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La disciplina come cura del disagio
Oggi riflettevo...
Superata una certa età e finita l'adolescenza il carattere e la personalità sono quello che sono, e difficilmente si possono cambiare... mi chiedevo...può una disciplina costituita DOPO la formazione del carattere aiutare a "costruire" un guscio e cambiare certi pensieri senza intaccare le basi del carattere? ognuno ha il carattere che ha, ha delle "cose" che lo caratterizzano e che sono la base della propria personalità, cercando di migliorarsi e dandosi una disciplina modificando cosi i suoi pensieri non c'è il rischio che questa persona cambi irrimediabilmente se stessa? oggi sono in vena di deliri adolescenziali.. |
Re: La disciplina come cura del disagio
Secondo me il rischio è non riuscire a cambiare abbastanza (a quel punto del guscio non te ne fai nulla, almeno credo). Ho detto diverse volte che per qualche anno ho fatto la Boxe cinese e qualche piccolo cambiamento strutturale in me lo ha prodotto. Circa un decimo di quanto percepsico mi avrebbe permesso di venire a capo dei problemi che credo essere quelli più dannosi. Sono molto dispiaciuto di non aver saputo mettere in atto anche solo la metà di quei restanti nove decimi.
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Re: La disciplina come cura del disagio
Puoi modificare, ammorbidire aspetti del tuo carattere ma non cambiarlo, puoi controllare la collera evitando delle reazioni forti ma non eliminarla.
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Re: La disciplina come cura del disagio
sfatiamo sto mito dell'immutabilità una volta per tutte..
certo, il carattere per svilupparsi parte da una base genetica (ci sono persone più portate ad essere più timide di altre) poi fondamentali sono i primi 4 5 anni di vita, quindi le influenze ambientali. se prendi una persona che già geneticamente è portata ad essere insicura e gli fai passare un'infanzia da inferno, non sarà difficile ottenere un bel sociofobico dopo una certa età è difficile avere i cambiamenti drastici, difficilmente si passa da super timido a super estroverso ma il cambiamento non è impossibile lo si può sempre levigare, a qualsiasi età. ti consideri troppo timido? bene, lavoraci un sacco sopra. ci vuole del tempo, certo, ma vedrai che se veramente ci credi nel cambaimento, qualcosina si aggiusterà e migliorera' se solo per un certo periodo smettereai di crederci ecco che bisognerà ricominciare tutto da capo l'alternativa è arrendersi, molte persone l'hanno scelta.. facciano pure. gli input per il cambiamento raramente cadono dal cielo |
Re: La disciplina come cura del disagio
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io penso di stare sbagliando, dovrei affrontare la collera SOLO con quello che ho, da zero...ma ho paura....sapevo di doverlo fare prima o poi...a 14 anni avevo un amica anoressica e già li la mia reazione fu quella di irrigidirmi e di creare un personaggio, senza affrontare il problema perchè avevo paura...e sta sensazione si è riproposta ciclicamente, ho toccato formalmente il fondo piu volte ma ho sempre trovato qualcosa a cui aggrapparmi per evitare di affrontare la vita da solo...e lo sai quando l'ho capito?quando ho perso tutti gli appigli |
Re: La disciplina come cura del disagio
il fatto è che ero andato dalla psico apposta per questo...ho avuto paura e ora sono passati 7 mesi che io ho praticamente buttato fingendo..
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Re: La disciplina come cura del disagio
un minimo sì, è possibile cambiare secondo me, o perlomeno riuscire a conoscersi e di conseguenza limare gli aspetti che non ci piacciono
OT: ma tu sei il linea77 di psico forum? ti vedo in minichat :applauso: |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
Il disagio e una cosa inconcia e i pensieri o le azioni consapevoli non hanno molta forza. Dopo una certa eta si e troppo consapevoli e coscienti per credere ai nuovi penseri. Servirebbe un po di inconscenza a confusione :pensando:
Probabilmente si cambierebbe molto ma credo che ciascun nuovo o vecchio te preferirebbe conservare un diritto di liberta . |
Re: La disciplina come cura del disagio
Che rischio comporterebbe se una persona cambiasse se stessa in meglio?
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
Qualsiasi regola devi motivarla tu stesso con i tuoi pensieri e le tue emozioni, non basta la predica del primo venuto.
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Re: La disciplina come cura del disagio
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oggi comunque è risuccesso, ho sentito quella rabbia incontrollabile tipica di me stesso e non sapevo come gestirla.. |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
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comunque sono argomenti differenti, divido un pò in base al pensiero.. |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
Esiste ma facendo terapia, almeno per quanto mi riguarda. Siamo tutti diversi.
La rabbia che senti non è altro che una spia che ti segnala una (percepita ovviamente) ingiustizia. Da lì potrai riflettere su cosa ritieni ingiusto, quali sono i pro e i contro nel pensarla così e se le persone che te lo hanno insegnato fossero davvero nel giusto. |
Re: La disciplina come cura del disagio
Come sospettavo.
@Weltschmerz: attento alla firma :D |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Bellissima riflessione! :riverenza: |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
Massì alla fine le cose si sanno, il problema è digerirle.
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Re: La disciplina come cura del disagio
la mia firma!
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Re: La disciplina come cura del disagio
Ops completamente pescata :D le ho levate.
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Re: La disciplina come cura del disagio
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comunque, come ho toccato il fondo da adolescente io, dubito qualcun'altro l'abbia fatto. Ma se ho capito bene finite le superiori tutto si trasformerà in qualcosa di nuovo e meraviglioso, sta a me tenere il mio giardino pulito nel frattempo, in modo da chiudere i conti con le persone che nella mia vita non c'entrano nulla. :D |
Re: La disciplina come cura del disagio
Oggi dopo l'ennesima giornata in palestra prima di andarci mi sono sentito soffocare. Come se stessi tralasciando i miei sentimenti, come se una parte di me volesse solamente urlare e piangere mentre un altra parte si allena e crea un armatura per affrontare il mondo. Anche se a me piacerebbe stare sotto le coperte in un angolo a guardare la tv e mangiare, come ho fatto per molto tempo. Ma continuo a credere che impegnando il mio tempo in maniera costante porterà a qualche risultato. Mi è ricapitato che mi tornassero le lacrime senza un motivo apparente, come un ondata di tristezza e una voglia di chiamare qualcuno, sarà la solitudine. non capisco questa cosa.
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Re: La disciplina come cura del disagio
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Stiamo male. Perché? Per questo motivo. Individuato il motivo (cosa non facile ma, se il motivo è importanti ci sono professionisti che ci possono aiutate a identificarlo) cercheremo di porvi rimedio con l'autodisciplina... semplice utopia se il disagio è qualcosa di radicato negli anni, diventato pressante, che interferisce sul nostro modo di pensare e di agire, ma non impossibile. No. Quote:
I cavalieri medievali erano eccezionali finché erano a cavallo... un bel giorno si è capito perché si legavano con tironi e corde alle selle: semplicemente perché se venivano sbalzati da esse, al suolo, la corazza era tanto pesante da impedir loro anche solo di alzarsi. Erano finito. Così come è finito, per l'appunto, chi usa il rigore contro sé stesso per creare una maschera tanto solida da diventare pesante, stretta, opprimente... un sarcofago. Se non si è giunti a questo punto, se si ha la giovinezza mentale sufficiente, il desiderio di identificare dove e perché si è radicato quel disagio, quel dolore in noi, allora certamente la disciplina può aiutare, può salvare la vita del cavaliere... Quindi si, la disciplina è oro... ma bisogna capire quando è il tempo giusto per usarla, perché ha una data di scadenza. |
Re: La disciplina come cura del disagio
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Re: La disciplina come cura del disagio
Per ciò che è possibile disciplinarsi senza danneggiarsi, certamente sarebbe bene farlo, dimostrerebbe maturità a forza.
Se l'individuo in questione è a pezzi e fregnone non riuscirà a disciplinarsi in maniera produttiva, anzi potrà farsi male, come detto. In questi casi è bene una mano, del resto un buon terapista può proprio cercare di puntellare alcune mura del tuo essere (e cos'è questo se non un iniziale disciplinamento) per poi, magari, provvedere a un restauro. Ogni strada per un individuo di un certo tipo. Io, come scritto altrove, su certe cose non riesco a disciplinarmi... altrimenti non sarei qui, mh? |
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