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Il peso della solitudine.
Salve a tutti, volevo discutere di un argomento che purtroppo credo accomuni molti qui sul forum, cioè la solitudine. In particolare, volevo chiedervi questo: cos'è che pesa maggiormente nella solitudine? Cosa vi pesa di più dell'essere soli, e cosa vi manca?
A me principalmente pesa la mancanza di condivisione, forse la prima che mi viene in mente quando penso alla mia situazione. Quando sei solo, e per intere giornate non parli con un coetaneo, come nel mio caso, pesa molto il non condividere nulla. Dalle cose più stupide, come può essere la partita della squadra del cuore, fino alla musica, al film, arrivando a cose più serie come la condivisione dei momenti, di viaggi, uscite, cazzate. Ogni cosa la faccio da solo, nessuno sa che canzoni ascolto, se mi piace come gioca l'Inter, se mi è piaciuto quel film o come io mi senta. Parlo solo con me stesso ormai. Vedo gente intorno a me che è sempre in compagnia, foto felici su quel maledetto sito blu, amici di vecchia data che se la spassano, e io che scrivo su questo forum, senza niente intorno. Inoltre ciò che mi pesa spesso è il non sentirsi importanti. So che per la mia famiglia sono fondamentale, ma a parte loro sento che davvero a nessuno importa di me. Cioè, seriamente, non per auto commiserazione: sento che davvero non frega niente a nessuno di cosa faccia durante il giorno, o a che punto sono con l'università per esempio. Nessuno dei miei amici storici (ormai ex possiamo dire) ormai mi scrive da tempo. Credo non sappiano più nulla di me, e mi chiedo se a volte abbiano la curiosità. Io a loro ci penso, ogni tanto scrivo, ma loro non lo fanno mai. Forse ho sbagliato qualcosa nel passato, e ora merito questa situazione. Sono un po' schivo, ma forse non lo faccio apposta. Poi c'è la mancanza di un amore e di affetto, ma forse questo mi interessa di meno: spesso cerco di reprimere queste sensazioni, perché credo che se non si parte dall'amicizia e dallo sbloccarsi nelle situazioni sociali, credo che certe cose me le posso dimenticare. Non so proprio cosa significhi amare qualcuno ed essere amati. Importare davvero per una persona, da quando ti alzi a quando vai a dormire. Tanto vuoto, vuoto ovunque. Eppure non sono triste, penso che questo mi abbia fatto crescere, perché riesco ad apprezzare ogni cosa, anche due chiacchiere scambiate per puro caso con qualche conoscente. Perché è già tanto. Però vorrei che qualcosa cambiasse, perché non posso sopportare questo peso a lungo. Raccontatemi le vostre esperienze se vi va, le cose che vi pesano di più nella solitudine. Buona serata, grazie a tutti per la lettura, e scusate lo sfogo. |
Re: Il peso della solitudine.
Quello che più mi stupisce è che più vado avanti e più ricerco la solitudine, la mia necessità di socialità diventa sempre minore :pensando: non vorrei diventare un'eremita, ormai accetto la mia asocialità, ma deve avere un limite
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Re: Il peso della solitudine.
Mah, guarda, ormai la mia solitudine è talmente "perfezionata", talmente "evoluta" che non mi pesa più… davvero, anzi posso dire che ormai mi sento a mio agio soltanto quando sono solo…
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Re: Il peso della solitudine.
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Detto questo, me la prendo un altro po' con faccialibro, una delle invenzioni più utili degli ultimi anni e peggio utilizzata. L'ennesimo schifo che porta alla creazione di standard sociali ai quali non si può aderire, se non tramutandosi in delle prostitute. Concludo tornando un po' nel topic. A me manca la quotidianità (era una cosa che avevo accennato anche in un altro post), mi manca il poter chiamare qualcuno e dire "ci si fa una birra questa sera?", "ci si vede per una partita a pes?". |
Re: Il peso della solitudine.
La solitudine non mi pesa anche perchè nel 2014 non puoi dire che esiste la solitudine, basta avere internet e addio solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Guarda Joseph, nel mio caso hai già detto tutto tu. Dicono di fregarsene o che fai la lagna, ma bisognerebbe provare questa sensazione e poi ne riparliamo ^__^
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Re: Il peso della solitudine.
ci sono quelli che si sentono soli tra amici e parenti, fanno caso a se...
Io conosco quella dell'apertura del topic... la solitudine è una brutta bestia famelica... ti divora tutto, ti illudi di stare bene da solo ma, stai male... sempre più male, perdi anche il senso della misura, non hai input positivi, ti toglie le motivazioni, anche il fisico reagisce male, sei un fantasma di giorno e un disperato al calare della sera , fa male, fa tanto male. |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
per me avendo comunque qualche amico, pesa la solitudine invece amorosa e affettiva..... mai avuta tra l'altro...... prima alla fine di una festa una ragazza mi ha abbracciato per mezzo secondo, è stato bellissimo. so che un abbraccio è pochissima cosa, ma per me che sono un morto di affetto femminile, è stato tantissimo..... già... :timidezza:
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Re: Il peso della solitudine.
Anche a me manca la quotidianità,ma prima mi pesava di più questa mancanza con il tempo ho capito che queste sono cose superflue, sono cose che posso trovare in chiunque chiunque puo' diventare la mia compagna di shopping, o la mia compagna di serate in giro per locali, per poi magari scomparire nel nulla, a me manca più tosto la complicità vera e propria, l'intesa che si crea solo con chi ti conosce meglio di chiunque altro, quello che non avrò mai perché non sono capace di costruire rapporti di qualsiasi natura.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Come ha detto Stefania, anche a me quello che manca di più probabilmente è la complicità. Bene o male almeno due volte a settimana la vedo un po' di gente ma non ho nessuno e dico nessuno con cui poter parlare liberamente di qualsiasi cosa e senza paura di essere giudicato. Quando sono con gli altri sono sempre spontaneo, parlo, rido, scherzo, faccio battute, ma alcune cose me le tengo dentro e non c'è una persona a me vicina con cui sento di poter parlare anche di queste cose.
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Re: Il peso della solitudine.
Devo dire che la vera solitudine non l'ho mai provata. Ho degli amici storici e, attraverso tutte le vicissitudini tipiche dei rapporti lunghi, ho comunque mantenuto buoni legami. Grazie forse più a loro che a me, che spesso mi tiro indietro. Certo, abbiamo condiviso sempre meno esperienze nel corso degli anni, purtroppo sono un pò evitante e questo penalizza. Però loro ci sono, non sono l'amico che sentono tutti i giorni ma ci sono.
Insomma non voglio minimizzare: sono consapevole di avere questa fortuna. Una notte, pensando a un mio amico cui voglio molto bene, mi sono addirittura commosso, piangevo per la felicità di avere quella persona, che pur non sento quasi mai ma so che c'è. Ecco, unico appunto: non ho mai parlato con loro dei miei problemi sociali. Se li intuiscono o no non lo so, ma su questo non mi sono mai aperto. Nemmeno sull'argomento ragazze. Però non vuol dire che non siano delle vere amicizie, parliamo di tutto e con complicità. Una cosa che può sembrare una scemenza ma non lo è, è che recentemente ho preso il mio primo smartphone (lo so, in grande ritardo rispetto a quasi tutti) e ho cominciato a usare Whatsapp. E' incredibile quanto questo abbia intensificato i rapporti con gli amici. Li sento quasi ogni giorno, come una volta quando usavo Messenger. A un certo punto li sentivo solo via sms o di persona, è un errore che non rifarei perchè i rapporti rischiavano di morire lentamente. |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
a me lo smartphone (uno scarso galaxy s2) me lo regaleranno a natale.... -5... o meglio -4.....
ah e prima di natale cioè ora e anni addietro, quello che ho non è uno smartphone...... d'altronde non c'è lo mai avuto.... e pensare che fino a 2 anni esatti fa, di questi tempi avevo un nokia di quelli li che costano 20 euro solo per chiamare...... marò... :miodio: menomale che mio zio ogni 2 anni cambia cellulare e me lo regala a me! :D:applauso: |
Re: Il peso della solitudine.
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Però, nei limiti del possibile, io ti consiglierei di prenderne uno. A me ha aiutato molto proprio per sentire gli amici nella quotidianità, anche per delle scemenze. Fino a poco fa, se un amico voleva parlarmi di una cosa, aveva l'alternativa se scrivermi un sms oppure dirmela di persona... a queste condizioni, fatalmente andava a finire che spesso non mi contattava, e quel dialogo non avveniva. In questo modo ho perso molte possibilità di fare quelle famose "due chiacchiere". Ora mi capita più spesso, parliamo anche di calcio (ho letto che sei interista come me :mrgreen: se vuoi possiamo parlarne noi due :D) |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
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Sai quanto me ne frega di avere pochi contatti? NULLA :mrgreen: E' un'occasione in più. Un primo passo, un segnale di disponibilità verso gli altri, potresti vederla così. |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Comunque sinceramente io ho superato indenne questi anni in cui gli amici li vedevo, sì, ma a frequenza nemmeno settimanale, grazie a internet e alla presenza su alcuni forum. Occasioni di scambio quotidiano, su un sacco di temi, con le persone più disparate. A volte mi sorprendevo a parlare in real life dicendo "un mio amico fa questo, quello ecc.", quando in realtà si trattava di persone che non avevo mai visto di persona.
Insomma sono un entusiasta dei forum come strumento di interazione :mrgreen: |
Re: Il peso della solitudine.
Beh sì, anche se un forum non è la vita vera, vedi mille persone, avatar, ma poi nella realtà queste persone non le vedi mai (a meno di raduni e incontri).
Diciamo che a me la solitudine pesa, ma non sempre, cioè certe volte la sento molto di più, specialmente in mezzo ad altre persone: palestra, università, quando cammino in città per tornare a casa. |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Sì forse sarebbe più facile anche a me, ma io non mi apro con nessuno ugualmente :mrgreen:
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
A me manca principalmente l'avere rilevanza nella vita altrui che poi permette anche di sentirsi utili e dare qualcosa, ma in realtà mi accontento di poca rilevanza, giusto di risultare più gradita che non in quelle rare interazioni per cui al momento direi di potermi considerare soddisfatta da questo punto di vista.
Poi c'è la questione del raccontare le vicende e emozioni quotidiane, che al momento faccio solo coi miei genitori...anche quando torno da fuori soprattutto se ho avuto una giornata impegnativa (es. ieri che ho dato un esame) tutto sommato apprezzo di tornare a casa e avere qualcuno da salutare e con cui scambiare una parola e se loro sono fuori casa questa mancanza la noto (anche perchè io non sono solita neanche telefonare, chattare o altre forme di comunicazione), e mi preoccupa un pò l'ampia probabilità che un giorno questo tornare senza avere nessuno diventi la regola. Ed anche un umano desiderio che la propria opinione venga considerata,anche se la maggior parte del tempo non è che abbia da dire chissà che cose eccezionali, ma quelle volte che capita di avere qualche osservazione intelligente da fare (o che sembri tale) o immaginando di averla in potenza, spiace si perda quasi nel nulla. |
Re: Il peso della solitudine.
Si dice che la solitudine danneggi come 15 sigarette al giorno, alla fine fumare non fa poi così male se ce ne vogliono ben 15 :pensando:
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Re: Il peso della solitudine.
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Decisamente la persona sbagliata :mannaggia: |
Re: Il peso della solitudine.
Più che un peso in genere è un sollievo.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Avevo letto il paese della solitudine. Ed in certo senso è proprio questo: aver creato, più o meno volontariamente e consapevolmente, un paese di solitudine dove io sono la regina, il re, i sudditi e tutto quanto c'è in un paese fantastico. Insomma, una desolazione totale.
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Re: Il peso della solitudine.
Grazie a tutti delle risposte. Insomma, non a tutti pesa vedo. Per quanto riguarda SversO, che mi pare avesse scritto che non esiste solitudine con internet, io sinceramente direi che internet la amplifica forse. Nel senso che con internet ora puoi sentire tutti, ma questo ti porta anche ad estraniarti di più perché magari ti culli di più col fatto che siamo tutti connessi ecc...
Riempie le mie giornate sì, ma pesa comunque. |
Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
per me la solitudine è un'amica/nemica. Qualche volta non ci faccio caso , anzi è come un sollievo , il 'ritorno alla normalità' diciamo... altre volte invece sento un freddo , un senso di mancanza....forse, come dicono gli altri, trovare un equilibrio è la cosa migliore da fare.
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Re: Il peso della solitudine.
Già, per esempio in questi giorni ho un briciolo di vita sociale, e da una parte mi fa piacere, ma anche il pensiero di non vedere nessuno di tanto in tanto mi piace.
Che poi passerò due mesi di totale solitudine a Gennaio e Febbraio, nel momento in cui dovrò preparare esami universitari e passerò molte ore a studiare. |
Re: Il peso della solitudine.
A me manca molto provare le emozioni che si provano nell'amicizia, oppure fare qualunque cosa mi vada di fare ma con qualcun altro e sopratutto con il piacere di farlo con qualcuno, ormai provo disagio anche con amicizie storiche e per questo mi sono totalmente isolata. Poi come avete detto in molti mi manca lo scambio, parlare e confrontarmi (a volte mi prendono dei momenti dove sto male e mi piacerebbe molto parlare con qualcuno che mi aiuti a vedere le cose diversamente). Mi piacerebbe anche avere qualcuno da poter chiamare se mi viene voglia di uscire e divertirmi senza bisogno di programmare e questo non l'ho mai provato.
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Re: Il peso della solitudine.
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Re: Il peso della solitudine.
Con due di loro ho chiuso perché ormai era palese che non ci fosse più amicizia da parte loro ma solo abitudine, uno in particolare usciva con noi solo quando non aveva nessun altro, con una invece ci sentiamo ancora ma manca la complicità, c'è sempre stato disagio tra di noi nonostante ci conosciamo letteralmente da quando sono nata! Poi ora credo che anche lei stia avendo problemi simili ai miei ma non riusciamo a parlare tranquillamente l'una con l'altra, le cose più personali che riusciamo a dirci ce le diciamo per via tecnologica :miodio:
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