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Autocontrollo ed emozioni represse
Io dico basta. E voi?
:brindis: AGGIUNGO: http://www.psicoterapiainfantile.it/..._dolorose.html (merita di essere letto) |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Chi si lascia andare è perduto.
... Relativamente, certo, come vi pare. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
L'autocontrollo e la coscienza.. è morale , ci distinguono in natura, permettendoci di vivere nella società.
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Penso alle mie paranoie eccessive a certi riguardi che mi limitano inutilmente o anche al fatto che rispetto al modo di comunicare di molte persone appaio più fredda e soprattutto meno spontanea, trasmettendo meno di quanto mi piacerebbe. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Forse magari questo trattenersi apparendo poco spontanei è la paura di esagerare nel senso opposto cioè la "paura di perdere il controllo". |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Le persone fredde stringate di norma non piacciono... l'equilibrio è un utopia... :pensando: meglio lasciarsi andare al lato della forza espansiva ? tanto da freddi cosa abbiamo raccolto?
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Quindi come si fa a lasciarsi andare?
Provare.. e se si esagera nelle emozioni ? Bisogna tollerare o meglio non giudicare nostri errori come i peggiori. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
sorry
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Io invece vorrei avere più autocontrollo, perchè non ho filtri, anche quando mi sforzo si vede benissimo cosa io stia provando.
Devo lavorare su una faccia da non me ne frega un cazzo di niente http://www.reactiongifs.com/wp-conte...ris-Hilton.gif |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Sapessi quante volte avrei voglia di farmi un bel pianto, e non ci riesco. In alcuni casi, mi ascolto qualche canzone che mi forzi lo stato d'animo represso, e allora mi si umettano gli occhi. Ma un bel pianto copioso, non ci riesco da almeno due anni. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Spero di non far arrabbiare nessuno se scindo autocontrollo da emozioni represse. Eh?
Reprimere delle emozioni porta alla progressiva costruzione di una facciata artificiale che, nel tempo, non è detto possa affatto piacerci. Può progressivamente diventare una gabbia dove il nostro spazio di manovra è ridotto e castrato. Una facciata che ha il vizio di non volersene andare, dopo, nemmeno se ci proviamo. Al pari di una registrazione, questa si ripropone. Affossando alcuni lati di noi, schermandone altri, immergendone altri ancora perfino a noi stessi, rendendoci impossibile raffrontarci con nostro Io più intimo. Nel tempo, la repressione porta a dolore e tristezza, in quanto ci rende mancanti di qualcosa. Di noi. L'autocontrollo invece è qualcosa che si dosa come il sale e, al pari di esso, è un componente vitale per la nostra vita, per usato con attenzione e solo dove le circostanze lo richiedono. E si, è necessario allo svolgimento di una vita sociale degna di questo nome (parlo per sentito dire... ovvio). Repressione: Contro. Autocontrollo: Pro. Autocontrollatevi senza reprimervi, allora, e capite dove sta la linea di demarcazione fra le due cose. Non facile (e non lo è mai), ma necessario, pare. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Dammi tempo altri due anni di psicoterapia e potrò dire anche io basta :D
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
il controllo ti controlla, banale ma vero.
essendo l'essere umano una miscela di emozioni e raziocinio, se il raziocinio pretende di avere il controllo sulla sfera emozionale, la sfera emozionale va in tilt e compaiono i sintomi. quindi si,mi unisco, e "dico basta" con l'autocontrollo e con le emozioni represse, il problema è che lo "dico E basta". |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Avevo trovato un modo per liberarmi di tutte le emozioni represse, incomprensioni, desideri impossibili. Mi ero appassionata ad uno sport, mi faceva sentire davvero bene ma l'ho dovuto interrompere perché troppo costoso.
Da qualche tempo sto imparando ad esprimere la mia opinione, ma credo che non lo sappia fare bene perché poi la gente non mi guarda bene |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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E portano conseguenze assai peggiori. Ribadisco, chi si lascia andare è (relativamente) perduto. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
L'autocontrollo è un fattore fondamentale della vita sociale, eppure viene universalmente apprezzato che riesce, dosando e contestualizzando il meglio possibile, a lasciarsi andare all'occorrenza.
Il problema dell'autocontrollo inserito in un contesto di repressione emotiva, è che diventa una vera e propria ossessione, quasi assuefante. C'è sempre un nuovo limite di impassibilità da superare, e così riesci a passare anche mesi senza dire mai a nessuno cosa ti frulla nella testa. Ti ritrovi a fare la figura della colonna portante con genitori e fratelli perché ci sono già tanti casini in famiglia uno più pressante dell'altro, e figurarsi se c'è tempo per i tuoi non problemi. Ti ritrovi a rispondere sempre "tutto ok", "niente" o "il solito" a praticamente chiunque quando ti chiede come butta, non importa quanta confidenza ci sia e quante parole ti rimangono bloccate in gola. Ti ritrovi ad attaccare un turno dopo l'altro in un anno e mezzo a contatto con le stesse persone, senza mai condividere nulla della tua vita privata, senza mai battere ciglio a prescindere da quanto sia merdoso quel periodo mentre gli altri vedi che sono in grado di distribuire quel poco di vita privata che crea un po' di confidenza tra colleghi. Ti ritrovi a spartire in viaggio di gruppo il letto con la ragazza che riempie i tuoi pensieri senza azzardarti a fare nulla, perché siete amici e non devi deludere la fiducia altrui. eccetera eccetera.. Io sono modestamente cintura nera in questo campo e stavo puntando a record mica da ridere, trovare questo forum mi ha fatto perdere qualche punto, sono veramente anni che i miei pensieri non lasciano la mia scatola cranica. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Se le fai invece come "limite autoimposto", c'è meno di buono. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Cmq è un discorso senza via d'uscita perchè potresti dirmi che la prima ondata di "repressione emozionale" è stata un risposta di difesa ad un "eccesso di emozionalità"...ma per me il problema principale rimane l'eccesso di controllo, mai sentito di gente che sta male perchè si sfoga... nota autobiografica: ricordo quando da ragazzino, affascinato dalla tecnologia, percepivo le emozioni come un ostacolo da eliminare, e facessi di tutto per apparire freddo e distaccato (anche se sicuramente questo modo di fare è stato la conseguenza di altro). Ho capito solo anni dopo quanto mi sbagliavo e quanto mi sono fatto del male. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Il controllo è anche il potere di gestire le cosiddette "parti di sè stessi". |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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se non le tiri fuori come fai a conoscerle e ad affrontarle? ci sono aspetti di noi che non ci piacciono, ma non per questo non esistono. per evitare fraintendimenti non sto dicendo che si dovrebbe sempre agire d'impulso, in modo istintivo, senza filtri ecc ma che certi aspetti vanno accettati e vissuti, per poi poterci lavorare sopra, ma se uno si fascia sempre la testa prima di romperla rischia di fare ancora più danni. "la ragione è un pesce che crede di contenere in sè il mare" diceva qualcuno ps:come giustamente hai detto poi la cosa diventa troppo soggettiva perchè io ad esempio ho vissuto come più problematico il controllo delle emozioni/apatia mentre magari per te è più problematica la potenza delle tue emozioni, non so.. in ogni caso c'è uno squilibrio a favore dell'uno o dell'altra :) |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Controllo ed equilibrio non sono la stessa cosa, almeno io che problemi con il bisogno di controllo ne ho fin troppi sono arrivata a questa conclusione. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Se ho mai confessato ai miei genitori di avere paura di qualcosa non lo ricordo.
Sono convinta, inizialmente solo a livello inconscio, ormai anche razionalmente, che i miei genitori non siano, né siano mai stati, in grado di gestire l'angoscia che i miei sentimenti suscitano da sempre in loro quindi li ho nascosti così bene e da così tanto tempo che non li ritrovo. Tutte le volte in cui ho tentato di esprimere in loro presenza come io mi sentissi ho percepito una fortissima ansia da parte loro che si traduceva in frasi fatte o aggressioni verbali atte a giustificare colpe che si autoimputavano, colpe spesso inesistenti, il che rendeva sterile ed estremamente doloroso il mio tentativo. È ancora così, tranne rarissime occasioni di brevissima durata, qualche minuto, in cui riescono a focalizzare alcune loro problematiche ma come ci si ricollega alle mie si riproietta sempre la stessa scena del medesimo film. Ergo esprimere le mie paure "è una pessima idea e porta solo altro dolore". :miodio: Riesco a parlare delle mie emozioni solo dopo "aver razionalizzato". Se ho un problema non lo racconto a nessuno finchè non ne sono venuta a capo, è già molto per me riuscire a dire "ho un problema ma non voglio parlarne" nel momento in cui ce l'ho. Se soffro emotivamente non voglio nemmeno accennarne, se soffro per qualcuno inizialmente mi rifiuto di ammetterlo anche con me stessa, quando "mi passa" forse riesco ad ammetterlo con la mia psicoanalista e forse forse ma di rado, dopo mooolto tempo con pochissimi amici intimi. Ad un certo punto, non so quando, in qualche parte recondita di me, è stato marchiato a fuoco "meglio rabbiosa che paurosa, la paura è qualcosa di cui vergognarsi". Sono solo riuscita ad imparare a sfogare la rabbia senza danneggiare me o altri, a controllarla per non finire in guai peggiori (non sempre mi riesce, ancora oggi). Solo nel lutto sono riuscita ad andare oltre la rabbia e sentire tutto quello che c'è sotto, in ultimo, il dolore puro. Non sono nemmeno sicura di sapere cosa significhi realmente avere paura, non sono certa di sapere cosa si provi, ricordo solo in maniera molto vaga di averne avuta e di non aver neppure ipotizzato di parlarne ai mie genitori. In compenso soffro di ansia ed ho delle fobie (di cui mi vergogno perché mi sembrano ridicole proprio perché non ho paura di molte delle cose che spaventano la maggior parte delle persone) che possono scatenare in me non proprio attacchi di panico ma un principio di essi. Qualche attacco di panico "come si deve" l'ho avuto ma pochi e scollegati da situazioni ansiogene, addirittura in momenti di relax ma inseriti in periodi di fortissimo stress psicofisico. Mi sono trovata in situazioni oggettivamente rischiose ma non ricordo di aver mai aperto la bocca per gridare "aiuto", non ci ho proprio pensato, non avevo paura. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
essendo timido non mi lascio andare a grandi abbracci, e quindi non faccio trasparire il mio affetto per una persona questo sopratutto in famiglia,solo a mia nonna la riempio di abbracci:)poi si torna sempre li le donne,ho ricordi vaghi dello mio sprigionare le mie emozioni con una donna e passato molto tempo,e la mia timidezza non mi aiuta, ma io la vivo bene e sono sicuro che una donna genuina vera,semplice, che mi capisca,la trovero':perfetto:
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Le emozioni represse mi divorano da dentro http://www.fobiasociale.com/picture....pictureid=2569
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
E' un tema su cui non riesco a prendere una posizione netta a riguardo.. mi rendo conto che, idealmente, condividere le proprie emozioni sia fondamentale per contenerle.. ma spesso capita che le persone a cui ci si rivolge per confidarsi non siano in grado di rassicurarci, e che vengano terrorizzati dalle nostre stesse paure, accrescendo lo sconforto in noi e in loro.. per cui, mi chiedo, in questi casi come si fa?..
Così cerco di esternare le mie preoccupazioni quando credo di essere sicura che l'altra persona possa rassicurarmi e che possa sopportare il carico della mia emozione.. però allo stesso tempo, facendo così, capita che, spesso, molte emozioni le tengo per me, e l'ansia sale alle stelle. :testata: |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
In generale, a mio parere, è opportuno sfogare le proprie emozioni quando abbiamo un'elevata confidenza e un rapporto solido con una persona e inoltre sappiamo che lui o lei ci ascolterà e ci darà buoni consigli.
In generale è meglio evitare di sfogare emozioni negative con persone che in un determinato momento sono suggestionabili, che hanno poca stima di noi o con cui non siamo molto in confidenza, perché potrebbero stare male, rimproverarci di qualcosa oppure non dare abbastanza peso alle nostre parole rispettivamente. Inoltre, diverse persone ci danno consigli per cose diverse, quindi è sempre opportuno capire in cosa ci può aiutare qualcuno :) Ed è opportuno, di nuovo, porre i nostri problemi senza mettere troppa agitazione; un'esposizione tranquilla e chiara è la migliore. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Fatico pure a riconoscere e dare un nome a quelle emozioni, come un automa. :miodio: Quote:
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E se gli altri fossero, invece, in grado di sopportare un fardello così? :interrogativo: |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Nel post precendente non l'ho specificato ma volevo far rientrare nel mio discorso solo alcune persone, particolarmente fragili e vulverabili.. Estendendo il discorso, credo anche io che possano esserci potenzialmente diverse persone in grado di rassicurarci :)
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
io lo faccio solo sul forum... quelle poche volte che mi capita in casa non è piacevole ne per me ne per gli altri...
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
io ho sempre avuto un certo autocontrollo, ma tante emozioni represse, delle volte le ho trasformate in qualcosa di buono, altre volte in cose che mi hanno eroso e hanno contribuito a portarmi alla situazione di oggi.
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Ho impiegato gli ultimi quattro anni ad avere autocontrollo e a reprimere le cose, come uscirne?
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Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Oh, mi rispecchio perfettamente nell'articolo linkato nel primo post. Sono stata molto brava a reprimere le mie paure fin da piccolissima...e a nove anni, ricordo, avevo preso a strapparmi tutte le ciglia... e spesso dico/penso ancora adesso che 'non ho bisogno di nessuno!' lo dico anche a mio marito, perché sono così schifosamente orgogliosa :(
Sfogo la mia emotività nella scrittura. Quando scrivo posso riversare i miei sentimenti nei personaggi delle mie storie, è un po' come essere un'attrice, se divento qualcun altro riesco ad aprirmi. |
Re: Autocontrollo ed emozioni represse
Io sinceramente non so se ho delle emozioni represse.
Rabbia nei confronti di qualcuno? non credo... Non so, a volte mi incaxxo come una bestia quando guardo la tv (dalla politica al calcio) e mi metto a borbottare da solo :sisi: però penso che in quei casi la mia rabbia sia diretta verso quelle cose, non sia una valvola di sfogo per altre emozioni represse. |
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