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Lazy 02-08-2014 14:56

vergogna, riservatezza patologica.
 
Buongiorno a tutti! Come primo messaggio sul forum ho deciso di esporre subito uno dei mie più gravi "problemi",dopo la presentazione che è un resoconto della mia vita fino ad ora voglio parlare della situazione attuale che mi sta logorando e lentamente portando alla PAZZIA vera e propria. Dopo un evento traumatico da me subito, e' iniziata la mia depressione/isolamento totale che mi ha portato a non uscire di casa ormai da circa 3 mesi. Ora sono abbattuto e giù di morale quasi apatico, tranne che per.... la VERGOGNA,eh si sono in uno stato di agitazione perenne causato da una parte dalla depressione e dall'altro dal fatto che come da carattere io sia riservato e mi vergogno di tutto anche la più semplice stupidaggine... mi vergogno anche di essere depresso, quindi da una parte lo sono dall altra faccio finta di non esserlo e ne esce un comportamento stranissimo che nessuno tranne me capisce. Mi vergogno pure di parlare perché mi faccio paranoie del tipo i miei vicini mi sentono... esco a fatica in balcone per paura che qualcuno mi veda, non esco di casa al pensiero che qualcuno abbia capito la mia situazione e mi giudichi , o mi umilii per il mio stupido comportamento...:testata: Tutti ormai nel mio palazzo sanno che non esco piu.. e io me ne VERGOGNO... anche oRa che sono più lucido e nemmeno riesco più a piangere... ho paura a farmi vedere e sentire da chiunque, sfuggo anche a miei genitori e non rispondo più a nessuna chiamaTa anche Dell ultimo amico che mi e' Rimasto... non so più che fare mi vergogno di me stesso e di vivere ....

pokorny 02-08-2014 15:26

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Mi spiace... se eravamo vicini si faceva qualche giro in montagna con un po' di gente e sicuramente qualche momento sereno ci scappava...

Lazy 02-08-2014 15:33

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Grazie... sai cosa penso? Che sono l'unico che non sta bene neanche nella campana di vetro(casa)....

pokorny 02-08-2014 15:40

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337870)
Grazie... sai cosa penso? Che sono l'unico che non sta bene neanche nella campana di vetro(casa)....

Nemmeno io ci sto bene. Se esco si scatenano i miei comportamenti sociofobici, se ci resto mi sento prigioniero. E' nella nostra natura desiderare il cambiamento, anche quando non ci appare evidente.

Lazy 02-08-2014 15:51

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337875)
Nemmeno io ci sto bene. Se esco si scatenano i miei comportamenti sociofobici, se ci resto mi sento prigioniero. E' nella nostra natura desiderare il cambiamento, anche quando non ci appare evidente.

Purtroppo anche ora che sto bene fisicamente, sono nel pieno della mia giovinezza,vorrei lavorare ed aiutare i miei non posso farlo per la mia paura della gente, il sentirmi impacciato ecc.. So che mi piango addosso, ma non vedo soluzione, a chiunque raccontassi davvero la mia situazione so già che mi direbbero ma ti svegli? Ti riprendi ? Sei giovane che problemi ti fai? O peggio prima non sembravi così scemo...

Inosservato 02-08-2014 15:52

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337849)
Buongiorno a tutti! Come primo messaggio sul forum ho deciso di esporre subito uno dei mie più gravi "problemi",dopo la presentazione che è un resoconto della mia vita fino ad ora voglio parlare della situazione attuale che mi sta logorando e lentamente portando alla PAZZIA vera e propria. Dopo un evento traumatico da me subito, e' iniziata la mia depressione/isolamento totale che mi ha portato a non uscire di casa ormai da circa 3 mesi. Ora sono abbattuto e giù di morale quasi apatico, tranne che per.... la VERGOGNA,eh si sono in uno stato di agitazione perenne causato da una parte dalla depressione e dall'altro dal fatto che come da carattere io sia riservato e mi vergogno di tutto anche la più semplice stupidaggine... mi vergogno anche di essere depresso, quindi da una parte lo sono dall altra faccio finta di non esserlo e ne esce un comportamento stranissimo che nessuno tranne me capisce. Mi vergogno pure di parlare perché mi faccio paranoie del tipo i miei vicini mi sentono... esco a fatica in balcone per paura che qualcuno mi veda, non esco di casa al pensiero che qualcuno abbia capito la mia situazione e mi giudichi , o mi umilii per il mio stupido comportamento...:testata: Tutti ormai nel mio palazzo sanno che non esco piu.. e io me ne VERGOGNO... anche oRa che sono più lucido e nemmeno riesco più a piangere... ho paura a farmi vedere e sentire da chiunque, sfuggo anche a miei genitori e non rispondo più a nessuna chiamaTa anche Dell ultimo amico che mi e' Rimasto... non so più che fare mi vergogno di me stesso e di vivere ....

non ti preoccupare (almeno qui) ti capiamo benissimo, anche io ho questo problema, ma la mia vergogna è più "selettiva", ci sono cose che faccio (magari che bloccherebbero un estro ed altre che non faccio (magari cose normalissime per il resto dell'umanità)

io ti consiglio nelle cose più semplici di "buttarti" , so che sembra il solito consiglio di chi non capisce, ma ad un certo punto ripeto, solo nelle cose più semplici, bisogna prendere il coraggio a due mani...
vedrai che dopo le prime volte molti gesti (tipo uscire sul balcone o parlare in casa) ti verranno facili

poi un'altra cosa, che è anche una mia paranoia, e cioè il pensiero che tutti siano lì a guardare te ed analizzare la tua situazione
fidati, nessuno ti calcola (vabbè detta così è brutta :mrgreen:) e se anche ti calcolano non ne fanno certo un argomento di discussione, vedranno quando cambierai, quando ti vedranno uscire di più, magari lo noteranno o magari no, ma in entrambi i casi non penseranno a te per più di 4 secondi :bene:

pokorny 02-08-2014 15:56

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1337877)
poi un'altra cosa, che è anche una mia paranoia, e cioè il pensiero che tutti siano lì a guardare te ed analizzare la tua situazione
fidati, nessuno ti calcola (vabbè detta così è brutta :mrgreen:) e se anche ti calcolano non ne fanno certo un argomento di discussione, vedranno quando cambierai, quando ti vedranno uscire di più, magari lo noteranno o magari no, ma in entrambi i casi non penseranno a te per più di 4 secondi :bene:

Questa è una cosa che io ho scoperto relativamente da pochi anni, e da meno tempo ancora la sto integrando nella mia vita. Avere coscienza che non mi caga nessuno è stata una vera liberazione, anche se ho ancora tanta strada da fare.

Lazy 02-08-2014 16:04

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1337877)
non ti preoccupare (almeno qui) ti capiamo benissimo, anche io ho questo problema, ma la mia vergogna è più "selettiva", ci sono cose che faccio (magari che bloccherebbero un estro ed altre che non faccio (magari cose normalissime per il resto dell'umanità)

io ti consiglio nelle cose più semplici di "buttarti" , so che sembra il solito consiglio di chi non capisce, ma ad un certo punto ripeto, solo nelle cose più semplici, bisogna prendere il coraggio a due mani...
vedrai che dopo le prime volte molti gesti (tipo uscire sul balcone o parlare in casa) ti verranno facili

poi un'altra cosa, che è anche una mia paranoia, e cioè il pensiero che tutti siano lì a guardare te ed analizzare la tua situazione
fidati, nessuno ti calcola (vabbè detta così è brutta :mrgreen:) e se anche ti calcolano non ne fanno certo un argomento di discussione, vedranno quando cambierai, quando ti vedranno uscire di più, magari lo noteranno o magari no, ma in entrambi i casi non penseranno a te per più di 4 secondi :bene:

Capisco le tue parole, e ti ringrazio per i consigli... Ma dopo tanti anni in cui forse ho recitato la parte del ragazzo "forte" integrato, ora i miei scheletri sono usciti allo scoperto... purtroppo nell ambiente in cui vivo sono cose che non vengono perdonate e forse per orgoglio il fatto di non riuscire più a "farmi rispettare" mi impedisce di fare anche il minimo passo avanti.. e pensare che anche gente che io in passato ho definito "sfigata" nonostante le prese in giro e le umiliazioni non si è mai chiusa in casa o isolata.. mi viene il dubbio che il debole allora sono stato io fin da sempre...:nonso:

sadsilversoul 02-08-2014 16:15

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Ciao!:) Intanto ti dico che ti capisco bene, anche per me la vergogna è un grosso problema, ad esempio anche io mi faccio le paranoie coi vicini, di non far capire che sono in casa, soprattutto la sera quando si dovrebbe uscire...mi ricordo una volta addirittura verso le nove andai a parcheggiare la macchina fuori dal mio parcheggio, dietro l'angolo, e mi svegliai prestissimo la mattina per riportarla, tutto per far credere di essere uscita!:miodio: Ovviamente è come dice Inosservato, sostanzialmente nessuno ti caga, o meglio, ti criticheranno sempre qualsiasi cosa tu faccia/non faccia, ma soprattutto nessuno ti legge nel pensiero e non sanno quanto stai male, perché stai male eccetera. Non so, visto che hai 19 anni mi verrebbe da dirti, perché invece di (non) cercare lavoro non vai all'università, magari in una città un po' lontana? Questo ti potrebbe liberare un po' dal tuo passato, che magari ti perseguita lì a casa tua, attraverso le persone che ti conoscono da sempre e che tu credi si siano fatte ormai una certa idea di te.

eVito Corleone 02-08-2014 16:18

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da sadsilversoul (Messaggio 1337887)
.mi ricordo una volta addirittura verso le nove andai a parcheggiare la macchina fuori dal mio parcheggio, dietro l'angolo, e mi svegliai prestissimo la mattina per riportarla, tutto per far credere di essere uscita!:miodio:

Non ci voglio credere.

sadsilversoul 02-08-2014 16:22

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da eVito Corleone (Messaggio 1337888)
Non ci voglio credere.

La triste verità...tutto perché quella sera c'era un mega evento dalle mie parti, ci andavano tutti, e una mia vicina mi aveva beccata sulle scale e ovviamente mi aveva chiesto se ci andavo, e io non avevo voglia di essere giudicata male e strana per l'ennesima volta e ho detto sì...così poi ho dovuto mettere in atto la pantomima....

Lazy 02-08-2014 16:31

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
A volte mi sembra di essere un bambino che fa i capricci:piangere: purtroppo non sono più bambino da un pezzo...:mannaggia: anche volendo uscire so che non potrei raccontare a NESSUNO tutta la verità, e nemmeno saprei spiegare perché non mi faccio vivo da mesi o rispondere a domande del tipo Lavoro? Ancora niente nemmeno lo cerco... e che fai allora? Niente sto a casa e vegeto... eee vai di... Maaa che SFIGATO sei?:sarcastico:

Matteo829 02-08-2014 16:41

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337878)
Questa è una cosa che io ho scoperto relativamente da pochi anni, e da meno tempo ancora la sto integrando nella mia vita. Avere coscienza che non mi caga nessuno è stata una vera liberazione, anche se ho ancora tanta strada da fare.

Vero..anch'io ragionando razionalmente arrivo quasi subito ad avere consapevolezza che gli altri non mi cagano, solo che molto spesso la parte "malata" o disfunzionale del cervello ha sempre la meglio sulla parte razionale.
Purtroppo è vero che c'è tanta strada da fare anche dopo aver preso cosienza di questo...

Lazy 02-08-2014 17:52

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Matteo829 (Messaggio 1337899)
Vero..anch'io ragionando razionalmente arrivo quasi subito ad avere consapevolezza che gli altri non mi cagano, solo che molto spesso la parte "malata" o disfunzionale del cervello ha sempre la meglio sulla parte razionale.
Purtroppo è vero che c'è tanta strada da fare anche dopo aver preso cosienza di questo...

Però qualcuno che ti "caga" ci deve pur essere.. Se non gli sconosciuti, gli "amici"almeno... oppure quando chi ti vede tutti i giorni come i genitori o parenti notano che c'è qualcosa che non va (ma non capiscono cosa), che si è strani... Infine abitare in un palazzo dove ormai tutti ti considerano un babbione non è facile.. anche provando a fregarsene

Biomotivato 02-08-2014 18:07

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337896)
A volte mi sembra di essere un bambino che fa i capricci:piangere: purtroppo non sono più bambino da un pezzo...:mannaggia: anche volendo uscire so che non potrei raccontare a NESSUNO tutta la verità, e nemmeno saprei spiegare perché non mi faccio vivo da mesi o rispondere a domande del tipo Lavoro? Ancora niente nemmeno lo cerco... e che fai allora? Niente sto a casa e vegeto... eee vai di... Maaa che SFIGATO sei?:sarcastico:

Inosservato ha spiegato il concetto benissimo, aggiungo

Perche' devi vergognarti? Se hai un periodo di depressione, parlane, credimi che non avrai gli occhiatacci di tutti anzi, quasi sicuramete li vedrai piu' attenti a te e vicini

Non facciamo un dramma dei giudizi altrui: sono spesso superficiali, addirittura possono essere basati su cose che non consciamo, non vale la pena farceli pesare cosi tanto. Piuttosto sottovalutiamoli. Viviamo la vita per come la vogliamo, non per come ce la vogliono gli altri

Siamo soliti ingigantire le cose per metterle come ci pare, solo che non sempre queste cose rappresetano la relta', anzi, quasi mai

pokorny 02-08-2014 18:24

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337934)
Però qualcuno che ti "caga" ci deve pur essere.. Se non gli sconosciuti, gli "amici"almeno... oppure quando chi ti vede tutti i giorni come i genitori o parenti notano che c'è qualcosa che non va (ma non capiscono cosa), che si è strani... Infine abitare in un palazzo dove ormai tutti ti considerano un babbione non è facile.. anche provando a fregarsene

Tutto vero ma l'idea dell'essere c...ti è in un senso un po' specifico. Quello che voglio dire è che possiamo dare per scontato di suscitare dei pensieri in chi incontriamo, anche passando per strada e soprattutto negli amici. Ma di qui ai film che molti di noi (per primo me) si fanno su cosa penseranno di noi, c'è una distanza enorme. Scoprirlo è stata per me una vera liberazione, come dicevo.

Lazy 02-08-2014 18:47

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Biomotivato (Messaggio 1337943)
Inosservato ha spiegato il concetto benissimo, aggiungo

Perche' devi vergognarti? Se hai un periodo di depressione, parlane, credimi che non avrai gli occhiatacci di tutti anzi, quasi sicuramete li vedrai piu' attenti a te e vicini

Non facciamo un dramma dei giudizi altrui: sono spesso superficiali, addirittura possono essere basati su cose che non consciamo, non vale la pena farceli pesare cosi tanto. Piuttosto sottovalutiamoli. Viviamo la vita per come la vogliamo, non per come ce la vogliono gli altri

Siamo soliti ingigantire le cose per metterle come ci pare, solo che non sempre queste cose rappresetano la relta', anzi, quasi mai

Sono d'accordo sul fatto che in teoria non ci sarebbe nulla di cui vergognarmi.. Tuttavia l'unica persona che potrebbe capirmi potrebbe essere mia madre che già soffre vedendomi chiuso in casa da 3 mesi, ma per il resto: Amici, conoscenti, vicini ,persone giovani che conosco e soprattutto so come "ragionano " non solo non mi capirebbero ma sarei etichettato a vita come il depresso sfigato o il cocco di mamma.. . Purtroppo sono cresciuto in una zona poco adatta ai sensibili o ai fragili, qui la gente rispettata o è stata in galera oppure è un Tamarro da discoteca che impenna col motorino o sgomma con la macchina e' per questo che sono sicuro al 100% che nessuno della zona mi può capire...

Lazy 02-08-2014 19:01

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337948)
Tutto vero ma l'idea dell'essere c...ti è in un senso un po' specifico. Quello che voglio dire è che possiamo dare per scontato di suscitare dei pensieri in chi incontriamo, anche passando per strada e soprattutto negli amici. Ma di qui ai film che molti di noi (per primo me) si fanno su cosa penseranno di noi, c'è una distanza enorme. Scoprirlo è stata per me una vera liberazione, come dicevo.

Su questo non posso fare altro che darti ragione. Mi faccio/ci facciamo troppi film su quello che potrebbero pensare gli altri ,so che a volte esagero ma per ora non mi aiuta molto averne la consapevolezza.

pokorny 02-08-2014 19:11

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337958)
Su questo non posso fare altro che darti ragione. Mi faccio/ci facciamo troppi film su quello che potrebbero pensare gli altri ,so che a volte esagero ma per ora non mi aiuta molto averne la consapevolezza.

Non potresti provare con piccole cose alla tua portata? Che so, pensi che se ti metti un certo cappello la gente pensa male, e te lo metti lo stesso fino a che vedi che non succede assolutamente niente. E poi un altro obiettivo un filino più impegnativo e così via.

Si inizia da cose minuscole, il trucco è avere consapevolezza di star facendo esercizio. Ovviamente arriva un punto limite per tutti i sociofobici (il mio personale non è 'sto granché) dove si arriva a quello che ci concede il nostro carattere, ma spazio per fare qualcosa ce l'abbiamo tutti. E secondo me è più di quanto pensiamo.

Matteo829 02-08-2014 19:35

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337934)
Però qualcuno che ti "caga" ci deve pur essere.. Se non gli sconosciuti, gli "amici"almeno... oppure quando chi ti vede tutti i giorni come i genitori o parenti notano che c'è qualcosa che non va (ma non capiscono cosa), che si è strani... Infine abitare in un palazzo dove ormai tutti ti considerano un babbione non è facile.. anche provando a fregarsene

Si, in tutto questo ti capisco benissimo, infatti quando parlo di "essere ca..ti" anch'io intendo in un altro senso, cioè non che a nessuno importa di te, ma riguardo invece tutte quelle paranoie che ci creiamo nella mente di quello che possono pensare gli altri di noi, di come siamo, di quello che facciamo ecc..
Ad esempio quando dici "Mi vergogno pure di parlare perché mi faccio paranoie del tipo i miei vicini mi sentono" vuol dire che hai la convinzione che il vicino è li a origliare e giudicarti...ecco io intendo questo tipo di cose. Se una persona, come dice pokorny, riesce a convincersi che in realtà in quel momento nessuno lo sta "ca..do" e giudicando, allora può essere davvero una liberazione...però è difficilissimo lo so...:testata:

Lazy 02-08-2014 19:36

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337961)
Non potresti provare con piccole cose alla tua portata? Che so, pensi che se ti metti un certo cappello la gente pensa male, e te lo metti lo stesso fino a che vedi che non succede assolutamente niente. E poi un altro obiettivo un filino più impegnativo e così via.

Si inizia da cose minuscole, il trucco è avere consapevolezza di star facendo esercizio. Ovviamente arriva un punto limite per tutti i sociofobici (il mio personale non è 'sto granché) dove si arriva a quello che ci concede il nostro carattere, ma spazio per fare qualcosa ce l'abbiamo tutti. E secondo me è più di quanto pensiamo.

Anche su questo ti do ragione... ed ora mi scuso se può sembrare che ogni consiglio che mi venga dato sembra che cerchi una scusa per non fare niente o che non vada bene per me. Però (io purtroppo trovo sempre un pero') anche quelle piccole cose di cui parli ho provato a farne qualcuna (poche) ad esempio un giro in macchina, un pranzo con i parenti ma noto che anche con chi magari cerca di trattarmi bene e non giudicarmi o ridere di me, e come se non riuscissi più a guardarli in faccia perche mi vergogno dello stato in cui sono, penso che le piccole cose possano aiutare, ma se mentre sono in macchina o con un amico, anche solo a tavola con i miei penso che ADESSO non ho la forza di cercare lavoro, relazionarmi o penso all umiliazione che mi ha portato a questo stato io non trovo un senso... forse è questa l'ossessione che mi tortura, il pensare che non so farmi più rispettare e che è inutile il uscire di casa se poi quando sono a casa non parlo perché nessuno mi deve sentire.

Lazy 02-08-2014 19:47

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Matteo829 (Messaggio 1337969)
Si, in tutto questo ti capisco benissimo, infatti quando parlo di "essere ca..ti" anch'io intendo in un altro senso, cioè non che a nessuno importa di te, ma riguardo invece tutte quelle paranoie che ci creiamo nella mente di quello che possono pensare gli altri di noi, di come siamo, di quello che facciamo ecc..
Ad esempio quando dici "Mi vergogno pure di parlare perché mi faccio paranoie del tipo i miei vicini mi sentono" vuol dire che hai la convinzione che il vicino è li a origliare e giudicarti...ecco io intendo questo tipo di cose. Se una persona, come dice pokorny, riesce a convincersi che in realtà in quel momento nessuno lo sta "ca..do" e giudicando, allora può essere davvero una liberazione...però è difficilissimo lo so...:testata:

Beh questo è vero, non mi sento così importante da pensare che tutti mi origlino...:pensando: Eppure le paranoie continuano. .. A volte preferirei essere più stupido ma con meno paranoie..:testata: invece sono qua che bisbiglio se qualcuno mi chiama per paura che "qualcuno" si domandi cosa ci faccia sempre a casa, o peggio... a casa il SABATO SERA ( ohhh il sabato sera no!!!:male:)

pokorny 02-08-2014 19:55

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337971)
Anche su questo ti do ragione... ed ora mi scuso se può sembrare che ogni consiglio che mi venga dato sembra che cerchi una scusa per non fare niente o che non vada bene per me. Però (io purtroppo trovo sempre un pero') anche quelle piccole cose di cui parli ho provato a farne qualcuna (poche) ad esempio un giro in macchina, un pranzo con i parenti ma noto che anche con chi magari cerca di trattarmi bene e non giudicarmi o ridere di me, e come se non riuscissi più a guardarli in faccia perche mi vergogno dello stato in cui sono, penso che le piccole cose possano aiutare, ma se mentre sono in macchina o con un amico, anche solo a tavola con i miei penso che ADESSO non ho la forza di cercare lavoro, relazionarmi o penso all umiliazione che mi ha portato a questo stato io non trovo un senso... forse è questa l'ossessione che mi tortura, il pensare che non so farmi più rispettare e che è inutile il uscire di casa se poi quando sono a casa non parlo perché nessuno mi deve sentire.

Mi spiace se ti sei sentito sollecitato a un riscontro, non era intenzione. Ma, essendoci passato e tuttora passandoci, quanto hai insistito? Secondo me, per un cambiamento realistico si tratta di tentativi reiterati su tanti mesi per piccoli risultati... che però restano. Non potresti ricominciare con obiettivi più modesti e poi di nuovo salire?

Per quanto posso vedere, abituare la mente a schemi diversi non è facile, servono mesi e anni. Sono sicuro che tutti siamo in grado di fare qualcosa.

Selenio 02-08-2014 19:58

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Lazy io ero proprio come te e per la vergogna per alcune cose successe nella mia vita mi è venuta una grave dismorfofobia al punto che non mi facevo più guardare in faccia da nessuno e sono finito in casa di cura. Stai attento non è positivo stare troppo in casa

Lazy 02-08-2014 20:07

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337979)
Mi spiace se ti sei sentito sollecitato a un riscontro, non era intenzione. Ma, essendoci passato e tuttora passandoci, quanto hai insistito? Secondo me, per un cambiamento realistico si tratta di tentativi reiterati su tanti mesi per piccoli risultati... che però restano. Non potresti ricominciare con obiettivi più modesti e poi di nuovo salire?

Per quanto posso vedere, abituare la mente a schemi diversi non è facile, servono mesi e anni. Sono sicuro che tutti siamo in grado di fare qualcosa.

Forse sbaglio nel volere troppo e subito. Vorrei già saper lavorare e rapportarmi con dei colleghi per lasciarmi alle spalle questa storia,quando invece faccio fatica a rapportarmi con i miei pure in casa mia perché ho paura pure del loro giudizio. Se fosse inverno e le finestre fossero chiuse magari parlerei di più...:nonso: Oltretutto non ho nemmeno il coraggio di rispondere ai rari amici che ancora si fanno sentire, per paura di dove potremmo andare e chi incontrare..:miodio:

Lazy 02-08-2014 20:13

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1337985)
Lazy io ero proprio come te e per la vergogna per alcune cose successe nella mia vita mi è venuta una grave dismorfofobia al punto che non mi facevo più guardare in faccia da nessuno e sono finito in casa di cura. Stai attento non è positivo stare troppo in casa

Qualche anno fa, sempre in agosto mi fu molto d aiuto stare a casa da solo per tre settimane, i miei in vacanza, gli amici pure e nessuno che mi cercasse. Ero invisibile e silenzioso e potevo farmi tutti gli esami di coscienza possibili.... ora invece sto solo impazzendo

pokorny 02-08-2014 20:20

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1337991)
Forse sbaglio nel volere troppo e subito. Vorrei già saper lavorare e rapportarmi con dei colleghi per lasciarmi alle spalle questa storia,quando invece faccio fatica a rapportarmi con i miei pure in casa mia perché ho paura pure del loro giudizio. Se fosse inverno e le finestre fossero chiuse magari parlerei di più...:nonso: Oltretutto non ho nemmeno il coraggio di rispondere ai rari amici che ancora si fanno sentire, per paura di dove potremmo andare e chi incontrare..:miodio:

Io posso dire che ci sono voluti tre anni di Boxe per cose come riuscire a guardare le persone negli occhi, tirare dritto quando cammino invece della solita scena che all'ultimo secondo mi scanso io perché l'altro/a me lo legge negli occhi che mi scanso... (e non sempre accade, devo sempre esercitare una sorveglianza cosciente), insomma piccole cose. Ma ne sono contento perché ormai sono proprio mie.

Ora, non potresti farti forza e telefonare a qualcuno di cui ti fidi? Se è un amico come dici che ne hai, sei su un terreno favorevole. Potete organizzare un'uscita che percepisci che sei in grado di gestire, cose così...

Quello che posso dire è che trascinandosi queste problematiche negli anni (io ne sono l'esempio vivente) poi è difficilissimo scardinarle e si vive male. Adesso puoi fare molto, dopo, con l'avanzare degli anni, le possibilità di lavorare su questi problemi diminuiscono.

Lazy 02-08-2014 20:55

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Selenio (Messaggio 1337985)
Lazy io ero proprio come te e per la vergogna per alcune cose successe nella mia vita mi è venuta una grave dismorfofobia al punto che non mi facevo più guardare in faccia da nessuno e sono finito in casa di cura. Stai attento non è positivo stare troppo in casa

Qualche anno fa, sempre in agosto mi fu molto d aiuto stare a casa da solo per tre settimane, i miei in vacanza, gli amici pure e nessuno che mi cercasse. Ero invisibile e silenzioso e potevo farmi tutti gli esami di coscienza possibili.... ora invece sto solo impazzendo

Lazy 02-08-2014 21:22

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1337998)
Io posso dire che ci sono voluti tre anni di Boxe per cose come riuscire a guardare le persone negli occhi, tirare dritto quando cammino invece della solita scena che all'ultimo secondo mi scanso io perché l'altro/a me lo legge negli occhi che mi scanso... (e non sempre accade, devo sempre esercitare una sorveglianza cosciente), insomma piccole cose. Ma ne sono contento perché ormai sono proprio mie.

Ora, non potresti farti forza e telefonare a qualcuno di cui ti fidi? Se è un amico come dici che ne hai, sei su un terreno favorevole. Potete organizzare un'uscita che percepisci che sei in grado di gestire, cose così...

Quello che posso dire è che trascinandosi queste problematiche negli anni (io ne sono l'esempio vivente) poi è difficilissimo scardinarle e si vive male. Adesso puoi fare molto, dopo, con l'avanzare degli anni, le possibilità di lavorare su questi problemi diminuiscono.

Essendo uno che si piange addosso, ma che sa anche riflettere so che forse potrei fare questi tentativi e prima o poi li dovro fare per forza di cose se non voglio passare la vita in casa. Ma il fatto che chi mi sta intorno non sappia bene cosa stia passando non mi aiuta.. Soprattutto pensare che fino a qualche mese fa' uscivo e mi trovavo quasi a mio agio ovunque e che il mio isolamento e' cominciato da un giorno all altro mi abbatte.. una cosa che devo imparare bene per uscire da questa situazione e far valere le mie ragioni, a volte passo dalla parte del torto pur avendo ragione.. . Pratico esempio il lavoro, agli occhi di tutti sono io che non ho voglia di lavorare o che voglia essere mantenuto, vallo a spiegare che sono fobico e che se ora mi terrorizza uscire di casa pensa andare a lavorare o rapportarmi a degli sconosciuti colleghi.

Noriko 02-08-2014 21:22

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
La casa diventa luogo di protezione ma anche una gabbia. :(


Sei seguito da qualcuno?

Lazy 02-08-2014 21:27

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1338049)
La casa diventa luogo di protezione ma anche una gabbia. :(


Sei seguito da qualcuno?

No per ora no, anche perché la situazione e' degenerata da poco... Mi darebbe molto fastidio dover pesare sui miei anche per questo... il blocco della parola non mi aiuta molto a confidarmi sempre per la solita vergogna della situazione.

cancellato13317 02-08-2014 21:52

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quando ero alle medie avevo paura di farmi vedere fuori di casa, ma allo stesso tempo avevo anche paura di far vedere che stavo sempre in casa. Se fuori c'erano gli altri ragazzini delle case vicine non uscivo perché mi vergognavo di farmi vedere. Crescendo su tantissime cose sono migliorata, come ha detto anche Inosservato, oggi riesco a fare cose che pure un estroversone faticherebbe a fare. Però poi cado su delle cose stupidissime. Per dire se incontro due persone che conosco in contemporanea e queste persone non si conoscono tra di loro entro nel panico. Oppure ho paura di farmi vedere per strada da sola ma ho paura pure di farmi vedere in compagnia... :interrogativo:

Lazy 02-08-2014 21:56

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Ambivalente (Messaggio 1338066)
Quando ero alle medie avevo paura di farmi vedere fuori di casa, ma allo stesso tempo avevo anche paura di far vedere che stavo sempre in casa. Se fuori c'erano gli altri ragazzini delle case vicine non uscivo perché mi vergognavo di farmi vedere. Crescendo su tantissime cose sono migliorata, come ha detto anche Inosservato, oggi riesco a fare cose che pure un estroversone faticherebbe a fare. Però poi cado su delle cose stupidissime. Per dire se incontro due persone che conosco in contemporanea e queste persone non si conoscono tra di loro entro nel panico. Oppure ho paura di farmi vedere per strada da sola ma ho paura pure di farmi vedere in compagnia... :interrogativo:

Allora c'è qualcuno che ha almeno un po delle mie stesse paranoie! :)

Lazy 03-08-2014 14:30

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Per il resto io non sono più alle medie, eppure continuo a comportarmi così... ora non esco piu di casa, prima uscivo solo quando la via era vuota..:miodio:

cancellato13317 05-08-2014 20:59

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
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Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1338342)
Per il resto io non sono più alle medie, eppure continuo a comportarmi così... ora non esco piu di casa, prima uscivo solo quando la via era vuota..:miodio:

@Lazy: nel mio caso purtroppo o per fortuna ho dovuto uscire di casa per forza e piano piano attraverso questa terapia d'urto oggi riesco a fare bene o male tutto. Considera però che io le medie le ho finite nel 1987 per cui di tempo da allora ne ho avuto un bel po'. Non ti abbattere e cerca di farti aiutare.

Lazy 05-08-2014 21:15

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ambivalente (Messaggio 1339886)
@Lazy: nel mio caso purtroppo o per fortuna ho dovuto uscire di casa per forza e piano piano attraverso questa terapia d'urto oggi riesco a fare bene o male tutto. Considera però che io le medie le ho finite nel 1987 per cui di tempo da allora ne ho avuto un bel po'. Non ti abbattere e cerca di farti aiutare.

Qua ormai lo sanno tutti come sto... E non fanno altro che ridermi dietro ... Sono lo zimbello di tutti ormai ho paura pure di far sentire la mia voce.

cancellato13317 05-08-2014 21:21

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Io ho cambiato proprio città per andare a studiare da un'altra parte e mi ha aiutato

pokorny 05-08-2014 21:26

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da Lazy (Messaggio 1339893)
Qua ormai lo sanno tutti come sto... E non fanno altro che ridermi dietro ... Sono lo zimbello di tutti ormai ho paura pure di far sentire la mia voce.

Sto male al posto tuo, credimi.... vorrei tanto poter fare qualcosa, mi sembra di rivivere me :(

EDIT: CAXXO, esci e spacca tutto! :) DEVI farlo!

Lazy 05-08-2014 23:24

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 1339900)
Sto male al posto tuo, credimi.... vorrei tanto poter fare qualcosa, mi sembra di rivivere me :(

EDIT: CAXXO, esci e spacca tutto! :) DEVI farlo!

Qua anche i muri hanno le orecchie. .. dipende da come ti vedono gli altri... ora che tutti sanno come stai essere trattati a pesci in faccia è all ordine del giorno...

linea77 05-08-2014 23:48

Re: vergogna, riservatezza patologica.
 
capisco perfettamente che intendi...ci sono passato anche io qualche volta a chiudermi in casa a perdere tempo.


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