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Estero sì, estero no?
So che su questo tema sono già stati aperti topic su topic, ma mi serve l'ennesimo consiglio a riguardo.
Sto prendendo seriamente in considerazione la possibilità di emigrare. Il motivo è soprattutto lavorativo. Qui le ho provate tutte: domande per tirocini, per borse di studio, cv a iosa, colloqui andati male. E da quello che ho capito, con la mia età, sono proprio fuori. Inutile aggiungere che la disoccupazione mi sta togliendo la salute. E tutti: "hai pensato all'estero?" Ma io ho i miei dubbi su questo El Dorado. Non ho contatti. E non servono i giusti contatti? Non ho fortuna. E non serve la famosa botta di culo? Non ho coraggio. E qui non ho speranze. Certo l'idea allettante di andare lontano, qualunque posto sia, non solo per trovare lavoro, ma anche per staccarmi da una vita che forse non voglio più è di conforto (anche se mi sembra più un fuggire dai problemi), ma la sola idea di dover tornare dopo nemmeno pochi mesi con la coda tra le gambe, senza più risparmi è a dir poco terrificante. Ancor di più il pensiero di dover ammettere la sconfitta definitiva. Voi che fareste? Stareste ancora qui ad aspettare l'occasione della vita? E se decideste di partire, come scegliereste i contatti, la nazione & co.? |
Re: Estero sì, estero no?
io a settembre me ne andrò a Londra...qui non c'e futuro...ormai l'italia è un paese alla frutta...
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Re: Estero sì, estero no?
In nord europa sicuramente avrai più possibilità, ma l'inizio non sara affatto facile, probabilmente farai lavori di basso profilo per tirare a campare nel frattempo che trovi qualcosa attinente la tua formazione.
E un passo che richiede convinzione e motivazione. Ogni scelta che fai comporta dei rischi poi |
Re: Estero sì, estero no?
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L'idea che mi spinge verso l'estero è quella di specializzarmi nel mio settore, ma ho sempre più paura che rimanga solo un'idea, anche perchè non so proprio da dove partire :testata: |
Re: Estero sì, estero no?
Se dovessi fare un confronto fra le persone che conosco che hanno deciso di cercare lavoro all'estero e quelle che sono rimaste in Italia vincerebbero le prime in quanto a % di persone che hanno trovato lavoro.
Mi riferisco però ad una fascia di età fra i 20 e i 30 anni e spesso a ragazzi laureati che cercano all'estero il posto di lavoro per cui hanno studiato in Italia. Oppure persone disposte a fare qualsiasi lavoro pur di sfuggire ad una situazione opprimente e senza prospettive. Molti di questi ultimi fanno i camerieri, cuochi o mansioni simili in Inghilterra (principalmente Londra). Non è che se la passino benissimo ma a parer loro sicuramente meglio che in Italia. Non ho idea quale sia la tua età, le tue competenze e se conosci qualche lingua straniera ( l'inglese ovviamente è abbastanza d'obbligo ormai) in particolare. Le botte di culo in quanto tali non sono prevedibili quindi le escluderei dal discorso e i contatti benchè servano sempre non sono indispensabili. Il coraggio invece lo è sicuramente per ovvi motivi. Io stesso finita la mia carriera universitaria se non avrò forti motivi per rimanere in Italia quali un posto di lavoro " umano", una relazione che mi mantenga qui oppure problemi vari che mi costringano a rimanerci penso di emigrare e cercare lavoro in Nord Europa ( idealmente). Magari dopo aver racimolato come possibile qui una somma di denaro che mi permetta di sopravvivere per qualche tempo all'estero mentre cerco lavoro. |
Re: Estero sì, estero no?
Andare all'estero non vi aiuterà ad uscire dai vostri problemi...detto questo, io mi trasferisco domani :D
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Re: Estero sì, estero no?
ma ci state ancora a pensare ? Partite! Questo è un paese finito
detto questo imparate prima bene una lingua o forse due voi assumereste un francese che non parla una parola di italiano ? Prendereste un commesso norvegese che non proferisce parola ..no eh? allora andare in Germania o Francia o Inghilterra e non saper parlare la lingua è da incoscienti Io son troppo vecchio sennò sarei già partito ,destinazione Inghilterra dato che spikkio e liddle inglisc o meglio South Africa , visto che lì ho 3 cugini sudafricani perfettamente integrati |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Per le lingue diciamo che tra quelle che conosco l'unica utile è l'inglese. Per le competenze...ecco, il guaio. Il mio (o meglio, quello in cui vorrei specializzarmi) è un settore professionale che in Italia va poco, ma nel Nord Europa ad esempio sono molto più avanti, di conseguenza io non farei una gran bella figura. Oddio, a leggermi mi rendo conto di star razionalizzando il tutto, ma da quello che invece emerge in questo topic ci vuole tutt'altro:coraggio e senso di rischio :miodio: |
Re: Estero sì, estero no?
No, no, la razionalità ci vuole. Non è che uno parte a caso e cerca di trovare lì; secondo me se si va all'estero, bisogna trovare da casa con un colloquio telefonico o via skype.
Ottimo questo sito: https://ec.europa.eu/eures/main.jsp?...=3.2.1-build-1 |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Intanto in bocca al lupo per la tua avventura. |
Re: Estero sì, estero no?
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Sud America ci andrei li se fossi pieno di capitali, ma per iniziare privi di esperienze e senza specializzazioni in tasca poi..., me la vedo dura per non dire impossibile. |
Re: Estero sì, estero no?
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Poi di lingua utile so solo l'inglese, quindi non è che abbia molta scelta. E dal momento che la mia decisione è a breve termine, non ho il tempo di impararne un'altra (ma se la vogliamo dirla tutta nemmeno la mente giovane e fresca per farlo) Quote:
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Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Comunque secondo me andari li a fare anche il cameriere è utile, in primis perché fai pratica con l'inglese, poi stando li ti si aprono nuovi scenari, conosci gente del posto, hai delle dritte, informazioni che stando qua son difficili da recuperare. |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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L'ipotesi di farlo come lavoro iniziale ci starebbe, ma è sempre il fattore età che frega. Più vado avanti più si riduce la possibilità di inserirmi in una qualche realtà più affine ai miei interessi. |
Re: Estero sì, estero no?
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Lo tenevo d'occhio, ma quello che mi ha frenato è che non so fare nulla. |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
Se la moderazione mi consente, posterei un link interessante. E' neutrale assolutamente non commerciale eccetera. La storia di una ragazza che è andata all'estero. Mi paiono molto pertinenti i commenti sulla selezione, sul fatto che si è visti come investimenti quindi è possibile essere rifiutati se la potenziale nazione ospite così decide, eccetera. Ecco qua, solo come spunto di riflessione.
http://lamiavitaupsidedown.wordpress.com/2014/05/19/emigrare-una-scelta-da-ricchi/ Ovviamente se il regolamento non consente, come non detto, le mie scuse e cassate tranquillamente il post. |
Re: Estero sì, estero no?
Non condivido l'idea che l'unico modo per apprendere una lingua come si deve sia vivere nel paese in cui la si parla. Sicuramente i metodi d'insegnamento prevalenti in questo paese sono fallimentari, ma con forme particolari come l'apprendimento organico di Paul Pimsleur è possibile raggiungere livelli più che buoni anche senza vivere in un dato paese. Prendiamo le situazioni di bilinguismo che esistono nelle nazioni scandinave: ci si abitua fin dall'infanzia all'uso dell'inglese come seconda lingua attraverso l'ascolto, il primo step previsto dal naturale apprendimento del proprio idioma nativo da bambini. Il problema degli italiani con le lingue e che nessuno le ascolta, eppure con i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, è possibile abituare le orecchie a un costante sottofondo anglofono ad esempio, tramite l'ascolto di audiobook o padcast (cosa che il sottoscritto fa giornalmente, talvolta anche per diverse ore).
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Re: Estero sì, estero no?
Io conosco delle persone che lavorano a Londra.
Sono sottopagate e per un periodo hanno lavorato per oltre 60 ore alla settimana, senza alcun tipo di protezione, al nero ^_^ Certo, non erano laureate. Ma non è tutto rose e fiori, quindi fate attenzione... |
Re: Estero sì, estero no?
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la mia conoscenza della lingua è discreta ma non ottima , ho avuto la fortuna in tempi lontani di fare un corso di lingua organizzato dal comune ad un prezzo modesto , eravamo 9 persone ed una insegnante di madre lingua è così che si impara . forse intendevi podcast ?? |
Re: Estero sì, estero no?
Londra ormai è piena.
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Re: Estero sì, estero no?
I migliori Paesi per il lavoro secondo me sono quelli che non andremmo volentieri. Spesso si pensa ad andare in un posto dinamico, giovane, una grande città moderna. Invece ormai l'unica è una zona poco nota di uno stato poco noto. Esempio Marocco, Algeria, Bulgaria, Sudafrica, Nicaragua.
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Re: Estero sì, estero no?
io in sud africa ci andrei volentieri :o
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Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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http://www.keinpfusch.net/2014/07/sotto-il-sole-di-vilnius-es-gibt-nichts.html |
Re: Estero sì, estero no?
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Ciao io ho provato ad andare all'estero ma purtroppo non sono riuscito a trovare lavoro e sono stato costretto a tornare a casa. Indubbiamente lì stavo meglio rispetto a qui,avevo maggiore voglia di vivere,di uscire,di conoscere gente,maggiore ottimismo,maggiore fiducia nelle persone,una maggiore prospettiva di vita,volevo rifarmi una vita. Purtroppo le speranze sono state spazzate via e sono stato costretto a ritornare nella mia terra maledetta,triste,cupa e senza speranze per il futuro. Penso spesso,ogni giorno,al periodo in cui ero lì,vorrei tanto ritornarci ma so che non sarà possibile,non voglio più vivere dove sono ora,al pensiero che fra 10 anni sarò ancora qui mi sento male. Sento che quella era l'ultima opportunità e che adesso che è andata male,la mia vita è finita,sento che non posso avere una mia strada e che ormai non c'è più niente da fare. A 23 anni sono disoccupato,ho difficoltà sociali,non ho un lavoro,non ho esperienza lavorativa e nessuno mi prenderà mai per questo oltre che per i motivi sociali,vivo in un posto di merda,pieno di criminalità,ingiustizie sociali,un posto povero economicamente e senza speranze di ripresa,in cui odio la mentalità delle persone che ci vivono. |
Re: Estero sì, estero no?
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al primo posto sono i neri poi le donne nere , poi le donne bianche all'ultimo i maschi bianchi , mia cugina risk manager di una importante società ha provato di fare finta di cercare lavoro , ma essendo bianca nessuno ha risposto ... |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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Quindi uno dei miei timori più grandi è che la scelta della nazione, almeno per me, sia solo un terno al lotto. |
Re: Estero sì, estero no?
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A differenza delle altre volte però, ora la cosa che riesco a valutare è solo ed esclusivamente la mia esigenza lavorativa essendo ormai un peso insostenibile. L'esperienza di vita ha perso di senso così come tutto quello che le ruota intorno. Quote:
Mi dispiace che ti sia andata così, ma hai solo 23 anni. Non puoi essere finito nè può essere finita. Sarà che sto molto più in là con l'età, ma mi sembra una strada ancora aperta la tua. E già il fatto che tu abbia trovato il coraggio di partire è già buon segno. Forza :) |
Re: Estero sì, estero no?
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Re: Estero sì, estero no?
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ps: non sto scherzando ps2: odio gli inglesi http://www.lavoroadubai.it/ |
Re: Estero sì, estero no?
secondo me e' plausibile andare all'estero per scappare dalla cappa culturale italiana, per realizzare i propri sogni, a parte qualche fortunato, non lo penso proprio in quanto saresti l'immigrato che proviene da il paese sfigato della situazione e verresti trattato di conseguenza come facevamo noi con i ns.immigrati, i lavori meno qualificati e pagati
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