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cancellato14662 08-05-2014 22:25

mio padre
 
Il mio intuito mi dice che mio padre non mi vuole bene,ma a me non me ne fotte una mazza.io non ho bisogno ne di amore ne di affetto:cuore:

Biomotivato 08-05-2014 22:31

Re: mio padre
 
Anche io ho un padre che non si comporta benissimo, proprio non lo sopporto. Certo non posso dire che il suo affetto non mi serve, l'affetto tra genitori e figli e' alla base della crescita di un bambino.. o comunque della persona in generale. pultroppo non tutti nascono capaci di fare il genitore (e forse mi ci metto pure io).
Dire che questo tipo di affetto non serve forse si sta mentendo a se stessi.. secondo me

cancellato13317 08-05-2014 23:52

Re: mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1286343)
Il mio intuito mi dice che mio padre non mi vuole bene,ma a me non me ne fotte una mazza.io non ho bisogno ne di amore ne di affetto:cuore:


Il mio se ti può consolare pensa solo a se stesso, noi figli serviamo solo per fargli da specchio. Ci sono stati anni in cui avrei voluto ammazzarlo... oggi cerco accettarlo per quello che è ma tenendolo ad una certa distanza di sicurezza.

Tararabbumbieee 08-05-2014 23:59

Re: mio padre
 
Mio padre invece mi vuole bene, anche se con i suoi modi rozzi, violenti ed arroganti mi ha devastato per sempre l'esistenza fin dalla tenera età...e di questo, il suo orgoglio e la sua fragilità interiore (celata sotto le mentite spoglie di un carattere aggressivo) gli impediranno sempre di rendersi davvero conto.

cancellato14662 09-05-2014 01:02

Re: mio padre
 
Mio padre idem mi ha devastato l esistenza sin dalla nascita, e grazie a lui se ho avuto non so quanti tra psichiatri psicologi e psicoterapeuti e grazie a lui se prendo antidepressivi e grazie a lui se ho conosciuto i centri di igiene mentale.e credete forse che lui si senta in colpa?no lui non sa neanche che cazzo ci vado a fare a parlare con questi medici,non si e mai chiesto che cazzo ha suo figlio e perche prende quelle dannate pillole.l unica cosa che mi chiede sono i soldi.:dasolo:

Ennio51 09-05-2014 15:29

Re: mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1286432)
Mio padre idem mi ha devastato l esistenza sin dalla nascita, e grazie a lui se ho avuto non so quanti tra psichiatri psicologi e psicoterapeuti e grazie a lui se prendo antidepressivi e grazie a lui se ho conosciuto i centri di igiene mentale.e credete forse che lui si senta in colpa?no lui non sa neanche che cazzo ci vado a fare a parlare con questi medici,non si e mai chiesto che cazzo ha suo figlio e perche prende quelle dannate pillole.l unica cosa che mi chiede sono i soldi.:dasolo:

E tu i soldi gli e li dai? :pensando:
Io ci sputerei in facci fossi al posto tuo. Cmq ognuno è diverso.

Gendo Ikari 09-05-2014 15:48

Re: mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Tararabbumbieee (Messaggio 1286410)
Mio padre invece ...

credo di trovarmi nella tua stessa situazione: in piu' di una occasione mio padre e' passato come uno schiacciasassi sopra di me, imponendomi scelte che io non avrei mai preso ...

cancellato14662 15-05-2014 21:41

quell'infame di mio padre
 
Un padre che sbatte un figlio depresso a lavorare e uno stronzo oppure no secondo voi:interrogativo:

Altamekz 15-05-2014 21:47

re: quell'infame di mio padre
 
Eh non credo, anche tuo padre ha suoi limiti, fa quello che ritiene giusto secondo lui perchè ti vuole bene.

Poi per un analisi più approfondita necessitano maggiori input :nonso:

red dragon 15-05-2014 21:50

re: quell'infame di mio padre
 
secondo me fa bene


anzi con il lavoro forse la depressione puo attenuarsi

Passiflora 16-05-2014 14:22

Re: quell'infame di mio padre
 
Non so nemmeno quanti anni hai , se per questo devi abbandonare degli studi o meno...ma a te fa soffrire la decisione in se' o il modo in cui l'ha presa ?

lauretum 16-05-2014 14:24

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1290018)
Un padre che sbatte un figlio depresso a lavorare e uno stronzo oppure no secondo voi:interrogativo:

A volte una terapia d'urto fa bene

A me ha fatto bene

Winston_Smith 16-05-2014 14:29

Re: quell'infame di mio padre
 
La depressione è clinicamente diagnosticata?
In tal caso non credo una persona possa fare un lavoro come un altro.

Sickle 16-05-2014 14:35

Re: quell'infame di mio padre
 
Dipende... il lavoro può aiutarti o darti il colpo di grazia, dipende da che tipo di lavoro è e che tipo di persona sei tu, mica siamo tutti uguali!

super unknown 16-05-2014 15:05

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Sickle (Messaggio 1290342)
Dipende... il lavoro può aiutarti o darti il colpo di grazia, dipende da che tipo di lavoro è e che tipo di persona sei tu, mica siamo tutti uguali!

Giusto, il lavoro, se è creativo ti può aiutare, tuo padre prova ad aiutarti come può e, potrebbe avere ragione lui...

Selenio 16-05-2014 15:39

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1290338)
A volte una terapia d'urto fa bene

A me ha fatto bene

lo stesso per me devo ammettere anche se è stato proprio lui la causa delle mie insicurezze

cancellato14678 16-05-2014 17:27

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1290338)
A volte una terapia d'urto fa bene

Non vorrei fare la figura del Verdone-hippie di Un sacco bello, ma queste cosiddette "terapie d'urto" contro la propria volontà non mi piacciono molto... un padre che costringe il figlio a fare una cosa per tot-ore al giorno contro la propria volontà, se non ha buone ragioni, per me è dalla parte del torto. Il discorso cambia se in famiglia ci sono problemi economici, se il figlio ha fatto una grossa cazzata e si merita una giusta punizione oppure sperpera i soldi del padre (giusto per fare un esempio), altrimenti la scelta di trovare un lavoro e soprattutto quale lavoro dev'essere fatta dall'individuo, non da altri...

Blur 16-05-2014 17:31

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290458)
Non vorrei fare la figura del Verdone-hippie di Un sacco bello, ma queste cosiddette "terapie d'urto" contro la propria volontà non mi piacciono molto... un padre che costringe il figlio a fare una cosa per tot-ore al giorno contro la propria volontà, se non ha buone ragioni, per me è dalla parte del torto. Il discorso cambia se in famiglia ci sono problemi economici, se il figlio ha fatto una grossa cazzata e si merita una giusta punizione oppure sperpera i soldi del padre (giusto per fare un esempio), altrimenti la scelta di trovare un lavoro e soprattutto quale lavoro dev'essere scelta dell'individuo, non di altri...

si manca solo la parte del discorso in cui è il padre che però mantiene il figlio. Con questo non voglio dire che il padre di un figlio depresso o con problemi deve obbligare il figlio a lavorare ci mancherebbe (bisogna capire bene il caso e la situazione)...dico solo che al tuo discorso mancava comunque un pezzo, mi riferisco soprattutto alla frase "quale lavoro dev'essere scelta dell'individuo, non di altri"

cancellato14678 16-05-2014 17:35

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1290464)
si manca solo la parte del discorso in cui è il padre che però mantiene il figlio. Con questo non voglio dire che il padre di un figlio depresso o con problemi deve obbligare il figlio a lavorare ci mancherebbe (bisogna capire bene il caso e la situazione)...dico solo che al tuo discorso mancava comunque un pezzo, mi riferisco soprattutto alla frase "quale lavoro dev'essere scelta dell'individuo, non di altri"

Hai ragione, ma nel caso di colui che ha aperto il post mi pare d'aver capito che la situazione non era critica... nel senso mi pare che il padre abbia messo a lavorare il figlio solo perchè "girato di coglioni". Appunto bisognerebbe capire l'età del ragazzo, perchè metti che ha finito di studiare o sta studiando ed ha per esempio 20 anni, non mi sembra nemmeno il momento di fare discorsi del tipo "è tuo dovere lavorare perchè sei un mantenuto!" o almeno è il mio modo di vedere, ammetto che non sarei un padre severo. Invece ne conosco alcuni che pretendono dal figlio subito di andare da lavorare finiti gli studi... ed in effetti è il padre che dà da vivere al figlio, però è pur sempre il padre ad aver messo al mondo il figlio, è una cosa contorta, il discorso si basa sulla sensibilità di ogni persona/famiglia :nonso:

Blur 16-05-2014 17:37

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290467)
Invece ne conosco alcuni che pretendono dal figlio subito di andare da lavorare finiti gli studi... :nonso:

pretendono? a me sembra una cosa normale e giusta. Scusa e cosa ci sarebbe di sbagliato nel dire al figlio che deve trovarsi un lavoro appena finiti gli studi?
Io meno di un mese dopo il diploma già ero in cerca di lavoro e in giro tutto il giorno a portare curricula nelle aziende. Mica mi dovevano mantenere? ripeto, questo nel caso di figli senza depressioni problemi ecc
Invece vedo tanti che appena finiti gli studi se ne stanno a casa per mesi e mesi dicendo "non trovo lavoro"...ma non li vedo nemmeno andare in cerca tutto il giorno.

cancellato2824 16-05-2014 17:38

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1290018)
Un padre che sbatte un figlio depresso a lavorare e uno stronzo oppure no secondo voi:interrogativo:

bè, dopo una certa età mi sembra comprensibile
a parte che "sbattere a lavorare"...trovarlo il lavoro (a meno che non sia in azienda di famiglia o simili )
ma se hai una diagnosi di depressione hai provato a chiedere l'invalidità?

cancellato14678 16-05-2014 17:41

Re: quell'infame di mio padre
 
E' appunto un discorso legato alla sensibilità della famiglia in cui vivi. Ce ne sono alcune più accomodanti e altre più vicine al dovere. Capisco anche il tuo punto di vista, dipende... appunto, nel caso io diventassi mai padre (!) farei questo pensiero "Metto al mondo un figlio, è una mia scelta e non sono in cattive condizioni economiche, quindi quando mio figlio deciderà di smettere di studiare non pretenderò da lui nulla per un certo periodo, poi ovviamente inizierò ad incentivarlo a trovarsi un lavoro. Per me non è un grande costo dargli ciò che gli serve per vivere in casa con me, anche perchè gli voglio bene, per ora va bene così." A me più che altro deprime l'idea di togliere la libertà a mio figlio di fare ciò che vuole per un certo periodo di tempo, è stato costretto ad andare a scuola, è giusto che si goda la vita senza nessuno schema, senza nessun lavoro per un po' di tempo... e qui si ritorna alla sensibilità di ognuno, ripeto, dipende!

Blur 16-05-2014 17:46

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290473)
E' appunto un discorso legato alla sensibilità della famiglia in cui vivi. Ce ne sono alcune più accomodanti e altre più vicine al dovere. Capisco anche il tuo punto di vista, dipende... appunto, nel caso io diventassi mai padre (!) farei questo pensiero "Metto al mondo un figlio, è una mia scelta e non sono in cattive condizioni economiche, quindi quando mio figlio deciderà di smettere di studiare non pretenderò da lui nulla per un certo periodo, poi ovviamente inizierò ad incentivarlo a trovarsi un lavoro. Per me non è un grande costo dargli ciò che gli serve per vivere in casa con me, anche perchè gli voglio bene, per ora va bene così." A me più che altro deprime l'idea di togliere la libertà a mio figlio di fare ciò che vuole per un certo periodo di tempo, è stato costretto ad andare a scuola, è giusto che si goda la vita senza nessuno schema, senza nessun lavoro per un po' di tempo... e qui si ritorna alla sensibilità di ognuno, ripeto, dipende!

si ma è il genitore che decide...il figlio deve accettare entrambe le scelte senza lamentarsi se il genitore lo manda subito a lavorare

RhyenaN 16-05-2014 19:19

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290458)
Non vorrei fare la figura del Verdone-hippie di Un sacco bello, ma queste cosiddette "terapie d'urto" contro la propria volontà non mi piacciono molto... un padre che costringe il figlio a fare una cosa per tot-ore al giorno contro la propria volontà, se non ha buone ragioni, per me è dalla parte del torto. Il discorso cambia se in famiglia ci sono problemi economici, se il figlio ha fatto una grossa cazzata e si merita una giusta punizione oppure sperpera i soldi del padre (giusto per fare un esempio), altrimenti la scelta di trovare un lavoro e soprattutto quale lavoro dev'essere fatta dall'individuo, non da altri...

Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290467)
Hai ragione, ma nel caso di colui che ha aperto il post mi pare d'aver capito che la situazione non era critica... nel senso mi pare che il padre abbia messo a lavorare il figlio solo perchè "girato di coglioni". Appunto bisognerebbe capire l'età del ragazzo, perchè metti che ha finito di studiare o sta studiando ed ha per esempio 20 anni, non mi sembra nemmeno il momento di fare discorsi del tipo "è tuo dovere lavorare perchè sei un mantenuto!" o almeno è il mio modo di vedere, ammetto che non sarei un padre severo. Invece ne conosco alcuni che pretendono dal figlio subito di andare da lavorare finiti gli studi... ed in effetti è il padre che dà da vivere al figlio, però è pur sempre il padre ad aver messo al mondo il figlio, è una cosa contorta, il discorso si basa sulla sensibilità di ogni persona/famiglia :nonso:

Si ma scrooge23 ha 39 anni eh ragazzi... Non abbiamo sufficienti informazioni (l ha messo a lavorare nell azienda di famiglia? che lavoro fa ? qual è il suo vissuto passato? Non ha mai lavorato ? ha diploma\laurea? l ha costretto per quale motivo ? ) capisco tutto ma magari (se non ha mai lavorato o fatto nulla) dopo un pò a qualsiasi genitore girano le palle a vedere il proprio figlio stare a casa (giusto o sbagliato che sia.. la pazienza finisce a tutti)... Ed inoltre i genitori non ci saranno per sempre come + volte detto.. E' anche loro dovere far si che il proprio figlio vada avanti con le sue gambe (dato che ormai l han cagato fuori)...

Comunque senza sapere nulla di + non si può poi dire molto...

Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1290476)
si ma è il genitore che decide...il figlio deve accettare entrambe le scelte senza lamentarsi se il genitore lo manda subito a lavorare

Mah non sono d accordo... Il figlio intanto non ha deciso di venire al mondo e non può farci proprio niente, è un puro gesto egoistico del genitore.. Oltre a ciò deve pure subire le imposizioni dei genitori senza nemmeno poter lamentarsi ? Decide sempre e comunque tutto il genitore solo perchè mantiene il figlio (nessuno gli ha chiesto di metterlo al mondo, ribadisco.. non lo ordina il medico)?

tersite 16-05-2014 19:29

Re: quell'infame di mio padre
 
non si può rispondere con certezza alla cosa
se è depressione conclamata , diagnosticata dagli psichiatri
è abbastanza da 'stronzi' sì sbattere qlcn a lavorare
però è anche vero che meno si fa e meno si farebbe , il discorso ' non ha mai lavorato' è un discorso fasullo qualsiasi età uno abbia , anch'io al mio primo lavoro non avevo mai lavorato eppure sono andato avanti e ho affrontato e non ero certo un ragazzino...
Insomma senz a altri riferimenti non si può dire se suo padre abbia ragione o torto

Biomotivato 16-05-2014 19:42

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1290018)
Un padre che sbatte un figlio depresso a lavorare e uno stronzo oppure no secondo voi:interrogativo:

non credo.. capisco il momento difficile ma lavorare è una cosa importante

mio padre una volta se n'è uscito a me dicendo :"ora tu smetti di andare all'università. con quei soldi risparmiati mi ci metto a posto i miei denti"
tieni presente che ha i denti neri, non li lava mai e fuma come un turco. preferisce non mandarmi all'università per curarsi i denti, che tanto per le sue cattive abitudini torneranno neri.

(io intanto faccio piccoli lavori per arrotondare. non sto senza fare niente!)

ecco. questo è un padre infame!

Weltschmerz 16-05-2014 19:50

Re: quell'infame di mio padre
 
L'importante è: credi che tuo padre si sia impegnato a comprendere i tuoi problemi?
Se non è così qualsiasi cosa che farà, che sia positiva o negativa, diventerà sgradevole.
O almeno così per me è sempre stato.

cancellato14662 16-05-2014 20:15

Re: quell'infame di mio padre
 
grazie ragazzi, comunque e successo molto tempo fa avevo 27 anni,diciamo mio padre mi costrinse a fare un lavoro che io a quei tempi non volevo fare,ora non piu pero, lo faccio abbastanza volentieri,ero depresso e lui minacciava di buttarmi fuori di casa se non andavo a lavorare:(

RhyenaN 16-05-2014 20:25

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1290589)
grazie ragazzi, comunque e successo molto tempo fa avevo 27 anni,diciamo mio padre mi costrinse a fare un lavoro che io a quei tempi non volevo fare,ora non piu pero, lo faccio abbastanza volentieri,ero depresso e lui minacciava di buttarmi fuori di casa se non andavo a lavorare:(

Beh allora col senno di poi ha fatto bene :bene:

Ma in che senso "mi costrinse" ? Ti ha messo a lavorare nell azienda di famiglia ?

cancellato14662 16-05-2014 20:28

Re: quell'infame di mio padre
 
no ma quale azienda di famiglia:(

cancellato14678 16-05-2014 23:45

Re: quell'infame di mio padre
 
Se fosse stata l'azienda di famiglia non credo sarebbe così triste :bene: (ma che poi è prassi avere un'azienda in famiglia? ne parlate come se cel'avessero tutti °_°)

RhyenaN 17-05-2014 14:43

Re: quell'infame di mio padre
 
Quote:

Originariamente inviata da scrooge23 (Messaggio 1290607)
no ma quale azienda di famiglia:(

Quote:

Originariamente inviata da Roberto97 (Messaggio 1290674)
Se fosse stata l'azienda di famiglia non credo sarebbe così triste :bene: (ma che poi è prassi avere un'azienda in famiglia? ne parlate come se cel'avessero tutti °_°)

Eh è che non capisco come si faccia a "costringere" qualcuno a fare un lavoro (devi quantomeno aver prima la possibilità di lavorare in qualche modo).. A meno che non gli avessero offerto qualcosa di sicuro (magari dei parenti ? boh) e il padre non l abbia costretto ad accettare (comunque strano, a 27 anni uno si gestisce da se no ? Mica dice tutto quello che gli capita ai genitori: "si ho fatto il colloquio e mi vogliono assumere però non voglio accettare".. se uno non vuole lavorare non dice niente e stop)..
Al massimo un genitore può costringere a cercarselo un lavoro (e anche qui non vedo bene come possa fare, puoi minacciarlo e tutto quello che vuoi ma poi non puoi sapere se uno lo cerca davvero o meno)..


E poi c è anche gente che assolutamente non vuole andare a lavorare nell azienda di famiglia perchè proprio non fa per lui...

Comunque dalle mie parti un aziendina ce l hanno in tanti (ed è comune che chi ce l ha vi finisca a lavorare senza andare da altre parti), e se non hanno l aziendina di proprietà c è sempre quella del parente\amico di famiglia\buon conoscente in cui piazzare il figlio :bene:


Del resto se il 70% degli italiani trova lavoro tramite conoscenze di varia natura un motivo ci sarà :bene:

cancellato14678 17-05-2014 22:06

Re: quell'infame di mio padre
 
Quello che dici mi fa capire che sono capitato in una famiglia sfigata con amici/conoscenti altrettanto sfigati :D

Apparte gli scherzi mio fratello più grande ha un bar ma non mi ci vedrei mai a lavorare in un posto così a "contatto" con la gente...


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