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Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
C'è un tema che mi è caro ed è quello degli specialisti.
E nello specifico quello che non capisco è come si possa credere davvero che risolveremo i nostri problemi affidandoci a qualcuno che viene pagato e che ha intrapreso un percorso di studi per venire a dirci come vivere la nostra vita. Quello che mi inorridisce è come si sia arrivati a delegare il compito di trovare la nostra strada ad uno sconosciuto che dovrebbe sapere "come si vive". La consapevolezza di queste dinamiche sulle quali non credo ci sia bisogno di perdersi in discussioni perché è così che di fatto stanno le cose mi porta a concludere che le persone che si affidano a qualcuno che dica loro cosa fare e cosa pensare (ad esempio tecniche per irreggimentare, disciplinare i pensieri etc..) che insomma, le persone che si fanno convincere di questo, di non essere cioè in grado di prendere in autonomia le proprie decisioni tanto da convincersi a farsi dispensare per lunghi periodi se non a vita consigli e linee di condotta, si illudano di poter un giorno prendere finalmente in mano la propria vita. Perché è per cultura che ci abituano a non credere in noi stessi. Mentre siamo noi le uniche persone che potranno decidere che direzione dare alla nostra vita. Abbiamo noi la responsabilità e l'abilità per farlo. Non certamente qualcuno che nemmeno sa chi siamo e che riconduce ogni sentimento, ogni irripetibile e inestimabile manifestazione della nostra vita ad una tabella o ad uno schema, o ad un Disturbo mentale. Noi siamo gli unici ad avere gli strumenti per guardarci dentro e per saltarci fuori, è dura decidere finalmente di farlo e abbandonare l'alibi del paziente ferito ma è senz'altro più dura io credo continuare a vita a farci dispensare consigli su come vivere la nostra breve esistenza da uno specialista chiuso in uno sgabuzzino a sentirei i problemi del prossimo fino alla pensione. Questo è essere felici ? Forse loro credono di esserlo, e credono di essere abbastanza al di sopra dei propri pazienti da arrogarsi il diritto di dire loro cosa fare perché hanno studiato l'analisi transazionale e un paio di disturbi mentali ma la vita non è così semplice e di sicuro noi sappiamo meglio di chiunque altro cosa fa bene a noi, cosa è tarapeutico per la nostra anima, di cosa abbiamo bisogno. Bisogna solo trovare la forza, il coraggio di prenderci la responsabilità della nostra vita |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Se gli specialisti avessero la soluzione per tutto, sarebbero sempre felici, Non avrebbero mai problemi di nessun tipo.. ma non e' mai cosi
Mi ricorda un po' l'utente di questo forum (io compreso) che magari da aiuti, ha capito come vanno certe situazioni (almeno crede di averle capite)ma non riesce mai a risolverle, perche' ancora incapace di affrontarle Gli specialisti possono dare una mano, possono Per il resto condivido tutto |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Infatti, possono dare una mano. Possono nel momento in cui noi per primi decidiamo di darcela questa mano, allora possiamo prendere il buono anche dai consigli che dispensa lo specialista.
Ma saltarci fuori e far cadere, rompere il meccanismo malsano della vittima che chiede aiuto, ecco, questo potere è solo nostro. Abbiamo paura di guardarci dentro. Nel momento però in cui diventiamo in grado di farlo senza vergognarci di provarci e senza paura possiamo trovare e riconoscere le nostre vere motivazioni. I pensieri o gli schemi anche malsani che ci hanno portato anche a sbagliare. Ma almeno avremo trovato le nostre motivazioni, guardando e cercando di capire noi stessi. In quel momento le interpretazioni da manuale e i meccanismi dello specialista non saranno più efficaci per noi e non saremo costretti a riconoscerci e a identificarci nelle risposte e nelle interpretazioni preconfezionate dello specialista. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
....sinceramente, si gli specialisti possono aiutare....
....più che altro a farci capire ns comportamenti automatici negativi che innescano loop dal quale non riusciamo ad uscire.... Come giustamente detto, la forza per superare i problemi, i blocchi o le fobie deve venire da noi però !! ....detto questo, per la mia esperienza i terapisti sono persone come le altre, spesso più incasinate delle altre .....ho fatto terapia per abbastanza da farmi anche un'idea di chi ho davanti...... .....c'è stato un tipo, con cui non riuscivo ad entrare un minimo in "contatto" mi sembrava di parlare con una cabina del telefono.....questo a botte di 70€/ ogni 50 minuti ascoltava e ascoltava.....non parlava mai.....gli dovevo le cose che mi capitavano e mi trattava come stessi dicendo balle.....fin quando glie ne ho provate oggettivamente un paio.....ci rimase male, ma caxxo dico io !! .....una che aveva applicato il buddismo alla psicoterapia, mi ha fatto bene per un po' ....quando mi son trovato nel mondo reale ad avere problemi tipo mobbing .....questa mi continuava a dire ....no ma sii positivo, fin quando le ho detto; senta un po' ma che caxxo c'è da essere positivi mi stanno facendo a pezzi GG x giorno .....e lei mi dice sii positivo e sorridi ?? Mica sono il budda !!! Ho bisogno di armi per combattere nn di un'estrema unzione " Insomma, ora sono un po' sfiduciato .....mi piacerebbe re iniziare la terapia xché mi ha aiutato.....ma allo stesso tempo é un casino x i soldi .....per il tempo etc.... |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Ho paura che la psicoterapia sia anche un discreto "business"; è una grossa comodità per molti, per le ragioni che dici tu, sia dal lato del paziente (sostanzialmente uno spazio per sfogarsi) che da quello del professionista (che guadagna senza grossissime responsabilità). Io vedo tanta gente in cura da anni; non mesi, anni, e che ha risolto poco e niente. Ma quanti hanno il coraggio di dirselo? Abbiamo una vita non eterna, e anche due anni con ridotti miglioramenti su circa 80 che ci possiamo aspettare di vivere, insomma... io cercherei di capire se sto facendo qualcosa di costruttivo. Quote:
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Ovviamente non voglio generealizzare ,bisogna avere la fortuna di becccare il terapista che ti vuol aiutare veramente non solo per i soldi ed evitare quelli che ci vogliono provare con la scusa della terapia :miodio: Io sono molto indecisa se ritornarci ,se ci tornerò sceglierò una donna . |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
ma si, penso che bisogna farcela da soli.
Le mie due brevissime esperienze con psicologi sono state inutili. Lo psicologo lo vedo più adatto a chi ha problemi più concreti del tipo attacchi di panico, agorafobia, etc. Per chi ha problemi più profondi e ramificati serve un lungo lavoro di introspezione, parlare con se stessi e decidere cosa si vuole veramente. Penso che, pur avendo degli effetti collaterali, anche questo forum può aiutare, parlare con persone simili, ma anche rendersi conto che abbiamo dei limiti, accettarci per come siamo, senza essere troppo severi con se stessi, ma allo stesso tempo attuare un miglioramento lento ma continuo. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Sono il primo ad essere critico verso la preparazione degli psicologi, almeno in Italia. tuttavia non condivido la conclusione che la Psicologia di per sè, non serva a niente.
Nel mio caso, avessi capito prima alcuni aspetti della mia vita (leggi trappole mentali legate ad un educazione sbagliata, oltre che alle mie scelte e all'influenza negativa di alcuni episodi di bullismo subiti) diverse cose sarebbero cambiate. Vero è che lo psicologo può solo indicare la strada (lo psichiatra ad esempio ha il vantaggio di poter influire sull'umore con i farmaci) e poi sta a te percorrerla. Inoltre sarebbe molto più utile se venisse usato in funzione preventiva: è molto più facile aiutare una persona giovane che un adulto in cui i giochi sono già fatti. Io consiglio di non fermarsi al primo professionista, di scegliere le persone più esperte (perchè qui l'esperienza conta molto), di abbinare se necessario una cura con farmaci. Il vero problema è che in Italia non esiste una psicoterpia convenzionata (cioè gratuita) se non a livello di consultori e Centri di igiene mentali che spesso possono offrire solo consulenze brevi.. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
ho un parente che frequenta uno specialista, lo specialista è in gamba e ha un buon curriculum e tutto quello che vuoi, ma la cosa che mi ha fatto incazzare, Kasper, è stata che siccome parlano anche di me e di situazioni di quando ero adolescente, o addirittura bambino, situazioni di cui io ho memoria e che ricordo molto bene perché ho sempre cercato di guardarmi dentro e di capire già da quando ero bambino, anche quando sono stato molto male al punto da danneggiare me stesso anziché aiutarmi nella ricerca di quella serenità che non smetterò forse mai di cercare, insomma, per sentito dire e pensandoci così, il tempo di un botta/risposta, questo specialista ha relegato, svilito certi miei comportamenti a degli schemi, a dei meccanismi idioti in un attimo.
E tutto questo sentendo parlare di me da altri, per sentito dire, e di situazioni sofferte della vita di qualcuno che nemmeno ha mai visto. Liti ad esempio che ho avuto con mio padre che venivano associate all'istante al complesso di Edipo, o comunuque situazioni in cui le mie intenzioni sono state giudicate e sparate alla velocità della luce come se questa persone che non ho nemmeno mai visto sapesse che cosa ha mosso le mie azioni meglio di me. E sbagliando, per giunta. E clamorosamente. Perché io mi ricordo quali erano le mie intenzioni e perché agivo in un certo modo, questo mi disturba, e mi fa capire che non c'è curriculum che tenga, le persone solo in autonomia possono trovare e il motivo di cercti comportamenti e la chiave per sbloccare questi meccanismi e uscirne, gli specialisti cadranno comunque sempre in errore, anche i migliori, figurati le cabine telefoniche. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Le altre 2, donne una era la fan del buddismo, e fino ad un certo punto ci poteva pure stare...l'altra non era affatto male....ho sospeso per mancanza di pecunia.... Boh, ora vedrò; probabilmente mi indirizzerà alle ASL (anche se non vorrei per il discorso del tutti conoscono tutti e far sapere i cavoli mie a gentaglia nn mi piace..... visto che un paese di 60.000 abitanti alle porte di Mi é come un villaggio medievale :( ....ma almeno mi tolgo dal discorso soldi/risultato, sopratutto con mr. cabina del telefono questa sensazione l'ho avuta .....infatti la bina é rimasta vuota !! |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Se è vero che spara giudizi su cui tu non sei d'accordo. E' vero però che è difficile entrare nei reali vissuti di ciascuno, anche perchè anche se la imbrocchi, è probabile che la persona non sia ancora pronta a sentirsi dire certe cose. Sul fatto che le persone debbono trovare la loro via sono d'accordo. Solo che questa via può essere preparata anche dalle riflessioni fatte con altri.. Ci si può arrivare anche da soli, solo, di solito ci si mette più tempo. A me ad esempio la riflessione fatta con un terapeuta è servita per prendere la decisione di andarmene per un periodo lontano da casa, proprio perchè mi ero reso conto che le cose che avevo scoperto sarebbero state inutili se non seguite da azioni conseguenti.. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Penso che i psicologi abbiano molto effetto quando trattano delle fobie specifiche tipo ,fobia dai ragni, dai topi , dagli aerei ma non per la fobia sociale , disturbo di personalita o depressione.Forse si puo anche migliorare ma sara a livello superficiale. Le parole si possono comprendere ma non si puo afferrare il senso . Il loro intervento pero puo essere utile alle prime fasi o per i giovanissimi o dopo uno shock qualcosa che crea uno stato di confusione . Io pero non ci sono mai andata dallo psicologo quindi mi esprimo solo in base a quello che ho letto in giro sulla mente e da varie riflessioni fatte da me.
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Avrai incontrato degli specialisti non adatti a te.
Lo psicologo in gamba non ti dice cosa fare, ti aiuta ad andare alla radice del tuo malessere e ripensare autonomamente la situazione in un modo più funzionale. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Mi sembra del tutto logico, e non c'è nessuna pretesa di superiorità in questo (poi vabbè, dipende dalle persone). Tutti ci troviamo prima o poi nelle condizioni di non saper affrontare le cose da soli... credere in se stessi è una cosa buona, ma portata all'estremo può portare a intestardirsi su comportamenti che possono avere effetto negativo anzichè positivo, un terapeuta non fa altro che correggere questa tendenza mostrandoci la direzione giusta da prendere per stare meglio (fermo restando che la scelta di seguire i suoi consigli è nostra, nessuno può dirci come vivere la nostra vita se non c'è da parte nostra una sufficiente debolezza di carattere da farci accettare qualsiasi consiglio esterno senza un minimo di spirito critico). E poi pensaci, molta gente segue la massa volontariamente, in tante piccole cose siamo tutti uniformati a uno stile di vita e di pensiero... quanti vorrebbero una vita diversa, quanti tengono nascosti pensieri e idee controcorrente? E' un discorso troppo complesso.. ma capita, e finchè la cosa non assume dimensioni patologiche non credo ci sia da farsene un cruccio. Credo, per la mia esperienza, che affrontare i problemi da soli sia una cosa utile per rendersi forti e indipendenti, ma quando i problemi sono troppo grandi o quando si è sempre soli e si sente il bisogno di un aiuto o almeno un supporto esterno, bisogna seguire questa necessità e cercarlo.. a volte bisogna cercare un po'... a me aiuta abbastanza il buddhismo, perché mi porta a riflettere sui miei pensieri e le mie azioni ed è una filosofia molto responsabilizzante ma allo stesso tempo aiuta a creare legami forti e paritari nel gruppo... come al solito, ogni cosa può essere buona per qualcuno e inutile per qualcun altro, poi ci sono anche quelli che prendono una cosa e la portano all'esasperazione (fanatismi vari)... bisogna saper valutare le situazioni, per farlo bisogna avere una certa forza, ma di solito queste cose sono rivolte a persone che per vari motivi si trovano in una condizione di debolezza.. è un cane che si morde la coda... :interrogativo: |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Una persona mi ha raccontato che il suo psicologo a volte si addormentava mentre parlava !E pure il mio una volta stava per addormentarsi .
Questi si' che sono professionali ! Poi bhò ,per sapere certe cose non so se serve lo psicologo ,basta leggere Rizapsicosomatica o quelle robe li:ridacchiare: Seriamente ,so già i motivi dei miei disturbi nel mio caso è la famiglia: un padre padrone abbastanza manesco e una madre succube e anafettiva ,quindi ora che lo so cosa risolvo ? Un caxxo! |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Che questo tipo d'intervento non serva a niente o uno lo possa fare facilmente da solo..be' avrei i miei dubbi |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Se qualche professore avesse avuto il coraggio di indagare dietro questi miei comportamenti ,(che scrivevano pure sulla pagella!) forse avrei potuto "salvarmi " sicuramente avrei fatto dei colloqui con qualche psicologo ,e probabilmente pure i miei genitori sarebbero stati obbligati a frequentarlo ,oppure mi avrebbero messo in un'altra famiglia più sana . In america esiste lo psicologo scolastico ,qui in Italia mi pare di no :pensando: Di quei professori ne salvo solo una è stata molto dolce mi aveva pure regalato un orologio ,e insegnato a leggere l'ora. Purtroppo neppure lei a avuto quel "coraggio" I vicini di casa non li considero neppure sono parenti ,figurati se denunciavano ,poi nessuno si è mai rotto nulla :ridacchiare: quindi perchè intervenire ? A me si è spezzato il cuore ,ma quello non si vede . |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Awasted il tuo discorso è sensato, premetto che sono d'accordo con te quando dici che è giusto cercare un aiuto quando ci si sente soli e bisognosi appunto di un aiuto, ma le dinamiche che si finisce per analizzare con lo specialista, mi riferisco a psicologi e psicanalisti in generale, non tanto agli psichiatri nel senso che sono, come dire, complici di una industria, non di un campo d'indagine scientifico o un ramo della medicina, per quello che ne so bastano venti minuti e ti hanno già trovato uno, se non un paio di "Disturbi Mentali" con relativo psicofarmaco e senza bisogno di esami, basta il sentimento, l'intuito.
Per quel che mi riguarda hanno la stessa autorevolezza dei maghi da "Striscia la Notizia". Colla differenza che sono più pericolosi non tanto per il portafogli ma per la salute. Come dicevo però le dinamiche che si finiscono per analizzare con gli specialisti (anche di psicologi ne ho incontrati di particolarmente umili d'intelletto) sono comunque dinamiche con le quali finisci per identificarti, a grandi linee qualcosa si è capito ok, ma il comportamento sociale è già lontano dalla nostra natura, ci impone spesso degli sforzi che ci disumanizzano e che non riusciremo giustamente forse mai a fare nostri. Come dice Silvano Agosti ammalarci è un segno di salute in una società come questa, in cui tutti siamo schiavi o comunque sotto schiaffo. In cui subiamo una serie di ricatti; quello della casa, quello del lavoro, quello di privilegi che non sono garantiti a tutti ma solo appunto, alle categorie. Allora ci può stare che un medico abbia dei privilegi perché ha dei meriti che sono indubitabili comprese le responsabilità che derivano da questa categoria, ma non gli specialisti del come si vive, anche se laureati, perché devono cmq spiegare qualcosa che non fa parte della scienza ma semmai riguarda qualcosa di etico, di filosofico, forse politico, o comunque morale, ma non medico. Insomma, abbiamo bisogno che la gente ci insegni come si vive in società quando nemmeno il lavoro si riesce più a trovare ? In generale è col sentimento che si arriva a capire cos'è giusto che cosa ci fa bene perché se diamo retta allo psichiatra che è anche lui considerato lo specialista del "come si vive" allora somministriamo pure le amfetamine ai nostri bambini che poi tentano il suicidio come è successo dopo aver assunto il Ritalin per L'ADHD. Perché se è lo specialista a dire che devono essere drogati se sono vivaci o se non stanno attenti a scuola e che queste manifestazioni sono in realtà sintomi di un disturbo mentale non serve essere uno specialista ma basta essere un normodotato per sapere che bisogna solo mandarli affanculo e seguire, appunto, il sentimento |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Anch'io credo che la nostra società sia da cambiare, ma appunto ognuno la cambia come può: a livello di impegno politico certo, ma anche col proprio lavoro quotidiano. Scusate ma se si tenesse maggior conto dei bisogni psicologici ed emotivi degli altri, a tutti i livelli la società non migliorerebbe? E questo non avrebbe riflessi dal punto di vista delle leggi e dell'organizzazione della società? |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
PS:comunque a chi rimpiange i tempi in cui la psicologia non esisteva (essendo ancora parte della riflessione filosofica generale sull'uomo) che sono gli stessi in cui i malati di mente venivano rinchiusi nei manicomi perchè appunto la medicina non sapeva che fare con essi
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Ovviamente io non volevo generalizzare ,penso si sia capito da quello che ho scritto.
Se ci fossi andata da bambina da uno psicologa/o mi avrebbe aiutata. Molto più difficile in età adulta ,sopratttutto dipende dal tipo di problema che uno ha ,certi problemi non li risolvi solo parlando sarebbe troppo facile ,anche se ti aiuta a sfogarti . Per esperienza personale non andrò mai più da uno specialista uomo . |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Ha ragione she, quando il carattere si è formato non si cambia facilmente, gli psigologi servono, ma mi danno tanto l'impressione che lavorino sul egocentrismo del paziente.
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Ho letto quello che hai scritto riguardo quello che ti è successo a scuola e a casa She ed è davvero molto triste quello che ti è accaduto. Triste che anche fuori di casa quando ti trovavi a scuola nessun professore si sia preso la responsabilità di difenderti dai bulli deficienti ed è vero che anche se non si vedono queste esperienze ti lacerano dentro e sono ferite dalle quali non guarisci mai del tutto. Nemmeno da adulto sei immune a certe violenze, figurarsi quando si è ragazzini o bambini. Parlare ed esporre per "sfogarsi" come ho letto forse in un tuo intervento può essere d'aiuto e dare anche sollievo ma non risolve il problema a monte. Le ferite che rimangono nell'inconscio possono essere curate solo attraverso il linguaggio dell'inconscio e non certo parlando o cercando attraverso la nostra parte sovrastrutturata di venirne a capo perchè non è possibile. Per rimuovere dei blocchi nel nostro inconscio non bastano le chiacchieratine da salotto ed è abbastanza logico ed evidente che non potrebbe che essere così
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Premesso che sono storicamente avverso agli psicocòsi (cit.) dal momento che ho quasi sempre visto la cosa come te; oggi come oggi almeno in linea di principio sono persuaso che una "chiacchieratina da salotto", per così dire, possa fare la differenza. Posso azzardare? Anche gli psicocòsi lo sanno. Sanno che la mente è un costrutto, e a prescindere dall'orientamento sanno che su una base di un certo tipo avvengono determinate trasformazioni in base a particolari avvenimenti che deviano o modificano lo sviluppo della mente (vedi - cervello) in modo tale da generare problemi psicologici e comportamentali. A quel punto si tratterebbe di trovare "l'ingranaggio" inceppato, e disincepparlo. Ed esistono tecniche efficacissime per farlo; chi usa sostanze, chi usa il modo in cui funziona il cervello: le chiacchieratine. Un buono psicologo (o un buon amico) dovrebbe capire quale sistema nel corso dei tuoi eventi mentali ha generato una falla, e usare lo stesso o un altro sistema del tuo stesso cervello per tapparla. Il problema? Nonostante e ammesso che sappiano come funziona, a uno psicologo non conviene molto farti migliorare. Per caso mi sono trovato ad una lezione universitaria di psicologia, e un diciottenne sgallettato al primo anno già pregustava pubblicamente, vantandosene con profondo anticipo, quanto sarebbe stato stronzo con i suoi pazienti, al fine di riempire il suo sciocco ego e spillare loro i maggiori soldini possibili. Sintesi: secondo me in teoria si può "sbloccare" un problema capendo da dove deriva e agendovi tramite i modi in cui la mente stessa funziona, perché essa funziona in modi definiti (attenzione, che non sono precisamente quelli che ci dicono, ma diciamo popperianamente che esistono teorie valide al riguardo). Rimango d'accordo con te che la categoria degli psicologi e, ancor peggio, psicoterapeuti sia un bacino di schifezza in cui una percentuale sempre troppo bassa di persone oneste e capaci cerca di emergere e fare qualcosa di buono. (ma a quale categoria non si applica questa definizione generale? :ridacchiare:) |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Ti do ragione, penso che siamo solo noi quelli che devono fare delle scelte.
Il problema è che spesso ci vuole molto tempo per capire da che parte andare. secondo me si sbaglia a vedere un professionista come un santone guaritore, ma piuttosto bisognerebbe vederlo come una persona che ci offre un diverso punto di vista. Alla fine però siamo sempre noi che dobbiamo scegliere se cambiare o meno. Se non stiamo bene vuol dire che ce un problema e se ce un problema significa che bisogna cambiare qualcosa per risolverlo. Riformare se stessi è più difficile che riformare lo stato italiano.:ridacchiare: Ci può aiutare cambiare anche l'ambiente in cui viviamo. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Ah dimenticavo... aggiungo...
Il problema dei disturbi mentali (quelli veri, diciamo) è che perlopiù ti tolgono la scelta! Se tu puoi scegliere di non essere psicotico, non sei psicotico, non so se mi spiego. Credo che se fosse solo una questione di scelta, nessuno di noi sarebbe mai passato di qui. Immaginate di avere una gran voglia di gelato, ma i gusti sono tutti nascosti e le etichette sono scritte in piccolo. Finché ci vedi, va tutto bene.. ti sforzi e leggi le etichette. Ma se sono un po' miope (o proprio cecato pesante) e non leggo manco un nome? Scelgo di non prendere il gelato, di prenderlo a casaccio, o è più saggio farsi dire i gusti da qualcuno che non ha un disturbo alla vista (e quindi è "esperto nell'uso della vista")? |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Sviluppi l'olfatto e il gusto provando e riprovando:interrogativo:
Magari il vedente ti dice ....bravo, magari assaggia questo gusto che è chiuso nel barattolo e non lo conosci:pensando: |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
I disturbi mentali ci sono Allocco, non potrei certo dire che non è così, e le persone psicotiche ci sono come ci sono persone che somatizzano nei modi più impensabili un disagio che, nel momento in cui diventa fisico è l'ultimo campanello d'allarme del nostro organismo che arriva, spesso è così, a somatizzare magari un disagio procurato da una situazione di stress cui noi continuiamo a sottoporci magari per anni prima che il nostro organismo abbia un cedimento che è in realtà un modo per preservarci dalla fonte di quello stress.
C'è sempre stata questa dicotomia tra il nostro inconscio, la nostra parte profonda e potente che ragiona per simboli e che è come un vulcano non in attività contrapposta alla nostra parte sovrastrutturata che si preoccupa di quelle che per il nostro inconscio sono "puttanate". Quando ti sottoponi a turni di lavoro disumani lavorando anche 6 giorni su sette perché magari sei precario, e sei in mezzo al traffico tutte le mattine nell'ora di punta, o magari devi fare 5mila cose, e non ci salti fuori, e sei sempre preoccupato e non ti fermi mai, questa è un po' la nostra filosofia da occidentali deficienti, ecco, tutto questo prima o poi ha delle ripercussioni non solo sul nostro equilibrio ma proprio sulla nostra salute. Quindi nel momento in cui il nostro organismo ci impone il riposo perché arriva a somatizzare un disturbo che prima di diventare un limite fisico già c'era anche se non veniva ascoltato da noi, dalla nostra mente sovrastrutturata da occidentali deficienti stacanovisti fino all'infarto ecco che noi cerchiamo di capire con la seduta dallo psicoterapeuta cosa improvvisamente non vada. Noi non siamo abbastanza saggi per capire i nostri limiti, ci hanno cresciuto inculcandoci la competizione e l'avidità, ci hanno insegnato che dobbiamo competere, essere invincibili, dinamici e inculare il prossimo per farcela. Non ci hanno insegnato che quando stiamo male dobbiamo fermarci, ci hanno cresciuto con il mito del fast food e dei 4 salti in scodella, noi dobbiamo andare, e se non andiamo prendiamo lo zerinol e via, o il takifludek. Ci illudiamo di essere invincibili e fino a che ce la facciamo noi dobbiamo fare tutto. Se non ci pensa la tua parte profonda, quella che quando stai con della gente di merda ti fa emergere un po' di quell'angoscia che magari scacciamo con lo Xanax tu, noi, non ci pensiamo. Dobbiamo farcela, ed è questa la differenza tra la nostra parte compromessa, plagiata, condizionata da 2milioni di "cagate" e la nostra parte profonda che sa che cosa ci fa stare bene e che sopporta le violenze solo fino a un limite che non sai quando può scattare. Insomma, se c'è un ingranaggio inceppato sono tutte le cazzate con cui ci hanno avvelenato il cervello da quando abbiamo memoria, è quello l'ingranaggio inceppato, la nostra parte profonda, ferita da una società non a misura di essere umano è quella che è rimasta ancora incontaminata, è la parte profonda, è il resto dell'Iceberg, è tutta la parte sommersa, ed è potentissima, e prima o poi i disagi che emergono da dentro anche se facciamo di tutto per non ascoltarli mai, emergono, e quando finalmente somatizzano (finalmente nel senso di infine) ecco che a quel punto i segnali volenti o nolenti saremo costretti ad ascoltarli, e quelli possono essere gli attacchi di panico, la diarrea di origine nervosa, persino i tumori o le cirrosi, c'è tutta una gamma di disturbi procurati da un ambiente nocivo che il nostro organismo arriva a somatizzare prima o poi. E quando ancora questi disturbi non sono gravi è importante ascoltarli e non trattarli come disturbi da medicalizzare o da spegnere con qualche psicofarmaco. Il nostro organismo è molto più antico e saggio di noi e quando è chiamato a farlo, quando sente che siamo davvero arrivati al limite, allora trova il modo per tenerci a riposo, anche contro la nostra volontà. Abbiamo bisogno di un vero e proprio Handicap, di un impedimento fisico per rassegnarci a fermarci anche solo per un periodo breve perché altrimenti non lo facciamo. La saggezza di capire che siamo forti sì, ma anche molto fragili non ce l'abbiamo, e nemmeno abbiamo la saggezza o semplicemente la lucidità, il contatto con la realtà, l'armonia con noi stessi per capire che abbiamo dei limiti e che dobbiamo amarci e agire di conseguenza senza bisogno di arrivare a sbatterci con il grugno per capire di averli questi limiti. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Sul resto sono d'accordo, mi permetto solo di sostituire sentimento con ragione (dal mio punto di vista, eh) o magari le due cose insieme. Ragione nel senso di conoscenza, logica, riflessione... l'ignoranza purtroppo è un terreno molto fertile per ciarlatani e teste di c.... varie... e non me la prendo con chi è ignorante, ma col sistema che detiene la conoscenza come una cosa ancora "per pochi fortunati". (mi spiace per la tua disavventura con la multa!) |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Finché non adottiamo uno stile di vita il più possibile vicino alla nostra indole non saremo mai liberi e soprattutto non saremo mai sani. La psicologia serve solo ad adattare l'uomo alla società, spesso non riuscendoci, visto che la società non riesce e non vuole rispondere ai bisogni dei suoi componenti |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Awasted, ti mando il link dell'intervista in cui silvano agosti parla del tema di cui si parlava, del fatto che sia un segno di salute ammalarsi in una società come questa etc..
Molto interessante: https://www.youtube.com/watch?v=u0XIZEKk-Oc |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Per quel che mi riguarda ho perso fiducia,pazienza,salute,anni di giovinezza e tanti soldi affidandomi agli specialisti.Ha ragione chi ha scritto che quando ci sono nodi intrecciati in profondità nel tempo,non c'é specialista che possa davvero guarire,si può curare o gestire il sintomo,ma la causa la possiamo elaborare e capire solo noi,è un male esistenziale,sono ferite profonde nell'animo,dolori mai sopiti che ci danno pena e ci spengono lentamente se non ci sforziamo di farci i conti e non cominciamo a reagire.In certi casi,se non c'è danno organico,io la chiamerei malattia del cuore,non malattia mentale,sono cose e persone che ci hanno ferito,genitori che non c'hanno dato amore in quantità sufficiente,e noi ragionevolmente lo capiamo,non è un gap della mente,è una fitta al cuore che ci toglie il fiato e arranchiamo sofferenti sperando che qualche dottore possa curare un vissuto difficile,ma putroppo dobbiamo venirne a capo noi e non è per niente facile.Nel mio caso,come ho giá accennato,c'è pure un limite di tempo e quello delle persone che mi circondano che non comprendendo e continuando a far del male,non aiutano e gli anni passano.Io ormai sono diventata la "persa",quella con problemi,è cambiato il loro approccio nel parlarmi e mi sento trattata da mentecatta,per cui a 32 anni é finita e si pensa alla pensione d'invalidità che tra l'altro mi ha proposto il medico di base per la "cronicitá" della situazione.Questo è proprio quello che mi uccide,vedere la rassegnazione e l'ottusità di chi mi circonda ed evidentemente il nucleo del mio problema è questo,l'essere carente d'amore e di rispetto per cui ne cerco disperatamente dai miei cari,e rimango col fiato mozzato quando loro non mi"vedono",mi "chiudono la porta in faccia" e mi trattano da poveretta.Dovrei fregarmene,alzare la testa e credendoci,andare per la mia strada,ma è come se non ce la facessi,come se per farcela,non mi manca nulla quanto a risorse personali,ma il loro amore ed il loro credere in me,sì,e continuando a mancare questo, io rimango bloccata come se avessi le gambe spezzate
...nessun dottore sa colmare una profonda carenza d'amore. |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
Lo specialista al massimo sarà solo una sorta di "consolatore", ma non uno che risolve problemi, ti spiega solo le cose con un linguaggio diverso (più tecnico). Ma veri dottori della mente alla fine siamo noi.
Per qualche mese nel 2010 ho avuto sintomi riconducibili a un attacco di panico (sensazione di svenimento, tachicardia, respiro corto, ecc.)...da quel momento si era innescato qualcosa... avevo paura di restare solo, di uscire solo... perchè avevo paura di "morire", e quindi paura di vivere! E la cura è partita proprio da qui... accettando normalmente la morte come parte della vita. Muoiono praticamente tutti (stelle, piante, animali), chi è l'essere umano per non morire? E così quegli attacchi li misi completamente in ginocchio, con un lavoro del tipo: "Adesso sto per morire? Ma magari, guarda non vedo l'ora....". :pensando: Il risultato è che ad oggi non so più cosa sia quella roba, senza l'aiuto di NESSUNO. Rivolgendomi a qualche specialista magari questo mi avrebbe tenuto a bada con psicofarmaci, spillandomi continuamente eurini... Esco da solo senza problemi, prendo la macchina e mi allontano, bevo tranquillamente 1-2 caffè al giorno. Quando capita esco in compagnia senza quel tipo di problematiche (ovviamente in quest'ultimo caso i problemi sono altri che sto cercando di individuare perchè sono un caso particolare). |
Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
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Re: Se non ce la fai da solo sei destinato a cadere
ed evidentemente il nucleo del mio problema è questo,l'essere carente d'amore e di rispetto per cui ne cerco disperatamente dai miei cari,e rimango col fiato mozzato quando loro non mi"vedono"
non mi manca nulla quanto a risorse personali,ma il loro amore ed il loro credere in me,sì,e continuando a mancare questo, io rimango bloccata come se avessi le gambe spezzate E' terribile quello che descrivi cara Stella, ma tu scrivi e descrivi con una delicatezza e una profondità che commuovono, sei davvero tante cose ma non ti sei certamente persa e non sei certamente una poveretta. Anzi, sai bene quello che ti succede intorno ed è proprio la grossolanità delle persone che ci circondano spesso a farci male, proprio come diceva un utente in una preziosa discussione che stavo leggendo stamattina. E' proprio l'amore l'origine del nostro bene e quando manca è come se ci mutilasse di qualcosa. Quando manca è come se perdessimo la capacità di agire o meglio, ogni cosa che facciamo ci costa una enorme fatica. |
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