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La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
L'ho levato...praticherò e scriverò per fare meglio...
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
:applauso:
anch'io scrivo anche se con un no stile nettamente diverso da tuo e in questo momento son fermo , crisi creativa stavo rileggendo le mie righe , 4 capitoletti messi in croce e mi sembrano belli mamma mia che montato :miodio: |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Tersite, non capisco la tua risposta...in che senso che montato? Di te o di me?
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
parlavo di me scusa non si capiva ...
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Ciao mike. Prima di tutto voglio dirti che una volta qui hanno postato una cosa scritta da Shakespeare e un sacco di utenti,prima di sapere chi fosse l'autore,dissero che faceva schifo... quindi non smettere di scrivere perché gli altri non apprezzano. Vuoi un giudizio? Ok... per quello che puo' valere ti diro' cosa ne penso; inizio da una cosa che mi è piaciuta tanto e per cui vale la pena continuare a scrivere:"La ghiaia che scricchiolava... il rumore assomigliava al crepitio di un fuoco appena nato ma che non potevamo vedere.." era piu' o meno cosi'.. è stupenda. Un'altra cosa positiva è che leggendo viene voglia di continuare a leggere e ti assicuro che spesso non succede nemmeno sfogliando un libro gia' pubblicato. Poi ci sono le cose negative (sempre secondo me,sia chiaro) : troppe similitudini e troppi aggettivi qualificativi e soprattutto troppo vicini tra loro. Volevo aggiungere un'altra cosa ma la scrivo tra un attimo perché ho paura che il pc mi cancelli questo pezzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Blue Moon mi hai fatto inconsapevolmente un complimento perché lo stile narrativo dell'800 è il mio preferito.
Forse non mi sono spiegato: non è un racconto, non deve succedere niente. E' solo una pagina di un abbozzo di racconto che scrissi anni fa, e adesso, dato che è da un po' che non scrivo, l'ho voluto postare per sapere i vostri commenti, se, cioè, secondo voi ho il manico della scrittura si o no...Comunque faccio tesoro delle tue critiche e le utilizzo come un feedback, dicendoti però che esistono molti tipi diversi di letteratura, e di narrazione. Del resto, bisogna praticare, scrivere tutti i giorni, solo così si migliora. Non ti mando a quel paese Blue Moon. Anzi, saputo che sei una donna, ti mando un dolce bacio sulla guancia. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Ciao! Voglio fare anche io una premessa come lettrice. Scrivo da quando avevo 11 anni, ora ne ho 19. La scrittura e' la mia essenza e la lettura un suo riflesso. Le amo entrambe e amo leggere non solo "grandi autori", ma anche gente semplice e comune. Per questo ora mi metto qui a scriverti un "pippone". E anche perche' non ho niente da fare. Insomma, non prenderlo per un atto di saccenza, ma mi piacciono i pareri e le "recensioni" scritte per bene, nei dettagli.
La prima cosa che ho notato del tuo stile (o di quello che era il tuo stile a 17 anni, almeno!) e' che tendi a usare frasi davvero molto lunghe. Non dico che sia un bene e nemmeno un male. Personalmente e' una cosa che mi annoia a morte e mi fa presto perdere interesse nella lettura. Appesantisce il testo e lo rende abbastanza complesso da seguire. Questo non toglie che ci siano persone che apprezzano questo tipo di scrittura e io stessa posso dire che e' affascinante sotto certi punti di vista (sicuramente conferisce al tutto un sapore un po' "antico", "d'altri tempi"). Usi molto la "e" come congiunzione, cosa che a volte puo' infastidire. Mi piace l'uso degli avverbi "nervosamente", "silenziosamente" (mi scuso fin da subito se ho fatto una gaffe grammaticale, ma, per qualche strana ragione, quelle regole non mi sono mai entrate in testa) all'inizio di frasi descrittive, ma trovo che a volte ti dilunghi troppo descrivendo sentimenti e situazioni. Come per esempio "come un treno da vapore fischiante su binari arrugginiti che conducevano nell'ignoto, dove non si ha coraggio d'andare.", ecco questa frase l'avrei finita a "ignoto". Poi nella frase "[...] era in ritardi di venti minuti, e lui era molto al pensiero di essere visto li", penso tu intendessi "in pensiero", giusto? "Famigliarmente conosciuto" mi suona davvero molto male! Userei "famigliare" e basta. Anche "smorzasse la sua inquietudine presente". Magari dico un'ovvieta', ma e' normale che l'inquietudine fosse presente! Toglierei quella precisazione. "Antica generazione" mi fa storcere il naso. "Vecchia" suona meglio. Antica ... voglio dire non e' che l'invenzione del telefonino sia una cosa cosi vecchia da essere addirittura antica! Mi lascia perplessa anche il fatto che usi spesso termini ricercati e poi mi scadi inserendo "incasinata", che e' un termine piuttosto colloquiale. Quando, dopo la descrizione della camera, dici "Ora Giovanna ..." mi hai un po' destabilizzata. Nel senso che sono quasi tornata al tempo del racconto "principale" anziche' vederlo sempre come un flashback. Avrei messo "Era Giovanna..."., al massimo. Attento a "schiocco di frusta" (hai dimenticato l'h). Avrei anche messo "no" tra virgolette. "No" era una parola troppo ardita per Mario. Ho notato anche che usi un po' troppe ripetizioni. Come "i minuti passavano ..." e nella frase dopo "dopo ancora cinque minuti". Cercherei di sostituire certe parole! Non ho capito la storia dello chignon colorato (?!) "Da un piccolo altoparlante di metallo udirono una voce che gracchiando gli disse di entrare.", qui e' meglio "disse loro". "Immensamente spazioso", di nuovo un eccesso di aggettivi che a me non piace per nulla. Anche nella parte finale ho notato un eccesso di "e" molto ripetute. Dopo la sparata da maestrina, vorrei dirti che come inizio non e' niente male e sono piuttosto incuriosita dalla storia, sebbene non sia tra i piu' originali degli inizi. Sicuramente andrei avanti a leggere e lo farei piu' volentieri se il tuo stile si alleggerisse un po', che e' poi il nocciolo fondamentale della questione. Ripeto che e' un parere personale e tu ovviamente devi pensare a scrivere come e cosa vuoi, senza farti influenzare dagli altri. Te lo do come consiglio caloroso e spero di esserti stata d'aiuto! Ciao! :) |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Dov'è Blue Moon? Ha cancellato il suo commento. Ma perché? Cerco critiche costruttive...Comunque sul vedevamo, in realtà volevo dire vedevano. Nella foga del riportare sul computer quella pagina scritta mi sono sbagliato a digitare.
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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cmq bravo :) io sono stato accusato dalla critica di avere uno stile infantile :mrgreen: ma quale critica non ho ancor pubblicato niente :D |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Bell'analisi quella di Artemisia...che però non dice una cosa...questo tipo di scrittura, che lei chiama lungo, pieno di aggettivi, è lo stile che usava un grande scrittore americano, nobel per la letteratura, di nome William Faulkner. Certo, io non sono certo Faulkner, ma voi a 17 anni avreste saputo scrivere di meglio, ne dubito fortemente. Io, sapete, ho sempre sognato scrivere, ma non l'ho fatto per anni, per pigrizia, indolenza, depressione; e adesso voglio ricominciare.
Trovando questo vecchio quaderno ho trascritto, quasi come si trovava lì, quindi senza correggere, un mio iniziale scritto di parecchi anni fa, che per giunta credo di aver scritto allora senza neanche pensarci troppo, quindi senza neanche correggere niente. Il mio è stato un mettermi in gioco con voi, senza filtri; dato che ho paura di essere giudicato sulle mie doti, non ne sono pentito. Ma adesso non ha senso correggere, abbellirlo, perché è chiaro che se lo scrivessi oggi con impegno farei diversamente, forse meglio, forse peggio, chi lo sa? Però lo rileggo e mi sembra che, per essere stato scritto nel periodo adolescenziale, non è male...Certo non intendo mica pubblicarlo, non avrebbe senso...L'ho fatto qui perché è un forum libero no? Ma che scrittore potrei diventare se da domattina cominciassi a scrivere tre quattro ore al giorno, se, ignorando i miei blocchi, fluido, cominciassi a scrivere, inizialmente non per essere pubblicato ma per scrivere, semplicemente. Potrei diventare bravo? Considerate che tutti i più grandi scrittori, la maggior parte almeno, hanno pubblicato dopo che hanno compiuto i trent'anni...Considerate che Haruki Murakami ha cominciato a scrivere a ventinove anni. Io ne ho 23. Posso migliorare. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
per me hai del talento ragazzo :bene:
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Combinaz. proprio ieri ho ritrovato un mio scritto di quando avevo 19 anni: una cacata, pieno di frasi e immagini prefabbrikate (probabilmente leggevo la merda in quel periodo rotfl). Allora ora che ho letto il tuo topic sono andata a riguardare i miei scritti e solo l'anno dopo ero migliorata molto, quindi chissene di come scrivevi a 17 anni alla fine no? L'importante è diventare consapevoli del proprio lavoro O MI SBAJO? secondo me solo il fatto di guardarsi indietro e riconoscere che una cosa che abbiamo scritto era BRUTTA è indice di miglioramento (cioè è migliorato lo sguardo, si è più consapevoli), dopotutto non stiamo giudicando i noi stessi di 6-7-4-5 anni fa, semplicemente si prende un lavoro per quello che è. Ad esempio preferisco di gran lunga le ingenuità dei miei temi delle elementari che non le frasi schifide assorbite nell'adolescenza da libri bruttarelli Ad esempio nel tuo caso: hai letto cose e ti sei innamorato di quello stile, ma una vera e propria PADRONANZA DEL REGIXTRO ti avrebbe consentito di accucchiare periodi meno pesanti e più leggibili. Insomma alla fine la cosa importante è cosa ne pensi tu di questo scritto, che vuol dire più maturo/meno immaturo, ora lo scriverei meglio/o forse peggio? No, seriamente, come lo scriveresti oggi? Devi saperlo. La suggestione che ti ha spinto a scrivere, oggi come la renderesti? Certo la domanda "come lo scriveresti oggi?" non funziona se quelle immagini (il protagonista che si "riscalda" ogni volta che vede una femmina, la soggezione di fronte alla villa nella notte) non ti emozionano più. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Ciao Mike,
Secondo me non dovresti dare tanta importanza al giudizio altrui. Essere bravo o meno non conta. Ti piace scrivere? Perfetto, scrivi. Scrivi per te stesso, scrivi perché questa attività ti fa stare bene. Detto questo, a mio avviso il racconto era promettente. ;) Ora potresti rivederlo, magari prendendone spunto per iniziarne uno nuovo. :) |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Come sarebbe andata avanti la storia? 1) Il ragazzo si sarebbe reso conto che le ragazze lo guardavano ridendo piuttosto che sorridendo? Sarebbe stato colto da paranoia? Sarebbe scappato dalla festa, nonostante gli inviti a rimanere della sua apparentemente timida amichetta? Si sarebbe ritirato a casa divorato dall'ansia? Sarebbe crollato nella depressione? Il romanzo sarebbe finito tragicamente? 2) Il ragazzo si sarebbe sentito sempre meglio grazie agli sguardi delle ragazze? Il tutto si sarebbe evoluto in una felice storia d'amore? 3) Il ragazzo si sarebbe scoperto un playboy e avrebbe cominciato a rimorchiare ragazze che sarebbero state con lui solo per divertimento, ignorando Giovanna che si scoprirà l'unica veramente innamorata di lui? Le possibilità sono infinite (cit.) |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Mike infatti io ho detto che a me non piace, ma altri lo apprezzano ;)
E' un parere personale, da quel punto di vista! |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Fai bene a scrivere se ti piace.
A 17 anni il mio professore di lettere del liceo mi considerava un genio. Non volli però coltivare il talento perchè detestavo me stesso e il mondo. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Non lo so, quel che leggo qui (sembra quasi una gara) sono proprio i motivi per cui mi sono allontanata dalla scrittura: troppa ansia; infondo dovrebbe essere qualcosa di divertente e rilassante. :mrgreen:
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Credo abbia ragione Blue Moon...
E poi forse dovevo postare qualcosa scritto recentemente. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Se poi non hai idee, su internet si trovano tanti "prompt" che potrebbero darti qualche ispirazione! |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Ti do un consiglio puramente pratico: rileggi ad alta voce quello che hai scritto prendendo una pausa solo quando vedi una virgola o un punto.
Già dalle prime due frasi si nota subito questo : la punteggiatura. E frasi troppo lunghe. Bisogna fare la corsa in apnea per arrivare al punto :mrgreen: Per il resto hai detto che son cose che non hai scritto recentemente, sarebbe carino vedere nel frattempo come si è modificato il tuo scrivere nel frattempo. Io a 17 anni scrivevo cose improponibili. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Io ho tanta voglia di farvi leggere qualcosa che ho scritto io a 15/16 anni, però mi vergogno troppo :arrossire:
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Se vuoi il mio parere: per scrivere, a parte la fantasia, serve conoscere la grammatica.. Ho trovato tanti errori grammaticali, di sintassi, ripetizioni, errori logici...
Il primo periodo di 3 righe non ha nemmeno una virgola.. "Silenziosamente teneva lo sguardo fisso sul fondo del viale, dove la luce arancione-dorato dei lampioni che attraversavano il bordo del marciapiede come tante alte sottili sentinelle si scioglieva nel buio compatto della sera." poi scrivi: "e dentro di se ammirò il modo in cui le luci della sera" (a parte quel "dentro di sè", era meglio ometterlo) Il lettore pensa: "Era buio pesto o erano le prime ombre della sera? (Che poi: la luce dei lampioni che attraversavano? Semmai era la luce che attraversava il bordo del marciapiede, o forse le ombre dei lampioni...) Stati d'animo: "nervoso" e "in pace": "Nervosamente la stava aspettando" "Giovanna, non più lontana, anzi ora a pochi metri da lui, gli sorrise e lui si sentì come in pace" "Mario si sentiva nervoso" "Non era mai stata a casa di questa sua amica e adesso cominciava a sentirsi nervosa anche lei" "Come per un miracolo, lei gli sorrise; (perché, si sorride per miracolo?) e Mario si sentiva tranquillo, in pace con se stesso" "Attorno a loro alberi giovani, non troppo grandi, le cui foglie stormivano agitate dal vento, quasi accarezzate (deciditi: agitate o accarezzate? Le foglie in inverno???) "Folate di vento invernale infestivano fischiando il suo volto giovane e infreddolito" (ovvio che era infreddolito!) ed era corso a darsi una veloce sciaquata per uscire di casa quanto prima, senza pensare che era Inverno e uscire di casa non era bello come in Estate. (della serie: "l'acqua era fresca poiché non era calda" Da non poter leggere: "cellulare di antica generazione" "La stanza era incasinata." "mentre i minuti passavano, scanditi dal suo orologio senza che lui li controllasse." "l'ultimo degli sfigati che aspetta" "famigliarmente conosciuto" ......... Insomma, in tutta sincerità, non sono stato colpito positivamente da questo scritto.. Potrebbe andar bene come abbozzo, ma anche un semplice correttore ortografico di Office ti segnalerebbe tanti, troppi errori... Ah! Si dice treno A vapore... |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Vorrei dire qualcosa riguardo agli errori che state notando nella lettura.
Il testo originale era una pagina di quaderno scritta a mano, riportato su pc. Gli errori di battitura, la punteggiatura, quasi di sicuro potrebbero non essere gli stessi presenti nel manoscritto. Lo stile, prima non ne ho parlato, ma se quella era la prima pagina, mi sembrava abbastanza equilibrata. E con un evoluzione della storia sin dalla prima pagina, il ritmo pare buono. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Mike, il passaggio che hai scritto è molto bello, ma ovviamente ci sono margini di miglioramento. Se ti piace DEVI ricominciare a scrivere e mandare i tuoi testi a qualche casa editrice che possa valutarti seriamente. Devi iniziare il percorso, devi darti da fare. Qui dentro dubito che farai strada. Alla fine può sicuramente far piacere avere gli apprezzamenti di utenti, ma se scrivi per loro invece che per te.....che senso ha?
Riguardo al tuo stile: penso che invece di usare lo stile di uno o più scrittori famosi [evita di dirlo come se fosse un vanto], dovresti piano piano creare il tuo stile, lo stile di Mike, unico e particolare. Devi creare una tua particolarità se vuoi tanta visibilità, devi essere speciale. Auguri se intraprendi questa strada. |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Black Hole non ci crederai ma la parola umiltà è scritta a caratteri cubitali sul mio cuore.
Io mi riferivo soltanto al fatto che ho riportato una cosa scritta di getto, quindi senza pensare troppo, quando avevo 17 anni. Oggi, benché non scriva da un po', scriverei meglio, credo. Il mio era solo un esperimento. Chi lo sa? Forse mi sono sbagliato. Forse voi allora avreste potuto scrivere meglio di me. Alla fine, Black Hole, devi riconoscere che c'è chi stona ma suona e chi non stona perché non suona...non so se capisci cosa intendo dire? |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
io andrei avanti mike , seppur acerbo avevi solo 17 anni
dimostravi delle potenzialità, devi solo migliorare un po' lo stile so che i grandi scrittori riscrivono molte volte una pagina e dovremmo tutti ispirarci a loro ... io no scrivo di getto infatti sono mediocre :mrgreen: |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
Io ho una leggera tendenza alla grafomania dalle elementari, scrivo le mie riflessioni principalmente su fogli sparsi, niente di patologico ma mettere le cose su carta mi aiuta a fare chiarezza, poi ogni tanto butto tutto.
Per dirne una banale uso ancora l'agenda cartacea, c'è di tutto, impegni e chi più ne ha più ne metta, nell'ipotesi di uno scippo perdere l'agenda mi preoccupa più della perdita di documenti chiavi, bancomat e carta, a fine anno trascrivo le informazioni di uso pratico su quella nuova e distruggo la vecchia. Anche distruggerebbe quello che ho scritto mi rilassa. :mrgreen: |
Re: La prima, umile pagina di un mio umile romanzo
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