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un ragazzo che conosco si è suicidato
aveva un anno + di me avevamo fatto le superiori assieme...
era solo, senza amici, una persona strana piena di strane fobie... non era nemmeno un asociale o pazzo... non so come descriverlo, era una persona assurda, imbranato e goffo all'inverosimile... ogni tanto mi capitava di verderlo in giro il pkmeriggio da solo, era ingrassato tantissimo... ...si impiccato |
Povero....
sarà la mia fine... ora però mi sorge spontanea una domanda... se lui era così... e tu sei qui ... quindi immagino tu soffra di FS... cioè perchè non hai provato ad avvicinarti a lui ?? |
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Anche io ho conosciuto persone del genere, mentre gli altri li prendevano in giro io mi limitavo a trattarlo con educazione e rispetto ma erano persone completamente differenti da me. Eravamo anche noi alle superiori insieme, ma solo perchè erano sole dovevo approfondire il rapporto con loro? Non perche abbiamo questi problemi dobbiamo andare a fare i buoni samaritani e fare compagnia a tutti i solitari. Anche io sono solo e mi piacerebbeche che qualcuno venga a farmi compagnia o approfondire la conoscenza ma è normale che una persona come quella che ho citato non venga mai da me per fare amicizia, perchè siamo persone completamente differenti. Anche dalle mie parti si è suicidato uno della mia età....lui non faceva sospettare niente.Solo un pò di tristezza per essersi mollato con la ragazza, aveva un sacco di amici, usciva, buoni risultati all'università....eppure si è suicidato. |
me l'hai fatto venire in mente...ogni anno per il suo compleanno io e i miei amici gli portiamo i fiori.era una persona squisita,simpatica,sempre allegra,non fumava,beveva il minimo x stare in allegria...ciò che lo ha ucciso è stato il fatto che non ha mai voluto confidare con nessuno i suoi problemi psicologici...si è sparato in testa...ho ancora la sua foto in camera da letto...2 giorni prima del fatto mi ha abbracciato (era il mio compleanno) e abbiamo "ballato" insieme...era una persona indimenticabile
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vorrei sapere dove ha trovato il coraggio...non abbiamo chiesto a nessuno di nascere....scusate, ma ho questi pensieri adesso...
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e chi lo sa?!aveva tutto dalla vita:amici,soldi (nonostante fosse un figlio di papà non è mai stato uno con la puzza sotto il naso),la ragazza,una reputazione che tutti quelli di questo forum vorrebbero avere...eppure...non so cosa diavolo l'abbia spinto a compiere un gesto del genere...
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mi dispiace x il tuo amico... o meglio: mi dispiace x quelli che in qualche maniera ci tenevano a lui, come i suoi genitori, e in qualche modo pure tu.
xkè lui ha avuto il coraggio di fare l estremo passo x non stare + male. non possiamo sapere perchè lo ha fatto..ma lo possiamo intuire, e x questo speriamo che almeno ora abbia trovato la pace. |
mi dispiace, anche per la famiglia che dovrà superare questo trauma :cry: :cry:
è molto triste inoltre pensare a tutte le persone sole e abbandonate o socialfobiche che anche solo tentano di togliersi la vita ogni anno...... :? |
quello che mi sono sempre chiesto io è:se lui aveva il mondo in mano e non se ne rendeva conto,chi come noi soffre allora siamo destinati in molti a fare questa fine?chi ne ha il coraggio?!in passato c'ho pensato + volte a farlo io di persona,per fortuna ho chiesto aiuto a chi di dovere ed è solo x questo che ora sono qui a scrivere e con una situazione psicologica discreto/buona...
qualsiasi sia il problema non pensate mai a fare una cosa del genere...c'è rimedio a tutto |
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Io qualche volta ci penso...o meglio, fantastico sull'idea di farlo: mi immagino quale possa essere il modo più veloce e indolore etc...
del resto tante volte mi vien da pensare che nessuno mi ha mai chiesto il permesso di essere gettato nella mischia...io mi ci son ritrovato, e questa vita mi fa cagare. Non riesco a togliermi uno straccio di soddisfazione, continuo a sentire gli altri che si realizzano, che sono felici........ E' proprio un momentaccio.....ma son troppo codardo per farlo, e poi lascerei praticamente sola mia madre.. |
Anche il padre di un mio amico si è impiccato recentemente...tutti a volte ci pensiamo, ma pochi hanno il coraggio di farlo...
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penso che chiunque, in questo forum, almeno una volta ci abbia pensato...io almeno l'ho fatto tante volte...io a volte penso anche che sarebeb una bella cosa anche per far capire filalmente al mondo come sto veramente...però poi sento di persone che fanno una vita da schifo, una vita di merda che in confronto sono la eprsona più contenta della terra,eppire vanno avanti...
mi ricordo sempre una cosa che disse una barbona in una puntata di "invisibili"..il suo compagno si era suicidato un pò di anni prima...e lei gli rinfacciava di averlo fattto...e berry gli disse ma a te nn ti è mai venuta in mente..e lei disse nn lo farei mai, è una cosa da codardi, la vita va vissuta comuqnue, o una cosa del genere ... |
Non so, credo che forse bisognava presentarsi da qualche parte, ma non sono riuscito a fare da spettatore di fronte a questa immagine negativa della visione sul suicidio scritta da Mau. Cioè, non è personale nei tuoi confronti, ma la codardia è un'altra cosa. Per me è un segno di codardia essere in vita e fare del male agli altri con atteggiamenti egoistici. Per me è più codardo fare violenza sui bambini e farsi chiamare papà o mamma. Per me è più codardo essere un politico con la maschera del potere e far cadere le due Torri... Chi si suicida è per svariati motivi e a volte del tutto misteriosi. Non facciamo diventare il suicidio una specie di senso di colpa in chi ha il pensiero o a chi ha tentato o verso chi si è tolto la vita davvero. Siamo nel 2008 e ancora oggi si rischia di non affrontare l'argomento perchè si percepisce che è un tema al di fuori di noi? C'è un libro nuovo che gira su internet di cui pare non facciano nemmeno la presentazione per via dell'argomento. Questo mi è stato riferito da un mio amico. Che assurdo eh?
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Andiamo ragazzi il suicidio è un atto di immensa stupidità e codardia...ammetto di più una persona che ha fatto del male ma paga per ciò che ha commesso e si pente. Fare della violenza agli altri è male ma farlo a se stessi è ancora più da deficienti...non a caso chi si suicida per il cattolicesimo è destinato all'inferno senza possibilità di pentimento e assoluzione. Ma se uno dopo si suicida, dopo non sa nemmeno a cosa va incontro...magari gli aspetta qualcosa di brutto senza contare che fin quando si è in vita c'è sempre la speranza che le cose migliorino. Scusate per la brutalità ma spero che chiunque di voi abbia qualche fantasia del genere la faccia restare come tale.
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Lui, ad esempio, voleva suicidarsi perché era oramai ridotto a un vegetale. La dignità umana ce la dimentichiamo per un credo religioso comune? |
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[quote]ammetto di più una persona che ha fatto del male ma paga per ciò che ha commesso e si pente[/bla] quindi se un mafioso che scioglie i bambini nell'acido si pente in fin di vita è più meritevole di un povero cristo che vuole farla finita per cazzi suoi?ipocrisia cristiana tbc Quote:
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Questo oscurantismo è causato dalla debolezza di un modello etico dominante della società, che postula che la natura sia regolata dal caso, e quindi indifferente, in ultima analisi, ingiusta (la natura matrigna). Con una simile generalizzazione non si può far altro che proporre la rassegnazione come consolazione, o come argomento per convincere il suicida a non suicidarsi. E' solo congetturando che la natura sia giusta che si può affermare con argomenti forti l'irragionevolezza del suicidio, e non far perdere la speranza a chi matura propositi suicidi. L'oscurantismo nei confronti dell'argomento, la generalizzazione che il suicidio sia un atto di codardia è una conseguenza del punto debole di quell'etica dominante: non possono trovare argomenti migliori, inoltre è un ottimo modo per eludere il problema non facendo autocritica. Finchè la concezione dominante della realtà proposta sarà questa non mi meraviglia l'oscurantismo |
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Il suicidio non rappresenta una scelta...nel momento in cui, una persona, si toglie la vita, a mio parere, essa non riesce a veder alcuna altra scelta...si sente costretta a farlo. Codardia? Al contrario...penso richieda molto coraggio. Come scrivevo, non molto tempo fa, in un mio post...il coraggio non è sinonimo di impavidità: impavido è chi non ha paura...coraggioso è chi ne ha, anche molta...forse moltissima ma, tuttavia, per un motivo o per l'altro, affronta il pericolo. Scommetterei che, chi si è ucciso, al momento del farlo aveva una paura tremenda...eppure, la sofferenza, è stata forte al punto tale da consentire loro di travalicarla. Altro che codardia...il dolore dev'essere tale da infondere un coraggio immenso...normalmente almeno. Personalmente ammiro moltissimo chi compie questo, estremo, gesto...potrei tentare di spiegare perchè, ma non ho voglia di scatenare infuocate discussioni o le, implacabili, argomentazioni di HurryUp. Dio ce ne scampi... Quote:
Comunque sia...mi pare evidente che, certe persone, non le puoi capire. Al che mi potresti, sensatamente, chiedere: <<Perchè? Tu sì invece?>>. No...e ne è prova il fatto che sono ancora vivo...però penso d'esserci andato vicino. Quote:
Inoltre...la speranza che le cose possano migliorare, chi si uccide, non credo proprio riesca a percepirla...anche se c'è. |
Il suicidio è sempre esistito........ha fatto sempre parte nel modo di uscire da sto mondo da millenni.........
Credo che nessuno , anche scrivendo libri su libri, potrà mai dire se è corretto o sbagliato.... In un periodo terrificante della mia vita ci pensavo sempre e continuamente, ma a differenza di chi poi lo fa , dentro di me non avevo paura perchè non lo avrei mai fatto....... posso stare male,soffrire o quello che volete ma dentro di me c'è una parte così positiva così solare che annienta tutto il male che mi fa "morire" dentro. La questione sociale non conta nulla quando lo fai....madri/padri che sterminano la famiglia e poi si impiccano, ragazzi/ragazze per mille motivi... personalmente credo che per farlo o passi un attimo di totale follia oppure hai 2 palle così..... Cmq molte persone che lo fanno si sentono costrette a vivere/fare qualcosa che non vogliono..... sai quanti magari lo fanno perchè volevano fare qualcosa e non ci riescono oppure perchè qualcuno li blocca.. mi viene sempre in mente anche il fattore sessuale .... sapete quanti gay/lesbiche si ammazzano per la paura di rivelarlo ai genitori e non aver la forza di affrontarlo...??? Tutto questo per dire che nessuno potrà mai dire bravo o cattivo ad un tale comportamento....perchè alla fin fine la vita nessuno la può comprendere a pieno...... Voglio regalarvi un msg datomi da un mio amico che mi aiuta molto ad andare avanti.... lui da piccolo ha perso la madre di tumore e 1 anno fa anche il padre è morto x lo stesso male... a 25 anni è senza padre ne madre(la nonna grazie a dio vive e gli fa da serva praticamente) deve controllare la sorella 18enne che sta crescendo ... Eppure vive sempre , fa tutto continuamente senza paure , un giorno parlando mi disse che ormai non credeva + perchè secondo lui tutto questo non aveva senso ( ma neanche morire a 10 anni lo ha oppure morire esploso mentre vai a fare la spesa ......cmq...) ..... allora parlando della vita e paradiso mi disse: La vita è una non credere a tutte quelle cazzate, vivila e fai tutto.....il dopo non esiste.......il dopo è adesso. OT: sulla questione chiesa non mi esprimo... odio la chiesa ma dentro di me credo.... ma sparare quelle cazzate sul suicidio è contro l'essere umano...visto che se dici mi pento anche un pedofilo serial killer dovrebbe andare in paradiso......... |
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Mi sarebbe impossibile spiegare perchè...è un'emozione decisamente ineffabile, quella che mi spinge a vedere tanto negativamente la vita...per cui mi asterrò dal provarci (...mi dispiace HurryUp). Dico solo che, a mio avviso, tutto scaturisce dal mio (...orribile) passato... Quote:
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Nessuno ha mai, veramente, capito qualcun'altro...e nessuno ha mai, completamente, compreso se stesso. |
volevo chiarire che il mio giudizio sul suicidio nn è che sia un atto di codardia...ho solo detto cosa avevo sentito in quella trasmissione...io considero il suicidio come il culmine di una fase così brutta che uno nn riesce a vedere iin prospettiva...x questo mi incazzo quando dicono s'è ammazzato per la pagella o cazzate simili..se uno si ammazza ha motivi più validi di una stupida pagella o della macchina del babbo distrutta....c'è dietro una sofferenza profonda e radicata e quantomeno mai espressa con nessuno...
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Penso che, di solito, se una persona si uccide allora, probabilmente, soffre molto già da molto tempo...e quel che porta al gesto estremo, più che il dolore, consiste nella convinzione, maturata in quel tempo, dell'impossibilità di aver modo, in futuro, di attenuarlo. Per questo dicevo che, nel mio caso, è solo questione di tempo...perchè, ormai, sopporto da tanti anni e, in tanti anni, nulla è mai cambiato (...se non in modo lieve e, sostanzialmente, irrilevante). Purtroppo nemmeno la psicoterapia, abbinata all'uso di farmaci, pare dare dei miglioramenti significativi...il che non fa altro che aumentare la, mia, fiducia nell'ipotesi che, il mio destino, sia, ormai, definitivamente segnato. Non mi spaventa la morte...quello che mi fa paura è la possibilità che, dopo di essa, continuerò, in qualche modo, ad esistere (...forse c'è, questo aldilà...oltretomba...paradiso...inferno...chiamat elo come volete)...perchè ciò che, più di ogni altra cosa al mondo, mi interessa è il morire completamente e definitivamente...ho bisogno di tornare ad essere quel che ero prima di nascere...cioè niente...nada...0. Speriamo... |
[quote="LH"]
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Il suicidio non rappresenta una scelta...nel momento in cui, una persona, si toglie la vita, a mio parere, essa non riesce a veder alcuna altra scelta...si sente costretta a farlo. Codardia? Al contrario...penso richieda molto coraggio. Come scrivevo, non molto tempo fa, in un mio post...il coraggio non è sinonimo di impavidità: impavido è chi non ha paura...coraggioso è chi ne ha, anche molta...forse moltissima ma, tuttavia, per un motivo o per l'altro, affronta il pericolo. Scommetterei che, chi si è ucciso, al momento del farlo aveva una paura tremenda...eppure, la sofferenza, è stata forte al punto tale da consentire loro di travalicarla. Altro che codardia...il dolore dev'essere tale da infondere un coraggio immenso...normalmente almeno. Personalmente ammiro moltissimo chi compie questo, estremo, gesto...potrei tentare di spiegare perchè, ma non ho voglia di scatenare infuocate discussioni o le, implacabili, argomentazioni di HurryUp. Dio ce ne scampi... Sono daccordo quasi su tutto anche se non ammiro chi lo fa. le, implacabili, argomentazioni di HurryUp. Dio ce ne scampi... Approvo! qui ognuno è libero di scrivere ma anche di non rispondere; già il tono saccente da professorino mi disturba quindi non accettate provocazioni. Ti avrei accolto a braccia aperte se tu più umanamente ci avesi parlato dei tuoi problemi magari chiesto qualche suggerimento ma a quanto vedo non vuoi imparare solo insegnare. :) [ |
Cmq l'unica cosa appurata negli anni.... che la quasi totalità dei suicidi avviene dopo molto tempo e ripensamenti... quelli che lo fanno di botto sono veramente pochissimi........... pertanto in questo attimo la mente è lucida e come........
Lh leggo con attenzione quello che hai scritto ....in alcune righe riconosco alcuni pensieri che avevo anche io....... ma sopratutto avverto una similitudine in alcune parte del tuo carattere........ perchè hai ca certezza di quella fine? anche io ormai mi sto rassegnando al mio carattere ma qualche speranza ancora ce l'ho......... |
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In certi giorni non ho pensato ad altro...da mattina a sera. Poi...ultimamente ho ricominciato, anche, a far i, necessari, "preparativi"...sto studiacchiando vari metodi... Quote:
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Ragazzi mi spiego meglio, il mio non era un discorso religioso ho fatto quell'esempio(sbagliato) sul suicidio solo per dare forza alla mia argomentazione( ma chi sono harry up?). Sono d'accordissimo con voi che l'omicidio è cattivissimo e sbagliatissimo e le due cose non sono sullo stesso piano. Però io ritengo che il suicidio sia molto negativo e immorale, la vita per me a prescindere da ciò che pensa la chiesa è un dono, un'opportunità che abbiamo per provare felicità e anche tristezza ma soprattutto per rendere felice gli altri, quindi essa va difesa sempre e comunque. Io non suppongo che sia un atto di coraggio, perchè impavido è appunto chi affronta la paura e cerca di abbatterla, no chi la sfugge; oltre questo il suicidio è un'azione molto egoistica perchè non si pensa agli altri che ci vogliono bene e che si dispererebbero per la nostra scomparsa; ma anche quando tutto è nero c'è sempre un'altra possibilità, un'altra scelta, una tenue speranza a cui aggrapparsi per continuare a vivere. Detto questo credo che chiunque abbia peccato debba essere perdonato da dio e aiutato a ritrovare l'amore perduto.
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Ammiro molto di più chi ha il coraggio di guardare in faccia se stesso, il mondo e la vita in generale. Chi ha il coraggio e la forza di tirare avanti, di lottare fino all'ultimo e di uscire a testa alta. Non posso ammirare invece chi si suicida, al massimo (in casi estremi) posso arrivare a comprenderlo. |
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nn fate cazzate ragazzi per piacere..io stavo per farlo..è bruttissimo..viva la vita..e tutto quello ke comporta..sofferenza..dolore gioia..felicità se mai esiste..
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Se io non proietto la mia identità in una dimensione metafisica, io non provo disagio, anche se sapessi che continuerei ad esistere. D'altra parte, essendo logico, proverei disagio a credere a qualcosa di illogico, come ad esempio che una cosa che esiste cessa di esistere, perchè questo violerebbe il principio di conservazione dell'energia. La soluzione non è sperare di non esistere più, ma semplicemente smetterla di proiettare il nostro io in un dopo-morte, perchè questa proiezione stressa il cervello. Però, da qui a sostenere e diffondere nel mondo che la coscienza sia destinata a trasformarsi nel nulla, si compierebbe un atto di presunzione, nonchè un'affermazione illogica. Inoltre, mi piacerebbe sapere, nel caso che tu postulassi che la coscienza è destinata a diventare nulla, quali argomenti avresti per confutare la vendetta, il suicidio, il crimine. Ne deduco che tu, pur di non affrontare una questione filosofica scomoda per la tua mente, sei disposto addirittura a eliminare il fondamento ontologico dell'etica, dando così fondamento logico a tutto ciò che è anti-etico: pur di non affrontare un problema scomodo, tu vorresti proporre al mondo un modello della realtà desolante e beffardo per ogni forma di speranza... non ti ripugna una simile prospettiva? |
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Per qualcuno esiste oggettivamente e indipendentemente dalla persona, o comunque ha base metafisica, per altri è un prodotto soggettivo del proprio cervello, e non esiste al di fuori di questo e della singola persona. Se concordiamo con questa tesi, penso sia corretto dire che quando il cervello si spegne (morte) e non esiste più come tale - esistono i suoi atomi in forma disordinata nella cenere o nel terreno - non esiste più nemmeno la coscienza che lui produceva, e la persona che la viveva. Questo è un punto di vista, ovviamente, però credo che a seconda di come si vede la coscienza cambia tutto. :) |
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