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Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ormai ne avrete tutti le palle piene di sentirmi lamentare del fatto che non ho avuto un'adolescenza, che secondo me è la parte principale in cui avviene la formazione per la persona che diventerai ecc......e se non l'hai avuta sarai una persona completamente vuota, infelice e priva di carattere. L'ho detto e ridetto in mille post, ma perdonatemi, ho bisogno di un'ultima risposta da chi in qualche modo ha superato la cosa.
Ho letto di gente sulla mia stessa barca, che però comunque in seguito è riuscita a rifarsi, ad essere felice e recuperare il tempo sprecato. Sembrano apparentemente tutte idee adatte e positive. Ma penso che la cosa sia strettamente individuale. Insomma da una parte è vero, ho 20 anni e sono ancora giovane, ma comunque resta indelebile il fatto che quei 5 o 6 anni che ho passato in solitudine e senza le esperienze che avrei dovuto fare (e di cui porto visibilmente le carenze) mi premono molto. Sento dannatamente questo vuoto che mi opprime. Tutte quelle tonnellate di felicità che avrei dovuto avere ma che sono state sostituite da una massa indistricabile di sofferenza. Come mai potrei fare a passare sopra questo? Soprattutto con tutti quanti che senza accorgersene me lo fanno continuamente notare? Posso anche avere 20 anni, posso anche avere davanti 2000 anni da vivere, ma se io, personalmente, considero quella, la parte principale e non riesco ad accettare il fatto di non averla avuta, come posso fare per andare avanti? Inanzitutto non mi torna il concetto di "recuperare il tempo perso". Non esiste, il tempo non può essere recuperato finchè qualcuno non inventerà una macchina del tempo. Ciò che si può fare è evitare di sprecarne altro, ma non recupererai mai neanche un secondo di tutto quel tempo cruciale che hai perso. Quindi posso godermi il resto della vita in ogni modo possibile, ma mi sentirò sempre vuoto per la mancanza di quella parte cosi fondamentale, che fa da base per tutto il resto della vita. Non lo digerisco proprio, non ce la faccio mi dispiace. Ho visto gente che, nonostante si trovasse nella mia stessa situazione è riuscita a trovare la felicità e a dimenticare. Ma questo non mostra che anche io posso farlo, mostra semplicemente che loro sono riusciti ad adattarsi. Ma io, dal momento che la cosa cambia in ognuno, posso anche non riuscirci ed è questo il modo in cui mi sento. Sono veramente in crisi. E non riuscire a superare questo per me significa confermare il suicidio, senza se e senza ma.... |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso.
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono. Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. Rimani aperto al cambiamento. Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita. Fosse anche guardarti un porno. L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare. :bene: |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
A merda 'nchiù si miscita e cchiù puzza...
conosco molto bene la sensazione di voragine e il senso di smarrimento, inpotenza che si ha... io ho perso più tempo a guardare al passato che il tempo effettivamente perso, per carità, non fare il mio errore, guarda avanti, se inizi a guardare a qui 5 o 6 anni di vuoto, rischi di perderne altri 10 di anni... |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
è proprio una filosofia simile alla risposta di Allocco che mi ha permesso di stare piu sereno e di non vergognarmi piu di quanto facevo 5 anni fa..
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Io mi ritrovo nella stessa situazione. Ma, se ti può consolare io ho iniziato "a vivere" solo a intorno ai 24-25 anni, dopo la fine dell'università, e non ancora pienamente del tutto.
Non ho avuto un'adolescenza. I miei unici "amici" erano i compagni di classe. Non avevo interessi extra-scolastici. Non uscivo mai al pomeriggio con loro durante l'anno scolastico e mi chiudevo letteralmente in casa durante l'estate, per svariate ragioni che non sto qui a dire. Quindi non avuto un'adolescenza esattamente come te. Risultato: pienone di complessi e paranoie su me stessa, sul carattere e sul fisico. Vado all'università, in un'altra città, lontana. Dopo i primi tentativi di socializzazione e di ingresso in gruppi, mi accorgo che "la vita da gruppo" non faceva per me, a causa della mia indole ultra-individualistica. Quindi mi isolo e perdo tutte le occasioni di conoscenza. Fine dell'università:mi ritrovo senza amici e conoscenti. Adesso mi trovo nella fase post-universitaria, ho superato buona parte dei miei complessi nella socializzazione e scarsa sicurezza/autostima grazie alla dura fase della ricerca del lavoro e alle sgomitate necessarie per sopravvivere. Per fortuna ho dalla mia un'indole abbastanza volitiva e forte. Ora sarei in grado di avere delle amicizie, ne ho fatto esperienza anche per brevi periodi, ne avrei anche voglia, ma mi manca la materia prima. Dopo la scuola diventa molto più difficile. Il mio consiglio da più grande di te? Non so se andrai all'univeristà, ma cerca di sfruttare quella situazione per crearti dei giri di amicizie e di entrare in un gruppetto sociale, se è quello che desideri. Come? Fingi! in senso buono. Cerca di lavorare nel contempo sulle tue insicurezze per sentirti esattamente allo stesso livello degli altri. E' fondamentale. Mostrati sicuro finchè non lo diventi realmente. Io ho fatto così (in ambito lavorativo e in certi ambiti sociali) e ha funzionato. Devi lavorare molto su te stesso ma contemporaneamente devi sfruttare le occasioni di relazione ADESSO! |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle. |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Beh Seth, in linea generale hai ragione, ci sono alcune cose che ti portano più giù.
Ma in generale se non fai niente, non cambia niente; se fai qualcosa qualcosa cambia. edit :rolleyes: |
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e sono d'accordo anche sul fatto che il tempo perso non si recupera, ma le cose perse si, si possono recuperare invece. se hai 20 anni, ed ipotizzo, senti la mancanza di un primo appuntamento, di una serata in discoteca fino alle 6 con gli amici ectect dovresti cercare di fare qualcosa per riuscire ad ottenerle, come si dice... meglio tardi che mai... chiaro che alcune cose che magari gli altri hanno cominciato a farle a 14-15-16 anni, tu pensi che iniziarle a farle a 20 non sia la stessa cosa, ma in realtà non penso sia vero. tra l'altro hai 20 anni, non 40 (e cmq anche a 40 sempre meglio iniziare a muoversi nella giusta direzione piuttosto che rimanere fermi...) e anche se per te una differenza di 4-5 anni può sembrare grande, in realtà è quasi nulla... a quell'età (visto che si va a scuola) si ragiona spesso per "classi" e anche un anno di differenza sembra molta, ma già a 25 ti posso dire che questa differenza si annulla, anche perchè non è che guardi un ragazzo/ragazza e sai/dici "tizio ha 23 anni" o 21 o 17, alla fine sia fisicamente che mentalmente la differenza è spesso minima tra uno di 16 o 20 22 ectect tra l'altro pensaci, credi davvero che se domani svegliandoti avresti per magia TUTTO quello di cui senti la mancanza, vivresti ancora con questo enorme peso di "aver perso" la tua adolescenza? secondo me sarebbe solo un piccolo rimpianto, ma non avresti neanche tanto tempo per pensarci, districato magari tra lavoro, fidanzata, amici, serate in compagnia ectect. quindi smettila di piangerti addosso, e cerca di focalizzarti su quello di cui senti la mancanza per riuscire ad ottenerlo. "Non perdere tempo con l'invidia... a volte sei in testa, a volte resti indietro... la corsa è lunga, e alla fine è solo con te stesso." |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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:riverenza: gran bello esempio |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Una storia e sempre una storia anche se dentro ci sono i draghi o i mobili di casa tua.:ridacchiare:
Quando diventi piu grande capisci che qualcosa sei stato in quel tempo. ansiaboy ha scritto di non quotare o sbaglio:interrogativo: |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ascolta seth, alcuni trovano la forza dalla paura
Ora rimpiangi gli anni passati ma non vivi i 20 anni Quindi a 30 anni rimpiangerai i 20 A 40 di non aver vissuto i 30 E così via Prova a pensare al futuro, ti spaventa vero? Allora trasforma quella paura in determinazione Per alcuni è stato il punto di svolta |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Quello che dice allocco è che a volte gli eventi si mettono in moto in modi che non immaginiamo |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
secondo me è troppo gonfiato questo concetto dell'adolescenza, c'è tanta gente che si è rifatta dopo e con gli interessi. Ognuno ha i suoi tempi, certo non dico di iniziare a fare i ragazzi a 40 anni. C'è chi entro i 25 anni ha già fatto tutta la propria vita e poi vegeta o muore, chi invece la farà dopo e si godrà i suoi 30-40-50 anni etc.
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Just do it. :bene: |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ti capisco, io però trovo molto più brutte e limitanti le mancate esperienze piuttosto che il tempo perso. Anni interi trascorsi senza fare le normali esperienze che fanno tutti ti segnano molto. Invece di accumulare esperienze accumuli inesperienza.
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Correnti, l'unico vero mito è che "l'adolescenza è un periodo difficile per tutti". COL CAZZO.
Quelli che hanno VERAMENTE problemi siamo noi che abbiamo carenze, lacune ed esperienze cruciali mancate. I problemi dell'adolescente medio sono: "la mia fidanzatina del cazzo mi ha lasciato, ho preso un brutto voto a scuola, mi sono ubriacato a una festa ho fatto un casino e ora i miei si incazzeranno perchè dovranno pagare i danni, la mia ragazza non mi vuole fare le pompe"....ecc. Queste sono le cose che l'adolescente medio prova. E non sono problemi ma semplici stronzatine del cazzo che, dal momento che i ragazzi in questione non hanno problemi seri, vedono come "disastri" e "problemi". Ma in realtà sono delle ridicole banalità che capitano a tutti. Loro non sono ne i primi ne gli ultimi. Si lamentano che il/la ragazzo/a li ha lasciati?? Provino ad arrivare a più di 20 anni senza aver mai baciato nessuno, vedremo se lo trovano ancora tragico. Di nuovo: Questo è il vero luogo comune, la vera stronzata. Che l'adolescenza è un periodo difficile in generale per tutti. Ripeto, ci sono i problemi normali e banalissimi che tutti hanno, e poi ci sono quel tipo di problemi che NON DOVRESTI AVERE, ovvero i nostri. La differenza tra i due? I primi sono problemi solo al momento, quando si cresce e li si pensa, li si vede solo come stronzatine e ci si accorge che in realtà non erano altro che cose normali che si affrontano crescendo, e quindi svaniscono senza lasciar tracci. I secondi, i nostri, invece, sono problemi non naturali, sono delle disgrazie che non avremmo dovuto avere e che servono solo a mandarci in pezzi. E noi possiamo superarli o no. Ma quando in futuro ci ripenseremo, continueranno a essere i problemi che erano quando li abbiamo affrontati e non diremo mai cose come "beh, è stata una cosa normale, problemi che hanno tutti crescendo" NO. Diremo "sono contento di averli superati ma mi porto ancora il peso e le ferite, perchè non si tratta di cose che hanno tutti, o di cose normali che appartengono al processo della crescita". OK?? |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Pare che le uniche esperienze degne di nota siano solo quelle " positive" e che solo queste portino alla giusta crescita dell'individuo. A me invece pare ben evidente che sono principalmente le esperienze negative ed i problemi, dopo essere stati affrontati e superati, a formare una persona. Certo, non sono auspicabili, ma spesso ripensando ad eventi passati anche molto spiacevoli trovo impossibile non riconoscerne l'utilità nel definire la mia individualità ed il mio carattere - nel bene e nel male. Ed assolutamente non metterei la mano sul fuoco dicendo che sarebbe stato meglio avere solo problemi normali e banali ( per usare la tua definizione). Sicuramente non ha senso prendersela con altri che vivono situazioni (apparentemente ?) più felici della nostra; ancor meno ne ha cercare il paragone fra la tua vita e quella degli altri. Specialmente quando li critichi e disprezzi duramente ma poi sembra che tu nutra il desiderio di poter essere come loro, leggendo fra le righe. Singolare come chi ha problemi debba sentirsi in obbligo di fare confronti con la vita delle "persone normali". Scommetto che il fenomeno contrario non si verifica così spesso. Vivi pensando a risolvere i tuoi problemi e cercando di cambiare ciò che non ti piace, non con il peso di doverti confrontare con le vite altrui e quindi di dover recuperare per non rimanere indietro nella corsa. |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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E se ti perdi le tue uniche occasioni? |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Seth, dal modo in cui ragioni si ha l'impressione che tu abbia un carattere piuttosto egocentrico. Dico questo per due ragioni.
Per prima cosa, non riesci a renderti conto che la gravità dei problemi non ha una scala di misurazione assoluta, ma dipende da come ciascuno li vive. La stesso evento o situazione possono essere vissuti con indifferenza da qualcuno e in maniera drammatica da qualcun altro. Per esempio, una relazione sentimentale interrotta può essere percepita come un dolore lieve e superabile da alcune persone, ma in una minoranza di casi può rappresentare un evento così devastante da portare al suicidio. Dipende dai nostri trascorsi, dalla nostra sensibilità, dalle nostre credenze, dalle nostre aspettative nei confronti di quel determinato ambito della vita, dalla quantità di energie che abbiamo investito in esso, ecc. È per questo che non ha nessun senso parlare di problemi "veri" e "finti". I problemi e il malessere che ne deriva sono soggettivi. Agli occhi di qualcun altro i tuoi problemi potrebbero sembrare ridicoli, perché egli ha difficoltà di altro tipo che reputa più gravi e meno risolubili. Penso ad esempio a chi ha vissuto nell'infanzia situazioni oggettivamente traumatiche come abusi, malattie incurabili, povertà estrema, malnutrizione, il dramma della guerra. Ragionando come ragioni tu, essi sarebbero autorizzati a bollare il tuo problema (non aver mai baciato a 20 anni) come "stronzatina del cazzo". Un malato oncologico potrebbe dirti: "prova ad avere il cancro, vediamo se reputi ancora tragico il tuo problema". Non mi sembra corretto nei tuoi confronti. Lo so che ciascuno tende ad elevare i propri problemi al di sopra di quelli degli altri, ma dobbiamo imparare a non sminuire le situazioni di difficoltà diverse dalle nostre solo perché non siamo in grado di capirle. In secondo luogo, credi di conoscere quello che pensano tutti gli altri adolescenti. Cosa ti fa pensare che la vita della maggior parte dei giovani sia così "spensierata"? Conosci i trascorsi di ciascuno di loro? Conosci la loro vita psichica e le loro emozioni profonde per poter affermare con certezza che il massimo dei loro problemi sia la ragazza che non fa i pompini? Credo proprio di no. Al massimo, TI ILLUDI di conoscerli. Detto questo, concordo con il commento e i consigli di The_Sleeper, a aggiungo che sminuire le problematiche degli altri non ti aiuta in nessun modo a venir a capo dei tuoi disagi. |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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A che pro fare un confronto fra diverse persone con diverso carattere e diversi problemi ? Ciascun percorso è individuale e lo scopo ultimo non è mettere un segno di spunta a una checklist ma piuttosto migliorarsi e ricercare la propria idea di felicità - IMHO. La competizione in quest'ambito è per me un nonsense e solo dannosa. In palestra non mi pare diano a tutti gli stessi esercizi o le stesse diete no, per dire ? Ciascuna persona ha il suo percorso di maturazione personale; la maturità e l'età non avanzano di pari passo per tutti e sicuramente non sono legate al concetto di esperienze standardizzate da raggiungere. Come dici tu le occasioni capitano ad ogni età e vanno sapute cogliere, ma ciò non nega il fatto che anche non coglierle sia comunque un'esperienza. Se poi siano le uniche o meno, e se il coglierle/non coglierle possa cambiare la vita in meglio od in peggio diviene esclusivamente un giudizio dato col senno di poi. @ Correnti : concordo pure io coi tuoi ultimi 2 post e in buona parte col primo |
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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