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biancaneve 16-12-2007 17:05

La religione ci potrebbe aiutare?
 
E' un periodo che non so come e perche' sento un richiamo alla fede, dopo circa 15 anni che l'ho abbandonata, voglia di pregare, di migliorarmi, magari e' solo una crisi mistica temporanea, volevo sapere se c'e' qualcuno che si sente o si e' sentito meglio attraverso questa via, o magari e' riuscito a ridimensionare i problemi, o a entrare in qualche gruppo, che ne so, tipo associazione cattolica o altro...o a trovare sacerdoti che abbiano compreso e dato suggerimenti..

valmor 16-12-2007 17:41

Mio consiglio: stay away dalla religione, lascia perdere. Magari tu dici eh organizzazione cattoliche/musulmane/quellocheè allora devono essere sicuramente spirituali, buoni ... non è affatto vero, fidati, nulla è scontato, spesso è solo una facciata dietro .... Lo stesso con i sacerdoti.

Mooooolto meglio magari cercarsi un nuovo hobby, tipo che ne sò giardinaggio per dirti, e cercarsi un'associazione apposita, e magari lì trovi qualcuno di simpatico, sempre se hai il coraggio di uscire, socializzare etc

vetro 16-12-2007 18:03

La mia esperienza è che si vive in un mondo a parte quando invece bisogna scontrarsi con la realta' ed affrontarla.

HurryUp 17-12-2007 02:39

Il mio consiglio è, studiare il modo in cui si è formata la chiesa, i concili, le condizioni necessarie per entrare in chiesa, il tipo di spiritualità proposto dalla chiesa, quale etica sia proposta dalla chiesa, quando hai fatto tutte queste analisi vedi se ti ispira come religione, se soddisfa le tue esigenze emotive e razionale, se gli insegnamenti e le interpretazioni dei teologi tornano alla tua logica o ti sembrano contraddittori o difettosi in certi punti, alla fine lo senti da sola se ti rispecchi in quella religione.

Comunque il mio consiglio è, religione no, filosofia/spiritualità sì...

Shenlong 17-12-2007 15:56

sperare di risolvere i nostri problemi con la fede entrando in qualche setta ehm associazione non è una soluzione..........è un pò come mettersi a pregare quando si ha una brutta malattia sperando ti aiuti Gesù invece che ricorrere alla scienza

lascia stare

Kai 17-12-2007 16:49

Siete dei bigotti e basta secondo me.... :wink:

Mau 17-12-2007 18:55

andrò controcorrente, ma io penso che Dio possa aiutare in qualche modo...naturalmente nn ti fa piovere una donna nuda o degli amici addosso, ma penso che ti dia una mano a cambiare quelle parti di te che nn vanno...io spero che Dio esista, sennò è davvero una merda quaggiù...

valmor 18-12-2007 01:44

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Comunque il mio consiglio è, religione no, filosofia/spiritualità sì...

Concordo...

gio1 18-12-2007 02:29

Quote:

Originariamente inviata da valmor
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Comunque il mio consiglio è, religione no, filosofia/spiritualità sì...

Concordo...

Concordo.....con entrambi :D

Vento_del_Sud 18-12-2007 15:12

Quote:

Originariamente inviata da Mau
io spero che Dio esista, sennò è davvero una merda quaggiù...

Concordo...

HurryUp 18-12-2007 16:49

Quote:

Originariamente inviata da Vento_del_Sud
Quote:

Originariamente inviata da Mau
io spero che Dio esista, sennò è davvero una merda quaggiù...

Concordo...

Anch'io, infatti io parto dal postulato che questo debba essere il migliore dei mondi possibili (e secondo me, il migliore dei mondi possibili è, per definizione, un mondo tale che debba soddisfare tutte le coscenze che lo percepiscono, e che non sia una beffa per nessuna di esse).

broken_dreams 18-12-2007 17:51

Sono d'accordo con Mau. Secondo me il cristanesimo è un cammino di perfezionamento, così come le religioni orientali. Solo che mentre queste ultime hanno come scopo solamente "non soffrire", il cristianesimo ha come scopo "amare".

genioincompreso 18-12-2007 20:14

La religione...
Ha! ha! ha! L'unica cosa sulla quale non puoi mai contare...
meglio imprestare i soldi ad un tossico

Svegliatevi!

calinero 18-12-2007 20:51

secondo me si
anche se, bò, certi valori, una volta persi, davvero si possono riacquistare?

HurryUp 18-12-2007 21:51

Quote:

Originariamente inviata da broken_dreams
Sono d'accordo con Mau. Secondo me il cristanesimo è un cammino di perfezionamento, così come le religioni orientali. Solo che mentre queste ultime hanno come scopo solamente "non soffrire", il cristianesimo ha come scopo "amare".

Il cristianesimo ha come scopo salvare dalla dannazione eterna, se poi si applicasse l'etica proposta dalla chiesa alla teoria dei giochi, penso che si dimostrerebbe facilmente che è un'etica che alimenta intolleranza e assuefazione di attività critica.
L'esperienza ha confermato questa mia impressione, il cristianesimo genera un sistema di pensiero chiuso, incapace di riflettere criticamente su se stesso.
Infatti, il cristiano, di fronte alle critiche, può reagire solo in questi due modi:
1) non ascoltare certe critiche anche se logicamente fondate.
2) ascoltare quelle critiche, ma rimanere attaccato alle sue idee pur intuendo che non sono perfette.

In qualunque dei due casi è un sistema di pensiero incapace di evolvere, correggersi, chi ce lo fa fare?

Scusate il tono provocatorio.

_severn_ 18-12-2007 23:13

quoto tutti quelli che hanno scritto negativamente sulla religione.
Dio è la più grande balla che sia mai esistita :D

88_ThE_BeSt_88 19-12-2007 02:53

se 6 un incallito bestemmiatore la religione ti aiuta molto! ti fornisce una valvola di sfogo assurda!!!

cc74 19-12-2007 10:41

..

HurryUp 19-12-2007 15:52

Quote:

Originariamente inviata da cc74
Mi permetto di farti notare, che però tu attacchi tutti i cristiani facendo di ogni erba un fascio.

"attacchi" non è il termine giusto, evoca il significato sbagliato, precisamente rimanda a un senso di "missione" o "crociata" che non mi appartiene.
Quote:

Originariamente inviata da cc74
Le critiche le ascolto, ma è superbo pensare che siano sempre corrette e che io le debba per forza condividere.

Io non penso che le mie critiche siano sempre corrette, la logica pone ogni critica come falsificabile, ma è ragionevolmente scorretto abusare della "proprietà di falsificabilità di ogni critica" per rifiutarla.
Quali sono le cose che non vanno bene nelle mie critiche? Non sono falsificabili? Sì, lo sono.
Non sono argomentate? Sì, lo sono.
Allora dov'è la superbia?
Avere argomentazioni a sostegno di una critica vuol dire essere superbo?
Quote:

Originariamente inviata da cc74
L'idea a cui io posso rimanere attaccata è che Dio esiste e questo si chiama fede e non c'è argomentazione "logica" per questo.
Imparare ad amare è talmente difficile che anche la sola idea di provarci penso sia già una forma di evoluzione.

Sono d'accordo con la frase che ho evidenziato, ma non è un'argomentazione valida.
Infatti non dimostra che non ci siano errori di fondo nella religione cattolica.
L'argomentazione è fallace perchè tu dici: siccome quella religione ha la proprietà X (quella che ho messo in grassetto), allora in generale è positiva (questa è una generalizzazione illecita, la stessa critica che mi facevi tu poco fa).
Attraverso la teoria dei giochi è facile dimostrare che ci sono elementi negativi nella religione.

Se la chiesa fosse guidata da persone che non hanno una capacità critica, persone dotate di intelligenza medio-bassa, sarebbe giustificabile secondo me.
Ma siccome i vertici della chiesa sono persone che hanno un'intelligenza alta io ne traggo le conseguente.
Le mie critiche possono implicare un fastidio, ma quel fastidio l'ho subito anche io da parte di particolari molestie di gente, molestie causate proprio da un'impostazione mentale prodotta dalle organizzazioni religiose.
Le organizzazioni religiose quindi, possono provocarmi molestie e io invece non posso provocare un disagio con le mie critiche? Non sarebbe un punto di vista equilibrato.
Devi ricordare che per ogni disagio provocato da una critica alla tua religione,potrebbero essercene 10 provocati dai religiosi alla persona che fa la critica.
Anch'io ho la fede, infatti non ho criticato la fede, ma la religione.
Se questo genera un disagio, è una cosa inevitabile, di certo il mio ego non è così banale da godere delle "rosicate" di un religioso, anzi, sarebbe un effetto che, se possibile, eviterei volentieri.

cc74 20-12-2007 14:32

..

Gesa 20-12-2007 18:49

Quote:

Originariamente inviata da cc74
Senza entrare a un dibattito a due e rimanere in tema con il topic, personalmente la fede mi ha aiutato e mi aiuta. La scelta cattolica, come già dissi, è per me obbligatoria per la cultura e la mia storia.

La chiesa non la difendo in quanto istituzione, ma come insieme di uomini e ciò, per me, vale per ogni religione.

Il Credo recitato in chiesa quando dice "Credo alla Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica" ha il suo significato letterale e non difensivo:
Chiesa: insieme di persone che prega.
Una: siamo tutti uguali davanti a Dio
Santa: santi nella chiesa primitiva indicava le persone che partecipavano a una vita nell'amore di Dio (nonchè detta carità), senza valore di merito.
Cattolica: significa universale, quindi coinvolge tutti senza distinzione di genere, credo e ceto sociale.
Apostolica: l'apostolato è lo sforzo di camminare nell'amore di Gesù.

La logica e la matematica ci aiutano, ma noi non siamo fatti solo di quello.
La conversione è un Dono e un atto personale.

Mi fanno male i pregiudizi verso qualunque cosa o persona. Non sento di appartenere a nessun gruppo, tanto da difenderlo ciecamente.
Credo in Dio ma non credo abbia bisogno della mia difesa.
Credo nello sforzo perpetuo della pratica dell'amore come strada di crescita.
Amore per me non è vedere le persone che fanno quello che voglio io, ma accettarle come desidero essere accettata io.

Buon tutto e buona strada,
cc

Per me hai detto delle cose molto belle che condivido.
Grazie!

HurryUp 20-12-2007 20:52

Quote:

Originariamente inviata da cc74
Senza entrare a un dibattito a due e rimanere in tema con il topic, personalmente la fede mi ha aiutato e mi aiuta. La scelta cattolica, come già dissi, è per me obbligatoria per la cultura e la mia storia.

La chiesa non la difendo in quanto istituzione, ma come insieme di uomini e ciò, per me, vale per ogni religione.

Il Credo recitato in chiesa quando dice "Credo alla Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica" ha il suo significato letterale e non difensivo:
Chiesa: insieme di persone che prega.
Una: siamo tutti uguali davanti a Dio
Santa: santi nella chiesa primitiva indicava le persone che partecipavano a una vita nell'amore di Dio (nonchè detta carità), senza valore di merito.
Cattolica: significa universale, quindi coinvolge tutti senza distinzione di genere, credo e ceto sociale.
Apostolica: l'apostolato è lo sforzo di camminare nell'amore di Gesù.

La logica e la matematica ci aiutano, ma noi non siamo fatti solo di quello.
La conversione è un Dono e un atto personale.

Mi fanno male i pregiudizi verso qualunque cosa o persona. Non sento di appartenere a nessun gruppo, tanto da difenderlo ciecamente.
Credo in Dio ma non credo abbia bisogno della mia difesa.
Credo nello sforzo perpetuo della pratica dell'amore come strada di crescita.
Amore per me non è vedere le persone che fanno quello che voglio io, ma accettarle come desidero essere accettata io.

Buon tutto e buona strada,
cc

Credi anche che ci sono guide spirituali che trasmettono sistemi di pensiero non coerenti con quelli da te descritti?
Che educano alla chiusura mentale e al non ascolto, come ho constatato nella mia esperienza?
Credi che questi atteggiamenti siano casuali o che siano la norma?
Credi che la logica sia l'unico strumento per comunicare, e che il rifiuto di questa implica che ognuno può dire tutto e il contrario di tutto senza rendersi conto di eventuali incoerenze?
Queste non sono provocazioni, servono solo a renderti un'idea di quanto siano lontani i nostri stati mentali.
Buona strada anche a te!

alessand 20-12-2007 22:46

Ciao a tutti, vorrei dire la mia esperienza riguardo alla religione, che è per me una parte importantissima della vita. Certi pregiudizi sono assolutamente STUPIDI E INFONDATI come se noi religiosi saremmo una setta di fanatici e cose che molti atei dicono di noi. Ma non è vero, la religione è SPIRITUALITA' amore. credere in Dio mi ha aiutato a superare i momenti peggiori della paura sociale che da un pò di anni mi ha colpito. Credere in un amore universale che è sempre presente continua a convincermi che uccidersi anche se ci si pensa non è la cosa giusta e che anche noi siamo destinati ad essere felici. Consiglio a tutti la strada della fede.

Mau_2 20-12-2007 23:33

io sono molto credente, anche se spesso perdo la fede, soprattutto nei momenti di difficoltà (proprio quelli in cui nn si dovrebbe perdere), per riaquistarla quando qualcsa va bene...io penso che la fede aiuti molto le persone che stanno passando un momento brutto, specialmente quelle sole come molti degli utenti di questo sito...il fatto di sapere che c'è Qualcuno lassù che ti ama, e che ti è vicino anche se nn lo senti, è una spinta ad andare avanti, ann mollare...guardate, parla uno che nei momenti di crisi nera pensa a tutto fuorchè a Dio...mi butto giù, sono tirste, ecc...ma c'è sempre Qualcuno di più in alto, ricordatevelo...se ci capitano queste cose ci deve essere una ragione, ci deve essere un contraccambio...io cmq posso capire che molti qua dentro siano portati a nn credere...a volte anch'io ho i miei dubbi...ma sono sempre dubbi sul perchè ci sia quessto accanimento su di me, nn sulla Sua esistenza...di quella sono strasicuro...però ragazzi, è inutile buttarla sulla chiesa, o sul papa ecc...la religione è qualcosa di molto più profondo di una tonaca...si parla del rapporto fra un uomo e Dio...è qualcosa di molto intimo...e sono sicuro che ogni uomo abbia questo tipo di legame...a volte è portato dalla vita a dimenticarlo, a nasconderlo a nn sentirlo più...ma esso resiste...
cmq voglio augurare a tutti, credenti e nn credenti, una bellissima vitaa, e tante cose belle, che ve le meritate

RagionierFantozzi 21-12-2007 00:25

Quote:

Originariamente inviata da cc74
Senza entrare a un dibattito a due e rimanere in tema con il topic, personalmente la fede mi ha aiutato e mi aiuta. La scelta cattolica, come già dissi, è per me obbligatoria per la cultura e la mia storia.

La chiesa non la difendo in quanto istituzione, ma come insieme di uomini e ciò, per me, vale per ogni religione.

Il Credo recitato in chiesa quando dice "Credo alla Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica" ha il suo significato letterale e non difensivo:
Chiesa: insieme di persone che prega.
Una: siamo tutti uguali davanti a Dio
Santa: santi nella chiesa primitiva indicava le persone che partecipavano a una vita nell'amore di Dio (nonchè detta carità), senza valore di merito.
Cattolica: significa universale, quindi coinvolge tutti senza distinzione di genere, credo e ceto sociale.
Apostolica: l'apostolato è lo sforzo di camminare nell'amore di Gesù.

La logica e la matematica ci aiutano, ma noi non siamo fatti solo di quello.
La conversione è un Dono e un atto personale.

Mi fanno male i pregiudizi verso qualunque cosa o persona. Non sento di appartenere a nessun gruppo, tanto da difenderlo ciecamente.
Credo in Dio ma non credo abbia bisogno della mia difesa.
Credo nello sforzo perpetuo della pratica dell'amore come strada di crescita.
Amore per me non è vedere le persone che fanno quello che voglio io, ma accettarle come desidero essere accettata io.

Buon tutto e buona strada,
cc

Complimenti belle parole

HurryUp 21-12-2007 02:24

Quote:

Originariamente inviata da alessand
Ciao a tutti, vorrei dire la mia esperienza riguardo alla religione, che è per me una parte importantissima della vita. Certi pregiudizi sono assolutamente STUPIDI E INFONDATI come se noi religiosi saremmo una setta di fanatici e cose che molti atei dicono di noi. Ma non è vero, la religione è SPIRITUALITA' amore. credere in Dio mi ha aiutato a superare i momenti peggiori della paura sociale che da un pò di anni mi ha colpito. Credere in un amore universale che è sempre presente continua a convincermi che uccidersi anche se ci si pensa non è la cosa giusta e che anche noi siamo destinati ad essere felici. Consiglio a tutti la strada della fede.

Non mi sembra di aver detto cose stupide e infondate, visto che ho visto con i miei occhi certi indottrinamenti fatti consapevolmente dalle guide di movimenti carismatici.
Ti dico che era impossibile riuscire a discutere, gli indottrinamenti che avevano ricevuto gli offuscavano talmente la mente che non riuscivano neanche ad ascoltarmi.
Queste cose non le dice un ateo, ma uno che si interessa di fede e spiritualità.

uguale 21-12-2007 03:21

innanzitutto salve, è il mio primo vero msg...

Magari la religione può aiutare alcune persone, e in alcuni casi forse anche intesa come comunità fatta di persone, nelle piccole cose come le riunioni, le recite, un film visto insieme, una partita in oratorio... grazie a chi presta il suo tempo ad esempio dedicandolo ai ragazzini.

Questo è quello che forse vedo di unicamente positivo nella "mia" breve esperienza di religione (forse "adescato" da una parrocchia che era viva e moderna)

Per il resto la religione, intesa come credo, è per chi vive in Italia specialmente, a mio parere, un ulteriore conformismo, cieco e subdolo. Per non parlare della Chiesa intesa come ente, che dovrebbe fare delle sue prerogative coerenza, e che invece si smentisce e ridicolizza costantemente. Viviamo in uno stato che è tutto tranne che laico... in cui la religione o è ulteriore motivo di discriminazione o un ulteriore conformismo privo di qualunque consapevolezza.

Bisognerebbe ricordarsi, parlando di Chiesa, che ognuno è libero di decidere cosa fare o cosa credere, ma un credo, un ente, una qualsiasi entità non può anche decidere e imporre concetti e regole agli altri...

Scusate la lunghezza, la cosa mi ha preso...

Vento_del_Sud 21-12-2007 14:49

Quote:

Originariamente inviata da uguale
Per il resto la religione, intesa come credo, è per chi vive in Italia specialmente, a mio parere, un ulteriore conformismo, cieco e subdolo. Per non parlare della Chiesa intesa come ente, che dovrebbe fare delle sue prerogative coerenza, e che invece si smentisce e ridicolizza costantemente. Viviamo in uno stato che è tutto tranne che laico... in cui la religione o è ulteriore motivo di discriminazione o un ulteriore conformismo privo di qualunque consapevolezza.

Ciao, anch'io pensavo le tue stesse cosa sino a qualche tempo fa, poi mi sono reso conto che pretendere coerenza dalla Chiesa è impossibile, in quanto la Chiesa non è altro che un insieme di persone, e una persona non sarà mai coerente fino in fondo, proprio perchè è una persona, è fallibile, non è un processore di computer (e anche questi vanno in tilt ogni tanto!). Non bisogna fare l'errore di identificare la Chiesa con la curia romana o con il cardinal Ruini, questi ultimi rivestono ruoli politici, bensì c' è un sacco di gente che compie opere di carità a favore dei più bisognosi senza che nessuno lo sappia, svolgendo, nei fatti, un'opera sostitutiva dell'intervento dello Stato

uguale 22-12-2007 02:04

E' proprio quel ruolo politico che magari anche un non credente nn riesce a mandare giù...

A parte il fatto delle contraddizioni, ma per natura una qualsiasi religione nn può ridursi a arroccamenti che penso tra 20 anni inoridirremo a ripensarci, a pubblicità e autopromozione che neanche i teatrini politici e al continuo e latente ostacolo alle altre professioni di fede.

Sarà sicuramente un opinione personale ma più che al fatto di credere a qlc, che a me interessa relativamente, è il crescente senso di ingiustizia e fastidio che mi provocano gli atteggiamenti della chiesa a inorridirmi

uguale 22-12-2007 02:11

Cosa fastidiosissima per esempio è l'ostruzionismo verso una forma di unione che nn sia il matrimonio...

E come (se) microsoft agisse in tutti i modi per nn far, non usare, ma nemmeno programmare linux...o un altro "concorrente"

E' pura violenza dal mio punto di vista, prepotenza ideologica.

Vento_del_Sud 22-12-2007 13:13

Quote:

Originariamente inviata da uguale
Cosa fastidiosissima per esempio è l'ostruzionismo verso una forma di unione che nn sia il matrimonio...

E come (se) microsoft agisse in tutti i modi per nn far, non usare, ma nemmeno programmare linux...o un altro "concorrente"

E' pura violenza dal mio punto di vista, prepotenza ideologica.

Il problema, per tipi come noi, è che se anche la Chiesa desse il suo assenso ad altre forme di unioni o all'aborto non saremmo minimamente più felici...
Comunque mi rendo conto cha si tratta di una richiesta legittima, per quelle persone che si sentono strette da particolari vincoli religiosi o sociali

Mau 22-12-2007 13:34

ragazzi, nn perdiamo il senso della discussione..qui nn si sta parlando della legittimità o meno della Chiesa; ognuno in questo ha una sua opinione...qui ci si sta chiedendo se la fede in Qualcuno o Qualcosa possa essere d'aiuto per gli affettida fobie sociali. E' cosa ben diversa, nn credete?

HurryUp 22-12-2007 14:09

Quote:

Originariamente inviata da Mau
ragazzi, nn perdiamo il senso della discussione..qui nn si sta parlando della legittimità o meno della Chiesa; ognuno in questo ha una sua opinione...qui ci si sta chiedendo se la fede in Qualcuno o Qualcosa possa essere d'aiuto per gli affettida fobie sociali. E' cosa ben diversa, nn credete?

Sì, il senso della mia risposta non era una critica alla religione fine a se' stessa. Io volevo dire "sì, la religione ti può aiutare, ma prima di abbracciarla informati su tutti gli aspetti di quella religione, per verificare se sono in linea con la tua etica, la tua logica, il tuo intuito, e le tue necessità".
Questa verifica andrebbe cominciata prima di abbracciare qualunque religione o ideologia, e una volta abbracciata, la fede deve essere talmente forte da non fare resistenza al dubbio, se di fronte al dubbio c'è una forma di resistenza psicologica, vuol dire che ci stiamo aggrappando a uno scoglio in piena tempesta, se invece il dubbio non provoca resistenza psicologica la fede è forte (da non confondere "non fare resistenza al dubbio" con "essere indifferente al dubbio").
Questo perchè la nostra coscienza, quando raggiunge uno stato di maturità abbastanza alto, produce un postulato su cui fonda tutta la sua attività: "sono consapevole di essere inconsapevole".
Non è una contraddizione (almeno, penso che si possa dimostrare che non sia una contraddizione, ma non ci proverò adesso), però, se la nostra mente costituisce la sua visione della realtà in base al postulato "sono consapevole di essere inconsapevole", è ovvio che abbracciare una fede che non accetti il dubbio entri in contraddizione con quel postulato ineliminabile della nostra mente, e quindi, a un livello sottile, quasi impercettibile, provoca una frustrazione psicologica.
Per questo la fede deve essere tale da essere sempre dubitabile, e per raggiungere questo bisognerebbe verificare, facendo introspezione, se la falsificazione ipotetica della propria fede provoca in noi una resistenza psicologica ad accettare il dubbio: se la provoca, è opportuno cercare di raggiungere un'altro tipo di fede.

Io ho notato che le organizzazioni religiose, non fanno chiarezza sull'importanza di questo processo intellettuale apparentemente banale ma in realtà importante, il buddhismo invece, per esempio, fa chiarezza su questo aspetto, e quindi educa a raggiungere uno stato mentale più equilibrato (secondo me), per questo volevo ricordarne l'importanza.

Fear 22-12-2007 15:18

...e al Dio fatti il culo non credere mai.....
Meglio il giardinaggio: magari tra un fiore e l'altro trovi te stesso.

zero 22-12-2007 16:01

La fede può aiutare, ma anche una canna. Tagliarsi i polsi può aiutare, ma anche un calcio in culo. Ma anche no.

Pacatamente, serenemente, "siate il rifugio di voi stessi".

genau 22-12-2007 19:20

io stavo per suicidarmi perchè credevo in Dio, poi per una frazione di secondo non mi sono tuffata perchè mi sono tornate in mente delle parole scritte in un foglio che raccontavano la stessa vicenda. Da quel giorno mi sono fatta 5 anni di infinite pastiglie. Ora ho il corpo debilitato, e per gentica, soprattutto ora che le mie difese immunitarie si sono notevolemente abbassate, sono più esposta a qualsiasi forma tumorale.

uguale 23-12-2007 01:15

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Sì, il senso della mia risposta non era una critica alla religione fine a se' stessa. Io volevo dire "sì, la religione ti può aiutare, ma prima di abbracciarla informati su tutti gli aspetti di quella religione, per verificare se sono in linea con la tua etica, la tua logica, il tuo intuito, e le tue necessità".

Esatto, tanto quanto banalmente si compra un oggetto, fa per me? ha qualche difetto? costo/resa? Nessuno ti impone l'"acquisto" o ti vieta l'"acquisto del prodotto concorrente.... :)

Pride 04-02-2008 03:43

Quote:

Originariamente inviata da cc74
Il Credo recitato in chiesa quando dice "Credo alla Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica" ha il suo significato letterale e non difensivo:
Chiesa: insieme di persone che prega.
Una: siamo tutti uguali davanti a Dio
Santa: santi nella chiesa primitiva indicava le persone che partecipavano a una vita nell'amore di Dio (nonchè detta carità), senza valore di merito.
Cattolica: significa universale, quindi coinvolge tutti senza distinzione di genere, credo e ceto sociale.
Apostolica: l'apostolato è lo sforzo di camminare nell'amore di Gesù.

Bellissima interpretazione,ma non credo che la Chiesa Cattolica sia d'accordo :wink:

bardamu 04-02-2008 15:35

Quote:

Originariamente inviata da gio1
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Originariamente inviata da valmor
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Originariamente inviata da HurryUp
Comunque il mio consiglio è, religione no, filosofia/spiritualità sì...

Concordo...

Concordo.....con entrambi :D

Sono d'accordo anch'io con HurryUp. La storia delle principali religioni monoteiste è una storia di guerra, oscurantismo e lotta per il potere che non ha nulla a che fare con i valori originari. Una spiritualità sana, positiva e soprattutto libera, ha davvero poco a che fare con la chiesa.

caffeineaddicted 04-02-2008 18:06

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Originariamente inviata da bardamu
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Originariamente inviata da gio1
Quote:

Originariamente inviata da valmor
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Comunque il mio consiglio è, religione no, filosofia/spiritualità sì...

Concordo...

Concordo.....con entrambi :D

Sono d'accordo anch'io con HurryUp. La storia delle principali religioni monoteiste è una storia di guerra, oscurantismo e lotta per il potere che non ha nulla a che fare con i valori originari. Una spiritualità sana, positiva e soprattutto libera, ha davvero poco a che fare con la chiesa.

....e concordo pure io con tutti quanti, e mi fa davvero piacere vedere che siamo in tanti! Pe come la vedo io il concetto di religione in sè implica chiusura, in quanto qualsiasi cosa che ci fornisca un cammino da seguire attraverso regole e dogmi (parlare solo di chiesa è limitante, io mi riferisco a tutte le religioni) è un qualcosa che inquina sul nascere il concetto di sviluppo individuale. Quello che si va invece a sviluppare con più successo è una sorta di coscienza collettiva che minaccia da secoli lo sviluppo stesso dell'umanità.
La vera crescita spirituale implica invece uno sforzo di gran lunga più grosso, in quanto è l'individuo che deve trovare dentro di sè le SUE regole e tutti gli strumenti necessari per riconoscere e poi sviluppare la sua coscienza, il che non implica certo relativismo sfrenato e individualismo bigotto (in questo caso si cadrebbe nella stessa trappola che la religione ci offre)...la vera crescita spirituale deve portare anch'essa alla realizzazione di una coscienza collettiva, che in questo caso sarebbe invece unica e universale, che è esattamente l'opposto del concetto di "coscienza di una comunità di individui che si riconoscono nelle stesse regole, stessa morale e stessi valori".
Purtroppo i condizionamenti sociali e culturali che ormai si sono insinuati nel nostro codice genetico, portano l'inviduo a scegliere nella maggior parte dei casi una via piuttosto che l'altra, scambiando la ricerca dell'individualismo con quella della solitudine e diversità, ed è per questo stesso motivo che spesso anche l'avvicinamento a forme spirituali alternative fallisce alla grande, trasformandosi soltanto in una nuova forma di "bigottismo al contrario" (vedi soltanto il moltiplicarsi dei movimenti new age).


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