può avere. E non si può certo dire che una persona estroversa sia in quanto tale "sana" o equilibrata.
Ecco, forse a differenza tua io qualche persona che definirei "normale" la trovo. Persone nelle quali, nemmeno con un pò di fantasia, riesco a intravedere una problematica psicologica. Però riconosco sinceramente di non essere un grande osservatore, e che spesso la mia lente di osservazione è falsata dal mio essere infelice, cosa che mi porta a sottovalutare le problematiche diverse dalla mia.

Al tutto io sommo la gente incapace di vedere al di là del proprio naso.

Per dire, uno che passa il tempo a parlare di calcio scommesse e si fa progetti impossibili a meno che vinca seriamente milionate di euro, per me soffre di problemi gravissimi di contatto con la realtà.

E non parlo del discorso "goliardico" di farsi progetti impossibili, che ci sta, ma di uno che ci crede sul serio.

Keith 06-02-2015 09:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451017)
Per quanto mi riguarda, col tempo ho sviluppato l'idea che le cose le faccio quando ho voglia, non quando qualcuno ha detto che si DEVE fare.

Non credo sia da persona matura questa sottile offesa sulla vita delle persone normali, che è fatta di lavoro e di svago nel fine settimana.

E attenzione, quando si sta a contatto con le persone non si possono evitare del tutto cose come cene con colleghi, cenette con amici, uscire con la ragazza, ecc. Ci sono tutta una serie di situazioni, matrimoni, comunioni, ecc che anche controvoglia, vanno fatte. Altrimenti si passa da perfetti parassiti.

Nella prima parte dici che fai le cose quando hai voglia, poi dopo sostieni che ci sono degli obblighi. E allora bisogna decidersi se uno vuole diventare "normale" e rapportarsi con gli altri deve per forza rispettare degli obblighi, non può essere libero di fare come gli pare come dici tu, a meno che non voglia essere un normale-asociale.

"Non credo sia da persona matura" lo dici a qualcun'altro! A maggior ragione perché non hai capito che nella mia affermazione io non volevo offendere i normali, ma solo far notare che non potrei fare la loro vita.

~~~ 06-02-2015 10:10

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Più che la normalità mi spaventa un impegno tassativo quotidiano [al di là del fatto che ora non sento di poter reggere i rapporti con gli altri, ma vabbe'].
Se nel rapporto con la quotidianità ci si sente inculati e non padroni della situazione ci si ritrova stremati e non cresciuti.

flydown 06-02-2015 10:33

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1450979)
...che va a guidare l'aereoplano.

ot.

dai Blue , :) si dice pilotare!! :D

cancellato15252 06-02-2015 11:42

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Che vorrà mai dire normale?

Blue Sky 06-02-2015 12:45

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da flydown (Messaggio 1451047)
ot.

dai Blue , :) si dice pilotare!! :D

lo sapevo che dicevo una cazzata :sisi:

simopi 06-02-2015 12:48

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
A questo punto direi di no. Ma la mia è arrendevolezza, tanto non ci riesco a vivere come i normali... qualsiasi cosa faccio è ignorata, non risulto interessante. Forse vivrei più tranquillo come sono adesso e dovrei cercare altri "come me".

Blue Sky 06-02-2015 12:50

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1451029)
Al tutto io sommo la gente incapace di vedere al di là del proprio naso.

Per dire, uno che passa il tempo a parlare di calcio scommesse e si fa progetti impossibili a meno che vinca seriamente milionate di euro, per me soffre di problemi gravissimi di contatto con la realtà.

E non parlo del discorso "goliardico" di farsi progetti impossibili, che ci sta, ma di uno che ci crede sul serio.

Giustissimo.
Va bè ma la casistica potrebbe continuare all'infinito. Ad esempio quegli estroversi che vogliono sempre essere al centro dell'attenzione, vogliono esibirsi anche a costo cimentarsi in cose di cui non sono capaci e pretendere l'attenzione degli altri. Ok, loro non hanno la fobia sociale, però anche la loro situazione è foriera di perenne insicurezza e frustrazione.
Oppure le persone che sono vittime di continui attacchi d'ira per cose di poco conto. Ho lavorato con una persona così, era insopportabile per me, e alla lunga viveva male lei stessa. E anche quella era estroversa.

cancellato13248 06-02-2015 12:55

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Vorrei non essere fobica . Questo mi faciliterebbe molto la vita . Avrei meno tempo perso. Pur non socializzando spendo moltissimo tempo a pensare alla vita sociale . Mi risparmerei anche il tempo che dedico ai dubbi ( che ho perche mi sembra che manca sempre qualche informazione che non ho ricevuto dalle persone intorno ) Quindi andrebbe li li la cosa

La paura ci sarebbe nel conformismo che sospetto potrei avere una volta circondandomi da molte persone. Gia cosi mi sembra di non riuscire ad avere o a sostenere le mie idee .

utopia? 06-02-2015 13:03

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Ancora vi ostinate a usare il termine "normale"?

Vivete secondo la vostra volontà, per quanto si possa, questo è l'importante.

Blue Sky 06-02-2015 13:05

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Sample (Messaggio 1451095)
Vorrei non essere fobica . Questo mi faciliterebbe molto la vita . Avrei meno tempo perso. Pur non socializzando spendo moltissimo tempo a pensare alla vita sociale . Mi risparmerei anche il tempo che dedico ai dubbi ( che ho perche mi sembra che manca sempre qualche informazione che non ho ricevuto dalle persone intorno ) Quindi andrebbe li li la cosa

La paura ci sarebbe nel conformismo che sospetto potrei avere una volta circondandomi da molte persone. Gia cosi mi sembra di non riuscire ad avere o a sostenere le mie idee .

Sulla prima parte del tuo post mi trovi completamente d'accordo... la fobia sociale è tanto tempo perso! Per fare un esempio, io se devo fare una ridicola telefonata sto a programmarla per giorni ("chiamerò alla tal ora, dirò questo e quello" "e se si offende che lo chiamo sul cellulare?"), quando la faccio ho bisogno di isolarmi in casa, non avere persone attorno, ripassare mentalmente quello che devo dire.... Quanto tempo perso per una telefonata che poi dura cinque minuti. Bastava farla subito, non appena mi era venuto in mente di farla. E questo è solo un esempio di quanto tempo si può perdere quando si ha paura di fare le cose o vedere le persone.

La seconda parte del post però mi spinge a una considerazione: io credo che quando una persona si sente libera da paure e fobie nel rapporto con gli altri è più tranquilla e serena nell'affermare le proprie opinioni. Almeno per me la problematica è questa. Temo il giudizio negativo degli altri, quindi finisco per non sostenere mai la mia idea se questa contrasta con la loro. Se fossi più libero mi farei molti meno problemi.

Suttree 06-02-2015 13:06

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1451098)

Vivete secondo la vostra volontà

E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Blue Sky 06-02-2015 13:10

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

è vero, se non sbaglio ne avevi parlato in un topic che hai aperto.
Secondo me quello è il primo passo che devi cercare di fare, trovare un certo maggiore entusiasmo nelle cose, trovare qualcosa che ti piace, avere insomma momenti piacevoli. Va bè non voglio andare off topic, però sicuramente il consiglio è di lavorare su quell'aspetto :bene:

utopia? 06-02-2015 13:15

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Quote:

Originariamente inviata da Utopia?
per quanto si possa

Volontà nelle grandi e nelle piccole cose. Nelle decisioni più e nelle meno importanti.
Se non sai cosa vuoi e la tua volontà non può agire nell'assoluto, fai almeno in modo che possa agire nell'immediato.
Agire senza influenze.

Kody 06-02-2015 13:46

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1451037)
Nella prima parte dici che fai le cose quando hai voglia, poi dopo sostieni che ci sono degli obblighi. E allora bisogna decidersi se uno vuole diventare "normale" e rapportarsi con gli altri deve per forza rispettare degli obblighi, non può essere libero di fare come gli pare come dici tu, a meno che non voglia essere un normale-asociale.

"Non credo sia da persona matura" lo dici a qualcun'altro! A maggior ragione perché non hai capito che nella mia affermazione io non volevo offendere i normali, ma solo far notare che non potrei fare la loro vita.

No, attento. Nel momento in cui tu VUOI iscriverti a questo forum, DEVI anche rispettare le regole. L'idealizzazione di un mondo dove ognuno fa quello che vuole si chiama completa anarchia. Se vuoi vivere in un condominio, devi romperti le balle coi condomini. Se vuoi fare il medico, devi fare l'università. Se vuoi avere la ragazza, non è che puoi dirle "Ci vediamo quando lo voglio io". Stessa cosa per amici, ecc. Forse le cene coi colleghi sono le più evitabili, ma resta il fatto che scelto quello che vuoi fare/diventare non sei esente da obblighi.

Decidere cosa si vuole essere e fare è importantissimo, ma credere di non avere nessun obbligo verso gli altri è anarchia e asocialità, secondo me.

Notare poi una cosa: quando parlo di fobico medio (aspetti in comune a tutti i fobici) si rivolta mezza utenza dicendo che non esiste e che ognuno è diverso. E appopvo. Ma appena si parla di "normale" (cos ancor più generale e astratta secondo me) ecco che tutti hanno aspetti in comune e sono dei pecorai.

Anche le persone di tutti i giorni sono diverse. Tanti seguono il calcio, ma non tutti.

Ripeto solo che per avere la vita che si VUOLE non solo si deve sconfiggere la fs completamente, ma si deve anche passare al livello di pensiero superiore a quello della media delle persone. Bisogna imparare a essere leader di se stessi, a porsi obbiettivi di vita che non siano i classici che ci insegna la società. Una persona fobica, per quanto sarebbe mio piacere garantirle un tale salto, non può credere di ottenere grossi cambiamenti se prima non elimina la fs e allena un po'di social skills....tutto qui.


Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Questo è un problema di un sacco di gente. Quando non sai quello che vuoi la vita diventa priva di significato. Troppo persone vengono plasmate dalla società per essere ingranaggi di sistemi messi in piedi da persone che avevano un obbiettivo. Troppi prendono per buono che 'si deve studiare e prendere bei voti, poi si deve andare a lavorare 8 ore al giorno per anni, si deve fare una famiglia, si deve morire".

Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

Suttree 06-02-2015 14:21

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)



Questo è un problema di un sacco di gente. Quando non sai quello che vuoi la vita diventa priva di significato. Troppo persone vengono plasmate dalla società per essere ingranaggi di sistemi messi in piedi da persone che avevano un obbiettivo. Troppi prendono per buono che 'si deve studiare e prendere bei voti, poi si deve andare a lavorare 8 ore al giorno per anni, si deve fare una famiglia, si deve morire".

Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

Quello evidenziato in grassetto purtroppo prima o poi lo devono fare tutti:D
Comunque è vero..la mia vita infatti è priva di uno scopo e di significato..non avendo obiettivi, passioni o interessi particolari sono in una situazione di stallo:nonso:
L'unica cosa che so per certo è che vorrei trovare lavoro per poter andare a vivere da solo (però è un obiettivo temporaneo e certamente non una ragione di vita).

IO&EVELYN 06-02-2015 14:37

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da utopia? (Messaggio 1451107)
Volontà nelle grandi e nelle piccole cose. Nelle decisioni più e nelle meno importanti.
Se non sai cosa vuoi e la tua volontà non può agire nell'assoluto, fai almeno in modo che possa agire nell'immediato.
Agire senza influenze.


e ribadisco: se uno sa cosa vuole ma non potrà mai e poi mai ottenerlo perchè è impossibile?

utopia? 06-02-2015 14:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 1451138)
e ribadisco: se uno sa cosa vuole ma non potrà mai e poi mai ottenerlo perchè è impossibile?

E io ribadisco, la volontà non è solo il raggiungimento dei propri grandi obiettivi, è anche gestione delle più piccole e più relativamente insignificanti cose.

Keith 06-02-2015 16:47

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suttree (Messaggio 1451102)
E se uno non sa cosa vuole:interrogativo:
Tutti lo danno per scontato..ma io non lo so cosa voglio:nonso:

Ma invece non è scontato proprio per niente!
Solo quando si ha chiaro l'obiettivo dinanzi a noi si può combattere per ottenerlo, il problema è che ogni scelta comporta dei compromessi duri da accettare, da qui nascono le indecisioni, oppure la poca grinta impiegata nel raggiungere gli obiettivi.

Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)
No, attento. Nel momento in cui tu VUOI iscriverti a questo forum, DEVI anche rispettare le regole. L'idealizzazione di un mondo dove ognuno fa quello che vuole si chiama completa anarchia. Se vuoi vivere in un condominio, devi romperti le balle coi condomini. Se vuoi fare il medico, devi fare l'università. Se vuoi avere la ragazza, non è che puoi dirle "Ci vediamo quando lo voglio io". Stessa cosa per amici, ecc. Forse le cene coi colleghi sono le più evitabili, ma resta il fatto che scelto quello che vuoi fare/diventare non sei esente da obblighi.

Decidere cosa si vuole essere e fare è importantissimo, ma credere di non avere nessun obbligo verso gli altri è anarchia e asocialità, secondo me.

Grazie per avermi spiegato come si vive in società, io non lo sapevo! Ora che mi hai illuminato sono un uomo migliore :sarcastico:

Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1451127)
Essero fobico ti da la possibilità di spezzare queste catene e di capire che la felicità è fare quello che si vuole nella vita, non quello che la società si aspetta facciamo. Tuttavia la presenza della fobia è un ostacolo a passare al livello di pensiero superiore e all'effettivo raggiungimento dei propri obbiettivi.

La fobia sociale intesa non come disturbo fine a se stesso, ma come un qualcosa che ci aiuta a riflettere sulla strada da percorrere.. si, ci può stare. Vedi che se ti sforzi puoi dire anche cose sensate :ridacchiare:


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:42.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.