reazione agli inviti
 

Sono l'unico che non appena riceve un invito ad uscire pensa immediatamente al tempo che gli viene sottratto e che avrebbe potuto impiegare in altro modo? Sono l'unico che vede l'uscita come una privazione della propria libertà?

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Decisamente...no.

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io quando declino qualche invito per ansia, tensione penso subito a fare qualche uscita e rimediare quindi all'invito declinato....

poi ovvio, spesso l'uscita la farò dopo molto tempo che avrei declinato l'invito

Re: reazione agli inviti
 

non sei l'unico, ma la scelta se accettare o rifiutare alla fine è tua, vedila come un'opportunità

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Dipende(va) da chi lancia(va) l'invito. Se non me ne frega(va) una cippa di stare con certe persone, declin(av)o l'invito per il motivo che hai detto. In caso contrario, rifiut(av)o per paura di farmi le solite figure di nutella.

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Mah... dipende dai casi, bisogna vedere chi mi invita e per fare cosa... e soprattutto perché mi invita! (Che è una cosa insolita...)

Re: reazione agli inviti
 

invito = rifiuto per me,tranne in rari casi,ora....una volta dicevo ok a tutto anche se non mi andava,...uscivo anche se non ne avevo proprio voglia la maggior parte delle volte,...ho voluto avere la bicicletta sociale,sai che alla terza,poi non ti chiamano più se non ti sforzi...ora me ne fotte na ceppa..

Re: reazione agli inviti
 

Ricevo decisamente pochi inviti ed ho fin troppo tempo libero :mrgreen:, poi ovviamente dipende sempre da chi arriva questo invito.

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Penso proprio che tu non sia l'unico. E penso pure che questa reazione psicologica sia riconducibile al disturbo evitante.

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Presente!

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99 su 100 declino: come hanno già detto gli altri, dipende dal chi e dal perché. E davvero, penso anch'io che mi sottragga del tempo.

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Spesso evito...per non trovarmi nel classico disagio

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Sarà anche un'opportunità come dici tu, però se rifiuto poi molto spesso mi assalgono i sensi di colpa (ho paura di aver ferito la persona, ecc..) e se invece accetto poi spesso me ne pento...

Pensandoci e ripensandoci, non riesco a ricordare un singolo episodio della mia vita in cui sono stato io ad invitare gli altri a fare qualcosa.

Re: reazione agli inviti
 

Non è proprio così... ma quasi... :pensando:

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Per me è quasi sempre una reazione automatica,...tanto so già che non mi divertirò e che sarò a disagio e dopo la prima mezz'ora non vedrò l'ora di tornarmene casa. Mi mette ansia soprattutto se si prevede che l'uscita duri parecchio, se dura poco e magari è un incontro pomeridiano e non serale sono più rilassato.

Una volta lo facevo anch'io, mi sentivo come in colpa ad aver rifiutato l'invito e pareggiavo con un'uscita successiva,...poi ho smesso. Se non mi va non esco e basta!

Tendenzialmente vorrei rispondere sempre di no. Ora invece mi chiedo se oggettivamente* ho di meglio da fare e cerco di rispondere sì il più spesso possibile.

*soggettivamente stare a casa a vedere un film sarebbe meglio del 99% delle altre proposte ma i film stanno sempre lì, posso vederli anche dopo

Io ne ricevo così pochi che li considero come l'oro. Purtroppo in molti casi l'occasione ha una dimensione competitiva e dato che 'perdo' ogni volta alla fine finisco con il non andare. Non so dire se andare mi faccia soffrire di più o di meno.

Re: reazione agli inviti
 

quali inviti :interrogativo:

anche io se c'è un invito inizio a pensare alla scusa da inventare :sisi: però a forza di fare così gli inviti sono diminuiti.. molto diminuiti.. vabbè ok sono scomparsi :mannaggia:

Re: reazione agli inviti
 

Anche i miei inviti sono scomparsi a furia di rifiuti evitanti... :mannaggia: :miodio: Non ricordo nemmeno più l'ultima volta che ne ho ricevuto uno: forse bisogna tornare indietro di cinque o sei anni. :-|

Re: reazione agli inviti
 

Se gli inviti sono per delle cose orride è normale rifiutare.

Re: reazione agli inviti
 

Io non la vedo così anzi...
Se rifiuto un invito è di solito perchè riguarda qualche attività di cui ho troppa paura/ansia. Di cui già so che starei male...
Anche se a casa avrei altre cose da fare, spesso mi pento di non essere uscito...la vedo come una sconfitta.

Re: reazione agli inviti
 

ahah a casa mia le sanno le mie reazioni perché mi sfogo con loro... quando ricevo un invito impreco, mi dimeno, mi tormento, chiedo ad alta voce che cos'ho fatto di male (se non sono in presenza dell'invitante :D), cerco di studiare le scuse per esimermi dall'invito, le concordo con i famigliari perché non ci siano falle nel sistema.

Ahahah! xD
Io non reagisco sempre così, però devo ammettere che quando sono particolarmente stressato/impegnato il mio comportamento non differisce molto dal tuo.

Re: reazione agli inviti
 

scusami, se non sono indiscreto, quale è il motivo? Non vuoi proprio vedere quelle persone/vivere quelle situazioni, oppure non PUOI/non riesci a causa della fobia?

Per me c'è un abisso tra i due casi, e io quando mi capita di trovarmi nel secondo caso, mi comporto anche io come te, ma ripeto...per me è una sconfitta...:)

Re: reazione agli inviti
 

Dipende dall'invito in questione, a volte mi fa piacere ma il più delle volte mi provocano fastidio e disagio. In genere però finisco sempre per accettare questi inviti sebbene con controvoglia perché rifiutarli mi fa sentire in colpa.

Re: reazione agli inviti
 

Ho notato che molti hanno questa cosa che rifiutando si sentono in colpa.
Sensazione che conosco bene, ma che sto superando.
Si ha come la sensazione di offendere la persona che ci invita, ma poi se uno ci pensa, in realtà forse la offende di più fingendo di essere contento del'invito quando in realtà è una sofferenza.

O forse rifiutando riteniamo di offendere noi stessi privandoci di qualcosa? Ma non offendiamo noi stessi facendo ciò che non ci va(soprattutto se parliamo di tempo libero)?

O è una questione di immagine? Ovvero in genere "la società" si aspetta che uno accetti l'invito perchè è "usanza" farlo, e rifiutando si sente più strano di quanto non sia.

Re: reazione agli inviti
 

Stesso pensiero che riassumo in un semplice "E mo che faccio?" :testata:

Re: reazione agli inviti
 

Perchè questo?

Re: reazione agli inviti
 

Molto dipende da dove arriva l'invito e per che cosa. Però generalmente il primo pensiero è quello di inventare una scusa per non andarci. Devo prendermi un po' di tempo, "prepararmi" psicologicamente, immaginare la situazione dentro la mia testa e poi decido. Ultimamente mi è capitato di avere coraggio e accettare un uscita per un caffè al volo, tipo "ci vediamo lí tra mezz'ora". Non me ne sono pentita ma dopo un po' ho dovuto trovare una scusa per andarmene, perché appunto, avevo la sensazione di stare sprecando il mio tempo.

Re: reazione agli inviti
 

Io un tempo provavo ad uscire con gli altri per stare meglio ma mi trattavano male e ho chiuso con loro, poi sono stato tanto tempo in casa ma stavo scoppiando, adesso sono leggermente migliorato e accetto gli inviti, però non sono estroverso infatti le donne o mi odiano apertamente oppure neanche mi salutano va a capire perchè sono così maleducate