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Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Sono un po' amareggiato, ragazze e ragazzi. Prima di tutto voglio ringraziare chi prima leggerà e poi parteciperà ai ragionamenti; ma anche chi leggerà e basta, ci mancherebbe. *sorriso*
Proprio altro ieri discutevo con mia mamma e un amico sul perché la gente abbia la bruttissima abitudine di sparlare. E manco di sparlare di cose oggettive («quel tizio ha rubato ed è un delinquente», «quella tizia puzza quasi sempre») ma di pareri più che personali («quel tizio è pesante e parla troppo», «quello ha le fabbriche all'estero ma fa il comunista e non pagherà le tasse»). Il "capoccia" (proprietario) della palestra dove vado è un tipo simpatico e gentile, onesto, non dico di no, spesso disponibile, ma ha la BRUTTISSIMA - e la reputo proprio al limite dell'ossessivo-compulsivo - mania di sparlare di TUTTI, a parte un paio di persone e di me. Oddio, di me?! :ridacchiare: E chi lo sa, in effetti, mica t'o viene a dire come fa con tutti gli altri? Entriamo quasi nel gossip, ma è per farvi capire: altroieri c'era un tizio a otto metri che stava facendo "una macchina", il capoccia arriva da me e una ragazza che stavamo facendo cyclette e ci dice con fare sornione e sottovoce «Ma quanto rompe i coXXioni quel tipo...è uno stress...mi sta sempre dietro». Così, dal nulla. Considerate che "il tipo" è una persona sui 70, tranquilla, un pelo logorroica (idem! eheheh), ma che in una palestra è il giusto collante perché parla due minuti con tutti e unisce tutti. Personale comunque normale. Non c'è verso, il Capoccia ci scherza pure con costui, ma poi viene da altri due iscritti a sparlarne (bella figura ci fa!!!). E queste cose le ho sentite per almeno una dozzina di persone...mica un caso isolato eh! La domanda che sorge spontanea e della quale si parlava con mamma/amico era: "Come puoi non pensare che poi non sparlerà anche di te. Ovviamente quando non ci sei, mica mona er Capoccia..." AUTORISPOSTA E PICCOLA DIGRESSIONE PERSONALE: Digressione 1 Ora, siccome questa cosa del "diciamo male di tutti vah!" va avanti dalla prima settimana che lo conosco ed è passato un anno dall'iscrizione diciamo che il sospetto ti viene, anche se sei l'opposto di me ovvero iper sicuro ed egocentrico (positivamente parlando). Il sospetto, specificando, è la domanda di poco fa. Oggi sono arrivato in palestra alle 8:30, faccio i miei stupidi pesi fino alle 10 e poi visto che sono in fase "in" (dentro e fuori) e non riesco a stancarmi mi caccio 35 minuti di tapis roulant a fine allenamento. Mi piace vivere con un profilo basso o medio-basso, ovvero essere quello della porta accanto ma con quel accento di personalità sua (del tipo, faccio sempre le scale-scalette-scalone di corsa, alla Obama, o fischietto motivetti e via dicendo) non sarò mica uno sbruffone dai! Spero, almeno! Orbene oggi mi azzardo solo a scendere dal tapis roulant lasciandomi trasportare verso il fondo e saltando giù, pessima mossa comunque perché dopo 35 minuti si fa fatica a camminare (penso sia un sistema di equilibrio dell'orecchio interno, quando scendi dal tapis dopo più di 20 minuti ti senti leggero e non senti più i movimenti); al che er Capoccia che non gli piace chi gli ruba la scena (?! capirai...) mi fa «Stai attento a non sbucciarti le ginocchia di nuovo»: questa settimana sono caduto per strada e mi sono sbucciato un ginocchio, capita, magari anche correndo sotto la pioggia, di scivolare. Poi sento dal fondo della palestra (i canonici 8 metri) «...massì, arriva...si fa la sua ora e mezza di sala pesi...poi si fa i trenta minuti di corsa...poi ha quei cinque minuti di riflessione-motivazione psicologica ahahahahah». Avete già capito. AUTORISPOSTA E PICCOLA DIGRESSIONE PERSONALE: Digressione 2 Ora, mi sono rotto le pXlle (oggi va volgarotta la faccenda, ma rende la mia convinzione personale) di perdere l'anima dietro gli imbecilli: ci sarà sempre a chi non piaci solo perché sei un essere vivente, chi ti dirà che hai sbagliato, che 2+2 fa 4,5 sempre e comunque, che sei sfigato. Come ci sarà chi ti dice "ti amo". Ammettiamolo, i primi sono almeno 100:1 con i secondi. Non ci perderò la vita dietro ma stranamente, visto che er Capoccia sparla sempre di tutti e la mia giornata sportiva coincideva con la discussione, mi viene il sano dubbio che - boh - oggi avesse qualcosa da dire su di me. Non capisco, nel caso, cosa fossero i cinque minuti di riflessione, unica cosa che ho fatto è stato scrivere un minuto di appunti su un foglietto anche per prendere fiato (2 ore di allenamento, vedete voi), sempre AMMESSO CHE PARLASSE DI ME e che magari parlasse sì di me ma dicendo «eh, ha una bella stamina...» (i "cinque minuti" li vedo molto canzonatori comunque e indifendibili). Ho finto l'acqua, mi sono asciugato i sudori e sono andato a cambiarmi, un po' abbacchiato perché «non è possibile che si possa mai finire una giornata senza 'ste cazzotone da bocchioni», fosse o meno diretta a me! Prima era cordiale, ha salutato anche alla fine con il solito «ci vediamo, carissimo» ma spesso (sottolineo per onestà "spesso") è cordiale anche con chi ha sparlato il giorno prima, o li vedi discutere come amiconi il giorno dopo... BAH! RAGIONAMENTO Ora mi chiedo: ma cosa spinge codeste persone (magari er Capoccia in primis) a comportarsi così? Così come? Mah, io direi in maniera molto infantile, nel senso proprio di bocchione delle elementari. Immaturi si dice ora, io dico bocchioni, senza pietà, perché certi comportamenti sono una via molto delicata del bullismo, più adulta e socialmente accettabile. Una volta mi sarei posto il problema di essere "indecoroso agli occhi di costoro" di "farli vergognare della mia presenza" e via dicendo. Da qualche giorno sono carico e sto letteralmente cambiando carattere su queste cose: ho scoperto da un tizio (che ha confermato i miei sospetti, e - fidatevi - che godo del sesto senso verso gli altri. Scusate la poca modestia) che il simpaticone della palestra, il Gran Ciambellano der Capoccia (oggi parlava con costui, er Capoccia) è quello "cento sorrisi, amicone di tutti e il primo a parlare male di tutti e ad isolare tutti". Ma lo fa con simpatia, eh! :riverenza: Non vi cito il perché, diciamo che era una bocchionata da asilo. Adesso recepisco il messaggio (che interessi me o altri e egualmente imbarazzante e disgustoso, la differenza sta sul commento riferito a me o meno) visto che le orecchie funzionano e mi dico «TU hai problemi, più di me, e non ti invidio. Fai una figura di sterco e se lo penso io lo penseranno anche altri». Nello specifico oggi ho pensato «Non ho sbagliato nulla, ho fatto quello che TU mi hai prescritto di fare e non ho fatto nulla di cui vergognarmi (a parte il saltino! :ridacchiare: Capirai, we've got a badass here! Uh!) e ho mantenuto il mio basso profilo. Ma che diavolo ho mai fatto? NULLA!». Quello che mi preme capire è se quello che ho pensato può essere vero. Può mai essere che sti personaggi debbano sentirsi fighi "infangando" qualcun'altro? E' il padrone della palestra, ragionate che MOLTO spesso la gente è servile con chi ha potere (potere dei poveracci come me, avere la palestrina distrutta di quartierino...ma sono cattivo oggi! :) ) e quindi quando er Capoccia sparla tutti ascoltano con un sorriso e con un «eh sì sì, hai ragione...» (eccetto me, e non lo dico per fare l'eccezione che spiega agli altri come vivere). Si vede distante un miglio che se lo dicessi io o qualcun'altro mi guarderebbero come per dire «Sei un infame», alcuni tradiscono anche un mal celato imbarazzo che solo er Capoccia sembra non notare (vedi la tipa che mi pedalava di fianco, che non ha detto nulla. Io ho solo aggiunto «Maddai, che è simpatico xxxxxx, gli vogliamo bene proprio perché è così e sta simpatico a tutti», confermando implicitamente anche l'assunto "a tutti tranne a te, tientili per te 'sti IMBARAZZANTI commentucoli da comare di quartiere"). Ma richiedo: perché cercare l'ammirazione, l'approvazione altrui dicendo sempre male di tutto e di tutti? Spesso anche confrontandosi con questi "casi viventi" e uscendone SEMPRE migliori di loro, vittoriosi rispetto a loro, "più miglio del meglio dei migliori" rispetto a loro? Perché spesso c'è anche il confronto «lui mi ha minacciato, poi è andato via con la coda tra le gambe», «mi ha sfidato, ha perso a sguardo basso», «non sono un gran che! (cinque minuti dopo) Guardate, manco le bombe mi uccidono!». Sia mai che 'sti personaggi sparlanti hanno notato qualcosa che non va nelle figure che vanno ad infamare (che socializzano più di lui, che oggi loro stanno meglio di lui che è grosso come una tenca ma è sempre scassato, che loro sono umili e se li mandi a quel Paese ti dicono "grazie del complimento" e tu invece sparli...e via dicendo) e soffrono DI INVIDIA, o comunque vedono delle persone che sono popolari come loro e si sentono insidiate? Ovvero: scarsa autostima? Cosa ne pensate? A parte il fatto che sono grafomane e logorroico (ma tant'è che durava la trattazione)? Poi aggiungo qualcos'altro ma prima di salutarci...beccatevi sto PI ESSE!!! eheheh CIAO e grazie a tutti per la pazienza. P.S. Un fidatissimo fratello di un mio carissimo amico mi ha detto che conosce er Capoccia (vabbeh dai, perdonatemi il soprannome temporaneo, è comunque una brava persona, anche se ne conosco di più brave...a dire il vero). Mi ha detto che 10-15 anni fa era secco "incancarito", che a scuola si atteggiava sempre per fare il figo ma gli ridevano dietro. Ahi ahi ahi ahi, non sai mai quando gli altarini saltano fuori: e non lo dico per gossip (non è meglio di sparlare) ma anche a qualcun'altro vien da fare 2+2? eheheh |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Premetto che ho letto velocemente il mega papiro :mrgreen:
Il Capoccia secondo me ce l'ha nel DNA la mania di sparlare dietro le persone... Probabilmente sente il bisogno di trovare dei difetti che lui non ha in qualsiasi essere vivente e parlarne agli altri, di cui ovviamente sparlerà. È un comportamento stupido, che anche persone che conosco hanno, ma penso che dopotutto non sia fatto con cattiveria...anche se da molto fastidio .. |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Non sono riuscito a tenere tutto a fuoco, dato che è un post molto lungo. Ma la questione mi pare molto semplice. A mio vedere questo giochino si fa per un misto delle seguenti cose (coesistenti in varia percentuale):
1) Chi sparla dà a intendere all'interlocutore di essere migliore della vittima individuandone i difetti che lui non avrebbe (ma che spesso ha in forma peggiore); 2) Chi sparla cerca un legame di complicità, del tipo "NOI DUE sappiamo/siamo meglio/etc DI QUELLO" 3) Chi sparla fa leva sulla stupidità dell'interlocutore cercando di farlo cascare nel tranello della falsa confidenza. Se l'interlocutore ci casca, si sente onorato a far parte della cerchia intima dello sparlatore. 4) Frattaglie, ovvero credo di non aver lasciato fuori granché quanto a moventi e dimensione psicologica. |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
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Il punto due mi fa rabbrividire, ahimè l'ho riscontrato anche questo: il "gruppo delle comari", l'ho citato anche nel primo post (il Gran Ciambellano). Mi fa pensare a chi pesta e bulleggia ma solo quando è con gli amici, da solo si sente debole. Anche perché uno che sparla DEVE a prescindere avere un ciambellano-suocera, perché se non l'avesse dovrebbe dire le cose a viso aperto: cosa che non capita mai (che io abbia visto). Devo ammettere che il punto tre mi aveva colpito all'inizio. Riformulo con me colpevole: all'inizio ero complice di queste sparlate. Appena arrivato in palestra, non conoscevo nessuno e mi fidavo "ciecamente" del padrone (mai avrei pensato...) e già mi diceva «quello è matto», «quello è un tossico», «gli altri allenatori fanno i fighi ma io ho la tecnica» e via dicendo. E io prendevo appunti come un fesso. Poi ho capito che "il matto" è meno matto di tutti, il tossico era un tipo estroverso e simpatico e gli altri allenatori saranno anche meno bravi - non li conosco - ma pur sempre validi. Risultato: sempre meno fiducia nel prossimo! :miodio: Effettivamente all'inizio mi sentivo onorato e complice involontario di queste confidenze segrete, anche perché pensavo le dicesse a me, appena arrivato. Poi probabilmente sarò diventato io stesso oggetto di cazzatone (se magari mi si dicessero i difetti potrei correggerli, noh?!) Quote:
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Cio il barbiere che è uguale a er capoccia, che oltre a sparlare fa anche le boccacce quando le vittime sono girate dall altro lato.:D, ci sono stato oggi a rifarmi la capoccia.
Che dire, meglio assecondarlo buttando giu battute piu pesanti delle sue:sisi: |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Sì esatto, la battuta più pesante oltre a chiudere la bocca rende anche "temibili" (we've got a badass here!) agli occhi dello sparlatore. Almeno sembra a me. Ottimo consiglio e grazie per aver partecipato.
Il barbiere che fa le boccacce: ma porco cane, ma quanti anni ha?! :) Senza offesa, ma gli utenti di sto forum si lamentano di sé stessi ma mi verrebbe da dirvi (e dirmi): guarda che gente c'è in giro, ma de che ve lamentateeee?!?!?!? Eheheheh E non scherzo, onestamente. Oh, magari poi il barbiere è iscritto al forum. Passo allo stadio successivo: ma in caso di sparlata nei nostri riguardi E NON (penso dia fastidio sentire sparlare di qualcuno che si conosce) che si fa? Io la mia l'ho un po' detta, magari aggiungo. Voi che dite? Ragazzi: io vò a letto. Intanto vi ringrazio per la cortesia, che oramai non è di questo Paese. CIAOOOO |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Mah sarà che io in sala pesi mi sono sempre messa gli auricolari...
Sì, il pettegolo o la pettegola di turno c'è in ogni ambiente, perché? Forse anche perchè sparlare è il metodo più "terra terra" per chiacchierare senza dire nulla di sé. Spesso la gente spettegola anche perché non ha molto da dire e perché considera erroneamente l'argomento in questione come "neutro", non riguardando all'apparenza i dialoganti di turno. Peccato che generi "l'effetto specchio" che tu hai descritto, ossia se parli male di qualcuno ad un altro interlocutore questo anche senza rendersene conto ha una percezione negativa di te. |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Grazie per il tuo intervento! :)
Però diciamo che in questo caso er Capoccia parla, ha molte cose di cui parlare: di sè o della palestra ( :D ). Bravo ragazzo, ma inzomma...diciamo che è un po' vannesio (vedi anche P.S. a sto punto del mio primo post). Essere vannesio può essere anche una qualità divertente per l'interlocutore, se non si calca la mano... L'effetto specchio, come lo intendo io, è che se uno parla male di X, Y, Z, N, A, G, F e altri dodici so che quando io non ascolto parlerà male anche di me. Medico parla a Rosadiserra male di Tizio, Cajo, Tony Manero, Mentana, Zuzzubirro e Capuozzo per due mesi di fila, Medico è sempre il migliore nei racconti di Medico, gli altri fanno meglio ma Medico è meglio di loro. Penso proprio che Rosadiserra si aspetterà che quando non pedala alla cyclette ascoltando le infamie di Medico, Medico parlerà male ANCHE di lei. Non so, sarò diffidente io (e lo sono), ma non vi da sta sensazione? Apro una domanda meno accusatoria verso il singolo e magari più costruttiva: ma come fare per fronteggiare questa brutta sensazione che si ha di essere tra gli sparlati? Solo a me da fastidio sentire uno che si lamenta di TUTTI prima o poi? La prima cosa che penso è di dirglielo: ma onestamente non voglio crearmi un clima gelido in palestra. Sì perché poi er Capoccia andrà a dire «Eh, perché Medico sembrava tranquillo ma poi è uno di quelli che ti rinfaccia le cose». Oddio, se poi la gente crede ad UNA SINGOLA PERSONA e non ascolta la seconda campana è meglio perderla che trovarla, ma non vorrei allenarmi tra sguardi gelidi e colpi "casuali" di tosse. E poi: CRIBBIO, non ho fatto mica nulla io!!! :o A parte un 25% di omertà, per ora (ricordo che "tra le righe" ho tentato di chiarire con il tipo). Porto l'esempio der Capoccia perché per ora conosco lui, ricordo anche la premessa iniziale: ricordate che è comunque una brava persona, onesta e disponibile...però c'ha il vizziaccio. E va anche detto che tanta gente passa per "mona" perché lui l'ha fatta passare per mona (che poi sti zombi che pendono dalle sue labbra siano da mandare a spalare sterco al circo è un altro discorso: se er Capo gli dice di buttarsi in canale, si buttano in canale? E si parla di gente da 37 e passa barette eh! Vittime inconsapevoli di sparlate...tra l'altro...) Quote:
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Geniale sto tipo :D :D
Divide et impera :sisi: |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Normale amministrazione purtroppo.....specialmente in ambienti come le palestre...
.....l'unica cosa che puoi veramente fare, é metterti gli auricolari ed ascoltarti la musica, così non senti le caxxate del tipo e te ne puoi fregare più facilmente .... |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Parlare male degli altri o comunque fare battutine evidentemente lo fa sentire piu importante e superiore. Possibile che abbia problemi di autostima ( non a livelli esagerati come i fobici ovvio)
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
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Se capita, due chiacchiere nello spogliatoi le scambio, ho partecipato anche a qualche cena ma non ho una visione sociale dello sport, infatti ho sempre cercato di evitare gli sport di squadra (sono una schiappa anche nei balletti di gruppo!!). |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
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«una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie» Cioè, ragazzi...guardate che è da rimanere a bocca aperta eh! Sempre la solita premessa, nello specifico der Capoccia: brava persona, potrebbe essere migliore se eliminasse questa parte davvero deprimente dello sparlare. Ha un suo territorio (la palestra), ma non lo governa (non col pugno di ferro) e non vuole dividerlo (ANZI, mi verrebbe da dire: lui vuole il gruppo sportivo-amatoriale, e gliene do merito). Le rivalità le crea se viene sfidato LUI (egocentrismo). Lui, senza volerlo eh, fomenta discordie: le ha fomentate in me all'inizio, poi io ragiono con la mia testa come tanti altri, le fomenta su altri che a loro volta prendono in giro alcuni tizi quando non ci sono (la crème de la crème dei codardi, a mio avviso). Anche se involontariamente, lo sottolineo, lui fomenta discordie. Guardate che questa citazione è allucinante, nella sua semplicità, mi mette i brividi. E in generale, sempre a mio avviso, fomentano discordie tutti gli "sparlatori": volontariamente o no. Quote:
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Selenio, grazie delle tue parole. Comunque, secondo me, i fobici MANIFESTANO APERTAMENTE le loro fobie mentre l'infamatore in generale se le tiene dentro (codardia) e anzi, tenta di mostrasi più sicuro di quello che è (eccessiva autostima, egocentrismo): stesso sentimento, persone e manifestazioni diverse. ;) @Rosadiserra AHAHAH Decisamente simpatica e naif! Grazie di averci raccontato una tua sfacettatura intima. ANEDDOTO NUMERO DUE Ufficio postale del paese, dove lavorano due facce da natiche che andrebbero prese a calci nelle gonadi, se non fosse che hanno le ovarie. Simpatiche e disponibili come un dittatore putrefatto. Un signore anziano che tra l'altro aveva ragione ha avuto da ridire sul fatto che un'impiegata non svolgesse una mansione, al che la sportellista - ricevuto rinforzo dalla non meno incapace direttrice dell'ufficio - è riuscita a far desistere l'utente dalla sua crociata personale. Quando l'anziano utente è andato via ho preso posto allo sportello e le due comari hanno cominciato a dire «Ma cosa voleva quel pazzo, ma era fuori di testa...» e il "pazzo" aveva pur ragione! Ora, hai sparlato di un utente che è appena uscito davanti a me (utente) e ad altri cinque o sei altri utenti. Ma che figura ne hai ricavato? Secondo voi, non penserò che sparleranno pure di noi sette utenti se OSIAMO fare qualcosa che non le aggrada?! A voi le riflessioni. |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?uesta
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Tutti noi sparliamo (giudicando la gente che incontriamo) nel nostro pensiero, però generalmente non lo facciamo ad alta voce ... Lui lo fa, e questo è il grande difetto, ma ripeto che non penso sia per questo una persona malvagia. Poi, parliamo tutti non conoscendolo ovviamente :nonso: |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
E' sparlando degli altri che sta gente ha trovato la propria sicurezza in se, se non sparlassero andrebbero in crisi e non si sentirebbero piu' gli stessi. Questo atteggiamento gli da un senso di superiorita'
Ho un amico che non fa che parlare male degli altri alle spale di tutti, spesso lo fa anche di me e quando lo sento penso a quello che ho scritto prima. Questo mi rassicura e quasi mi fa provare tristezza per lui, una sorta di compassione, come se lui non volesse farlo ma fosse costretto a fare cosi per essere sicuro di se Le persone che offendono, sparlano degli altri racchiudono sempre una profonda insicurezza |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
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Mi spiace leggere che molti dicono "un mio amico", miseriaccia, però mi vien anche da pensare che non è un difetto che mina un'amicizia. Come er Capoccia, rimane una brava persona. Se solo non sparlasse sarebbe certamente migliore... Anche perché può essere che rovini amicizie sue o di altri sparlando, e lì diventa (cito) «malvagio». Eh, sì, non glielo toglierebbe nessuno! Quote:
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
@Dottore Malato
.....una delle poche cose che ho imparato é che non puoi cambiare il mondo a spallate.....nessuno di noi lo può fare o quanto meno devi discernere per cosa vale la pena o no lottare, imho .....di gente come "er capoccia" ce n'è a secchiate e la troverai in tutti gli ambiti, da quello della palestra, a quello delle conoscenze a quello del lavoro; c'è gente che basa sullo sparlare la sua immagine sociale, lavorativa e perfino quella che loro hanno di se stessi in una sorta di vomitevole autocelebrazione ...... .....per questo, entro certi limiti ti consiglio di lasciar perdere e lasciare sta gente nella sua brodaglia putrida ;) |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Ringrazio Lidia e Kasper-me per averci dato il loro contributo. Come al solito, sarebbe stato meglio che nessuno avesse contribuito, voleva dire che nessuno conosceva uno sparlatore! eheheheheh Accipicchia a 'sto mondo! eheheh
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Il fatto di DOVER ridere delle battute (avevo un docente, io, così) pena occhiatacce o peggio (scalate di voti alle interrogazioni, nel mio caso) è sintomo proprio di un'autocelebrazione forzata: tu ridi per darmi forza e se non ridi guai a te. Comunque vada, la mia autorità te la impongo. Vita orribile quella, onestamente io mi tengo la mia... Quote:
Per il tappetto vai tranquilla, su strada resisterei al massimo per 1km prima di fermarmi a tirare fiato! eheheh Tapis roulant, giuro che potrei andare avanti almeno un'ora sicura, a 12km/h...mi sembra che la fatica la faccia lui, controllerò su google appena ho un po' di tempo Quote:
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Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Eheheh io ho visto solo il film, ignoravo l'esistenza del libro! :o Grazie!
Non voglio essere classista, ma se anche la signora delle pulizie ha la stessa reazione vostra i casi sono due: 1) Si fa influenzare dalle vostre reazioni (siete degli sparlatori)(ipotesi farlocca! :ridacchiare:) 2) Il tizio non è il massimo della professionalità. Posto che non lo conosciamo ma ci fidiamo della tua testimonianza, se perfino una persona che fa le pulizie e quindi lavora pochissimo tempo nell'ambiente (suppongo) ha questa..."sensazione"...mamma mia, la cosa è grave. Rischia che i collaboratori appena possibile scappino (portando via anche il know how aziendale, vedi mio fratello, stessa situazione), vedendola dal punto di vista del busssinesss. Ma il mondo, prima di auto-umoni/donne-soldi-potere, è persone: le persone le DEVI trattare bene perché sono Esseri Viventi e non oggetti, a prescindere che sia una classe, un busssinesss o la strada! Fosse l'ultimo fiato che mi resta, ma continuerò a dirlo, farlo e comunicarlo fosse anche tutto il mondo che testimonia la supremazia del denaro e del potere! :bene: Come hai detto tu: probabilmente anche il tuo datore di lavoro si auto-tratta come un oggetto, pensiamo solo a quanto male può stare. Ecco, forse mi viene da dire un ragionamento in più sulla discussione: proviamo a percepire il dolore di queste persone, senza perdonarle e giustificarle ad oltranza, ma a vederle come cani randagi feriti che mordono anche la mano di chi vorrebbe curarli. Per paura, per sottomissione, per sogni infranti, per delusioni: reagiscono MALISSIMO verso il prossimo - e questo NESSUNO può toglierglielo - ferendoci e insultandoci, ma forse è per questo che anche in persone decenti e sostanzialmente buone (vedi er Capoccia) possiamo scovare un calunniatore! Proprio perché, come persone normali, hanno PROFONDI problemi e tentano di somatizzarli: molti tra noi somatizzano recludendosi in casa, nel lavoro, mangiandosi i capelli o le unghie o come me facendosi venire un piccolo attacco di emorroidi; alcuni invece somatizzano AGGRESSIVAMENTE, non passivamente/remissivamente, e le persone un po' più attente e intelligenti riescono a scorgere il loro dolore. Grazie per le illuminazioni, gente! :bene: |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
OK Dottore la tua analisi non fa una grinza...
...il problema vero é che chi reagisce aggressivamente e mette in piedi tutte le dinamiche di cui parli, seppur inconsapevole o consapevole considerando le dinamiche aggressive magari "normali" viene di fatto premiato dalla società ..... ....xché si tu e io possiamo vedere le dinamiche da fuori e dirci " così le professionalità scappano", l'impresa va a pallino.... ....ma quando quelle dinamiche diventano pressoché la norma ovunque e lavoro per cambiare non ce n'é.....capisci che il meccanismo si rompe e manda in frantumi chi deve sopportare tutto questo suo malgrado ?? Rimane il giusto messaggio etico che mandi, sarebbe bello fosse il più accettato e condiviso possibile .... |
Re: Sorriso davanti, sparlata dietro: cosa pensare di questa marmaglia?
Una riflessione che condivido Kasper-me, pensavo le stesse cose mentre scrivevo il mio ultimo pensiero. Oramai vivere (e fare impresa) così...alla buona...con un "massì, vallah, cosa vuoi che sia!" è diventata la norma come dici tu. Ma io, un po' populisticamente, dico: però guardiamo anche come ci siamo ridotti, come Paese. Siamo praticamente allo scatafascio, sia sociale (delinquenza dilagante e gratuita, e NON parlo di """immigrati""", ma anche di tanti, troppi ragazzini ITALIOCCHI delle medie e superiori!!!), sia economico: milioni di disoccupati, milioni di precari, milioni di stra-precari (io, vedasi ora che dovrei essere a lavoro e m'hanno detto di ripassare che oggi "non s'ha voglia di studiare"!). Ripeto: capisco la crisi economica, ma il Paese siamo noi.
Quindi intanto io dico: cominciamo NOI, chi ha letto fin'ora, a rimboccarci le maniche a cambiare. Non intendo cambiare noi stessi (penso che pochi qui debbano cambiare pessime abitudini) ma anche tentare di far ragionare il prossimo, trovare il coraggio o il "mezzo coraggio" di dire «Guarda che secondo me è sbagliato per questo questo e questo ancora», cominciamo a dire «BASTA! Io non voglio vivere così». Pur essendo uno che votava sinistra (sono proletario, lì stanno i miei interessi) Renzi di recente ha detto che «Bisogna scordarsi il posto fisso, appartiene al passato» come lo disse Monti e compagnia bella. Ora dico: avranno ragione? Non lo so, mi puzza tanto, però io ragione o no dico: «No, non lo accetto! Ne ho abbastanza di questa vita!». Non pretendo mi si dia il lavoro, ma farò quel che è mio potere per non accettare passivamente questa situazione (fare impresa da me, ANDARE VIA DA QUESTO PORCILE, et c.). Scusate la piccola digressione, ma è per dire: cambiare si può, resta solo da vedere CHI vuole e in QUANTI siamo che vogliamo (e non mi riferisco che bisogna votare certi neo-partiti populistoni: in Italia la politica è marcia, NOI italiani siamo l'Italia). Due righe per rendere più coerente l'ultimo off topic: io tenterò ora di dire al Capoccia che è sbagliato criticare (oggettivamente E' sbagliato, arrechi un danno al prossimo oltre che a te stesso), cominciamo a cambiare da sotto casa, dalle piccole cose...e magari anche a cominciare da noi, se non ci piacciamo! ;) |
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